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12.09.2022
Edilizia 2040: costruiamo il futuro delle costruzioni
A cosa serviranno in futuro gli immobili? Le città saranno emblemi della sostenibilità o solo luoghi in cui cercare di sopravvivere? Come sarà vissuta la sfida dell’innovazione? Ma soprattutto quali saranno le competenze che gli imprenditori edili dovranno avere per gestire modelli di business basati sui dati e sostenibilità? Sono alcune delle domande a cui ha cercato di rispondere LICoF, il Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future, nato su iniziativa Ance Friuli Venezia Giulia e dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park, nell’ambito delle attività del digital innovation hub regionale IP4FVG.
Il progetto ha coinvolto, per un circa dodici mesi, un gruppo di trenta professionisti tra imprenditori edili, architetti, giuristi, scienziati e creativi attivi su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di realizzare uno studio di “esercizio sui futuri” delle costruzioni al 2040; si tratta del primo studio realizzato in Italia applicando i metodi della previsione sociale e dei sistemi anticipanti al settore delle costruzioni per studiare gli impatti della “digital age” sui possibili futuri modelli di business.
I principali risultati dello studio sono stati illustrati oggi, 9 settembre 2022, a Trieste nella prestigiosa Sala del Trono del Castello di Miramare alla presenza del gruppo di lavoro, di esponenti del mondo della ricerca, della cultura e delle principali istituzioni triestine.
“Abbiamo avviato un processo di studio e analisi con lo scopo di ampliare lo sguardo sui futuri dell’edilizia e preparare gli operatori delle costruzioni alle diverse possibili alternative. Abbiamo scelto la casa come simbolo del settore edile e la sua possibile evoluzione per raccontare gli scenari futuri” ha spiegato Fabio Millevoi, Direttore di ANCE FVG e coordinatore di LICoF.
Dalle analisi portate avanti dal gruppo si evince che “non ci sono certezze sul futuro, ma si possono osservare le evidenze e i segnali che aiutano a individuare i 4 scenari possibili, unitamente alle quattro case simbolo”. Al centro degli scenari ci sono due temi fondamentali attorno a cui si gioca la sfida del futuro: sostenibilità e digitalizzazione.
I quattro scenari individuati
La casa bunker. Nel primo scenario individuato la trasformazione dell’economia verso una maggiore sostenibilità non ci sarà; il settore delle costruzioni continuerà a incontrare difficoltà, riconoscendo significativi guadagni di produttività che possono derivare dalle applicazioni della digitalizzazione. La casa Bunker è la casa simbolo: una fortificazione per difendersi da una città disordinata e pericolosa.
La casa nido. Saranno solo alcune le imprese in grado di adoperare le nuove tecnologie a loro vantaggio, ma con scarsa attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale; è questo il secondo scenario ipotizzato e rappresentato dalla casa nido, “vaccino” per contrastare la possibile pandemia sanitaria e sociale del 2040.
La casa bicicletta. Nel terzo scenario, l’attenzione verso il cambiamento climatico e demografico guiderà la pianificazione urbana verso una ripresa green e inclusiva. Vivremo nelle case “bicicletta”, macchine perfette. Lo diceva Enzo Ferrari, perché queste case hanno in sé tutto. Non consumano, non inquinano e mettono in relazione le persone con l’ambiente.
La casa shuttle. I modelli di business disruptive trasformeranno, nel quarto scenario ipotizzato, l’edilizia nel motore dell’economia circolare e la nostra dimora sarà la casa shuttle, una casa con una sua vitalità e intelligenza.
La sfida futura
Una volta analizzati gli scenari, il gruppo del percorso LICoF ha individuato degli assi decisionali per consentire a imprenditori e operatori del settore di tradurre in azioni quanto analizzato e indirizzare, quindi, le scelte verso lo scenario desiderabile, avvalendosi del supporto dell’innovazione tecnologica e della conoscenza scientifica.
“Seguire i lavori di Licof è stato estremamente stimolante, soprattutto, per la capacità dei partecipanti di sviluppare scenari plausibili, partendo dall’analisi del presente” ha sottolineato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che ha poi aggiunto “Questo sguardo sul futuro delle città e delle infrastrutture si è fondato sempre sulla realtà o sull’estrema plausibilità della tecnologia e delle soluzioni offerte dall’innovazione. È un modo nuovo di osservare il presente e costruire il futuro che, auspicabilmente, potrà essere un ulteriore strumento utile allo sviluppo del mondo imprenditoriale”.
digitalizzazione
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sostenibilità
12.09.2022
Cinque startup del FVG si preparano alla prestigiosa fiera North Star di Dubai
Cinque startup del Friuli Venezia Giulia stanno per prendere il volo: destinazione finale Dubai, fiera North Star, al via il prossimo 10 ottobre. Una vetrina unica per startup e PMI innovative capace di assicurare visibilità e occasioni di networking internazionale; un palcoscenico di prestigio per le imprese tech che vogliono mettere in mostra i propri prodotti e servizi e connettersi con investitori e buyers, con una previsione di oltre 100.000 visitatori. Le cinque aziende hanno risposto con successo alla “Call for High Innovative Sustainable Solutions in FVG Region” organizzata da UNIDO ITPO Italy e Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto tecnico di Area Science Park.
