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14.09.2022
InCIMa4: presentati i risultati finali del progetto alla 2° Conference of Smart Materials a Salisburgo
Comprendere le possibili applicazioni della grafite quale nuovo materiale da costruzione studiando le sue qualità ignifughe; comprendere la possibilità di applicazione nella decorazione d’interni del legno carbonizzato o studiare la sua resistenza agli agenti atmosferici al fine di non influire sul suo valore estetico.
Sono alcune delle sfide affrontate da 13 PMI italiane ed austriache che hanno aderito al progetto inCIMa4, che ha dato loro libero accesso a delle infrastrutture di ricerca di eccellenza nella sintesi e nella caratterizzazione dei materiali quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg.
Grazie a dei laboratori specializzati in tecniche di imaging a Raggi X e spettroscopia vibrazionale, sono state effettuate misurazioni su diverse tipologie di materiali con applicazioni in molteplici settori quali l’agroalimentare, la bioedilizia, le lavorazioni marmoree, il packaging alimentare e rivestimenti polimerici. Attraverso la caratterizzazione multi-tecnica e multi-scala dei materiali è infatti possibile comprenderne le proprietà funzionali e dare nuova vita agli stessi attraverso la realizzazione di prodotti innovativi e sostenibili.
L’esperienza delle PMI che hanno aderito al progetto inCIMa4 sono state illustrate durante la “2° Conference for Smart Materials” che si è tenuta a Salisburgo dal 12 al 16 settembre 2022 con l’obiettivo di allargare la possibilità di accesso alle infrastrutture di ricerca coinvolte ad altre realtà industriali anche dopo la conclusione del progetto inCIMa4.
InCIMa4 è un progetto finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 con una partnership composta da tre grandi infrastrutture di ricerca quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg e tre organismi intermedi ITG-Innovation Salzburg, Area Science Park, t2i – trasferimento tecnologico e innovazione.
Guarda il video del progetto inCIMa4
inCIMa4
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materiali
08.09.2022
Vetrina nazionale per Trieste e per il Sistema Area Science Park su Rai Uno
La contaminazione tra il mondo della scienza e quello dell’arte; l’utilizzo di linguaggi diversi, ma in qualche modo complementari; le attività principali dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park e del laboratorio di luce Elettra Sincrotrone Trieste. Di tutto questo si è occupata la trasmissione di Rai1 “A Sua Immagine” che ha dedicato un’intera puntata a Trieste e al racconto delle sue peculiarità. La puntata, andata in onda sabato 3 settembre, ha esplorato diversi aspetti e luoghi del territorio giuliano: dalla regata velica “Barcolana” ai luoghi storici e di culto, come la cattedrale di San Giusto e il Castello di Miramare, passando per l’Antico Caffè San Marco.
La conduttrice Lorena Bianchetti e la sua troupe hanno dedicato ampio spazio anche al racconto della ricerca e dei suoi protagonisti e, in particolare, all’incontro tra Arte e Scienza. Area Science Park sta, infatti, portando avanti, nel contesto del programma europeo S+T+ARTS, una sfida lanciata agli artisti europei per esplorare nuovi scenari in cui l’arte e la cultura si fanno interpreti delle trasformazioni che la scienza introduce nella vita di tutti i giorni .
Dall’interazione tra gli artisti selezionati e i ricercatori di Area Science Park, impegnati in particolare nei campi della genomica e della data science, settori di punta in cui l’ente sta continuando a investire, sta nascendo infatti un’animazione immersiva e interattiva che tratta il tema sempre più attuale dell’inquinamento da microplastiche e della sua influenza sulle specie viventi. Un’opera che a breve sarà svelata a Milano, presso il Meet Digital Culture Center.
Su questo tema Lorena Bianchetti ha intervistato Valentina De Grazia, responsabile del progetto e Francesca Cuturello, data scientist. Delle attività di ricerca di Area e dell’attenzione al personale hanno invece raccontato la Presidente di Area, Caterina Petrillo, e il Direttore Generale, Anna Sirica.
