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Servizi per l'Innovazione

05.12.2023
Area Science Park firma a Belgrado un Memorandum d’intesa con quattro parchi scientifici e tecnologici della Serbia
La Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo ha firmato oggi nella capitale serba un Memorandum d’intesa con i parchi scientifici e tecnologici di Belgrado, Niš, Čačak e Novi Sad, a ulteriore sviluppo di una consolidata cooperazione con la Serbia iniziata nel 2015 per attività di assistenza tecnica nei campi del trasferimento tecnologico e dello sviluppo economico. La firma è avvenuta nell’ambito del Forum dell’Innovazione Italia-Serbia, l’evento di cooperazione economica e scientifica, dedicato al mondo dell’innovazione e delle start-up italiano e serbo e volto a promuovere le interazioni tra i sistemi dei due Paesi, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Serbia e dall’Agenzia ICE di Belgrado in collaborazione con i Ministeri serbi della Scienza, dello Sviluppo Tecnologico e dell’Innovazione, e dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, la Camera di Commercio serba – PKS, Impact Hub Belgrado e We Make Future Rimini. Scopo dell’accordo è attuare progetti congiunti nei settori di interesse comune e sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, in linea con gli obiettivi strategici europei e nazionali di Serbia e Italia. Questo, in particolare, sfruttando le capacità scientifiche e tecnologiche, come quelle generate dalle infrastrutture di ricerca e dalle piattaforme tecnologiche disponibili nei parchi scientifici coinvolti. Il Memorandum, inoltre, si propone di promuovere buone pratiche per condividere le conoscenze, offrire accesso ad attrezzature e laboratori, stimolare la mobilità degli studenti e del personale e sostenere l’organizzazione congiunta di eventi, seminari e workshop finalizzati alla creazione e rafforzamento delle reti di collaborazione. “Come Ente pubblico e nazionale di ricerca del MUR, che ha anche in carico la gestione del parco scientifico e tecnologico a Trieste, abbiamo la possibilità di sviluppare un doppio binario di collaborazione con i parchi della Serbia, che pure vedono la presenza delle istituzioni universitarie e dell’alta formazione” ha dichiarato la Presidente Petrillo “Pensiamo quindi a rafforzare le tradizionali attività congiunte legate ai modelli di gestione dei parchi per il sostegno allo sviluppo imprenditoriale, così come ad individuare settori della ricerca di comune interesse, ad esempio le scienze della vita, la transizione energetica e i materiali innovativi, per costruire progetti collaborativi. In questo contesto, l’intervento nella formazione e l’alta formazione giocano un ruolo di primo piano”. La Presidente ha inoltre ribadito l’importanza della collocazione territoriale dell’ente che ne fa una porta d’accesso privilegiato sui Balcani, Paesi con cui il dialogo è costante. La collaborazione potrà essere sviluppata attraverso accordi quadro e attuativi congiunti o separati, per dare vita a specifici attività e progetti. Il Memorandum avrà una durata di tre anni.
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04.12.2023
Space-tech e intelligenza artificiale: la tecnologia italiana sbarca a Seattle, nove startup a colloquio con i colossi USA
Dalla realtà mista per semplificare il lavoro durante le passeggiate spaziali ai supercondensatori solidi e modellabili per veicoli elettrici ad alte prestazioni, passando per il “girasole” spaziale che permette alle strutture orbitanti di accumulare più energia con i pannelli solari. Sono undici le startup italiane selezionate per partecipare il 4 dicembre al World Trade Center di Seattle, negli Stati Uniti, al Summit “Primo.Innovare.”, il programma di internazionalizzazione creato da Area Science Park e Serena–private operating foundation, che offre alle startup italiane la possibilità di entrare in contatto con alcuni tra i più importanti player del mercato americano. Dopo la prima edizione a Seattle nel 2022 e le tappe di New York e Boston del 2023, un nuovo evento nello stato di Washington: l’obiettivo è far entrare in contatto nove giovani realtà innovative italiane attive nei settori dell’intelligenza artificiale e dell’aerospazio con uno dei territori più vivaci per questi settori negli Stati Uniti e nel mondo. Il programma La giornata del 4 dicembre comincerà con una visita alla factory di Boeing di Renton, nell’area metropolitana di Seattle. Le startup avranno modo di entrare in contatto con il cuore produttivo del colosso degli aeromobili, raccontando le loro soluzioni innovative. Nel pomeriggio l’evento vero e proprio, al World Trade Center di Seattle. Il “summit” verrà introdotto dai saluti del vice-console generale d’Italia a San Francisco Davide Corriero, per poi lasciare spazio alle startup, che si presenteranno a una platea di un centinaio tra investitori e grandi aziende del territorio, tra cui membri del network Greater Seattle Partners, che conta oltre 900 imprese locali nel solo settore aerospace (tra le altre, oltre alla già citata Boeing, anche Blue Origin). Alcune delle più importanti saranno protagoniste della tavola rotonda che si svolgerà durante l’evento, in cui interverranno executive di Boeing, Microsoft, Amazon (Project Kuiper) e Google (NASA Project), oltre a Umbra Group – realtà industriale italiana già fornitore di Boeing e presente nello stato di Washington. All’evento parteciperanno anche Eviation Aircraft, produttore del primo bimotore completamente elettrico Alice e l’analista AIR-Aerospace Intelligence. Primo Innovare non termina però con l’evento fisico: i pitch delle startup saranno caricati e rimarranno disponibili nell’expo virtuale creato sul sito primoinnovare.org – un’ulteriore occasione di coltivare opportunità di business anche da remoto e a distanza di tempo, nel corso dei prossimi mesi. L’organizzazione A selezionare la ricca delegazione di startup italiane l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, organizzatore della manifestazione assieme a Serena. «Con Primo. Innovare. creiamo un punto di incontro privilegiato per startup innovative provenienti da diverse regioni italiane, offrendo loro una vetrina unica per presentarsi a investitori, fondi di venture capital e leader di alcune tra le più grandi società americane. Ancora una volta è l’innovazione a rappresentare un ponte tra Italia e Stati Uniti, un terreno comune sul quale rafforzare il rapporto tra i nostri paesi costruendo nuove relazioni», afferma Fabrizio Rovatti, dirigente tecnologo di Area Science Park.  «L’Italia è storicamente stata all’avanguardia nell’industria aeronautica. Primo. Innovare. porta ora a Seattle una delegazione di nuovi imprenditori con le loro realtà innovative che dimostrano i veloci e più recenti passi in avanti del settore aerospaziale. Un’accelerazione resa ancor più interessante dallo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, che non a caso è l’altro tema al centro del summit di quest’anno. Dopo gli ottimi riscontri ottenuti con l’edizione 2022, continuiamo a puntare sulle sinergie tra L’italia del fare e il Pacific Northwest qui negli Stati Uniti, un territorio che vanta la presenza di 900 aziende del settore che danno lavoro a 99mila persone solo nella contea di Seattle», dichiara Davide Viganò co-fondatore e presidente di Serena Corp, una fondazione non-for-profit focalizzata sul mettere in risalto il bello dell’Italia, della sua cultura imprenditoriale e soprattutto creare valore, collaborazioni, opportunità di innovazione per l’Italia nel Pacific Northwest degli Stati Uniti. Supporta il progetto anche Innovit, l’Innovation and Culture Hub italiano a San Francisco, uno spazio fisico che aggrega le attività di sostegno agli ecosistemi tecnologici, scientifici e innovativi italiani – con il suo Centro innovazione – a quelle dell’Istituto italiano di cultura, inaugurato nel 2022. Il Centro ha infatti arricchito l’offerta di soluzioni innovative di Primo Innovare portando a Seattle le realtà innovative che hanno intrapreso il percorso di accelerazione Call4Innovit-Space Economy nel 2023. Le startup selezionate Blacks | www.blacks-composites.it | Ravenna Blacks è specializzata in progettazione, prototipazione e produzione di componenti in materiali compositi avanzati (fibra di carbonio, di vetro, aramidica, fibre ibride…). Nel settore aerospace si occupa di progettazione e produzione di tooling sia in composito che in metallo, e di produzione di parti strutturali complesse. Delta Space Leonis | www.deltaspaceleonis.com | Roma Delta Space Leonis fornisce servizi spaziali a basso costo usando picosatelliti (<1kg). L’azienda sta progettando una propria costellazione che offrirà servizi di monitoraggio in settori come l’agricoltura, la produzione energetica, i trasporti, la protezione ambientale. A mantenere i costi accessibili sarà l’utilizzo di un deployer proprietario. L’azienda svilupperà anche delle stazioni miniaturizzate a terra per comunicare con i satelliti, e un modulo di trasmissione per rendere la costellazione compatibile con apparecchiature già esistenti. Geckoway | www.geckoway.com | Roma Geckoway ha sviluppato WolfPMB (Project Management Board), un software di project management per le missioni spaziali basato sulla mixed reality (XR). Il sistema supporta il lavoro ingegneristico e di manutenzione degli equipaggi durante le “passeggiate spaziali”, abilitando una migliore cooperazione tra gli astronauti e semplificando la fase di apprendimento ed esecuzione. Involve Space | www.involvespace.it | Como Involve Space sviluppa Stratostats, una piattaforma pseudo-satellitare composta da una sonda elevata da un pallone stratosferico a elio (a zero emissioni) capace di raggiungere e mantenere 30-40 km di altezza. La sonda – che viene recuperata al rientro a terra – può trasportare materiali o essere utilizzata per rilevazioni. L’azienda ha sviluppato anche un software AI, Neurostar, in grado di coordinare autonomamente le traiettorie di una o più sonde (ma anche droni e satelliti) in base alla direzione dei venti. Miprons | www.miprons.com | Roma Miprons sta sviluppando il primo sistema di propulsione orbitale che sfrutta l’elettrolisi dell’acqua, garantendo enormi benefici in termini di efficienza, performance, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il sistema può essere utilizzato da satelliti, veicoli di rientro, droni extra-atmosferici, prestandosi anche a numerose altre applicazioni. Nano-Tech | www.italnanotech.com | Ascoli Piceno Nano-Tech è una deep tech company che sviluppa e produce materiali compositi innovativi. Le sue formulazioni, ottenute con tecnologie proprietarie brevettate, consentono di ottenere materiali adatti a garantire prestazioni meccaniche e termiche elevate. Particolarmente adatto alle applicazioni aerospaziali è il materiale C-Preg 400, in grado di resistere a elevate temperature. Nabu | www.nabu.ag | Torino Nabu integra all’interno di un’unica piattaforma dati e informazioni che ottimizzano i processi di irrigazione in agricoltura. Il sistema unisce immagini satellitari e rilevazioni da sensori, efficientando la gestione delle risorse idriche ed energetiche. La stessa piattaforma permette di gestire da remoto i sistemi di irrigazione, creando pattern predittivi per l’attività di manutenzione. Novac | www.novacsupercap.com | Modena Novac sviluppa supercondensatori solidi modellabili per alte performance. I supercondensatori possono integrare le batterie nei veicoli elettrici per consentire rilasci immediati di energia. La soluzione di Novac è modellabile e adattabile alle forme dei veicoli, ed è utilizzabile anche in condizioni ambientali estreme come quelle spaziali. Lo stato solido garantisce anche standard di sicurezza più elevati. Revolv Space | www.revolvspace.com | Torino Revolv Space sviluppa meccanismi e sistemi di attuazioni per piccoli satelliti in grado di raddoppiare il tempo operativo dei loro payload e il fatturato degli operatori satellitari commerciali. Il loro primo prodotto è SARA, un sistema economico, autonomo e fail-safe che massimizza l’energia generata a bordo orientando i pannelli solari verso il sole.
