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A Vienna il lancio dell’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI)
Ieri presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, Palazzo Metternich a Vienna, è stata presentata ufficialmente l’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI) che riunisce gli accademici e i ricercatori italiani che vivono e lavorano in Austria.
L’Associazione è nata da un intenso lavoro dell’Addetto Scientifico dell’Ambasciata Amedeo Staiano, iniziato a fine 2022 su iniziativa del precedente Capo Missione, Ambasciatore Stefano Beltrame, e proseguito con identica determinazione dall’Ambasciatore Giovanni Pugliese. Secondo lo Statuto dell’Associazione, l’Ambasciatore d’Italia a Vienna ricopre il ruolo di Presidente Onorario.
L’Austria, paese con investimenti in ricerca ben oltre il 3% del PIL e in costante crescita, è un ecosistema scientifico di grande attrazione per i ricercatori italiani. Si stima che la comunità dei ricercatori italiani in Austria sia la terza dopo quella austriaca e quella tedesca, quindi prima comunità scientifica non germanofona del Paese. Ci sono pertanto ottimi presupposti, come ha affermato l’Ambasciatore, perché l’associazione ASSAI costituisca un asset ad alto potenziale di impatto nella diplomazia scientifica tra i due Paesi. ASSAI giocherà pertanto un ruolo fondamentale nella promozione della cooperazione interuniversitaria e degli scambi scientifici tra Italia e Austria, operando in particolare come piattoforma/think-tank per favorire le ricadute nei sistemi scientifici italiano ed austriaco delle esperienze e buone pratiche realizzate e promosse dagli associati.
All’evento hanno partecipato i rappresentanti di tre enti di ricerca italiani vigilati dal MUR: la Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Prof. Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Prof.ssa Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park.
“L’Austria è un partner strategico per l’Italia e, in particolare, per le istituzioni scientifiche e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo durate l’incontro. “L’Associazione ASSAI sarà uno strumento utile per rafforzare le già numerose collaborazioni tra i due Paesi, in particolare nel settore delle grandi infrastrutture di ricerca per lo studio dei materiali. Tra gli esempi più rilavanti ricordiamo i progetti Horizon Europe, Impress e Riana, nel settore della microscopia, oltre alla pluriennale e consolidata collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste e l’infrastruttura Ceric- Eric”.
Molto nutrita e rappresentata la comunità dei ricercatori italiani presenti, circa 150, e numerosi anche i rappresentanti del mondo della ricerca e dell’università per l’Austria, tra cui: la Direttrice Generale per la Ricerca Scientifica e per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, della Scienza e della Ricerca, dott.ssa Barbara Weitgruber, il Presidente dell’Austrian Science Fund (FWF), Prof. Christof Gattringer, i Magnifici Rettori della Technische Universität Wien Jens Schneider e della Wien Universität Sebastian Schütze, il Presidente dell’International Institute for Applied System Analysis (IIASA) Prof. Hans Joachim Schellnhuber, la Vicepresidente dell’Accademia delle Scienze d’Austria (ÖAW), Prof.ssa Ulriche Diebold, il Direttore dell’Institute for Subatomic Physics (SMI) Stefan Meyer, Prof. Eberhard Widmann e il Direttore dell’Institute for High Energy Physics (HEPHY), Prof. Jochen Schieck.
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Ingegneri da tutto il mondo a Trieste per lo Users’ Meeting di ESTECO, nel 25° anniversario dell’azienda
Sono oltre 150 gli ospiti attesi domani (4 giugno) al Savoia Excelsior Palace di Trieste per l’ESTECO International Users’ Meeting, evento biennale dedicato agli utenti della tecnologia software sviluppata dall’azienda triestina. E quest’anno l’occasione è doppia, perché gli ingegneri in arrivo da tutto il mondo potranno unirsi ai festeggiamenti per i 25 anni di ESTECO.
Nata nel 1999 come spin-off accademico dell’università di Trieste, ESTECO fonda il suo successo sul software di ottimizzazione ingegneristico modeFRONTIER, che da un quarto di secolo aiuta aziende leader in tutto il mondo a progettare prodotti migliori più velocemente, grazie ad algoritmi avanzati e all’automazione del processo di simulazione.
