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20.07.2023
S+T+ARTS in the City: al via il bando per la nuova residenza artistica in Area Science Park
Possono le tre intelligenze, umana (ricerca, competenze), naturale (materiali), e artificiale, lavorare insieme per risolvere una delle più complesse sfide della trasformazione digitale e verde?
È questa la challenge che Area Science Park, partner di MEET Digital Culture Center di Milano, lancia nell’ambito del più ampio progetto europeo S+T+ARTS in the City, una nuova call per selezionare un progetto artistico che sappia tradurre e interpretare il paradosso della cosiddetta twin transformation, ovvero la sempre maggiore necessità di disporre di materiali e minerali rari e critici per la realizzazione di microchip, batterie, così come di strumenti e tecnologie per l’energia rinnovabile (pannelli solari, fotovoltaici, turbine eoliche, etc.).
Eppure, camminiamo e viviamo in “città miniere” (urban mining), ricche di questi materiali, il cui riciclo o estrazione, però, richiede a volte impatti ambientali importanti. Come uscire da questo circolo vizioso? Trovare nuove tecniche di estrazione o riciclo a basso impatto, oppure studiare e individuare nuovi materiali più semplici da estrarre e in quantità maggiore sono le tre vie d’uscita che si stanno tentando.
Un’opportunità per riflettere sui processi simbiotici tra natura, intelligenza artificiale e intelligenza umana, come parte dell’unica grande “intelligenza” della città. Questo può dar luogo a uno scenario utopico in cui l’intelligenza umana media e integra le due intelligenze (artificiale e naturale) o a uno distopico in cui l’uomo è messo da parte dalle altre due intelligenze che si organizzano autonomamente.
Il prototipo artistico dovrà emergere da una speculazione creativa intorno ai concetti di sostenibilità, circolarità e IA generativa, allineandosi al Nuovo Bauhaus europeo.
La residenza è realizzata in partnership tra MEET Digital Culture Center, partner del programma europeo S+T+ARTS (Science + Technology + Arts) e Area Science Park Trieste, che in qualità di co-host, fornirà all’artista l’accesso a risorse tecnologiche, dati aperti e piattaforme tecnologiche incentrate sulle scienze dei materiali, dei dati e della vita. L’artista, inoltre, riceverà un prezioso supporto scientifico e di orientamento dai ricercatori dell’Ente e del sistema della ricerca che coordina.
La deadline per presentare il proprio progetto artistico è il 25 Agosto 2023.
A questo link un approfondimento sulla challenge n.6
Per saperne di più su S+T+ARTS in the City, vai qui
Infrastrutture di ricerca
20.07.2023
Il progetto BLUEAIR si conclude presentando la sua Innovation Community
Lo scorso 11 luglio si è tenuto a Trieste l’evento finale del progetto BLUEAIR, finanziato dal Programma Interreg Adrion.
Il progetto BLUEAIR ha coinvolto 11 partner e 20 associati, provenienti da tutta l’area Adriatico-Ionica, con la finalità di promuovere, nell’ambito della Blue Growth, l’adozione di un’attività di networking nazionale e transnazionale tra i rappresentanti della quadrupla elica.
La conferenza “Shaping together the sustainable Blue Economy on the Adriatic-Ionian macro-region”, tenutasi in forma ibrida, ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutti i Paesi coinvolti (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia – Erzegovina, Albania, Montenegro, Grecia).
Le due sessioni di confronto, introdotte rispettivamente da Salvatore La Rosa, Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione di Area Science Park, lead partner del progetto, e da Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si sono articolate in quattro panel tematici, che hanno consentito di delineare un ritratto ad oggi della Sustainable Blue Economy nell’ambito Adriatico-ionico – sia per quanto riguarda i Paesi UE che per quelli IPA – e del ruolo che BLUEAIR ha acquisito al suo interno. Più di 20 rappresentanti della quadruplice elica (Istituzioni ed enti UE, nazionali e regionali, enti universitari e di ricerca ed aziende) hanno fornito importanti insight sullo stato dell’arte delle politiche comunitarie e nazionali e dei progetti dell’Unione Europea, nonché su temi relativi allo sviluppo delle S3 e della Blue Economy, quali blue skills e strategie di innovazione, con approfondimenti specifici relativi ai temi dei carburanti alternativi, della robotica, dell’acquacultura e dei trasporti.
L’evento ha rappresentato anche l’occasione per condividere tra gli stakeholder due dei principali risultati del progetto BLUEAIR.
Innanzitutto la creazione di una Innovation Community: una piattaforma operativa aperta a tutti i player, pubblici e privati, che mira a migliorare e semplificare la collaborazione per l’innovazione al fine di promuovere un’economia blu sostenibile nella regione adriatico-ionica, operando a livello micro-, meso- e macro-areale e promuovendo azioni di innovazione collettiva per indirizzare e aumentare la visibilità della Blue Growth e costruire solide partnership tra settori e discipline.
L’Innovation Community inoltre supporta lo sviluppo di un sistema di innovazione macroregionale, promuovendo politiche e pratiche di sostegno, rafforzando e supportando la sensibilità delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità e dello sviluppo ed impegnandosi alla cooperazione con gli ecosistemi di innovazione di altri bacini marittimi.
L’importanza della Innovation Community di BLUEAIR, in termini di varietà di esperienze e sensibilità raccolte tra i suoi componenti e di capacità di futuro networking, è stata più volte sottolineata dagli esperti presenti, che ne hanno auspicato la prosecuzione e l’ampliamento, in forme da definirsi, nel prossimo futuro.