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29.11.2023
Area Science Park nuovo membro di ELIXIR-IT
Area Science Park entra a far parte della rete ELIXIR, un’organizzazione intergovernativa che riunisce le risorse delle scienze della vita provenienti da tutta Europa. Queste risorse includono database, strumenti software, materiali di formazione, archiviazione nel cloud e supercomputer. L’obiettivo di ELIXIR è coordinare queste risorse in modo che formino un’unica infrastruttura. ELIXIR rende più semplice per gli scienziati trovare e condividere dati, scambiare competenze e concordare le migliori pratiche, aiutandoli ad acquisire nuove conoscenze su come funzionano gli organismi viventi. Area, tramite l’Istituto di Ricerca per l’Innovazione Tecnologica (RIT) gestisce infrastrutture di ricerca all’avanguardia e svolge attività di ricerca di punta nel campo delle scienze della vita, della scienza dei materiali e della scienza dei dati, grazie ai suoi tre laboratori di ultima generazione: Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE), Laboratorio di Microscopia Elettronica (LAME) e Laboratorio di Data Engineering (LADE). Il Nodo Italiano di ELIXIR, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, attualmente comprende 28 partner tra istituti di ricerca, università e istituzioni tecnologiche. ELIXIR-IT si propone di riunire tutti i ricercatori italiani che operano nel campo della bioinformatica, favorendo lo scambio e lo sviluppo di competenze, integrando tra loro le diverse risorse bioinformatiche italiane riconosciute a livello internazionale e contribuendo alla loro integrazione all’interno dell’infrastruttura europea. RIT ospita e coordina diversi laboratori dedicati alle scienze della vita, anche attraverso il progetto PRP@CERIC, e i servizi di ORFEO, un datacenter ottimizzato per trattare workflow di biologia computazionale. In particolare, verrà integrato nella piattaforma ELIXIR-IT DPCfam, un metodo di machine learning per l’individuazione automatica di famiglie di proteine a partire da grandi dataset, sviluppato e gestito dal Laboratorio di Data Engineering.
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29.11.2023
Innovazione e sostenibilità sono determinanti per la crescita delle imprese, lo dimostra l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG
Innovazione, sostenibilità ambientale ed efficientamento produttivo sono i fattori che hanno determinano la crescita delle imprese del comparto metalmeccanico del Friuli Venezia Giulia. Non solo: le imprese del territorio registrano aumenti di fatturato superiori rispetto al dato nazionale così come al resto del settore manifatturiero regionale, ma l’incognita della attuale condizione economica e politica rappresenta un freno sulle strategie di sviluppo. È quanto emerge dalla presentazione dei dati dell’Osservatorio della Metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia, presentato oggi nella sala “Bruno de Finetti”, del Dipartimento DEAMS dell’Università degli Studi di Trieste. Giunto alla sua terza edizione, il report ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, riunisce le banche dati di Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park che sintetizza in un’unica piattaforma le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale, della Direzione Studi di Intesa Sanpaolo, di Università degli Studi di Trieste e Università degli Studi di Udine. Lo studio sinergico a cui contribuiscono i prestigiosi attori del panorama regionale, mettendo a disposizione il proprio know-how, traccia un’analisi quantitativa e qualitativa delle condizioni del comparto produttivo e ne restituisce non solo un’immagine attuale nitida, ma anche una proiezione dei possibili percorsi di sviluppo futuro. Area Science Park ha mappato le più di 5.000 aziende del comparto metalmeccanico regionale, restituendo un’immagine nitida del settore elettro-meccanico e delle filiere collegate. Confrontando l’andamento delle imprese della metalmeccanica in Friuli Venezia Giulia negli anni precedenti, nonostante un complessivo aumento tra il 2021 e il 2022 (+ 0.4%), si registra una calo del numero di imprese tra il 2022 e il 2023. Il dato è in linea con il complessivo rallentamento della crescita economica regionale, comprovata anche da una diminuzione del -0,5% delle imprese della manifattura, e derivante anche dalla complessiva diminuzione della produzione industriale. La decrescita, però, risulta modesta in quanto nel primo semestre del 2023 il settore della meccanica ha registrato un incremento delle vendite. In controtendenza risulta il Pordenonese, in cui si registrano segni di resilienza e un aumento del numero delle aziende, a conferma della sua posizione trainante per il settore, con 7,1 imprese della metalmeccanica ogni 100. Osservando i dati relativi all’innovazione, è corretto affermare che le imprese della metalmeccanica continuano a registrare una buona performance in Ricerca & Innovazione. Il primo segnale si riceve nella attività di brevettazione, che registra un +16% di imprese depositanti di almeno un brevetto, italiano o europeo. Sono 241 le imprese che tra il 2012 e il 2022, hanno depositato in totale 1.708 brevetti, di cui una grande maggioranza (1.051) con un codice brevettuale del settore Mechanical Engineer. Di questi, 382 fanno riferimento al campo tecnologico Machine Tool e 233 Thermal process and apparatus, a testimonianza della forte vocazione brevettuale per l’innovazione termo-meccanica in senso stretto. Tenendo sempre conto dei brevetti depositati, è interessante monitorare i Green Patents – ovvero le innovazioni che hanno il preciso obiettivo di portare un miglioramento ambientale – che nel caso delle imprese della metalmeccanica per il periodo 2012-2022 sono 108, e presentano principalmente codici relativi al settore Chemistry (65) e Mechanical Engineer (59). Un altro segnale è rappresentato dalla capacità di approcciare bandi competitivi come quelli europei. Infatti, con il lancio del nuovo programma quadro Horizon Europe, le aziende della metalmeccanica sono riuscite a cogliere questa opportunità: da una prima analisi, emerge che le imprese della metalmeccanica FVG si impegnano principalmente in progetti legati ad environmental engineering (keyword citata 33 volte) computer and information sciences – 29 – ed electrical engineering, electronic engineering, information engineering – 