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Servizi per l'Innovazione

02.02.2023
Presentata a Roma la III edizione del Big Science Business Forum in programma a Trieste nel 2024
“Ciò che contraddistingue Area Science Park è la capacità, sviluppata negli anni, di raccordare la ricerca, la tecnologia e il mondo imprenditoriale. Il Big Science Business Forum rappresenta per noi l’occasione di mostrare come il prodotto della ricerca sia fondamentale per l’impresa” così la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, nel corso della conferenza stampa di presentazione del BSBF Big Science Business Forum 2024, ospitata il 1° febbraio presso la sede di Rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia a Roma. Il forum, punto di incontro tra ricerca e industria che unisce le principali Infrastrutture di Ricerca Europee, è un’occasione importante per l’Italia, anche alla luce degli investimenti – pari a 1.58 miliardi di Euro – che il PNRR ha iniettato per il potenziamento di 30 selezionate infrastrutture di ricerca e la creazione di ulteriori 25 orientate all’innovazione, in partenariato con l’industria. A due di queste 30 infrastrutture contribuisce anche Area Science Park: di una, dedicata allo studio dei nuovi patogeni, l’ente nazionale di ricerca è coordinatore, di un’altra con focus sullo studio di nuovi materiali, è partner. Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre ai Presedenti degli enti di ricerca coinvolgi (Area Science Park, CNR, INFN, INAF), il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Dopo Copenaghen nel 2018 e Granada nel 2022, è stata scelta la città di Trieste per ospitare il BSBF 2024: il forum si svolgerà in autunno presso il centro congressi di Porto Vecchio. Il progetto risultato vincitore della competizione europea è stato voluto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed è frutto di un lavoro condiviso con l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, l’ILO Network Italia, coordinamento Nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science (CNR, ENEA,INAF, INFN) e PromoTurismoFVG. “Le infrastrutture di ricerca cambiano i territori poiché attraggono giovani talenti, promuovono l’internazionalizzazione dei progetti e la mobilità dei ricercatori, sviluppano metodi e tecnologie di frontiera che si ripercuotono sulla cultura tecnico scientifica, sulla capacità imprenditoriale dalla scienza e sulla produttività nell’industria” ha continuato la Presidente Petrillo durante la conferenza stampa “Gli economisti hanno dimostrato, usando diversi modelli, che per ogni euro investito in appalti e gare per acquisto di servizi e tecnologie avanzate ne rientrano tre. Questo dimostra che c’è un impatto economico tangibile sui territori che ospitano infrastrutture di ricerca” ha poi concluso la prof.ssa Petrillo.
big science infrastrutture di ricerca Servizi per l'Innovazione
19.01.2023
Al via la prima rete quantistica inter-europea
La Quantum Key Distribution (QKD) è un protocollo in grado di fornire comunicazioni di dati sicure grazie alle leggi della fisica quantistica, proteggendo da potenziali attacchi: un eventuale tentativo di intercettare la chiave distribuita attraverso QKD lascerebbe, infatti, una traccia che consentirebbe di rilevare l’intrusione e di agire contro eventuali minacce alla riservatezza. Una dimostrazione pubblica di QKD è stata effettuata con successo durante la riunione dei ministri del G20 sulla digitalizzazione svoltosi a Trieste nel 2021 collegando, per la prima volta, tre Paesi diversi – Italia, Slovenia e Croazia – su una rete quantistica in fibra ottica: l’esperimento ha avuto esito positivo, mostrando la maturità del sistema tecnologico della QKD, e ponendolo sotto i riflettori per applicazioni commerciali nel breve termine. Oggi, la rivista Advanced Quantum Technologies ne riporta i risultati: l’esperimento ha rappresentato la prima dimostrazione pubblica di EuroQCI, l’innovativa rete europea per le comunicazioni quantistiche a cui l’Italia partecipa con la propria rete scientifica, dalle piccole e medie imprese fino a grandi gruppi industriali. EuroQCI, a cui l’Italia partecipa con il supporto del Consiglio nazionale delle ricerche e delle Università di Firenze e Trieste, unisce la fibra ottica commerciale a quella di satelliti dedicati: proteggerà i dati sensibili e le infrastrutture critiche, fornendo un ulteriore livello di sicurezza basato sulla fisica quantistica. Ciò migliorerà la sovranità digitale e la competitività industriale dell’Europa, diventando uno dei pilastri principali della nuova strategia di cybersecurity dell’UE per i prossimi decenni. Nel lavoro appena pubblicato, gli autori hanno dato il via all’iniziativa EuroQCI collegando Italia, Slovenia e Croazia, su una rete quantistica in fibra. La rete collega stabilmente Trieste a Fiume con un unico collegamento in fibra di 100 km, e a Lubiana tramite un trusted node a Postumia. La rete è realizzata grazie all’Università di Trieste, al gruppo Quantum Communications dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr di Firenze, alla Technical University of Denmark (DTU) e all’Università di Firenze nell’ambito del “Quantum FVG”, progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Facoltà di Matematica e Fisica dell’Università di Lubiana, dall’Istituto Ruder Boškovi e dalla Facoltà di Scienze dei Trasporti e del Traffico di Zagabria. La realizzazione tecnica è stata curata da QTI srl – spin-off del Cnr e società partecipata Telsy – con il supporto di TIM, Sparkle, Telekom Slovenije, OIV – Digital signals and networks, Stelkom e Lightnet che hanno fornito l’infrastruttura in fibra ottica. L’evento di comunicazione quantistica è stato incoraggiato e sostenuto dalla Presidenza del G20 2021, dai Ministeri italiani MiSE e MAECI.