Il secondo principale output del progetto di BLUEAIR è rappresentato dal Technology Foresight che ha prodotto un ampio corpo di risultanze e di insight su tecnologie e prodotti che hanno come obiettivo comune la sostenibilità e la decarbonizzazione dell’economia blue nell’area Adriatico Ionica..
La ricerca, molto apprezzata dagli esperti presenti per la sua accuratezza scientifica e il suo approccio concreto, si è focalizzata sia su aree consolidate, quali il trasporto e l’acquacoltura, sia sulle innovative “tecnologie pulite” rappresentate dallo sviluppo dei combustibili alternativi e dalla ricerca nell’ambito della robotica.
Come nel caso dell’Innovation Community, i risultati del technology foresight del progetto BLUEAIR rappresentano un patrimonio da mantenere ed ampliare nella prospettiva dello sviluppo della Blue Economy nell’area Adriatico-Ionica.
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Blue Economy
innovation community
Servizi per l'Innovazione
technology foresight
19.07.2023
Metaverso e suo utilizzo in campo imprenditoriale: se n’è parlato in un evento IP4FVG a Udine
Sebbene sia spesso associato al settore dell’intrattenimento e del gaming, il metaverso può essere impiegato per usi industriali inaspettati e ancora poco esplorati: dalle soluzioni per la collaborazione e il lavoro a distanza alla formazione, dalla prototipazione dei prodotti al il coinvolgimento dei clienti e al marketing. Riconoscere il potenziale di queste applicazioni, può portare alle imprese una maggiore produttività, una migliore esperienza dei clienti e a soluzioni innovative che abbracciano diversi settori. Con l’obiettivo di approfondire le diverse possibilità che offre la tecnologia per il settore industriale e per confrontarsi su esperienze già realizzate si è svolto a Udine l’evento “I metaversi: uno, nessuno o centomila?”, organizzato da IP4FVG e Area Science Park in collaborazione con Confindustria Udine e il Cluster DITEDI.
Oltre 70 i partecipanti all’incontro che si sono confrontati su tematiche specifiche nel corso di tre diversi tavoli di lavoro: dalle piattaforme ai dispositivi e software, dalle opportunità alle barriere dell’impiego del metaverso in azienda, al tema dei contenuti condivisibili all’interno del metaverso. Diverse le realtà coinvolte, tra le quali: AIXP, ANCE, Cluster Reply, Eurosystem, Eye-Tech, Hfyret, I AM Architetti, IKON, Isonlab, Net, Over, Simtech, TechStar, Tre.Digital, Università degli Studi di Udine, Video System, Wuerth Italia, Zeranta, 4DODO. I tavoli, moderati da Francesca Marchi, Marco Slavich e Marco Lavaroni di Area Science Park, hanno approfondito tre temi principali: “Le Tecnologie abilitanti: piattaforme, dispositivi, software”; “Casi d’uso sviluppati: obiettivi, opportunità e barriere”; “Contenuti: ambienti, oggetti, interazioni”. Durante i tavoli di lavoro sono stati illustrati le soluzioni tecniche, i casi d’uso sviluppati e le tipologie di contenuti, oggetti e interazioni possibili per realizzare le proprie attività nel metaverso, spazio virtuale condiviso in cui le persone possono interagire in tempo reale tra loro e con i contenuti digitali.
“Il metaverso non è altro che il mondo in cui far vivere i nostri gemelli digitali – spiega Roberto Siagri, Presidente della Cabina di Regia di IP4FVG – se l’IoT dà vita al gemello digitale, serve poi un luogo in cui utilizzarlo. I casi d’uso e le esperienze che ci hanno presentato le aziende dimostrano che il metaverso comincia ad essere ‘tangibile’, nel senso che sempre più aziende lo utilizzano. Sono ancora poche però quelle che ne fanno un utilizzo prettamente industriale, perché se le imprese non digitalizzano con l’IoT le linee di produzione ed i prodotti è difficile utilizzare appieno le potenzialità offerte dal metaverso industriale. Siamo, quindi, ancora a metà strada. Bisogna però fare in fretta a colmare questo gap perché ci troveremo immersi nel metaverso molto prima di quanto pensiamo e scopriremo che sarà molto più ‘reale’ di quello che oggi ci si possa immaginare”.
“Confindustria Udine – afferma Dino Feragotto, vicepresidente Confindustria Udine – crede nell’innovazione digitale e ha collaborato a questo evento dedicato al metaverso con il proprio Digital Innovation Hub, per essere al fianco delle imprese manifatturiere e dei servizi che dimostrano di aver compreso l’importanza della transizione digitale. Siamo stati positivamente colpiti dalla vasta platea di aziende che già operano in questo contesto, a conferma della vitalità digitale del FVG. Il dibattito sull’evoluzione digitale delle imprese è acceso; si aprono nuovi mondi da esplorare con opportunità, ma anche criticità tecniche da gestire, ad esempio la sicurezza informatica, ma anche la scarsità di competenze qualificate. Metaverso, realtà aumentata e intelligenza artificiale sono strumenti che chiamano le imprese a ridisegnare il loro business con opportunità enormi di crescita competitiva, stimoli creativi e risultati interessanti anche sul fronte della sostenibilità. Prendiamo ad esempio l’applicazione del metaverso nel manifatturiero per rappresentare la realtà fisica nel gemello digitale. Questa applicazione chiamata ‘digital twin’ sta trovando applicazione in diversi contesti quali ad esempio: la progettazione, la simulazione e il marketing”.
Comunicati Stampa
metaverso
Servizi per l'Innovazione
13.07.2023
PICOSATS chiude con successo un ulteriore round di investimento
PICOSATS S.r.l., società leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari con sede a Trieste, è lieta di annunciare la chiusura del suo secondo round di investimento di 2.13 milioni di euro.