Allora, a dare vita alla startup, furono tre ingegneri – Carlo Poloni, Enrico Nobile e Luka Onesti – sulla scia di un progetto di ricerca europeo. Oggi ESTECO è una realtà consolidata con oltre 160 dipendenti tra Italia, Stati Uniti, India e Germania. Il solo quartier generale di Trieste, insediato nel campus di Area Science Park a Padriciano, ne ospita oltre un centinaio. “Abbiamo alle spalle 25 anni di crescita ininterrotta, – spiega il presidente Carlo Poloni – un orgoglio che abbiamo la fortuna di poter festeggiare quest’anno insieme a tanti dei nostri clienti. Si tratta di un’occasione importante, perché proprio la vicinanza al mercato e agli utenti è uno degli ingredienti che ci ha portati a perseguire sempre e comunque l’eccellenza, in un mercato di nicchia come quello del software per la progettazione ingegneristica”.
Negli anni l’offerta si è evoluta attraverso VOLTA, una piattaforma collaborativa web-based per la gestione dei dati e dei processi di simulazione.
E sul palco del Savoia Excelsior Palace di Trieste nei prossimi due giorni si alterneranno proprio gli ingegneri che utilizzano modeFRONTIER e VOLTA, provenienti da settori industriali diversi e aziende di altissimo profilo, come Toyota Motor Company (Giappone), Jaguar Land Rover (GB), Eaton Corporation (USA), CT Ingénierie (Francia). Senza dimenticare il team italianissimo di Luna Rossa, in lizza quest’anno per la 37esima America’s Cup.
Completano l’agenda della due giorni le presentazioni di esperti di Leonardo, Fincantieri, IVECO, MBDA Italia, Volvo Autonomous Solutions, Mazda Motor Company, Pipistrel, Daiwa House, LIST, BTU Cottbus-Senftenberg, Politecnico di Torino e le università di Trieste, Ghent e Genova. Per i partecipanti, il meeting rappresenta dunque un momento per osservare le applicazioni più interessanti in materia di ottimizzazione e progettazione ingegneristica, attraverso lo scambio di esperienze e risultati. Senza contare la possibilità di interagire con gli esperti di ESTECO e scoprire le ultime novità all’interno dei software e le direzioni future.
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Sicurezza alimentare: un passo avanti nei test rapidi per la rilevazione di micotossine
La presenza di micotossine in alimenti e mangimi è un problema per la salute pubblica e la sicurezza alimentare, con effetti nocivi sulle persone e gli animali. Composti tossici prodotti da funghi come Aspergillus, Fusarium e Penicillium, possono contaminare i prodotti durante la coltivazione, il trasporto e lo stoccaggio e, per questo, la messa a punto di test di analisi sempre più rapidi e affidabili è un fattore importante e critico.
Gold Standard Diagnostics Trieste, azienda leader nel settore della diagnostica insediata nel parco scientifico di Area Science Park dal 1994, ha sviluppato due nuovi test, SENSIStrip AFLA e SENSIStrip DON, che offrono una soluzione rapida e precisa per la rilevazione delle aflatossine totali e del deossinivalenolo. Il deossinivalenolo, comunemente noto come vomitossina, può avere effetti deleteri sulla salute animale, mentre aflatossine come l’aflatossina B1 sono tra le micotossine più pericolose, conosciute per la loro genotossicità e cancerogenicità. La gestione del rischio associato alle micotossine richiede misure preventive e piani di controllo accurati, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico e resistenza dei funghi ai trattamenti. La regolamentazione italiana e internazionale stabilisce limiti severi per le principali micotossine, rendendo essenziali strumenti diagnostici efficienti.
I nuovi di test Gold Standard Diagnostics sono il risultato di un’innovativa applicazione della tecnologia dei lateral flow e consentono di ottenere risultati in soli 7 minuti. Questa velocità è stata raggiunta preservando parametri fondamentali come l’accuratezza e la robustezza, indici di qualità per prodotti basati su questa tecnologia, e rimuovendo l’uso di solventi e plastica non necessaria, in modo da ridurne l’impatto ambientale. “Il nostro team di ricerca ha lavorato instancabilmente per sviluppare questi prodotti, che rappresentano un passo in avanti in termini di performance rispetto alle soluzioni disponibili attualmente,” sottolinea Giulia Rosar, Technical Competence Center Manager.
