Nati per la Ricerca, per lo Sviluppo e per il Futuro
Area Science Park è un Ente nazionale di ricerca vigilato dal Ministero dell’Università e Ricerca con sede a Trieste, istituito il 6 marzo 1978 con il decreto per l’avvio di un “consorzio obbligatorio per l’Area di Ricerca” firmato dall’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Leone.
Un’Area sempre in movimento
Insieme alla sua istituzione, negli anni ha preso forma l’idea del Parco Scientifico e Tecnologico di Trieste, il più grande d’Italia: oltre 80.000 mq di superfici attrezzate per attività di R&S dislocati su due campus, entrambi situati sull’Altopiano Carsico triestino, dove si è creata una forte connessione tra centri di ricerca nazionali, internazionali e imprese attive in diversi settori, tra cui Life Sciences, Materiali, ICT, Energia e Ambiente.
CAMPUS BASOVIZZA IN COSTRUZIONE
Edificio “W” in construzione
Anno dopo anno
Il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, firma il decreto che istituisce il “consorzio obbligatorio per l’impianto, la gestione e lo sviluppo dell’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica della Provincia di Trieste”.
Inizio dell’attività di Area Science Park negli edifici dell’ex campo profughi di Padriciano. Nasce il Consorzio per l’Area di Ricerca.
Area Science Park si candida a ospitare l’insediamento del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) promosso dall’UNIDO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale.
Nasce la Società Consortile per Azioni Sincrotrone Trieste presieduta da Carlo Rubbia. Attualmente Area Science Park ne detiene il 51%.
Primi insediamenti nel campus di Basovizza, costituito a 10 km da Trieste.
Inizio delle attività del laboratorio di luce di sincrotrone. La macchina si chiamerà Elettra, dal nome della nave-laboratorio di Guglielmo Marconi.
È l’anno che sancisce l’inizio dell’impegno di Area Science Park nella diffusione dell’innovazione e nel trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese.
Il D.Lgs. 381 per la riforma degli Enti di Ricerca dà la possibilità ad Area Science Park di dislocare sedi sull’intero territorio regionale. Il decreto introduce nel CdA un rappresentante del MIUR, a testimonianza del rilievo nazionale che sta assumendo l’ente in quegli anni.
MAE, MIUR e Regione Friuli Venezia Giulia firmano l’accordo che assegna al Consorzio il coordinamento degli Enti di Ricerca in Regione, oggi SiS FVG – Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Il Consorzio Area Science Park diventa Ente Nazionale di Ricerca.
Inizio dell’attività di Fermi – FEL, Laser a Elettroni Liberi seeded che opera per utenti assieme a Elettra, la macchina di luce di sincrotrone di terza generazione.
Accordo con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’Open Lab Support Structure. Segna l’inizio dell’impegno di Area Science Park nella realizzazione di Piattaforme S&T per favorire l’accesso da parte di operatori pubblici e privati a competenze e infrastrutture di ricerca.
Nasce il SiS FVG, iniziativa per la valorizzazione del sistema scientifico e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia che mette a sistema 17 realtà scientifiche e di innovazione regionali. Su impulso della Regione Autonoma FVG, con i Ministeri della Ricerca e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’Accordo riconosce ad Area Science Park un ruolo di coordinamento per il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Avvio delle attività del Laboratorio di Genomica ed Epigenomica e installazione del sequenziatore genomico di ultima generazione Novaseq 6000.
I servizi e il personale di laboratorio conseguono la certificazione Propel-Certified Service Provider Illumina Infinium per la genotipizzazione e, a partire dal 2020, la certificazione per lo strumento MiseqDx.
Avvio delle attività di ricerca nel campo della Data Engineering e installazione del Data Center ORFEO, nuova grande infrastruttura a servizio della ricerca genomica e non solo.
Avvio dei progetti infrastrutturali PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: PRP@CERIC, coordinato da Area Science Park, studia gli agenti patogeni per contrastare la diffusione di nuovi focolai di malattie; NFFA-DI, ha l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di ricerca a spettro completo per la nanoscienza e la nanotecnologia.