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Una delegazione di AICEO in visita ad Area Science Park
Venerdì 20 ottobre una delegazione di AICEO, l’Associazione Italiana dei Chief Executive Officers, che conta circa 100 soci rappresentati apicali di importanti aziende italiane e multinazionali (tra queste Sanofi, BNP Paribas, Deloitte, Metricsstream), è venuta in visita ad Area Science Park. Scopo della visita illustrare ad alcuni soci dell’associazione l’ecosistema del parco scientifico e tecnologico, e presentare alcuni centri di ricerca e aziende insediate nel parco.
Durante la visita, organizzata da Gruppo Pragma in collaborazione con Area Science Park e AICEO, i soci hanno potuto visitare i due campus di Basovizza e Padriciano. A Basovizza hanno potuto dialogare con i ricercatori del Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, visitare la sorgente di luce Elettra Sincrotrone Trieste e scoprire KYMA, una realtà industriale di primo piano a livello internazionale che produce ondulatori per tutto il mondo, che servono agli impianti di accelerazione di particelle. Nella seconda parte della giornata, oltre a visitare alcune delle realtà insediate nel campus di Padriciano, come Aindo (impresa impegnata nel campo dell’intelligenza artificiale), Modefinance (agenzia di rating di livello internazionale) e Picosats (startup che produce microsatelliti), ai soci è stata anche illustrata la candidatura di Trieste come città ospitante dell’edizione 2024 del Big Science Business Forum (BSBF). Infine, Oriana Cok, CEO di Gruppo Pragma, ha presentato l’evoluzione internazionale di DIVE, la piattaforma innovativa di e-coaching sviluppata dall’azienda.
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Aindo chiude un round di investimento da 6 milioni
Aindo, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici, annuncia un round di investimento di 6 milioni di euro guidato da United Ventures e a cui partecipa anche Vertis SGR che, con il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer, è stato il primo investitore nella società. Questo nuovo finanziamento consentirà ad Aindo di potenziare il suo team e continuare lo sviluppo di soluzioni che agevolano l’uso dell’intelligenza artificiale in settori strategici come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione.
Il team di Aindo ha come obiettivo non solo quello di consolidare la sua posizione di leader nei dati sintetici, ma anche di rivoluzionare il concetto di mobilità del dato, intesa come scambio sicuro di informazioni, ponendo particolare attenzione alla tutela della privacy.
United Ventures, società di venture capital focalizzata in investimenti su aziende ad alto contenuto tecnologico, guida questo secondo round di investimento attraverso il suo nuovo fondo early-stage UV3, riconoscendo il ruolo sempre più decisivo dei dati sintetici per la promozione di uno scambio sicuro delle informazioni e per lo sviluppo di soluzioni avanzate di Intelligenza Artificiale, in grado di accelerare la transizione tecnologica. In questo contesto l’ulteriore contributo di Vertis, specializzata in gestione di fondi nel Made in Italy innovativo, conferma la fiducia e il forte interesse degli investitori istituzionali alla dimensione strategica della tecnologia.
Secondo Gartner, infatti, i dati sintetici sono tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI e si prevede che entro il 2024 il 60% dei dati utilizzati in progetti di AI sarà generato sinteticamente (mentre era solo l’1% nel 2021). A queste valutazioni si aggiunge uno studio condotto da Grand View Research, per il quale il mercato globale dei dati sintetici sarà valutato 1,79 miliardi entro il 2030.
La tecnologia dei dati sintetici ha già provato il suo valore in diversi settori industriali, dall’ambito sanitario al comparto finanziario, bancario e assicurativo. In un settore ad alto impatto sociale come quello della salute, ad esempio, la tecnologia di generazione dei dati sintetici di Aindo ha già trovato varie applicazioni: dal miglioramento dell’analisi predittiva di risposta a terapie farmacologiche in patologie rare, all’efficientamento della presa in carico del paziente in ambito ospedaliero, passando per la capacità di monitorare l’assistenza sanitaria a distanza prevedendo in anticipo situazioni di potenziale rischio.
“L’Intelligenza Artificiale generativa ha recentemente catturato l’immaginario collettivo e l’interesse globale grazie alle sue straordinarie capacità di generare testi e immagini. Le potenzialità dell’AI generativa non si applicano solo a questo tipo di dati, ma anche a informazioni strutturate che costituiscono gran parte del patrimonio di cui dispongono le aziende nei propri database. I dati sintetici che generiamo si comportano come quelli reali delle aziende, ma essendo artificiali non contengono informazioni personali e quindi limitano i rischi legati ai temi della privacy”, dichiara Daniele Panfilo, co-fondatore e CEO di Aindo. E aggiunge: “Quando abbiamo fondato Aindo, questa tecnologia era poco conosciuta al di fuori degli ambienti accademici. Da allora, l’obiettivo è stato quello di rendere la nostra soluzione disponibile al mondo industriale e della ricerca al fine di rendere l’innovazione basata sui dati sempre più sicura ed eticamente responsabile”.
