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20.06.2023
Metalmeccanica FVG, presentato il nuovo Report
È stato presentato negli spazi di Innovation Factory di Electrolux Italia SpA, di Porcia il secondo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere perché riunisce il know-how di Area Science Park, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti e banche dati con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama lavorativo regionale di uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente.
Per lo studio della situazione occupazionale del settore, Area Science Park si è avvalsa delle banche dati di Innovation Intelligence FVG combinando i dati delle comunicazioni Obbligatorie fornite dall’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, comunicate dai datori di lavoro su assunzioni e cessazioni. Dall’analisi risulta che, con 5.063 imprese e considerando tutte le forme societarie, la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia rappresenta quasi il 45% della manifattura regionale.
L’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo si è invece concentrata sulla composizione per età e genere dei board aziendali delle imprese dell’Elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia, il comparto core della metalmeccanica regionale, proponendo dei confronti a livello settoriale e territoriale (sono stati analizzati i board di 81.839 imprese manifatturiere italiane, di cui circa 1.000 riconducibili all’Elettromeccanica del FVG).
Infine, i dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese per analizzare la condizione e l’approccio del comparto rispetto al tema dell’occupazione, divenuto oggi di centrale importanza.
Nel settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia, il comparto della metalmeccanica svolge un ruolo primario in termini numerici e per l’apporto di personale nei flussi occupazionali, dove si registra una forte vivacità per assunzioni e per capacità, rispetto alla manifattura, di mantenere la crescita del saldo occupazionale. Nel comparto metalmeccanico gli avviamenti sono stati 24.273 nel 2022 (saldo: 1.127), contro i 19.816 (saldo: 263) del resto della manifattura regionale.
Nel settore si rileva una certa stabilità del mercato del lavoro: l’indicatore di stabilità, cioè il totale dei contratti avviati sul totale dei soggetti che hanno avviato almeno un contratto, registra che, in media, nel 2022, ciascun soggetto ha avviato 1,09 contratti, conto l’1,12 della manifattura regionale.
I giovani under 24 e le persone di nazionalità extra comunitaria rappresentano la principale risorsa per l’espansione dell’organico delle imprese. Per il periodo 2018-2022, i soggetti di età inferiore ai 24 anni entrati nel mondo del lavoro sono il 23,7%, nonché la seconda fascia d’età per numero di assunzioni dopo quella 25-34. Il personale non comunitario, invece, per la prima volta nel 2022, presenta un saldo occupazionale annuale (562) maggiore rispetto al personale italiano (494). Generalmente percepito come un settore a prevalenza maschile, il comparto metalmeccanico presenta il suo tallone d’Achille nella parità di genere, sia da un punto di vista delle assunzioni di personale femminile, che nel 2022 sono il 24% del totale, sia per quanto riguarda l’equiparazione delle qualifiche, mentre la stabilità dei contratti manifesta un segnale positivo.
“La seconda edizione del report – ha affermato Leyla Vesnic, ricercatrice di Area Science Park – è complementare a quella precedente in quanto si concentra sulla fonte primaria dei processi innovativi: il personale. Comprendere la domanda di lavoro delle aziende, le sue tendenze negli ultimi anni e come questa si incroci con i dati che caratterizzano il settore produttivo, costituisce un esercizio di analisi e approfondimento che apre a nuove interpretazioni e offre molte indicazioni sulla direzione che il comparto metalmeccanico sta prendendo. Abbiamo caratterizzato i flussi occupazionali, focalizzando aspetti al centro del dibattito sociale ed economico, come la parità di genere, il lavoro giovanile, la provenienza dei lavoratori e delle lavoratrici e la precarietà contrattuale”.