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17.01.2023
IN-PLAN: facilitare la transizione energetica attraverso la pianificazione territoriale
I governi locali e regionali svolgono un ruolo fondamentale nel contrasto al cambiamento climatico: tuttavia, la mancanza di obiettivi vincolanti e di incentivi e la mancanza di un approccio sistemico, integrato e coerente alla pianificazione energetica e climatica ostacolano l’attuazione della transizione energetica. La pianificazione territoriale, influenzando la distribuzione di persone e attività, permette di creare un’organizzazione razionale dell’uso del suolo, armonizzando e collegando i suoi diversi utilizzi, in modo da equilibrare le esigenze di sviluppo con la necessità di proteggere l’ambiente, aumentare la resilienza e conseguire obiettivi sociali ed economici. La pianificazione territoriale può essere quindi una soluzione ai problemi che ora impediscono l’attuazione della transizione energetica a livello nazionale, regionale e locale. Dall’esigenza di diffondere questo nuovo approccio nasce il progetto europeo IN-PLAN, finanziato dal Programma LIFE, con l’obiettivo di conferire agli enti locali e regionali la capacità di utilizzare i piani territoriali per attuare politiche energetiche e climatiche, aumentando così il numero di progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e accrescendo l’efficienza energetica. IN-PLAN inizialmente rafforzerà le capacità di circa 50 agenzie europee per l’energia, per il clima e per lo sviluppo; in seguito, trasmetterà tali conoscenze ai governi locali e regionali, fornendo il sostegno necessario per attuare le pratiche integrate in materia di energia, clima e pianificazione territoriale. Entro 5 anni dalla fine del progetto, saranno quasi 700 le autorità pubbliche mobilitate, con conseguente sviluppo, attuazione e monitoraggio di piani integrati: ciò comporterà un notevole risparmio energetico, un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, una riduzione delle emissioni di CO2 e un aumento degli investimenti nella sostenibilità. Area Science Park è il partner di riferimento per l’Italia e metterà a disposizione del partenariato e dei beneficiari delle attività previste le proprie competenze nel campo della pianificazione della mobilità, energetica e climatica. Nel nostro territorio nazionale sono state individuate tre lighthouse, o “città faro”, che hanno già avviato un percorso di pianificazione integrata e che potranno sperimentare la metodologia di IN-PLAN con il supporto degli esperti di Area: si tratta dei Comuni di Narni, Padova e Prato. In Europa esistono già esempi di integrazione nell’ambito della pianificazione energetica e territoriale, come nella città di Lahti in Finlandia, ma sono sporadici, non sistematici e raramente legati a voci di bilancio locali e regionali. C’è quindi bisogno di adottare un approccio olistico: il progetto IN-PLAN (acronimo di Implementazione del Primo Principio di Efficienza Energetica nella Pianificazione Regionale) affronta questa necessità sviluppando e testando una nuova metodologia in Croazia, Irlanda, Italia, Romania e Svezia, che poi estenderà ad altri Stati membri e regioni dell’UE attraverso un programma di capacity building. “Comuni, città e regioni sono in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico, ma hanno bisogno di strumenti e metodi adeguati per essere efficaci” afferma Fabio Tomasi, Responsabile dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Progetti di Area Science Park. “IN-PLAN si inserisce perfettamente nello sforzo comune dei Paesi e delle istituzioni europee per promuovere il ruolo della pianificazione territoriale e della governance nel contribuire agli obiettivi comuni dell’UE. Il progetto permetterà di lavorare in modo più efficace con gli strumenti e le procedure di pianificazione esistenti, in particolare con quelli relativi agli investimenti economici, all’ambiente, all’energia e ai trasporti.” Per maggiori informazioni: https://fedarene.org/project/in-plan/ Partners di IN-PLAN: REGEA – North-West Croatia Regional Energy Agency (Croatia), IEECP – Institute For European Energy And Climate Policy (Netherlands), UIV Urban Innovation Vienna (Austria) TUS – Technological University of the Shannon: Midlands Midwest (Ireland), EKV Innovatum Progress (Svezia), AREA – Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste (Italia), ALEA Agentia Locala Energiei Alba (Romania), TEA – Tipperary Energy Agency (Irlanda), FEDARENE – Federation Europeenne Des Agences Et Des Regions Pour L’Energie Et Environment (Belgio)
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23.12.2022
Test4Digitalization seconda edizione: pubblicata la graduatoria dei progetti approvati
