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I ricercatori del Laboratorio di Data Engineering a fianco di nuovi laureati in Matematica, Data Science e Scientific Computing
Congratulazioni a Giada Panerai, Francesco Ortu e Alessandro Pietro Serra per aver portato a termine il loro percorso di laurea magistrale all’Università di Trieste.
Nelle loro tesi, svolte presso il Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, hanno affrontato in modo originale diversi temi all’avanguardia nel campo dell’Intelligenza Artificiale, che spaziano dallo studio della geometria dei modelli di deep learning a ricerche sull’interpretabilità dei modelli generativi di linguaggio.
Nel dettaglio le tesi elaborate, grazie alle quali tutti e tre i candidati hanno raggiunto il massimo dei voti.
→ “Zig Zag Persistence in Neural Network Representations” – di Giada Panerai
Laurea Magistrale in Matematica – Relatori: Matteo Biagetti, Alberto Cazzaniga
Con il suo lavoro di tesi Giada ha applicato alcune innovative tecniche matematiche per studiare il funzionamento delle reti neurali sui cui si fondano celebri modelli di apprendimento odierni, alla base anche di chatGPT. Lo studio individua promettenti relazioni tra gli spazi geometrici su cui operano le reti, che permetteranno di comprendere più a fondo il funzionamento delle reti neurali.
→ “Interpreting How Large Language Models Handle Facts and Counterfactuals through Mechanistic Interpretability” – di Francesco Ortu
Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing – Relatori: Alberto Cazzaniga, Diego Doimo
La tesi di Francesco studia come i modelli generativi di linguaggio, alla base di ChatGPT, reagiscono quando viene loro proposto un testo contente delle informazioni che contraddicono la conoscenza contenuta nel modello. Francesco analizza come l’informazione si propaga all’interno della rete neurale, inidividuando i “neuroni” che scelgono se promuovere o sopprimere le informazioni contraddittorie proposte dall’utente.
→ “A Geometric Interpretation of Few Shot Learning and Finetuning in Language Model Representations” – di Alessandro Pietro Serra
Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing – Relatori: Alberto Cazzaniga, Diego Doimo
I modelli di linguaggio possono imparare sia direttamente dalle istruzioni scritte dall’utente, sia a seguito di uno specifico allenamento (“fine-tuning”) eseguito su analoghe fonti testuali. La tesi di Alessandro studia come questi due metodi modificano il funzionamento interno delle reti neurali, soffermandosi su analogie e differenze nella geometria delle rappresentazioni neurali. I risultati della tesi facilitano la nostra comprensione di come i modelli di Intelligenza Artificiale per linguaggio organizzano al loro interno le informazioni contenute nei dati.
Scopri il LADE Laboratorio di Data Engineering
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(Rinviato) Malattie infettive: metodi quantitativi in epidemiologia
L’incontro calendarizzato per il 6 marzo è stato rinviato a data da destinarsi.
Per info: scientific.events@areasciencepark.it
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La pandemia ha dimostrato l’impatto dirompente che le malattie infettive possono avere dal punto di vista sanitario, economico e delle relazioni sociali. Rispondere alle emergenze determinate dalla diffusione di nuovi agenti patogeni richiede un approccio sistematico nella raccolta delle informazioni necessarie ad aumentare progressivamente le nostre conoscenze e metodi quantitativi robusti per tradurle in strumenti progressivamente più affidabili a supporto dei decisori.
Per comprendere le lezioni apprese e le lacune che ancora limitano la nostra capacità di affrontare efficacemente queste emergenze, Stefano Merler, direttore del Centro Health Emergencies della Fondazione Bruno Kessler di Trento, sarà ospite il 6 marzo del prossimo seminario scientifico organizzato da Area Science Park (Centro Congressi di Padriciano 99, ore 11.30-12.30).
Epidemiologo di fama, autore di oltre 170 studi scientifici pubblicati sulle più importanti riviste di settore e vincitore dei premi Bellman e Aspen, Merler da oltre vent’anni sviluppa metodi di epidemiologia quantitativa per rafforzare la sorveglianza epidemiologica.
Il seminario è promosso dal LADE, il laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, che svolge ricerca e sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.
