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Comunicati Stampa

13.02.2024
Dengue: uno studio dell’ICGEB apre la strada a nuove strategie di contrasto alla malattia
Pubblicata in questi giorni sulla rivista scientifica Nature Medicine, un’analisi dei casi di dengue grave in un ampio gruppo di bambini in India ha dimostrato che più della metà potrebbe essere attribuita a un’infezione primaria piuttosto che secondaria. La Dott.ssa Anmol Chandele, Responsabile dell’ICGEB-Emory Vaccine Program presso l’ICGEB di Nuova Delhi, India, in collaborazione con la “Emory School of Medicine” di Atlanta, GA, USA, l’AIIMS (“All India Institute Of Medical Sciences”) di New Delhi, e la “St. John’s National Academy of Health Sciences” di Bengaluru, India, è l’autrice dell’articolo sulle malattie gravi durante le infezioni virali primarie e secondarie nella popolazione pediatrica. Negli ultimi due decenni, le infezioni da dengue sono aumentate notevolmente, particolarmente in India, che oggi conta uno dei maggiori casi di dengue a livello globale. Con 4 sierotipi del virus della dengue, in genere i pazienti affetti da questa malattia si dividono in due categorie: quelli che contraggono l’infezione per la prima volta, noti come affetti da infezioni primarie, e quelli che vengono reinfettati dopo una precedente esposizione, noti come affetti da infezioni secondarie. Tradizionalmente, la convinzione prevalente è stata che solo le infezioni secondarie comportino rischi significativi, portando gran parte della ricerca sullo sviluppo del vaccino e sul trattamento a concentrarsi su questo gruppo. Ora questa percezione ampiamente diffusa sembra perdere terreno. Il nuovo studio condotto in India e basato su un ampio campionamento ha dimostrato che non solo le infezioni secondarie, ma anche quelle primarie possono essere gravi e mettere a rischio la vita dei pazienti. Questa scoperta suggerisce la necessità di rivalutare la nostra comprensione della Dengue e le strategie impiegate per combatterla. La Dott.ssa Chandele afferma: “L’infezione da virus della dengue è un enorme problema di salute pubblica. Molti pazienti sviluppano una malattia grave che a volte può essere anche fatale. Tuttavia, gran parte della ricerca in corso sull’intervento vaccinale si basa sulla convinzione, attualmente diffusa a livello globale, che le infezioni primarie di dengue non siano generalmente pericolose e che la malattia grave sia dovuta principalmente a infezioni secondarie di dengue”. L’autrice prosegue: “Il nostro studio mette in discussione questa convinzione attualmente diffusa e dimostra che le infezioni primarie costituiscono una frazione sostanziale dei casi di malattia grave e dei decessi”. Questo risultato ha implicazioni molto importanti per la salute pubblica nel mondo e anche per lo sviluppo e l’implementazione di strategie vaccinali efficaci e sicure per il controllo della dengue. Questi risultati sono molto importanti non solo nel contesto indiano, dove il peso della dengue è considerevole, ma anche su scala globale, poiché i virus della dengue continuano a diffondersi in tutto il mondo. L’Italia è un esempio eclatante dell’espansione della dengue come evidenziato anche da un recente studio in via di pubblicazione a cui ha collaborato il Dr. Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia molecolare dell’ICGEB che opera nell’Area Science Park di Trieste. “Nel corso del 2023,” ci racconta, “abbiamo avuto nel nostro Paese il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino ad ora. I cambiamenti climatici soprattutto, ma anche gli spostamenti delle persone, sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue in nuove aree. Lo studio dei colleghi indiani ci dimostra la necessità di proteggere anche la nostra popolazione fin dal primo incontro con il virus.” Il laboratorio Chandele studia l’immunologia umana delle malattie infettive, la ricerca sui vaccini e la terapia. Il programma ICGEB-Emory Vaccine è una partnership unica nel suo genere, istituita per facilitare le collaborazioni internazionali nella ricerca sui vaccini per affrontare le malattie di importanza pubblica nei Paesi in via di sviluppo.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
25.01.2024
Le Arance della Salute della Fondazione AIRC per affrontare il cancro insieme, con la prevenzione e la ricerca
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca. Con le Arance della Salute, sabato 27 gennaio decine di migliaia di volontari e sostenitori si incontrano nelle piazze, mentre studenti e insegnanti si mobilitano all’interno delle scuole, per raccogliere fondi e diffondere consapevolezza sull’importanza e sull’urgenza della prevenzione.Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di cancro. Fino al 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente prevenibile o più curabile quando si agisce sui fattori di rischio modificabili tramite i comportamenti individuali: non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata, aderire agli screening raccomandati per la diagnosi precoce.Alcuni dati sulla popolazione residente in Italia hanno mostrato che un terzo circa degli adulti ha fattori di rischio per lo sviluppo di un cancro. Il 33% circa delle persone è in sovrappeso e il 10% obeso, il 31% è sedentario e il 24% fuma. I numeri più preoccupanti riguardano i bambini in età scolare: il 39% circa è in sovrappeso e, di questi, il 17% è obeso. Si tratta di numeri tra i più alti in Europa, dovuti principalmente a un’insufficiente attività fisica e a un’alimentazione che si è allontanata dai principi della dieta mediterranea.Per questo AIRC invita tutti ad agire in prima persona, adottando abitudini più sane e sostenendo la ricerca per prevenire, diagnosticare e curare sempre prima e sempre meglio tutti i tumori.A fine 2023 Fondazione AIRC ha infatti rilanciato la sfida al cancro con un investimento di oltre 143 milioni di euro per garantire continuità al lavoro di più di 6.000 ricercatori impegnati a trovare le migliori soluzioni per prevenire, diagnosticare e curare il cancro. AIRC stanzia ogni anno un numero importante di borse di formazione per l’Italia: quest’anno sono state 82 le borse triennali AIRC per l’Italia, di cui 1 è stata assegnate a una ricercatrice dell’ICGEB, Centro insediato in Area Science Park. Gli Investigator Grant (IG), della durata di cinque anni, sostengono invece progetti guidati da ricercatori affermati: dei 536 finanziamenti confermati per il 2024, 6 sono stati conferiti a ricercatori operanti in Centri di ricerca dell’Area Science Park: 1 CNR, 1 Elettra Sincrotrone Trieste, 4 ICGEB. Infine, sempre ad ICGEB sono stati assegnati un