I test SENSIStrip rispondono alle esigenze di aziende agricole, magazzini di stoccaggio, allevatori, aziende del settore alimentare e mangimistico di avere a disposizione kit analitici rapidi, affidabili, sostenibili in termini economici, per poter verificare la qualità dei prodotti e degli ingredienti. “Il lavoro dei nostri ricercatori non è sconnesso da ciò che succede fuori dal nostro laboratorio, ma è legato alla filiera e alle necessità di chi fa le analisi. Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, che non solo migliora l’efficacia dei controlli, ma fornisce una nuova soluzione per gli addetti ai lavori impegnati quotidianamente”, spiega Lorena Tarusha, Product Specialist.
La facilità d’uso e rapidità di esecuzione rendono i nuovi test particolarmente adatti per applicazioni in situazioni dove il tempo è un fattore critico e dove è richiesta una risposta immediata per prendere decisioni informate.
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Innovazione nel campo dei trapianti: una ricerca italiana fa luce sui meccanismi alla base del rigetto nell’allotrapianto epatico
Un passo avanti significativo per la medicina dei trapianti arriva da uno studio pubblicato su “Annals of Hepatology” da un team di ricercatori italiani, facendo luce sui meccanismi molecolari che influenzano il successo degli allotrapianti epatici. L’articolo, frutto della collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus, il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, presenta un’analisi dettagliata dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato.
L’allotrapianto – il trapianto di organi o tessuti tra due individui della stessa specie – comporta rischi di rigetto dovuti al riconoscimento del tessuto trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico – quest’ultimo un campo che esamina le modifiche nell’espressione genica che non coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la risposta del ricevente e l’esito del trapianto.
I risultati dello studio offrono una nuova comprensione di come i cambiamenti trascrittomici, ovvero le variazioni nella trascrizione del DNA in RNA messaggero, possano contribuire al danno iniziale del fegato trapiantato, alla ricomparsa della malattia cronica o al rigetto dell’organo. Questa ricerca apre nuove prospettive per la prevenzione di queste complicazioni, migliorando così le probabilità di successo degli allotrapianti epatici e la qualità della vita dei pazienti.
“Il progetto – afferma Pablo Giraudi della Fondazione Italiana Fegato – ha previsto al momento dell’intervento chirurgico la raccolta di biopsie epatiche e campioni di sangue dai pazienti trapiantati a causa di diverse malattie croniche epatiche (tra le quali: cirrosi epatiche dovute a infezione virali tipo l’epatite C e B, cirrosi alcolica, cirrosi associata alla steatoepatite non alcolica, cirrosi criptogeniche) e l’utilizzo del DNA e RNA ottenuto dalle rispettive biopsie. Le analisi con apposite piattaforme bioinformatiche consentono di avere informazione sull’espressione di geni utili in una terapia personalizzata e biomarcatori diagnostici/prognostici”.
“Questo progetto – spiega Danilo Licastro, responsabile Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park – ha consentito di applicare le nostre conoscenze di ricerca in maniera integrata ed organica. Il nostro laboratorio ha prodotto e analizzato le informazioni relative alle sequenze di RNA e allo stato di metilazione del DNA di tutti i campioni forniti dai nostri partner. Il risultato di questo progetto scientifico è stato possibile solo in virtu’ della forte collaborazione tra le due strutture di ricerca e costituisce un passaggio fondamentale per una proiezione dalla ricerca verso un ambito applicativo clinico-diagnostico su vasta scala. Siamo fiduciosi che i risultati di questa sperimentazione costituiscano il punto di partenza di ulteriori studi che coinvolgeranno anche altre istituti internazionali”.
“Si tratta di uno studio sperimentale pionieristico – sottolinea il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli – che, generando big data, consentirà la creazione di banche dati, utili ad avviare collaborazioni nel digital health basate su modelli di intelligenza artificiale verso una medicina più personalizzata come, ad esempio, l’uso di immunosoppressori più adatti al paziente in modo da evitare il rigetto dell’organo trapiantato. È anche la conferma che l’interazione tra realtà scientifiche e cliniche permette il raggiungimento di risultati di grande livello”.
“La scelta di Area Science Park di potenziare l’investimento in laboratori e tecnologie all’avanguardia va ad accrescere le competenze interne nel settore delle Scienze della vita e rafforza le collaborazioni con le istituzioni di ricerca su grandi progettualità di comune interesse ad elevato impatto sociale” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo.
“Il raggiungimento degli obiettivi fissati – afferma il Presidente della FIF Decio Ripandelli – porterà alla continuazione delle importanti relazioni tra i diversi enti coinvolti, per la definizione di nuove linee di ricerca nazionali e internazionali e per la formazione di risorse umane altamente specializzate, con conseguente aumento delle collaborazioni locali ed estere”.