33 progetti approvati, 15 finanziati per intero, 1 parzialmente Sono 16 i progetti di trasformazione digitale che saranno finanziati dalla seconda edizione di Test4Digitalization, il bando promosso da Area Science Park nell’ambito delle attività del digital innovation hub IP4FVG, e che offre un contributo a fondo perduto per lo sviluppo di prototipi, demo, proof of concept (POC) o iniziative pilota nate a partire da esigenze concrete di trasformazione digitale delle imprese. Si è appena conclusa, infatti, la valutazione delle 33 candidature presentate dalle piccole e medie imprese regionali insieme ad aziende provider di tecnologie ICT nazionali e internazionali. Grazie a una dotazione complessiva di 400.000 € su fondi Sviluppo e Coesione FVG, la call, che si è chiusa lo scorso 21 novembre, consente di finanziare 15 progetti per intero, mentre il sedicesimo soltanto in misura parziale. L’idea alla base dell’iniziativa è quella di sostenere la fase iniziale del processo di digitalizzazione, prima di passare a un eventuale sviluppo su larga scala. Le aziende regionali che saranno finanziate provengono per la maggior parte dal settore manifatturiero (11), poi dal settore cultura e creatività (4), e infine dall’edilizia (1). Tutte hanno presentato un progetto da sviluppare in collaborazione con una o più imprese ICT nazionali o internazionali. I progetti finanziati utilizzeranno diverse tecnologie: dalla sensorizzazione all’automazione avanzata, dalla simulazione all’ottimizzazione, dall’AI all’integrazione dei processi, dal BIM al gaming. Scopri la graduatoria  
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20.12.2022
Riciclo delle imbarcazioni da diporto: allo studio un accordo di collaborazione fra il programma REFIBER e il consorzio francese ‘APER’
È sbarcato a Parigi REFIBER, il programma di ricerca di Area Science Park e Innovando srl per la realizzazione di una filiera nazionale del riciclo degli scafi delle imbarcazioni in vetroresina. L’occasione è stata quella della Fiera Nautica tenutasi negli scorsi giorni nella capitale francese, una delle più importanti del settore con i suoi 150.000 visitatori e 650 espositori. “Abbiamo incontrato i rappresentanti di ‘APER-Eco-organisme bateaux de plaisance’, il consorzio francese per la raccolta e la demolizione dei natanti e delle imbarcazioni da diporto che rappresenta oggi la migliore prassi europea del settore – spiega, Marcello Guaiana, presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo che realizza il programma REFIBER -. Il nostro obiettivo è quello di trovare una convergenza tra la nostra iniziativa di ricerca e l’operatività di APER per una valutazione congiunta di tecnologie innovative per il riciclo dei materiali provenienti dalle demolizioni e le soluzioni per la sostituzione di materiali critici per migliorare la sostenibilità delle imbarcazioni”. La dismissione e la gestione dello smaltimento delle imbarcazioni da diporto a fine vita è un problema ambientale nonché socioeconomico molto rilevante. A oggi, infatti, in Italia non esiste ancora un modello strutturato di raccolta organizzata per la corretta gestione del fine vita delle imbarcazioni di lunghezza tra i 10 e 24 metri, basti pensare che negli ultimi dieci anni delle circa 10.000 imbarcazioni cancellate dai registri ufficiali solo una minima percentuale è gestita in modo corretto. REFIBER punta a realizzare un hub che possa concentrare e valorizzare i flussi di materiali derivanti dallo smantellamento degli scafi. Tra questi c’è la vetroresina, materiale a più strati composto da plastica e vetro, che con il 60% in peso rappresenta la frazione più abbondante e di più difficile trattamento. Un modello di gestione che il programma sta analizzando è quello, già consolidato in altri ambiti, dell’EPR-Extended Producer Responsibility, la responsabilità estesa del produttore, che prevede il coinvolgimento di produttori e distributori del settore. “Vogliamo contribuire in modo coordinato ad un’evoluzione armonizzata delle norme di settore a livello Europeo – sottolinea Ivana Lazarevic, vice direttrice generale di APER -. Attraverso la collaborazione sarà più facile condividere e concertare attività di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti degli stakeholders nazionali ed internazionali”. In questa fase REFIBER si concentra sulle imbarcazioni da diporto, ma non si esclude la possibilità di aprire il sistema alla gestione anche dei natanti di lunghezza inferiore ai 10 metri. “Una migliore reciproca comunicazione potrà accelerare la realizzazione del programma REFIBER – auspicano Francesco Di Pierro e Cveta Majtanovic di Innovando – facendo tesoro dell’esperienza pluriennale acquisita da APER con operatori privati e istituzioni pubbliche, potenziando la condivisione di buone pratiche operative”. “Nel medio termine – conclude Matilde Cecchi di Area Science Park – si potranno valutare le condizioni ottimali per promuovere e attuare iniziative collaborative e progetti di ricerca finalizzati a sperimentare nuove tecnologie per rendere il settore della nautica più sostenibile”.
