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Terre rare: EMCEI premia uno studio di Area sull’analisi bibliometrica
L’e-paper dal titolo Rare earth elements from e-waste: bibliometric analysis di Marinella Favot, dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park, è risultato vincitore della categoria “Natural resources, agriculture and environment” dell’EMCEI, l’EuroMediterranean Conference for Environmental Integration. Scopo dello studio indagare lo stato degli studi scientifici in materia di recupero delle terre rare dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. EMCEI è una conferenza internazionale in cui si dibattono tutti i temi trasversalmente legati alla salvaguardia, tutela e protezione dell’ambiente mediterraneo, universalmente identificato come hotspot del cambiamento climatico. Una sezione importante della conferenza è dedicata alla produzione scientifica su 16 diverse categorie, con la preventiva candidatura da parte degli autori di studi e ricerche sottoforma di paper scientifici.
“La ricerca è stata condotta all’interno del progetto più ampio denominato CRM.Pharma finanziato dal Ministero dell’Ambiente in cui sono coinvolti anche i colleghi Sara Blasi e Marcello Guaiana– ha affermato Marinella Favot dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park -. L’analisi è relativa alla produzione scientifica sul tema del riciclo delle terre rare (REEs) da rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). A parte un numero limitato di articoli scientifici pubblicati prima del 2000, la produzione scientifica sul tema ha avuto inizio dal 2007. Quindi l’argomento di ricerca è relativamente “giovane” ma sta diventando sempre più centrale vista la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento delle terre rare, fondamentali nella “twin transition” (green and digital). Stiamo approfondendo anche l’analisi dei brevetti relativi al riciclo delle terre rare dai RAEE, con il collega Riccardo Priore dell’Ufficio Valorizzazione della Ricerca”.
Le perturbazioni internazionali, come la temporanea riduzione dell’export cinese di REEs avvenuta dall’inizio del 2010, ha dato un’accelerata alla ricerca di fonti alternative di approvvigionamento, ad esempio le così dette “miniere urbane”. I settori scientifici più produttivi sul tema sono le scienze ambientali, l’ingegneria e la chimica, e c’è ampio spazio di ricerca nell’ambito “business and economics” per esplorare la sostenibilità economica ed ambientale del recupero di terre rare dai rifiuti, ed eventualmente proporre policy e incentivi a sostegno di progetti industriali innovativi. Il numero di ricercatori e studiosi, per ora abbastanza contenuto, dovrebbe aumentare sensibilmente nei prossimi anni: l’Italia è infatti tra i 5 Paesi più prolifici al mondo per numero di pubblicazioni sul tema.
Qui il paper
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Life IN-PLAN presentato ad Urbanpromo 2023
Il 7 novembre il progetto IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning) è stato presentato nell’ambito della sessione Città Climate Neutral di Urbanpromo 2023, il congresso annuale dell’INU, l’Istituto Nazionale di Urbanistica. Questa è stata anche un’ occasione di confronto delle reciproche esperienze con i Comuni di Firenze e Torino e con alcuni ricercatori del DAStU del Politecnico di Milano (progetto ClimaBorough) e dell’ENEA (progetto DE-Sign).
L’obiettivo generale di IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning) è infatti quello di sviluppare, testare e implementare la metodologia IN-PLAN – una struttura di supporto di lunga durata che consenta agli enti locali e regionali di attuare efficacemente i loro piani energetici, climatici e territoriali grazie a un’integrazione della pianificazione energetica e climatica con la pianificazione territoriale, a un impegno convergente in tutti i livelli politici e specifiche voci nei bilanci locali e regionali dedicate alle misure da mettere in atto.
Il progetto mira anche a raggiungere potenziali decisori politici e funzionari/tecnici delle PA per identificare gli enti territoriali interessati a partecipare al progetto come “pilot”: il loro ruolo sarà quello di testare la metodologia per l’integrazione degli aspetti energetici e di adattamento ai cambiamenti climatici nei piani di governo del territorio, ottenendo un supporto nella loro redazione e revisione.
La registrazione della sessione è disponibile qui.