finanziamento per una start-up e uno dei finanziamenti per i programmi 5xmille di AIRC per un programma di studio sulle metastasi: nel Centro è infatti attiva un’unità guidata da Giannino Del Sal che collabora al progetto di Stefano Piccolo.LE ARANCE DELLA SALUTE NELLE PIAZZE – SABATO 27 GENNAIOSabato 27 gennaio 20.000 volontari AIRC distribuiscono nelle piazze reticelle di arance rosse coltivate in Italia (contributo di 13 euro), miele ai fiori d’arancio (10 euro) e marmellata d’arancia (8 euro). Per trovare il punto di distribuzione più vicino: arancedellasalute.itNELLE SCUOLE CON CANCRO IO TI BOCCIO – 26 E 27 GENNAIOVenerdì 26 e sabato 27 gennaio bambini, ragazzi, insegnanti e genitori di oltre mille scuole diventano volontari AIRC per un giorno distribuendo arance, miele e marmellata nell’ambito di “Cancro io ti boccio”, un progetto di Fondazione AIRC in cui coesistono impegno civico e contenuti educativi focalizzati sulla prevenzione e sulla diffusione della cultura scientifica.Per informazioni: scuola.airc.it/cancro_io_ti_boccio.aspLE ARANCE ROSSE PER LA RICERCA NEI SUPERMERCATI – DAL 2 FEBBRAIODal 2 febbraio migliaia di punti vendita della grande distribuzione e della distribuzione organizzata sostengono il lavoro dei ricercatori AIRC: per ogni reticella di “Arance rosse per la Ricerca” acquistata, AIRC riceve 50 centesimi di euro.LA NAZIONALE UNDER 20 AMBASCIATRICE DELLA PREVENZIONEI calciatori e il CT della Nazionale Under 20 di calcio italiana si impegnano in prima persona a diffondere consapevolezza sull’importanza della prevenzione tra le nuove generazioni, grazie all’impegno della FIGC a supporto dell’iniziativa “Un Gol per la Ricerca” di Fondazione AIRC.IL SOSTEGNO DEL PARTNER ISTITUZIONALE BANCO BPMLa campagna sarà visibile in tutta Italia anche attraverso le 1.400 filiali e i canali di comunicazione di Banco BPM, partner istituzionale di Fondazione AIRC impegnato a favorire la divulgazione scientifica e il coinvolgimento del pubblico nel sostegno della ricerca sul cancro.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
23.01.2024
Fisica quantistica: inaugurati due nuovi laboratori dell’Università di Trieste
Inaugurati due nuovi laboratori di fisica quantistica dell’Università degli Studi di Trieste: il laboratorio ArQuS (Artificial Quantum Systems), in cui saranno studiati sistemi quantistici artificiali tramite il controllo di singoli atomi, e il laboratorio di comunicazione quantistica QCI (Quantum Communication and Information), in cui sarà sviluppata la ricerca e lo sviluppo tecnologico di nuove soluzioni per le comunicazioni quantistiche su fibra ottica e in spazio libero. I laboratori si trovano negli spazi del CNR in Area Science Park, campus di Basovizza, e sono diretti da Francesco Scazza, professore associato di fisica della materia del dipartimento di Fisica di UniTS e da Alessandro Zavatta, senior research scientist dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR (INO-CNR). Si arricchiscono così di laboratori dedicati alla ricerca di frontiera anche il nuovo curriculum magistrale in Scienze e Tecnologie Quantistiche, il curriculum in Fisica della Materia e il corso di Laurea triennale in Fisica. L’Università di Trieste vanta una riconosciuta tradizione nell’ambito della meccanica quantistica, sostenuta dalla sinergia con importanti enti di ricerca internazionali. Il Friuli Venezia Giulia, e in particolare Trieste con la sua università, è protagonista nel campo delle comunicazioni quantistiche grazie ai progetti finanziati dalla Regione e coordinati dall’ateneo giuliano “Quantum FVG” e “QuFree”. Il primo mira a sviluppare una rete regionale in fibra ottica per la trasmissione sicura dei dati tramite tecnologia quantistica, con annesso il laboratorio QCI. Il secondo, invece, è un ambizioso programma di ricerca sulla comunicazione quantistica in aria e si propone di aprire la strada a collegamenti sicuri via satellite.   Laboratorio ArQuS – Atomi freddi per le scienze e le tecnologie quantistiche Il laboratorio ArQuS (Artificial Quantum Systems), unico in Italia nel suo genere, nasce per realizzare sistemi quantistici artificiali tramite il preciso controllo di singoli atomi di itterbio. Attraverso fasci laser e campi magnetici gli atomi, per natura identici fra loro e molto delicati (al punto che la loro natura quantistica ondulatoria può venire distrutta da qualsiasi disturbo esterno) possono essere rallentati nel loro movimento e così essere osservati minuziosamente, offrendo una preziosa “lente d’ingrandimento” per lo studio di processi e fenomeni altrimenti inaccessibili. Ciò è reso possibile da un apparato sperimentale all’avanguardia all’interno del quale gli atomi vengono isolati dall’ambiente esterno e raffreddati ad una temperatura di solo un milionesimo di grado sopra lo zero assoluto, catturandoli in vere e proprie trappole basate sulla luce laser. La radiazione laser, anch’essa un’onda, se opportunamente sincronizzata con l’oscillazione interna dell’atomo, può essere infatti utilizzata per controllare le particelle in maniera estremamente precisa senza distruggerne la natura quantistica, ma anzi sfruttandola per nuove applicazioni tecnologiche. Laboratorio QCI – Reti quantistiche per la massima sicurezza di sistemi di informazione Il laboratorio QCI nasce al servizio della ricerca e dello sviluppo tecnologico di nuove soluzioni per le comunicazioni quantistiche su fibra ottica anche con l’obiettivo di formare gli studenti di fisica e di ingegneria dell’Università di Trieste e di collaborare con i principali enti di ricerca e formazione del settore. Il campo dell’informazione quantistica, una nuova disciplina nata dalla contaminazione tra scienza dell’informazione e meccanica quantistica, è infatti un ambito promettente che negli ultimi anni ha celebrato progressi importanti. Grazie alle strumentazioni presenti nel laboratorio, che consentono di generare chiavi crittografiche quantistiche e di sperimentare comunicazioni ultrasicure, i ricercatori mirano a gettare le basi per realizzare vere e proprie reti quantistiche per la manipolazione e la trasmissione dei dati capaci di garantire la massima sicurezza. Il laboratorio di comunicazione quantistica QCI è stato finanziato dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia tramite i progetti “Quantum FVG” e “QuFree”. Il laboratorio ArQuS, invece, ha ricevuto finanziamenti dall’European Research Council (ERC) nell’ambito del programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 (Grant Agreement n. 949438) e dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito dei programmi FARE (progetto FastOrbit) e PRIN 2022 (progetto CoQuS).
