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25.10.2023
Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca
Nell’ambito delle attività del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del friuli Venezia Giulia che mette insieme 17 enti di ricerca e innovazione regionali, Area Science Park in collaborazione con il CLab dell’Università di Trieste promuove un ciclo di seminari sui temi della proprietà intellettuale e della valorizzazione dei risultati della ricerca.
Dedicati in particolare a docenti e ricercatori dell’ateneo, ma aperti a tutti gli interessati, i seminari si svolgeranno presso il CLab dell’Università degli Studi di Trieste, in via F. Severo, 40 (Ex Ospedale Militare).
Si inizia giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 14.00 con il primo di tre incontri dal titolo “Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs”, e che avrà come relatore Giulio Selvazzo, Communication and Corporate Affairs di GLP Intellectual Property Office. Selvazzo ha lunga esperienza come relatore per diversi workshop e seminari sulla Proprietà Intellettuale e ha all’attivo diverse pubblicazioni sul tema anche in ambiti più emergenti, come ad esempio le applicazioni legate al mondo dei software.
Il 2° e il 3° modulo, “Brevetti, know how e trade secrets” e “Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing”, si svolgeranno il 23 novembre e il 18 gennaio e vedranno la partecipazione di Davide Luigi Petraz – Co-Managing Partner GLP Intellectual Property Office. Avvocato e Mandatario Brevetti, Marchi e Disegni, Petraz è professore a contratto di Proprietà Intellettuale all’Università di Trieste ed ha maturato una notevole esperienza nella rappresentanza presso l’Ufficio Brevetti Europeo di diverse realtà aziendali. Per AIPPI, l’Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, è parte del Consiglio Direttivo italiano.
La partecipazione ai seminari è gratuita, previa iscrizione.
PROGRAMMA:
Modulo 1 – Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs
Relatore: Giulio Selvazzo
26 ottobre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 2 – Brevetti, know how e trade secrets
Relatore: Davide Petraz
23 novembre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 3 – Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing
Relatore: Davide Petraz
18 gennaio 2024 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
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Opportunità
Servizi per l'Innovazione
12.09.2023
IMPRESS – Lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del progetto europeo dedicato alla microscopia elettronica a trasmissione
Sono stati oltre 80 i partecipanti all’evento dedicato al lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del Pre-commercial Procurement (appalto pre commerciale) del progetto europeo IMPRESS. L’evento, tenutosi presso il Lindner Hotel in Duesselfdorf e aperto alla partecipazione online è stato un’importante occasione per condividere con le aziende operanti nel settore della microscopia elettronica (TEM) i dettagli relativi alle procedure di partecipazione al PCP, tipologia innovativa di appalto pubblico orientata alla progettazione, produzione e sperimentazione di prototipi di prodotto/servizio non ancora presenti sul mercato.
Grazie al PCP, le aziende che supereranno con successo la procedura di selezione, diventeranno parte integrante di IMPRESS e potranno contribuire allo sviluppo di nuovi prototipi interoperabili per la microscopia TEM, in un lavoro sinergico tra scienziati, aziende ed esperti del settore.
Durante l’incontro Regina Ciancio, microscopista di Area Science Park e coordinatrice del progetto, ha presentato IMPRESS e l’ambizioso obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione.
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Il progetto IMPRESS è un progetto Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM che riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi d’Europa.
Per saperne di più sul progetto è possibile visitare il sito web dedicato: https://e-impress.eu/
Per domande, commenti o suggerimenti inerenti ai requisiti tecnici per la partecipazione al PCP di IMPRESS è possibile compilare il questionario della consultazione pubblica di mercato sul sito del progetto nella sezione dedicata al PCP: https://e-impress.eu/pcp/
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31.07.2023
Area Science Park al Microscopy & MicroAnalysis (M&M) 2023 di Minneapolis
Dal 23 al 27 luglio a Minneapolis (Usa) si è svolta l’edizione 2023 del Microscopy & MicroAnalysis (M&M), l’appuntamento annuale della Microscopy Society of America e della Microanalysis Society che riunisce scienziati, tecnologi e ricercatori con l’obiettivo di condividere conoscenza, creare network e fare il punto sulle novità scientifiche e tecnologiche del mondo della microscopia.
