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26.06.2025
Inaugurata l’innovativa piattaforma di calcolo AI per le malattie rare
Si è tenuta giovedì 26 giugno la conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma di intelligenza artificiale per le malattie rare. La piattaforma è stata realizzata nell’ambito del progetto MIRA – Medical Innovation for Rare using Artificial Intelligence che prevede l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare le tempistiche legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare.
Il progetto MIRA, con due linee progettuali supportate da due finanziamenti per un totale di circa 5 milioni di euro, vede coinvolti ASUFC come lead partner, l’Università di Udine, Area Science Park e la SISSA, e con la collaborazione di CAFC e beanTech per l’installazione della piattaforma di calcolo.
Le malattie rare sono patologie che hanno una prevalenza di 1 caso ogni 2000 persone e spesso mancano di sufficienti ricerche e risorse per la loro diagnosi e cura. L’intelligenza artificiale può aiutare a colmare queste lacune attraverso l’analisi di dati sanitari tramite l’identificazione di pattern e la creazione di modelli predittivi per accelerare la diagnosi e migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da queste malattie.
Attualmente, infatti, il gap diagnostico delle malattie rare è in media tra i 7 e i 10 anni: obiettivo principale del progetto è proprio ridurre questo gap.
Gli obiettivi principali del progetto sono:
Accelerare il processo diagnostico: utilizzare algoritmi di machine learning per analizzare sintomi e dati genetici, aiutando i medici a diagnosticare malattie rare più rapidamente e con maggiore precisione.
Personalizzare il trattamento: sfruttare l’intelligenza artificiale per creare piani di trattamento personalizzati basati sulle caratteristiche specifiche del paziente e della patologia.
Velocizzare la ricerca: analizzare dataset clinici e di ricerca per individuare nuove terapie potenziali o scoprire correlazioni tra diverse malattie rare.
Supportare i pazienti: fornire strumenti basati su intelligenza artificiale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire la malattia, attraverso app di monitoraggio, chat-bot per il supporto e piattaforme di informazione.
L’infrastruttura di calcolo, cuore tecnologico del progetto, è stata realizzata con il contributo tecnologico di beanTech e si basa sull’architettura NVIDIA DGX BasePOD. Ospitata all’interno della centrale idroelettrica Ancona di Udine e alimentata da energia rinnovabile, consente l’elaborazione di carichi computazionali ad alte prestazioni applicati alla diagnostica biomedica.
Dopo la conferenza stampa, si è svolta la visita alla centrale idroelettrica ANCONA, sede dell’infrastruttura HPC, risultato del progetto e ora a tutti gli effetti operativa.
Nel pomeriggio si è tenuta inoltre una sessione scientifica alla presenza dei partner del progetto MIRA, del Dott. De Monte del Cluster Scienze della Vita FVG e con le conclusioni del Dott. Stefano Vettorazzi di DG SANTE – B3 Unit.
Queste le parole della nostra Presidente, prof.ssa Caterina Petrillo “Un progetto strategico sia per gli obiettivi scientifici che persegue sia per la virtuosa collaborazione tra i partner, capaci di integrare competenze multidisciplinari e tecnologie all’avanguardia” che ha poi aggiunto “Il progetto Mira ci permette di rafforzare la collaborazione con gli operatori del settore della salute e di contribuire in modo all’analisi e alla diagnosi di malattie rare, grazie alle nostre competenze nella gestione e analisi del dato e nello sviluppo di tecnologie di Intelligenza artificiale”.
PROGRAMMA
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30.05.2025
Contratti di ricerca: in arrivo cinque nuovi ricercatori post-doc
Sono cinque i nuovi ricercatori post-doc che, a partire dal 1° giugno, inizieranno la loro attività presso Area Science Park.
Selezionati attraverso un bando pubblico, saranno assunti con i nuovi Contratti di ricerca, che sostituiscono i precedenti Assegni di ricerca. Le posizioni sono state attivate grazie alle risorse del PNRR previste dal Decreto MUR n. 47 del 20 febbraio 2025.