La puntata si è chiusa all’interno del grande laboratorio Elettra Sincrotrone Trieste, dove i ricercatori e le ricercatrici che si occupano di beni culturali hanno mostrato in che modo la scienza può essere di supporto all’arte, nell’analisi e la protezione delle opere.
dati
genomica
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scienza e arte
02.09.2022
Fisica quantistica: eccezionale misurazione delle “oscillazioni di Rabi” grazie al laser FERMI
L’andamento periodico con cui gli elettroni degli atomi scambiano energia con la radiazione laser è noto da quando la teoria è stata presentata per la prima volta nel 1955 da Autler e Townes. Il fenomeno, denominato “oscillazioni di Rabi”, è stato da allora sperimentalmente osservato nei più diversi ambiti della fisica, tuttavia solo per le radiazioni a lunga lunghezza d’onda e questa è tuttora un’osservazione chiave nella comprensione dell’interazione radiazione-materia.
Oggi una nuova ricerca condotta da un pool di ricercatori di varie nazionalità e istituti ha permesso di osservare la manifestazione di tali oscillazioni su una scala dieci volte più piccola rispetto al passato. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
L’articolo uscito il 17 agosto che vede Saikat Nandi dell’Istituto Lumiere Matiere di Lione come primo autore, ha coinvolto 29 ricercatori provenienti da Italia, Francia, Svezia e Germania. Gli impulsi laser ad alta intensità necessari per l’esperimento sono stati generati dal laser a elettroni liberi FERMI a Trieste, presso il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste.
L’oscillazione coordinata di elettrone e radiazione laser può essere paragonata a un bambino che salta la corda. Quando il bambino è in aria, l’elettrone si trova in un cosiddetto stato eccitato, mentre quando il bambino è a terra, l’elettrone si trova nello stato fondamentale (in inglese, “ground state”, dove “ground” vale letteralmente “suolo”). L’energia del campo laser oscilla, proprio come una corda da salto, e costringe l’elettrone a “saltare”.
“La novità sperimentale è che le oscillazioni di Rabi sono state misurate a lunghezze d’onda dieci volte inferiori rispetto a quanto mai raggiunto prima, e questo è stato possibile grazie alla luce ultra brillante di FERMI, ad oggi l’unica sorgente al mondo a possedere la purezza spettrale richiesta.” dice Carlo Callegari, capo della stazione sperimentale “Low Density Matter” dove si sono svolte le misure.
FERMI è il Free-Electron Laser gestito da Elettra Sincrotrone Trieste, un laser estremamente innovativo costituito da una struttura sotterranea di 350 metri e basato su un acceleratore lineare di elettroni, operativo per gli utenti dal 2012: è un’eccellenza unica del territorio in cui opera e per l’Italia, e compete a livello globale con tutti i paesi che oggi investono per essere all’avanguardia nella ricerca scientifica nei più svariati campi della scienza.
All’esperimento, che è stato possibile condurre proprio grazie alle caratteristiche uniche di FERMI, il team di ricercatori italiani ha contribuito con la messa a punto della macchina, della stazione sperimentale, e con la raccolta dei dati. I risultati ottenuti aprono la strada a misure simili praticamente su tutti gli atomi e le molecole.
Dal 22 al 26 agosto si è tenuto al TCC Trieste Convention Center la Conferenza internazionale FEL2022, la quarantesima edizione della Conferenza internazionale dedicata al laser ad elettroni liberi (FEL è acronimo di Free-Electron laser), ovvero il congresso annuale dei massimi esperti di questi laser che rappresentano una delle espressioni più avanzata della tecnologia delle sorgenti di luce.
La conferenza, che l’anno scorso è stata rimandata a causa della pandemia, quest’anno ha festeggiato la quarantesima edizione e l’arrivo di circa 300 partecipanti tra ricercatori e aziende collegate, provenienti da tutto il mondo. Organizzata e promossa da Elettra Sincrotrone Trieste, alla cui guida è stato saldamente in questi importanti anni di sviluppo il prof. Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore Delegato, la conferenza prevede oltre a giornate intense di confronto scientifico, anche che 150 dei migliori scienziati che lavorano in altri istituti analoghi visitino FERMI per coglierne le specificità tecniche e le innovazioni che la rendono unica in termini di purezza della luce prodotta.
