News
21.10.2024
Al via il questionario della NAHV per il settore dell’idrogeno
Nell’ambito del percorso di costruzione della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), accrescere il quadro di conoscenza e consapevolezza di tutti gli attori economici e sociali che possono contribuire al suo successo è un passaggio fondamentale. Un contributo importante in questa direzione potrà arrivare dagli esiti del questionario rivolto a un ampio spettro di stakeholder coinvolti nel settore dell’idrogeno e dell’energia, lanciato in questi giorni e utile anche a raccogliere informazioni sulla cooperazione esistente tra aziende, enti di ricerca, associazioni, amministrazioni pubbliche e altre organizzazioni chiave. Il progetto è parte dell’ambizioso piano promosso dalla Clean Hydrogen Partnership per favorire l’evoluzione di un ecosistema di innovazione transregionale che includa Italia, Slovenia e Croazia.
“È fondamentale raccogliere feedback diretti dagli attori del settore per costruire una strategia solida per il Joint Action Plan (JAP) – sottolinea Alberto Soraci, referente di Area Science Park per NAHV. Il nostro obiettivo è capire come gli stakeholder collaborano oggi e quali sono le barriere o le motivazioni che influenzano questa cooperazione. Questo ci permetterà di individuare soluzioni concrete per migliorare la collaborazione futura, non solo tra aziende, ma anche tra università, centri di ricerca e amministrazioni pubbliche.”
Il questionario sarà distribuito tramite reti di contatti e istituzioni come camere di commercio, incubatori e parchi scientifici. I risultati costituiranno una base per sviluppare nuove iniziative volte a facilitare l’adozione dell’idrogeno nei diversi settori, promuovendo l’integrazione tra ricerca e innovazione, soprattutto negli ambiti difficili da decarbonizzare.
La NAHV, con una durata di 72 mesi, prevede 17 progetti pilota che coprono l’intera catena del valore dell’idrogeno rinnovabile.
Per saperne di più sul progetto NAHV clicca qui.
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Infrastrutture tecnologiche
15.10.2024
PRC@CERIC: al via la Phenotypic Fingerprinting School
Esplorare i complessi percorsi metabolici coinvolti nella risposta cellulare alle infezioni e ai farmaci grazie all’utilizzo di approcci e tecniche complementari e integrabili. È questo l’obiettivo della “Phenotypic Fingerprinting School“, inaugurata il 14 ottobre presso la conference hall di Area Science Park.
Organizzata in collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste, ICGEB e CNR-IOM, la scuola si inserisce nell’ambito delle attività del progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” (PRP@CERIC)*, il cui obiettivo è sviluppare un’infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integra strumentazioni e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, virologia, genomica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale o vegetale e intervenire rapidamente per contrastare la diffusione di nuovi possibili focolai.
Per quattro settimane, i partecipanti alla scuola seguiranno lezioni teoriche e sessioni pratiche, studiando con approccio multidisciplinare l’interazione ospite-patogeno. Il programma prevede interventi di ricercatori e ricercatrici delle diverse realtà partner del progetto PRP@CERIC, oltre a open lectures tenute da esperti di fama internazionale, tra cui il prof. Piero Carninci, che il 17 ottobre terrà in Area Science Park il seminario “My travel from genomic technologies to biology”.
*Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
Infrastrutture di ricerca
15.10.2024
Nuove frontiere dell’IA per la ricerca sulle proteine
Il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park ha recentemente pubblicato una ricerca innovativa su Bioinformatics che apre nuove prospettive nello studio delle proteine, i mattoni fondamentali della vita. Francesca Cuturello, Marco Celoria, Alessio Ansuini e Alberto Cazzaniga, autori della ricerca, hanno infatti dimostrato come l’intelligenza artificiale possa predire l’impatto delle mutazioni genetiche sulla stabilità delle proteine, contribuendo a comprendere meglio i meccanismi alla base di molte malattie e potenzialmente sviluppare nuovi trattamenti. Il genoma degli esseri viventi muta, infatti, costantemente a causa di agenti esterni o del caso, e questo ci porta ad osservare cambiamenti nelle sequenze delle proteine che essi sintetizzano.