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15.01.2024
La rivoluzione della microscopia elettronica: la Call for Tenders IMPRESS-PCP offre nuove opportunità alle aziende innovative
L’apertura della Call for Tenders IMPRESS Pre-Commercial Procurement (PCP) segna una pietra miliare nell’avanzamento delle frontiere della microscopia elettronica a trasmissione (TEM). La call IMPRESS PCP rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende innovative di collaborare alla creazione di una piattaforma interoperabile all’avanguardia nell’ambito TEM. Il progetto IMPRESS, finanziato dall’Unione Europea, prevede un cambio di paradigma della microscopia elettronica a trasmissione attraverso l’introduzione di un’innovativa piattaforma interoperabile. Questa piattaforma, caratterizzata da interfacce hardware e software standardizzate e componenti multifunzionali, punta a superare le attuali limitazioni della strumentazione TEM. Basato su un concetto di cartuccia modulare e sull’open design, creerà soluzioni che possono essere trasferite in modo intercambiabile lungo la colonna del microscopio, tra microscopi delle principali case produttrici e tra diversi strumenti. Presentazione dell’offerta Le aziende interessate a partecipare alla call IMPRESS PCP sono invitate a registrarsi sulla piattaforma Subreport, accessibile tramite il seguente link. Una volta effettuato l’accesso, la piattaforma Subreport consente la presentazione di offerte, il download di documenti, notifiche e altro tramite il seguente link. Scadenze principali da tenere presenti per la presentazione delle offerte: 30 gennaio 2024 (13:00 CET): termine ultimo per formulare commenti sulle clausole di proprietà intellettuale (IPR) 1 marzo 2024 (13:00 CET): scadenza per sottoporre domande sui contenuti del bando 29 marzo 2024 (13:00 CET): scadenza per la presentazione delle offerte L’indirizzo di contatto per eventuali domande relative al contenuto del bando di gara IMPRESS-PCP è: impress-pcp@fz-juelich.de. Inoltre, Subreport dispone di un helpdesk in caso di domande o problemi relativi all’utilizzo della piattaforma Subreport (oliver.mueller@subreport.de; oliver.schulze@subreport.de). Per chiarimenti o quesiti riguardanti la procedura PCP, sul sito web IMPRESS è disponibile un elenco completo di domande e risposte su aspetti tecnici, open innovation e altre questioni relative alla procedura PCP. Per favorire la collaborazione tra le aziende e facilitare il rispetto dei criteri di gara, sul sito web IMPRESS è disponibile uno strumento di matchmaking. Questo strumento consente alle parti interessate di formare partenariati, facilitando gli scambi di esperienze, competenze e risorse tra potenziali partner le cui esigenze sono allineate. Ulteriori dettagli sulla call IMPRESS-PCP e sulle linee guida per la presentazione delle offerte sono forniti al seguente link. IMPRESS PCP: un articolato percorso di ricerca e innovazione “La call IMPRESS PCP invita tutte le compagnie interessate a presentare le proprie offerte per contribuire a sviluppare una piattaforma interoperabile innovativa basata su cartucce modulari per esperimenti correlativi, che siano adattabili e trasferibili tra diversa strumentazione grazie all’adozione di di interfacce standardizzate”, sottolinea Regina Ciancio, coordinatrice del progetto IMPRESS. Una volta concluso il bando di gara PCP, le aziende selezionate si impegneranno in un percorso di sviluppo competitivo in tre fasi per mettere a punto la piattaforma innovativa nelle sue varie compontenti modulari. La fase iniziale prevede la progettazione di soluzioni innovative e la verifica della loro fattibilità tecnica ed economica. I prototipi più promettenti saranno sottoposti a sviluppo e test presso le strutture del procurer capofila durante la seconda fase. La fase finale vedrà il test e la validazione dei prototipi scelti in ambienti operativi. “La piattaforma interoperabile è pensata per essere implementata su diversi microscopi elettronici a trasmissione di diversi produttori di microscopi, altri strumenti analitici e per essere adattata dai singoli utenti per rispondere alle loro specifiche esigenze scientifiche al fine di ottenere soluzioni innovative flessibili e multifunzionali”, afferma Rafal Dunin-Borkowski, responsabile scientifico del progetto IMPRESS. Gli sforzi di collaborazione tra aziende, scienziati e utenti finali culmineranno nella creazione dell’ecosistema di innovazione IMPRESS. Questo percorso di ricerca e innovazione rappresenta una rara ed eccellente opportunità per le aziende di espandere gli orizzonti della microscopia elettronica, aprendo nuove prospettive commerciali e facilitando l’accesso a nuovi settori e mercati. Il progetto IMPRESS IMPRESS (Interoperable Electron Microscopy Platform for Advanced RESearch and Services) è un progetto di ricerca e innovazione finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea che risponde all’esigenza di promuovere sviluppi innovativi per una futura generazione di strumentazione scientifica, complementi tecnologici e nuove metodologie. Riunendo 19 partner provenienti da 11 paesi europei, il progetto si pone l’obiettivo ambizioso di co-sviluppare strumentazione avanzata nell’ambito della microscopia elettronica in trasmissione (TEM) col fine di rivoluzionare il modo in cui questi microscopi vengono utilizzati sia dalla comunità scientifica, che normalmente ne fa uso, sia da parte di una categoria ampia di utenza per i diversi settori scientifici di applicazione. Il progetto è coordinato dal CNR e in particolare dall’Istituto Officina dei Materiali di Trieste, partner chiave sul territorio nazionale è Area Science Park che contribuirà alla fase di Pre-Commercial Procurement ed in particolare a tutti gli step che caratterizzano l’iter procedurale, dalla fase di testing della strumentazione alla fase di adattabilità e di co-sviluppo della stessa per diversa strumentazione. Area inoltre contribuirà a creare un dialogo sinergico fra gli scienziati, gli utenti e le aziende coinvolte nel settore. Per ulteriori informazioni sul progetto IMPRESS, visitate il sito web IMPRESS e seguite il progetto su LinkedIn.   IMPRESS-PCP LIST OF PROCURERS – Forschungszentrum Jülich (FZ Jülich), Germany (Lead Procurer) – Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste (AREA), Italy – Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Italy – Extreme Light Infrastructure (ELI) ERIC, Czech Republic – Fundacio Institut Catala de Nanociencia i Nanotecnologia (ICN2), Spain – Leibniz Institut für Festkörper und Werkstoffforschung Dresden EV (IFW), Germany – Universiteit Antwerpen (UAntwerp), Belgium
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
07.12.2023
Regenerative Symphony: materiali innovativi, twin (o green) transformation e intelligenza artificiale per la nuova residenza artistica in Area Science Park