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Al via 15 borse di studio da realizzarsi presso le aziende di Area Science Park
Anche quest’anno Area Science Park promuove un bando dedicato esclusivamente alle aziende residenti nel Parco scientifico e Tecnologico (Grandi Imprese, PMI e Start Up), mettendo a disposizione 15 borse di studio per coinvolgere un/una borsista nello svolgimento di un progetto formativo in attività tecnico-scientifica e di ricerca.
Le domande saranno presentate dalle aziende ospitanti, che dovranno aver già individuato la candidata o il candidato a ricevere la borsa di studio di Area Science Park.
I candidati devono essere in possesso di diploma tecnico (incluso ITS) o di laurea, essere disoccupati o inoccupati, e non superare il trentunesimo anno di età.
Puoi consultare le aziende residenti in Area Science Park QUI.
La domanda deve essere presentata dall’azienda ospitante, esclusivamente in formato digitale via PEC, che dovrà aver già individuato la candidata o il candidato idoneo a ricevere la borsa di studio di Area Science Park.
La domanda deve pervenire via PEC entro le ore 12.00 di venerdì 26 luglio 2024.
L’avvio delle borse è previsto per il 16 ottobre 2024.
GRADUATORIE BORSE 2024
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“La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”
Diffondere la cultura della Cardioprotezione: questo uno degli obiettivi del seminario “La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”, organizzato dalla Fondazione ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta per martedì 21 maggio 2024, alle ore 16:00 presso il Campus di Area Science Park a Basovizza – Edificio Q.
Il seminario vuole informare le aziende sulla possibilità di attivare corsi di Cardioprotezione nella propria realtà. La morte Cardiaca Improvvisa colpisce in tutto il mondo solo soggetti sani: un decesso ogni 1.000 abitanti ogni anno, 60.000 in Italia; nella sola città di Trieste avvengono 2 decessi ogni 3 giorni, dagli zero anni in su, a causa della scarsa presenza di punti di Cardioprotezione. Diffondere tale cultura ha quindi l’obiettivo di migliorare le statistiche relative alla morte cardiaca improvvisa.
Durante il seminario della durata massima di due ore, che sarà tenuto dal Dott. Walter Rojc, verranno date tutte le informazioni riguardanti i corsi di rianimazione, BLSD e primo soccorso da concordare con aziende o privati cittadini interessati.
Sarà possibile partecipare al seminario, fino a esaurimento posti, previa registrazione tramite l’apposito modulo d’iscrizione.
Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria all’indirizzo e-mail info@itsvolta.it o al numero 040 3755301.
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I massimi esperti di p53, la proteina nota per essere il guardiano del genoma, si riuniscono a Trieste per il 19° International Workshop sul tema
Il cancro continua a essere una delle sfide più complesse per la ricerca scientifica, per i sistemi sanitari e per l’intera società. Nel 2022 a livello mondiale i nuovi casi di cancro sono stati circa 20 milioni, e i decessi sono stati 9.7 milioni. Piu del 40% di tutti i casi di cancro presenta mutazioni nel gene TP53 nei tessuti malati. Il gene è infatti responsabile della produzione di uno dei più potenti soppressori tumorali. Sono quindi circa una decina di milioni i pazienti che si stima possono sviluppare, ogni anno, un tumore con mutazioni a carico di questo gene. La proteina p53 è dunque tra le molecole più studiate, anche perché è uno dei bersagli terapeutici più complessi da colpire.
Quando il gene TP53 funziona correttamente, la proteina p53 controlla a sua volta una vasta gamma di geni che regolano processi biologici cruciali per mantenere l’integrità del DNA e prevenire lo sviluppo del cancro. per questo ruolo di protettore del materiale genetico, la proteina è stata soprannominata il “guardiamo del genoma”. Tuttavia, quando subisce una mutazione, p53 nelle sue molteplici forme alterate aumenta la probabilità di una crescita incontrollata delle cellule, favorendo lo sviluppo di diversi tipi di tumore.
Per esplorare le ultime scoperte e innovazioni legate a TP53 e indagare il suo intricato ruolo nel cancro, nonché il suo potenziale impatto terapeutico, il 19° International p53 Workshop si terrà a Trieste dal 13 maggio al 16 Maggio presso il Trieste Convention Center.