Condotto all’interno delle attività del progetto Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC (PRP@CERIC), lo studio utilizza modelli di AI simili a GPT, applicati alla proteomica. Questi modelli si fondano sull’analogia tra una sequenza proteica e una frase, con gli amminoacidi che fungono da “parole”, consentendo di applicare algoritmi addestrati su centinaia di milioni di sequenze proteiche. Grazie a questa tecnica, i ricercatori del LADE sono riusciti a prevedere come piccole variazioni nella sequenza di amminoacidi, come quelle indotte da mutazioni, possano influenzare la stabilità delle proteine.
Un aspetto particolarmente innovativo è l’uso del modello MSA Transformer, che sfrutta informazioni sulle relazioni ancestrali tra sequenze proteiche per migliorare la precisione delle previsioni. L’algoritmo sviluppato dal LADE offre prestazioni all’avanguardia e sarà reso disponibile alla comunità scientifica per favorire ulteriori progressi in questo campo.
“Prevedere l’effetto delle mutazioni proteiche attraverso l’intelligenza artificiale ci permette di esplorare con grande precisione fenomeni biologici complessi che, fino a poco tempo fa, erano difficili da osservare direttamente – spiega Francesca Cuturello, primo autore della ricerca. – Questa tecnologia è un passo avanti verso soluzioni terapeutiche innovative per una vasta gamma di malattie.”
Il lavoro del team ha già ottenuto ampi riconoscimenti, inclusa l’invito di Francesca Cuturello al prestigioso Research Retreat “Physics of Biological Data Analysis” presso l’Aspen Center for Physics, e sarà presentato in altri centri di ricerca internazionali, come l’ICTP e il Leibniz Center for Informatics.
Per saperne di più sulle attività di LADE clicca qui.
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Infrastrutture tecnologiche
08.10.2024
Premio letterario Mondofuturo: selezionati i tre libri finalisti della prima edizione
A un mese dalla cerimonia di consegna della Iª edizione del Premio letterario Mondofuturo, Area Science Park e La Cappella Underground, promotori dell’iniziativa, annunciano i tre libri finalisti del concorso dedicato al miglior libro di fantascienza originale pubblicato in Italia nel 2023.
Il riconoscimento, che sarà assegnato a Trieste il 3 novembre nel corso della 24ª edizione del Trieste Science+Fiction Festival, nasce dalla collaborazione tra il mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica e quello delle produzioni audiovisive, con l’obiettivo di esplorare nuovi modi per favorire la crescita culturale e l’interesse nei confronti della scienza e della letteratura, utilizzando la fantascienza come veicolo per catalizzare l’attenzione.
Due delle tre opere finaliste, selezionate tra una rosa di 19 opere in concorso, sono state selezionate da una Commissione di lettori, composta da scienziate/i e addetti/e al mondo della ricerca di Area Science Park ed esperti di fantascienza e di produzioni audiovisive de La Cappella Underground; la terza è stata scelta e candidata dal Collettivo Scrittori FantaTrieste.
I tre titoli finalisti sono: Prigionieri dell’effimero di Nino Martino (Editore Delos Digital), Il Dio elettrico di Federico Tamanini (In riga Edizioni) e Il viaggio della Electra Persei di Piero Schiavo Campo (Editore Delos Digital). Le tre opere esplorano tematiche connesse al mondo della ricerca scientifica: dai viaggi nel tempo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dalle modificazioni genetiche alla sostenibilità, senza dimenticare le implicazioni etiche e pratiche delle tecnologie avanzate. Tutti ambiti di ricerca estremamente attuali e che richiedono dialogo e confronto anche il mondo della scienza.
I libri finalisti sono ora nelle mani di una giuria composta da scienziati, giornalisti ed esperti di fantascienza. Si tratta di: Fabrizio Brancoli, vice direttore de “Il Piccolo”; Roberto Battiston, fisico, già direttore dell’Agenzia Spaziale Italiana; Alberto Garlini, curatore di Pordenone Legge; Fabio Pagan, giornalista scientifico; Fabio “Kenobit” Bortolotti, musicista in 8bit, traduttore ed esperto di videogiochi; Giulia Martino, game critic; Andrea Viscusi, scrittore e content creator; Giovanna Fragneto, direttore scientifico dell’European Spallation Source – ESS; Sergia Adamo, professoressa di Letterature comparate e Teoria della letteratura presso l’Università di Trieste; Nicoletta Vallorani, scrittrice; Agnese Baini, blogger autrice della newsletter “Matilda”; Giovanni Covone, professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e ricercatore INFN e INAF, vincitore del Premio Asimov.