Per presentarsi al meglio, dunque, sarà importante capitalizzare il percorso di coaching esclusivo, organizzato per loro dal gruppo Generazione d’Impresa di Area Science Park, il 12 e 13 settembre presso il campus di Padriciano. Molte le sessioni di formazione e allenamento sul campo con gli esperti di Area che li vedranno impegnati: dalla definizione della value proposition alla gestione dei rapporti legali, dal pitch e video pitch training alle interazioni con i giornalisti, passando per le pubbliche relazioni. Con consigli e suggerimenti per attirare l’attenzione di media e investitori, generando occasioni di crescita e business.
Conosciamo meglio le cinque realtà che rappresenteranno la regione negli Emirati Arabi.
AINDO startup della SISSA fondata nel 2018 a Trieste, incubata da Innovation Factory, è attualmente insediata in Area Science Park. La sua missione: aiutare il mondo ad abbracciare il potere dell’Intelligenza Artificiale. Nel 2019 ha avviato lo sviluppo di una Synthetic Data Platform attraverso la quale ottimizza le operazioni delle imprese grazie a strumenti e tecniche di intelligenza artificiale e Machine Learning.
Scopri di più: Aindo AI – Your AI partner
NORTHERN LIGHT è una startup innovativa che si occupa di ricerca e sviluppo di compositi riciclabili per risolvere i problemi legati al fine vita dei compositi in fibra di vetro. L’azienda è stata fondata nel dicembre 2019 e ha avviato il progetto che ha portato al lancio di ecoracer, la prima imbarcazione riciclabile e in fibra di lino al mondo.
Scopri di più: Northern Light Composites – Sustainable Composites
NUWA TECHNOLOGIES è una start up innovativa insediata presso il Polo Tecnologico di Pordenone, incubata da Innovation Factory. Sviluppa soluzioni innovative e servizi cloud per l’industria musicale. La missione è quella di mettere in contatto artisti e professionisti del settore musicale fornendo loro tutti gli strumenti necessari per gestire le proprie attività online, creando un unico luogo virtuale al fine per soddisfare tutte le loro esigenze.
Scopri di più: Nuwa Technologies | Digital solutions for the Music Industry
PICOSATS è un’impresa innovativa fondata nel 2014, nata come spin-off dell’Università di Trieste, insediata presso Area Science Park, incubata da Innovation Factory. PICOSATS mira a rendere più rapido ed economico l’accesso allo Spazio, aspira a un mondo interconnesso nel quale le persone utilizzeranno le risorse spaziali per migliorare la vita della comunità in modo sostenibile.
Scopri di più: CubeSats and small satellites: Space Technologies Solutions Picosats
VISIONQUB.IT è un’impresa costituita da un team multidisciplinare di ricercatori e imprenditori con la missione di sviluppare sistemi e servizi all’avanguardia per il settore dentale e medicale personalizzati in base alle esigenze dei clienti, ricorrendo alla Robotica e l’Intelligenza Artificiale.
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08.09.2022
Economia circolare e nuovi materiali: 40 grandi installazioni di ricerca europee si mettono al servizio delle imprese
Un nuovo progetto in cui sono coinvolte più di 40 grandi infrastrutture di ricerca europee che ha l’ambizioso obiettivo di sviluppare nuovi materiali ad elevata riciclabilità e con funzionalità competitive. Si chiama ReMade@ARI ed è focalizzato, in particolare, sulla ricerca e l’adozione di materiali innovativi per componenti chiave utilizzati in vari settori come l’elettronica, l’imballaggio o il tessile.
Al supermercato, per esempio, frutta e verdura sono spesso confezionate in contenitori di plastica per preservarle da urti o prolungarne la durata di conservazione. In futuro, i materiali a base biologica derivati dal legno potrebbero rappresentare un’alternativa sostenibile. Altro ambito di grande interesse è quello del riciclo delle apparecchiature elettroniche. È qui che entra in gioco ReMade@ARI: la ricerca che porta allo sviluppo di nuovi materiali sofisticati si basa fondamentalmente sull’accesso ad importanti infrastrutture di ricerca europee, all’avanguardia a livello mondiale, tra le quali c’è anche Elettra Sincrotrone Trieste.
Elettra è tra i partner di progetto della rete ARIE (Analytical Research Infrastructures for Europe) che riunisce 7 network europei fra i quali quelli delle sorgenti di sincrotrone e FEL, di laser e di neutroni. Fornirà supporto scientifico e di elaborazione dei dati presso alcune delle linee di luce di microscopy-imaging selezionate per progetti di ricerca all’avanguardia e scelti da un gruppo di revisione scientifica. Gli scienziati di Elettra saranno inoltre coinvolti nel programma di istruzione e formazione di Re-Made@ARI per giovani ricercatori, creato e condiviso tra i partecipanti al progetto.