Il Workshop riunirà 300 partecipanti provenienti da 49 paesi, sotto la guida del Comitato Scientifico composto da Giannino Del Sal (Università degli Studi di Trieste, ICGEB-Trieste, IFOM-ETS Milano), Lawrence Banks (ICGEB, Trieste), Giovanni Blandino (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Gerry Melino (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
Tra i 50 relatori saranno presenti gli scienziati che hanno scoperto p53 nel lontano 1979 e coloro che hanno scoperto il ruolo di p53 nella sindrome di Li-Fraumeni (LFS), una malattia genetica ereditaria che predispone a un elevato rischio di sviluppare neoplasie durante tutto il corso della vita.
Da oltre quarant’anni p53 è al centro della ricerca oncologica mondiale, e ora ci stiamo avvicinando a sfruttare queste conoscenze per sviluppare nuove terapie antitumorali basate su questo fondamentale oncosoppressore. Il Workshop rappresenta un’opportunità unica per l’aggiornamento e il confronto sui progressi della ricerca sulle diverse forme di p53, nonché sugli approcci più promettenti della medicina di precisione.
Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che domenica 12 maggio ha concretamente sostenuto la ricerca sui tumori che colpiscono le donne con l’Azalea della ricerca in occasione della Festa della Mamma, è sponsor di questo importante evento scientifico internazionale.
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Nuovo Sportello antiviolenza del GOAP in Area Science Park
Quella della violenza sulle donne è un fenomeno strutturale nel nostro Paese (e non solo), che investe anche la città di Trieste. A dirlo sono i numeri del Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti, noto in città come GOAP, attivo con la propria sede principale in via San Silvestro: 5.599 donne che hanno contattato il Centro dal 1999 al 2022; 133 donne e 123 minori ospitati in Case rifugio dal 2002 al 2022; 242 donne e 241 bambini in Case di emergenza dal 2004 al 2022; 367 ospitalità in albergo dal 2010 al 2022. Nel 2023 sono state 352 le donne che si sono rivolte al GOAP, praticamente la media di una al giorno.
Con l’obiettivo di realizzare azioni concrete per il riconoscimento e il contrasto di ogni forma di violenza, Area Science Park attiverà, in via sperimentale, presso i Campus di Padriciano e di Basovizza, uno sportello antiviolenza, in collaborazione con le operatrici del GOAP – Centro Antiviolenza di Trieste, aperto al personale del Parco scientifico e tecnologico. Si tratta del primo sportello di questo tipo aperto in Italia da un Ente di ricerca. Le forme di violenza di genere sono di diversa natura e, spesso, di non immediata identificazione e accettazione perché avvengono all’interno di relazioni che dovrebbero basarsi sul rispetto e la fiducia. Riconoscere le dinamiche violente è il primo passo per non diventarne vittima. Un passo significativo verso la costruzione di una società più equa, inclusiva e sicura include anche la riduzione del rischio di violenza sul posto di lavoro, garantendo un luogo sicuro per ricevere le prime informazioni.
“La violenza di genere, come risulta dai dati, è un fenomeno diffuso e trasversale che può coinvolgere tutte le donne nella loro vita – sottolinea Maria Ferrara, Vicepresidente del GOAP. Dalla nostra esperienza ultraventennale abbiamo osservato che azioni di sensibilizzazione e di conoscenza del fenomeno fanno sì che un numero sempre maggiore di donne si rivolgano ai centri antiviolenza. Altro fattore che può facilitare lo svelamento è la prossimità di luoghi dove trovare operatrici formate sul tema che possono fornire il supporto e le informazioni necessarie per intraprendere un eventuale percorso di rafforzamento di sé e di allontanamento dalla violenza. La volontà della direttrice Anna Sirica di aprire due sportelli di ascolto nelle sedi di Area, oltre a favorire la richiesta di aiuto delle donne, in particolare le dipendenti, rappresenta un riconoscimento istituzionale del fenomeno della violenza di genere che va combattuta e affrontata nell’ottica di rimuovere quegli ostacoli che le donne quotidianamente incontrano nella loro vita privata e sociale e che impediscono loro una piena realizzazione personale”.