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Accelerare lo sviluppo di nuove molecole grazie a un reattore chimico automatizzato: Katakem vince l’edizione 2023 di Startup Marathon
Un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e di trasformarlo in un file. È la tecnologia innovativa di Katakem, startup di Catanzaro che si è aggiudicata il primo premio della Startup Marathon 2023. Il contest per startup promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica si è concluso martedì 14 novembre, con un evento ospitato nella sede UniCredit di Verona. Dieci le finaliste selezionate da una giuria di imprenditori, investitori ed esperti del settore, a partire da una rosa di 61 aziende innovative iscritte al contest da 34 tra incubatori, acceleratori e centri di ricerca universitari.Attive nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity, dell’agritech, della robotica e delle life science, le dieci startup si sono contese l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab. Ad aggiudicarsi la vittoria finale è stata Katekem – iscritta dall’innovation hub calabrese Entopan – che ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.Sul podio anche Enphos di Verona, candidata al contest dal consorzio INSTM, e la padovana Rozes, spin-off dell’Università di Padova. Enphos si occupa di sviluppare soluzioni per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata. Rozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta.La finale dell’edizione 2023 è stata il primo evento dal vivo nella storia del contest, nato nel 2020. Per tutte startup giunte alla fine del percorso, l’evento ha rappresentato un’occasione di incontro e di networking con imprenditori e investitori, coinvolti come pubblico durante la sessione di pitch e poi in sessioni one-to-one con le imprese finaliste.Durante la finale è intervenuta anche la migliore startup a maggioranza femminile di Startup Marathon 2023, già proclamata durante il Digital Day dello scorso 27 ottobre – l’evento online in cui, tra le 35 imprese pre-selezionate, sono state individuate le finaliste. Si tratta di Bioverse, che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. L’azienda ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. Grazie a questo risultato, la startup ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women. A candidare Bioverse alla manifestazione, in qualità di acceleratore di impresa, è stato Almacube, l’innovation hub di Confindustria Emilia Area Centro e Università di Bologna.A conclusione dell’evento anche l’intervento di presentazione del team Enacuts Polimi del Politecnico di Milano, vincitore della competizione Enacuts nazionale.«Possiamo affermare che la quarta edizione di Startup Marathon è stata un successo», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Non solo sotto il profilo quantitativo – quella di quest’anno è stata infatti l’edizione con il maggior numero di iscrizioni – ma soprattutto sotto il profilo qualitativo. Le startup che hanno partecipato sono infatti un campione rappresentativo del potenziale di innovazione del nostro paese, un potenziale che Startup Marathon lavora per sviluppare appieno».«La finale ha confermato il valore delle startup selezionate da una giuria altamente competente sui temi dell’innovazione», commenta Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Come UniCredit siamo molto soddisfatti per il risultato di questa quarta edizione della Startup Marathon che per la prima volta ha visto anche l’evento in presenza presso la nostra sede di Verona per la finale. Il progetto è una conferma di come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita, e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», sottolinea Gianni Potti Presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi, se non fossero sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione».
Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup in garaLe 10 startup che hanno preso parte alla finale sono: Agreen Biosolutions, Audio Innova, Biomeye, Cyber Evolution, Cyberneid, Enphos, Katakem, Lightscience, Robotizr, Rozes.
Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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Startup Marathon, ecco le dieci finaliste: il 14 novembre si sfideranno per la vittoria davanti a grandi aziende e potenziali investitori
Dal sistema di riconoscimento oculare a distanza al sistema per la produzione di idrogeno verde, passando per soluzioni in grado di ottimizzare le risorse nelle filiere agricole. Sono alcune delle innovazioni proposte dalle finaliste dell’edizione 2023 di Startup Marathon, la quarta, che il prossimo 14 novembre nella sede di UniCredit di Verona si contenderanno la vittoria finale, in quello che sarà il primo evento fisico nella storia della manifestazione. In palio, per la vincitrice, c’è l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e la preselezione per il programma di internazionalizzazione Primo Innovare, che si svolge negli Stati Uniti.
Le 10 finaliste, attive in settori come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity, la robotica, il biomedicale e l’agritech, sono state selezionate durante il Digital Day del 27 ottobre dal comitato scientifico della manifestazione, presieduto da Mariarosa Trolese, Board Member dell’Italian Business Angels Network (IBAN). All’evento, organizzato nell’ambito del DigitalMEET, avevano partecipato 35 realtà individuate tra le 61 che sono state candidate da incubatori e acceleratori di impresa da tutta Italia.Oltre a contendersi la vittoria finale, le finaliste avranno la possibilità di presentare la propria azienda di fronte a una platea di imprenditori e investitori. La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie.Sempre durante il Digital Day è stato conferito il premio che Startup Marathon riserva alla migliore startup a maggioranza femminile. Ad aggiudicarselo è stata Bioverse, azienda che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. Il team, formato da Caterina Giuliani (Ceo), Barbara Tommassini (Cto) e Franco Pradelli (Clinical investigator), ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. L’azienda, nata a Bologna nel 2020 con un brevetto in fase di certificazione, ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women.