Anche Area Science Park ha preso parte – per la prima volta – al congresso internazionale con la responsabile del Laboratorio di Microscopia Elettronica (Lame), Regina Ciancio.
La ricercatrice ha moderato il simposio dal titolo “Machine Intelligence in Action: Delivering Resilient, Sustainable, and Reconfigurable Microscope Ecosystems” in cui si è discusso delle nuove frontiere della microscopia per la scoperta e la progettazione di sistemi di materiali, chimici e biologici.
Nel corso del congresso, si è inoltre tenuta una sessione speciale dedicata al progetto IMPRESS di cui Regina Ciancio è coordinatore. Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM, il progetto mira a rivoluzionare il campo della microscopia elettronica a trasmissione proponendo il co-sviluppo di nuovi prototipi interoperabili grazie all’interazione di scienziati, aziende ed esperti del settore.
IMPRESS riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi europei con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione.
La piattaforma consentirà di effettuare un’ampia gamma di esperimenti multimodali e correlativi utilizzando opzioni metodologiche attualmente non accessibili con microscopi elettronici disponibili in commercio in modo da rispondere alle esigenze di una vasta categoria di utenza. Per realizzare tale obiettivo, IMPRESS si avvarrà di uno strumento innovativo, una procedura di Appalto Pre-Commerciale (PCP) attraverso la quale compagnie con diverse competenze potranno competere per contribuire, assieme agli scienziati, alla progettazione e realizzazione dei prototipi per le diverse applicazioni innovative.
L’IMPRESS Supplier è stata l’occasione per annunciare la Open Market Consultation del PCP lo strumento attivo attraverso il quale le aziende potranno diventare parte integrante del progetto. L’evento ha visto la partecipazione di circa 80 persone e ha consentito di illustrare i vari aspetti del progetto europeo, del processo PCP e di rispondere alle numerose domande del pubblico rappresentato da scienziati internazionali e dalle aziende più importanti nel settore della microscopia elettronica.
Prossimo appuntamento con IMPRESS e il PCP l’1° settembre 2023 a Düsseldorf. Tutte le info: QUI.
appalto pre-commerciale
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materiali innovativi
20.07.2023
S+T+ARTS in the City: al via il bando per la nuova residenza artistica in Area Science Park
Possono le tre intelligenze, umana (ricerca, competenze), naturale (materiali), e artificiale, lavorare insieme per risolvere una delle più complesse sfide della trasformazione digitale e verde?
È questa la challenge che Area Science Park, partner di MEET Digital Culture Center di Milano, lancia nell’ambito del più ampio progetto europeo S+T+ARTS in the City, una nuova call per selezionare un progetto artistico che sappia tradurre e interpretare il paradosso della cosiddetta twin transformation, ovvero la sempre maggiore necessità di disporre di materiali e minerali rari e critici per la realizzazione di microchip, batterie, così come di strumenti e tecnologie per l’energia rinnovabile (pannelli solari, fotovoltaici, turbine eoliche, etc.).
Eppure, camminiamo e viviamo in “città miniere” (urban mining), ricche di questi materiali, il cui riciclo o estrazione, però, richiede a volte impatti ambientali importanti. Come uscire da questo circolo vizioso? Trovare nuove tecniche di estrazione o riciclo a basso impatto, oppure studiare e individuare nuovi materiali più semplici da estrarre e in quantità maggiore sono le tre vie d’uscita che si stanno tentando.
Un’opportunità per riflettere sui processi simbiotici tra natura, intelligenza artificiale e intelligenza umana, come parte dell’unica grande “intelligenza” della città. Questo può dar luogo a uno scenario utopico in cui l’intelligenza umana media e integra le due intelligenze (artificiale e naturale) o a uno distopico in cui l’uomo è messo da parte dalle altre due intelligenze che si organizzano autonomamente.
Il prototipo artistico dovrà emergere da una speculazione creativa intorno ai concetti di sostenibilità, circolarità e IA generativa, allineandosi al Nuovo Bauhaus europeo.
La residenza è realizzata in partnership tra MEET Digital Culture Center, partner del programma europeo S+T+ARTS (Science + Technology + Arts) e Area Science Park Trieste, che in qualità di co-host, fornirà all’artista l’accesso a risorse tecnologiche, dati aperti e piattaforme tecnologiche incentrate sulle scienze dei materiali, dei dati e della vita. L’artista, inoltre, riceverà un prezioso supporto scientifico e di orientamento dai ricercatori dell’Ente e del sistema della ricerca che coordina.