Per informazioni sul seminario: scientific.events@areasciencepark.it
Scopri i seminari scientifici di Area Science Park: Area Science Park – Scientific Events
Scopri di più sull’Infrastruttura di Ricerca PRP coordinata da Area Science Park e dedicata alla Scienze della Vita
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Giornata Mondiale delle Malattie Rare: il contributo di Area Science Park alla ricerca scientifica
Il 29 febbraio, il “giorno raro” per eccellenza, si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, istituita per la prima volta nel 2008. Sono, infatti, ben 300 milioni le persone colpite nel mondo dalle circa 8.000 malattie rare conosciute, ma solo nel 5% dei casi è disponibile una cura e i tempi medi della diagnosi sono ancora molto lunghi.
In Italia le persone con malattia rara sono oltre 2 milioni: 1 su 5 è un bambino.
Fari accesi quindi su questa comunità, per aumentare sempre più le conoscenze e le ricerche su queste patologie, spesso molto invalidanti.
Area Science Park intende contribuire all’avanzamento delle conoscenze scientifiche nel campo delle malattie rare attraverso le ricerche svolte dal LADE – il Laboratorio di Data Engineering.
Grazie ad applicazioni dell’Intelligenza Artificiale è possibile, infatti, estrarre conoscenza e valore dai dati per ridurre i tempi di diagnosi, attualmente caratterizzati da un gap diagnostico significativo (in media 4,5 anni), e anticipare così gli approcci terapeutici.
Proprio questo è l’obiettivo di due progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che coinvolgono l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, SISSA e Area Science Park.
I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: analisi di immagini diagnostiche e analisi di referti testuali con algoritmi di Intelligenza Artificiale, allo scopo di supportare il processo di diagnosi da parte dei medici.
Su RAI Play Sound è inoltre possibile ascoltare un podcast dedicato al rapporto tra IA e Malattie Rare tratto dalla serie “Alla Ricerca”, con interviste ad Alberto Cazzaniga responsabile del Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park e Daniele Panfilo di AINDO, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati- SISSA e insediata in Area Science Park.
“Alla Ricerca” è una serie podcast che nasce dalla collaborazione tra Area Science Park, Centro internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam – ICTP, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA e RAI FVG.
Ascolta il podcast “Alla Ricerca” sul rapporto tra AI e Malattie Rare: https://bit.ly/3RhnNva
Guarda il video promosso in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare.
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Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: il MUR e le giovani ricercatrici scendono in campo con lo slogan ‘Io sono STEM… ’
“Sono STEM perché la scienza è il futuro e io ne faccio parte”. “Ho scelto di essere ricercatrice per la libertà di pensiero”. “Io sono STEM per dare valore alla ricerca”. “La ricerca mi permette di essere libera e creativa”. “Io sono STEM per progettare il futuro”. “Prendetevi quel posto in prima fila nel futuro della scienza!”.
Sono i messaggi di alcune giovani ricercatrici per la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Le loro testimonianze sono state raccolte in un video realizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con la collaborazione degli Enti di Ricerca italiani: Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Istituto italiano di studi germanici (IISG); Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS); Progetto scientifico Einstein Telescope. Dalle giovani scienziate un invito a tutte le studentesse a scegliere le discipline STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche).
Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni, inclinazioni e abilità con coraggio e determinazione. La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è stata istituita nel 2015 dall’Assemblea Nazionale dell’ONU, patrocinata dall’UNESCO, per promuovere una maggiore partecipazione da parte delle donne e delle ragazze nella ricerca scientifica e abbattere le disparità di genere in ambito scientifico.
La Giornata si celebra ogni anno l’11 febbraio in tutto il mondo e quest’anno cade a conclusione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse e la scelta dei ragazzi per queste discipline.
Qui il video: IO SONO STEM
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World Cancer Day: Area Science Park punta su ricerca e prevenzione per sconfiggere i tumori
Domenica 4 febbraio si celebrerà la ventitreesima Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control e sostenuta dall’OMS per sensibilizzare l’opinione pubblica, esaltare l’importanza di ricerca e prevenzione e migliorare l’accesso alle cure. La Giornata pone l’accento sul ruolo e la responsabilità di istituzioni e individui nella lotta contro il cancro.
Numerosi i progetti portati avanti da Area Science Park in questo senso.