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15.07.2022
Comunicazione quantistica: Area firma una convenzione quadro con Porto di Trieste, Università, Sissa e Consiglio Nazionale delle Ricerche
Utilizzare le proprietà quantistiche per codificare e proteggere dati e comunicazioni in modo assolutamente inviolabile, tramite la cosiddetta crittografia quantistica, è una delle sfide in campo scientifico e tecnologico che avrà maggiore impatto politico e sociale nel nostro futuro. Tutti i Paesi avanzati studiano, infatti, come rendere sicure le proprie comunicazioni, sia terrestri che satellitari, perché saranno sempre più pervasive ed esposte a cyber attacchi.
La città di Trieste con alcuni dei suoi centri di formazione e ricerca e il porto compie un passo avanti in questo ambito grazie a un accordo innovativo, unico in Italia, focalizzato proprio sulla comunicazione quantistica. A siglarlo il Porto di Trieste con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’Università degli Studi di Trieste, l’Area Science Park e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR.
L’accordo nasce su spinta dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che guarda con particolare interesse a possibili processi di sperimentazione delle nuove tecnologie quantistiche nei settori dei trasporti e della logistica.
Partendo dalla convinzione che il Friuli Venezia Giulia è una Regione in cui coesistono centri di eccellenza nel settore della ricerca scientifica con solide collaborazioni internazionali, unitamente a uno dei maggiori hub logistici su scala europea come il porto di Trieste, è stato naturale per l’Autorità di Sistema Portuale attivare un dialogo con le principali Istituzioni di settore. Finalità quella di promuovere nuove iniziative congiunte di studio e di applicazione della comunicazione quantistica nel settore dei trasporti e della logistica portuali.
La convenzione costituisce il nucleo di un “cluster” dedicato a tali attività di disseminazione informativa, ricerca, sviluppo tecnologico e test applicativi il cui obiettivo è aprirsi quanto più possibile alla partecipazione di ulteriori soggetti interessati, pubblici e privati, nei settori della R&S&I e del trasporto e della logistica internazionali, con potenziali ricadute anche sul piano delle attività produttive.
L’accordo prevede, in particolare, la possibilità di creare partenariati ad hoc per lo sviluppo e l’implementazione di progetti pilota su catene logistiche selezionate di interesse per il sistema portuale dell’Adriatico Orientale.
La comunicazione quantistica rappresenta una modalità avanzata per favorire la trasmissione di informazioni e dati in maniera intrinsecamente sicura. Due copie della stessa chiave vengono generate a distanza, mediante lo scambio di singoli fotoni tra i due punti terminali della comunicazione. Se un hacker, ad esempio, tenta di intromettersi nel processo di creazione della chiave per copiarla, inevitabilmente modifica il processo stesso. Questa modifica viene rivelata in tempo reale e il protocollo di distribuzione delle chiavi viene immediatamente interrotto, fino al ripristino della sicurezza nel canale di comunicazione. Si tratta dunque di una tecnologia estremamente promettente grazie ad altissimi livelli di sicurezza che può trovare applicazione sia attraverso la fibra ottica, che lo spazio. Ed è proprio l’estrema rilevanza di soluzioni in grado di permettere lo scambio di dati in modo intrinsecamente protetto a diventare di importanza primaria anche per il funzionamento delle catene logistiche.
Tra i firmatari della convenzione la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che nel corso dell’incontro ha dichiarato: “La presenza nei nostri campus di infrastrutture di ricerca e tecnologiche, quali un laboratorio di sequenziamento associato a un data center per l’analisi dei dati di genomica e laboratori per l’analisi della materia alla scala atomica, uniti alle comprovate competenze in scienze della vita e data science, ci permette di avere un approccio multidisciplinare alla ricerca” ha raccontato la prof. Petrillo, che ha poi aggiunto: “Questo approccio lo applicheremo anche nello studio della Quantum Information. Abbiamo, infatti, un programma di studio sulla natura quantistica di processi biologici, come le mutazioni nei virus. Le nostre competenze e infrastrutture saranno al servizio di questa iniziativa”.
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12.07.2022
Infrastrutture di ricerca e per l’innovazione: la programmazione europea
Apostolia Karamali, Head of Unit, R&I Actors and Research Careers, ERA & Innovation, Directorate-General for Research and Innovation della Commissione Europea ha visitato oggi Area Science Park per conoscere le principali attività dell’ente e recarsi presso alcune delle infrastrutture di ricerca presenti nei campus.