La deadline per presentare il proprio progetto artistico è il 25 Agosto 2023.
A questo link un approfondimento sulla challenge n.6
Per saperne di più su S+T+ARTS in the City, vai qui
Infrastrutture di ricerca
05.07.2023
Super computer, Data Center e nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per supportare la sanità
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento valido per raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, intervenendo nell’approccio diagnostico e terapeutico, nelle modalità decisionali e nella gestione del rapporto medico-paziente.
Grazie, infatti, alla creazione e allo sviluppo di nuovi algoritmi si possono ridurre i tempi di diagnosi e possibile intervento terapeutico delle malattie rare, attualmente caratterizzate da un gap diagnostico di almeno 8 anni. Ed è proprio questo l’obiettivo finale di due progetti finanziati per un totale di 5 milioni di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che saranno sviluppati nei prossimi tre anni dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, Sissa e Area Science Park.
I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: il supporto alla diagnosi delle malattie rare attraverso l’applicazione di tecnologie digitali avanzate e la valutazione automatica di immagini diagnostiche tramite l’AI, sfruttando la capacità di elaborare, identificare e classificare anomali o lesioni per supportare gli operatori sanitari.
Saranno, quindi, sviluppati sia nuovi algoritmi a supporto della diagnosi di malattie rare partendo da immagini radiologiche e dati clinici, sia nuovi sistemi di analisi dati derivanti da diversi tipi di immagini applicabili anche allo studio di altre patologie umane.
“I progetti presentati oggi sono un esempio concreto di collaborazione interdisciplinare e intersettoriale, fondamentali per creare una rete di eccellenza radicata sul territorio regionale ma con una valenza internazionale – ha commentato la Presidente di Area Caterina Petrillo a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – Grazie alle competenze maturate da Area Science Park in analisi dati, nello sviluppo di tecniche di intelligenza artificiale applicate alle scienze della vita, l’ente che presiedo potrà contribuire allo studio e alla diagnostica di malattie rare che possono costruire un modello per lo sviluppo di una piattaforma intelligente per l’analisi di altre patologie umane”.
Parte del finanziamento messo a disposizione della Regione sarà utilizzato per l’acquisto di un super computer che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione ospitato presso l’Università di Udine; la nuova strumentazione sarà funzionale alla creazione di un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato.
Il team di Area Science Park coinvolto nei due progetti è quello del Laboratorio di Data Engineering, che svolge ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.
biomedicale
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intelligenza artificiale
07.06.2023
Dottorato di ricerca in nanotecnologie, candidature fino al 15 giugno
Sono aperte fino al 15 giugno 2023 le candidature per una borsa di Dottorato in Nanotecnologie presso l’Università degli studi di Trieste finanziata da Area Science Park per attività di ricerca su caratterizzazione di nanomateriali mediante microscopia elettronica.
L’attività di ricerca si incentrerà su “Metodologie avanzate per la caratterizzazione nanostrutturale di nanomateriali mediante microscopia elettronica” (posizione D/9 del bando) e verrà condotta presso il LAME, Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, sotto la supervisione scientifica di Regina Ciancio.
Scadenza invio candidature: 15 giugno 2023
Maggiori informazioni sulle attività connesse alla ricerca qui
Il bando completo e le modalità di candidatura sono disponibili sul sito dell’Università degli studi di Trieste, consultando la voce “Nanotechnology” (posizione D/9 del bando): vai al bando completo
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Opportunità
30.03.2023
PRP@CERIC: studiare gli agenti patogeni per contrastare la diffusione di nuovi focolai di malattie
Con il kick off meeting in Area Science Park, ha preso ufficialmente il via “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” PRP@CERIC, il progetto nazionale finanziato dal MUR nell’ambito del PNRR e coordinato dall’ente di ricerca Area Science Park in partenariato con il CNR (Istituto Officina dei Materiali e Istituto di Cristallografia), l’Università di Salerno, l’Università di Napoli e l’Università del Salento.
Il progetto, che può contare su un finanziamento pari a 41 milioni di euro, ha l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale e vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di possibili nuovi focolai di malattie.