La giuria sceglierà il vincitore che sarà premiato a Trieste il 3 novembre, giornata di chiusura del Trieste Science+Fiction Festival.
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I TRE LIBRI FINALISTI DEL PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO
Prigionieri dell’effimero di Nino Martino – Editore Delos Digital
Nel pianeta utopico Sogno III, Alex Hong e sua sorella Hui Ying indagano su un apparente suicidio che si rivela essere un omicidio. La vittima, Abayomi Musa, era una biologa e poetessa famosa per un’arte effimera, che svanisce dopo la pubblicazione. Mentre svelano il mistero, Alex e Hui Ying scoprono un intricato complotto che minaccia l’esistenza stessa della colonia.
Il Dio elettrico di Federico Tamanini – In riga Edizioni
Nel 2130, Ymir, un’IA quasi divina, controlla il mondo per proteggere l’umanità da sé stessa, imponendo scelte draconiane e privando gli uomini del libero arbitrio. Tra guerre e un pianeta in crisi, un gruppo di ribelli cerca di sfidare l’autorità oppressiva di Ymir, lottando per riconquistare la libertà.
Il viaggio della Electra Persei di Piero Schiavo Campo – Editore Delos Digital
Atte Cutter, funzionario interstellare, accetta una strana richiesta di trasporto a bordo di un avanzato yacht spaziale. La missione apparentemente semplice diventa complessa quando il reperto da recuperare e il suo destinatario rivelano una sorpresa inquietante. Atte dovrà affrontare una serie di imprevisti e pericoli per risolvere la situazione.
Istituzionale
08.10.2024
G7 Conference on Research and Capacity Building with Africa
A Trieste, un’occasione di dialogo tra i Paesi del G7 e dell’Unione Africana sui temi della formazione, della ricerca e dell’innovazione come strumenti per la costruzione di competenze. Sono stati questi i temi al centro di “Research and Capacity Building with African countries”, conferenza organizzata dal Ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con Area Science Park, sotto la Presidenza Italiana G7.
Ospitata nella suggestiva Sala del Treno del Castello di Miramare, la conferenza G7 ha evidenziato l’importanza di sviluppare percorsi condivisi di formazione superiore, di trasferimento di conoscenze e di sostegno all’innovazione, partendo proprio da Trieste, città caratterizzata da una nutrita presenza di istituzioni scientifiche internazionali e nazionali che negli anni hanno sviluppato una profonda cooperazione e presenza in numerosi paesi del continente africano.
“Trieste è un esempio eccezionale di scienza senza confini. Basti pensare che solo sotto l’egida dell’Unesco ci sono ben quattro enti, tra cui anche ICGEB e ICTP” ha spiegato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo durante il suo intervento di apertura sottolineando che “La scienza rappresenta una forma potente di collaborazione internazionale”.
Al centro del confronto l’impatto che la conoscenza, attraverso formazione e ricerca, ha per assicurare lo sviluppo sostenibile della società e la crescita economica. La conferenza vedrà contributi di alti esponenti del G7, dell’Unione Africana, dell’Unione Europea e dell’UNESCO nonché di rappresentanti del settore privato. La presentazione di alcune storie di successo nei settori della salute pubblica, della transizione verde e delle infrastrutture di ricerca chiuderà i lavori.
Nel corso dell’incontro, inoltre, è stato presentato il Research Capacity Building with Africa, un’iniziativa che l’Italia intende sviluppare, con la partecipazione delle università del G7 interessate, per affrontare le sfide strutturali che ostacolano il potenziale di ricerca e innovazione in Africa.
G7 Conference on Research and Capacity Building with African countries si è svolto a margine del Big Science Business Forum (BSBF), congresso internazionale dedicato alle tecnologie ad alta innovazione che rappresentano un mercato per le grandi infrastrutture di ricerca.
Istituzionale
08.10.2024
Big Science Business Forum: passaggio del testimone da Trieste a Maastricht
Si è chiusa, con un passaggio di testimone tutto al femminile tra Alessia Rosolen, Assessore al Lavoro, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia e Jetske Verkerk, Vicedirettrice della Direzione per l’Innovazione e la Conoscenza, Ministero degli Affari economici dei Paesi Bassi e Marleentje Verstreken, Rappresentante per FIT, l’Agenzia regionale per il commercio internazionale del Belgio, la terza edizione del Big Science Business Forum. ospitata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al Generali Convention Center, in Porto Vecchio a Trieste.