Accolta dalla Presidente di Area, Caterina Petrillo, e dal direttore della Struttura Ricerca e Innovazione, Stephen Taylor, Karamali ha incontrato anche Lawrence Banks, Direttore Generale dell’ICGEB-International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, Alfonso Franciosi, Presidente e CEO di Elettra Sincrotrone Trieste, Giorgio Paolucci, delegato italiano della General Assembly di CERIC-ERIC, Giorgio Rossi, coordinatore dell’infrastruttura di ricerca per le nanoscienze NFFA-Trieste e NFFA-Europe e Salvatore La Rosa, capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Università e Ricerca (MUR).
L’incontro non è stato solo un’occasione per conoscere l’ecosistema di infrastrutture, laboratori e aziende presenti in Area, ma anche per discutere di opportunità e strategie da sviluppare in ambito europeo. Karamali ha, infatti, presentato le priorità e le prossime azioni che la Commissione Europea intende intraprendere per rafforzare il ruolo delle infrastrutture di ricerca e dell’innovazione e svilupparne l’integrazione con le piattaforme tecnologiche.
A conclusione dell’incontro, la delegazione ha visitato presso il campus di Basovizza laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, il Sincrotrone “Elettra” e il Free Electron Laser Fermi.
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innovazione
10.02.2022
11 Febbraio: International Day of Women and Girls in Science
Una giornata per promuovere la piena ed equa partecipazione di donne e ragazze nelle scienze, in materia di istruzione, formazione, occupazione e processi decisionali. È con questo obiettivo che nasce nel 2015 la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Area Science Park sostiene la parità di genere promuovendola tra il personale dell’ente di ricerca come pure tra gli addetti dell’intero sistema e attuando iniziative che permettano di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Una di queste, la prima in ordine cronologico, è stata l’aver attivato nel 2005 un asilo nido presso la sede di Padriciano dedicato, in modo prioritario, alle figlie e ai figli di ricercatrici, ricercatori e addetti alla ricerca che lavorano nei due campus. Inoltre, entro fine aprile sarà redatto il Piano di Uguaglianza di Genere o “Gender Equality Plan” (GEP); mentre nel periodo estivo saranno realizzati laboratori scientifici dedicati a bambine e ragazze per far sì che tutte abbiamo la possibilità di sviluppare i propri talenti, magari in ambito scientifico.
L’ente nazionale di ricerca, infine, rappresenta comunque una “mosca bianca” nel mondo scientifico e accademico italiano con il 67% di donne sul totale del personale (118 su 189) di cui l’82% ha una laurea (il 31% in stem) e il 20% ha il dottorato di ricerca e un Presidente e un Direttore donne.
“Il nostro ente è un’eccezione, viviamo una situazione che definirei privilegiata, dato che in Area ci sono tante donne e la maggior parte con un alto tasso di scolarizzazione” commenta la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo che aggiunge “Di fatto, esistono barriere, legate spesso a modelli culturali, che riducono per le donne le possibilità di accesso ai livelli apicali della carriera e questo vale soprattutto per l’ambito scientifico. Negli anni la situazione generale è migliorata anche grazie alla crescente sensibilità sul tema di genere. Penso che molto ancora si possa fare attraverso interventi sistemici e strutturali da parte delle istituzioni e degli Stati a supporto delle famiglie per ridurre il carico di assistenza che grava sulle donne, facilitandone così l’inserimento nel lavoro e dando loro una prospettiva di carriera che vada oltre il primo impiego”.
In occasione della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e per promuovere la formazione e l’educazione in ambito STEM, la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, ha partecipato a un incontro, organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler, assieme a Roberto Battiston, professore di Fisica Sperimentale dell’Università di Trento
Qui è possibile rivedere l’incontro “Be a scientist: tra identità di mestiere e parità di genere”:
Area Science Park partecipa, infine, alla campagna lanciata dal MUR, Ministero Università e Ricerca per promuovere la giornata dell’11 febbraio con un video in cui l’ente si impegna a portare avanti iniziative per sostenere le scienziate di domani.