L’approccio multidisciplinare è l’elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di ricerca, fondamentale e applicata, che il progetto si propone di attuare nel rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), cioè non arrecare danni significativi all’ambiente. La nuova infrastruttura, in linea con quanto già accade per i laboratori di Area Science Park e di Elettra Sincrotrone Trieste, sarà disponibile per studi e analisi in modalità open access sia agli utenti accademici che a quelli industriali.
PRP@CERIC prevede la realizzazione di nuovi laboratori nonché l’aggiornamento di strumenti e servizi già esistenti; saranno, infatti, potenziati i laboratori di Area Science Park, di Elettra Sincrotrone Trieste, del CNR e dell’ICGEB, realtà scientifiche di eccellenza che collaborano alla realizzazione del progetto.
La pandemia COVID-19 ha evidenziato la necessità di fare leva su princìpi scientifici solidi, sulla collaborazione interdisciplinare e internazionale, elementi fondamentali per ridurre l’impatto umano, sociale ed economico di possibili futuri rischi di epidemie. Le infrastrutture di ricerca possono avere un ruolo chiave nella comprensione degli aspetti fondamentali di patogenicità e nello sviluppo efficace di strategie di prevenzione e cura. Strumenti, metodologie e tecnologie all’avanguardia su scale diverse e reciprocamente integrate (da singole molecole a interi organismi) hanno il potenziale per soddisfare i requisiti di sensibilità e selettività richiesti dallo studio di sistemi biologici complessi, contribuendo così fare nuova luce sui meccanismi di interazione ospite-patogeno.
“Il progetto PRP@CERIC è stato sviluppato partendo dalle competenze in genomica e data science già presenti nell’ente di ricerca e integrandole a quelle del sistema Area Science Park. Mi referisco, per esempio, alla ricerca di eccellenza nel campo della virologia dell’ICGEB come pure le capacità sperimentali della luce di sincrotrone di Elettra, centro di ricerca di rilevanza internazionale – ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo nel corso del kick off meeting di lancio del progetto – . Queste consolidate competenze scientifiche si completano con alcune specializzazioni presenti presso le università di Napoli, Salento e Salerno, partner con cui abbiamo già sviluppato progetti di rilevanza nazionale. L’integrazione di expertise differenti e la messa in rete di laboratori dislocati in diverse aree geografiche darà vita a un’infrastruttura unica in Europa che sarà al servizio del mondo della ricerca e dell’impresa, nazionale e internazionale”.
Il progetto PRP@CERIC, che durerà 30 mesi, intende inoltre gestire tutti i dati di ricerca prodotti in maniera FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), cioè i dati prodotti saranno trattati in modo da essere facilmente reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, nell’ottica di una scienza aperta e collaborativa a livello internazionale. La sostenibilità si estenderà anche al modello dell’alta formazione, in quanto il progetto prevede la realizzazione di master per laureati e training per la futura generazione di ricercatori.
Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
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15.02.2023
Parte “Alla ricerca”: il nuovo podcast su scienza e innovazione in Friuli Venezia Giulia
Sei episodi per esplorare il ruolo della ricerca di base come elemento cruciale per l’innovazione e la sostenibilità: questo l’obiettivo del nuovo podcast nato dalla collaborazione tra Area Science Park, Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (ICTP), Rai FVG e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e che sarà trasmesso a partire dal 21 febbraio all’interno della trasmissione “RADAR – Segnali dalla scienza, dalla cultura, dalla società” di Radio Rai FVG e successivamente in streaming su Rai Play Sound.
Il Friuli Venezia Giulia è una regione particolarmente ricca di ricercatori e ricercatrici che lavorano nei laboratori delle università, degli enti di ricerca e delle imprese del territorio, ma il loro impatto è molto più che locale. Il podcast “Alla ricerca – storie di scienza e innovazione dei laboratori del Friuli Venezia Giulia” mira appunto a raccontare la qualità, la varietà e la multidisciplinarietà che caratterizza la ricerca in regione, e lo fa utilizzando uno stile colloquiale così da rendere il tema accessibile anche a un pubblico lontano al mondo scientifico.
Protagonisti della prima puntata il mare e i suoi suoni, sia quelli naturali che quelli causati dalle attività umane, raccontati oggi in anteprima all’Antico Caffè San Marco da Marta Picciulin, ricercatrice dell’Istituto di Scienze Marine-CNR di Venezia e collaboratrice dell’Area Marina Protetta di Miramare.