Sul fronte della ricerca in primo piano l’attività del team di LADE, il Laboratorio di Data Engineering, impegnato con i suoi ricercatori su diversi progetti per l’analisi di dati di sequenziamento generati in collaborazione con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica LAGE. In particolare:
→ SCOLORINA
Machine Learning algorithms for single-cell genomics from long-reads sequencing
Finanziato dal PNRR, è riconosciuto come Progetto di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale dal Ministero della Ricerca. Sviluppa nuovi tool bioinformatici basati su tecniche di machine-learning per comprendere i meccanismi di regolazione cellulare e la conformazione del DNA, con rilevanza sulla predizione del decorso di malattie complesse come il cancro e sull’individuazione di trattamenti mirati per il singolo paziente. In collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste.
→ SEQUENZIAMENTO DI QUARTA GENERAZIONE PER LO STUDIO DEL CANCRO
L’aneuploidia è un meccanismo chiave dell’evoluzione genetica in cui le cellule tumorali modificano il loro numero di copie del DNA per acquisire la capacità di crescere contro altre popolazioni cellulari. In questo progetto si sviluppa un tool bioinformatico in grado di individuare con estrema accuratezza fenomeni di variazione del numero di copie del DNA sfruttando dati di sequenziamento di quarta generazione che consentono di combinare informazione genetica ed epigenetica. Progetto di dottorato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste.
→ LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
Si prefigge di migliorare l’accuratezza delle previsioni del tempo di trattamento nella leucemia linfatica cronica (CLL). In particolare, si applicano tecniche di apprendimento automatico non supervisionato per studiare una combinazione di informazioni sul genoma e sugli anticorpi dei pazienti. Questo approccio può aiutare a identificare pazienti a rischio di richiedere trattamenti precoci o monitoraggi più frequenti. In collaborazione con il CRO di Aviano.
Sul fronte della prevenzione prosegue l’impegno: nel 2023 è stato organizzato un ciclo di incontri formativi dal titolo “Welfare nella Ricerca” volti a orientare positivamente le scelte di salute del personale dell’Ente e favorire l’accesso e l’adesione ai programmi di screening oncologico.
Un incontro ha coinvolto anche il personale di tutti gli enti di ricerca italiani ed è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Prosegue inoltre una collaborazione consolidata con LILT – sezione di Trieste per azioni di awareness e sensibilizzazione.
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Istituzionale
Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca
Nell’ambito delle attività del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del friuli Venezia Giulia che mette insieme 17 enti di ricerca e innovazione regionali, Area Science Park in collaborazione con il CLab dell’Università di Trieste promuove un ciclo di seminari sui temi della proprietà intellettuale e della valorizzazione dei risultati della ricerca.
Dedicati in particolare a docenti e ricercatori dell’ateneo, ma aperti a tutti gli interessati, i seminari si svolgeranno presso il CLab dell’Università degli Studi di Trieste, in via F. Severo, 40 (Ex Ospedale Militare).
Si inizia giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 14.00 con il primo di tre incontri dal titolo “Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs”, e che avrà come relatore Giulio Selvazzo, Communication and Corporate Affairs di GLP Intellectual Property Office. Selvazzo ha lunga esperienza come relatore per diversi workshop e seminari sulla Proprietà Intellettuale e ha all’attivo diverse pubblicazioni sul tema anche in ambiti più emergenti, come ad esempio le applicazioni legate al mondo dei software.
Il 2° e il 3° modulo, “Brevetti, know how e trade secrets” e “Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing”, si svolgeranno il 23 novembre e il 18 gennaio e vedranno la partecipazione di Davide Luigi Petraz – Co-Managing Partner GLP Intellectual Property Office. Avvocato e Mandatario Brevetti, Marchi e Disegni, Petraz è professore a contratto di Proprietà Intellettuale all’Università di Trieste ed ha maturato una notevole esperienza nella rappresentanza presso l’Ufficio Brevetti Europeo di diverse realtà aziendali. Per AIPPI, l’Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, è parte del Consiglio Direttivo italiano.
La partecipazione ai seminari è gratuita, previa iscrizione.
PROGRAMMA:
Modulo 1 – Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs
Relatore: Giulio Selvazzo
26 ottobre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 2 – Brevetti, know how e trade secrets
Relatore: Davide Petraz
23 novembre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 3 – Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing
Relatore: Davide Petraz
18 gennaio 2024 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
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Opportunità
Servizi per l'Innovazione
IMPRESS – Lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del progetto europeo dedicato alla microscopia elettronica a trasmissione
Sono stati oltre 80 i partecipanti all’evento dedicato al lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del Pre-commercial Procurement (appalto pre commerciale) del progetto europeo IMPRESS. L’evento, tenutosi presso il Lindner Hotel in Duesselfdorf e aperto alla partecipazione online è stato un’importante occasione per condividere con le aziende operanti nel settore della microscopia elettronica (TEM) i dettagli relativi alle procedure di partecipazione al PCP, tipologia innovativa di appalto pubblico orientata alla progettazione, produzione e sperimentazione di prototipi di prodotto/servizio non ancora presenti sul mercato.