Giulia Giovannini, partner di United Ventures, commenta: “In Aindo, il primo investimento del nostro nuovo fondo UV3, abbiamo trovato tutti gli elementi che da sempre guidano la nostra tesi di investimento in United Ventures: un team forte ed estremamente competente, una tecnologia solida con un potenziale impatto enorme e un mercato in rapida crescita. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è qui, ma incontra ancora molti ostacoli, tra cui l’inaccessibilità dei dati, i lunghi tempi di elaborazione, le preoccupazioni legate alla privacy e le questioni etiche derivanti dalla raccolta di dati. I dati sintetici sono una risposta a queste problematiche, offrendo alle aziende uno strumento di grande importanza per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma al contempo garantendo la privacy necessaria nella gestione dei dati stessi. Crediamo che Daniele e il suo team abbiamo la giusta ambizione per far scalare la piattaforma partendo dall’Italia a livello internazionale nel campo dei dati sintetici, e siamo entusiasti di supportarne la crescita.”
Roberto Della Marina, Operating Partner di Vertis SGR e Managing Partner di Venture Factory, aggiunge: “Confermiamo il nostro supporto in Aindo e nella tecnologia dei dati sintetici, tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI. Nei prossimi anni la richiesta di dati sintetici arriverà da diversi settori, in particolare sanitario, finanziario e assicurativo: in questi ambiti le tecnologie di Aindo abiliteranno la reale democratizzazione dell’uso dei dati permettendone utilizzo e condivisione responsabili nell’assoluto rispetto della privacy, aiuteranno ad allenare modelli di ML per rispondere meglio ai bisogni delle persone, generando così un impatto reale sulla vita di milioni di esseri umani. Aindo può guidare responsabilmente una nuova rivoluzione tecnologica abilitata dall’AI e noi siamo intenzionati a continuare a farne parte”.
I dati sintetici di Aindo
I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. Questi modelli sono in grado di creare dati artificiali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui.
Applicazioni dei Dati Sintetici
I dati sintetici consentono di applicare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari.
Settore Sanitario – I dati sintetici trovano applicazione nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale necessari per lo sviluppo di strumenti prognostici e predittivi nel campo sanitario, volti a migliorare la diagnostica e la cura di numerose patologie. I dati sanitari dei pazienti sono altamente riservati e in genere non possono essere scambiati; tuttavia la loro analisi può portare a nuove conoscenze diagnostiche e farmacologiche per il trattamento di patologie specifiche o per l’identificazione di fattori di rischio. I dati sintetici di Aindo sono infatti in linea con le previsioni del GDPR: consentono quindi l’utilizzo, la mobilità e lo scambio di dati sanitari sintetici.
Settore Finanziario – Nel mondo finanziario, i dati sintetici giocano un ruolo chiave nello sviluppo di soluzioni e servizi personalizzati. Una banca, per esempio, potrebbe utilizzarli per sviluppare accurati modelli di predizione del rischio, volti a identificare pattern e comportamenti tipici di imprese prossime a incorrere in difficoltà finanziarie. Inoltre i dati sintetici possono essere impiegati con successo nel miglioramento dei sistemi antifrode grazie alle possibilità offerte in ambito di data augmentation.
Infrastrutture ed Energia – Nei settori infrastrutturali ed energetici, i dati sintetici sono strumentali per la condivisione di dati tra settore pubblico e privato. Questo facilita la combinazione dell’offerta e della domanda in ambiti come l’ottimizzazione della gestione delle infrastrutture e delle reti. Pensiamo alle smart cities, agli edifici intelligenti, al monitoraggio delle infrastrutture fisiche, come ponti, viadotti e reti viarie, per valutare usura, gestione del traffico e monitoraggio strutturale. I dati sintetici opportunamente calibrati permetterebbero la valutazione di scenari multi rischio, come quelli statici, sismici e da rischio idrogeologico attraverso la simulazione dei differenti scenari di danno ovvero di gestione ottimale.
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Connettersi al mondo del lavoro con i corsi di ITS Academy Alessandro Volta di Trieste
Saper sviluppare e gestire reti di telecomunicazioni e dispositivi IoT per la salute, apparecchiature biomediche, software per le cartelle cliniche e altri sistemi informatici ospedalieri.
C’è tempo fino al 15 ottobre 2023 per l’iscrizione ai corsi post diploma organizzati dalla Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita Alessandro Volta di Trieste, un Istituto Tecnologico Superiore, una scuola post diploma che offre percorsi altamente professionalizzanti, di durata biennale, che formano tecnici superiori specializzati nei settori biomedicale, dell’informatica medica e delle telecomunicazioni in ambito sanitario.
Tre i corsi offerti dall’ITS Academy Alessandro Volta di Trieste:
Tecnico Superiore di Data Network
Esperto in progettazione, implementazione e gestione di moderne infrastrutture IT, servizi Cloud, soluzioni innovative di Internet of Things (IoT) in ambito sanitario, garantendo la tutela dei dati e della privacy. Corso compatibile con la formula “studio-lavoro” dell’Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca (viene stipulato un contratto a tempo indeterminato frutto della collaborazione tra ITS e aziende che definiscono in sinergia il Piano Formativo Individuale).