Sei episodi in totale in cui Gioele Lecquio e Pierluigi Masai, per circa dieci minuti, accompagnano gli ascoltatori attraverso le voci degli esperti alla scoperta della comunicazione quantistica, dell’inquinamento acustico, dell’invecchiamento sostenibile, dell’agricoltura 4.0, dell’idrogeno verde e del monitoraggio dei cambiamenti climatici.
21 febbraio – “Echi nel Golfo: l’inquinamento acustico sottomarino”. Con Paolo Diviacco (OGS); Marta Picciulin (CNR-ISMAR di Venezia; WWF AMP Miramare); Gianluigi Rozza (SISSA);
28 febbraio – “Fenomeni estremi: previsioni (in)certe?” con Nikola Holodkov (Area Science Park); Erika Coppola (ICTP); Francesca Gallina (ARPA FVG); Sergio Nordio (ARPA FVG);
7 marzo – “Idrogeno verde: una risorsa energetica” con Nicola Seriani (ICTP); Rodolfo Taccani (Università degli Studi di Trieste); Marta Boaro (Università degli Studi di Udine);
14 marzo – “Tra quantum? La rivoluzione della comunicazione quantistica” con Iris Paparelle (CNR-INO); Antonio Lanza (SISSA); Rosario Fazio (ICTP);
21 marzo – “Invecchiamento sostenibile: realtà o utopia?” con Laura Rizzi (Università degli Studi di Udine); Raffaella Rumiati (SISSA); Danilo Licastro (Area Science Park).
28 marzo – “La nuova rivoluzione agricola: tra microrganismi e intelligenza artificiale” Con Vittorio Venturi (ICGEB); Laura Nenzi (Università degli Studi di Trieste); Federico Longobardi (WiforAgri);
“Alla ricerca” è un progetto nato dalla collaborazione tra Area Science Park, Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (ICTP), Rai FVG e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), con il supporto di ARPA FVG, CNR-INO, CNR-Ismar, ICGEB, OGS, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, WiForAgri, WWF AMP Miramare.
Il podcast è scritto e condotto da Pierluigi Masai e Gioele Lecquio, alunni del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA, e curato da Riccardo Cicconetti, programmista multimediale di Rai FVG.
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11.02.2023
Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: Area partecipa all’iniziativa MUR ‘Il perché di una scelta’
“La scienza è un modo per conoscere le cose, per vincere le proprie paure”. “Mi affascina scrutare materiali nel profondo”. “Ho studiato fisica per capire il mondo e la racconto per provare a migliorarlo”. “La scienza descrive un mondo senza confini e mi piace l’idea di continuare a stupirmi proprio come facevo da bambina”. “Credo nella ricerca”. “Contribuiamo al progresso!”.
Senso della scoperta, emozione, ma anche volontà di assecondare una vocazione. Sono alcuni dei messaggi lanciati da 20 ricercatrici in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Il video è realizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con la collaborazione degli Enti di Ricerca italiani: Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA); Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE); Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS)..
Le 20 ricercatrici hanno voluto lanciare il loro messaggio. Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni e inclinazioni, per promuovere la formazione e le carriere scientifiche per le donne e le ragazze, e per raggiungere una parità di genere. Un momento di riflessione e, al contempo, uno stimolo alla comunità internazionale nel perseguire obiettivi di parità di genere in termini di opportunità educative, di formazione e di carriere scientifiche per le donne e le ragazze, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono.
Tra le 20 ricercatrici coinvolte anche Regina Ciancio, ricercatrice di Area Science Park, esperta microscopista che studia i materiali. “Mi affascina scrutare i materiali nel profondo” ha raccontato Regina nel video “il perché di una scelta”.
La Giornata è indetta dall’Unesco con l’obiettivo di riconoscere il ruolo determinante che le donne svolgono nelle discipline STEM, le discipline tecnico-scientifiche. E questo per contrastare il divario di genere che caratterizza ancora la presenza femminile anche in questo ambito.