Il round di investimento a cui hanno partecipato LIFTT S.p.A., Progress Tech Transfer e Galaxia – Il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio di CDP Venture Capital Sgr, ha raccolto una somma significativa, che consentirà a PICOSATS di continuare a innovare e sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate nel settore spaziale.
Questa nuova iniezione di capitale rappresenta un voto di fiducia nel potenziale di crescita di PICOSATS e rafforza la posizione della società come leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari. I fondi raccolti saranno impiegati per l’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo, il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, e l’espansione delle operazioni commerciali. La società si propone di raggiungere diversi obiettivi, tra cui dimostrare la tecnologia in banda Ka sviluppata con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea attraverso una missione in orbita in collaborazione con D-Orbit S.p.A. Inoltre, sta lavorando allo sviluppo di un modem che consenta velocità di trasmissione dati elevate.
PICOSATS ha dimostrato un successo costante nel fornire soluzioni innovative che stanno aprendo nuovi orizzonti nella comunicazione satellitare. I sistemi di telecomunicazioni sviluppati dalla società rivoluzioneranno l’accesso allo spazio, offrendo una maggiore flessibilità e una riduzione dei costi rispetto alle tecnologie tradizionali.
Il rappresentante legale di PICOSATS, Mario Fragiacomo, ha dichiarato entusiasta: “La chiusura di questo round di investimento è un importante traguardo per PICOSATS e un riconoscimento del nostro impegno per l’innovazione nel settore spaziale. Questo nuovo capitale ci permetterà di accelerare la nostra ricerca e sviluppo e di portare sul mercato soluzioni ancora più avanzate. Siamo grati ai nostri investitori per la fiducia che hanno riposto in noi e siamo determinati a continuare a spingere i limiti della tecnologia spaziale. Ci tengo anche a ricordare il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI e di quella Europea – ESA, che hanno creduto in noi fin dall’inizio.”
La chiusura di questo round di investimento conferma il ruolo di PICOSATS come leader nell’industria spaziale, e la società è entusiasta di portare avanti la sua missione di rendere lo spazio accessibile a tutti, aprendo nuove opportunità per la ricerca scientifica, e le telecomunicazioni satellitari.
Guido Panizza, Head of Project Management di LIFTT, ha dichiarato: “PICOSATS presidia all’interno del nostro portfolio un segmento di business dal potenziale elevato, qual è quello delle telecomunicazioni aerospaziali. Per noi di LIFTT contribuire allo step significativo della messa in orbita del progetto rappresenta un decisivo attestato di stima e fiducia nei confronti di una tecnologia e di un team di lavoro di alto profilo quale quello di PICOSATS. Inoltre, la chiusura di questo nuovo round e la progressione di questo progetto rappresentano in modo esemplare l’importanza del Technology Transfer quale elemento essenziale nella crescita complessiva del Sistema Paese”.
Francesco De Michelis di Progress Tech Transfer ha dichiarato: “Da quando abbiamo fatto il primo investimento nel 2022 PICOSATS ha continuato a crescere, sia tecnicamente che commercialmente. La qualità della soluzione tecnica proposta dalla società è testimoniata dal rilievo e dal prestigio del pool di investitori che hanno partecipato a questo round di investimento”.
“Le soluzioni di PICOSATS per le comunicazioni satellitari sono in grado di portare innovazione rilevante a un mercato in fortissima espansione, riuscendo a miniaturizzare transponder e antenne per servire fino a 5 volte più clienti per orbita, riducendo nel contempo sia i costi di produzione che di gestione” commenta Claudia Pingue, Responsabile del fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr, “Abbiamo creato il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio Galaxia proprio per stimolare lo sviluppo di startup che sviluppano servizi per upstream e downstream potenzialmente game changer nel mercato. Siamo orgogliosi di contribuire alla crescita di PICOSATS.”
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Informazioni su PICOSATS
PICOSATS Srl è una PMI innovativa con sede a Trieste che si occupa dello sviluppo di sistemi di telecomunicazione all’avanguardia per piccoli satelliti. Fondata nel 2014 come spin-off dell’Università degli Studi di Trieste e insediata in Area Science Park, PICOSATS sta rivoluzionando l’industria aerospaziale introducendo soluzioni avanzate e flessibili che consentono un accesso più economico allo spazio. La società collabora con aziende e istituzioni di tutto il mondo per accelerare l’innovazione e aprire nuove frontiere nello spazio.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito https://picosats.eu/.
Informazioni su LIFTT
LIFTT è una Holding di investimento “not only profit” che mira ad offrire una visione innovativa e dinamica del Venture Capital applicato al Transfer Technology.
Presieduta dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono, LIFTT vanta ad oggi 36 società in portafoglio operanti in tutti i settori di mercato, e 186 investitori privati ed istituzionali, tra cui Azimut e le Fondazioni Compagnia di San Paolo e CRT.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.liftt.com/.
Informazioni su Progress Tech Transfer
Progress Tech Transfer è un fondo di venture capital specializzato in tecnologie sostenibili nato dalla ricerca di università ed enti pubblici di ricerca italiani, start-up, spin-off e imprenditori visionari.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.progressttfund.it/.
Informazioni sul Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Galaxia
Galaxia è il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese legate al settore dell’Aerospazio, nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr insieme al Partner imprenditoriale e co-investitore Obloo, realtà con un significativo track record di investimenti early stage in startup deeptech e technology transfer. I Promotori Scientifici di Galaxia sono Politecnico di Torino, Sapienza Università di Roma, Università di Padova e Politecnico di Bari. Obloo, insieme a Lazio Innova e all’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, coordina un programma di business creation, dedicato a tutte le startup derivanti dall’attività di Ricerca selezionate Galaxia per investimenti seed.