Già dal marzo del 2020 la Commissione europea ha adottato il nuovo Piano d’azione per l’economia circolare (CEAP), facendone uno degli elementi principali del Green Deal europeo, l’agenda europea per la crescita sostenibile. La transizione dell’UE verso un’economia circolare, oltre a ridurre la pressione sulle risorse naturali e creare crescita e occupazione sostenibili, è anche un prerequisito per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE nel 2050. Il Piano prevede iniziative lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti: si concentra sulle modalità di progettazione, promuove i processi di economia circolare, incoraggia il consumo sostenibile e mira a garantire che i rifiuti vengano reimpiegati e le risorse utilizzate rimangano il più a lungo possibile nel ciclo economico.
Secondo questo Piano, si stima che l’industria possa determinare in fase di progettazione di un prodotto fino all’80% del successivo impatto ambientale. Allo stato attuale il modello di produzione lineare offre tuttavia pochi incentivi per rendere i prodotti più sostenibili.
Nell’ambito del progetto ReMade@ARI verranno forniti ai ricercatori che lavorano alla progettazione di nuovi materiali riciclabili, strumenti analitici che consentano di esplorare le proprietà e la struttura dei materiali nei minimi dettagli, fino alla risoluzione atomica. Essendo necessario l’utilizzo di metodi analitici più diversi, che prevedono opportune combinazioni di fotoni, elettroni, neutroni, ioni, positroni e campi magnetici elevatissimi, team provenienti dalla ricerca accademica o industriale che lavorano su nuovi materiali riciclabili potranno accedere in modo facile e coordinato alle migliori e più avanzate infrastrutture di ricerca.
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economica circolare
nuovi materiali
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05.09.2022
Ritorna e si rinnova l’annuale premio Bernardo Nobile: premierà brevetti, open science e metodologie d’indagine innovative
Giunto alla sua XVIII edizione, il premio Bernardo Nobile, ritorna nel 2022 in una veste rinnovata.
Tradizionalmente legato alle tesi di laurea e dottorato incentrate sull’utilizzo e valorizzazione dei brevetti e dei dati della ricerca, l’edizione 2022 premierà anche tesi collegate ai temi delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che per l’interpretazione e valutazione dei dati e la riflessione sul rapporto tra open science e proprietà intellettuale.
I lavori di tesi premiati nel 2022 saranno in totale quattro, e i premi, del valore di 2.500€ ciascuno, saranno distribuiti in base alle tre categorie tematiche individuate dal nuovo bando.
Categorie 1 e 2: due premi destinati a tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione .
Categoria 3: un riconoscimento riservato a tesi di laurea o di dottorato che abbia utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche.
Categoria 4: un premio indirizzato alla tesi che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza.
Il premio Nobile, nato come riconoscimento alla professionalità del dott. Bernardo Nobile, creatore e primo responsabile del Centro PatLib di Area Science Park, rappresenta un incentivo con cui Area Science Park si rivolge ai giovani affinché intuiscano, sfruttino e riconoscano il valore informativo dei brevetti, dei dati della ricerca e delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che ne rendono possibile l’interpretazione e valutazione.
Per saperne di più: Premio Nobile – Area Science Park
Il Premio Nobile in breve
Destinatari: laureati e dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da non oltre tre anni alla scadenza del bando
Scadenza del bando: le candidature saranno accolte dal 01 settembre al 30 novembre 2022
Premi: quattro i premi del valore di 2.500 euro da assegnare a:
Categorie 1 e 2: tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione;
Categoria 3: tesi di laurea o di dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche;
Categoria 4: tesi di laurea o di dottorato di ricerca che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza
Scarica il bando e la domanda di partecipazione
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: AIDB – Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali e SIS FVG – Scientific and Innovation System of Friuli Venezia Giulia.
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26.07.2022
Terza edizione di STARTUP MARATHON®: novità del 2022 l’Academy di preparazione alla competizione organizzata da Area Science Park
Erano 45 tra startup, spin off e imprese innovative, candidati da 23 BSO – Business Support Organization – dislocate in tutta Italia, i partecipanti alla Startup Marathon Academy, prima edizione del percorso formativo, organizzato dagli esperti di generazione di impresa di Area Science Park e dedicato a startupper e giovani imprenditori che si sfideranno “a colpi di videopitch” nella terza edizione della competizione nazionale in programma nel mese di ottobre.
STARTUP MARATHON, iniziativa promossa da Area Science Park Unicredit e Fondazione Comunica e in collaborazione con UniCredit Start Lab e DIGITALmeet, è un’occasione di crescita e visibilità per startup, spin-off e PMI innovative italiane e per le organizzazioni a supporto dello sviluppo d’impresa quali Incubatori, Acceleratori, Parchi Scientifici e Tecnologici e Università.