Grazie al PCP, le aziende che supereranno con successo la procedura di selezione, diventeranno parte integrante di IMPRESS e potranno contribuire allo sviluppo di nuovi prototipi interoperabili per la microscopia TEM, in un lavoro sinergico tra scienziati, aziende ed esperti del settore.
Durante l’incontro Regina Ciancio, microscopista di Area Science Park e coordinatrice del progetto, ha presentato IMPRESS e l’ambizioso obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione.
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Il progetto IMPRESS è un progetto Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM che riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi d’Europa.
Per saperne di più sul progetto è possibile visitare il sito web dedicato: https://e-impress.eu/
Per domande, commenti o suggerimenti inerenti ai requisiti tecnici per la partecipazione al PCP di IMPRESS è possibile compilare il questionario della consultazione pubblica di mercato sul sito del progetto nella sezione dedicata al PCP: https://e-impress.eu/pcp/
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Area Science Park al Microscopy & MicroAnalysis (M&M) 2023 di Minneapolis
Dal 23 al 27 luglio a Minneapolis (Usa) si è svolta l’edizione 2023 del Microscopy & MicroAnalysis (M&M), l’appuntamento annuale della Microscopy Society of America e della Microanalysis Society che riunisce scienziati, tecnologi e ricercatori con l’obiettivo di condividere conoscenza, creare network e fare il punto sulle novità scientifiche e tecnologiche del mondo della microscopia.
Anche Area Science Park ha preso parte – per la prima volta – al congresso internazionale con la responsabile del Laboratorio di Microscopia Elettronica (Lame), Regina Ciancio.
La ricercatrice ha moderato il simposio dal titolo “Machine Intelligence in Action: Delivering Resilient, Sustainable, and Reconfigurable Microscope Ecosystems” in cui si è discusso delle nuove frontiere della microscopia per la scoperta e la progettazione di sistemi di materiali, chimici e biologici.
Nel corso del congresso, si è inoltre tenuta una sessione speciale dedicata al progetto IMPRESS di cui Regina Ciancio è coordinatore. Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM, il progetto mira a rivoluzionare il campo della microscopia elettronica a trasmissione proponendo il co-sviluppo di nuovi prototipi interoperabili grazie all’interazione di scienziati, aziende ed esperti del settore.
IMPRESS riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi europei con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione.
La piattaforma consentirà di effettuare un’ampia gamma di esperimenti multimodali e correlativi utilizzando opzioni metodologiche attualmente non accessibili con microscopi elettronici disponibili in commercio in modo da rispondere alle esigenze di una vasta categoria di utenza. Per realizzare tale obiettivo, IMPRESS si avvarrà di uno strumento innovativo, una procedura di Appalto Pre-Commerciale (PCP) attraverso la quale compagnie con diverse competenze potranno competere per contribuire, assieme agli scienziati, alla progettazione e realizzazione dei prototipi per le diverse applicazioni innovative.
L’IMPRESS Supplier è stata l’occasione per annunciare la Open Market Consultation del PCP lo strumento attivo attraverso il quale le aziende potranno diventare parte integrante del progetto. L’evento ha visto la partecipazione di circa 80 persone e ha consentito di illustrare i vari aspetti del progetto europeo, del processo PCP e di rispondere alle numerose domande del pubblico rappresentato da scienziati internazionali e dalle aziende più importanti nel settore della microscopia elettronica.
Prossimo appuntamento con IMPRESS e il PCP l’1° settembre 2023 a Düsseldorf. Tutte le info: QUI.
appalto pre-commerciale
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materiali innovativi
S+T+ARTS in the City: al via il bando per la nuova residenza artistica in Area Science Park
Possono le tre intelligenze, umana (ricerca, competenze), naturale (materiali), e artificiale, lavorare insieme per risolvere una delle più complesse sfide della trasformazione digitale e verde?