Per maggiori informazioni, visitate il sito https://galaxia.vc/it/.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
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telecomunicazioni
12.07.2023
La Trieste scientifica e Area Science Park protagonisti di “Qui Fuori”, programma in onda su Radio Rai 1
Il capoluogo giuliano protagonista della puntata del 10 luglio di “Qui Fuori”, trasmissione di Radio Rai Uno che con leggerezza e ironia racconta i territori attraverso le voci di coloro che li abitano, i progetti e le iniziative in corso.
Numerosi gli ospiti della puntata dedicata a Trieste, trasmessa in diretta dal prestigioso Caffè degli Specchi, tra cui anche la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che ha parlato del sistema Area, di ricerca scientifica e tecnologica e ha poi raccontato della nascita delle numerose istituzioni scientifiche nazionali e internazionali che tuttora caratterizzano la città.
Altra voce del mondo della ricerca intervistata dalla conduttrice del programma Paola Guarnieri, Natasa Skoko, Group Leader dell’Unità di Sviluppo Biotecnologico dell’ICGEB di Trieste. Nata e crescita a Belgrado Natasa vive nel città giuliana da circa vent’anni, dove attualmente dirige un laboratorio in cui vengono replicati i processi di produzione dei farmaci biosimilari con l’obiettivo di trasferirli ai Paesi in via di sviluppo.
Al seguente link possibile riascoltare la puntata: “Qui Fuori“.
internazionalizzazione
Istituzionale
scienza
12.07.2023
Prosegue l’impegno di Area Science Park nella riduzione del gap tra uomini e donne
Prosegue l’impegno di Area Science Park nell’introduzione di interventi finalizzati a favorire la riduzione del gap tra uomini e donne nell’ambiente di lavoro. Dopo l’adozione, nel 2022, del primo Piano per la Parità di Genere – Gender Equality Plan (GEP) 2022-2024, Area Science Park ha elaborato un nuovo GEP per il triennio 2023-2025 sulla base delle risultanze del monitoraggio del primo anno di applicazione.
Il Gender Quality Plan di Area Science Park, in linea con l’impegno della Commissione Europea di realizzare un’Unione dell’Uguaglianza, si propone di valorizzare la piena partecipazione di tutte le persone alla vita dell’Ente, favorendo la cultura del rispetto, il contrasto alle discriminazioni di genere e la promozione dell’effettiva parità di genere attraverso una serie di azioni coerenti al proprio interno. Il GEP risponde anche ai requisiti del nuovo Programma di Ricerca Horizon Europe, che richiede alle istituzioni che vogliono accedere ai fondi di dotarsi obbligatoriamente di un Piano di Parità di Genere a partire dall’anno 2022.
LA VISIONE DI AREA SCIENCE PARK
Già da molti anni Area Science Park è impegnato nella promozione della parità di genere e nella realizzazione di azioni di conciliazione. Diverse sono state le attività e le iniziative volte a colmare il divario di genere e a sostenere il processo di inclusione e di partecipazione attiva delle donne nella vita dell’Ente o nella redazione dei progetti internazionali dove la tematica di genere è diventata focus anche per le azioni di output e nelle metriche di indagine.
Area propone anche il suo ruolo di riferimento per le iniziative che promuovono le attività delle donne nella ricerca e presentando anche il mondo della ricerca come luogo di formazione e di sviluppo professionale per le ragazze.
Sono tante le iniziative realizzate sinora da Area Science Park, ma altrettante possono essere ancora implementate. Di certo, c’è la consapevolezza che sia il momento di accelerare il processo di integrazione tra le politiche dell’Ente e le iniziative di promozione delle pari opportunità e l’adozione di azioni dirette a favorire un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e privo di forme di discriminazione.
IL GENDER EQUALITY PLAN DI AREA SCIENCE PARK
Elaborato sulla base delle specifiche caratteristiche di Area Science Park e delle sue finalità istituzionali, del proprio assetto organizzativo e della propria cultura valoriale, il Piano è composto da schede sintetiche organizzate per obiettivi relativi alle cinque Aree Tematiche (AT) indicate dalla Commissione Europea, rende il documento facilmente aggiornabile e con obiettivi verificabili:
Equilibrio vita privata/vita lavorativa e cultura dell’organizzazione – AT1
Equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali – AT2
Uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera – AT3
Violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità – AT4
Integrazione della dimensione di genere nell’attività di ricerca, innovazione e divulgazione della cultura scientifica – AT5
Per ciascuna delle Aree tematiche sono stati individuati gli obiettivi, le attività, gli strumenti per realizzarli, i referenti, i target, il cronoprogramma e gli indicatori di risultato.
Le tabelle e i dati descritti nel Piano, aggiornati al 31/12/2022, fotografano la situazione di partenza dell’ente fino all’approvazione del documento e definiscono il riferimento per monitorare l’impatto ed il successo delle azioni previste.
<< Scarica il Piano Parità di Genere – Gender Equality Plan (GEP) 2023_2025 >>
<< Scarica il Monitoraggio 2022 >>
Gender Equality Plan
Istituzionale
05.07.2023
Super computer, Data Center e nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per supportare la sanità
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento valido per raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, intervenendo nell’approccio diagnostico e terapeutico, nelle modalità decisionali e nella gestione del rapporto medico-paziente.