Tecnico Superiore di Apparecchiature biomediche
Con competenze elettroniche ed elettromeccaniche, provvede al collaudo, alla manutenzione e alle verifiche di sicurezza elettrica delle strumentazioni biomedicali, di diagnostica per immagini e di laboratorio analisi.
Tecnico Superiore di Informatica medica
Figura professionale strategica per la corretta gestione dei sistemi informatici ospedalieri (cartelle cliniche, PACS, RIS, LIS, ecc.) e l’amministrazione delle infrastrutture di rete in aziende pubbliche e private del settore Nuove Tecnologie della Vita.
I corsi prevedono attività in aula, in laboratorio e visite in aziende del territorio. I laboratori di ITS Academy Alessandro Volta di Trieste si trovano nel Campus di Basovizza di Area Science Park: sono laboratori interattivi (living lab) che riproducono fedelmente l’ambiente ospedaliero, con tecnologie e apparecchiature biomediche per le esercitazioni pratiche.
Per accedere ai corsi di ITS Academy Alessandro Volta bisogna avere il diploma di scuola secondaria superiore o IFTS e superare la selezione di ingresso, previa preiscrizione sul sito www.itsvolta.it. I corsi durano 2 anni (2.000 ore, di cui fino a 800 di stage in azienda) e la frequenza è obbligatoria per l’80% della durata del corso. A conclusione del percorso formativo, viene rilasciato il diploma di Specializzazione per le Tecnologie Applicate – V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). Titolo valido per l’accesso ai concorsi pubblici e riconosciuto in tutta Europa.
Per saperne di più su iscrizioni e selezioni, vai al sito della Fondazione ITS Alessandro Volta di Trieste
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Area Science Park a Trieste Next 2023
Area Science Park partecipa alla XII edizione di Trieste Next, in qualità di partner, allestendo un grande laboratorio/spazio espositivo in Piazza Unità e organizzando due eventi, uno dedicato ai materiali del futuro e un altro dedicato alle ricadute economico-sociali delle infrastrutture di ricerca sui territori.
LABORATORIO IN PIAZZA UNITÀ – UNO SGUARDO AL FUTURO
Quali sono le sfide del futuro per la scienza e l’innovazione? A cosa stanno lavorando scienziati/e per un mondo sempre più sostenibile? A queste e altre domande rispondono ricercatori e ricercatrici attraverso percorsi ludo didattici, dialoghi ed esperimenti in diversi ambiti: dalle scienze della vita alla fisica, dalle biotecnologie ai materiali innovativi.
Lo spazio espositivo è realizzato a cura di Area Science Park, Elettra Sincrotrone Trieste, Istituto Officina dei Materiali CNR-IOM, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), Fondazione Italiana Fegato – FIF, in collaborazione con Idrostudi e Alifax.
Sarà inoltre allestita anche un’area Agorà in cui ricercatori e scienziati racconteranno le loro ricerche e dialogheranno con il pubblico.
Evento
NON SOLO RICERCA. IL VALORE DELLE INFRASTRUTTURE SCIENTIFICHE PER L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ
Venerdì 22 settembre
ore 18.00-19.15
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sala Predonzani, Via dell’Orologio 1, Trieste, TS
Lingua: italiano (senza traduzione)
Intervengono
Paolo Acunzo, direttore attività BSBF Trieste 2024–Big Science Business Forum
Monique Bossi, infrastructure manager Einstein Telescope Infrastructure Consortium
Massimo Florio, docente di Scienza delle finanze Università di Milano
Caterina Petrillo, presidente Area Science Park
Modera
Diana Cavalcoli, giornalista Corriere della Sera
Studi di economisti hanno dimostrato che per ogni euro investito in appalti e gare per acquisto di servizi e tecnologie avanzate ne rientrano tre. Ma in che modo è possibile calcolare questo impatto? In base a quali indicatori? E come il mondo produttivo locale può beneficiarne? Sono le domande alla base dell’incontro, un confronto tra economisti esperti del tema e rappresentanti di territori che ospitano infrastrutture di ricerca di livello internazionale. Nell’occasione sarà presentato il BSBF-Big Science Business Forum, manifestazione internazionale che si terrà a Trieste a ottobre 2024
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Iniziativa promossa in collaborazione con SiS FVG
Evento
AMAZING MATERIALS
Sabato 23 settembre
ore 16.30 – 17.45
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sala delle Colonne, Riva Nazario Sauro, Trieste, TS
Language: English (without translation)
Intervengono
Riccardo Bertacco, docente di Fisica Politecnico di Milano
Eugenio Del Re, docente di Fisica sperimentale Università di Roma La Sapienza
Francesca Toma, direttrice Istituto di Materiali Funzionali per la Sostenibilità Helmholtz Zentrum Hereon
Modera
Regina Ciancio, responsabile LAME-Laboratorio di Microscopia Elettronica Area Science Park
I materiali presenti in natura, come ad esempio le terre rare, non sono sufficienti per rispondere alle crescenti richieste provenienti da un mondo iperconnesso, digitalizzato e sempre più tecnologico. Ma quali sono le caratteristiche che devono avere i materiali del futuro? E soprattutto quali sono i candidati da tenere sotto “osservazione”? Dai trasporti agli imballaggi, dall’elettronica al biomedicale, scopriamo assieme cosa potrebbe riservarci il futuro.