Per quanto riguarda l’età dei componenti dei board emerge una situazione positiva per il comparto friulano che mostra una quota di imprese con board totalmente over 65, seppur alta, inferiore rispetto alla media italiana di settore (10,6% vs 13,9%). La quota di imprese che hanno almeno un under 40 nel board è lievemente inferiore alla media nazionale: 16,6% vs 17,3%; anche in questo caso si mettono in luce le imprese di grandi dimensioni, che hanno una quota notevolmente più alta di board con almeno un under 40 (23,1%). I due terzi delle imprese friulane del campione, ma anche di quelle italiane, non hanno nessuna donna nel board, mentre le aziende che hanno un board composto dal 50% o più di donne sono il 16,6% in FVG e il 17,6% in Italia. Risulta inoltre che, rispetto alla media italiana, la nostra regione è meglio posizionata per presenza di almeno una donna nel board nelle imprese di grandi dimensioni (54% vs 45%). I dati dimostrano inoltre come la diversa composizione del board possa influire su competitività, capacità di innovazione, sostenibilità e potenzialità di crescita delle imprese.
La stabilità del comparto metalmeccanico friulano rilevata dall’analisi eseguita da Area Science Park viene confermata dall’instant poll condotto dai Dipartimenti di Economia di UniTS e UniUD, che ha affrontato i temi del turnover del personale e dell’attrattività delle aziende metalmeccaniche friulane. È stato rilevato che l’emergenza turnover varia in misura significativa al variare delle dimensioni delle aziende, e che le aziende più sensibili al tema, così come le più coinvolte, sono quelle di maggiori dimensioni. La necessità di lavorare su elementi di attrazione per i talenti è trasversale a tutto il campione e tra le iniziative più recenti messe in atto ci sono soprattutto strumenti di welfare, con incentivazione economica, attenzione al giusto equilibrio tra lavoro e vita privata con la flessibilità di orario e creazione di contesti di lavoro confortevoli e stimolanti.
“Le nostre imprese si devono focalizzare sul binomio Innovazione-contratti a tempo indeterminato che ci conferma che la tensione verso il futuro paga – afferma Sergio Barel, Presidente di COMET, Cluster della Metalmeccanica FVG – La fiducia e la volontà di futuro che le nostre imprese hanno sempre manifestato vanno alimentate e perseguite con fermezza, anche se sono ancora poche le imprese che hanno adottato questo approccio, portando a un ritorno al 2018 in termini di dati relativi all’occupazione. Il secondo tema è il ruolo femminile nella meccanica, ancora assolutamente insufficiente. Il terzo tema è il ruolo delle persone provenienti da altri Paesi il cui contributo a livello di forza lavoro è di conclamata importanza. In sintesi, guardando al futuro non possiamo che rivolgerci ai giovani e alle future generazioni che, come dimostrano i dati, sono anche coloro che possono fare la differenza in fatto di attenzione alla sostenibilità, se coinvolti nei board delle imprese”.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
16.06.2023
Il BSBF – Big Science Business Forum 2024 presentato nel corso degli Ilo Industrial Opportunities Days
È stato presentato a Napoli, nel corso della quarta edizione deli ILO Industrial Opportunities Days ospitata nella prestigiosa sede dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte di Napoli, il BSBF – Big Science Business Forum 2024, il congresso internazionale sull’innovazione tecnologica, punto di incontro tra ricerca e industria, in programma a Trieste a ottobre 2024.
Gli Ilo Industrial Opportunities, iniziativa promossa dalla rete degli Industrial Liaision Officers (ILO) italiani presso le Grandi Infrastrutture di ricerca internazionali, che fa il punto su programmi e progetti previsti nei prossimi anni dai principali Big Science Laboratories europei (CERN, ESRF, ESS, ESO, SKA, F4E e Laboratori Nazionali Italiani) e le opportunità di business per le aziende italiane, è stata infatti la vestina ideale per presentare la terza edizione del BSBF di Trieste.
Il capoluogo giuliano, dopo Copenaghen nel 2018 e Granada nel 2022, ospiterà il Big Science Common Market, grande player internazionale che progettano e realizzano strumentazione con tecnologie di ultima generazione potranno incontrare a Trieste tecnologici, ricercatori e responsabili di grandi infrastrutture di ricerca. Il forum, che si svolgerà presso il centro congressi di Porto Vecchio di Trieste, sarà un’occasione di incontro e confronto sui temi e le esigenze in tecnologie d’avanguardia connesse alla Big Science, anche alla luce dell’importante investimento in infrastrutture di ricerca attivato nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Organizzatori del BSBF di Trieste sono: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, l’ILO Network Italia, coordinamento Nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science (CNR, ENEA,INAF, INFN) e PromoTurismoFVG.