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12.12.2022
Mobilità urbana e cambiamenti climatici: il report realizzato da Area Science Park nell’ambito del progetto europeo Urban Transports
La regione mediterranea si riscalda il 20% più velocemente rispetto ad altre regioni del mondo e le autorità locali sono in prima linea nelle azioni per l’adattamento e la mitigazione dei molteplici impatti del cambiamento climatico. Per questo è nata la Urban Transports Community, finanziata dal Programma Interreg MED che promuove la pianificazione della mobilità urbana sostenibile nella regione euromediterranea come strumento efficace per ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la qualità di vita della popolazione e dell’ambiente. La Urban Transports Community ha pubblicato a supporto delle autorità locali una selezione di strumenti e soluzioni con il più alto potenziale di replicabilità nella piattaforma MedUrbanTools (gestita da MedCities). Questi strumenti sono stati progettati, implementati e testati grazie a quasi 200 organizzazioni partner (autorità pubbliche, associazioni, pianificatori della mobilità, università e organizzazioni internazionali, tra gli altri) attive in 12 Paesi europei. La Urban Transports Community è nata da un progetto guidato da MedCities (Barcellona, Spagna), in collaborazione con UNIMED Mediterranean Universities Union (Roma, Italia), Area Science Park (Trieste, Italia), CODATU (Lione, Francia), CIVINET CY- EL (Cipro-Grecia), POLIS, Cities and Regions for transport innovation (Bruxelles, Belgio) e Comune di Durazzo (Durazzo, Albania). Nell’ambito del progetto Urban Trasnports gli esperti di Area Science Park hanno sviluppato diversi report che costituiscono per i decisori politici e i pianificatori urbani delle guide di riferimento e una base scientifica su cui basare la pianificazione della mobilità e delle infrastrutture ad essa connesse. L’adattamento della mobilità urbana ai cambiamenti climatici è il tema di uno di questi policy brief, che verrà presentato mercoledì 14 dicembre durante l’evento “Mediterranean cities and climate change: making the urban transport sector more resilient and less impactful”. Il report descrive i principali impatti dei cambiamenti climatici sulla mobilità urbana con l’obiettivo di sensibilizzare i decisori politici, suggerendo possibili soluzioni per minimizzarne gli effetti e rendere il sistema della mobilità più resiliente al cambiamento climatico. Nei prossimi decenni le infrastrutture di trasporto saranno infatti esposte a un numero crescente di sfide e di minacce derivanti dagli impatti climatici: la gestione delle infrastrutture esistenti, nonché la progettazione di nuove che dovranno durare nel tempo, richiede la presa in considerazione di parametri e condizioni ambientali, climatiche e socio-economiche nuove rispetto a quelle utilizzate in passato. “Le linee guida sono state redate dopo aver fatto interagire un gruppo multidisciplinare di esperti internazionali su questa tematica nell’ambito di tre workshop che hanno permesso al team di progetto di comprendere meglio tutti gli aspetti di questa tematica senza trascurare alcun elemento. – afferma Fabio Tomasi, responsabile dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Progetti di Area Science Park – Se infatti ridurre le emissioni clima alteranti dei trasporti resta la priorità bisogna prendere atto che il cambiamento climatico è già una realtà che sta portando ad eventi climatici sempre più estremi e sempre più frequenti. Di conseguenza è necessario comprendere quale sarà l’impatto climatico specifico sul proprio territorio e poi agire di conseguenza per adeguare le infrastrutture e ripianificare i servizi di mobilità per renderli meno vulnerabili ad eventi estremi.” Nel corso del progetto Area Science Park ha realizzato altri due report verticali su tecnologie, il primo dei quali sull’analisi dei trend tecnologici relativi alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici Le colonnine di ricarica non sono infatti l’unica soluzione tecnologica possibile, soprattutto se prendiamo in considerazione veicoli più pesanti, come bus o camion, o più leggeri, come gli scooter: per ogni soluzione tecnologica è stato quindi analizzato il grado di maturazione, i vantaggi e gli svantaggi e i possibili ambiti di applicazione. L’altro riguarda la diffusione di veicoli a guida autonoma sulle città. La diffusione di veicoli a guida autonoma e condivisi potrebbe avere un effetto rivoluzionario sulla mobilità offrendo grandi opportunità ambientali, economiche e sociali, ma anche ponendo nuove sfide e problematiche. Quanto agli altri “Policy brief” prodotti nell’ambito di Urban Transports oltre a quello che sarà presentato il 14 dicembre, questi i temi: Promozione della mobilità dolce nel Mediterraneo, Turismo e mobilità nel Mediterraneo, E-Mobility in the Mediterranean. I report sono consultabili qui.