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Squadra ICGEB contribuisce a dimostrare l’efficacia della terapia genica in una malattia metabolica del fegato
Nel New England Journal of Medicine sono stati pubblicati i risultati di uno studio clinico europeo di terapia genica che ha coinvolto medici della Francia, l’Italia e i Paesi Bassi. Il gruppo di Genetica Molecolare dei topi dell’ICGEB, uno dei fondatori del progetto, ha posto le basi per la traslazione clinica dello studio.
Il capogruppo del Laboratorio ICGEB di Genetica Molecolare dei topi, Dott. Andrés F. Muro e la ricercatrice associata, Dott.ssa Giulia Bortolussi, hanno preso parte al progetto di ricerca europeo CureCN, che mira a sviluppare una terapia genica curativa per la rarissima sindrome di Crigler-Najjar (CN), una malattia epatica potenzialmente letale che colpisce un individuo su un milione alla nascita.
Il progetto, iniziato nel 2013, è guidato da Généthon, Francia e sponsorizzato dal programma H2020 della Commissione europea. Il consorzio comprende 11 partner provenienti da sei Paesi europei e ha visto la collaborazione esterna dell’ICGEB, che è stato fondamentale per la generazione di dati preclinici tramite l’utilizzo del modello murino Ugt1a KO, ponendo così le basi per la successiva traduzione clinica della sperimentazione.
I risultati della sperimentazione clinica sono stati pubblicati il 17 agosto in un manoscritto congiunto sul New England Journal of Medicine, di cui sono coautori i Dott.ri Bortolussi e Muro. Si tratta della prima dimostrazione clinica dell’efficacia della terapia genica in una malattia metabolica del fegato, che dimostra la sicurezza e la tolleranza del trattamento, nonché la sua efficacia alla dose più elevata.
Lo studio ha dimostrato il ripristino dell’espressione a lungo termine dell’enzima mancante con una forte riduzione dei livelli di bilirubina plasmatica nei tre pazienti adulti trattati con la dose più alta. L’attuale fase dello studio, avviata nel gennaio 2023, mira a confermare l’effetto osservato in un numero maggiore di pazienti, compresi i bambini di età pari o superiore a 10 anni, età in cui il fegato matura. Se i risultati dovessero essere conclusivi, si potrebbe presentare una richiesta di licenza per il medicinale alle autorità francesi ed europee.
Il Dott. Muro afferma che: “Siamo molto orgogliosi del nostro contributo alla sperimentazione. I risultati ottenuti nei pazienti rappresentano un fondamentale passo in avanti verso l’applicazione della terapia genica non solo per i pazienti Crigler-Najjar, ma anche per altre malattie genetiche del fegato. Si tratta del primo caso di correzione a lungo termine di una malattia causata da una proteina epatica non secreta”.
La sindrome ereditaria di Crigler-Najjar si verifica subito dopo la nascita. È causata dalla carenza di un enzima specifico del fegato (uridina difosfato glucuronosiltransferasi 1A1) che porta all’accumulo di bilirubina non coniugata tossica in tutti i tessuti del corpo. Se non trattata, la CN provoca danni neurologici irreversibili nel cervello e porta alla morte. Al momento, l’unico trattamento è la fototerapia fino a 12 ore al giorno – che perde efficacia man mano che i pazienti crescono – e prima o poi un trapianto di fegato, che comporta rischi elevati e possibili complicanze.
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ICGEB, CNR e Area Science Park insieme per la ricerca sul virus SARS-CoV-2
Il progetto di ricerca ‘Impact of SARS-CoV-2 variants on genome integrity and their involvement in inflammation and neuropathogenesis’ (Impatto delle varianti di SARS-CoV-2 sull’integrità genomica e loro coinvolgimenti nell’infiammazione e nella neuropatogenesi) che vede come capofila il laboratorio di Virologia dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) in collaborazione con l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR, l’IFOM e Istituto Ricerca e Innovazione Tecnologica dell’Area Science Park di Trieste è risultato tra i vincitori del bando per il sostegno a progetti di ricerca nell’ambito della “Rete Italiana per la sorveglianza virologica, il monitoraggio immunologico, la formazione e la ricerca in Preparazione alla gestione delle Emergenze Infettive – R.I.Pr.E.I.” finanziato dal Ministero della Saluta attraverso l’Istituto Superiore di Sanità.
Il bando è concepito per conoscere meglio SARS-CoV-2, a partire dalla caratterizzazione delle sue varianti e dei meccanismi di diffusione e patogenicità, fino all’individuazione di strategie innovative per la diagnosi, la prevenzione e la cura.
“Prendendo lo spunto da un lavoro condotto in precedenza dove abbiamo scoperto come il virus sia in grado di danneggiare il DNA cellulare attivando meccanismi pro-infiammatori e senescenza cellulare” dichiara Alessandro Marcello, “abbiamo proposto di studiare l’impatto delle varianti più recenti del virus soprattutto nel contesto della neuroinfiammazione.” Da questa ricerca potranno emergere nuove conoscenze sulle conseguenze a lungo termine dell’infezione, propedeutiche alla sperimentazione di nuove terapie efficaci.