Nel corso dell’evento è intervenuta la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo che ha sottolineato l’importanza di manifestazioni come il Big Science Business Forum per “far comprendere meglio al mondo dell’industria il portato che alcune realtà scientifiche, e mi riferisco in particolare alle infrastrutture di ricerca, possono avere per le imprese. Il ruolo dell’innovazione tecnologica è, infatti, fondamentale nelle diverse fasi di costruzione di un’infrastruttura: in quella iniziale in cui nascono cantieri edili che devono avere sempre più una particolare attenzione alla sostenibilità, come pure nelle fasi successive in cui si cercano soluzioni tecnologiche all’avanguardia alcune delle quali disponibili a mercato, altre da realizzare ex novo, per costruire laboratori di frontiera. In tutte queste fasi è centrale costruire un dialogo costruttivo tra ricercatori e rappresentati dei player industriali”.
All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen che ha dichiarato: “Nel percorso che ci porterà al BSBF 2024 siamo supportati dai ministeri e da Area Science Park, il più importante soggetto innovatore presente sul territorio. Grazie al suo lavoro, per anni abbiamo lavorato al trasferimento tecnologico, ma ora siamo in un’ulteriore fase che vede coinvolte non solo le imprese ma l’intero territorio. È una partita sfidante per tutto il territorio e sarà ampiamente valorizzata la storica vocazione di Trieste come porta aperta verso i paesi dell’Europa centro-orientale e come vetrina internazionale e capitale del sistema della ricerca regionale”.
infrastrutture di ricerca
Servizi per l'Innovazione
15.06.2023
Materiali quantistici: così si “avvolgono” gli elettroni
Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Physics rivela un nuovo metodo per raggiungere una più profonda conoscenza dei materiali quantistici.
Grazie a una tecnica sperimentale che sfrutta la luce di sincrotrone, infatti, un team internazionale di ricercatrici e ricercatori -di cui fanno parte per l’Italia, l’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), l’Università di Bologna, le Ca‘ Foscari di Venezia, Statale di Milano e l’Università di Bologna– ha potuto misurare “l’avvolgimento” degli elettroni, proprietà che determina alcune particolari caratteristiche dei materiali, dalla cui comprensione dipenderà la possibilità di impiegarli in applicazioni avanzate future.
Lo studio, condotto presso il Sincrotrone Elettra di Trieste, ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Würzburg (Germania), dell’Università di St. Andrews (Regno Unito), del Boston College e dell’Università di Santa Barbara (Stati Uniti).
“Le proprietà quantistiche dei materiali determinano i comportamenti degli elettroni, tra cui il loro “avvolgimento topologico”, cioè la curvatura dello spazio in cui si muovono nella materia”, spiega Ivana Vobornik, ricercatrice del Cnr-Iom di Trieste. “Studiando tale proprietà si può risalire alle proprietà quantistiche di un certo materiale, e arrivare così a una comprensione più approfondita per applicazioni in svariati campi tecnologici, dalle energie rinnovabili alla biomedicina, dall’elettronica ai computer quantistici”.