Novità dell’edizione 2022 della manifestazione è l’Academy, un percorso formativo online – svoltosi il 20 e il 21 luglio – strutturato in due mezze giornate in cui i partecipanti hanno avuto modo di capre come realizzare al meglio il video pitch di presentazione dell’idea imprenditoriale e riuscire a promuovere in modo efficace il proprio progetto.
A tenere i corsi, supportati dallo staff di Area, Valentina Maltagliati – Elevator Pitch Trainer, e Davide Dall’Acqua – Video & Digital Strategist.
La due giorni ha visto grande partecipazione e interesse da parte dei giovani imprenditori e startupper, che si sono detti molti soddisfatti della possibilità di interazione continua e dei consigli ricevuti.
Il prossimo step sarà la selezione, da parte della giuria e del comitato scientifico di STARTUP MARATHON, delle 30 realtà finaliste che poi si sfideranno a ottobre.
C’è ancora tempo fino al 30 settembre per iscriversi e inviare il proprio video pitch.
Per saperne di più sulla Startup Marathon e inviare la candidatura: startupmarathon.it.
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21.07.2022
BIO Open Lab: una due giorni per fare team
BIO Open Lab è un sistema integrato di strumentazioni di ricerca nel settore delle Life Sciences che mette insieme diversi attori scientifici a livello nazionale, dal Nord al Sud del Paese: Area Science Park e il Consorzio CERIC-ERIC a Trieste, l’Università del Salento e l’Università di Salerno.
Il progetto del Rafforzamento del Capitale Umano delle infrastrutture di ricerca che ospitano le strumentazioni prevede anche attività di formazione di figure professionali, giovani ricercatori che in questo settore possono cogliere nuove opportunità. Sono una trentina in tutta Italia gli assegnisti dedicati al progetto e quasi tutti hanno preso parte a una due giorni di lavori a Trieste proprio per scambiarsi esperienze, presentare il proprio lavoro e fare attività di autoformazione.
“La due giorni è stata un successo – dice con soddisfazione Stefano Cozzini, Coordinatore Scientifico del progetto BIO Open Lab –, i ragazzi finalmente si sono incontrati di persona, scambiandosi le esperienze scientifiche sviluppate all’interno del progetto, le problematiche incontrate e identificando possibili interazioni e collaborazioni per far sì che l’infrastruttura del BIO Open Lab possa essere messa a disposizione di tutti i ricercatori del Paese e della comunità di CERIC-ERIC. C’è entusiasmo e voglia di collaborare”.
Uno dei partner di BIO Open Lab è l’Università del Salento, presso la quale sono quasi ultimate le fasi di installazione e collaudo dell’Holo-TEM, un microscopio olografico a risoluzione atomica che sarà utilizzato per lo studio dei materiali con basso danno da radiazione e il cui impiego porterà un forte avanzamento delle conoscenze in biologia, medicina, farmacologia e altri settori.
Altro partner fondamentale di BIO Open Lab è l’Università di Salerno, presso la quale è stata installata strumentazione di spettroscopia di massa all’avanguardia. La spettrometria di massa è al giorno d’oggi la tecnica d’elezione per qualsiasi campo delle scienze biomediche, biofarmaceutiche e con grande impatto clinico, che consente, per esempio, di spiegare il meccanismo d’azione di un nuovo farmaco.
Molto soddisfatti della due giorni triestina le assegniste e gli assegnisti presenti. “Sicuramente è stato un evento molto interessante – dice Fabrizio Merciai, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno – che ha fatto interagire gruppi che si trovano dislocati in Italia, un’ottima opportunità di scambio”.
“Spero che dopo quest’occasione di conoscerci per la prima volta, il futuro ci riservi una maggiore collaborazione”, aggiunge Lucrezia Valeriani, borsista di ricerca presso il gruppo Ricerca e Innovazione Tecnologica in Area Science Park.
“Finalmente abbiamo avuto l’occasione di conoscerci – sottolinea Simona Martano, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento -, di fare rete e soprattutto di poter condividere i nostri progetti e le ambizioni future”.
“È stato un evento assolutamente interessante, che ci ha offerto la possibilità di instaurare numerose collaborazioni scientifiche nell’ambito sia di questo progetto che di altri che speriamo verranno in futuro” è la considerazione finale di Emanuela Salviati, assegnista di ricerca del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno.