Qui il video del Direttore Generale Anna Sirica:
donne e scienza
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ricerca
04.02.2022
Novartis Farma S.p.a. visita Area Science Park
Una delegazione della Novartis Farma S.p.a., multinazionale svizzera che opera nel settore farmaceutico, la seconda più grande al mondo per fatturato, ha visitato Area Science Park con l’obiettivo di conoscere l’ente e le sue attività di ricerca e sviluppo.
Ad accogliere Ottavia Barboni, Novartis Biome Italy Lead – Digital Office, e Francisco Garcia, Chief Digital Officer, il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica, a cui si è unita poi la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo.
La delegazione, accompagnata da Ketty Segatti, Vice Direttore, Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Istruzione e Famiglia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e Franco Scolari, Responsabile Cluster Life Science FVG, ha, incontrato, il Vicedirettore Generale e Direttore Struttura Innovazione e Sistemi Complessi, Stephen Taylor, che ha presentato l’ente e le attività legate alla trasformazione digitale delle imprese attuate attraverso il digital innovation hub IP4FVG. Delle Piattaforme Scientifiche e Tecnologiche, dell’infrastruttura di ricerca avanzata per il sequenziamento del genoma e del Data Center Orfeo presenti nel campus di Basovizza, ha raccontato il Direttore Istituto Ricerca e Tecnologia, Stefano Cozzini.
La delegazione ha poi visitato, sempre nel campus di Padriciano di Area, l’ICGEB, il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia.
Novartis Italia ha di recente siglato un protocollo d’intesa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di un polo dell’innovazione nell’ambito della salute attraverso una partnership pubblico/privato.
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28.01.2022
S+T+ARTS: selezionato il progetto artistico per la residenza nei laboratori di Area
Si chiama Sissel Marie Tonn ed è un’artista danese che vive a L’Aia. Il suo The Sentinel Immune Self è il progetto vincitore della residenza artistica che sarà ospitata nei laboratori di genomica ed epigenomica e nel Data Center Orfeo di Area Science Park.
Organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano, la residenza fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma europeo S+T+ARTS, che promuove la collaborazione tra scienza, tecnologia e arte.
“Collaborare con MEET e con gli artisti che hanno partecipato offre al nostro ente la possibilità di esplorare nuovi orizzonti”. – ha detto Stephen Taylor, Direttore della Struttura Innovazione e Sistemi Complessi di Area Science Park, che ha fatto parte della giuria – “Arte e scienza, infatti, condividono il medesimo processo creativo, per questo è fondamentale farli dialogare: lo scienziato può imparare dall’artista nuovi modi di osservare e analizzare i risultati della ricerca e l’artista può immaginare visioni e scenari futuri ispirati dalla scienza per trasmetterli ai cittadini.”
Il tema su cui l’artista danese si è confrontata con gli altri candidati è “Preserving sustainability and inclusiveness in the co-evolution”. Le più grandi sfide del nostro tempo, come le estinzioni di massa, pandemie virali e cambiamenti climatici, ci ricordano, infatti, che siamo intrinsecamente interconnessi con i nostri ecosistemi.
Grazie al confronto con immunologi e tossicologi, Sissel Marie Tonn esplora da alcuni anni i modi in cui gli esseri umani percepiscono, agiscono e sono interconnessi con i propri ecosistemi, spingendo la sua ricerca artistica lì dove i confini tra i nostri corpi e l’ambiente circostante iniziano a confondersi. Con The Sentinel Immune Self, Sissel ci porterà a riconfigurare le nostre nozioni di “sé” per riaccendere questa interconnessione.
Attraverso un’animazione immersiva e interattiva, l’artista ricostruirà un universo fantascientifico in cui gli esseri umani condividono le risposte immunitarie con tutte le altre specie colpite dall’inquinamento da microplastiche. Un’allegoria dei processi di evoluzione, che intende mettere in guardia rispetto alle conseguenze profonde degli inquinanti sul nostro organismo e sul nostro ecosistema.
L’artista avrà sei mesi di tempo per completare la sua ricerca e realizzare l’opera che a partire dal prossimo ottobre verrà messa in mostra al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).
Scopri il progetto di Sissel Marie Tonn
Guarda l’intervista a Stephen Taylor sulla contaminazione tra arte e scienza
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