27. Un importante punto è rappresentato dalla performance delle imprese della metalmeccanica in termini di sostenibilità ambientale: sono 142 le aziende che hanno dato segnali di voler promuovere la sostenibilità ambientale della manifattura regionale in generale. A illustrare i dati, è intervenuto per Area Science Park Enrico Longato: “A un anno dalla sua prima edizione, i dati ci restituiscono l’immagine di un comparto che risente sì della congiuntura attuale, caratterizzata dall’incertezza a più livelli, ma che al tempo stesso conferma una spinta verso l’innovazione. Particolarmente interessante è stato rilevare la correlazione tra innovazione e sostenibilità in quanto delle 142 aziende che presentano segnali di sostenibilità ambientale, il 92% presenta anche segnali di innovazione, avallando così la tesi che l’attenzione alla sostenibilità porta con sé ricadute importanti in innovazione intesa come brevettazione, certificazione, e finanziamenti regionali e comunitari. Questo dato ci mostra una possibile via per garantire un futuro aziendale competitivo.” “L’incertezza si affronta con il Movimento – ha affermato Sergio Barel, Presidente di Cluster COMET -. È fondamentale comprendere che l’incertezza non deve mai tradursi in inazione, nello ‘stare fermi’. L’immobilismo non è una risposta valida; al contrario, è proprio in questi momenti che dobbiamo essere più agili, pronti a sperimentare, ad adattarci e a innovare. Dobbiamo predisporre organizzazioni che siano preparate a gestire l’incertezza di fronte a noi. È impossibile e sbagliato pensare che possano essere pronte a qualcosa che non conosciamo. Per essere preparati dobbiamo conoscere, studiare ed ‘imparare’ diversi scenari e rivisitare il nostro ‘sapere’ ed il modello di business che adottiamo. L’incertezza, se affrontata con coraggio e lungimiranza, può diventare un terreno fertile per la crescita e l’evoluzione”. Il report è disponibile a questo link
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27.11.2023
Terre rare: EMCEI premia uno studio di Area sull’analisi bibliometrica
L’e-paper dal titolo Rare earth elements from e-waste: bibliometric analysis di Marinella Favot, dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park, è risultato vincitore della categoria “Natural resources, agriculture and environment” dell’EMCEI, l’EuroMediterranean Conference for Environmental Integration. Scopo dello studio indagare lo stato degli studi scientifici in materia di recupero delle terre rare dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. EMCEI è una conferenza internazionale in cui si dibattono tutti i temi trasversalmente legati alla salvaguardia, tutela e protezione dell’ambiente mediterraneo, universalmente identificato come hotspot del cambiamento climatico. Una sezione importante della conferenza è dedicata alla produzione scientifica su 16 diverse categorie, con la preventiva candidatura da parte degli autori di studi e ricerche sottoforma di paper scientifici. “La ricerca è stata condotta all’interno del progetto più ampio denominato CRM.Pharma finanziato dal Ministero dell’Ambiente in cui sono coinvolti anche i colleghi Sara Blasi e Marcello Guaiana– ha affermato Marinella Favot dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park -. L’analisi è relativa alla produzione scientifica sul tema del riciclo delle terre rare (REEs) da rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). A parte un numero limitato di articoli scientifici pubblicati prima del 2000, la produzione scientifica sul tema ha avuto inizio dal 2007. Quindi l’argomento di ricerca è relativamente “giovane” ma sta diventando sempre più centrale vista la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento delle terre rare, fondamentali nella “twin transition” (green and digital). Stiamo approfondendo anche l’analisi dei brevetti relativi al riciclo delle terre rare dai RAEE, con il collega Riccardo Priore dell’Ufficio Valorizzazione della Ricerca”. Le perturbazioni internazionali, come la temporanea riduzione dell’export cinese di REEs avvenuta dall’inizio del 2010, ha dato un’accelerata alla ricerca di fonti alternative di approvvigionamento, ad esempio le così dette “miniere urbane”. I settori scientifici più produttivi sul tema sono le scienze ambientali, l’ingegneria e la chimica, e c’è ampio spazio di ricerca nell’ambito “business and economics” per esplorare la sostenibilità economica ed ambientale del recupero di terre rare dai rifiuti, ed eventualmente proporre policy e incentivi a sostegno di progetti industriali innovativi. Il numero di ricercatori e studiosi, per ora abbastanza contenuto, dovrebbe aumentare sensibilmente nei prossimi anni: l’Italia è infatti tra i 5 Paesi più prolifici al mondo per numero di pubblicazioni sul tema. Qui il paper
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22.11.2023
Life IN-PLAN presentato ad Urbanpromo 2023
Il 7 novembre il progetto IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning) è stato presentato nell’ambito della sessione Città Climate Neutral di Urbanpromo 2023, il congresso annuale dell’INU, l’Istituto Nazionale di Urbanistica. Questa è stata anche un’ occasione di confronto delle reciproche esperienze con i Comuni di Firenze e Torino e con alcuni ricercatori del DAStU del Politecnico di Milano (progetto ClimaBorough) e dell’ENEA (progetto DE-Sign). L’obiettivo generale di IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning) è infatti quello di sviluppare, testare e implementare la metodologia IN-PLAN – una struttura di supporto di lunga durata che consenta agli enti locali e regionali di attuare efficacemente i loro piani energetici, climatici e territoriali grazie a un’integrazione della pianificazione energetica e climatica con la pianificazione territoriale, a un impegno convergente in tutti i livelli politici e specifiche voci nei bilanci locali e regionali dedicate alle misure da mettere in atto. Il progetto mira anche a raggiungere potenziali decisori politici e funzionari/tecnici delle PA per identificare gli enti territoriali interessati a partecipare al progetto come “pilot”: il loro ruolo sarà quello di testare la metodologia per l’integrazione degli aspetti energetici e di adattamento ai cambiamenti climatici nei piani di governo del territorio, ottenendo un supporto nella loro redazione e revisione. La registrazione della sessione è disponibile qui.