BIO Open Lab
Rafforzamento del Capitale Umano
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11.07.2022
Impresa accademia e politica, il dialogo a più voci per lo sviluppo del territorio: l’evento conclusivo del progetto Interreg Ita-Slo, NANO-REGION
Con un una tavola rotonda all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste organizzata dal Cnr-Iom insieme a tutti i partner progettuali, in collaborazione con Area Science Park, si è chiuso il progetto Interreg Ita-Slo NANO-REGION dedicato all’applicazione delle nanotecnologie in ambito industriale. L’evento ha coinvolto ospiti internazionali in due panel dedicati al tema delle interazioni virtuose tra impresa e accademia, tra presente e futuro. Nel primo si è parlato delle pratiche che sono state e continuano a essere messe in atto, anche nell’ambito del progetto NANO-REGION, per favorire il trasferimento tecnologico; nel secondo panel ci si è soffermati sulle prospettive future e su quale sia il ruolo della deep tech nel produrre una trasformazione del tessuto imprenditoriale e dei suoi modelli di business.
E’ stata un’occasione di approfondire le modalità e le possibilità messe in campo da un più efficace dialogo tra scienziati e imprenditori. Nel pubblico, tra gli altri, la Struttura Ricerca e Innovazione di Area Science Park, il dipartimento dell’innovazione di Area Science Park, Friulia – Finanziaria regionale Fvg, Bio4dreams, Urbancenter, l’ILO – Industrial Liaison Office di Elettra, Carnia Industrial Park, Friuli Innovazione, VaniSia, il Polo Tecnologico Alto Adriatico, e altre realtà dal mondo dell’impresa e della ricerca. Tra i panelist sedeva anche Anton Harej, in rappresentanza del governo sloveno, presente nell’ottica di indagare anche quale possa essere il ruolo delle istituzioni nel favorire questa interazione.
“La ricerca scientifica ha assunto un ruolo sempre più propulsivo nei processi di innovazione, per questo un progetto del genere ha senso, e lo ha in particolare in quest’area, dove risiedono delle eccellenze scientifiche di tutto rispetto. Proprio qui, sforzarsi di comprendere in che modo mettere a disposizione delle imprese il know-how prodotto nei laboratori di ricerca è uno sforzo fondamentale. Una chiave, ci sembra di avere capito, è proprio nella comunicazione: trovare un lessico comune, riuscire a trovare luoghi, fisici o virtuali, dove incontrarsi e conoscersi. Tutto questo lo abbiamo voluto fare e vogliamo continuarlo a fare, nella profonda convinzione che il tessuto imprenditoriale dinamico presente in questa regione, possa crescere molto e diventare competitivo a livello internazionale” spiega Marco Lazzarino, coordinatore del progetto NANO-REGION e moderatore del primo panel.
“Stiamo approcciando una quarta ondata di innovazione, che si presenta come la più trasformativa. Questa rivoluzione si chiama Deep Tech. Il Deep Tech non è semplicemente una tecnologia, bensì un vero e proprio approccio all’innovazione; nonostante sia ancora in una fase iniziale, è chiaro come sia in grado di portare nuove soluzioni. Il suo potere risiede nella capacità di ampliare massicciamente lo spazio delle opzioni a una velocità senza precedenti e di risolvere problemi fondamentali. Questo spazio noi vogliamo attivamente costruirlo, impegnandoci giornalmente nella costruzione di ponti tra i due mondi della ricerca e dell’impresa. Il lavoro da fare è ancora molto, per questo ci auguriamo che NANO-REGION non finisca qui e ci impegniamo a far sopravvivere la rete che abbiamo creato anche nel futuro” aggiunge Carlo Bagnoli, partner di progetto e moderatore del secondo panel.
Il progetto rimane attivo, anche dopo la fine dei finanziamenti del programma Interreg, e continua a essere aperto nei confronti delle imprese del territorio.
Per maggiori informazioni: https://www.nanoregion.eu/
Comunicati Stampa
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06.07.2022
Opportunità per 5 Startup/PMI del FVG di partecipare al North Star di Dubai 2022
Partecipare a un percorso di preparazione e coaching organizzato da Area Science Park e finalizzato alla partecipazione alla prossima edizione di North Star, la fiera che si svolge a Dubai dal 10 al 13 ottobre 2022 e che offre possibilità uniche di networking internazionale.
È questo l’obiettivo della “Call for High Innovative Sustainable Solutions in FVG Region” promossa da UNIDO ITPO Italy e Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto tecnico di Area Science Park, che selezionerà 5 startup o PMI della regione FVG che hanno sviluppato soluzioni tecnologiche innovative e sostenibili.
North Star è uno dei più importanti tech shows per le startup e PMI innovative. Un palcoscenico rilevante per le imprese tech che vogliono mettere in mostra i propri prodotti e servizi, con una previsione di oltre 100.000 visitatori. L’evento offre opportunità di networking per connettere investitori e buyers, scoprire punti di vista di esperti industriali, ed accedere a sessioni di contenuti e programmi di mentoring quali YouthX Stage, 10X Stage, ed altro ancora.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori di PMI, startup e spin-off universitari della regione FVG che si occupano di: tecnologia e innovazione nella trasformazione digitale; fabbrica intelligente e sviluppo sostenibile (tra cui intelligenza artificiale, robotica e tecnologia immersiva); transizione energetica, economia circolare e sostenibilità ambientale; salute intelligente, scienze biologiche; e città intelligenti e mobilità.