La sinergia con il CNR/IFOM, per lo studio dei meccanismi del danno al DNA e del riparo, e con l’Area Science Park per lo studio delle varianti combinando virologia molecolare, intelligenza artificiale e genomica, sarà determinante per il successo del progetto.
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neuroinfiammazione
SARS-CoV-2
PICOSATS chiude con successo un ulteriore round di investimento
PICOSATS S.r.l., società leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari con sede a Trieste, è lieta di annunciare la chiusura del suo secondo round di investimento di 2.13 milioni di euro.
Il round di investimento a cui hanno partecipato LIFTT S.p.A., Progress Tech Transfer e Galaxia – Il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio di CDP Venture Capital Sgr, ha raccolto una somma significativa, che consentirà a PICOSATS di continuare a innovare e sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate nel settore spaziale.
Questa nuova iniezione di capitale rappresenta un voto di fiducia nel potenziale di crescita di PICOSATS e rafforza la posizione della società come leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari. I fondi raccolti saranno impiegati per l’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo, il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, e l’espansione delle operazioni commerciali. La società si propone di raggiungere diversi obiettivi, tra cui dimostrare la tecnologia in banda Ka sviluppata con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea attraverso una missione in orbita in collaborazione con D-Orbit S.p.A. Inoltre, sta lavorando allo sviluppo di un modem che consenta velocità di trasmissione dati elevate.
PICOSATS ha dimostrato un successo costante nel fornire soluzioni innovative che stanno aprendo nuovi orizzonti nella comunicazione satellitare. I sistemi di telecomunicazioni sviluppati dalla società rivoluzioneranno l’accesso allo spazio, offrendo una maggiore flessibilità e una riduzione dei costi rispetto alle tecnologie tradizionali.
Il rappresentante legale di PICOSATS, Mario Fragiacomo, ha dichiarato entusiasta: “La chiusura di questo round di investimento è un importante traguardo per PICOSATS e un riconoscimento del nostro impegno per l’innovazione nel settore spaziale. Questo nuovo capitale ci permetterà di accelerare la nostra ricerca e sviluppo e di portare sul mercato soluzioni ancora più avanzate. Siamo grati ai nostri investitori per la fiducia che hanno riposto in noi e siamo determinati a continuare a spingere i limiti della tecnologia spaziale. Ci tengo anche a ricordare il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI e di quella Europea – ESA, che hanno creduto in noi fin dall’inizio.”
La chiusura di questo round di investimento conferma il ruolo di PICOSATS come leader nell’industria spaziale, e la società è entusiasta di portare avanti la sua missione di rendere lo spazio accessibile a tutti, aprendo nuove opportunità per la ricerca scientifica, e le telecomunicazioni satellitari.
Guido Panizza, Head of Project Management di LIFTT, ha dichiarato: “PICOSATS presidia all’interno del nostro portfolio un segmento di business dal potenziale elevato, qual è quello delle telecomunicazioni aerospaziali. Per noi di LIFTT contribuire allo step significativo della messa in orbita del progetto rappresenta un decisivo attestato di stima e fiducia nei confronti di una tecnologia e di un team di lavoro di alto profilo quale quello di PICOSATS. Inoltre, la chiusura di questo nuovo round e la progressione di questo progetto rappresentano in modo esemplare l’importanza del Technology Transfer quale elemento essenziale nella crescita complessiva del Sistema Paese”.
Francesco De Michelis di Progress Tech Transfer ha dichiarato: “Da quando abbiamo fatto il primo investimento nel 2022 PICOSATS ha continuato a crescere, sia tecnicamente che commercialmente. La qualità della soluzione tecnica proposta dalla società è testimoniata dal rilievo e dal prestigio del pool di investitori che hanno partecipato a questo round di investimento”.
“Le soluzioni di PICOSATS per le comunicazioni satellitari sono in grado di portare innovazione rilevante a un mercato in fortissima espansione, riuscendo a miniaturizzare transponder e antenne per servire fino a 5 volte più clienti per orbita, riducendo nel contempo sia i costi di produzione che di gestione” commenta Claudia Pingue, Responsabile del fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr, “Abbiamo creato il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio Galaxia proprio per stimolare lo sviluppo di startup che sviluppano servizi per upstream e downstream potenzialmente game changer nel mercato. Siamo orgogliosi di contribuire alla crescita di PICOSATS.”
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Informazioni su PICOSATS
PICOSATS Srl è una PMI innovativa con sede a Trieste che si occupa dello sviluppo di sistemi di telecomunicazione all’avanguardia per piccoli satelliti. Fondata nel 2014 come spin-off dell’Università degli Studi di Trieste e insediata in Area Science Park, PICOSATS sta rivoluzionando l’industria aerospaziale introducendo soluzioni avanzate e flessibili che consentono un accesso più economico allo spazio. La società collabora con aziende e istituzioni di tutto il mondo per accelerare l’innovazione e aprire nuove frontiere nello spazio.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito https://picosats.eu/.