Guarda il video
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19.12.2022
All’Università del Salento incontro tra i team di ricerca di BIO Open Lab
Due giorni per consolidare le reti di collaborazione avviate tra i gruppi di ricerca e per presentare le attività dei giovani assegnisti: si è tenuto nei giorni scorsi all’Università del Salento un incontro di “BIO Open Lab”, progetto che potenzia l’infrastruttura di ricerca distribuita CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) realizzando un sistema integrato di attrezzature e strumentazioni di ricerca dedicate a indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica. L’incontro è stato ospitato dal Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” ed è stato introdotto dai professori Lucio Calcagnile e Rosaria Rinaldi, coordinatori di sede del progetto. Accanto a UniSalento, protagonisti i partner Area Science Park e Università degli Studi di Salerno.
Gli interventi dei relatori – dottorandi, assegnisti, ricercatori e professori – hanno riguardato l’utilizzo del microscopio Holo-TEM, strumento di punta situato presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” UniSalento, che ha previsto il singolo più ampio investimento pari a 4,35 milioni di euro; le tecniche innovative di spettrometria di massa applicate nei laboratori del Campus di Baronissi dell’Università di Salerno; i risultati conseguiti dal Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park.
Il prossimo incontro del progetto si svolgerà nel corso del primo semestre del 2023 presso l’Università degli Studi di Salerno.
“BIO Open Lab” sviluppa un sistema a supporto dell’indagine clinica, racchiudendo idealmente il percorso della conoscenza del singolo attore molecolare (proteina o metabolita), partendo dalla sua analisi strutturale tramite esperimenti di biologia strutturale con microscopia olografica elettronica, passando attraverso la sua mappatura istologica con tecniche di imaging mediante spettrometria di massa fino ad arrivare alle metodologie di indagine genomica ed epigenomica che hanno come focus il “sistema di controllo” di tutto il meccanismo di espressione proteica. Il progetto aumenta notevolmente le capacità scientifiche dell’infrastruttura nel settore delle scienze della vita, offrendo agli scienziati la possibilità di accedere a strumentazioni all’avanguardia con la possibilità di sviluppare nuove tecniche e nuovi paradigmi, con un notevole impatto sull’efficienza ed eccellenza della ricerca biologica.
Il progetto è approvato all’interno del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Bioopenlab
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06.10.2022
A Trieste l’edizione 2024 del Big Science Business Forum: occasione di incontro internazionale tra le principali infrastrutture di ricerca e il mondo dell’industria
Sarà Trieste a ospitare, nell’autunno del 2024, la prossima edizione del BSBF, Big Science Business Forum, congresso internazionale focalizzato sull’innovazione tecnologica, punto di incontro tra ricerca e industria che unisce le principali Infrastrutture di Ricerca Europee.
Dopo Copenaghen nel 2018 e Granada nel 2022, il capoluogo giuliano sarà nel 2024 la città del Big Science Common Market; grande player internazionale che progettano e realizzano strumentazione con tecnologie di ultima generazione potranno incontrare a Trieste tecnologici, ricercatori e responsabili di grandi infrastrutture di ricerca. Il forum, che si svolgerà presso il centro congressi di Porto Vecchio di Trieste, sarà un’occasione di incontro e confronto sui temi e le esigenze in tecnologie d’avanguardia connesse alla Big Science, anche alla luce dell’importante investimento in infrastrutture di ricerca attivato nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il progetto risultato vincitore della competizione europea è stato fortemente voluto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed è frutto di un lavoro condiviso con l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, l’ILO Network Italia, coordinamento Nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science (CNR, ENEA,INAF, INFN) e PromoTurismoFVG.
L’annuncio, con il conseguente passaggio di testimone, si è svolto oggi a Granada nel corso della cerimonia di chiusura dell’edizione 2022 che ha visto la presenza di più di 1.100 partecipanti e di 190 espositori. A raccogliere il testimone l’Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolon che ha così commentato la notizia: “Un successo per il Friuli Venezia Giulia, e per la città di Trieste in particolare, che diventa una volta di più protagonista di un evento internazionale di primissimo piano. Agevolare l’incrocio tra le prospettive di sviluppo delle aziende e gli obiettivi delle grandi infrastrutture di ricerca significa infatti imprimere una significativa accelerazione ai processi di innovazione e allo sviluppo economico.”
Il progetto candidato dalla Regione Friuli Venezia Giulia è stato scelto tra una rosa di proposte presentate da diverse nazioni europee.