«Sono due gli elementi di soddisfazione legati a questa edizione», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Il primo riguarda la quantità: non avevamo mai ricevuto così tante candidature, segno che la manifestazione sta crescendo e si sta allargando a tutto il territorio nazionale. Il secondo, ancora più importante, è relativo alla qualità delle startup che hanno partecipato, a testimonianza di quanto sia vitale l’ecosistema italiano dell’innovazione».«Siamo molto soddisfatti come UniCredit per il risultato di questa prima parte della Startup Marathon che ha portato alla selezione di 10 startup innovative ad alto potenziale che si presenteranno alla finale del 14 novembre a Verona», dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Il progetto ha l’ambizione di evidenziare come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per la valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione».Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup finaliste
Agreen Biosolutions | www.agreenbiosolutions.com | Campoformido (UD)Agreen Biosolutions sviluppa soluzioni biologiche per la nutrizione e la protezione delle colture al fine di sostituire efficacemente i prodotti chimici attualmente utilizzati e consentire lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile. Ha sviluppato OZ.ON, una piattaforma produttiva di olio ozonizzato che consente di produrre circa 4 volte di più rispetto agli attuali macchinari in commercio, dimezzando i costi di produzione.Audio Innova | www.audioinnova.com | Padova | Università di PadovaAudio Innova è uno spin-off dell’Università di Padova che si avvale del know-how sviluppato al Centro di Sonologia Computazionale del dipartimento di Ingegneria dell’informazione. L’azienda offre prodotti e servizi in ambienti tecnologicamente aumentati per l’apprendimento, il restauro e la conservazione di beni culturali musicali.Biomeye | www.biomeye.com | Dalmine (BG) | Bergamo SviluppoBiomeye propone soluzioni biometriche contactless basate sul riconoscimento oculare a distanza. La tecnologia abilitante combina hardware, software e intelligenza artificiale per garantire l’accesso sicuro a mani libere, effettuare transazioni senza contatto veloci e sicure, contrastare furti di identità, proteggere beni e dati industriali, prevenire incidenti e infortuni e fornire dati altamente affidabili sul customer behavior.Cyber Evolution | www.cyberevolution.it | Firenze-Bologna | IndustrioCyberEvolution si occupa di cybersecurity nei segmenti OT, IoT e IT tramite dispositivi embedded o pronti all’uso. Ha brevettato LECS, il primo sistema di sicurezza informatica cyber-fisica al mondo con un approccio plug&play, coniugando sicurezza tecnica ed accessibilità user-friendly delle innovazioni sviluppate.Cyberneid | www.cyberneid.com | Napoli | Startuphub2030 (Assintel)Cyberneid progetta, crea e gestisce servizi e soluzioni SW/HW per carta d’identità elettronica, passaporto elettronico, firma digitale e certificazione di documenti, verifica dell’identità, eKYC, onboarding sicuro e autenticazione forte. La particolarità del team è la capacità di fondere tecnologie solitamente distinte, come l’IA e l’EI, per creare innovazione.Enphos | www.enphos.com | Verona | INSTMEnphos si occupa di sviluppare per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata.Katakem | www.katakem.com | Catanzaro | EntopanKatakem ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.LightScience | www.lightscience.ai | Caserta-Como | Incubatore CampanoLightScience si occupa di digitalizzare l’intero processo analitico per fornire dati sulla salute rapidi, semplici e affidabili. Sta sviluppando Mylab, un dispositivo portatile che renderà gli esami del sangue a distanza più facili, veloci ed economici. Il dispositivo permette uno screening di massa rapido, affidabile e sicuro senza la necessità di reagenti chimici.Robotizr | www.robotizr.com | Teramo | IndustrioRobotizr offre un’interfaccia no-code intuitiva per un controllo completo e semplice dei bracci robotici industriali, semplificandone la gestione adattando l’automazione delle linee di produzione. Il sistema modulare di automazione ambisce, tramite una descrizione naturale delle azioni, a diventare interfaccia universale di qualsiasi braccio robotico.Rozes | www.rozes.it | Padova | Università di PadovaRozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta.
Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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Area Science Park a Ecomondo 2023 con il progetto Refiber
Area Science Park partecipa a Ecomondo 2023, evento internazionale di riferimento per la green and circular economy che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre 2023, per presentare i risultati ottenuti con il progetto REFIBER.
Ospitato da Innovando (Padiglione D2, Stand 104) azienda partner che sviluppa soluzioni per la gestione post-produzione e post-consumo dei rifiuti, il team del progetto REFIBER illustrerà al pubblico come il problema dell’abbandono della vetroresina possa trasformarsi in opportunità, attraverso l’attivazione di nuove filiere di riciclo, accompagnando la filiera nautica verso una maggiore sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Il giorno 9 novembre dalle 12.00 alle 13.15 (Sala Gialla, Hall Sud) Area e Innovando organizzano inoltre la Tavola Rotonda “Un mare di vetroresina. Una prospettiva per una nautica sostenibile”, durante la quale, esperti del settore discuteranno delle attuali barriere e soluzioni che includono innovazioni tecnologhe e revisioni normative necessarie a superare la sfida per una nuova gestione della vetroresina delle imbarcazioni a fine vita.
SCARICA IL PROGRAMMA
9 novembre 2023, 12.00 – 13.15
TAVOLA ROTONDA
“Un mare di vetroresina. Una prospettiva per una nautica sostenibile”
Sala Gialla, Hall Sud
RELATORI
Marcello Guaiana – Project Manager Programma REFIBER, Area Science Park
Christian Zingaro – Sales Director, Innovando Srl
Ivana Lazarevic – Direttrice generale, APER Eco-organisme bateaux de plaisance
Marco Diani – Ricercatore – Politecnico di Milano
Silvia Sorrentino – Avvocato, Studio Legale Sorrentino
MODERATORE
Vittorio Oreggia – Direttore – GEA Agency
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Indagine “Mobilità della Conoscenza” 2023: aumentano studenti e ricercatori in FVG a due anni dalla pandemia
Nel complesso, sebbene i dati siano ancora lontani da quelli pre-pandemia, il 2022 è stato sicuramente l’anno in cui la mobilità internazionale incoming ha ripreso in modo più consistente, anche dai Paesi extra europei, particolarmente penalizzati dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Questo è quanto emerge dalla “Mobilità della Conoscenza”, l’indagine annuale realizzata da Area Science Park che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle 17 istituzioni di ricerca partner del SiS FVG.
L’indagine rileva il numero di ricercatori e studenti stranieri presenti presso gli istituti di ricerca, università e conservatori partner del network, i flussi di mobilità incoming e outgoing, le differenze di genere, gli interessi di studio e i Paesi di origine. L’edizione 2023 fa riferimento all’anno accademico 2021/2022 per gli studenti e all’anno 2022 per ricercatori e docenti. I dati, a distanza di due anni dall’inizio della pandemia, vedono un primo segnale di ripresa, in particolare per quanto riguarda la mobilità incoming, sia degli studenti che dei ricercatori e docenti, così come è ripresa la mobilità outgoing degli studenti iscritti presso le Università e i Conservatori della regione.