Tra le immagini emozionanti di un’intensa quattro giorni e la necessità di un futuro al femminile della Big Science, sono emersi i numeri di tutto rispetto di questa edizione italiana del più importante evento tra scienza, tecnologia e business promosso in Europa delle dieci principali Big Science Organisations europee (BSOs): CERN, ESA, ESO, ESS, ESRF, European XFEL, FAIR, F4E, ILL e SKAO.
“Il bilancio dell’edizione 2024 del Big Science Business Forum è estremamente positivo. Abbiamo avuto qui a Trieste oltre 1300 delegati da 32 Paesi non solo europei in rappresentanza di piccole e medie imprese, start-up, grandi industrie e prestigiosi istituti scientifici e di ricerca internazionali. Sono stati quattro giorni in cui Trieste è stata veramente il palcoscenico planetario della scienza e della ricerca che diventano tecnica e della tecnica che può sostenere la ricerca e la scienza. L’augurio è che Belgio e Olanda sappiano ottenere un successo superiore a quello della terza edizione. È fondamentale, in una prospettiva di sviluppo dell’economia, che questi mondi sappiano migliorare le loro capacità di dialogo e collaborazione”, ha sottolineato l’assessore Rosolen.
L’ultima giornata del BSBF è stata dedicata alle nuove generazioni, con le 2040 candidature di giovani studenti e ricercatori, under 40, arrivate sulla piattaforma EURES, nella sezione dedicata alla Big Science, raccolte da tutta Europa e alla presenza delle donne nella Big Science. Alla sessione plenaria hanno partecipato Ana Aricha, del Ministero spagnolo della Scienza, dell’Innovazione e dell’Università; Agnes Auledas Ingegnere senior, Atkins Realis; Lars Börjesson, inviato CESAER per le infrastrutture S&T, Chalmers/CESAER; Raffaella Geometrante, Direttore generale di Kyma SpA e Direttore di Kyma tehnologija doo, Kyma; Federica Mantovani, Responsabile Infrastrutture di Ricerca, Area Science Park; Lucy Van Der Tas, Responsabile acquisizione talenti, ESA. “Il Big Science Project ha un enorme potenziale non solo per lo sviluppo tecnologico, ma anche per lo sviluppo culturale e sociale rispettoso della parità di genere”, ha dichiarato Francesca Fantini, coordinatrice del gruppo Women Big Science Business Forum, ingegnera di F4Energy.
Ai giovani in platea, è stato rivolto l’intervento di Andrea Illy che ha motivato le future leve della ricerca, della scienza e dell’impresa alla necessità di una rigenerazione culturale e sociale. Un esempio concreto, sul palco del BSBF 2024, è quello dell’Audace Sailing Team, progetto avviato da un gruppo di studenti e studentesse di Ingegneria ed Economia dell’Università di Trieste.
Paolo Acunzo, direttore di BSBF 2024, ha concluso: “Finito il BSBF 2024, è terminato un percorso durato due anni e mezzo che ci ha portato lontano e ha affermato la presenza della Big Science a Trieste e in Italia, destinata a proseguire nel tempo”.
Il BSBF 2024, che è succeduto alle precedenti edizioni tenutesi a Copenaghen e Granada, che nel 2026 sarà ospitato a Maastricht, è stato ospitato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con ILO Network Italia, composto da rappresentanti di CNR, ENEA, INAF e INFN, di Area Science Park di Trieste, di PromoTurismo FVG e promosso dalle dieci principali Big Science Organisations europee (BSOs) quali CERN, ESA, ESO, ESS, ESRF, European XFEL, FAIR, F4E, ILL e SKAO, con il supporto di PERIIA, la rete paneuropea di ILO – Industry Liaison Officers nazionali. La candidatura italiana per ospitare l’edizione 2024 del BSBF ha avuto il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; del Ministero delle Imprese e del Made in Italy; del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero dell’Università e della Ricerca. Oltre che della città di Trieste, dell’Università degli Studi di Trieste, della Camera di Commercio Venezia Giulia Gorizia Trieste e della Central European Initiative.