“Il successo di questa candidatura è il successo del sistema Trieste-città della scienza con la sua rete interconnessa di istituzioni scientifiche, università, enti e infrastrutture di ricerca di livello internazionale. La vera forza accelerante della ricerca e dell’innovazione in una regione cerniera dell’Europa centro-orientale, qual è il Friuli Venezia Giulia, sta infatti proprio nella rete di collaborazioni tra queste istituzioni” ha commentato la Presidente di Area Science Park, prof. Caterina Petrillo, a margine dell’annuncio e ha aggiunto “Questa candidatura, voluta da una Regione da sempre attenta a coltivare le eccellenze del proprio territorio, è stata costruita grazie alla collaborazione e al know how degli enti, primi tra tutti il Sincrotrone Elettra Trieste, che ospita la sede internazionale dell’infrastruttura europea CERIC-ERIC, e il Free Electron Laser FERMI, centri di ricerca all’avanguardia al livello europeo. Ma questo è solo l’inizio di un percorso che ci vedrà impegnati, assieme alle altre istituzioni scientifiche del territorio, nella realizzazione di un congresso che vuole essere un’occasione di incontro e confronto tra ricerca e industria su scala internazionale”.
Quello delle infrastrutture di ricerca è un settore molto strategico per il nostro Paese; sono numerose, infatti, le grandi infrastrutture di ricerca internazionali cui l’Italia partecipa contribuendo spesso in fornitura in-kind, ovvero pagando la propria quota di Paese partner attraverso la realizzazione e l’installazione di strumenti e servizi tecnologicamente all’avanguardia. Questa modalità di partecipazione ha importanti ricadute sul sistema industriale nazionale e delle imprese di filiera che sono invitate a partecipare alle gare avendo la possibilità, oltre al ritorno diretto, di qualificarsi come fornitori di riferimento nel mercato internazionale delle infrastrutture di ricerca.
“Non dimentichiamo, inoltre, che una infrastruttura di ricerca, nella fase di costruzione, è prima di tutto un cantiere edile in cui implementare soluzioni tecnologiche innovative nell’impiantistica, nel design, nella scelta dei materiali e della sostenibilità energetica” ha spiegato la Presidente Petrillo “Il recente, importante investimento fatto in infrastrutture nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’impegno di mantenere l’operatività delle facilities per non meno di dieci anni, rende ancor più urgente disporre di una network che realizzi un collegamento efficace tra le necessità delle infrastrutture e il sistema dei fornitori. BSBF a Trieste affronterà questi temi realizzando un’efficace piattaforma di confronto e incontro tra infrastrutture di ricerca e imprese”.
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05.10.2022
In mostra a Milano “The Sentinel Immune Self”, l’opera realizzata durante la residenza artistica in Area Science Park
Un’opera d’arte immersiva che fa navigare lo spettatore all’interno di diversi livelli di un mondo acquatico. Una simulazione in tempo reale ispirata al sistema immunitario umano e ai recenti lavori scientifici sulle possibili reazioni dell’organismo alle microplastiche presenti nel nostro sangue.
“The Sentinel Immune Self” è il progetto artistico dell’artista danese Sissel Marie Tonn, inaugurato il 4 ottobre a Milano presso MEET Digital Culture Center, il centro internazionale per l’arte e la cultura digitale sostenuto da Fondazione Cariplo. Inserita nella collettiva “:REWORLD” l’opera è il frutto della residenza artistica ospitata nel corso di quest’anno da MEET Digital Culture Center e da Area Science Park.
L’artista, infatti, ha avuto l’opportunità di collaborare con i ricercatori dei Laboratori di Genomica ed Epigenomica e del Data Center Orfeo dell’Ente nazionale di ricerca, grazie al supporto del programma europeo S+T+ARTS, l’iniziativa che esplora il potenziale della collaborazione tra Scienza, Tecnologia e Arte.
L’opera, che resterà in mostra a Milano fino al 30 ottobre, si evolve grazie a un narratore interattivo che accompagna il pubblico in un viaggio di simulazione nel proprio corpo. Alla fine ci svelerà che gli esseri umani non solo trasformano il mondo, ma ne sono a loro volta trasformati.
Ulteriori informazioni qui:
> https://www.meetcenter.it/it/event/reworld-repairing-the-present/
> https://www.meetcenter.it/it/reworld-gli-artisti-in-mostra-a-meet/
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GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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