È questa la challenge che Area Science Park, partner di MEET Digital Culture Center di Milano, lancia nell’ambito del più ampio progetto europeo S+T+ARTS in the City, una nuova call per selezionare un progetto artistico che sappia tradurre e interpretare il paradosso della cosiddetta twin transformation, ovvero la sempre maggiore necessità di disporre di materiali e minerali rari e critici per la realizzazione di microchip, batterie, così come di strumenti e tecnologie per l’energia rinnovabile (pannelli solari, fotovoltaici, turbine eoliche, etc.).
Eppure, camminiamo e viviamo in “città miniere” (urban mining), ricche di questi materiali, il cui riciclo o estrazione, però, richiede a volte impatti ambientali importanti. Come uscire da questo circolo vizioso? Trovare nuove tecniche di estrazione o riciclo a basso impatto, oppure studiare e individuare nuovi materiali più semplici da estrarre e in quantità maggiore sono le tre vie d’uscita che si stanno tentando.
Un’opportunità per riflettere sui processi simbiotici tra natura, intelligenza artificiale e intelligenza umana, come parte dell’unica grande “intelligenza” della città. Questo può dar luogo a uno scenario utopico in cui l’intelligenza umana media e integra le due intelligenze (artificiale e naturale) o a uno distopico in cui l’uomo è messo da parte dalle altre due intelligenze che si organizzano autonomamente.
Il prototipo artistico dovrà emergere da una speculazione creativa intorno ai concetti di sostenibilità, circolarità e IA generativa, allineandosi al Nuovo Bauhaus europeo.
La residenza è realizzata in partnership tra MEET Digital Culture Center, partner del programma europeo S+T+ARTS (Science + Technology + Arts) e Area Science Park Trieste, che in qualità di co-host, fornirà all’artista l’accesso a risorse tecnologiche, dati aperti e piattaforme tecnologiche incentrate sulle scienze dei materiali, dei dati e della vita. L’artista, inoltre, riceverà un prezioso supporto scientifico e di orientamento dai ricercatori dell’Ente e del sistema della ricerca che coordina.
La deadline per presentare il proprio progetto artistico è il 25 Agosto 2023.
A questo link un approfondimento sulla challenge n.6
Per saperne di più su S+T+ARTS in the City, vai qui
Infrastrutture di ricerca
Super computer, Data Center e nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per supportare la sanità
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento valido per raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, intervenendo nell’approccio diagnostico e terapeutico, nelle modalità decisionali e nella gestione del rapporto medico-paziente.
Grazie, infatti, alla creazione e allo sviluppo di nuovi algoritmi si possono ridurre i tempi di diagnosi e possibile intervento terapeutico delle malattie rare, attualmente caratterizzate da un gap diagnostico di almeno 8 anni. Ed è proprio questo l’obiettivo finale di due progetti finanziati per un totale di 5 milioni di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che saranno sviluppati nei prossimi tre anni dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, Sissa e Area Science Park.
I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: il supporto alla diagnosi delle malattie rare attraverso l’applicazione di tecnologie digitali avanzate e la valutazione automatica di immagini diagnostiche tramite l’AI, sfruttando la capacità di elaborare, identificare e classificare anomali o lesioni per supportare gli operatori sanitari.
Saranno, quindi, sviluppati sia nuovi algoritmi a supporto della diagnosi di malattie rare partendo da immagini radiologiche e dati clinici, sia nuovi sistemi di analisi dati derivanti da diversi tipi di immagini applicabili anche allo studio di altre patologie umane.
“I progetti presentati oggi sono un esempio concreto di collaborazione interdisciplinare e intersettoriale, fondamentali per creare una rete di eccellenza radicata sul territorio regionale ma con una valenza internazionale – ha commentato la Presidente di Area Caterina Petrillo a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – Grazie alle competenze maturate da Area Science Park in analisi dati, nello sviluppo di tecniche di intelligenza artificiale applicate alle scienze della vita, l’ente che presiedo potrà contribuire allo studio e alla diagnostica di malattie rare che possono costruire un modello per lo sviluppo di una piattaforma intelligente per l’analisi di altre patologie umane”.
Parte del finanziamento messo a disposizione della Regione sarà utilizzato per l’acquisto di un super computer che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione ospitato presso l’Università di Udine; la nuova strumentazione sarà funzionale alla creazione di un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato.
Il team di Area Science Park coinvolto nei due progetti è quello del Laboratorio di Data Engineering, che svolge ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.
biomedicale
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intelligenza artificiale
Dottorato di ricerca in nanotecnologie, candidature fino al 15 giugno
Sono aperte fino al 15 giugno 2023 le candidature per una borsa di Dottorato in Nanotecnologie presso l’Università degli studi di Trieste finanziata da Area Science Park per attività di ricerca su caratterizzazione di nanomateriali mediante microscopia elettronica.