È possibile candidare soluzioni che si trovano in qualsiasi stadio di sviluppo: dalle idee in fase iniziale ai progetti di ampliamento, nonché alle tecnologie innovative in fase di test e alla raccolta di prove.
La call, inoltre, intende dare forma ad un circolo virtuoso tra il settore privato, accademico, finanziario ed istituzionale della regione FVG e gli Emirati Arabi Uniti per supportare i giovani imprenditori e gli ecosistemi di startup. L’iniziativa, infatti, si inserisce nella cornice più ampia del progetto “Innovation Bridge Trieste – Dubai 2020“, realizzato da UNIDO ITPO Italy con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Per partecipare è necessario candidare la propria soluzione entro il 15 luglio 2022 a questo link. La partecipazione è gratuita.
Per maggiori informazioni si può contattare itpo.rome@unido.org.
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spinoff
startup
04.07.2022
Area promotore del Master interateneo di I livello in Economia e Scienza del Caffè “Ernesto Illy”
Approccio scientifico e manageriale, forte orientamento alla collaborazione pubblico-privato, specifica formazione accademica sugli aspetti biologici, agronomici, tecnologici ed economici che dalla pianta del caffè conducono al prodotto finale: queste alcune delle caratteristiche distintive del Master Interateneo di I livello in Economia e Scienza del Caffè “Ernesto Illy”, che hanno motivato Area Science Park ad entrare nella partnership che lo sostiene.
Tra i compiti istituzionali dell’ente vi è anche quello di promuovere attività di formazione in campo industriale, con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale. Università ed enti di ricerca rappresentano secondo Area Science Park il motore della ricerca scientifica nazionale e il loro compito è elaborare e trasmettere le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione pubblico-privato.
Assieme ad Area, le Università di Trieste e Udine, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), illycaffè S.p.A e la Fondazione Ernesto Illy.
Il Master si ispira ai valori etici e all’approccio che fu di Ernesto Illy, recependone l’eredità culturale per approfondire e trasmettere il patrimonio di idee, attività e la straordinaria carica innovativa che l’imprenditore ha lasciato quale eredità morale.
Il percorso è dedicato a laureati provenienti da tutto il mondo, in una delle classi comprese nell’Area scientifico-tecnologica e nell’Area Umanistico-sociale.
Fino al 15 luglio 2022 è possibile richiedere l’aiuto economico destinato a giovani laureati provenienti dai paesi produttori di caffè per la partecipazione alla 12° edizione del Master.
Per maggiori informazioni: master@fondazioneilly.org
Per saperne di più sul Master: Master in Economia e Scienze del Caffè – Fondazione Ernesto Illy (fondazionernestoilly.org)
Per approfondire il programma didattico: MCES-Ernesto Illy – 2021 didactic program (ENG-ITA) (fondazionernestoilly.org)
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17.06.2022
Cooperazione internazionale e “Valle dell’Idrogeno” in due appuntamenti oggi in Area
Oggi in Area Science Park giornata dedicata alla cooperazione internazionale e al progetto “North Adriatic Hydrogen Valley”, nell’ambito del Simposio Geo Adriatico, promosso dalla Vitale Onlus, che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore Fabio Cassese, direttore generale della Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Due gli appuntamenti in calendario, al primo dei quali, in mattinata, hanno preso parte rappresentanti di Area Science Park, ICGEB, Elettra Sincrotrone e OGS, con la presidente di Area Caterina Petrillo a introdurre l’inconto. Marianna Maculan, responsabile delle relazioni esterne di ICGEB, ha spiegato come l’ICGEB sia un’organizzazione internazionale per la ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico nelle scienze della vita, nata per promuovere lo sviluppo globale sostenibile e le cui attività sono in linea con diversi “goal” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo sviluppo sostenibile attraverso lo studio dei mari e degli oceani e la comprensione dei processi geologici, è a sua volta una delle missioni forti di OGS, come spiegato dal presidente Nicola Casagli. L’Istituto è inoltre molto attivo in molte aree del mondo sul fronte della diplomazia scientifica e della diplomazia ambientale.
Elettra Sincrotrone Trieste è un centro di ricerca internazionale multidisciplinare di eccellenza, specializzato nella generazione di luce di Sincrotrone e di laser a elettroni liberi per lo studio dei materiali, con applicazioni che spaziano tra fisica, chimica, scienze della vita, scienze dell’ambiente, conservazione del patrimonio culturale e altro ancora. Come evidenziato dal responsabile scientifico, Giorgio Paolucci, l’internazionalità è connaturata al laboratorio, come testimonia la partecipazione al consorzio CERIC-ERIC o la formazione di ricercatori provenienti da Paesi in via di sviluppo. Il vicedirettore Stephen Taylor ha illustrato le principali di Area incentrate, tra l’altro, su generazione di impresa e processi di innovazione e la messa a disposizione del mondo scientifico e industriale di piattaforme tecnologiche all’avanguardia, nei settori della genomica, servizi avanzati di calcolo, materiali e microscopia avanzata, oltre che sulla partecipazione a progetti, reti internazionali e attività di “Innovation Diplomacy”.