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01.12.2022
Area Science Park protagonista alla quarta edizione del New Space Economy European ExpoForum
Prende il via alla Fiera di Roma la quarta edizione del New Space Economy European ExpoForum (NSE 2022), che si terrà nelle giornate 1, 2 e 3 dicembre. L’evento, organizzato da Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma con il patrocinio dell’ASI, del CNEL, dell’INGV, di ICE/ITA, dell’International Astronautical Federation ed il supporto dell’ESA, offre una panoramica sulle tendenze più interessanti nel settore spaziale e riunisce visitatori, partecipanti, stakeholder pubblici e privati e organizzazioni internazionali. Area Science Park è stata invitata a partecipare alla manifestazione che quest’anno ha come tema la sostenibilità come nuovo parametro per lo sviluppo della New Space Economy e come fattore chiave nell’evoluzione del settore spaziale nazionale e globale. Area è presente con un proprio spazio espositivo all’interno del quale ci sono anche alcune realtà del Parco Scientifico e Tecnologico: Elettra Sincrotrone Trieste, Cluster Reply e Aindo. PicosaTs, azienda nata in Area e attiva nello sviluppo di nanosatelliti, partecipa a sua volta con un proprio stand. Elettra Sincrotrone Trieste è un Centro di ricerca internazionale multidisciplinare specializzato nella generazione di luce di sincrotrone e di laser ad elettroni liberi di alta qualità. Le sue due sorgenti di luce, Elettra e FERMI sono utilizzate da una vasta comunità di ricercatori provenienti dall’accademia e dall’industria per fabbricare nanostrutture e dispositivi, nonché sviluppare nuovi processi tecnologici. Cluster Reply è la società del gruppo Reply specializzata in servizi di consulenza e di integrazione di sistemi su tecnologie Microsoft. Attraverso lo sviluppo di piattaforme Cloud Microsoft Azure permette il monitoraggio della produzione e delle macchine in fabbrica al fine di identificare possibili difetti o failure e di monitorare e ottimizzare i consumi energetici grazie a specifiche funzionalità di Artificial Intelligence e Smart Maintenance. Aindo, nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e attiva in Area, grazie all’Intelligenza ha sviluppato la Synthetic DataOps Platform, una potente piattaforma che permette di trasformare i dati grezzi in valore, in modo rapido, sicuro ed intuitivo. Basata su una tecnologia unica per la generazione di dati sintetici, non solo garantisce un nuovo paradigma in termini di data protection, ma consente anche di affrontare, in un’unica soluzione, tutti gli aspetti legati alla gestione del dato. PicosaTs, spin-off dell’Università di Trieste cresciuto in Area, è specializzata nello sviluppo e progettazione di satelliti miniaturizzati ad altissime prestazioni in grado di trasmettere dati a velocità molto elevate con applicazioni nel settore delle telecomunicazioni e nel monitoraggio dell’ambiente. Da segnalare infine che Fabio Morea, Mobility Manager e responsabile dell’Ufficio Sostenibilità di Area Science Park sarà relatore alla tavola rotonda “Multidisciplinary approach to shape our future”, mentre Aindo e Cluster Reply prenderanno parte al “New Space Economy 2022 Brokerage Event”.