Le iscrizioni ai corsi di Università e Conservatori del Friuli Venezia Giulia nell’anno accademico 2021/2022, che avevano visto un aumento di quasi 1.200 studenti, sono rimaste in linea con l’anno precedente. Gli studenti iscritti, infatti, sono 36.459 così come la percentuale degli iscritti stranieri che è rimasta al 6%, ovvero 2.363 in numeri assoluti. La percentuale di studentesse iscritte alle Università e ai Conservatori regionali rimane ancora invariata rispetto al passato, ovvero pari al 55%, ed è rappresentata soprattutto da chi frequenta i corsi di Scienze Umane e Sociali.
Il numero di studenti stranieri incoming, ovvero quelli provenienti da Università e istituzioni estere che hanno trascorso un periodo di studio in regione, è stato di oltre quattro volte superiore rispetto all’anno precedente, passando da 139 a 660 unità. Il dato è inoltre equamente suddiviso tra maschi e femmine. Questo forte rialzo è dunque indice della ripresa della mobilità studentesca a distanza di due anni dall’inizio della pandemia.
Anche gli studenti iscritti alle università regionali che hanno trascorso un periodo all’estero grazie ad un programma di scambio (mobilità outgoing), hanno registrato un deciso aumento, passando da 474 a 1.158 unità. Rimangono invece stabili le destinazioni, che nell’88% dei casi sono i Paesi dell’Europa UE.
Le presenze complessive di docenti e ricercatori, sia italiani che stranieri, sono sostanzialmente rimaste invariate rispetto all’anno precedente. Il dato, 3.359 unità, rimane infatti ancora lontano dalle presenze registrate prima della pandemia, che erano poco più del doppio (6.960 unità nel 2019). Anche il dato sul genere è stabile rispetto all’anno precedente: le donne rappresentano il 36% del campione.
Si è invece finalmente attenuato il drastico calo che dal 2020 aveva coinvolto ricercatori e docenti stranieri incoming, ovvero coloro che avrebbero dovuto raggiungere il Friuli Venezia Giulia per un periodo, anche breve, di studio o ricerca presso gli enti del SiS FVG per poi far rientro nelle proprie istituzioni. Sebbene i dati del 2022, che sfiorano le 4.000 unità, siano ancora molto lontani da quelli pre-pandemia, sono decisamente incoraggianti se paragonati a quelli dell’anno precedente. L’87% di questo target continua ad appartenere all’area scientifica che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo.
Sebbene in proporzioni minori rispetto alla mobilità incoming, anche la mobilità outgoing di ricercatori e docenti ha visto un netto rialzo. I viaggi all’estero, infatti, sono quasi raddoppiati passando da 31 a 58. Le principali destinazioni rimangono i Paesi dell’Europa UE (40%) seguiti dal Nord America (17%).
L’indagine completa è disponibile sul sito SiS FVG e a questo link.
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Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca
Nell’ambito delle attività del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del friuli Venezia Giulia che mette insieme 17 enti di ricerca e innovazione regionali, Area Science Park in collaborazione con il CLab dell’Università di Trieste promuove un ciclo di seminari sui temi della proprietà intellettuale e della valorizzazione dei risultati della ricerca.
Dedicati in particolare a docenti e ricercatori dell’ateneo, ma aperti a tutti gli interessati, i seminari si svolgeranno presso il CLab dell’Università degli Studi di Trieste, in via F. Severo, 40 (Ex Ospedale Militare).
Si inizia giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 14.00 con il primo di tre incontri dal titolo “Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs”, e che avrà come relatore Giulio Selvazzo, Communication and Corporate Affairs di GLP Intellectual Property Office. Selvazzo ha lunga esperienza come relatore per diversi workshop e seminari sulla Proprietà Intellettuale e ha all’attivo diverse pubblicazioni sul tema anche in ambiti più emergenti, come ad esempio le applicazioni legate al mondo dei software.
Il 2° e il 3° modulo, “Brevetti, know how e trade secrets” e “Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing”, si svolgeranno il 23 novembre e il 18 gennaio e vedranno la partecipazione di Davide Luigi Petraz – Co-Managing Partner GLP Intellectual Property Office. Avvocato e Mandatario Brevetti, Marchi e Disegni, Petraz è professore a contratto di Proprietà Intellettuale all’Università di Trieste ed ha maturato una notevole esperienza nella rappresentanza presso l’Ufficio Brevetti Europeo di diverse realtà aziendali. Per AIPPI, l’Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, è parte del Consiglio Direttivo italiano.
La partecipazione ai seminari è gratuita, previa iscrizione.
PROGRAMMA:
Modulo 1 – Panoramica Proprietà intellettuale e Statistiche IPRs
Relatore: Giulio Selvazzo
26 ottobre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 2 – Brevetti, know how e trade secrets
Relatore: Davide Petraz
23 novembre 2023 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Modulo 3 – Contrattualistica e IPRs in ambito ricerca: focus NDA + Licensing
Relatore: Davide Petraz
18 gennaio 2024 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
ISCRIZIONE
Infrastrutture di ricerca
Opportunità
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Startup Marathon, chiuse le candidature: sfida tra 35 imprese innovative da tutta Italia per l’accesso alla finale del contest
Le migliori startup e imprese innovative segnalate da incubatori e acceleratori di tutta la Penisola, di fronte a una platea di aziende, investitori e specialisti del settore. Sono 35, su 61 candidature, le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day di venerdì 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica.