I ricercatori selezionati contribuiranno al rafforzamento delle linee di ricerca strategiche dell’Ente e allo sviluppo di progetti ad alto contenuto scientifico e tecnologico, in particolare nei settori delle Life Sciences e della Data Science. Inoltre, supporteranno il consolidamento delle attività dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park.
Si tratta di giovani, in maggioranza under 30, con un percorso di dottorato alle spalle ed esperienze formative all’estero. Due di loro inizieranno la propria attività presso il LAAS – Laboratorio di multi-omica Area Sud di Salerno – recentemente destinatario di un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del MUR – occupandosi di lipidomica e metabolomica per lo studio dei meccanismi alla base di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali, e di biologia molecolare applicata alla somministrazione di farmaci in vitro.
Un altro ricercatore entrerà nel team del LADE – Laboratorio di Data Engineering di Trieste, portando con sé competenze nell’analisi di modelli di reti neurali profonde e nello studio delle loro rappresentazioni interne tramite metodi geometrici e tecniche di interpretabilità.
Infine, due ricercatori rafforzeranno l’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park, contribuendo al coordinamento di team multidisciplinari e alle collaborazioni con utenti industriali in due ambiti strategici per l’Ente: il digitale avanzato e le filiere energetiche verdi, tra cui l’idrogeno e i sistemi energetici complessi.
I neo assunti avranno la possibilità di contribuire attivamente a progetti in settori cruciali per l’innovazione scientifica e tecnologica e per lo sviluppo di competenze di frontiera.
Per conoscere i laboratori e le attività di ricerca di Area Science Park, visita la sezione dedicata.
Dai nostri campus
Infrastrutture di ricerca
Infrastrutture tecnologiche
11.05.2025
Dal Mur 2 mln € per potenziare i laboratori di life sciences
Un finanziamento di 2 milioni di euro per l’Area Science Park, per potenziare la ricerca delle scienze omiche, le scienze che studiano le interazioni tra geni, proteine e metaboliti, per una comprensione più dettagliata dei meccanismi alla base delle malattie.
Sono le risorse stanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per l’Ente nazionale di ricerca con sede principale a Trieste e che permetteranno di rafforzare il laboratorio ospitato presso il campus dell’Università di Salerno, ateneo con cui l’Area Science Park ha una collaborazione consolidata e pluriennale. Il Ministro Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che va a ripartire la nuova annualità del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. Per il 2025 il Fondo ha una dotazione complessiva di 94 milioni di euro.
Il laboratorio di scienze omiche di Salerno opererà in modo integrato con l’infrastruttura di ricerca di scienze della vita (genomica, biologia strutturale e data science) di Area Science Park, che rappresenta un nodo della rete nazionale e internazionale del Central European Research Infrastructure Consortium (CERIC) e che opera in modalità open access.
Il progetto ha un valore complessivo di 3.5 milioni di euro di cui 2 di finanziamento per il 2025 da parte del MUR.
“I nostri Enti di Ricerca sono gioielli, un vanto per l’Italia, un riferimento scientifico a livello internazionale – spiega il Ministro Anna Maria Bernini -. Noi abbiamo la responsabilità di far sì che queste eccellenze possano crescere e proseguire nel percorso intrapreso. È necessario poter garantire risorse per nuovi progetti, finanziare infrastrutture sempre più complesse, sostenere le tecnologie più avanzate – aggiunge il Ministro -. Il nuovo finanziamento di 94 milioni del Fondo dell’edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture di ricerca va in questa direzione. Permette agli Enti scientifici di rafforzare le loro attività di studio e di aprire nuovi fronti di studio capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese. Noi ci crediamo. E i risultati si ottengono credendoci”.