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15.11.2023
Accelerare lo sviluppo di nuove molecole grazie a un reattore chimico automatizzato: Katakem vince l’edizione 2023 di Startup Marathon
Un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e di trasformarlo in un file. È la tecnologia innovativa di Katakem, startup di Catanzaro che si è aggiudicata il primo premio della Startup Marathon 2023. Il contest per startup promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica si è concluso martedì 14 novembre, con un evento ospitato nella sede UniCredit di Verona. Dieci le finaliste selezionate da una giuria di imprenditori, investitori ed esperti del settore, a partire da una rosa di 61 aziende innovative iscritte al contest da 34 tra incubatori, acceleratori e centri di ricerca universitari.Attive nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity, dell’agritech, della robotica e delle life science, le dieci startup si sono contese l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab. Ad aggiudicarsi la vittoria finale è stata Katekem – iscritta dall’innovation hub calabrese Entopan – che ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.Sul podio anche Enphos di Verona, candidata al contest dal consorzio INSTM, e la padovana Rozes, spin-off dell’Università di Padova. Enphos si occupa di sviluppare soluzioni per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata. Rozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta.La finale dell’edizione 2023 è stata il primo evento dal vivo nella storia del contest, nato nel 2020. Per tutte startup giunte alla fine del percorso, l’evento ha rappresentato un’occasione di incontro e di networking con imprenditori e investitori, coinvolti come pubblico durante la sessione di pitch e poi in sessioni one-to-one con le imprese finaliste.Durante la finale è intervenuta anche la migliore startup a maggioranza femminile di Startup Marathon 2023, già proclamata durante il Digital Day dello scorso 27 ottobre – l’evento online in cui, tra le 35 imprese pre-selezionate, sono state individuate le finaliste. Si tratta di Bioverse, che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. L’azienda ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. Grazie a questo risultato, la startup ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women. A candidare Bioverse alla manifestazione, in qualità di acceleratore di impresa, è stato Almacube, l’innovation hub di Confindustria Emilia Area Centro e Università di Bologna.A conclusione dell’evento anche l’intervento di presentazione del team Enacuts Polimi del Politecnico di Milano, vincitore della competizione Enacuts nazionale.«Possiamo affermare che la quarta edizione di Startup Marathon è stata un successo», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Non solo sotto il profilo quantitativo – quella di quest’anno è stata infatti l’edizione con il maggior numero di iscrizioni – ma soprattutto sotto il profilo qualitativo. Le startup che hanno partecipato sono infatti un campione rappresentativo del potenziale di innovazione del nostro paese, un potenziale che Startup Marathon lavora per sviluppare appieno».«La finale ha confermato il valore delle startup selezionate da una giuria altamente competente sui temi dell’innovazione», commenta Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Come UniCredit siamo molto soddisfatti per il risultato di questa quarta edizione della Startup Marathon che per la prima volta ha visto anche l’evento in presenza presso la nostra sede di Verona per la finale. Il progetto è una conferma di come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita, e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», sottolinea Gianni Potti Presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi, se non fossero sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione». Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup in garaLe 10 startup che hanno preso parte alla finale sono: Agreen Biosolutions, Audio Innova, Biomeye, Cyber Evolution, Cyberneid, Enphos, Katakem, Lightscience, Robotizr, Rozes. Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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06.11.2023
Startup Marathon, ecco le dieci finaliste: il 14 novembre si sfideranno per la vittoria davanti a grandi aziende e potenziali investitori
Dal sistema di riconoscimento oculare a distanza al sistema per la produzione di idrogeno verde, passando per soluzioni in grado di ottimizzare le risorse nelle filiere agricole. Sono alcune delle innovazioni proposte dalle finaliste dell’edizione 2023 di Startup Marathon, la quarta, che il prossimo 14 novembre nella sede di UniCredit di Verona si contenderanno la vittoria finale, in quello che sarà il primo evento fisico nella storia della manifestazione. In palio, per la vincitrice, c’è l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e la preselezione per il programma di internazionalizzazione Primo Innovare, che si svolge negli Stati Uniti. Le 10 finaliste, attive in settori come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity, la robotica, il biomedicale e l’agritech, sono state selezionate durante il Digital Day del 27 ottobre dal comitato scientifico della manifestazione, presieduto da Mariarosa Trolese, Board Member dell’Italian Business Angels Network (IBAN). All’evento, organizzato nell’ambito del DigitalMEET, avevano partecipato 35 realtà individuate tra le 61 che sono state candidate da incubatori e acceleratori di impresa da tutta