Grazie, infatti, alla creazione e allo sviluppo di nuovi algoritmi si possono ridurre i tempi di diagnosi e possibile intervento terapeutico delle malattie rare, attualmente caratterizzate da un gap diagnostico di almeno 8 anni. Ed è proprio questo l’obiettivo finale di due progetti finanziati per un totale di 5 milioni di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che saranno sviluppati nei prossimi tre anni dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, Sissa e Area Science Park.
I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: il supporto alla diagnosi delle malattie rare attraverso l’applicazione di tecnologie digitali avanzate e la valutazione automatica di immagini diagnostiche tramite l’AI, sfruttando la capacità di elaborare, identificare e classificare anomali o lesioni per supportare gli operatori sanitari.
Saranno, quindi, sviluppati sia nuovi algoritmi a supporto della diagnosi di malattie rare partendo da immagini radiologiche e dati clinici, sia nuovi sistemi di analisi dati derivanti da diversi tipi di immagini applicabili anche allo studio di altre patologie umane.
“I progetti presentati oggi sono un esempio concreto di collaborazione interdisciplinare e intersettoriale, fondamentali per creare una rete di eccellenza radicata sul territorio regionale ma con una valenza internazionale – ha commentato la Presidente di Area Caterina Petrillo a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – Grazie alle competenze maturate da Area Science Park in analisi dati, nello sviluppo di tecniche di intelligenza artificiale applicate alle scienze della vita, l’ente che presiedo potrà contribuire allo studio e alla diagnostica di malattie rare che possono costruire un modello per lo sviluppo di una piattaforma intelligente per l’analisi di altre patologie umane”.
Parte del finanziamento messo a disposizione della Regione sarà utilizzato per l’acquisto di un super computer che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione ospitato presso l’Università di Udine; la nuova strumentazione sarà funzionale alla creazione di un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato.
Il team di Area Science Park coinvolto nei due progetti è quello del Laboratorio di Data Engineering, che svolge ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.
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Infrastrutture di ricerca
intelligenza artificiale
04.07.2023
ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita: aperte le preiscrizioni
L’ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta di Trieste propone percorsi biennali post diploma nei settori biomedicale, dell’ informatica medica e delle telecomunicazioni e IoT (Internet of Things).
Scopri i corsi dedicati alla formazione specializzata di:
Tecnici per la gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche, per la diagnostica per immagini e le biotecnologie
Tecnici per lo sviluppo e la gestione di soluzioni di informatica biomedica
Data Network Specialist
I percorsi ITS sono caratterizzati da:
lezioni teoriche e pratiche, con attività laboratoriali
stretta collaborazione con le aziende – sia per la docenza sia per lo stage
periodo di 5 mesi di stage in azienda – che spesso termina con un contratto di lavoro (90% degli studenti trova occupazione entro un anno dal termine del percorso)
formazione garantita da un corpo docente – al 70% composto da professionisti provenienti dalle imprese
agevolazioni ARDIS (diritto allo studio) e regionali, che rendono i percorsi gratuiti per le ragazze (scopri di più qui)
PREISCRIVITI ENTRO IL 31 AGOSTO! E richiedi informazioni all’indirizzo info@itsvolta.it!
biomedicale
Dai nostri campus
informatica medica
IoT
ITS
03.07.2023
Al via l’International Summer School on Artificial Intelligence AI-DLDA 2023
Numeri importanti per l’International Summer School on Artificial intelligence: from Deep Learning to Data Analytics AI-DLDA 2023, la scuola estiva a tema intelligenza artificiale organizzata dall’Università di Udine, IP4FVG e DITEDI con la collaborazione di AREA Science Park, del Digital Innovation Hub (DIH) Udine, del Competence Center SMACT, di CVPL Associazione Italiana per la ricerca in Computer Vision e del Cluster COMET . Giunta quest’anno alla sua sesta edizione, la Summer School si terrà a Palazzo Antonini a Udine dal 3 al 7 luglio.
Più di settanta gli iscritti che parteciperanno in presenza, tra dottorandi, ricercatori e professionisti del settore digitale provenienti dall’Italia e dall’estero: Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi ma anche Lituania, Ucraina e Corea del Sud sono le principali sedi Universitarie di provenienza dei ricercatori.
Come ogni anno, la docenza è affidata a professori di fama internazionale. Tra questi si cita Martin Danelljan, rinomato docente presso l’ETH Zurich, specializzato nel tracciamento visivo e autore di rilevanti contributi di ricerca in questo campo, Björn Ommer, professore a Monaco di Baviera, dove dirige il gruppo di Computer Vision e Learning, e Nello Cristianini italiano di origini goriziane con cattedra all’Università di Bath, UK che è stato considerato uno tra gli scienziati più influenti dell’ultimo decennio nel campo dell’Intelligenza Artificiale e autore del libro “La Scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”.
Tra i docenti locali anche Giuseppe Serra, professore di UNIUD dove dirige il Laboratorio di Intelligenza artificiale, attivo nei settori del Deep learning e del Multimedia e recentemente incluso fra i 2000 più influenti studiosi al mondo in diversi campi dell’intelligenza artificiale. Il comitato scientifico della scuola è composto dai professori Gian Luca Foresti e Christian Micheloni dell’Università di Udine e dalla prof.ssa Rita Cucchiara dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Le lezioni della Summer School sono strutturate in lecture mattutine, teoriche, e laboratori pomeridiani dal taglio più pratico e sperimentale. I temi trattati saranno quelli più caldi degli ultimi mesi nel campo dell’intelligenza artificiale: IA generativa, computer vision, reti neurali, large language models.