“Il finanziamento del MUR ha una grande rilevanza nella strategia di sviluppo delle attività dell’Ente poiché permette di potenziare il laboratorio sud creando le basi per la costruzione di un nuovo Istituto di scienze omiche integrate”, ha dichiarato la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo. “L’idea è che, grazie alla collaborazione con l’Università di Salerno e altre importanti istituzioni scientifiche, l’Istituto possa diventare un polo di riferimento tematico per il Sud e di attrazione per giovani ricercatori”.
I 94 milioni di euro del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca sono stati ripartiti tenendo conto delle richieste e dei progetti formulati da ciascun Ente per interventi di edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture scientifiche. Per ciascun Ente, il monitoraggio delle risorse assegnate sarà effettuato tenendo conto del cronoprogramma delle attività da realizzare sulla base dello stesso finanziamento concesso.
Infrastrutture di ricerca
07.05.2025
Aperte le iscrizioni al Master in Data Management and Curation
Sono ufficialmente aperte le candidature per l’edizione 2025–2026 del Master in Data Management and Curation (MDMC), il corso di perfezionamento post-laurea promosso da Area Science Park e SISSA, che forma una nuova generazione di professionisti specializzati nella gestione avanzata dei dati secondo i principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).
Nato dalla collaborazione tra due eccellenze del panorama scientifico nazionale, MDMC si rivolge a laureati triennali, magistrali o del vecchio ordinamento desiderosi di acquisire competenze teoriche e pratiche essenziali per affrontare le sfide dell’Open Science, dell’Intelligenza Artificiale e della Data Governance nei contesti di ricerca e industria.
Il programma, della durata complessiva di 10 mesi e interamente in lingua inglese, include 8 settimane di lezioni intensive in presenza a Trieste, un tirocinio pratico di sei mesi in laboratori ed enti partner, e un progetto di tesi finale. L’approccio didattico si distingue per la metodologia “FAIR-by-design”, che integra l’applicazione pratica dei principi FAIR sin dalla progettazione dei dati, formando figure versatili come Data Steward, Data Curator, Data Engineer e Research Data Manager.
Le iscrizioni sono aperte fino al 10 giugno 2025. La selezione sarà basata sulla valutazione dei titoli e, se necessario, su un colloquio online. Sono previste importanti agevolazioni economiche per i candidati più meritevoli, tra cui esenzioni complete dalla quota di iscrizione di 4.500 euro e contributi finanziari fino a 3.000 euro.
Maggiori informazioni sul programma e i requisiti di accesso sono disponibili su questa pagina: https://www.areasciencepark.it/call/mdmc/
Comunicati Stampa
Infrastrutture di ricerca
16.04.2025
Area lancia una call per sostenere progetti innovativi Deep tech
Area Science Park lancia Deep Tech Revolution, una nuova iniziativa del valore di 1 milione di euro dedicata al supporto di progetti d’impresa innovativi ad alta tecnologia. Il programma nasce per promuovere e sostenere ricerca di frontiera e innovazione deep tech con focus su quattro settori identificati come aree chiave per lo sviluppo di tecnologie di grande impatto, ovvero scienze dei materiali, digitale avanzato, filiere energetiche verdi e scienze della vita.
Il programma finanzia a fondo perduto cinque progetti innovativi ciascuno per un massimo di 200.000 euro di cui una metà erogata in denaro e una metà erogata in forma di servizi. Il contributo in denaro è destinato alla copertura di spese connesse all’attività di R&S (ricerca e sviluppo), come ad esempio i costi legati a spese di consulenza, l’acquisizione di beni immateriali, strumenti e attrezzature per lo svolgimento di attività tecnico-scientifiche di ricerca e/o sviluppo sperimentale.
Il restante 50% è erogato in forma di servizi di accelerazione di impresa e accompagnamento alla crescita e di servizi ad alta tecnologia. Ricercatori e/o startupper promotori dei progetti finanziati avranno per la prima volta accesso privilegiato a infrastrutture di ricerca e laboratori di Area Science Park. Fanno parte dell’offerta i laboratori per indagini strumentali, biologia strutturale, cellulare e molecolare, e il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica; la strumentazione per l’analisi dei nanomateriali e dei materiali innovativi per l’energia con il Laboratorio di Microscopia Elettronica; l’infrastruttura di calcolo High Performance Computing (HPC) con il laboratorio di Data Engineering, e la rete dei dimostratori del Digital Innovation Hub.