Informazioni su LIFTT
LIFTT è una Holding di investimento “not only profit” che mira ad offrire una visione innovativa e dinamica del Venture Capital applicato al Transfer Technology.
Presieduta dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono, LIFTT vanta ad oggi 36 società in portafoglio operanti in tutti i settori di mercato, e 186 investitori privati ed istituzionali, tra cui Azimut e le Fondazioni Compagnia di San Paolo e CRT.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.liftt.com/.
Informazioni su Progress Tech Transfer
Progress Tech Transfer è un fondo di venture capital specializzato in tecnologie sostenibili nato dalla ricerca di università ed enti pubblici di ricerca italiani, start-up, spin-off e imprenditori visionari.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.progressttfund.it/.
Informazioni sul Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Galaxia
Galaxia è il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese legate al settore dell’Aerospazio, nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr insieme al Partner imprenditoriale e co-investitore Obloo, realtà con un significativo track record di investimenti early stage in startup deeptech e technology transfer. I Promotori Scientifici di Galaxia sono Politecnico di Torino, Sapienza Università di Roma, Università di Padova e Politecnico di Bari. Obloo, insieme a Lazio Innova e all’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, coordina un programma di business creation, dedicato a tutte le startup derivanti dall’attività di Ricerca selezionate Galaxia per investimenti seed.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://galaxia.vc/it/.
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ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita: aperte le preiscrizioni
L’ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta di Trieste propone percorsi biennali post diploma nei settori biomedicale, dell’ informatica medica e delle telecomunicazioni e IoT (Internet of Things).
Scopri i corsi dedicati alla formazione specializzata di:
Tecnici per la gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche, per la diagnostica per immagini e le biotecnologie
Tecnici per lo sviluppo e la gestione di soluzioni di informatica biomedica
Data Network Specialist
I percorsi ITS sono caratterizzati da:
lezioni teoriche e pratiche, con attività laboratoriali
stretta collaborazione con le aziende – sia per la docenza sia per lo stage
periodo di 5 mesi di stage in azienda – che spesso termina con un contratto di lavoro (90% degli studenti trova occupazione entro un anno dal termine del percorso)
formazione garantita da un corpo docente – al 70% composto da professionisti provenienti dalle imprese
agevolazioni ARDIS (diritto allo studio) e regionali, che rendono i percorsi gratuiti per le ragazze (scopri di più qui)
PREISCRIVITI ENTRO IL 31 AGOSTO! E richiedi informazioni all’indirizzo info@itsvolta.it!
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Materiali quantistici: così si “avvolgono” gli elettroni
Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Physics rivela un nuovo metodo per raggiungere una più profonda conoscenza dei materiali quantistici.
Grazie a una tecnica sperimentale che sfrutta la luce di sincrotrone, infatti, un team internazionale di ricercatrici e ricercatori -di cui fanno parte per l’Italia, l’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), l’Università di Bologna, le Ca‘ Foscari di Venezia, Statale di Milano e l’Università di Bologna– ha potuto misurare “l’avvolgimento” degli elettroni, proprietà che determina alcune particolari caratteristiche dei materiali, dalla cui comprensione dipenderà la possibilità di impiegarli in applicazioni avanzate future.
Lo studio, condotto presso il Sincrotrone Elettra di Trieste, ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Würzburg (Germania), dell’Università di St. Andrews (Regno Unito), del Boston College e dell’Università di Santa Barbara (Stati Uniti).
“Le proprietà quantistiche dei materiali determinano i comportamenti degli elettroni, tra cui il loro “avvolgimento topologico”, cioè la curvatura dello spazio in cui si muovono nella materia”, spiega Ivana Vobornik, ricercatrice del Cnr-Iom di Trieste. “Studiando tale proprietà si può risalire alle proprietà quantistiche di un certo materiale, e arrivare così a una comprensione più approfondita per applicazioni in svariati campi tecnologici, dalle energie rinnovabili alla biomedicina, dall’elettronica ai computer quantistici”.
In particolare, il team si è concentrato su una classe di materiali, detti “materiali Kagome”: il nome deriva dalla stretta somiglianza con la trama di fili di bamboo dei tradizionali cesti giapponesi. “Questi materiali stanno rivoluzionando la fisica quantistica grazie alle loro proprietà magnetiche, topologiche e superconduttive: per questo la comprensione delle loro proprietà è strategica”, aggiunge la ricercatrice. “Per misurare la caratteristica dell’avvolgimento degli elettroni è stata utilizzata una tecnica sperimentale utilizzabile solo sfruttando la luce di sincrotrone: in questo caso, le misure sono state fatte presso Elettra Sincrotrone Trieste. Determinante, inoltre, è stata la sinergia con l’analisi teorica e con l’utilizzo di potenti supercalcolatori: grazie alle simulazioni teoriche infatti, è stato possibile guidare gli esperimenti verso la specifica zona del materiale in cui si manifestano le proprietà oggetto dello studio”.