Non mancheranno i momenti di incontro tra il mondo accademico e quello industriale e professionale: occasioni di networking tra studenti e professionisti, durante l’intero arco delle lezioni ma soprattutto all’interno del panel di dibattito previsto per il tardo pomeriggio di mercoledì 5 luglio, a partire dalle 17.30, ospiti nella Torre di Confindustria Udine, in cui i partecipanti avranno modo di confrontarsi con tre mentor provenienti dal mondo accademico e industriale, su questioni tecniche ed etiche relative all’Intelligenza Artificiale e alla sua applicazione nel mondo del lavoro e nelle nuove frontiere della ricerca.
“Questa edizione della summer school, affermano i direttori della scuola Prof. Gian Luca Foresti e Prof. Christian Micheloni, presenta argomenti di frontiera nel campo della ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale spaziando dalle nuove tecniche generative e adversarial alle ben note tecniche discriminative, fornendo importanti contributi teorici e proponendo soluzioni avanzate in importanti contesti applicativi. Le tecniche presentate durante gli interventi degli esperti trovano applicazione in diversi settori quali la medicina, la cyber sicurezza, il manifatturiero, il terziario e l’ambito culturale. La caratteristica distintiva della scuola è l’ampia presenza di formazione laboratoriale.”
“Con questa iniziativa, arrivata ormai alla sesta edizione, – afferma Francesco Contin, project manager di DITEDI – sostenuta da IP4FVG e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il coinvoglimento del Dipartimento di Scienze Matematiche Informatiche e Fisiche dell’Università di Udine vogliamo ribadire il ruolo centrale di Udine e dell’intera regione nel campo dell’Intelligenza Artificiale applicata al mondo industriale. Ogni anno ospitiamo docenti e ricercatori da più parti del mondo e manager e tecnici provenienti da aziende digitali e manifatturiere, soprattutto locali, impegnati nello sviluppo e nell’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è di creare un punto di contatto tra imprese e mondo della ricerca per favorire l’innovazione di prodotti e servizi e dei processi produttivi”.
AI
IA
intelligenza artificiale
Servizi per l'Innovazione
28.06.2023
Lo sviluppo di una Valle Regionale dell’Innovazione del Nord-Est al centro della Conferenza del SiS FVG
E’ stato presentato nel corso la conferenza annuale di SiS FVG, organizzata da Area Science Park e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il progetto iNEST, ecosistema dell’innovazione del Nord-Est finanziato dal Pnrr. iNEST è una rete capillare di 24 partner che, attraverso un approccio interconnesso e integrato tra Università, enti pubblici di ricerca, poli di innovazione, enti territoriali e soggetti pubblici e privati, alimenta un ecosistema capace di fornire soluzioni tecnologiche alle grandi sfide del presente, con benefici per il mondo produttivo e la vita delle persone.
Manifattura avanzata, agroalimentare intelligente, economia del mare e della montagna, strategie progettuali sostenibili, sistemi e ambienti di vita e di lavoro innovativi e intelligenti, salute e alimentazione, turismo e cultura sono gli ambiti, coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del Triveneto, identificati per potenziare la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, facilitare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi.
Durante l’evento è stato affrontato il tema delle Valli Regionali dell’Innovazione. Nel marzo di quest’anno è stato lanciato l’invito a manifestare interesse per identificare le regioni europee che desiderano diventare valli regionali dell’innovazione. Le regioni interessate devono impegnarsi a migliorare la governance del loro ecosistema dell’innovazione, destinare a questo scopo come aumentare investimenti, varare riforme e avviare progetti concreti di innovazione regionale. Successivamente a maggio sono stati lanciati inviti a presentare proposte a sostegno dell’innovazione con l’obiettivo di rafforzare e interconnettere gli ecosistemi di innovazione regionale lungo le principali catene del valore dell’UE. A questo scopo sono stati destinati finanziamenti per 170 milioni di euro per il 2024 e 2025.
“Il progetto iNest è di fatto il consolidamento di un ecosistema che esiste già in Friuli Venezia Giulia che si amplia nel Trivento, arricchendosi di nuove competenze. Grazie, infatti, al finanziamento PNRR ricevuto si vanno a rafforzare la rete, i laboratori e le relazioni perché i diversi partner lavorino e collaborino meglio – ha commentato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo – Per tutte queste ragioni può essere una palestra in cui sperimentare nuove forme di collaborazione e analizzare e superare eventuali criticità e può, quindi, servire da modello per la costruzione di una valle dell’innovazione europea. La valle dell’innovazione è un’evoluzione dell’ecosistema con al centro un grande hub attorno a cui si costruisce una rete complessa di strutture specializzate e interconnesse operanti in diversi settori. Questo è modello già sviluppato con successo dalle infrastrutture di ricerca europee, che sono un grande attrattore di risorse economiche e umane. E lo sviluppo di una valle dell’innovazione non può prescindere da questo. Area Science Park intende contribuire proprio con questo”.
“L’idea alla base di queste iniziative – ha spiegato Anna Panagopoulou, Direttore ERA & Innovation (RTD.A) della Direzione generale della ricerca e innovazione della Commissione Europea – è quella di sviluppare la capacità collettiva degli ecosistemi regionali europei per affrontare meglio le principali sfide che dobbiamo affrontare oggi: l’abbandono dei combustibili fossili, la neutralità climatica, la sicurezza alimentare, la transizione digitale, l’economia circolare, il miglioramento del sistema sanitario. Per farlo occorre coniugare due imperativi: da un lato lo sviluppo economico regionale, grazie a una strategia di specializzazione intelligente supportata dai fondi strutturali; dall’altro vanno aiutate tutte le regioni, comprese quelle meno innovative, a trovare altri partner regionali con obiettivi simili e capacità complementari. Queste regioni svilupperanno piani d’azione per l’innovazione comuni e finanzieranno progetti originali”.