Dopo l’ultima positiva esperienza con l’artista danese Sissel Marie Tonn, Area Science Park ripete la sperimentazione delle residenze artistiche, momenti di permanenza fisica di artisti all’interno di istituzioni scientifiche per dare vita a contaminazioni di idee e progettualità tra arte e scienza. Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con MEET Digital Culture Center di Milano, Area ha infatti ospitato il 6 e il 7 dicembre Studio Above&Below, il duo di artisti vincitore della challenge n. 6 del bando “S+T+ARTS in the City”. La sfida lanciata agli artisti di tutto il mondo, infatti, chiedeva di investigare e raccontare, attraverso il proprio linguaggio e la propria poetica, uno dei passaggi più critici che il modo deve affrontare in questo momento: la trasformazione verde e quella digitale impongono un utilizzo importante di risorse che la UE ha definito critical row materials, ovvero un insieme di materie prime difficili da reperire o molto impattanti nell’estrazione o nel riciclo. Con il progetto Regenerative Symphony, Daria Jelonek, tedesca, e Perry-James Sugden, inglese, dello Studio Above&Below sono risultati vincitori per la residenza in Area Science Park. Il loro progetto è realizzare un’installazione audiovisiva interattiva generata da un modello di intelligenza artificiale che utilizza l’autoanalisi, il monitoraggio dei minerali e l’analisi di mercato della regione settentrionale dell’Italia come dati di input, per riconoscere, decidere e prevedere gli output di un’installazione modulare immersiva. Il pubblico potrà interagire creando nuovi oggetti a partire dal riciclo di altri e grazie a fonti di energia sostenibili. Il modello di AI reagisce alle richieste, individuando differenti soluzioni, tra cui il riciclo di materiali critici da rifiuti elettronici inutilizzati o decisioni di design alternative. Durante il calcolo, l’esperienza digitale nello spazio viene riorganizzata, portando a un nuovo ambiente immersivo. “Il nostro progetto Regenerative Symphony si concentra su materiali critici, diversi sistemi di intelligenza artificiale e il riciclaggio dei rifiuti elettronici. – spiegano Daria Jelonek e Perry-James Sugden – Siamo particolarmente interessati a utilizzare diversi strumenti di intelligenza artificiale utili a individuare nuovi materiali o nuovi modi di riciclare i rifiuti elettronici, questione che attualmente rappresenta un problema di grande portata. La nostra sarà un’installazione audiovisiva composta da un sistema computazionale e diversi elementi generati in 3D che andremo a creare, con l’idea di lavorare su diversi minerali o materiali critici, immaginando come possano essere riorganizzati e riutilizzati. Grande importanza avrà il suono, per questo abbiamo intitolato il progetto Regenerative Symphony, creando un paesaggio sonoro speciale. La visita ai laboratori dell’Area Science Park ci servirà molto per imparare di più sui materiali innovativi e sulle diverse tipologie di database che possano aiutarci a conoscere i materiali innovativi, grazie al dialogo con scienziati e ricercatori”. Area Science Park, in qualità di co-host institution della residenza, ha il compito di fornire ispirazione agli artisti attraverso l’accesso a risorse, dati aperti e piattaforme tecnologiche incentrate sulle scienze dei materiali, dei dati e della vita. Nella prima due giorni di residenza dal vivo Daria Jelonek e Perry-James Sugden hanno visitato i laboratori e si sono confrontati con i ricercatori che lavorano nell’ambito della Piattaforma dei Materiali Innovativi, che comprende il Laboratorio di Microscopia elettronica e il Laboratorio di Ingegneria dei Dati, e con gli esperti tecnologi che si occupano di progetti di ricerca e innovazione nell’ambito dell’economia circolare e della valorizzazione della ricerca. Il confronto con gli artisti si è ampliato poi anche a ricercatori di altre realtà del sistema di Area Science Park, come ad esempio con Elettra Sincrotrone Trieste, dove gli artisti hanno potuto visitare e conoscere le principali ricerche in corso sui temi dei “materiali critici” e della loro importanza per la trasformazione verde e digitale che ci troviamo ad affrontare. Gli artisti avranno 9 mesi di tempo per realizzare l’opera che verrà esposta al Sonar di Barcellona e da Ars Electronica a Linz.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
06.12.2023
BIM&Digital Award 2023 premia il progetto di digitalizzazione del Magazzino 71 nel porto di Trieste
Il progetto per la realizzazione di un “Digital Twin” del Magazzino 71 del porto di Trieste è stato premiato a Milano col BIM&Digital Award 2023 di Cluster-ER Build, ASSOBIM e SAIE, per la sezione smart buildings. Il gemello digitale, realizzato nell’ambito dei “progetti dimostratori”, esempi d’innovazione applicata, è stato sviluppato da 4Days con i partner Tre.digital e Real Comm, su iniziativa di Area Science Park nell’ambito del progetto Argo, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, la Comunità Portuale, la società Porto di Trieste Servizi (PTS) e l’azienda Pacorini Silocaf. Il Digital Twin fornisce una lettura in tempo reale e storicizzata dei dati ambientali, energetici, strutturali e dei processi di manutenzione, con l’obiettivo di attuare un management integrato della struttura grazie a sistemi innovativi coerenti con gli standard internazionali. ”Siamo orgogliosi – ha affermato Marco Lotti, CEO e co-founder di 4Days – che la nostra piattaforma Truspace unitamente alla nostra capacità di coordinare progetti complessi ci abbiano consentito di aggiudicarci una gara innovativa come quella lanciata da Area Science Park e di raggiungere i risultati che ci si era proposti, valorizzati anche da questo riconoscimento. Crediamo nell’innovazione e nello sviluppo del territorio, essere parte di progetti di innovazione di ampio raggio è per noi particolarmente motivante. Naturalmente ringraziamo la committenza ed i partner di progetto Tre.digital e Real Comm per l’approccio, la competenza e la motivazione che hanno profuso aiutandoci a raggiungere gli esiti positivi del progetto”. La realizzazione del Digital Twin nel Porto di Trieste ha dimostrato come la gestione integrata di dati e documenti di un asset, la sua rappresentazione 3D e l’integrazione con i processi di misurazione delle prestazioni e manutenzione, incidano positivamente sul risparmio costi e tempi in vari ambiti della gestione del magazzino: controllo ed ottimizzazione delle prestazioni energetiche ed ambientali; misurazione delle condizioni della parte strutturale con la relativa possibilità di anticipare eventuali interventi di manutenzione; possibilità di pianificare e controllare costi di manutenzione. Il BIM&Digital Award 2023 ha l’obiettivo di raccontare lo stato dell’arte in ambito di innovazione e trasformazione digitale del settore delle costruzioni e premiare le idee capaci di interpretare al meglio il cambiamento, i progetti e le opere che sfruttano le innovazioni digitali (BIM e non solo) per rendere più efficace il processo di progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione. Il premio, giunto alla sua VII edizione, conferisce un riconoscimento alle eccellenze italiane e, allo stesso tempo, promuove la conoscenza del BIM, divulgando i casi di successo e le buone pratiche di utilizzo di questa metodologia.