L’attività di ricerca si incentrerà su “Metodologie avanzate per la caratterizzazione nanostrutturale di nanomateriali mediante microscopia elettronica” (posizione D/9 del bando) e verrà condotta presso il LAME, Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, sotto la supervisione scientifica di Regina Ciancio.
Scadenza invio candidature: 15 giugno 2023
Maggiori informazioni sulle attività connesse alla ricerca qui
Il bando completo e le modalità di candidatura sono disponibili sul sito dell’Università degli studi di Trieste, consultando la voce “Nanotechnology” (posizione D/9 del bando): vai al bando completo
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Opportunità
PRP@CERIC: studiare gli agenti patogeni per contrastare la diffusione di nuovi focolai di malattie
Con il kick off meeting in Area Science Park, ha preso ufficialmente il via “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” PRP@CERIC, il progetto nazionale finanziato dal MUR nell’ambito del PNRR e coordinato dall’ente di ricerca Area Science Park in partenariato con il CNR (Istituto Officina dei Materiali e Istituto di Cristallografia), l’Università di Salerno, l’Università di Napoli e l’Università del Salento.
Il progetto, che può contare su un finanziamento pari a 41 milioni di euro, ha l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale e vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di possibili nuovi focolai di malattie.
L’approccio multidisciplinare è l’elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di ricerca, fondamentale e applicata, che il progetto si propone di attuare nel rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), cioè non arrecare danni significativi all’ambiente. La nuova infrastruttura, in linea con quanto già accade per i laboratori di Area Science Park e di Elettra Sincrotrone Trieste, sarà disponibile per studi e analisi in modalità open access sia agli utenti accademici che a quelli industriali.
PRP@CERIC prevede la realizzazione di nuovi laboratori nonché l’aggiornamento di strumenti e servizi già esistenti; saranno, infatti, potenziati i laboratori di Area Science Park, di Elettra Sincrotrone Trieste, del CNR e dell’ICGEB, realtà scientifiche di eccellenza che collaborano alla realizzazione del progetto.
La pandemia COVID-19 ha evidenziato la necessità di fare leva su princìpi scientifici solidi, sulla collaborazione interdisciplinare e internazionale, elementi fondamentali per ridurre l’impatto umano, sociale ed economico di possibili futuri rischi di epidemie. Le infrastrutture di ricerca possono avere un ruolo chiave nella comprensione degli aspetti fondamentali di patogenicità e nello sviluppo efficace di strategie di prevenzione e cura. Strumenti, metodologie e tecnologie all’avanguardia su scale diverse e reciprocamente integrate (da singole molecole a interi organismi) hanno il potenziale per soddisfare i requisiti di sensibilità e selettività richiesti dallo studio di sistemi biologici complessi, contribuendo così fare nuova luce sui meccanismi di interazione ospite-patogeno.
“Il progetto PRP@CERIC è stato sviluppato partendo dalle competenze in genomica e data science già presenti nell’ente di ricerca e integrandole a quelle del sistema Area Science Park. Mi referisco, per esempio, alla ricerca di eccellenza nel campo della virologia dell’ICGEB come pure le capacità sperimentali della luce di sincrotrone di Elettra, centro di ricerca di rilevanza internazionale – ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo nel corso del kick off meeting di lancio del progetto – . Queste consolidate competenze scientifiche si completano con alcune specializzazioni presenti presso le università di Napoli, Salento e Salerno, partner con cui abbiamo già sviluppato progetti di rilevanza nazionale. L’integrazione di expertise differenti e la messa in rete di laboratori dislocati in diverse aree geografiche darà vita a un’infrastruttura unica in Europa che sarà al servizio del mondo della ricerca e dell’impresa, nazionale e internazionale”.
Il progetto PRP@CERIC, che durerà 30 mesi, intende inoltre gestire tutti i dati di ricerca prodotti in maniera FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), cioè i dati prodotti saranno trattati in modo da essere facilmente reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, nell’ottica di una scienza aperta e collaborativa a livello internazionale. La sostenibilità si estenderà anche al modello dell’alta formazione, in quanto il progetto prevede la realizzazione di master per laureati e training per la futura generazione di ricercatori.
Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
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