Istituzionale
01.10.2024
A Francesco Ortu il Premio per l’Intelligenza Artificiale dell’UniTS
Francesco Ortu è stato insignito del Premio per l’Intelligenza Artificiale dell’Università di Trieste con la Tesi “Interpreting How Large Language Models Handle Facts and Counterfactuals through Mechanistic Interpretability” del Master “Data Science and Scientific Computing”, sviluppata all’interno dell’Istituto Ricerca e Innovazione Tecnologica (RIT) di Area Science Park. Lo studio verte su come i modelli generativi di linguaggio, alla base di ChatGPT, reagiscono quando viene loro proposto un testo contenente delle informazioni false.
Il lavoro è stato pubblicato negli Atti del 62° incontro annuale dell’Associazione per la linguistica computazionale e presentato lo scorso agosto a Bangkok durante una delle più importanti conferenze sui temi di Linguistica Computazionale e Intelligenza Artificiale per Linguaggio Naturale.
“La ricerca sull’interpretabilità – spiega Francesco Ortu – mira a colmare il divario tra l’approccio empirico e la nostra comprensione scientifica del funzionamento interno dei modelli generativi di linguaggio (LLM). Finora, la maggior parte delle ricerche esistenti in quest’area si è concentrata su come i modelli copiano o richiamano la conoscenza fattuale. Con il nostro studio abbiamo analizzato come l’informazione si propaga all’interno della rete neurale, individuando i “neuroni” che scelgono se promuovere o sopprimere le informazioni false proposte dall’utente”.
Congratulazioni a Francesco, con l’augurio di perseguire scoperte entusiasmanti durante il dottorato di ricerca che inizierà a breve presso il Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park.
Infrastrutture tecnologiche
01.10.2024
Avviso pubblico per la sponsorizzazione della Conferenza Scientifica Internazionale “Pandemic preparedness”
È aperto fino al 10 ottobre 2024 l’avviso pubblico rivolto a soggetti, pubblici o privati, interessati a presentare offerte di sponsorizzazione di natura finanziaria della Conferenza Scientifica Internazionale “Pandemic preparedness: Achievements, current challenges and new frontiers”, organizzata nell’ambito di PRP@CERIC.
La Conferenza Scientifica Internazionale “Pandemic preparedness: Achievements, current challenges and new frontiers” è organizzata da Area Science Park in collaborazione con l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology – ICGEB, nell’ambito delle attività del progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC*.
La Conferenza, che si terrà a Trieste nei giorni 11-13 novembre 2024, intende offrire una panoramica sui virus conosciuti ed emergenti e sul loro potenziale rischio epidemico, favorendo il networking e la cooperazione internazionale e multidisciplinare.
L’evento rappresenta un’occasione per condividere risultati di ricerca, conoscenze, metodologie e strumenti, con l’obiettivo di implementare strategie di risposta sinergiche, innovative ed efficaci per affrontare le sfide delle malattie infettive (ri)emergenti e rispondere a future pandemie. Le tre giornate della Conferenza, in cui si parlerà di approcci preventivi, sorveglianza, diagnostica e drug discovery, vedranno la partecipazione di esperti internazionali in differenti discipline applicate allo studio dei patogeni e saranno articolate in sessioni plenarie tematiche, presentazioni orali e sessioni poster.
L’avviso pubblico per la presentazione di offerte di sponsorizzazione si rivolge a soggetti pubblici o privati e prevede diverse tipologie di sponsorizzazione, cui si correlano benefit diversificati per i soggetti offerenti. Gli interessati che intendono presentare la propria offerta di sponsorizzazione possono consultare tutti i dettagli dell’avviso alla pagina dedicata.
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*Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
Istituzionale
27.09.2024
Beyond Bluegrass: Rafforzare l’agroalimentare sostenibile mediante l’acquaponica
Ieri si è tenuto nel centro congressi di Area un vivace e partecipato workshop del progetto transfrontaliero BeBlue – Beyond Bluegrass, che si propone di valorizzare i risultati ottenuti nel progetto BLUEGRASS, mediante il quale è stata introdotta con successo l’acquaponica, una tecnologia di produzione alimentare sostenibile ed innovativa, basata sui principi dell’economia circolare. L’acquaponica coniuga agricoltura fuori suolo e allevamento di pesce in un unico sistema a ricircolo, in grado di utilizzare al meglio le risorse naturali necessarie a produrre il mangime per i pesci.
Nella foto di gruppo del team italo-sloveno di BeBlue, in prima linea Marco Francese e Saul Ciriaco di Shoreline.
Maggiori informazioni sul progetto qui.