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05.12.2023
Area Science Park firma a Belgrado un Memorandum d’intesa con quattro parchi scientifici e tecnologici della Serbia
La Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo ha firmato oggi nella capitale serba un Memorandum d’intesa con i parchi scientifici e tecnologici di Belgrado, Niš, Čačak e Novi Sad, a ulteriore sviluppo di una consolidata cooperazione con la Serbia iniziata nel 2015 per attività di assistenza tecnica nei campi del trasferimento tecnologico e dello sviluppo economico. La firma è avvenuta nell’ambito del Forum dell’Innovazione Italia-Serbia, l’evento di cooperazione economica e scientifica, dedicato al mondo dell’innovazione e delle start-up italiano e serbo e volto a promuovere le interazioni tra i sistemi dei due Paesi, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Serbia e dall’Agenzia ICE di Belgrado in collaborazione con i Ministeri serbi della Scienza, dello Sviluppo Tecnologico e dell’Innovazione, e dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, la Camera di Commercio serba – PKS, Impact Hub Belgrado e We Make Future Rimini. Scopo dell’accordo è attuare progetti congiunti nei settori di interesse comune e sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, in linea con gli obiettivi strategici europei e nazionali di Serbia e Italia. Questo, in particolare, sfruttando le capacità scientifiche e tecnologiche, come quelle generate dalle infrastrutture di ricerca e dalle piattaforme tecnologiche disponibili nei parchi scientifici coinvolti. Il Memorandum, inoltre, si propone di promuovere buone pratiche per condividere le conoscenze, offrire accesso ad attrezzature e laboratori, stimolare la mobilità degli studenti e del personale e sostenere l’organizzazione congiunta di eventi, seminari e workshop finalizzati alla creazione e rafforzamento delle reti di collaborazione. “Come Ente pubblico e nazionale di ricerca del MUR, che ha anche in carico la gestione del parco scientifico e tecnologico a Trieste, abbiamo la possibilità di sviluppare un doppio binario di collaborazione con i parchi della Serbia, che pure vedono la presenza delle istituzioni universitarie e dell’alta formazione” ha dichiarato la Presidente Petrillo “Pensiamo quindi a rafforzare le tradizionali attività congiunte legate ai modelli di gestione dei parchi per il sostegno allo sviluppo imprenditoriale, così come ad individuare settori della ricerca di comune interesse, ad esempio le scienze della vita, la transizione energetica e i materiali innovativi, per costruire progetti collaborativi. In questo contesto, l’intervento nella formazione e l’alta formazione giocano un ruolo di primo piano”. La Presidente ha inoltre ribadito l’importanza della collocazione territoriale dell’ente che ne fa una porta d’accesso privilegiato sui Balcani, Paesi con cui il dialogo è costante. La collaborazione potrà essere sviluppata attraverso accordi quadro e attuativi congiunti o separati, per dare vita a specifici attività e progetti. Il Memorandum avrà una durata di tre anni.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
04.12.2023
Space-tech e intelligenza artificiale: la tecnologia italiana sbarca a Seattle, nove startup a colloquio con i colossi USA
Dalla realtà mista per semplificare il lavoro durante le passeggiate spaziali ai supercondensatori solidi e modellabili per veicoli elettrici ad alte prestazioni, passando per il “girasole” spaziale che permette alle strutture orbitanti di accumulare più energia con i pannelli solari. Sono undici le startup italiane selezionate per partecipare il 4 dicembre al World Trade Center di Seattle, negli Stati Uniti, al Summit “Primo.Innovare.”, il programma di internazionalizzazione creato da Area Science Park e Serena–private operating foundation, che offre alle startup italiane la possibilità di entrare in contatto con alcuni tra i più importanti player del mercato americano. Dopo la prima edizione a Seattle nel 2022 e le tappe di New York e Boston del 2023, un nuovo evento nello stato di Washington: l’obiettivo è far entrare in contatto nove giovani realtà innovative italiane attive nei settori dell’intelligenza artificiale e dell’aerospazio con uno dei territori più vivaci per questi settori negli Stati Uniti e nel mondo. Il programma La giornata del 4 dicembre comincerà con una visita alla factory di Boeing di Renton, nell’area metropolitana di Seattle. Le startup avranno modo di entrare in contatto con il cuore produttivo del colosso degli aeromobili, raccontando le loro soluzioni innovative. Nel pomeriggio l’evento vero e proprio, al World Trade Center di Seattle. Il “summit” verrà introdotto dai saluti del vice-console generale d’Italia a San Francisco Davide Corriero, per poi lasciare spazio alle startup, che si presenteranno a una platea di un centinaio tra investitori e grandi aziende del territorio, tra cui membri del network Greater Seattle Partners, che conta oltre 900 imprese locali nel solo settore aerospace (tra le altre, oltre alla già citata Boeing, anche Blue Origin). Alcune delle più importanti saranno protagoniste della tavola rotonda che si svolgerà durante l’evento, in cui interverranno executive di Boeing, Microsoft, Amazon (Project Kuiper) e Google (NASA Project), oltre a Umbra Group – realtà industriale italiana già fornitore di Boeing e presente nello stato di Washington. All’evento parteciperanno anche Eviation Aircraft, produttore del primo bimotore completamente elettrico Alice e l’analista AIR-Aerospace Intelligence. Primo Innovare non termina però con l’evento fisico: i pitch delle startup saranno caricati e rimarranno disponibili nell’expo virtuale creato sul sito primoinnovare.org – un’ulteriore occasione di coltivare opportunità di business anche da remoto e a distanza di tempo, nel corso dei prossimi mesi. L’organizzazione A selezionare la ricca delegazione di startup italiane l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, organizzatore della manifestazione assieme a Serena. «Con Primo. Innovare. creiamo un punto di incontro privilegiato per startup innovative provenienti da diverse regioni italiane, offrendo loro una vetrina unica per presentarsi a investitori, fondi di venture capital e leader di alcune tra le più grandi società americane. Ancora una volta è l’innovazione a rappresentare un ponte tra Italia e Stati Uniti, un terreno comune sul quale rafforzare il rapporto tra i nostri paesi costruendo nuove relazioni», afferma Fabrizio Rovatti, dirigente tecnologo di Area Science Park.  «L’Italia è storicamente stata all’avanguardia nell’industria aeronautica. Primo. Innovare. porta ora a Seattle una delegazione di nuovi imprenditori con le loro realtà innovative che dimostrano i veloci e più recenti passi in avanti del settore aerospaziale. Un’accelerazione resa ancor più interessante dallo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, che non a caso è l’altro tema al centro del summit di quest’anno. Dopo gli ottimi riscontri ottenuti con l’edizione 2022, continuiamo a puntare sulle sinergie tra L’italia del fare e il Pacific Northwest qui negli Stati Uniti, un territorio che vanta la presenza di 900 aziende del settore che danno lavoro a 99mila persone solo nella contea di Seattle», dichiara Davide Viganò co-fondatore e presidente di Serena Corp, una fondazione non-for-profit focalizzata sul mettere in risalto il bello dell’Italia, della sua cultura imprenditoriale e soprattutto creare valore, collaborazioni, opportunità di innovazione per l’Italia nel Pacific Northwest degli Stati Uniti. Supporta il progetto anche Innovit, l’Innovation and Culture Hub italiano a San Francisco, uno spazio fisico che aggrega le attività di sostegno agli ecosistemi tecnologici, scientifici e innovativi italiani – con il suo Centro innovazione – a quelle dell’Istituto italiano di cultura, inaugurato nel 2022. Il Centro ha infatti arricchito l’offerta di soluzioni innovative di Primo Innovare portando a Seattle le realtà innovative che hanno intrapreso il percorso di accelerazione Call4Innovit-Space Economy nel 2023. Le startup selezionate Blacks | www.blacks-composites.it | Ravenna Blacks è specializzata in progettazione, prototipazione e produzione di componenti in materiali compositi avanzati (fibra di carbonio, di vetro, aramidica, fibre ibride…). Nel settore aerospace si occupa di progettazione e produzione di tooling sia in composito che in metallo, e di produzione di parti strutturali complesse. Delta Space Leonis | www.deltaspaceleonis.com | Roma Delta Space Leonis fornisce servizi spaziali a basso costo usando picosatelliti (<1kg). L’azienda sta progettando una propria costellazione che offrirà servizi di monitoraggio in