In particolare, il team si è concentrato su una classe di materiali, detti “materiali Kagome”: il nome deriva dalla stretta somiglianza con la trama di fili di bamboo dei tradizionali cesti giapponesi. “Questi materiali stanno rivoluzionando la fisica quantistica grazie alle loro proprietà magnetiche, topologiche e superconduttive: per questo la comprensione delle loro proprietà è strategica”, aggiunge la ricercatrice. “Per misurare la caratteristica dell’avvolgimento degli elettroni è stata utilizzata una tecnica sperimentale utilizzabile solo sfruttando la luce di sincrotrone: in questo caso, le misure sono state fatte presso Elettra Sincrotrone Trieste. Determinante, inoltre, è stata la sinergia con l’analisi teorica e con l’utilizzo di potenti supercalcolatori: grazie alle simulazioni teoriche infatti, è stato possibile guidare gli esperimenti verso la specifica zona del materiale in cui si manifestano le proprietà oggetto dello studio”.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
09.06.2023
Il Ministro Bernini in Area Science Park: Trieste e la sua comunità scientifica protagonisti importanti per l’innovazione e la diplomazia dell’Italia
“Area Science Park è un crocevia di capacità, intelligenze, competenze globali, ma soprattutto italiane. È un luogo in cui si concentra la nostra capacità di saper fare bene. Attorno a questa area cresce e si rafforza la nostra comunità scientifica. Una comunità che ci mostra ogni giorno di più quanto possa essere potente la cooperazione accademica sia per l’innovazione dell’Italia, sia come strumento diplomatico con i partner internazionali”. Queste le parole del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in visita oggi all’Area Science Park dove è stata accolta dalla Presidente dell’ente di ricerca, prof. Caterina Petrillo, e dal Direttore Generale Anna Sirica. Presenti anche l’Assessore regionale alla Ricerca, Alessia Rosolen, il Sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, il Prefetto, Pietro Signoriello, e i rappresentanti delle istituzioni scientifiche e tecnologiche del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
A illustrare al Ministro Bernini le principali attività, le priorità strategiche e le prospettive di sviluppo futuro dell’ente di ricerca, la Presidente Petrillo, che si è focalizzata sugli investimenti che Area Science Park sta facendo nel campo delle infrastrutture di ricerca e tecnologiche. “Siamo molto contenti che il Ministro dell’Università e della Ricerca abbia accolto l’invito a visitare il nostro ente e incontrare i rappresentati delle realtà del Sistema Scientifico e dell’Innovazione della Regione Friuli Venezia Giulia” ha commentato la Presidente Caterina Petrillo a latere dell’incontro con la delegazione ministeriale “Area Science Park è ente nazionale di ricerca vigilato dal MUR con caratteristiche e competenze uniche maturate in 45 anni di esperienza nel campo della ricerca e dell’innovazione a servizio del territorio. Oggi, grazie anche ai finanziamenti del PNRR del Mur, l’ente compie un ulteriore passo avanti investendo in nuove strumentazioni all’avanguardia e attirando giovani talenti. Stiamo, infatti, lavorando, assieme ad altri partner nazionali, alla finalizzazione di due infrastrutture di ricerca una dedicata allo studio dei patogeni, un’altra allo studio dei materiali innovativi”.<
Il Ministro ha poi avuto modo di visitare alcune delle realtà imprenditoriali e scientifiche più significative attive nel parco scientifico di Area Science Park, a cominciare da modefinance, società dalla doppia anima tecnologica e finanziaria, oggi parte del gruppo TeamSystem. Modefinance è un’azienda nativa Fintech, nata nel 2009 come spin-off dell’Università di Trieste e incubata in Area Science Park, che sviluppa soluzioni di Intelligenza Artificiale e data science per la valutazione e la gestione del rischio di credito.<
È stata poi la volta dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology), un’organizzazione intergovernativa con 45 laboratori all’avanguardia su tre Continenti. Forma una rete interattiva con 68 Stati membri, con operazioni allineate a quelle del Sistema delle Nazioni Unite. Svolge un ruolo chiave nelle biotecnologie promuovendo l’eccellenza della ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico all’industria, per contribuire concretamente allo sviluppo globale sostenibile. All’ICGEB, accolta dal Direttore Generale del centro Lawrence Banks, il Ministro ha visitato i laboratori di Virologia dei tumori, Batteriologia, e Biologia funzionale della cellula.
Nel pomeriggio la delegazione ministeriale si è spostata nel campus di Basovizza, dove il Ministro Bernini ha visitato il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) di Area Science Park, centro di riferimento di rilevanza nazionale nel campo della genomica ed epigenomica ed elemento fondamentale della Piattaforma dedicata alle Scienze della vita, un’infrastruttura di ricerca aperta, in grado di fornire know-how e servizi finalizzati a test sperimentali e progetti di ricerca applicata e industriale, e che sarà ulteriormente potenziata grazie ai fondi PNRR del Mur.
Tappa successiva i laboratori di R&D di Alifax, una delle più importanti società italiane specializzate nello sviluppo, produzione e distribuzione di strumentazione diagnostica clinica per l’automazione di laboratorio, caratterizzata da un forte orientamento verso la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sostenuta da un programma costante di investimenti.