L’evento avrà inizio alle 14, si svolgerà online nell’ambito del programma di DIGITALmeet e potrà essere seguito tramite questo link. Durante il pomeriggio saranno trasmessi brevi video pitch di presentazione delle 35 startup selezionate tra le oltre 60 che sono state iscritte al contest dagli incubatori e dagli acceleratori di impresa che le ospitano. Sono 34 gli incubatori e acceleratori che hanno aderito al contest, candidando le startup. I progetti saranno valutati da un comitato tecnico- scientifico formato da esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network.
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A intervallare le presentazioni delle startup in gara saranno gli interventi delle realtà che hanno promosso il contest e dei partner, che illustreranno le ragioni che li hanno spinti a sostenere Startup Marathon e le opportunità di finanziamento per le realtà innovative più interessanti.
«Siamo soddisfatti delle adesioni ricevute per questa quarta edizione di Startup Marathon», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Un risultato che attesta la capacità di questa iniziativa di fare rete tra gli attori dell’ecosistema italiano dell’innovazione. Ora attendiamo con interesse la selezione della giuria per l’evento finale, il primo organizzato in presenza nella storia di Startup Marathon: una grande opportunità reciproca di incontro tra startupper, aziende e investitori».
Dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est: «UniCredit sostiene Startup Marathon per promuovere l’innovazione e favorire un efficace ecosistema utile alla crescita delle startup. Questo impegno si inserisce nel supporto alle pmi italiane, cruciali per l’economia del nostro territorio. Le prime tre edizioni della Marathon hanno mostrato realtà con progetti di alta qualità e brevetti depositati. Per la quarta edizione, si mira a mantenere gli elevati standard già raggiunti, se non a superarli, vista la presenza di un comitato scientifico esperto e la possibilità di incontri in presenza per favorire finanziamenti e varie collaborazioni. Essere al fianco di altri importanti partner come Area Science Park e DIGITALmeet ci ha spinto ancor di più a sostenere questo evento. Il nostro obiettivo è che Startup Marathon diventi una piattaforma di business al fine di aiutare proprio le stesse startup, selezionate attraverso acceleratori, incubatori, parchi scientifici ed università, a individuare opportunità di business attraverso b2b con i nostri clienti. Startup Marathon rappresenta un’autentica opportunità di aggregare gli attori del mondo dell’innovazione, contribuendo a un percorso virtuoso nel settore, favorendo sviluppi a beneficio di tutti i protagonisti del sistema».
«Startup Marathon è diventato ormai un evento nazionale nel mondo dell’innovazione e di ciò siamo molto fieri», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «La formula di abbinare le startup a un incubatore o parco scientifico o altro soggetto impegnato nel mondo dell’innovazione e della ricerca risulta decisamente vincente. La selezione svolta progressivamente piace molto: su 61 candidature, sono 35 infatti le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day del 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest in programma il 14 novembre. In fondo, con la formula dell’“elevator pitch” lo startupper mette in luce l’innovazione della sua startup e la sua capacità di risolvere un problema comune. Determinante risulterà trovare equilibrio tra brevità e impatto, tra essenzialità e originalità. Buona fortuna ai partecipanti nel viaggio verso un elevator pitch irresistibile».
Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.
I premi in palio
La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione Unicredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie. È previsto anche un premio speciale per una startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile. Questa azienda sarà inserita tra le preselezionate per prendere parte al programma di internazionalizzazione Prospera Women.
I partner
Oltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.
Le startup in garaLe 35 startup selezionate che parteciperanno al Digital Day sono: Biomeye, Lightscience, B4Chem, Cyber Evolution, Robotizr, Audio Innova, Agreen Biosolutions, Develop-Players, The Glass Elite, Regrowth, Cyberneid, Proxima Robotics, Pillnovations, Enphos, Bioverse, Automyo, Vz Compliance, Seere, Alpmine, Ecodrone, Docunque, Rozes, Evotion, Lualtek, Flowpay, Hackable, Innereo, Hygge, MDE Research, Goojob, Decripto World, YP Trainer, Ettomio, General Impact, Joule.
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POSIDON PCP: sperimentate con successo due soluzioni innovative per la decontaminazione di aree industriali inquinate
Grazie al progetto europeo POSIDON PCP (POlluted SIte DecontaminatiON Pre-Commercial Procurement) sono state sviluppate e testate due nuove tecnologie per la decontaminazione di suoli in aree industriali inquinate dismesse. I risultati delle sperimentazioni dell’ultima fase della procedura competitiva, finalizzata all’acquisto di servizi di ricerca e sviluppo, sono stati presentati nel corso dell’evento finale di progetto, lo scorso 9 ottobre a Bilbao, in Spagna.