Il programma, al via dopo l’estate, ha una durata di dodici mesi e prevede, inoltre, due study visit internazionali che metteranno i partecipanti in contatto diretto con i principali ecosistemi di innovazione e ricerca a livello globale attraverso visite a centri di eccellenza e incontri con esperti, imprenditori e ricercatori; oltre a bootcamp formativi e di capacity building e attività di networking tramite eventi ad hoc e incontri per favorire collaborazioni, investimenti e crescita strategica tramite connessioni con attori chiave. Prevista anche la possibilità di conferire ai vincitori una borsa di ricerca annuale per un giovane ricercatore che potrà essere coinvolto nell’attività di ricerca e sviluppo da svolgere nell’ambito del progetto presentato.
La call per partecipare al programma Deep Tech Revolution è già aperta: si rivolge a startup, spin-off, singoli ricercatori e gruppi di ricerca con progetti che mirano a sviluppare o a validare soluzioni all’avanguardia nell’ambito del deep tech, dimostrando la fattibilità tecnica della soluzione proposta e preparandola per applicazioni industriali o commerciali. I progetti candidati saranno valutati da un comitato tecnico scientifico internazionale secondo criteri che includono l’innovatività della soluzione, l’impatto potenziale, la scalabilità e la replicabilità, nonché l’utilizzo efficace dei servizi ad alta tecnologia offerti. Il termine ultimo per le candidature, da presentare nelle modalità indicate sul sito di Area Science Park, è fissato per il 30 giugno 2025.
«Il programma Deep Tech Revolution rappresenta un ulteriore strumento nello sviluppo della strategia pluriennale di Area, nell’ottica di una piena integrazione tra i tradizionali servizi all’innovazione delle pmi, la generazione d’impresa orientata alle startup tecnologiche e le attività legate alle infrastrutture di ricerca e ai laboratori ad alta tecnologia che l’ente ha realizzato negli ultimi anni» ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo «Abbiamo scelto di investire nel programma con un nostro finanziamento perché pensiamo sia fondamentale sostenere la deep tech promuovendo idee progettuali e soluzioni con un impatto potenziale sulla società molto elevato, anche se non immediato. Una soluzione che nasce dalla ricerca può non essere semplicemente incrementale, come avviene in generale nell’innovazione tecnologica, ma dirompente perché qualitativamente nuova. Se il mercato è in grado di assorbirla si può assistere a una vera trasformazione di paradigma».
Scopri il programma: Deep Tech Revolution.
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Servizi per l'Innovazione
07.04.2025
Cinque nuove opportunità di ricerca in Area Science Park
Area Science Park apre un bando per l’assegnazione di cinque contratti di ricerca post-doc della durata di 24 mesi, rivolti a ricercatori internazionali interessati a lavorare nelle sedi di Trieste e Salerno.
Per partecipare, è richiesto il dottorato di ricerca, una buona conoscenza della lingua inglese (scritta e parlata) e almeno tre mesi di esperienza di ricerca o formazione all’estero.
I profili sono i seguenti:
Sede di Trieste
1 ricercatore per il Laboratorio di Data Engineering (LADE): esperienza su reti neurali profonde, metodi geometrici, tecniche di interpretabilità e framework per il deep learning.
2 ricercatori per l’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale:
uno con competenze in Data Engineering e sviluppo software (architetture scalabili, AI, cloud-native, cybersecurity, ecc.)
uno con esperienza in tecnologie per energia e idrogeno, fonti rinnovabili e sistemi energetici complessi basati sull’integrazione di più fonti di energia rinnovabile.