Italia.Oltre a contendersi la vittoria finale, le finaliste avranno la possibilità di presentare la propria azienda di fronte a una platea di imprenditori e investitori. La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie.Sempre durante il Digital Day è stato conferito il premio che Startup Marathon riserva alla migliore startup a maggioranza femminile. Ad aggiudicarselo è stata Bioverse, azienda che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. Il team, formato da Caterina Giuliani (Ceo), Barbara Tommassini (Cto) e Franco Pradelli (Clinical investigator), ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. L’azienda, nata a Bologna nel 2020 con un brevetto in fase di certificazione, ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women. «Sono due gli elementi di soddisfazione legati a questa edizione», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Il primo riguarda la quantità: non avevamo mai ricevuto così tante candidature, segno che la manifestazione sta crescendo e si sta allargando a tutto il territorio nazionale. Il secondo, ancora più importante, è relativo alla qualità delle startup che hanno partecipato, a testimonianza di quanto sia vitale l’ecosistema italiano dell’innovazione».«Siamo molto soddisfatti come UniCredit per il risultato di questa prima parte della Startup Marathon che ha portato alla selezione di 10 startup innovative ad alto potenziale che si presenteranno alla finale del 14 novembre a Verona», dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Il progetto ha l’ambizione di evidenziare come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per la valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione».Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup finaliste Agreen Biosolutions | www.agreenbiosolutions.com | Campoformido (UD)Agreen Biosolutions sviluppa soluzioni biologiche per la nutrizione e la protezione delle colture al fine di sostituire efficacemente i prodotti chimici attualmente utilizzati e consentire lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile. Ha sviluppato OZ.ON, una piattaforma produttiva di olio ozonizzato che consente di produrre circa 4 volte di più rispetto agli attuali macchinari in commercio, dimezzando i costi di produzione.Audio Innova | www.audioinnova.com | Padova | Università di PadovaAudio Innova è uno spin-off dell’Università di Padova che si avvale del know-how sviluppato al Centro di Sonologia Computazionale del dipartimento di Ingegneria dell’informazione. L’azienda offre prodotti e servizi in ambienti tecnologicamente aumentati per l’apprendimento, il restauro e la conservazione di beni culturali musicali.Biomeye | www.biomeye.com | Dalmine (BG) | Bergamo SviluppoBiomeye propone soluzioni biometriche contactless basate sul riconoscimento oculare a distanza. La tecnologia abilitante combina hardware, software e intelligenza artificiale per garantire l’accesso sicuro a mani libere, effettuare transazioni senza contatto veloci e sicure, contrastare furti di identità, proteggere beni e dati industriali, prevenire incidenti e infortuni e fornire dati altamente affidabili sul customer behavior.Cyber Evolution | www.cyberevolution.it | Firenze-Bologna | IndustrioCyberEvolution si occupa di cybersecurity nei segmenti OT, IoT e IT tramite dispositivi embedded o pronti all’uso. Ha brevettato LECS, il primo sistema di sicurezza informatica cyber-fisica al mondo con un approccio plug&play, coniugando sicurezza tecnica ed accessibilità user-friendly delle innovazioni sviluppate.Cyberneid | www.cyberneid.com | Napoli | Startuphub2030 (Assintel)Cyberneid progetta, crea e gestisce servizi e soluzioni SW/HW per carta d’identità elettronica, passaporto elettronico, firma digitale e certificazione di documenti, verifica dell’identità, eKYC, onboarding sicuro e autenticazione forte. La particolarità del team è la capacità di fondere tecnologie solitamente distinte, come l’IA e l’EI, per creare innovazione.Enphos | www.enphos.com | Verona | INSTMEnphos si occupa di sviluppare per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata.Katakem | www.katakem.com | Catanzaro | EntopanKatakem ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.LightScience | www.lightscience.ai | Caserta-Como | Incubatore CampanoLightScience si occupa di digitalizzare l’intero processo analitico per fornire dati sulla salute rapidi, semplici e affidabili. Sta sviluppando Mylab, un dispositivo portatile che renderà gli esami del sangue a distanza più facili, veloci ed economici. Il dispositivo permette uno screening di massa rapido, affidabile e sicuro senza la necessità di reagenti chimici.Robotizr | www.robotizr.com | Teramo | IndustrioRobotizr offre un’interfaccia no-code intuitiva per un controllo completo e semplice dei bracci robotici industriali, semplificandone la gestione adattando l’automazione delle linee di produzione. Il sistema modulare di automazione ambisce, tramite una descrizione naturale delle azioni, a diventare interfaccia universale di qualsiasi braccio robotico.Rozes | www.rozes.it | Padova | Università di PadovaRozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta. Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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30.10.2023
Area Science Park a Ecomondo 2023 con il progetto Refiber