POSIDON, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e coordinato da Area Science Park, nasce con l’obiettivo di indirizzare dal lato della domanda pubblica, lo sviluppo di nuove soluzioni non ancora presenti sul mercato.<
Il progetto ha aggregato 5 committenti europei, proprietari/gestori dei siti inquinati, con l’esigenza comune di identificare nuove tecnologie di trattamento del suolo (ed eventualmente delle falde acquifere), preferibilmente in-situ, in grado di decontaminare terreni antropici eterogenei in zone industriali dismesse, composti da una miscela di rifiuti industriali (come terreni di risulta inquinati da idrocarburi del petrolio e metalli pesanti) e terreni costituiti da argille e sabbie, altamente inquinati da idrocarburi del petrolio (TPH e IPA) e metalli pesanti (in particolare arsenico e piombo).
Durante il progetto diversi fornitori (consorzi misti ricerca-impresa) sono stati chiamati a sviluppare, in modo parallelo e concorrente, soluzioni innovative, a partire dalla ideazione e progettazione di nuove soluzioni, alla prototipazione e validazione in laboratorio, fino allo sviluppo originale di due prototipi da testare entrambi e in parallelo sul campo in due diversi siti in Italia, a Trieste, e in Spagna, a Bilbao.
Le due tecnologie approdate alla fase sperimentale e comparativa sul campo sono quelle dei consorzi capitanati dalle aziende TESECO BONIFICHE e HPC Italia.
TESECO ha ideato e sviluppato la tecnologia Soil-Omic® che prevede processi biologici e chimico-fisici integrati, finalizzati alla decontaminazione di suoli e acque sotterranee da inquinanti organici e inorganici, tramite formulazioni biologiche basate sull’integrazione di metagenomica e ingegneria ambientale. La soluzione funziona con BIOflushing®, una tecnologia di bonifica in situ che utilizza impianti e sistemi idraulici specializzati per la biostimolazione, la bio-amplificazione e il lavaggio chimico di terreni saturi e insaturi. I risultati ottenuti hanno confermato l’efficacia del processo e dell’impianto dedicato alla degradazione del petrolio e degli idrocarburi policiclici aromatici, nonché per la rimozione dei metalli pesanti sia da terreni saturi che insaturi. In particolare, a Bilbao, in circa 5 mesi di esercizio dell’impianto, si è registrata una significativa riduzione nella contaminazione inorganica media del suolo insaturo* nonché nella contaminazione organica**. Soil-Omic® è in fase di commercializzazione ed è pronta ad entrare nel mercato a fine 2023.
HPC ITALIA ha invece sviluppato, assieme al Politecnico di Milano, la soluzione “Erase” (ElectRode-Aided Soil rEmediation), una piattaforma modulare flessibile in situ, che prevede la posa in opera di elettrodi per ridurre la contaminazione sia di inquinanti organici che inorganici, attraverso il trasporto indotto dal campo elettrico nel suolo, oltre che azioni di trattamento chimico e biologico per iniezione di prodotti chimici e nutrienti. La modularità della tecnologia consente di operare su sorgenti contaminate di diversa estensione e profondità. La soluzione è ancora in fase di sviluppo, ma dai test della Fase 3 sono emerse già prove di un aumento della mobilità dei metalli, con una riduzione della concentrazione di alcuni di essi nel suolo, mentre i dati di monitoraggio hanno confermato anche una diminuzione degli idrocarburi poliaromatici e degli idrocarburi.
*Riduzione nella contaminazione inorganica media del suolo insaturo: Arsenico -97%, Cadmio -82%, Cromo -31%, Nichel -56%, Piombo -95%, Rame -96%, Zinco -94%.
**Riduzione nella contaminazione organica: Idrocarburi (TPH) -85%, Dibenzo (a.h)antracene -97%, Benzo(a)pirene -97%, Indeno (1.2.3-cd) pirene -97%, Pirene -97%, Benzo(a)antracene -99%, Crisene -97%, Benzo(b)fluorantene -99%, Benzo(k)fluorantene -96%, Somma PAH (EPA 16) -97%.
Il progetto POSIDON PCP coinvolge Area Science Park (coordinatore e partner tecnico del progetto), il gruppo dei 5 gestori di siti inquinati da bonificare: l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Lead procurer dell’appalto pre-commerciale congiunto) (IT), il Comune di Bilbao (ES), Spaque (BE), CEA – Comune di Vitoria Gasteiz (ES), Baja do Tejo (PT), ai quali si aggiungono i partner tecnici: Sara Bedin esperta in appalti di innovazione e Pre-commercial procurement (IT); TECNALIA, centro di ricerca basco (ES); IHOBE, Agenzia dell’ambiente basca (ES) e MAS referente per la comunicazione (ES).
POSIDON ha ricevuto finanziamenti dal Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea nell’ambito dell’Accordo di sovvenzione N. 776838. Il contenuto di questo comunicato stampa riflette solo il punto di vista degli autori e l’Agenzia esecutiva ‘European Research Executive Agency (REA)’ non è responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle informazioni in esso contenute.
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Sviluppo economico della Repubblica della Macedonia del Nord: in Area Science Park una tre giorni del progetto EU4EG
Tre giorni di scambio di buone pratiche e networking nell’ambito del progetto “EU for Economic Growth” (EU4EG): questo l’obiettivo dei lavori che dal 16 al 18 ottobre vedono nel Centro Congressi di Area Science Park agenzie territoriali a supporto delle imprese, stakeholder istituzionali e imprese parlare dello sviluppo economico della Repubblica della Macedonia del Nord.