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Il Ministro Bernini in Area Science Park: Trieste e la sua comunità scientifica protagonisti importanti per l’innovazione e la diplomazia dell’Italia
“Area Science Park è un crocevia di capacità, intelligenze, competenze globali, ma soprattutto italiane. È un luogo in cui si concentra la nostra capacità di saper fare bene. Attorno a questa area cresce e si rafforza la nostra comunità scientifica. Una comunità che ci mostra ogni giorno di più quanto possa essere potente la cooperazione accademica sia per l’innovazione dell’Italia, sia come strumento diplomatico con i partner internazionali”. Queste le parole del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in visita oggi all’Area Science Park dove è stata accolta dalla Presidente dell’ente di ricerca, prof. Caterina Petrillo, e dal Direttore Generale Anna Sirica. Presenti anche l’Assessore regionale alla Ricerca, Alessia Rosolen, il Sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, il Prefetto, Pietro Signoriello, e i rappresentanti delle istituzioni scientifiche e tecnologiche del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
A illustrare al Ministro Bernini le principali attività, le priorità strategiche e le prospettive di sviluppo futuro dell’ente di ricerca, la Presidente Petrillo, che si è focalizzata sugli investimenti che Area Science Park sta facendo nel campo delle infrastrutture di ricerca e tecnologiche. “Siamo molto contenti che il Ministro dell’Università e della Ricerca abbia accolto l’invito a visitare il nostro ente e incontrare i rappresentati delle realtà del Sistema Scientifico e dell’Innovazione della Regione Friuli Venezia Giulia” ha commentato la Presidente Caterina Petrillo a latere dell’incontro con la delegazione ministeriale “Area Science Park è ente nazionale di ricerca vigilato dal MUR con caratteristiche e competenze uniche maturate in 45 anni di esperienza nel campo della ricerca e dell’innovazione a servizio del territorio. Oggi, grazie anche ai finanziamenti del PNRR del Mur, l’ente compie un ulteriore passo avanti investendo in nuove strumentazioni all’avanguardia e attirando giovani talenti. Stiamo, infatti, lavorando, assieme ad altri partner nazionali, alla finalizzazione di due infrastrutture di ricerca una dedicata allo studio dei patogeni, un’altra allo studio dei materiali innovativi”.<
Il Ministro ha poi avuto modo di visitare alcune delle realtà imprenditoriali e scientifiche più significative attive nel parco scientifico di Area Science Park, a cominciare da modefinance, società dalla doppia anima tecnologica e finanziaria, oggi parte del gruppo TeamSystem. Modefinance è un’azienda nativa Fintech, nata nel 2009 come spin-off dell’Università di Trieste e incubata in Area Science Park, che sviluppa soluzioni di Intelligenza Artificiale e data science per la valutazione e la gestione del rischio di credito.<
È stata poi la volta dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology), un’organizzazione intergovernativa con 45 laboratori all’avanguardia su tre Continenti. Forma una rete interattiva con 68 Stati membri, con operazioni allineate a quelle del Sistema delle Nazioni Unite. Svolge un ruolo chiave nelle biotecnologie promuovendo l’eccellenza della ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico all’industria, per contribuire concretamente allo sviluppo globale sostenibile. All’ICGEB, accolta dal Direttore Generale del centro Lawrence Banks, il Ministro ha visitato i laboratori di Virologia dei tumori, Batteriologia, e Biologia funzionale della cellula.
Nel pomeriggio la delegazione ministeriale si è spostata nel campus di Basovizza, dove il Ministro Bernini ha visitato il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) di Area Science Park, centro di riferimento di rilevanza nazionale nel campo della genomica ed epigenomica ed elemento fondamentale della Piattaforma dedicata alle Scienze della vita, un’infrastruttura di ricerca aperta, in grado di fornire know-how e servizi finalizzati a test sperimentali e progetti di ricerca applicata e industriale, e che sarà ulteriormente potenziata grazie ai fondi PNRR del Mur.
Tappa successiva i laboratori di R&D di Alifax, una delle più importanti società italiane specializzate nello sviluppo, produzione e distribuzione di strumentazione diagnostica clinica per l’automazione di laboratorio, caratterizzata da un forte orientamento verso la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sostenuta da un programma costante di investimenti.
Prima di lasciare i campus di Area Science Park, il Ministro ha visitato Elettra Sincrotrone Trieste, la sorgente italiana di luce di sincrotrone di terza generazione al servizio della comunità scientifica e industriale nazionale e internazionale. A Elettra si affianca dal 2010 il Free Electron Laser FERMI, una delle poche sorgenti laser di questo tipo oggi in funzione nel mondo, capace di osservare i fenomeni ultraveloci e, nello stesso tempo, microscopici che avvengono a livello atomico e molecolare.
L’intensa giornata del Ministro si è conclusa con la visita alla nave rompighiaccio “Laura Bassi” dell’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
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Dai nostri campus
La produzione di proteine per la scienza, la medicina, l’industria
Le proteine sono i mattoni della vita, svolgono una vasta gamma di compiti e sono tra le molecole biologiche più complesse e variegate che si conoscono. Comprendere i meccanismi che ne regolano la funzione è fondamentale in ogni settore delle scienze della vita, anche in quelli emergenti come la medicina personalizzata. Le proteine vengono inoltre utilizzate in processi biotecnologici industriali, un settore che riveste sempre maggiore interesse.