Area Science Park partecipa a Ecomondo 2023, evento internazionale di riferimento per la green and circular economy che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre 2023, per presentare i risultati ottenuti con il progetto REFIBER. Ospitato da Innovando (Padiglione D2, Stand 104) azienda partner che sviluppa soluzioni per la gestione post-produzione e post-consumo dei rifiuti, il team del progetto REFIBER illustrerà al pubblico come il problema dell’abbandono della vetroresina possa trasformarsi in opportunità, attraverso l’attivazione di nuove filiere di riciclo, accompagnando la filiera nautica verso una maggiore sostenibilità e tutela dell’ambiente. Il giorno 9 novembre dalle 12.00 alle 13.15 (Sala Gialla, Hall Sud) Area e Innovando organizzano inoltre la Tavola Rotonda “Un mare di vetroresina. Una prospettiva per una nautica sostenibile”, durante la quale, esperti del settore discuteranno delle attuali barriere e soluzioni che includono innovazioni tecnologhe e revisioni normative necessarie a superare la sfida per una nuova gestione della vetroresina delle imbarcazioni a fine vita. SCARICA IL PROGRAMMA 9 novembre 2023, 12.00 – 13.15 TAVOLA ROTONDA  “Un mare di vetroresina. Una prospettiva per una nautica sostenibile” Sala Gialla, Hall Sud RELATORI Marcello Guaiana – Project Manager Programma REFIBER, Area Science Park Christian Zingaro – Sales Director, Innovando Srl Ivana Lazarevic – Direttrice generale, APER Eco-organisme bateaux de plaisance Marco Diani – Ricercatore – Politecnico di Milano Silvia Sorrentino – Avvocato, Studio Legale Sorrentino MODERATORE Vittorio Oreggia – Direttore – GEA Agency
Servizi per l'Innovazione
27.10.2023
Indagine “Mobilità della Conoscenza” 2023: aumentano studenti e ricercatori in FVG a due anni dalla pandemia
Nel complesso, sebbene i dati siano ancora lontani da quelli pre-pandemia, il 2022 è stato sicuramente l’anno in cui la mobilità internazionale incoming ha ripreso in modo più consistente, anche dai Paesi extra europei, particolarmente penalizzati dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Questo è quanto emerge dalla “Mobilità della Conoscenza”, l’indagine annuale realizzata da Area Science Park che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle 17 istituzioni di ricerca partner del SiS FVG. L’indagine rileva il numero di ricercatori e studenti stranieri presenti presso gli istituti di ricerca, università e conservatori partner del network, i flussi di mobilità incoming e outgoing, le differenze di genere, gli interessi di studio e i Paesi di origine. L’edizione 2023 fa riferimento all’anno accademico 2021/2022 per gli studenti e all’anno 2022 per ricercatori e docenti. I dati, a distanza di due anni dall’inizio della pandemia, vedono un primo segnale di ripresa, in particolare per quanto riguarda la mobilità incoming, sia degli studenti che dei ricercatori e docenti, così come è ripresa la mobilità outgoing degli studenti iscritti presso le Università e i Conservatori della regione. Le iscrizioni ai corsi di Università e Conservatori del Friuli Venezia Giulia nell’anno accademico 2021/2022, che avevano visto un aumento di quasi 1.200 studenti, sono rimaste in linea con l’anno precedente. Gli studenti iscritti, infatti, sono 36.459 così come la percentuale degli iscritti stranieri che è rimasta al 6%, ovvero 2.363 in numeri assoluti. La percentuale di studentesse iscritte alle Università e ai Conservatori regionali rimane ancora invariata rispetto al passato, ovvero pari al 55%, ed è rappresentata soprattutto da chi frequenta i corsi di Scienze Umane e Sociali. Il numero di studenti stranieri incoming, ovvero quelli provenienti da Università e istituzioni estere che hanno trascorso un periodo di studio in regione, è stato di oltre quattro volte superiore rispetto all’anno precedente, passando da 139 a 660 unità. Il dato è inoltre equamente suddiviso tra maschi e femmine. Questo forte rialzo è dunque indice della ripresa della mobilità studentesca a distanza di due anni dall’inizio della pandemia. Anche gli studenti iscritti alle università regionali che hanno trascorso un periodo all’estero grazie ad un programma di scambio (mobilità outgoing), hanno registrato un deciso aumento, passando da 474 a 1.158 unità. Rimangono invece stabili le destinazioni, che nell’88% dei casi sono i Paesi dell’Europa UE. Le presenze complessive di docenti e ricercatori, sia italiani che stranieri, sono sostanzialmente rimaste invariate rispetto all’anno precedente. Il dato, 3.359 unità, rimane infatti ancora lontano dalle presenze registrate prima della pandemia, che erano poco più del doppio (6.960 unità nel 2019). Anche il dato sul genere è stabile rispetto all’anno precedente: le donne rappresentano il 36% del campione. Si è invece finalmente attenuato il drastico calo che dal 2020 aveva coinvolto ricercatori e docenti stranieri incoming, ovvero coloro che avrebbero dovuto raggiungere il Friuli Venezia Giulia per un periodo, anche breve, di studio o ricerca presso gli enti del SiS FVG per poi far rientro nelle proprie istituzioni. Sebbene i dati del 2022, che sfiorano le 4.000 unità, siano ancora molto lontani da quelli pre-pandemia, sono decisamente incoraggianti se paragonati a quelli dell’anno precedente. L’87% di questo target continua ad appartenere all’area scientifica che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo. Sebbene in proporzioni minori rispetto alla mobilità incoming, anche la mobilità outgoing di ricercatori e docenti ha visto un netto rialzo. I viaggi all’estero, infatti, sono quasi raddoppiati passando da 31 a 58. Le principali destinazioni rimangono i Paesi dell’Europa UE (40%) seguiti dal Nord America (17%). L’indagine completa è disponibile sul sito SiS FVG e a questo link.