Sede di Salerno – Laboratorio di Multi-omica (LAAS)
1 ricercatore con dottorato in Scienze del Farmaco (o affine): esperienza in spettrometria di massa, cromatografia, lipidomica e metabolomica applicata allo studio di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali.
1 ricercatore con dottorato in Biologia Molecolare (o affine): competenze in NGS sequencing, gene editing, microscopia e uso di nanoparticelle per somministrazione di farmaci in vitro.
Per partecipare, è necessario inviare la candidatura tramite PEC entro le ore 12:00 del 22 aprile 2025.
La selezione avverrà tramite la valutazione della proposta progettuale, del curriculum scientifico-professionale, delle pubblicazioni e/o prodotti presentati e del colloquio.
Maggiori dettagli e il bando completo sono disponibili qui.
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Opportunità
11.03.2025
Nexstep: aperta la prima call per 18 PhD dedicati alle sfide globali della sostenibilità e dell’innovazione
Aperte le candidature per 18 posti di dottorato nell’ambito di Nextstep, un programma MSCA co-finanziato da Horizon Europe, con l’obiettivo di formare 36 giovani e talentuosi ricercatori attraverso progetti all’avanguardia nel campo della fisica, scienza dei materiali, chimica, biochimica e ingegneria, contribuendo a progressi rivoluzionari nella sostenibilità, nell’industria e nell’innovazione.
Tutte le informazioni per candidarsi ai 18 dottorati di ricerca sono attualmente disponibili sul portale https://www.esrf.fr/Jobs e la scadenza per sottoporre la propria application è il prossimo 2 maggio. I progetti di dottorato inizieranno intorno al 1° ottobre 2025.
I dottorandi selezionati in questa prima call verranno accolti nelle infrastrutture di ricerca ospitanti ESRF – The European Synchrotron Radiation Facility, ILL- The Institut Laue-Langevin, entrambi situati nel Campus Europeo di Grenoble (Francia) e presso il FZJ – Institutes of Forschungszentrum Jülich (Germania).
I dottorandi avranno la possibilità di studiare un argomento di attualità legato allo sviluppo sostenibile o alla competitività industriale e di apprendere alcune tecniche analitiche avanzate disponibili presso la loro infrastruttura di ricerca ospitante.
Una seconda call è invece prevista a partire da febbraio 2026.
Area Science Park partecipa a Nexstep come infrastruttura ospitante dei PhD assieme a ESRF (coordinatore Nexstep) e ILL (Francia), FZJ (Germania), Area Science Park (Italia), NTNU (Norvegia).
PER SCOPRIRE LE 18 CALL E AVERE MAGGIORI DETTAGLI CLICCA QUI
Infrastrutture di ricerca
20.11.2024
Atomi metallici in reti di grafene: così nascono i materiali del futuro
Una ricerca internazionale svolta congiuntamente dall’Istituto Officina dei Materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom) e dalle Università di Trieste, Milano- Bicocca e Vienna, ha dimostrato un metodo semplice e innovativo per realizzare una nuova categoria di materiali che uniscono le straordinarie proprietà manifestate da singoli atomi metallici con la robustezza, flessibilità e versatilità del grafene, per potenziali applicazioni nei campi della catalisi, della spintronica e dei dispositivi elettronici.
Lo studio è pubblicato sulla rivista Science Advances: il metodo consiste nel depositare in modo controllato atomi metallici, come il cobalto, durante la formazione dello strato di grafene su una superficie di nichel. Alcuni di questi atomi vengono incorporati nella rete di carbonio del grafene, così formando un nuovo materiale che ha proprietà eccezionali di robustezza, reattività e stabilità.
Il metodo è stato ideato nei laboratori del Cnr-Iom in Area Science Park: “Si tratta di un risultato ancora preliminare, ma già molto promettente, frutto di un’idea originale nata nel nostro laboratorio che all’inizio sembrava irrealizzabile”, afferma Cristina Africh, ricercatrice del Cnr-Iom che ha guidato il team.