Servizi per l'Innovazione
24.09.2024
Area Science Park protagonista alla terza edizione del Big Science Business Forum
Area Science Park, uno degli organizzatori e promotore della candidatura, sarà tra i protagonisti del Big Science Business Forum 2024 (BSBF2024), in programma a Trieste dal 1° al 4 ottobre. Il BSBF è un congresso orientato al business e focalizzato su alta tecnologia e innovazione, che mira a diventare il principale punto di incontro tra le infrastrutture di ricerca e l’industria in Europa. La terza edizione dell’evento riunirà oltre 1.000 delegati da più di 500 organizzazioni e 30 Paesi per discutere le prospettive future del mercato della Big Science.
Presso il proprio stand (Magazzino 27, booth A24), l’Ente Nazionale di Ricerca esporrà alcuni dei suoi progetti di punta, come IMPRESS e PRP@CERIC, e ospiterà alcune delle aziende più innovative presenti nel Parco scientifico, tra cui Cluster Reply, Promoscience, Esteco e Picosats.
Il 1° ottobre, Area Science Park organizzerà in collaborazione con Ceric-Eric l’evento satellite “Hydrogen and Big Science: Innovation, Challenges and Future”, un incontro aperto al pubblico e dedicato alla catena produttiva dell’idrogeno, che vedrà la partecipazione di esponenti di primo piano della ricerca scientifica, dell’industria e delle istituzioni italiane ed europee. Questo evento sarà un’occasione per discutere delle sfide e delle innovazioni legate allo sviluppo di modelli produttivi sostenibili.
Alla Opening Session del 2 ottobre interverrà la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, insieme a Gilberto Dialuce, presidente dell’ENEA, Roberto Ragazzoni, presidente dell’INAF, Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, e Stefano Fabris, direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR.
Area Science Park ha inoltre organizzato le visite alle principali infrastrutture di ricerca della regione, previste per il 4 ottobre. Tra le mete delle visite figurano Elettra Sincrotrone Trieste, centro di ricerca multidisciplinare all’avanguardia che ospita due sorgenti di luce – il sincrotrone e il laser a elettroni liberi – utilizzate per studi avanzati nei campi dei materiali e delle scienze della vita, Kyma, leader mondiale nella produzione di dispositivi a magneti permanenti, e la sede di Borgo Grotta Gigante dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) che aprirà le sue porte per mostrare le sue ricerche all’avanguardia nel campo dell’oceanografia fisica, chimica, biologica e geologica, oltre alle sue attività in geofisica e sismologia. Durante quest’ultima visita sarà possibile visitare anche la Grotta Gigante, dove sono presenti alcune delle strumentazioni dell’OGS. Altre mete delle visite saranno il Jožef Stefan Institute, il più importante istituto di ricerca della Slovenia e la nave da ricerca Laura Bassi, unica nave oceanografica di proprietà di un istituto pubblico italiano e strumento fondamentale per le ricerche scientifiche in mare aperto, soprattutto nelle regioni polari.
Il 4 ottobre, inoltre, Federica Mantovani, Manager dell’Infrastruttura PRP per Area Science Park, parteciperà alla V Plenary Session “Women in Big Science”, in programma presso l’Auditorium Generali, Hall 28, alle 10:40. Moderata da Elizabeth Pollitzer, co-fondatrice e direttrice di Portia, la sessione discuterà l’inclusione e il bilanciamento di genere nei progetti Big Science.
Servizi per l'Innovazione
19.09.2024
Ingegneri si diventa: ESTECO festeggia i suoi 25 anni con un nuovo exhibit per progettare l’auto più efficiente nell’Immaginario Scientifico di Trieste
Nel 25esimo anniversario dalla sua fondazione, ESTECO ha allestito all’interno dell’Immaginario Scientifico di Trieste un nuovo exhibit interattivo dedicato al mondo della progettazione ingegneristica. L’exhibit permetterà ai visitatori del museo di cimentarsi nella progettazione di un’automobile, toccando con mano il valore dell’aerodinamica, della simulazione e dell’ottimizzazione per creazione di veicoli più veloci ed efficienti.