Le tecnologie più all’avanguardia per la produzione di proteine sono il tema dell’evento del network Protein Production and Purification Partnership in Europe (P4EU), organizzato fra oggi e domani a Trieste in Area Science Park da Elettra Sincrotrone Trieste – primo membro italiano ad entrare nella rete – in collaborazione con ICGEB e con il patrocinio di Area Science Park e in collaborazione con la rete Enterprise Europe Network.
P4EU è una rete professionale internazionale che unisce più di 150 esperti nelle biotecnologie relative ai vari aspetti della produzione e caratterizzazione di proteine, il cui scopo è favorire lo scambio di informazioni, tecnologie e processi all’avanguardia. La maggior parte dei membri sono ricercatrici e ricercatori internazionali che operano in laboratori e piattaforme tecnologiche attive in ambienti accademici come università o istituti di ricerca, ma la rete conta anche un buon numero di aziende.
“Poter produrre proteine in laboratorio è un’esigenza trasversale che interessa un ampio settore di studi e applicazioni – spiega Paola Storici, ricercatrice di Elettra Sincrotrone che gestisce il laboratorio di produzione di proteine – Per ottenere proteine in provetta ci si avvale di tecniche biotecnologiche che permettono di produrre proteine altamente pure e funzionali, utili ad essere utilizzate come mezzo o strumento di ricerca, ma anche come farmaci biologici. La rete è sorta spontaneamente nel 2011 ed è gestita su base volontaria dai membri che si ritrovano almeno una volta all’anno per visitare le rispettive sedi e confrontarsi sulle nuove scoperte della ricerca del settore, discutere di tecnologie emergenti e affrontare quesiti irrisolti”.
All’evento, che ha raggiunto la sua 19ma edizione, parteciperanno più di 80 ricercatori provenienti da importanti laboratori europei e non solo (ospiti anche da Israele e USA) e si discuterà dei metodi di avanguardia per produrre sistemi multi-proteici molto complessi e difficili da ottenere, essenziali per studiare, grazie alla crio-microscopia elettronica, i meccanismi molecolari della cellula. Inoltre, si parlerà di proteine prodotte in piante o in lattobacilli probiotici che sono di crescente interesse in un’ottica di sostenibilità e benessere.
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Dai nostri campus
Dr. Schär R&D Centre: 20 anni di continua ricerca e innovazione nutrizionale
Sono 20 le candeline che, con orgoglio, spegne il Dr. Schär R&D Centre di Trieste, fiore all’occhiello di Dr. Schär, multinazionale leader nell’alimentazione senza glutine e per specifiche esigenze nutrizionali. Un traguardo importante festeggiato all’insegna dell’innovazione con una conferenza internazionale dedicata alla dieta chetogenica come soluzione terapeutica di successo per condizioni quali ad esempio l’epilessia farmaco-resistente, che si terrà oggi presso l’Area Science Park di Padriciano (Trieste) dalle 13.45 e domani dalle 08.25.
La spinta verso la ricerca è da sempre la cifra distintiva di Dr. Schär e la leva che ha portato l’azienda a diventare, da pioniere del senza glutine, leader nelle soluzioni nutrizionali specifiche. Un’evoluzione in cui il Centro Ricerche, sito nell’Area Science Park di Trieste e guidato dalla dottoressa Virna Cerne, ha avuto un ruolo da protagonista.
20 anni fa è stata fatta la scelta di insediare la Ricerca & Sviluppo in questo Parco Scientifico e di investire maggiormente in essa. Immergendo la Ricerca & Sviluppo in un contesto di ricerca scientifica, l’azienda ha avuto la possibilità di crescere in ambito dell’Innovazione e diventare leader nel settore.
Dai laboratori ai siti produttivi, dal campo alla filiera cerealicola, il team si impegna con passione e dedizione allo studio di nuove soluzioni alimentari nel campo del gluten-free, dell’alimentazione aproteica e dei prodotti chetogenici, ponendo grande attenzione ai temi della sostenibilità, della biodiversità e alla promozione dei cereali minori.
“Il momento del pasto non deve essere di privazione ma di condivisione e gioia. In questi 20 anni abbiamo quindi lavorato per migliorare la vita delle persone che, per esigenze di salute, devono seguire un regime dietetico specifico – commenta Virna Cerne, Senior Director of Global Research & Development del R&D Centre di Dr. Schär – Il ventesimo anniversario del Dr. Schär R&D Centre rappresenta per noi un momento importante per celebrare quanto abbiamo raggiunto finora, ma anche per porci obiettivi futuri. Siamo pronti ad affrontare le sfide e le opportunità che verranno”.
Sono infatti tanti i progetti di ricerca in corso che spaziano dalla chimica alimentare alle biotecnologie, dall’agronomia alla selezione di materie prime, al packaging fino all’individuazione di nuove tecnologie per gli impianti di produzione. Un approccio a 360 gradi che ha permesso al Dr. Schär R&D Centre di diventare un punto di riferimento e un modello di eccellenza.
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Dai nostri campus
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park