Grazie al fatto che il materiale può essere staccato dal substrato mantenendo la sua struttura originale, esso è potenzialmente utilizzabile in ambito applicativo. “La metodologia è stata sperimentata per intrappolare atomi di nichel e cobalto, ma i nostri calcoli dicono che l’uso si potrà estendere ad altri metalli per applicazioni diverse”, spiega Cristiana Di Valentin, professoressa di Chimica generale e inorganica dell’Università di Milano-Bicocca.
Inoltre, il materiale ha mostrato stabilità anche in condizioni critiche: “Abbiamo dimostrato che questo materiale sopravvive anche a condizioni critiche, inclusi gli ambienti elettrochimici utilizzati per le applicazioni in celle a combustibile e batterie”, aggiunge Jani Kotakoski dell’Università di Vienna.
Frutto di una collaborazione internazionale, lo studio si è avvalso di competenze diverse e complementari: “Un aspetto decisivo per dimostrare l’efficacia di questo approccio, semplice e potente al tempo stesso”, conclude Giovanni Comelli dell’Università di Trieste.
CNR-IOM
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29.10.2024
G7 Conference on Large Research Infrastructures in Sardegna
Un momento di confronto internazionale dedicato al valore e al ruolo delle grandi infrastrutture di ricerca per il progresso scientifico e le ricadute economiche, sociali e geopolitiche su scala globale. Sono stati questi i temi al centro della conferenza G7 “Large Research Infrastructures: Synergies and Impact on Science and Society”, organizzata dal Ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sotto la Presidenza Italiana G7 e ospitata dal 28 al 30 ottobre in Sardegna, a Su Gologone (Nu).
Quattro le sessioni tematiche proposte nel ricco programma strutturato in tre giorni e dedicato a esplorare il ruolo chiave delle grandi infrastrutture di ricerca nel generare conoscenza e valore per la società, promuovendo la condivisione di idee e best practice tra decisori politici, ricercatori e stakeholder socio-economici.
Ad aprire i lavori, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e la Presidente della Regione Autonoma Sardegna, Alessandra Todde.
Tra gli speaker di rilevanza nazionale e internazionale, anche la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che ha contribuito alla tavola rotonda The Socio-Economic Benefits of Large Research Infrastructures, in cui relatori e relatrici si sono confrontati sul ruolo che le grandi infrastrutture hanno: non solo centri di produzione di conoscenza scientifica e di dati di alta qualità FAIR, ma veri e propri catalizzatori di processi innovativi, che includono la formazione delle nuove generazioni di scienziati, il trasferimento tecnologico verso l’industria e lo sviluppo del territorio.
Nel corso del suo intervento, la Presidente ha sottolineato quanto fondamentale sia inserire le infrastrutture in ecosistemi innovativi, hub scientifici e tecnologici, sia pubblici che privati, con cui è possibile collaborare e sviluppare progetti condivisi.
Obiettivo della Conferenza G7 Large Research Infrastructures: Synergies and Impact on Science and Society è stimolare il confronto per facilitare la collaborazione tra i Paesi G7 per ottimizzare le risorse e sfruttare al meglio la complementarità di queste grandi infrastrutture, puntando verso un futuro di innovazione condivisa e sostenibile.
Infrastrutture di ricerca
Istituzionale
25.10.2024
Area Science Park al Trieste Science+Fiction Festival 2024
Una ricca partecipazione quella di Area Science Park alla XXIV edizione del Trieste Science+Fiction Festival (TS+FF), il più grande evento italiano dedicato alla fantascienza, in programma nel capoluogo giuliano dal 29 ottobre al 3 novembre 2024.
Area Science Park e La Cappella Underground, organizzatore del festival, hanno, infatti, ideato e promosso, nell’ambito del TS+FF, la I edizione del Premio letterario Mondofuturo, riconoscimento per il miglior libro di fantascienza originale pubblicato in Italia nel 2023. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il mondo della scienza, dell’innovazione tecnologica e quello delle produzioni audiovisive, per esplorare nuovi modi per favorire la crescita culturale e l’interesse verso la scienza e la letteratura, utilizzando la fantascienza come strumento per catalizzare l’attenzione.