“La collocazione di Area Science Park in una regione di frontiera, qual è il Friuli Venezia Giulia, che ha da sempre una particolare attenzione alla cooperazione internazionale – spiega la Presidente si Area, Caterina Petrillo – permette di sviluppare un dialogo privilegiato con i paesi dell’Europa centro-meridionale e orientale, interlocutori naturali per collaborazioni e progetti di ricerca e innovazione. Un esempio recente è lavoro in corso per la realizzazione della North Adriatic Hydrogen Valley, il primo progetto transnazionale per lo sviluppo di una valle dedicata alla filiera dell’idrogeno che vede coinvolti la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Croazia e la Slovenia”.
“Il sistema scientifico di Trieste – è la considerazione dell’ambasciatore Fabio Cassese – rappresenta un eccellente esempio di cooperazione e integrazione, sia interna che esterna, con una proiezione internazionale che dimostra come la scienza sia un volàno di sviluppo sostenibile per tutti i Paesi del mondo, con impatti positivi su imprese e società. L’integrazione multilivello che caratterizza il sistema triestino può generare collaborazioni con il Ministero in diversi ambiti”.
Al progetto North Adriatic Hydrogen Valley è stato dedicato un momento di approfondimento e pomeriggio, con la partecipazione di rappresentanti dei Governi sloveno e croato, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Area Science Park, dell’Università di Trieste e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. La North Adriatic Hydrogen Valley è il primo progetto transnazionale per lo sviluppo di una valle dedicata alla filiera dell’idrogeno. Nato da un accordo tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Croazia e Slovenia, il progetto punta a stabilire un quadro di cooperazione per lo sviluppo di tecnologie di produzione dell’idrogeno green. La collaborazione non solo contribuirà alla transizione verso un ecosistema integrato che coinvolga i settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti, ma permetterà anche di cooperare su ricerca e innovazione nello sviluppo di una filiera dell’idrogeno.
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16.06.2022
Accoglienza di studenti e ricercatori internazionali in FVG: in media 8.600 le consulenze fornite all’anno dal Welcome Office FVG
Welcome Office Friuli Venezia Giulia, l’iniziativa dedicata all’accoglienza di studenti e ricercatori internazionali sul territorio regionale, pubblica un report sui risultati raggiunti nei suoi primi 10 anni di attività. Nato nell’ambito del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia – SiS FVG, che riunisce 17 tra le maggiori realtà scientifiche regionali, è gestito da Area Science Park con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività dei Centri regionali, a partire dall’esperienza maturata dal Centro Servizi EURAXESS, l’iniziativa paneuropea che supporta la mobilità dei ricercatori e il loro sviluppo di carriera. Welcome Office FVG favorisce l’accoglienza internazionale, attraverso la messa in rete delle competenze maturate dalle istituzioni partner e grazie a un network di stakeholder locali e nazionali della Pubblica Amministrazione.
Welcome Office FVG nasce in risposta all’esigenza delle Istituzioni Scientifiche e dell’Alta Formazione regionali di sviluppare, integrare e potenziare i servizi per l’accoglienza rivolti ai numerosi studenti e ricercatori internazionali che ogni anno scelgono la nostra regione per motivi di studio o ricerca. Inoltre, supporta le istituzioni attraverso la gestione dei rapporti con le Autorità pubbliche, la formazione mirata (ogni anno l’attività di formazione coinvolge in media 70 ricercatori e 28 funzionari amministrativi), l’attività informativa e lo sviluppo di nuovi strumenti e servizi per favorire l’accoglienza. Il sito in lingua inglese offre informazioni sia sulle procedure di ingresso e soggiorno sia sugli aspetti legati alla vita quotidiana: gli accessi al portale sono 42.320 in media all’anno, provenienti da 150 Paesi. Nel corso degli anni il Welcome Office FVG ha anche collaborato a vario titolo a diversi progetti e iniziative volti al potenziamento dell’internazionalizzazione dei centri di ricerca e delle università regionali e in favore dello sviluppo di carriera dei ricercatori.
Il supporto a studenti e ricercatori avviene attraverso il servizio informativo pre-arrival e l’assistenza in loco attraverso l’help desk Welcome Office con sedi a Trieste e Udine. In media ogni anno gli sportelli forniscono complessivamente circa 8.600 consulenze di cui il 43% a utenti non facenti parte dell’Unione Europea e il 57% a utenti provenienti dall’UE. Le consulenze più richieste riguardano il supporto prima della partenza, l’ingresso e il soggiorno, la copertura sanitaria, la ricerca di un alloggio, i corsi di italiano, e le opportunità di studio/ricerca.