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14.11.2022
Modellizzazione e simulazione: da IP4FVG un progetto formativo per docenti dell’Istituto Tecnico Statale Jožef Stefan di Trieste
Simulare il comportamento di un prodotto prima della sua effettiva realizzazione, con evidenti vantaggi in termini di costi, tempi e sicurezza. È quello che fa l’analisi secondo il metodo degli elementi finiti (FEM), ampiamente utilizzata in ambito ingegneristico e in particolare nel settore meccanico. Esistono dei software che consentono questo tipo di modellizzazione, partendo dalla modellazione 3D per poi passare alla discretizzazione del modello (Mesh), la definizione dei materiali, dei vincoli e delle forze e infine all’analisi dei risultati (sforzi, torsioni, sollecitazioni, ecc.). Per imparare a familiarizzare con uno di questi software, MSC APEX, sei docenti dell’indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto Tecnico Statale Jožef Stefan di Trieste hanno frequentato un corso accelerato all’interno del dimostratore del progetto IP4FVG in Area Science Park, specializzato in soluzioni tecnologiche dedicate alla simulazione e all’ottimizzazione, e in collaborazione con l’azienda AlmaTec Srl. Il corso della durata di otto ore si è svolto con lo scopo di apprendere le basi di questo software di progettazione e trasferirle poi agli studenti. “Offrire ai propri alunni una formazione scientifica e tecnologica è l’obiettivo del nostro Istituto – spiega il dirigente scolastico dello Jožef Stefan, Strani Primož – per questo siamo sempre alla ricerca di stimoli nuovi per approfondire competenze specifiche e trasversali. Abbiamo per questo avviato una collaborazione con Area Science Park e AlmaTec Srl, che ha provveduto a fornire i software necessari, ma soprattutto il personale tecnico per un corso accelerato dell’uso del software”. Le conoscenze acquisite dai docenti saranno materia di insegnamento per gli studenti delle classi del triennio, prima con un corso di 12 ore diviso in quattro pomeriggi, poi con l’uso pratico del software per i progetti e gli esperimenti inclusi nel progetto formativo.
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11.11.2022
STARTUP MARATHON: sul podio CAEmate, 221e srl e GemaTEG Italia
L’ecosistema dell’innovazione italiano sta vivendo un momento di grande dinamismo. Gli ultimi dati raccolti, infatti, parlano di 15 mila startup e pmi innovative nel 2021, con una crescita del 17% rispetto al 2020, e di oltre 1,4 i miliardi di euro investiti, il doppio dell’anno precedente e il più alto dato mai raggiunto in Italia. È in questo contesto che si è sviluppata la terza edizione della STARTUP MARATHON, un percorso promosso da Area Science Park, DIGITALmeet, Fondazione Comunica e UniCredit e dedicato alle migliori realtà innovative italiane e alla rete nazionale delle organizzazioni a supporto dello sviluppo d’impresa. Più di una semplice competizione tra realtà innovative, STARTUP MARATHON è un’iniziativa di carattere nazionale che coinvolge tutte quelle organizzazioni che supportano, a vario titolo, giovani imprese e startup nel loro percorso di sviluppo. La terza edizione ha visto l’adesione di 26 Business Support Organization che hanno candidato complessivamente 52 startup provenienti da 11 regioni italiane. Di queste 35 hanno avuto l’opportunità di partecipare all’evento finale, lo STARTUP MARATHON Day, e di presentare attraverso video pitch prototipi, piattaforme, strumenti e servizi in grado di rispondere alle esigenze di innovazione che hanno sviluppato. Lo Startup Marathon day è solo l’ultimo tassello di un percorso più strutturato che ha visto le realtà selezionate partecipare alla STARTUP MARATHON Academy, due giornate di formazione, organizzate da Area Science Park, per acquisire conoscenze e strumenti utili a realizzare presentazioni efficaci e gestire al meglio i rapporti con investitori, potenziali partner e media. Le 35 finaliste sono state valutate da una giuria composta da rappresentanti di grandi imprese, investitori istituzionali, venture capitalist e business angels. A conquistare il primo gradino del podio è stata CAEmate, startup seguita dal Parco Scientifico e Tecnologico di Bolzano NOI Techpark Südtirol/Alto Adige, che sviluppa un software rivoluzionario e unico nel suo genere per il monitoraggio e la manutenzione predittiva delle infrastrutture (ponti, tunnel, pendii, torri eoliche, edifici, etc.). Seconda posto per 221e srl, startup incubata da Bergamo Sviluppo, attiva nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di sistemi “embedded” per applicazioni indossabili e IoT e più in generale nella microelettronica e sensoristica applicata. Terza classificata GemaTEG Italia, un’azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni integrate per migliorare l’efficienza energetica dei datacenter ed è supportata dal MICH (Maestrale Innovation Creative Hub) di Terni. Infine, il premio speciale per la migliore startup/PMI innovativa la cui composizione sociale è a maggioranza femminile è andato a SHER, un marchio innovativo di abbigliamento da ciclismo per donne, seguito dal Parco Scientifico e Tecnologico di Bolzano NOI Techpark Südtirol/Alto Adige. Le tre realtà vincitrici saranno accompagnate in un percorso virtuoso di sviluppo orientato alla ricerca di grant e allo sviluppo di prodotti e servizi e, in particolare, avranno la possibilità di accedere a: percorsi di internazionalizzazione promossi dall’ente nazionale di ricerca Area Science Park; network di investitori nazionali e percorsi di accelerazione e open innovation.  