L’articolato programma del festival include, oltre alla cerimonia di consegna del Premio, in programma il 3 novembre alle ore 18.00 nello spazio “Sci-Fi Dome” allestito in Piazza della Borsa, le presentazioni dei tre libri finalisti del concorso nonché la Cerimonia di consegna del Premio 2024. Le tre opere, selezionate tra le 19 opere candidate, affrontano diverse tematiche scientifiche, spaziando dai viaggi nel tempo all’intelligenza artificiale e dalle modificazioni genetiche alle utopie futuristiche.
Tra gli appuntamenti del ciclo Mondofuturo in calendario, l’incontro “AI nel paese delle meraviglie: Quando i dati discriminano”, in programma il 30 ottobre alle ore 17.00 (Sci-Fi Dome) , che vede la partecipazione di Donata Columbro, giornalista, e di Mariarita De Luca, tecnologo del Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park. Tema del dialogo le implicazioni etiche legate all’intelligenza artificiale e i rischi di discriminazione derivanti dall’uso dei dati.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, non è necessaria l’iscrizione.
Info sul programma: qui.
APPUNTAMENTI PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO
Location: spazio Sci-Fi Dome, Piazza della Borsa
2 novembre ore 18.00
Premio letterario Mondofuturo: un’Intelligenza Artificiale divina
Nel 2130, un’AI quasi divina governa il mondo per proteggere l’umanità da sé stessa, ma un gruppo di ribelli lotta per riconquistare la libertà. È la trama de Il dio elettrico, finalista del Premio, che sarà presentato dall’autore Federico Tamanini in dialogo con Emanuele Panizon, ricercatore di Area Science Park, laboratorio di Data Engineering. Modera l’incontro la giornalista, Simona Regina.
3 novembre ore 11.00
Premio letterario Mondofuturo: utopie genetiche
Un pianeta utopico, un intricato complotto, e l’omicidio di una biologa famosa per la sua arte effimera: Prigionieri dell’effimero, libro finalista del Premio, sarà presentato dall’autore Nino Martino insieme alla genetista Giorgia Girotto, Professore di genetica medica all’Università di Trieste. Modera l’incontro la scrittrice Nicoletta Vallorani.
ore 12.00
Premio letterario Mondofuturo: a spasso per lo spazio e per il tempo
La Terra è perduta, ma forse un uomo può ancora salvarla, giocando una partita a scacchi infiniti contro una divinità. L’autore Piero Schiavo Campo presenterà Il viaggio della Electra Persei, libro finalista del Premio, insieme all’astrofisico Giovanni Covone, professore all’Università Federico II di Napoli.
ore 18.00
Cerimonia di Premiazione
Premio letterario Mondofuturo alla presenza degli autori dei libri finalisti. Presenta l’evento la giornalista di Radio Rai2 Natascha Lusenti.
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Istituzionale
15.10.2024
PRC@CERIC: al via la Phenotypic Fingerprinting School
Esplorare i complessi percorsi metabolici coinvolti nella risposta cellulare alle infezioni e ai farmaci grazie all’utilizzo di approcci e tecniche complementari e integrabili. È questo l’obiettivo della “Phenotypic Fingerprinting School“, inaugurata il 14 ottobre presso la conference hall di Area Science Park.
Organizzata in collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste, ICGEB e CNR-IOM, la scuola si inserisce nell’ambito delle attività del progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” (PRP@CERIC)*, il cui obiettivo è sviluppare un’infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, virologia, genomica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale o vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di nuovi possibili focolai.