“Abbiamo iniziato a lavorare con il centro antiviolenza GOAP nel novembre scorso – spiega il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica – organizzando l’evento intitolato ‘Violenza di genere: conoscere il fenomeno per prevenire le discriminazioni’ e, vista l’importanza del tema, ci è sembrato naturale rendere stabile questa collaborazione stipulando una convenzione triennale, che ci permette di aprire due punti di ascolto del GOAP. La violenza di genere è spesso radicata dove non ce lo aspettiamo e le iniziative che abbiamo individuato rappresentano un impegno concreto nel contrastare soprusi e promuovere relazioni equilibrate e rispettose. Con questa apertura vogliamo contribuire a cambiare atteggiamenti e comportamenti, promuovendo la consapevolezza del rispetto”.
Lo sportello, gestito da operatrici professioniste, garantisce l’anonimato e rappresenta un luogo di ascolto per donne che stanno vivendo la violenza o per quante necessitano di un confronto o di un parere. Più in generale, le operatrici condurranno un’attività di prevenzione, informazione, supporto e contrasto alle forme di violenza contro le donne.
L’attività si inserisce nel contesto del Piano delle Azioni Positive e per la Parità di Genere 2024-2026 di Area Science Park, nello specifico: Area Tematica 4 “Violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità” – Obiettivo 4.02: Favorire la conoscenza degli strumenti utili al contrasto della violenza di genere e fornire adeguato sostegno per affrontare le situazioni critiche.
Lo sportello è aperto ogni secondo e quarto martedì del mese, a partire da maggio 2024.
Questo al momento il calendario delle aperture nei campus di Padriciano e Basovizza di Area, dalle ore 9.00 alle 11.00:
MAGGIO: 14 (Padriciano) e 28 (Basovizza)
GIUGNO: 11 (Padriciano) e 25 (Basovizza)
LUGLIO: 9 (Padriciano) e 23 (Basovizza)
AGOSTO: 27 (Basovizza)
SETTEMBRE: 10 (Padriciano) e 24 (Basovizza)
OTTOBRE: 8 (Padriciano) e 22 (Basovizza)
L’apertura dello sportello presso uno o l’altro campus segue le date indicate in calendario.
È preferibile, ma non obbligatorio, prenotare
→ via e-mail: info@goap.it (nell’oggetto inserire “Sportello Area” specificando se Basovizza o Padriciano)
→ al telefono: 040 3478778
Telefono attivo con orari:
Lunedì, giovedì e venerdì: 09:00-15:00
Martedì e mercoledì: 12:00-18:00
Sabato e domenica: 9:00-15:00
SCARICA LA LOCANDINA
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Una delegazione di parlamentari della Stiria in visita ad Area Science Park
Visita in Area Science Park di una delegazione di parlamentari e rappresentanti governativi della regione austriaca della Stiria, guidata dai presidenti del Parlamento regionale Manuela Khom e Gerald Deutschmann. Ad accoglierli, la Vicepresidente di Area e Console Onorario dell’Austria a Trieste, Sabrina Strolego, e il Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione, Salvatore La Rosa.
Con una quota di PIL dedicata a ricerca e sviluppo superiore al 5%, la Stiria si è affermata come regione leader per la ricerca e l’innovazione in Europa, attrattiva per imprenditori, investitori e talenti. Questo successo è dovuto alla stretta collaborazione tra imprese, università e istituzioni di ricerca non universitarie.
Dopo una presentazione generale di Area Science Park, sono state illustrate diverse iniziative e attività particolarmente attuali e rilevanti dell’Ente, a partire dal progetto PRP@CERIC che mira a fornire al mondo scientifico, sanitario e industriale competenze e strumenti per lo studio di patogeni umani, animali e vegetali. Altro tema del momento l’Intelligenza Artificiale, con il Laboratorio di Data Engineering (LADE) che svolge ricerca e sviluppo in questo campo e in quello del Data Management, per estrarre conoscenza dai dati prodotti nei laboratori di genomica e di microscopia di Area.
È stato presentato il progetto transnazionale “NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley” che mira a sviluppare un ecosistema economico e industriale basato sull’applicazione e diffusione di tecnologie dell’idrogeno, mentre sul fronte della digitalizzazione si è parlato delle potenzialità della Piattaforma Industriale per la Regione FVG – IP4FVG e dell’IP4FVG-EDIH European Digital Innovation Hub, iniziative che hanno l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio.
Infine, sul versante della creazione di impresa, sono stati illustrati i programmi per lo sviluppo di startup innovative nei settori deep tech come l’Intelligenza Artificiale e l’Aerospazio.
