A Trieste l’edizione 2024 del Big Science Business Forum: occasione di incontro internazionale tra le principali infrastrutture di ricerca e il mondo dell’industria
Sarà Trieste a ospitare, nell’autunno del 2024, la prossima edizione del BSBF, Big Science Business Forum, congresso internazionale focalizzato sull’innovazione tecnologica, punto di incontro tra ricerca e industria che unisce le principali Infrastrutture di Ricerca Europee.
Dopo Copenaghen nel 2018 e Granada nel 2022, il capoluogo giuliano sarà nel 2024 la città del Big Science Common Market; grande player internazionale che progettano e realizzano strumentazione con tecnologie di ultima generazione potranno incontrare a Trieste tecnologici, ricercatori e responsabili di grandi infrastrutture di ricerca. Il forum, che si svolgerà presso il centro congressi di Porto Vecchio di Trieste, sarà un’occasione di incontro e confronto sui temi e le esigenze in tecnologie d’avanguardia connesse alla Big Science, anche alla luce dell’importante investimento in infrastrutture di ricerca attivato nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il progetto risultato vincitore della competizione europea è stato fortemente voluto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed è frutto di un lavoro condiviso con l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, l’ILO Network Italia, coordinamento Nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science (CNR, ENEA,INAF, INFN) e PromoTurismoFVG.
L’annuncio, con il conseguente passaggio di testimone, si è svolto oggi a Granada nel corso della cerimonia di chiusura dell’edizione 2022 che ha visto la presenza di più di 1.100 partecipanti e di 190 espositori. A raccogliere il testimone l’Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolon che ha così commentato la notizia: “Un successo per il Friuli Venezia Giulia, e per la città di Trieste in particolare, che diventa una volta di più protagonista di un evento internazionale di primissimo piano. Agevolare l’incrocio tra le prospettive di sviluppo delle aziende e gli obiettivi delle grandi infrastrutture di ricerca significa infatti imprimere una significativa accelerazione ai processi di innovazione e allo sviluppo economico.”
Il progetto candidato dalla Regione Friuli Venezia Giulia è stato scelto tra una rosa di proposte presentate da diverse nazioni europee.
“Il successo di questa candidatura è il successo del sistema Trieste-città della scienza con la sua rete interconnessa di istituzioni scientifiche, università, enti e infrastrutture di ricerca di livello internazionale. La vera forza accelerante della ricerca e dell’innovazione in una regione cerniera dell’Europa centro-orientale, qual è il Friuli Venezia Giulia, sta infatti proprio nella rete di collaborazioni tra queste istituzioni” ha commentato la Presidente di Area Science Park, prof. Caterina Petrillo, a margine dell’annuncio e ha aggiunto “Questa candidatura, voluta da una Regione da sempre attenta a coltivare le eccellenze del proprio territorio, è stata costruita grazie alla collaborazione e al know how degli enti, primi tra tutti il Sincrotrone Elettra Trieste, che ospita la sede internazionale dell’infrastruttura europea CERIC-ERIC, e il Free Electron Laser FERMI, centri di ricerca all’avanguardia al livello europeo. Ma questo è solo l’inizio di un percorso che ci vedrà impegnati, assieme alle altre istituzioni scientifiche del territorio, nella realizzazione di un congresso che vuole essere un’occasione di incontro e confronto tra ricerca e industria su scala internazionale”.
Quello delle infrastrutture di ricerca è un settore molto strategico per il nostro Paese; sono numerose, infatti, le grandi infrastrutture di ricerca internazionali cui l’Italia partecipa contribuendo spesso in fornitura in-kind, ovvero pagando la propria quota di Paese partner attraverso la realizzazione e l’installazione di strumenti e servizi tecnologicamente all’avanguardia. Questa modalità di partecipazione ha importanti ricadute sul sistema industriale nazionale e delle imprese di filiera che sono invitate a partecipare alle gare avendo la possibilità, oltre al ritorno diretto, di qualificarsi come fornitori di riferimento nel mercato internazionale delle infrastrutture di ricerca.
“Non dimentichiamo, inoltre, che una infrastruttura di ricerca, nella fase di costruzione, è prima di tutto un cantiere edile in cui implementare soluzioni tecnologiche innovative nell’impiantistica, nel design, nella scelta dei materiali e della sostenibilità energetica” ha spiegato la Presidente Petrillo “Il recente, importante investimento fatto in infrastrutture nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’impegno di mantenere l’operatività delle facilities per non meno di dieci anni, rende ancor più urgente disporre di una network che realizzi un collegamento efficace tra le necessità delle infrastrutture e il sistema dei fornitori. BSBF a Trieste affronterà questi temi realizzando un’efficace piattaforma di confronto e incontro tra infrastrutture di ricerca e imprese”.