Ad aprire i lavori questa mattina sono stati Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park, Roberto Antonione, Segretario generale della Central European Initiative (CEI), e Vesel Memedi, Ambasciatore in Italia della Repubblica della Macedonia del Nord.
EU4EG, partito nel 2021 e della durata di 48 mesi, ha come obiettivo il rafforzamento del sistema economico della Macedonia del Nord nel quadro dell’adesione del Paese all’UE. Il progetto mira a ottenere una maggiore competitività del sistema produttivo unita a sostenibilità e decarbonizzazione, ponendo un focus sul ruolo primario degli ecosistemi industriali e dell’innovazione e attuando interventi orientati alla transizione digitale e verde che puntino a più elevati standard ambientali e sociali.
Partner del progetto, che ha ottenuto un finanziamento complessivo di circa 9.5 milioni di euro, sono l’Agenzia di Cooperazione Internazionale federale tedesca (GIZ) (coordinatore), il Ministero federale tedesco per l’Economia e il Clima (BMWK), l’Iniziativa Centro Europea (CEI) e Area Science Park.
“Vorrei ringraziare Area Science Park per questo invito, – ha dichiarato Vesel Memedi, Ambasciatore in Italia della Repubblica della Macedonia del Nord – si tratta di un parco scientifico e tecnologico incredibile per dimensione e portata delle attività di ricerca che qui vengono sviluppate da tanti anni. Ritengo che sia molto importante per la Repubblica della Macedonia del Nord, soprattutto in vista della sua prossima adesione all’Unione Europea, poter sviluppare a sua volta parchi scientifici e tecnologici di questa portata, sviluppare la ricerca, sviluppare le attività in ambito scientifico perché questa è l’unica garanzia di competitività per un Paese, soprattutto quando si tratta di competere su un mercato come quello dell’Unione Europea di circa 500 milioni di abitanti”.
“Il contributo di Area Science Park al progetto si fonda sulle consolidate competenze dell’Ente nel promuovere e sostenere l’innovazione e nella capacità di dialogare con le imprese e con il mondo della ricerca – spiega la Presidente Caterina Petrillo -. A questo, Area unisce il valore aggiunto di saper produrre ricerca di punta nei settori che oggi interessano la transizione digitale e verde. Questo progetto è per noi molto importante e rappresenta un elemento di una più ampia strategia di relazioni con i Balcani e l’Europa centro-orientale che l’Ente intende rafforzare e rilanciare in chiave di sostegno alla crescita fondato su ricerca e innovazione”.
EU4EG si basa su tre componenti interconnesse. La prima prevede la mappatura degli ecosistemi imprenditoriali e delle catene del valore regionali, l’individuazione della disponibilità di servizi di supporto alle imprese (Business Support Services, BSS) sui territori e la creazione di un programma di capacity building rivolto alle organizzazioni di supporto alle imprese (BSO), per metterle nelle condizioni di fornire nuovi servizi a PMI e start-up macedoni. La seconda componente prevede l’avvio di quattro programmi di accelerazione d’impresa per supportare la crescita di gruppi selezionati di start-up. La terza componente mira a costruire un programma di finanziamento di progetti di innovazione e rinnovamento aziendale, portati avanti congiuntamente da PMI e BSO sui temi del Green Deal e della Nuova Strategia Industriale UE.
Ad oggi i principali risultati raggiunti dal progetto sono un programma di capacity building su 14 tematiche, 49 metodologie e strumenti per fornire servizi di supporto alle imprese (BSS), 271 ore di formazione, 170 rappresentanti di organizzazioni di supporto alle imprese (BSO) coinvolti. Inoltre, grazie a EU4EG sono stati finanziati 27 progetti congiunti tra Piccole e Medie Imprese e BSO macedoni. Infine, sono stati erogati dal progetto 4.5 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti e 5 milioni di euro finanziati dalle imprese coinvolte.
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Navigare il Futuro: il Barcolana Sea Summit ospita tavola rotonda di anteprima per BSBF2024
Oggi, venerdì 6 ottobre, l’Auditorium Generali nel Trieste Convention Center ospita una presentazione speciale del Big Science Business Forum (BSBF) 2024 nell’ambito del Barcolana Sea Summit, in programma dal 4 al 6 ottobre 2023. Sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Sea Summit è un incontro sul futuro del Mediterraneo, per riflettere sulle sfide e le opportunità poste dai cambiamenti climatici e come affrontarle con soluzioni innovative e sostenibili.
Il Sea Summit è collegato alla Barcolana, quest’anno nella sua 55ª edizione, la più grande regata a vela del mondo, con migliaia di concorrenti, sia professionisti che amatoriali, e numerosi eventi culturali collegati.
BSBF mira a essere la principale piattaforma per le aziende europee e altre organizzazioni interessate a interagire con le organizzazione di “Big Science” europee. L’obiettivo è creare un mercato comune per la grande scienza in Europa che sia più forte, trasparente ed efficiente, senza barriere all’ingresso. Con un fatturato annuo stimato intorno ai 10 miliardi di euro, il mercato attira non solo grandi industrie ma anche piccole e medie imprese specializzate. Il Big Science Business Forum, facilitando quest’interazione, offre all’Italia, e in particolare alla regione Friuli Venezia Giulia, una significativa opportunità di interagire con un fiorente mercato europeo centrato su importanti progressi scientifici.