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Area Science Park in visita istituzionale in Svezia presso laboratori e infrastrutture di ricerca per lo sviluppo di nuove collaborazioni
Nell’ambito delle iniziative realizzate in occasione della VII edizione della Giornata della Ricerca Italiana nel mondo, “Italian Research day in the world”, l’Ambasciata Italiana in Svezia ha organizzato un incontro di scambio scientifico tra i ricercatori di Area Science Park e del Karolinska Institutet di Stoccolma, prestigiosa università svedese specializzata in discipline biomediche.
L’incontro al Karolinska, nato da un invito dell’Ambasciatore italiano in Svezia, Michele Pala, e del suo addetto scientifico, Augusto Marcelli, alla Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, è stata la tappa conclusiva di una visita istituzionale in Svezia partita lunedì 8 aprile da Lund e che ha visto, oltre alla partecipazione di ricercatori e tecnologi di Area Science Park, anche quella di rappresentanti di alcuni centri di ricerca e startup insediati nel parco scientifico e tecnologico – CNR-IOM, ICGEB, Elettra Sincrotrone e Aindo – nonché di altre realtà di eccellenza che operano a Trieste – Sissa e IRCSS Burlo Garofolo. Obiettivo della visita è rafforzare la cooperazione scientifica con i centri di ricerca di un Paese che offre moltissime opportunità in ambito scienze della vita e scienza dei materiali, costruire possibili nuove collaborazioni e rafforzarne alcune già esistenti.
“La collaborazione italiana con i centri di ricerca svedesi è di lunga data. L’Italia è, infatti, uno dei Paesi partner dell’European Spallation Source (ESS) sin dalla progettazione dell’infrastruttura con importanti contributi alla costruzione dell’acceleratore e della strumentazione. Anche con il MaxIV sono diversi i progetti condivisi con le nostre istituzioni di ricerca anche grazie ai numerosi ricercatori italiani che vi lavorano”, ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo, che ha aggiunto. “Con questa visita ci auguriamo di consolidare e potenziare le collaborazioni nei settori ad alta tecnologia delle scienze dei materiali e della vita”.
A Lund la delegazione guidata dalla Presidente Petrillo ha visitato MaxIV, il laboratorio nazionale svedese per la ricerca con la radiazione di sincrotrone ospitato dall’Università, l’European Spallation Source (ESS), un’infrastruttura europea strategica di cui l’Italia è tra i Paesi fondatori e secondo progetto europeo per grandezza nel campo degli acceleratori, e NanoLund, uno dei laboratori svedesi più importanti per lo sviluppo delle nano-tecnologie per l’accademia e l’industria.
La visita ai tre centri di ricerca è stata anche l’occasione per presentare attività e laboratori presenti nel parco scientifico e tecnologico di Area Science Park e attivi nel campo dello studio dei materiali. Oltre alla Presidente Petrillo a Lund sono intervenuti: il direttore del CNR-IOM Giancarlo Panaccione, la responsabile del laboratorio di Microscopia Elettronica Regina Ciancio, il responsabile della macchina Fermi Luca Giannessi. A seguito delle presentazioni ci sono stati proficui momenti di confronto per approfondire e supportare la collaborazione con l’obiettivo di generare nuove prospettive e cogliere opportunità.
A Stoccolma la visita istituzionale si è concentrata al Karolinska Instiutet, dove a presentare ricerche e principali progetti in corso nelle scienze della vita sono intervenuti: Lawrence Banks, Direttore Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia – ICGEB, ha parlato di cancro e infezioni; Mathew Diamond, professore di Neuroscienze Cognitive alla Sissa, ha illustrato attività e ricerche della Scuola e del Sensory Experience (SENSEx) Lab; Lisa Vaccari, coordinatrice del gruppo di beamlines e laboratori IDEAS, ha presentato studi e possibilità di analisi realizzabili presso i laboratori di Elettra e Fermi; Pio D’Adamo, genetista all’IRCSS Burlo Garofolo e professore all’Università di Trieste, ha presentato gli studi condotti su genetica e malattie rare.
Sulle applicazioni di tecniche di Intelligenza Artificiale e di data science nel campo delle scienze della vita, in particolare per lo studio e la diagnosi di malattie rare, è intervenuto Alberto Cazzaniga, responsabile del Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park; a seguire Sebastiano Saccani, co-fondatore di Aindo, startup specializzata nell’utilizzo di dati sintetici nata in Sissa e insediata in Area Science Park. Una sessione parallela, infine, è stata dedicata ai modelli di innovazione applicabili alla deep tech innovation e alla generazione di imprese innovative e ha visto gli interventi di Salvatore La Rosa, direttore della Ricerca e dell’Innovazione di Area Science Park, e di Fabrizio Rovatti, Innovation Manager di Area Science Park. Ai diversi incontri hanno sempre partecipato ricercatori, professori ed esperti di innovazione del Karolinska, illustrando le attività condotte nei settori di interesse.