settori come l’agricoltura, la produzione energetica, i trasporti, la protezione ambientale. A mantenere i costi accessibili sarà l’utilizzo di un deployer proprietario. L’azienda svilupperà anche delle stazioni miniaturizzate a terra per comunicare con i satelliti, e un modulo di trasmissione per rendere la costellazione compatibile con apparecchiature già esistenti. Geckoway | www.geckoway.com | Roma Geckoway ha sviluppato WolfPMB (Project Management Board), un software di project management per le missioni spaziali basato sulla mixed reality (XR). Il sistema supporta il lavoro ingegneristico e di manutenzione degli equipaggi durante le “passeggiate spaziali”, abilitando una migliore cooperazione tra gli astronauti e semplificando la fase di apprendimento ed esecuzione. Involve Space | www.involvespace.it | Como Involve Space sviluppa Stratostats, una piattaforma pseudo-satellitare composta da una sonda elevata da un pallone stratosferico a elio (a zero emissioni) capace di raggiungere e mantenere 30-40 km di altezza. La sonda – che viene recuperata al rientro a terra – può trasportare materiali o essere utilizzata per rilevazioni. L’azienda ha sviluppato anche un software AI, Neurostar, in grado di coordinare autonomamente le traiettorie di una o più sonde (ma anche droni e satelliti) in base alla direzione dei venti. Miprons | www.miprons.com | Roma Miprons sta sviluppando il primo sistema di propulsione orbitale che sfrutta l’elettrolisi dell’acqua, garantendo enormi benefici in termini di efficienza, performance, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il sistema può essere utilizzato da satelliti, veicoli di rientro, droni extra-atmosferici, prestandosi anche a numerose altre applicazioni. Nano-Tech | www.italnanotech.com | Ascoli Piceno Nano-Tech è una deep tech company che sviluppa e produce materiali compositi innovativi. Le sue formulazioni, ottenute con tecnologie proprietarie brevettate, consentono di ottenere materiali adatti a garantire prestazioni meccaniche e termiche elevate. Particolarmente adatto alle applicazioni aerospaziali è il materiale C-Preg 400, in grado di resistere a elevate temperature. Nabu | www.nabu.ag | Torino Nabu integra all’interno di un’unica piattaforma dati e informazioni che ottimizzano i processi di irrigazione in agricoltura. Il sistema unisce immagini satellitari e rilevazioni da sensori, efficientando la gestione delle risorse idriche ed energetiche. La stessa piattaforma permette di gestire da remoto i sistemi di irrigazione, creando pattern predittivi per l’attività di manutenzione. Novac | www.novacsupercap.com | Modena Novac sviluppa supercondensatori solidi modellabili per alte performance. I supercondensatori possono integrare le batterie nei veicoli elettrici per consentire rilasci immediati di energia. La soluzione di Novac è modellabile e adattabile alle forme dei veicoli, ed è utilizzabile anche in condizioni ambientali estreme come quelle spaziali. Lo stato solido garantisce anche standard di sicurezza più elevati. Revolv Space | www.revolvspace.com | Torino Revolv Space sviluppa meccanismi e sistemi di attuazioni per piccoli satelliti in grado di raddoppiare il tempo operativo dei loro payload e il fatturato degli operatori satellitari commerciali. Il loro primo prodotto è SARA, un sistema economico, autonomo e fail-safe che massimizza l’energia generata a bordo orientando i pannelli solari verso il sole.
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29.11.2023
Innovazione e sostenibilità sono determinanti per la crescita delle imprese, lo dimostra l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG
Innovazione, sostenibilità ambientale ed efficientamento produttivo sono i fattori che hanno determinano la crescita delle imprese del comparto metalmeccanico del Friuli Venezia Giulia. Non solo: le imprese del territorio registrano aumenti di fatturato superiori rispetto al dato nazionale così come al resto del settore manifatturiero regionale, ma l’incognita della attuale condizione economica e politica rappresenta un freno sulle strategie di sviluppo. È quanto emerge dalla presentazione dei dati dell’Osservatorio della Metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia, presentato oggi nella sala “Bruno de Finetti”, del Dipartimento DEAMS dell’Università degli Studi di Trieste. Giunto alla sua terza edizione, il report ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, riunisce le banche dati di Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park che sintetizza in un’unica piattaforma le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale, della Direzione Studi di Intesa Sanpaolo, di Università degli Studi di Trieste e Università degli Studi di Udine. Lo studio sinergico a cui contribuiscono i prestigiosi attori del panorama regionale, mettendo a disposizione il proprio know-how, traccia un’analisi quantitativa e qualitativa delle condizioni del comparto produttivo e ne restituisce non solo un’immagine attuale nitida, ma anche una proiezione dei possibili percorsi di sviluppo futuro. Area Science Park ha mappato le più di 5.000 aziende del comparto metalmeccanico regionale, restituendo un’immagine nitida del settore elettro-meccanico e delle filiere collegate. Confrontando l’andamento delle imprese della metalmeccanica in Friuli Venezia Giulia negli anni precedenti, nonostante un complessivo aumento tra il 2021 e il 2022 (+ 0.4%), si registra una calo del numero di imprese tra il 2022 e il 2023. Il dato è in linea con il complessivo rallentamento della crescita economica regionale, comprovata anche da una diminuzione del -0,5% delle imprese della manifattura, e derivante anche dalla complessiva diminuzione della produzione industriale. La decrescita, però, risulta modesta in quanto nel primo semestre del 2023 il settore della meccanica ha registrato un incremento delle vendite. In controtendenza risulta il Pordenonese, in cui si registrano segni di resilienza e un aumento del numero delle aziende, a conferma della sua posizione trainante per il settore, con 7,1 imprese della metalmeccanica ogni 100. Osservando i dati relativi all’innovazione, è corretto affermare che le imprese della metalmeccanica continuano a registrare una buona performance in Ricerca & Innovazione. Il primo segnale si riceve nella attività di brevettazione, che registra un +16% di imprese depositanti di almeno un brevetto, italiano o europeo. Sono 241 le imprese che tra il 2012 e il 2022, hanno depositato in totale 1.708 brevetti, di cui una grande maggioranza (1.051) con un codice brevettuale del settore Mechanical Engineer. Di questi, 382 fanno riferimento al campo tecnologico Machine Tool e 233 Thermal process and apparatus, a testimonianza della forte vocazione brevettuale per l’innovazione termo-meccanica in senso stretto. Tenendo sempre conto dei brevetti depositati, è interessante monitorare i Green Patents – ovvero le innovazioni che hanno il preciso obiettivo di portare un miglioramento ambientale – che nel caso delle imprese della metalmeccanica per il periodo 2012-2022 sono 108, e presentano principalmente codici relativi al settore Chemistry (65) e Mechanical Engineer (59). Un altro segnale è rappresentato dalla capacità di approcciare bandi competitivi come quelli europei. Infatti, con il lancio del nuovo programma quadro Horizon Europe, le aziende della metalmeccanica sono riuscite a cogliere questa opportunità: da una prima analisi, emerge che le imprese della metalmeccanica FVG si impegnano principalmente in progetti legati ad environmental engineering (keyword citata 33 volte) computer and information sciences – 29 – ed electrical engineering, electronic engineering, information engineering – 27. Un importante punto è rappresentato dalla performance delle imprese della metalmeccanica in termini di sostenibilità ambientale: sono 142 le aziende che hanno dato segnali di voler promuovere la sostenibilità ambientale della manifattura regionale in generale. A illustrare i dati, è intervenuto per Area Science Park Enrico Longato: “A un anno dalla sua prima edizione, i dati ci restituiscono l’immagine di un comparto che risente sì della congiuntura attuale, caratterizzata dall’incertezza a più livelli, ma che al tempo stesso conferma una spinta verso l’innovazione. Particolarmente interessante è stato rilevare la correlazione tra innovazione e sostenibilità in quanto delle 142 aziende che presentano segnali di sostenibilità ambientale, il 92% presenta anche segnali di innovazione, avallando così la tesi che l’attenzione alla sostenibilità porta con sé ricadute importanti in innovazione intesa come brevettazione, certificazione, e finanziamenti regionali e comunitari. Questo dato ci mostra una possibile via per garantire un futuro aziendale competitivo.” “L’incertezza si affronta con il Movimento – ha affermato Sergio Barel, Presidente di Cluster COMET -. È fondamentale comprendere che l’incertezza non deve mai tradursi in inazione, nello ‘stare fermi’. L’immobilismo non è una risposta valida; al contrario, è proprio in questi momenti che dobbiamo essere più agili, pronti a sperimentare, ad adattarci e a innovare. Dobbiamo predisporre organizzazioni che siano preparate a gestire l’incertezza di fronte a noi. È impossibile e sbagliato pensare che possano essere pronte a qualcosa che non conosciamo. Per essere preparati dobbiamo conoscere, studiare ed ‘imparare’ diversi scenari e rivisitare il nostro ‘sapere’ ed il modello di business che adottiamo. L’incertezza, se affrontata con coraggio e lungimiranza, può diventare un terreno fertile per la crescita e l’evoluzione”. Il report è disponibile a questo link