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10.11.2022
COP27: il Primo Ministro croato ha presentato la Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico
Il Primo Ministro della Croazia Andrej Plenković, nel suo intervento alla riunione COP27 sul clima in corso in Egitto, ha parlato delle misure che la Croazia sta adottando nella lotta ai cambiamenti climatici, facendo riferimento, in particolare, al progetto della Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico che la Croazia vuole realizzare con Italia e Slovenia per “utilizzare questa risorsa energetica al massimo in futuro”. Con 34 soggetti coinvolti, tra i quali Area Science Park come partner tecnico-scientifico, il progetto mira a creare prerequisiti tecnologici e successivamente energetici per il futuro utilizzo dell’idrogeno. L’obiettivo, ha detto il primo ministro croato, è produrre 5.000 tonnellate di idrogeno all’anno. Martedì Plenković ha presentato questo progetto a un panel dedicato al tema dell’idrogeno verde, presieduto dal presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. È “un esempio di cooperazione transfrontaliera a livello di Unione Europea, che è una sorta di impresa pionieristica – ha sottolineato – da cui tutti trarranno vantaggio”.
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09.11.2022
L’Osservatorio della Metalmeccanica FVG traccia le condizioni di un comparto in continua evoluzione
La metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia è un comparto solido, propenso all’innovazione, con buone doti di resilienza e caratterizzato da una filiera interna mirata a sorreggere anche le piccole imprese. Le aziende del settore performano meglio del resto dell’Italia e godono di una buona liquidità che permetterà loro di affrontare con moderata serenità la crisi energetica. È quanto è emerso oggi, alla presentazione del primo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG negli spazi di Friuli Innovazione. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere. Esso infatti per la prima volta riunisce le banche dati di Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park che unisce in un’unica piattaforma le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente, mettendo in campo know-how e competenze, e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama produttivo regionale, per tracciare un percorso ragionato sul futuro del comparto, uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente. Area Science Park ha mappato le più di 5000 aziende del comparto, fotografando un’immagine precisa del settore elettro-meccanico e delle filiere collegate. Tale attività è stata svolta grazie a Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park con i suoi partner, che ha consentito di sperimentare un nuovo approccio di raccolta, filtro, elaborazione e interrogazione dei dati sulle imprese del Friuli-Venezia Giulia, con focus particolare sulla propensione all’innovazione. Sono state quindi analizzate 5.162 imprese attive delle quali 2.416 rappresentate da società di capitale (47,8%) e per queste ultime si è studiata la capacità brevettuale e la propensione all’innovazione, un indicatore proprietario che identifica aziende che presentano oggettivi segnali di innovazione. Ne risulta che per la metalmeccanica friulana, l’innovazione gioca un ruolo di rilievo, infatti sono 217 le imprese che dal 2011 al 2021 hanno depositato almeno un brevetto. Inoltre, emerge che il 23,1% delle imprese è oggettivamente propenso all’innovazione perché ha depositato almeno un brevetto nazionale o europeo, ha ottenuto almeno un finanziamento europeo nell’ambito dei Programmi Quadro FP7 e Horizon 2020, oppure un finanziamento dalla Regione FVG per ricerca, sviluppo, innovazione, brevettazione, industrializzazione o, ancora, è una start-up o una PMI innovativa. A illustrare i dati, è intervenuto, per Area Science Park, Enrico Longato: “Studiare i dati relativi alle imprese del settore della metalmeccanica FVG assieme ad attori protagonisti del territorio, come il COMET, le Università e Intesa Sanpaolo è una grande opportunità che abbiamo avuto collaborando a questo studio, dal quale emerge una fotografia molto interessante del comparto della metalmeccanica FVG, famiglia di imprese importante da monitorare in quanto rappresentano il 54,4% della manifattura della nostra regione”. L’analisi dei dati di bilancio è stata svolta da Intesa Sanpaolo che si è avvalsa di ISID, il database interno alla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che associa ad ogni impresa variabili economico-finanziarie tratte dai bilanci di esercizio e informazioni sulle strategie aziendali. Dall’analisi dei 62.751 bilanci di imprese manifatturiere italiane è emersa una dinamica dell’elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia migliore rispetto al resto del manifatturiero della regione (+9,8% vs +7,9% la