Sono questi, infatti, i temi al centro del successo di ESTECO iniziato 25 anni fa nell’Area Science Park come primo spin-off imprenditoriale dell’Università di Trieste. A fondarla nel 1999 sono infatti tre ingegneri – Carlo Poloni, Enrico Nobile e Luka Onesti – partendo proprio dal concetto di ottimizzazione di prodotto e trovando nel mercato automobilistico il principale settore di utilizzo. “Da sempre la nostra vocazione commerciale ci porta a lavorare con l’estero – commenta Carlo Poloni, Presidente di ESTECO – basti pensare che il Giappone rappresenta quasi la metà del nostro fatturato. Il nostro legame con il territorio tuttavia è forte, in particolare con le istituzioni scientifiche come l’Immaginario Scientifico di cui siamo sponsor da diversi anni. Ci è piaciuto quindi approfittare di questo nostro traguardo per contribuire all’offerta del museo attraverso i temi che conosciamo meglio”.
Il concetto di aerodinamica, ovvero la scienza che studia come l’aria si muove attorno alle cose, è alla base del funzionamento di aeroplani, razzi e persino automobili. Le regole dell’aerodinamica spiegano come un aereo possa volare o come ridurre il consumo di energia impiegata da un’automobile veloce.
La resistenza aerodinamica è invece una forza legata all’attrito dell’aria e alla pressione che agisce sulla superficie esterna dell’automobile. Una pressione elevata davanti all’auto frena la vettura, una pressione elevata sul posteriore della vettura la spinge.
Quando progettano un veicolo, gli ingegneri usano la simulazione computerizzata per calcolare le prestazioni aerodinamiche di una determinata configurazione. E modificano i parametri per minimizzare la resistenza.
L’exhibit interattivo, parte integrante del percorso museale dell’Immaginario Scientifico, permetterà di toccare con mano in modo intuitivo questi aspetti, modificando sei parametri che definiscono la forma della macchina. La vettura risultante e le sue performance saranno visibili in tempo reale.
Gli utenti del museo, a partire dai più piccoli (ma non solo), avranno a disposizione tre tentativi per cimentarsi nell’impresa di progettare una macchina più efficiente possibile. Dopodiché, potranno azionare un algoritmo di ottimizzazione che in modo automatico cercherà la configurazione ottimale, proprio come fanno gli ingegneri che usano la tecnologia di ESTECO in tutto il mondo.
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Dai nostri campus
18.09.2024
Servizi per la Digitalizzazione di imprese e PA: al via bando da 4 milioni
Una call da circa 4 milioni di euro per imprese e Pubbliche Amministrazioni che vogliano accedere ai servizi di digitalizzazione ad alto valore aggiunto. A lanciarla è IP4FVG-EDIH, il Digital Innovation Hub europeo del Friuli Venezia Giulia finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dall’Unione Europea – Next Generation EU.
L’avviso è rivolto a qualsiasi impresa, ma con un’attenzione particolare dedicata a quelle di dimensioni piccole e medie, che potranno avvalersi di un cofinanziamento anche fino al 100%. Sono inoltre previsti servizi di trasformazione digitale dedicati esclusivamente alle Pubbliche Amministrazioni.
I servizi offerti da IP4FVG-EDIH sono focalizzati su tecnologie come l’intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni, la cybersecurity e consentono alle imprese e alle PA di accedere a percorsi di digitalizzazione dedicati, quali, ad esempio: audit tecnici che consentono di valutare la maturità digitale e quindi di individuare le principali esigenze di innovazione; i servizi di test before invest che permettono la realizzazione di test e attività di sperimentazione con tecnologie digitali. Ci sono poi servizi di formazione, consulenza sull’accesso ai finanziamenti e sull’innovazione tecnologica di processo e di prodotto.
IP4FVG-EDIH nasce nell’ambito della piattaforma IP4FVG, aggiungendo nuovi servizi specializzati nel promuovere l’adozione di tecnologie digitali e verdi nelle PMI e nella PA. I servizi verranno erogati dai partner di progetto, che sono: Area Science Park, APE – Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia, DITEDI – Distretto Industriale delle Tecnologie Digitali, Friuli Innovazione – TEC4I, LEF – Lean Experience Factory, Polo Tecnologico Alto Adriatico, SISSA, SMACT, Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste.
Il progetto si realizza grazie al supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione di: ANCE FVG, Carnia Industrial Park, Confindustria Alto Adriatico, Confindustria Udine, Cluster Legno Arredo e Sistema Casa FVG.
Per partecipare al bando è necessario candidarsi entro il 31 dicembre 2025.
Per maggiori informazioni: IP4FVG – EDIH – Area Science Park
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Servizi per l'Innovazione
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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