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All’Università del Salento incontro tra i team di ricerca di BIO Open Lab

19.12.2022
Accanto a UniSalento, Area Science Park e Università degli Studi di Salerno
Comunicati Stampa Infrastrutture di ricerca
 

Due giorni per consolidare le reti di collaborazione avviate tra i gruppi di ricerca e per presentare le attività dei giovani assegnisti: si è tenuto nei giorni scorsi all’Università del Salento un incontro di “BIO Open Lab”, progetto che potenzia l’infrastruttura di ricerca distribuita CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) realizzando un sistema integrato di attrezzature e strumentazioni di ricerca dedicate a indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica. L’incontro è stato ospitato dal Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” ed è stato introdotto dai professori Lucio Calcagnile e Rosaria Rinaldi, coordinatori di sede del progetto. Accanto a UniSalento, protagonisti i partner Area Science Park e Università degli Studi di Salerno.

Gli interventi dei relatori – dottorandi, assegnisti, ricercatori e professori – hanno riguardato l’utilizzo del microscopio Holo-TEM, strumento di punta situato presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” UniSalento, che ha previsto il singolo più ampio investimento pari a 4,35 milioni di euro; le tecniche innovative di spettrometria di massa applicate nei laboratori del Campus di Baronissi dell’Università di Salerno; i risultati conseguiti dal Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park.

Il prossimo incontro del progetto si svolgerà nel corso del primo semestre del 2023 presso l’Università degli Studi di Salerno.

“BIO Open Lab” sviluppa un sistema a supporto dell’indagine clinica, racchiudendo idealmente il percorso della conoscenza del singolo attore molecolare (proteina o metabolita), partendo dalla sua analisi strutturale tramite esperimenti di biologia strutturale con microscopia olografica elettronica, passando attraverso la sua mappatura istologica con tecniche di imaging mediante spettrometria di massa fino ad arrivare alle metodologie di indagine genomica ed epigenomica che hanno come focus il “sistema di controllo” di tutto il meccanismo di espressione proteica. Il progetto aumenta notevolmente le capacità scientifiche dell’infrastruttura nel settore delle scienze della vita, offrendo agli scienziati la possibilità di accedere a strumentazioni all’avanguardia con la possibilità di sviluppare nuove tecniche e nuovi paradigmi, con un notevole impatto sull’efficienza ed eccellenza della ricerca biologica.

Il progetto è approvato all’interno del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.