Servizi per l'Innovazione
25.10.2023
Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca
Nell’ambito delle attività del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del friuli Venezia Giulia che mette insieme 17 enti di ricerca e innovazione regionali, Area Science Park in collaborazione con il CLab dell’Università di Trieste promuove un ciclo di seminari sui temi della proprietà intellettuale e della valorizzazione dei risultati della ricerca. Dedicati in particolare a docenti e ricercatori dell’ateneo, ma aperti a tutti gli interessati, i seminari si svolgeranno presso il CLab dell’Università degli Studi di Trieste, in via F. Severo, 40 (Ex Ospedale Militare). Si inizia giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 14.00 con il primo di tre incontri dal titolo “Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs”, e che avrà come relatore Giulio Selvazzo, Communication and Corporate Affairs di GLP Intellectual Property Office. Selvazzo ha lunga esperienza come relatore per diversi workshop e seminari sulla Proprietà Intellettuale e ha all’attivo diverse pubblicazioni sul tema anche in ambiti più emergenti, come ad esempio le applicazioni legate al mondo dei software. Il 2° e il 3° modulo, “Brevetti, know how e trade secrets” e “Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing”, si svolgeranno il 23 novembre e il 18 gennaio e vedranno la partecipazione di Davide Luigi Petraz – Co-Managing Partner GLP Intellectual Property Office. Avvocato e Mandatario Brevetti, Marchi e Disegni, Petraz è professore a contratto di Proprietà Intellettuale all’Università di Trieste ed ha maturato una notevole esperienza nella rappresentanza presso l’Ufficio Brevetti Europeo di diverse realtà aziendali. Per AIPPI, l’Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, è parte del Consiglio Direttivo italiano. La partecipazione ai seminari è gratuita, previa iscrizione. PROGRAMMA: Modulo 1 – Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs Relatore: Giulio Selvazzo 26 ottobre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 ISCRIZIONE Modulo 2 – Brevetti, know how e trade secrets Relatore: Davide Petraz 23 novembre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 ISCRIZIONE Modulo 3 – Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing Relatore: Davide Petraz 18 gennaio 2024 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 ISCRIZIONE
Infrastrutture di ricerca Opportunità Servizi per l'Innovazione
24.10.2023
Startup Marathon, chiuse le candidature: sfida tra 35 imprese innovative da tutta Italia per l’accesso alla finale del contest
Le migliori startup e imprese innovative segnalate da incubatori e acceleratori di tutta la Penisola, di fronte a una platea di aziende, investitori e specialisti del settore. Sono 35, su 61 candidature, le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day di venerdì 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. L’evento avrà inizio alle 14, si svolgerà online nell’ambito del programma di DIGITALmeet e potrà essere seguito tramite questo link. Durante il pomeriggio saranno trasmessi brevi video pitch di presentazione delle 35 startup selezionate tra le oltre 60 che sono state iscritte al contest dagli incubatori e dagli acceleratori di impresa che le ospitano. Sono 34 gli incubatori e acceleratori che hanno aderito al contest, candidando le startup. I progetti saranno valutati da un comitato tecnico- scientifico formato da esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network. SCARICA IL PROGRAMMA A intervallare le presentazioni delle startup in gara saranno gli interventi delle realtà che hanno promosso il contest e dei partner, che illustreranno le ragioni che li hanno spinti a sostenere Startup Marathon e le opportunità di finanziamento per le realtà innovative più interessanti. «Siamo soddisfatti delle adesioni ricevute per questa quarta edizione di Startup Marathon», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Un risultato che attesta la capacità di questa iniziativa di fare rete tra gli attori dell’ecosistema italiano dell’innovazione. Ora attendiamo con interesse la selezione della giuria per l’evento finale, il primo organizzato in presenza nella storia di Startup Marathon: una grande opportunità reciproca di incontro tra startupper, aziende e investitori». Dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est: «UniCredit sostiene Startup Marathon per promuovere l’innovazione e favorire un efficace ecosistema utile alla crescita delle startup. Questo impegno si inserisce nel supporto alle pmi italiane, cruciali per l’economia del nostro territorio. Le prime tre edizioni della Marathon hanno mostrato realtà con progetti di alta qualità e brevetti depositati. Per la quarta edizione, si mira a mantenere gli elevati standard già raggiunti, se non a superarli, vista la presenza di un comitato scientifico esperto e la possibilità di incontri in presenza per favorire finanziamenti e varie collaborazioni. Essere al fianco di altri importanti partner come Area Science Park e DIGITALmeet ci ha spinto ancor di più a sostenere questo evento. Il nostro obiettivo è che Startup Marathon diventi una piattaforma di business al fine di aiutare proprio le stesse startup, selezionate attraverso acceleratori, incubatori, parchi scientifici ed università, a individuare opportunità di business attraverso b2b con i nostri clienti. Startup Marathon rappresenta un’autentica opportunità di aggregare gli attori del mondo dell’innovazione, contribuendo a un percorso virtuoso nel settore, favorendo sviluppi a beneficio di tutti i protagonisti del sistema». «Startup Marathon è diventato ormai un evento nazionale nel mondo dell’innovazione e di ciò siamo molto fieri», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «La formula di abbinare le startup a un incubatore o parco scientifico o altro soggetto impegnato nel mondo dell’innovazione e della ricerca risulta decisamente vincente. La selezione svolta progressivamente piace molto: su 61 candidature, sono 35 infatti le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day del 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest in programma il 14 novembre. In fondo, con la formula dell’“elevator pitch” lo startupper mette in luce l’innovazione della sua startup e la sua capacità di risolvere un problema comune. Determinante risulterà trovare equilibrio tra brevità e impatto, tra essenzialità e originalità. Buona fortuna ai partecipanti nel viaggio verso un elevator pitch irresistibile». Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi. I premi in palio La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione Unicredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie. È previsto anche un premio speciale per una startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile. Questa azienda sarà inserita tra le preselezionate per prendere parte al programma di internazionalizzazione Prospera Women. I partner Oltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef. Le startup in garaLe 35 startup selezionate che parteciperanno al Digital Day sono: Biomeye, Lightscience, B4Chem, Cyber Evolution, Robotizr, Audio Innova, Agreen Biosolutions, Develop-Players, The Glass Elite, Regrowth, Cyberneid, Proxima Robotics, Pillnovations, Enphos, Bioverse, Automyo, Vz Compliance, Seere, Alpmine, Ecodrone, Docunque, Rozes, Evotion, Lualtek, Flowpay, Hackable, Innereo, Hygge, MDE Research, Goojob, Decripto World, YP Trainer, Ettomio, General Impact, Joule.
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