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15.11.2023
Accelerare lo sviluppo di nuove molecole grazie a un reattore chimico automatizzato: Katakem vince l’edizione 2023 di Startup Marathon
Un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e di trasformarlo in un file. È la tecnologia innovativa di Katakem, startup di Catanzaro che si è aggiudicata il primo premio della Startup Marathon 2023. Il contest per startup promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica si è concluso martedì 14 novembre, con un evento ospitato nella sede UniCredit di Verona. Dieci le finaliste selezionate da una giuria di imprenditori, investitori ed esperti del settore, a partire da una rosa di 61 aziende innovative iscritte al contest da 34 tra incubatori, acceleratori e centri di ricerca universitari.Attive nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity, dell’agritech, della robotica e delle life science, le dieci startup si sono contese l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab. Ad aggiudicarsi la vittoria finale è stata Katekem – iscritta dall’innovation hub calabrese Entopan – che ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.Sul podio anche Enphos di Verona, candidata al contest dal consorzio INSTM, e la padovana Rozes, spin-off dell’Università di Padova. Enphos si occupa di sviluppare soluzioni per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata. Rozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta.La finale dell’edizione 2023 è stata il primo evento dal vivo nella storia del contest, nato nel 2020. Per tutte startup giunte alla fine del percorso, l’evento ha rappresentato un’occasione di incontro e di networking con imprenditori e investitori, coinvolti come pubblico durante la sessione di pitch e poi in sessioni one-to-one con le imprese finaliste.Durante la finale è intervenuta anche la migliore startup a maggioranza femminile di Startup Marathon 2023, già proclamata durante il Digital Day dello scorso 27 ottobre – l’evento online in cui, tra le 35 imprese pre-selezionate, sono state individuate le finaliste. Si tratta di Bioverse, che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. L’azienda ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. Grazie a questo risultato, la startup ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women. A candidare Bioverse alla manifestazione, in qualità di acceleratore di impresa, è stato Almacube, l’innovation hub di Confindustria Emilia Area Centro e Università di Bologna.A conclusione dell’evento anche l’intervento di presentazione del team Enacuts Polimi del Politecnico di Milano, vincitore della competizione Enacuts nazionale.«Possiamo affermare che la quarta edizione di Startup Marathon è stata un successo», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Non solo sotto il profilo quantitativo – quella di quest’anno è stata infatti l’edizione con il maggior numero di iscrizioni – ma soprattutto sotto il profilo qualitativo. Le startup che hanno partecipato sono infatti un campione rappresentativo del potenziale di innovazione del nostro paese, un potenziale che Startup Marathon lavora per sviluppare appieno».«La finale ha confermato il valore delle startup selezionate da una giuria altamente competente sui temi dell’innovazione», commenta Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Come UniCredit siamo molto soddisfatti per il risultato di questa quarta edizione della Startup Marathon che per la prima volta ha visto anche l’evento in presenza presso la nostra sede di Verona per la finale. Il progetto è una conferma di come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita, e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», sottolinea Gianni Potti Presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi, se non fossero sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione». Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup in garaLe 10 startup che hanno preso parte alla finale sono: Agreen Biosolutions, Audio Innova, Biomeye, Cyber Evolution, Cyberneid, Enphos, Katakem, Lightscience, Robotizr, Rozes. Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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08.11.2023
Dr. Schär R&D Centre: da 20 anni cuore pulsante dell’alimentazione specifica, accoglie la sfida della sindrome metabolica
Il centro Ricerche di Dr. Schär chiude i festeggiamenti per i suoi primi 20 anni pensando al futuro: la sfida di domani è la sindrome metabolica. Proprio a questa patologia è dedicato il congresso dal titolo “Il ruolo dell’alimentazione nella sindrome metabolica”, in corso oggi presso l’Area Science Park di Trieste. La ricetta dell’azienda leader del senza glutine e dell’alimentazione specifica per combattere il cosiddetto quartetto diabolico che causa e caratterizza la sindrome metabolica- ovvero sovrappeso, pressione alta, colesterolo, trigliceridi e glicemia fuori norma- è imperniata, ancora una volta, sulla nutrizione. Una problematica estesa, quella della sindrome metabolica, se consideriamo che ad essere colpito è il 40% della popolazione tra i 50 ed i 70 anni. Il meeting scientifico riunisce i massimi esperti clinici del settore provenienti da Italia e Germania, tra cui il professor Lucio Lucchin, già direttore UOC di Dietetica e Nutrizione Clinica del Comprensorio Sanitario di Bolzano, la professoressa Simona Bertoli, ordinario di nutrizione clinica presso l’Università degli Studi di Milano e direttore dell’Obesity Unit presso IRCCS Auxologico ed il Dr. Med. Andreas Michalsen, dell’Institut für Sozialmedizin, Epidemiologie und Gesundheitsökonomie presso Charité – Universitätsmedizin di Berlino e la professoressa Patrizia Catellani, direttore del centro di ricerca PsyLab e professore ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università Cattolica di Milano. I temi centrali del congresso sono l’attenzione responsabile alla salute personale e la gestione della sindrome metabolica attraverso la promozione di una sana e specifica alimentazione con finalità preventiva e come coadiuvante al riequilibrio dell’organismo. Dr. Schär presenta uno studio per lo sviluppo di prodotti dedicati alla “malattia del benessere”, realizzato nel Centro Ricerche triestino. Questi prodotti – per ora indirizzati al consumo della colazione e agli snack di metà giornata – condivideranno l’impiego dell’avena e della sua salutare fibra di betaglucani, importante per il controllo del colesterolo e per l’abbassamento dell’indice glicemico. I prodotti, inoltre, saranno caratterizzati da un alto contenuto di fibre prebiotiche per contribuire alla salute dell’intestino e del microbioma e si distingueranno per l’utilizzo di acidi grassi Omega 3 da fonti vegetali quali, in particolare, il lino. Durante il congresso vengono presentati anche gli esiti del progetto REAliSM: Regionalità ed Eco-circolarità in Alimenti per contrastare la sindrome metabolica, che ha visto la collaborazione del Centro Ricerche Dr. Schär con un’altra realtà eccellente dell’Alto Adige, il Centro di Sperimentazione Laimburg. “Crediamo nella prevenzione e nella promozione della salute attraverso un migliore “stile di vita” in cui l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Ci impegniamo, quindi, per fornire soluzioni, bilanciate dal punto di vista nutrizionale e gustose, in grado di rispondere alle esigenze di salute delle persone e di semplificare la loro quotidianità – commenta la Dottoressa Virna Cerne, Senior Director of Global Research & Development del Dr. Schär R&D Centre sito nell’Area Science Park di Trieste – La gestione della sindrome metabolica può non essere semplice, ecco perché stiamo finalizzando una linea di prodotti in grado di integrare e aiutare nel mantenimento di un regime alimentare bilanciato”.