La giornata si è conclusa con la visita all’ospedale, centro di eccellenza, tra i nosocomi più avanzati in Europa dal punto di vista tecnologico.
“Quello della cooperazione scientifico-tecnologica è uno dei filoni di attività prioritari dell’Ambasciata – ha dichiarato l’Ambasciatore Michele Pala a margine dei tre giorni – per cui siamo particolarmente lieti del successo della visita della prestigiosa delegazione di Area Science Park. La loro presenza ci ha consentito di valorizzare qui in Svezia l’eccellenza italiana e di celebrare significativamente la VII giornata della ricerca italiana nel mondo. Gli incontri hanno permesso di consolidare le relazioni esistenti e di gettare le basi per nuove e promettenti collaborazioni nei settori delle Scienze della Vita, dei materiali, dell’ICT e di energia e ambiente, aree particolarmente rappresentate dai ricercatori italiani che hanno partecipato alle visite che l’ambasciata ha organizzato a Lund e a Stoccolma”.
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Due concorsi pubblici per funzionari amministrativi laureati
Area Science Park indice due concorsi pubblici, per titoli ed esami, per l’assunzione con contratto a tempo pieno e indeterminato di due Funzionari di Amministrazione di V livello.
Bando 1: il Funzionario dovrà svolgere attività di studio e consulenza alle strutture dell’Ente per l’applicazione della normativa interna e della disciplina degli Enti pubblici di Ricerca, assistenza agli organi e alle strutture dell’Ente nella risoluzione di problematiche legali e formulazione di pareri in varie materie, redazione di atti amministrativi e convenzionali. La domanda dovrà essere inviata entro il 9 aprile 2024.
Bando 2: il Funzionario sarà coinvolto nelle attività del Centro PatLib di Area Science Park, con particolare riferimento alla gestione dei processi e all’elaborazione della reportistica correlati allo svolgimento delle attività di informazione, orientamento, ricerca, studio e analisi in tema di proprietà intellettuale. La domanda dovrà essere inviata entro il 16 aprile 2024.
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Servizi per l'Innovazione
Esperti internazionali a Trieste per discutere il futuro degli acceleratori di particelle
Il Centro di Ricerca Elettra Sincrotrone Trieste si prepara per un’importante fase di ristrutturazione dell’anello di accumulazione di Elettra, e in vista di questo importante momento, esperti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Trieste per partecipare a un workshop internazionale di tre giorni. L’evento, organizzato in collaborazione con la Canadian Light Source (CLS), vede la partecipazione di oltre cinquanta esperti provenienti da 16 centri di ricerca in Europa, USA, Canada, Giappone e Corea.Durante il workshop, iniziato ieri e che si concluderà domani 20 marzo 2024, gli esperti discutono dei progetti attuali e futuri riguardanti l’aggiornamento e la costruzione di grandi acceleratori di particelle. Saranno presentati progetti già completati, come l’ESRF-EBS, insieme a progetti in corso come APS-U, ALS-U, Elettra 2.0, SLS 2.0, e altri ancora in fase di valutazione.Uno dei principali temi in discussione è la logistica e la movimentazione necessarie per la rimozione e l’installazione delle parti che compongono l’anello di accumulazione di Elettra, nonché di molte linee di luce ed alcune importanti apparecchiature del “Booster”. Questa operazione complessa richiederà tempi, modalità e organizzazione particolari, e l’esperienza condivisa durante il workshop sarà fondamentale per affrontare le sfide che si presenteranno.Il workshop rappresenta anche un’opportunità unica per consolidare una comunità di esperti specializzati in logistica, rimozione e installazione per gli acceleratori di particelle. La condivisione di esperienze, buone pratiche e soluzioni innovative contribuirà a promuovere lo sviluppo e l’innovazione nel campo degli acceleratori di particelle a livello globale.L’evento segna inoltre un passo importante verso il ritorno alla normalità dopo periodi di restrizioni dovute alla pandemia, offrendo agli esperti del settore l’opportunità di incontrarsi di persona e costruire relazioni significative per il futuro della ricerca scientifica.
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