Per quattro settimane, i partecipanti alla scuola seguiranno lezioni teoriche e sessioni pratiche, studiando con approccio multidisciplinare l’interazione ospite-patogeno. Il programma prevede interventi di ricercatori e ricercatrici delle diverse realtà partner del progetto PRP@CERIC, oltre a open lectures tenute da esperti di fama internazionale, tra cui il prof. Piero Carninci, che il 17 ottobre terrà in Area Science Park il seminario “My travel from genomic technologies to biology”.
*Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
Infrastrutture di ricerca
16.09.2024
Master in Data Management and Curation, per la gestione dei dati FAIR
Ha preso il via questa mattina il Master in Data Management and Curation, organizzato da Area Science Park, Istituto Officina dei Materiali (CNR-IOM) e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Il corso di perfezionamento è dedicato a giovani ricercatrici e ricercatori che desiderano acquisire competenze avanzate nella gestione dei dati seguendo i principi FAIR, fondamentali per le infrastrutture di ricerca.
Il Master, alla sua prima edizione, è progettato per fornire una formazione approfondita nella gestione, cura, catalogazione e analisi dei dati di ricerca, competenze sempre più cruciali nel mondo scientifico. Il programma del Master è in linea con le esigenze della Commissione Europea e di altri enti finanziatori, che richiedono che i dati siano trattati secondo i principi FAIR. Questi principi garantiscono che i dati siano Findable (facilmente reperibili), Accessible (accessibili a chiunque ne abbia bisogno), Interoperable (integrabili con altri dati e utilizzabili da diverse applicazioni) e Reusable (riutilizzabili per nuove ricerche).
Il percorso, della durata di nove mesi, si articola in una fase didattica di 166 ore di lezioni teoriche e una fase pratica di sette mesi da svolgersi presso i laboratori degli Enti di provenienza dei partecipanti. La struttura e il programma del Master hanno un carattere totalmente innovativo nel panorama nazionale e internazionale, con un focus specifico sull’implementazione di processi FAIR-by-design durante i mesi di tirocinio in laboratorio.
Il FAIR-by-design è una gestione nativa dei dati della ricerca: riguarda la gestione dei dati di ricerca dalla loro creazione, garantendo che siano trattati secondo i principi FAIR fino alla loro pubblicazione. Per realizzare il FAIR-by-design, è fondamentale progettare e implementare una catena automatizzata di connessioni hardware e software. Questa catena include la strumentazione di ricerca, il software di annotazione dei dati per ottenere metadati (informazioni aggiuntive sui dati) e i programmi di analisi dei dati. L’adozione del FAIR-by-design comporta una significativa riduzione dell’intervento umano durante tutte le fasi del ciclo di vita dei dati, garantendone al contempo un’alta qualità e integrità. Questo approccio richiede un notevole sforzo e impiego di risorse nella fase di progettazione iniziale, ma rappresenta un punto di forza per le infrastrutture di ricerca che lo adottano, migliorando significativamente la gestione e la qualità dei dati nei laboratori sperimentali e computazionali.
Il Master è realizzato nell’ambito delle attività di NFFA-DI e PRP@CERIC, progetti finanziati dal PNRR* per il potenziamento delle infrastrutture di ricerca. Al termine del percorso, tutto in lingua inglese, ricercatrici e ricercatori avranno acquisito una competenza teorica e pratica su Metodologie dell’Open Science, gestione dei dati FAIR-by-design, utilizzo di strumenti e software per l’acquisizione e l’arricchimento dei metadati e strumenti e metodi per l’analisi dei dati scientifici. In questa maniera saranno pronti a operare come “Data Steward” nelle organizzazioni di provenienza, contribuendo fattivamente a diffondere presso i colleghi ricercatori una nuova cultura nella gestione FAIR dei dati della ricerca.
* Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” – Linea di investimento 3.1, “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione” – Azione 3.1.1, “Creazione di nuove IR o potenziamento di quelle esistenti che concorrono agli obiettivi di Eccellenza Scientifica di Horizon Europe e costituzione di reti ”.
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Infrastrutture di ricerca
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park