Alla Conferenza si è parlato anche del rinnovo del sistema Argo, coordinato da Area Science Park e mirato alla valorizzazione di tecnologie avanzate, digitalizzazione e alta formazione tramite un network strutturato di imprese private e operatori pubblici: “un’azione di sistema in cui la Regione crede molto – ha affermato l’assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen -, avviata in risposta alla necessità dei sistemi di ricerca di ricevere supporto da parte delle imprese”.
Argo
innovazione
Servizi per l'Innovazione
Sis Fvg
21.06.2023
La trasformazione digitale possibile: l’esempio di 28 PMI del Friuli Venezia Giulia
Sono 28 i progetti di trasformazione digitale finanziati nell’ambito del digital innovation hub IP4FVG, grazie al contributo di Area Science Park (fondi del Sistema ARGO) e del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, presentati oggi a Udine presso l’Auditorium Comelli del Palazzo della Regione a Udine nel corso dell’evento “Sperimentare il digitale”, organizzato da Area Science Park e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Protagoniste dell’evento le imprese del territorio che hanno partecipato alle due edizioni di Test4Digitalization, il bando con contributi a fondo perduto per lo sviluppo di prototipi, demo, proof of concept (POC) o iniziative pilota nate a partire da esigenze concrete di trasformazione digitale. Si tratta di aziende che provengono da settori diversi, manifatturiero, cultura e creatività, edilizia solo per citare i principali, accomunate dall’obiettivo di voler sviluppare progetti di digitalizzazione in collaborazione con una o più imprese ICT nazionali o internazionali.
I progetti finanziati prevedono l’utilizzo di diverse tecnologie: dalla sensorizzazione all’automazione avanzata, dalla simulazione all’ottimizzazione, dall’AI all’integrazione dei processi, dal BIM al gaming. Optimens, per esempio, punta a una soluzione per utilizzare l’AI per “allenare e mantenere in forma” il cervello; CTS H2 lavora a un progetto di IoT per gestire impianti a idrogeno da energia rinnovabile anche in ottica di comunità energetiche; Gees Recycling intende migliorare tramite la sensorizzazione il controllo e la sostenibilità dei processi di riciclo di materiali compositi; LN Comp ha l’obiettivo di realizzare componenti per imbarcazioni a vela con la stampa 3D ottimizzate e sensorizzate; Ergolines, grazie alla collaborazione con Aindo, applica Machine learning e intelligenza artificiale all’analisi di flussi dati di processo in ambiente siderurgico; Zero ha lavorato al progetto pilota di virtualizzazione dell’ambiente produttivo (digital twin) del suo impianto di produzione per l’agricoltura verticale.
Area Science Park con i suoi esperti in processi di trasferimento tecnologico e insieme ai 30 partner di IP4FVG, il digital innovation hub regionale, ha fatto in questi anni una costante azione di informazione, formazione e affiancamento delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia, attraverso l’analisi del loro livello di digitalizzazione, il supporto allo sviluppo di progetti di trasformazione digitale, lo scouting di tecnologie e di provider ICT, la dimostrazione delle tecnologie digitali in laboratori attrezzati. Quest’ultimo aspetto, in particolare, vede quattro dimostratori localizzati nei nodi della rete IP4 della regione, che ispirati dal principio test before invest, riproducono in scala o in dimensioni reali tecnologie, strumentazioni e impianti di diverso tipo, in cui imprese ed enti possono sperimentarne concretamente il funzionamento delle tecnologie abilitanti.
“Non esiste un solo modo di innovare e l’iniziativa presentata oggi è un esempio di intervento a favore dell’innovazione nel settore del digitale avanzato. Per poter innescare processi di innovazione che abbiano impatto nel tempo e sulla società, è fondamentale sperimentare con costanza nuovi modelli adattativi, costruiti e provati nei diversi contesti, mantenendo un dialogo continuo tra ricerca e impresa” – ha dichiarato la Presidente Caterina Petrillo – “Negli anni, Area Science Park ha maturato una profonda conoscenza dei meccanismi di sostegno all’innovazione e, oggi, per rispondere alle esigenze di un mondo in evoluzione, l’ente è proiettato nello sviluppo di modelli e misure a supporto dell’innovazione deep tech che nasce dalla ricerca di frontiera e ha la potenzialità di modificare profondamente la società contribuendo ad affrontare le grandi sfide globali. A questo scopo, l’ente sta sviluppando un piano di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, laboratori aperti a ricercatori e imprenditori dove competenze specializzate e strumentazione avanzata sono resi disponibili e utilizzabili per trovare soluzioni innovative”.
Qui è possibile scaricare il portfolio dei progetti di trasformazione digitale.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
20.06.2023
Metalmeccanica FVG, presentato il nuovo Report
È stato presentato negli spazi di Innovation Factory di Electrolux Italia SpA, di Porcia il secondo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere perché riunisce il know-how di Area Science Park, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti e banche dati con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama lavorativo regionale di uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente.
Per lo studio della situazione occupazionale del settore, Area Science Park si è avvalsa delle banche dati di Innovation Intelligence FVG combinando i dati delle comunicazioni Obbligatorie fornite dall’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, comunicate dai datori di lavoro su assunzioni e cessazioni. Dall’analisi risulta che, con 5.063 imprese e considerando tutte le forme societarie, la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia rappresenta quasi il 45% della manifattura regionale.
L’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo si è invece concentrata sulla composizione per età e genere dei board aziendali delle imprese dell’Elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia, il comparto core della metalmeccanica regionale, proponendo dei confronti a livello settoriale e territoriale (sono stati analizzati i board di 81.839 imprese manifatturiere italiane, di cui circa 1.000 riconducibili all’Elettromeccanica del FVG).