Lo sportello di Trieste, gestito da Area Science Park e avviato nel 2009 come iniziativa pilota nell’ambito del Protocollo “Trieste città della Conoscenza”, si caratterizza anche per le attività formative e di sostegno per lo sviluppo della carriera dei ricercatori del Sistema Scientifico e dell’Innovazione regionale attraverso la collaborazione con lo sportello APRE FVG Trieste e il Centro EURAXESS, entrambi gestiti da Area Science Park.
Il report completo sulle attività del Welcome Office è disponibile qui.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
14.06.2022
Inaugurato il nuovo allestimento del Living Lab IoT di IP4FVG con sede in Carnia
Sistemi automatici per il controllo visivo del prodotto, sensori e tecnologie di trasmissione dati per il monitoraggio della produzione e la manutenzione predittiva sono le principali tecnologie e le strumentazioni hardware e software presenti nel laboratorio Internet of Things del Digital Innovation Hub IP4FVG con sede ad Amaro (UD) nel Carnia Industrial Park. Sono esempi di tecnologie Industria 4.0 utili per la trasformazione digitale delle imprese e disponibili per imprenditori, tecnici, professionisti oltre che per studenti universitari e delle scuole superiori.
Il laboratorio dimostrativo Living Lab IoT, uno dei 4 allestiti in regione da IP4FVG, ciascuno con specializzazione diversa, è il nucleo delle attività promosse dal Nodo IP4FVG di Amaro, nato nel settembre 2018 attraverso la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo composta da Carnia Industrial Park (coordinatore e capofila), Eurotech Spa, InAsset Srl oggi gruppo Retelit, il Cluster regionale per l’ICT – DITEDI, Friuli Innovazione e Area Science Park, ai quali nel febbraio 2021 si è aggiunto Confindustria Udine (già partner capofila del Nodo IP4FVG di Udine Data Analytics & Artificial Intelligence).
Il Lab di Amaro, presentato oggi, amplia l’offerta complessiva di tecnologie 4.0 a disposizione degli imprenditori regionali; di recente, è stato arricchito con soluzioni innovative, grazie alla collaborazione con le università regionali e con alcune aziende del territorio, sia manifatturiere che ICT, tra cui Gortani, Akuis, FAM, Fill in the Blanks, Video Systems, Fec Italia, Progetto Nachste. L’ampliamento dell’offerta dimostrativa ha richiesto un nuovo allestimento che potesse ospitare agevolmente la strumentazione ed essere più accessibile ai visitatori. Da qui la scelta di collocare il dimostratore all’ingresso principale del Parco Tecnologico di Amaro.
La presenza del dimostratore all’interno dell’area del Carnia Industrial Park può favorire, infatti, l’avvio di progetti di digitalizzazione per le imprese del territorio. L’obiettivo, nei prossimi mesi, sarà rendere il dimostratore IP4FVG sempre più utilizzato dalle aziende e aumentare il numero dei “casi d’uso” presenti, grazie alla disponibilità, già manifestata, da parte di numerose aziende manifatturiere e alla collaborazione con laboratori universitari.
Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park: “IP4FVG è un modello che implementa con successo le forme di collaborazione tra imprese, istituzioni pubbliche e mondo della ricerca. Attraverso la rete dei quattro nodi regionali, IP4FVG sviluppa un dialogo efficace tra settore privato e pubblico, attivando lo studio di soluzioni che facilitano i processi di innovazione in ambiti imprenditoriali diversi. La possibilità di sperimentare le più recenti tecnologie all’interno dei dimostratori e di confrontarsi con tecnologi esperti permette di ottimizzare le risorse e velocizzare la trasformazione digitale dei processi. Nei nodi di IP4FVG distribuiti in tutta la regione, ad Amaro, a Trieste, a Udine e a San Vito al Tagliamento, sono allestiti dimostratori di soluzioni innovative per le imprese che offrono loro la possibilità di testare una tecnologia prima di investirvi. Certamente il sito di Amaro rappresenta un luogo privilegiato per sviluppare tecnologie ‘smart mountain’ che abbiano un impatto socio-economico sul territorio oltre che un ritorno diretto sulle imprese”.
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IP4FVG è il Digital Innovation Hub del Friuli Venezia Giulia, coordinato dall’ente nazionale di ricerca Area Science Park, è nato per supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio; è un progetto strategico del Sistema Argo, iniziativa sostenuta da MUR, MISE e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Grazie a IP4FVG sono stati creati 4 dimostratori di tecnologie 4.0 distribuiti su tutto il territorio regionale (Amaro, San Vito al Tagliamento, Udine e Trieste) aperti alle imprese che vogliano conoscere e testare le soluzioni tecnologiche più innovative prima di applicarle in azienda.
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