variazione del fatturato tra il 2019 e il 2021). Si tratta di una crescita diffusa, con punte del +23,3% per le imprese costituite dopo il 2016. La situazione è positiva anche sul fronte reddituale, dove spiccano le performance delle imprese di minori dimensioni (con meno di 10 milioni di euro di fatturato). Inoltre, si è verificato un aumento della liquidità e del grado di patrimonializzazione, una condizione che consentirà alle imprese del territorio di affrontare la crisi energetica in corso con una solidità finanziaria e patrimoniale migliore. Nel primo semestre del 2022 le esportazioni regionali sono cresciute del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2021: in evidenza i prodotti in metallo (+26,6%) e la meccanica (+12,2%), che hanno mostrato un andamento migliore rispetto al dato nazionale, spinte dal traino di Qatar, Germania, Messico e Francia. I dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno invece sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese e analizzare la condizione del comparto. Il team dei due atenei regionali ha chiesto agli intervistati di comparare le aspettative sull’andamento del fatturato 2022 ad inizio anno con quelle attuali, quando solo dopo pochi mesi lo scenario politico ed economico è decisamente cambiato. Mentre un’impresa su quattro ha confermato le aspettative di crescita di inizio anno, emerge una sostanziale compensazione tra chi sostiene che le cose stanno andando meglio del previsto e chi invece dice che stanno andando peggio. Se si guarda alle previsioni di andamento del fatturato fatte dalle imprese a gennaio 2022, esse erano sostanzialmente positive e, in media, si attestavano su un +14% complessivo. La situazione ad oggi è sostanzialmente simile in termini percentuali, ma, come detto, con forti differenze da azienda ad azienda. Dobbiamo poi considerare che l’aumento dei costi di produzione previsto per il 2022 sarà ben più elevato (+25% il dato medio) e si tradurrà su una più che probabile compressione dei margini aziendali. Scarica il report  
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26.10.2022
L’Innovazione spiegata ai bambini
Come avvicinare i giovanissimi alle professioni della scienza e dell’innovazione? Come spiegare loro, in maniera interattiva e divertente, il processo che da una buona idea porta allo sviluppo di un’invenzione o di un’innovazione utile alla comunità? Muove da queste premesse l’allestimento “La Casa dell’Innovazione” realizzato nei nuovi spazi dell’Immaginario Scientifico di Trieste da Area Science Park, con il supporto creativo e tecnologico di auroraMeccanica, agenzia di Torino specializzata in percorsi museali multimediali. L’ampliamento del science centre Immaginario Scientifico, compreso l’allestimento di Area Science Park, è stato presentato alla stampa e alle istituzioni il 25 ottobre, mentre è aperto al pubblico a partire da domenica 30 ottobre con il tradizionale orario da martedì a domenica dalle 10 alle 18*. La Casa dell’Innovazione è un gioco a tappe interattivo e dal sapore vintage, che coniuga aspetti digitali e analogici e fa dialogare proiezioni e azionamenti di leve e pulsanti, facendo vivere fianco a fianco l’avventura di uno dei tre personaggi: la Ricercatrice, l’Ambientalista, Lo Chef inventore. Tutti e tre partono da un’idea, da un’intuizione o da un desiderio: come salvare le api dall’estinzione? Come alleggerire il peso degli zaini scolastici? Come aiutare i cuochi a fare il soffritto in grandi quantità? Giocando si scopre come l’innovazione sia un viaggio che prevede numerose tappe e che necessita del supporto di diversi esperti che ci aiutino a trovare la strada giusta, quelli della Casa dell’Innovazione: come l’esperto di informazione brevettuale, il ricercatore in materia, il professionista che sa metterti in contatto con le competenze tecnico-scientifiche migliori e all’avanguardia, il tecnico che ti aiuta a scrivere un business plan o a industrializzare il tuo prodotto. Tutti concetti molto complessi, ma che attraverso il gioco e le storie raccontate diventano comprensibili e stimolanti. Alla fine del percorso, la ricompensa: la realtà aumentata visualizza i prodotti messi a punto dai ricercatori/inventori in erba, restituendo loro la soddisfazione di aver creato qualcosa di innovativo e utile a tutti. È così che nascono la nuvola antigravitazionale portaoggetti, il cappello da chef che fa il soffritto da solo e lo shampoo che aiuta a ripopolare le api. Un percorso parallelo dedicato alle persone ipovedenti e sviluppato in collaborazione con l’UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino, permette di vivere la medesima esperienza interattiva, rendendo l’installazione maggiormente inclusiva e fruibile a tutti.   *In occasione di Halloween, il museo sarà aperto anche lunedì 31 ottobre sempre nell’orario 10-18.
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