Infine, i dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese per analizzare la condizione e l’approccio del comparto rispetto al tema dell’occupazione, divenuto oggi di centrale importanza.
Nel settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia, il comparto della metalmeccanica svolge un ruolo primario in termini numerici e per l’apporto di personale nei flussi occupazionali, dove si registra una forte vivacità per assunzioni e per capacità, rispetto alla manifattura, di mantenere la crescita del saldo occupazionale. Nel comparto metalmeccanico gli avviamenti sono stati 24.273 nel 2022 (saldo: 1.127), contro i 19.816 (saldo: 263) del resto della manifattura regionale.
Nel settore si rileva una certa stabilità del mercato del lavoro: l’indicatore di stabilità, cioè il totale dei contratti avviati sul totale dei soggetti che hanno avviato almeno un contratto, registra che, in media, nel 2022, ciascun soggetto ha avviato 1,09 contratti, conto l’1,12 della manifattura regionale.
I giovani under 24 e le persone di nazionalità extra comunitaria rappresentano la principale risorsa per l’espansione dell’organico delle imprese. Per il periodo 2018-2022, i soggetti di età inferiore ai 24 anni entrati nel mondo del lavoro sono il 23,7%, nonché la seconda fascia d’età per numero di assunzioni dopo quella 25-34. Il personale non comunitario, invece, per la prima volta nel 2022, presenta un saldo occupazionale annuale (562) maggiore rispetto al personale italiano (494). Generalmente percepito come un settore a prevalenza maschile, il comparto metalmeccanico presenta il suo tallone d’Achille nella parità di genere, sia da un punto di vista delle assunzioni di personale femminile, che nel 2022 sono il 24% del totale, sia per quanto riguarda l’equiparazione delle qualifiche, mentre la stabilità dei contratti manifesta un segnale positivo.
“La seconda edizione del report – ha affermato Leyla Vesnic, ricercatrice di Area Science Park – è complementare a quella precedente in quanto si concentra sulla fonte primaria dei processi innovativi: il personale. Comprendere la domanda di lavoro delle aziende, le sue tendenze negli ultimi anni e come questa si incroci con i dati che caratterizzano il settore produttivo, costituisce un esercizio di analisi e approfondimento che apre a nuove interpretazioni e offre molte indicazioni sulla direzione che il comparto metalmeccanico sta prendendo. Abbiamo caratterizzato i flussi occupazionali, focalizzando aspetti al centro del dibattito sociale ed economico, come la parità di genere, il lavoro giovanile, la provenienza dei lavoratori e delle lavoratrici e la precarietà contrattuale”.
Per quanto riguarda l’età dei componenti dei board emerge una situazione positiva per il comparto friulano che mostra una quota di imprese con board totalmente over 65, seppur alta, inferiore rispetto alla media italiana di settore (10,6% vs 13,9%). La quota di imprese che hanno almeno un under 40 nel board è lievemente inferiore alla media nazionale: 16,6% vs 17,3%; anche in questo caso si mettono in luce le imprese di grandi dimensioni, che hanno una quota notevolmente più alta di board con almeno un under 40 (23,1%). I due terzi delle imprese friulane del campione, ma anche di quelle italiane, non hanno nessuna donna nel board, mentre le aziende che hanno un board composto dal 50% o più di donne sono il 16,6% in FVG e il 17,6% in Italia. Risulta inoltre che, rispetto alla media italiana, la nostra regione è meglio posizionata per presenza di almeno una donna nel board nelle imprese di grandi dimensioni (54% vs 45%). I dati dimostrano inoltre come la diversa composizione del board possa influire su competitività, capacità di innovazione, sostenibilità e potenzialità di crescita delle imprese.
La stabilità del comparto metalmeccanico friulano rilevata dall’analisi eseguita da Area Science Park viene confermata dall’instant poll condotto dai Dipartimenti di Economia di UniTS e UniUD, che ha affrontato i temi del turnover del personale e dell’attrattività delle aziende metalmeccaniche friulane. È stato rilevato che l’emergenza turnover varia in misura significativa al variare delle dimensioni delle aziende, e che le aziende più sensibili al tema, così come le più coinvolte, sono quelle di maggiori dimensioni. La necessità di lavorare su elementi di attrazione per i talenti è trasversale a tutto il campione e tra le iniziative più recenti messe in atto ci sono soprattutto strumenti di welfare, con incentivazione economica, attenzione al giusto equilibrio tra lavoro e vita privata con la flessibilità di orario e creazione di contesti di lavoro confortevoli e stimolanti.
“Le nostre imprese si devono focalizzare sul binomio Innovazione-contratti a tempo indeterminato che ci conferma che la tensione verso il futuro paga – afferma Sergio Barel, Presidente di COMET, Cluster della Metalmeccanica FVG – La fiducia e la volontà di futuro che le nostre imprese hanno sempre manifestato vanno alimentate e perseguite con fermezza, anche se sono ancora poche le imprese che hanno adottato questo approccio, portando a un ritorno al 2018 in termini di dati relativi all’occupazione. Il secondo tema è il ruolo femminile nella meccanica, ancora assolutamente insufficiente. Il terzo tema è il ruolo delle persone provenienti da altri Paesi il cui contributo a livello di forza lavoro è di conclamata importanza. In sintesi, guardando al futuro non possiamo che rivolgerci ai giovani e alle future generazioni che, come dimostrano i dati, sono anche coloro che possono fare la differenza in fatto di attenzione alla sostenibilità, se coinvolti nei board delle imprese”.
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