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06.11.2023
Startup Marathon, ecco le dieci finaliste: il 14 novembre si sfideranno per la vittoria davanti a grandi aziende e potenziali investitori
Dal sistema di riconoscimento oculare a distanza al sistema per la produzione di idrogeno verde, passando per soluzioni in grado di ottimizzare le risorse nelle filiere agricole. Sono alcune delle innovazioni proposte dalle finaliste dell’edizione 2023 di Startup Marathon, la quarta, che il prossimo 14 novembre nella sede di UniCredit di Verona si contenderanno la vittoria finale, in quello che sarà il primo evento fisico nella storia della manifestazione. In palio, per la vincitrice, c’è l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e la preselezione per il programma di internazionalizzazione Primo Innovare, che si svolge negli Stati Uniti. Le 10 finaliste, attive in settori come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity, la robotica, il biomedicale e l’agritech, sono state selezionate durante il Digital Day del 27 ottobre dal comitato scientifico della manifestazione, presieduto da Mariarosa Trolese, Board Member dell’Italian Business Angels Network (IBAN). All’evento, organizzato nell’ambito del DigitalMEET, avevano partecipato 35 realtà individuate tra le 61 che sono state candidate da incubatori e acceleratori di impresa da tutta Italia.Oltre a contendersi la vittoria finale, le finaliste avranno la possibilità di presentare la propria azienda di fronte a una platea di imprenditori e investitori. La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie.Sempre durante il Digital Day è stato conferito il premio che Startup Marathon riserva alla migliore startup a maggioranza femminile. Ad aggiudicarselo è stata Bioverse, azienda che produce apparecchiature elettromedicali progettate per operare in contesti di emergenza e a basse risorse. Il team, formato da Caterina Giuliani (Ceo), Barbara Tommassini (Cto) e Franco Pradelli (Clinical investigator), ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. L’azienda, nata a Bologna nel 2020 con un brevetto in fase di certificazione, ha così guadagnato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women. «Sono due gli elementi di soddisfazione legati a questa edizione», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Il primo riguarda la quantità: non avevamo mai ricevuto così tante candidature, segno che la manifestazione sta crescendo e si sta allargando a tutto il territorio nazionale. Il secondo, ancora più importante, è relativo alla qualità delle startup che hanno partecipato, a testimonianza di quanto sia vitale l’ecosistema italiano dell’innovazione».«Siamo molto soddisfatti come UniCredit per il risultato di questa prima parte della Startup Marathon che ha portato alla selezione di 10 startup innovative ad alto potenziale che si presenteranno alla finale del 14 novembre a Verona», dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. «Il progetto ha l’ambizione di evidenziare come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione».«Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per la valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione».Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.I partnerOltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef.Le startup finaliste Agreen Biosolutions | www.agreenbiosolutions.com | Campoformido (UD)Agreen Biosolutions sviluppa soluzioni biologiche per la nutrizione e la protezione delle colture al fine di sostituire efficacemente i prodotti chimici attualmente utilizzati e consentire lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile. Ha sviluppato OZ.ON, una piattaforma produttiva di olio ozonizzato che consente di produrre circa 4 volte di più rispetto agli attuali macchinari in commercio, dimezzando i costi di produzione.Audio Innova | www.audioinnova.com | Padova | Università di PadovaAudio Innova è uno spin-off dell’Università di Padova che si avvale del know-how sviluppato al Centro di Sonologia Computazionale del dipartimento di Ingegneria dell’informazione. L’azienda offre prodotti e servizi in ambienti tecnologicamente aumentati per l’apprendimento, il restauro e la conservazione di beni culturali musicali.Biomeye | www.biomeye.com | Dalmine (BG) | Bergamo SviluppoBiomeye propone soluzioni biometriche contactless basate sul riconoscimento oculare a distanza. La tecnologia abilitante combina hardware, software e intelligenza artificiale per garantire l’accesso sicuro a mani libere, effettuare transazioni senza contatto veloci e sicure, contrastare furti di identità, proteggere beni e dati industriali, prevenire incidenti e infortuni e fornire dati altamente affidabili sul customer behavior.Cyber Evolution | www.cyberevolution.it | Firenze-Bologna | IndustrioCyberEvolution si occupa di cybersecurity nei segmenti OT, IoT e IT tramite dispositivi embedded o pronti all’uso. Ha brevettato LECS, il primo sistema di sicurezza informatica cyber-fisica al mondo con un approccio plug&play, coniugando sicurezza tecnica ed accessibilità user-friendly delle innovazioni sviluppate.Cyberneid | www.cyberneid.com | Napoli | Startuphub2030 (Assintel)Cyberneid progetta, crea e gestisce servizi e soluzioni SW/HW per carta d’identità elettronica, passaporto elettronico, firma digitale e certificazione di documenti, verifica dell’identità, eKYC, onboarding sicuro e autenticazione forte. La particolarità del team è la capacità di fondere tecnologie solitamente distinte, come l’IA e l’EI, per creare innovazione.Enphos | www.enphos.com | Verona | INSTMEnphos si occupa di sviluppare per la produzione di idrogeno verde e bianco, che includono elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. È attiva nello sviluppo di un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata.Katakem | www.katakem.com | Catanzaro | EntopanKatakem ha sviluppato una tecnologia in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e il loro time-to-market: si tratta di OnePot, un reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file che può essere inviato ovunque nel mondo e istantaneamente replicato.LightScience | www.lightscience.ai | Caserta-Como | Incubatore CampanoLightScience si occupa di digitalizzare l’intero processo analitico per fornire dati sulla salute rapidi, semplici e affidabili. Sta sviluppando Mylab, un dispositivo portatile che renderà gli esami del sangue a distanza più facili, veloci ed economici. Il dispositivo permette uno screening di massa rapido, affidabile e sicuro senza la necessità di reagenti chimici.Robotizr | www.robotizr.com | Teramo | IndustrioRobotizr offre un’interfaccia no-code intuitiva per un controllo completo e semplice dei bracci robotici industriali, semplificandone la gestione adattando l’automazione delle linee di produzione. Il sistema modulare di automazione ambisce, tramite una descrizione naturale delle azioni, a diventare interfaccia universale di qualsiasi braccio robotico.Rozes | www.rozes.it | Padova | Università di PadovaRozes è una startup innovativa specializzata in intelligenza artificiale che aiuta gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Ha sviluppato un indice che consente di misurare il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta. Startup Marathon è un contest per imprese innovative aperto a startup, pmi innovative e spin-off universitari segnalati da incubatori ed acceleratori di impresa. Promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, dal 2020 seleziona le più significative aziende innovative italiane e ne accelera il percorso di go-to-market.
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