BSBF2024 si terrà l’1-4 ottobre 2024 allo stesso Trieste Convention Center che ospita il Barcolana Sea Summit, ospitando le principali organizzazioni Big Science Europee, incluso CERN, ESA, ESO, ESS, ESRF, F4E, FAIR, ILL, XFEL e SKAO.
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Il programma completo per la giornata del 6 Ottobre è il seguente:
Saluti Istituzionali
Massimiliano Fedriga, Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
BSBF 2024 a Trieste: quali opportunità per le imprese
Ketty Segatti, Direttore centrale per particolari funzioni, Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Leonardo Biagioni, European Joint Undertaking for ITER and the Development of Fusion Energy (in collegamento da remoto)
Tavola rotonda con
• Nicola Casagli, Presidente OGS Istituto Nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
• Michelangelo Agrusti, Presidente Confindustria Alto Adriatico
• Antonio Paoletti, Vice presidente Unioncamere
• Paolo Acunzo, Head of ENEA service ILO Network Italia, Direttore del BSBF Trieste 2024.
Conclusioni
Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia
Modera: Simona Regina, giornalista scientifica
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Trieste Next: presentata la terza edizione del Big Science Business Forum che si terrà nel 2024 a Trieste
Trieste lancia la lunga volata per ospitare nel 2024 la terza edizione del Big Science Business Forum (BSBF), la conferenza internazionale orientata al business che riunisce le principali infrastrutture di ricerca europee, ormai accreditata come il principale punto di incontro tra le infrastrutture di ricerca e l’industria. La presentazione delle tappe che porteranno all’organizzazione del forum dall’1 al 4 ottobre del prossimo anno nel Trieste Convention Center all’interno del Porto Vecchio del capoluogo giuliano, è avvenuta a Trieste Next, nell’ambito dell’evento “Non solo Ricerca. Il valore delle Infrastrutture scientifiche per l’economia e la società”, organizzato da Area Science Park in collaborazione con SIS FVG.
La scelta di Trieste per il BSBF 2024 non è casuale: la città ha una delle più elevate concentrazioni di ricercatori d’Europa ed è sede di numerosi centri e organismi di eccellenza scientifica nazionali e internazionali. Tra questi il Consorzio per le Infrastrutture di Ricerca dell’Europa Centrale (CERIC), punto di accesso aperto ad alcune delle strutture di indagine scientifica più avanzate di otto Paesi centroeuropei (Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Romania, Slovenia, Ungheria) nei campi dei materiali, dei biomateriali, delle nanotecnologie, con particolare attenzione ai temi dell’energia e delle scienze della vita.
“A differenza degli altri programmi esterni di supporto all’innovazione, il BSBF è un’iniziativa promossa autonomamente dalla comunità scientifica per facilitare l’incontro tra ricerca e industria internazionale – spiega Paolo Acunzo dell’ENEA, Direttore delle attività del BSBF Trieste 2024 -. Il fatto che per la prima volta questo importante Forum si svolgerà in Italia è un chiaro riconoscimento del ruolo di protagonista assunto dal nostro sistema Paese nella costruzione di un mercato europeo della Big Science. Fino al 2025 Trieste sarà al centro dell’attenzione del variegato mondo della Big Science e già dal prossimo 26 settembre – conclude Acunzo – si incontreranno a Trieste i rappresentanti tutte le grandi infrastrutture internazionali per concordare le prossime attività da sviluppare congiuntamente in preparazione del BSBF Trieste 2024”.
La candidatura di Trieste, oltre che dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – su input dell’Assessore regionale alla ricerca Alessia Rosolen – e dal Governo italiano, è stata sostenuta dall’Iniziativa Centro Europea, il primo Forum internazionale per Cooperazione Regionale che ha sede a Trieste. Co-organizzatori del Forum sono una serie di Centri di ricerca internazionali: CERN, ESA, ESO, ESRF, ESS, European XFEL, FAIR, ILL, F4E, SKAO. Il Comitato organizzatore locale è composto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Area Science Park, Promo Turismo FVG, Università di Trieste, Camera di Commercio Venezia Giulia. Ulteriori partner sono gli Industrial Liaison Office: ILO (Denmark), ILO (Spain) e ILO Network Italia, la rete composta dai rappresentanti di CNR, ENEA, INAF e INFN.
BSBF si propone come il primo “sportello unico” per aziende europee e altre organizzazioni interessate a interagire con le grandi organizzazioni scientifiche europee, con l’obiettivo di creare in Europa un mercato comune della grande scienza più forte, più trasparente ed efficiente, senza barriere di ingresso ai fornitori industriali che vogliano stringere rapporti con le grandi installazioni di ricerca.
La prima edizione del BSBF, ospitata dall’Agenzia danese per la scienza e l’istruzione superiore a Copenaghen, in Danimarca, è stata un grande successo e risultati simili sono stati raggiunti anche dalla seconda edizione BSBF che si è tenuta a Granada, in Spagna: più di 1.000 delegati provenienti, oltre 500 aziende e organizzazioni da 30 Paesi. L’area espositiva ha visto la presenza di più di 200 aziende e organizzazioni e durante l’evento si sono svolti oltre 790 incontri B2B e B2C.
BSBF ha offerto approfondimenti sulle opportunità di appalti e commesse per le aziende del valore di quasi 10 miliardi di euro complessivi all’anno.
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GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park