Prima di lasciare i campus di Area Science Park, il Ministro ha visitato Elettra Sincrotrone Trieste, la sorgente italiana di luce di sincrotrone di terza generazione al servizio della comunità scientifica e industriale nazionale e internazionale. A Elettra si affianca dal 2010 il Free Electron Laser FERMI, una delle poche sorgenti laser di questo tipo oggi in funzione nel mondo, capace di osservare i fenomeni ultraveloci e, nello stesso tempo, microscopici che avvengono a livello atomico e molecolare.
L’intensa giornata del Ministro si è conclusa con la visita alla nave rompighiaccio “Laura Bassi” dell’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
07.06.2023
Dottorato di ricerca in nanotecnologie, candidature fino al 15 giugno
Sono aperte fino al 15 giugno 2023 le candidature per una borsa di Dottorato in Nanotecnologie presso l’Università degli studi di Trieste finanziata da Area Science Park per attività di ricerca su caratterizzazione di nanomateriali mediante microscopia elettronica.
L’attività di ricerca si incentrerà su “Metodologie avanzate per la caratterizzazione nanostrutturale di nanomateriali mediante microscopia elettronica” (posizione D/9 del bando) e verrà condotta presso il LAME, Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, sotto la supervisione scientifica di Regina Ciancio.
Scadenza invio candidature: 15 giugno 2023
Maggiori informazioni sulle attività connesse alla ricerca qui
Il bando completo e le modalità di candidatura sono disponibili sul sito dell’Università degli studi di Trieste, consultando la voce “Nanotechnology” (posizione D/9 del bando): vai al bando completo
Infrastrutture di ricerca
Opportunità
24.05.2023
“Alla ricerca”, il podcast su scienza e innovazione in Friuli Venezia Giulia, ora disponibile su Rai Play Sound
Dall’inquinamento acustico marino all’invecchiamento sostenibile, dall’idrogeno verde alle tecnologie quantistiche. Sono questi alcuni dei temi al centro del podcast “Alla ricerca”, un progetto composto da sei episodi con l’obiettivo di esplorare il ruolo della ricerca di base come elemento cruciale per l’innovazione e la sostenibilità. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Area Science Park, Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP), Rai FVG e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e da oggi è disponibile sulla piattaforma di streaming Rai Play Sound.
Il Friuli Venezia Giulia è ricco di ricercatori e ricercatrici che operano in laboratori universitari, enti di ricerca e imprese locali, ma il loro impatto va oltre i confini regionali. Il podcast “Alla ricerca – storie di scienza e innovazione dei laboratori del Friuli Venezia Giulia” si propone di raccontare la qualità, la varietà e la multidisciplinarietà della ricerca nella regione in modo accessibile anche a un pubblico non specializzato, utilizzando uno stile colloquiale e giovane.
Sei episodi in totale in cui Gioele Lecquio e Pierluigi Masai, per circa dieci minuti, ci accompagnano attraverso le voci degli esperti alla scoperta della comunicazione quantistica, dell’invecchiamento sostenibile, dell’inquinamento acustico sottomarino, dell’agricoltura 4.0, dell’idrogeno verde e del monitoraggio dei cambiamenti climatici.
Una collaborazione, quella tra l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP), la Rai FVG e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), che proseguirà anche per il 2023-2024 con la realizzazione di una nuova serie di podcast di divulgazione scientifica.
Qui i sei episodi del primo ciclo: “Rai Play Sound – Alla ricerca”.
“Alla ricerca” è scritto e condotto da Pierluigi Masai e Gioele Lecquio, alunni del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA, curato da Riccardo Cicconetti, programmista multimediale di Rai FVG e realizzato grazie al supporto di ARPA FVG, CNR-INO, CNR-Ismar, ICGEB, OGS, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, WiForAgri, WWF AMP Miramare.
Istituzionale
ricerca
sostenibilità
22.05.2023
La produzione di proteine per la scienza, la medicina, l’industria
Le proteine sono i mattoni della vita, svolgono una vasta gamma di compiti e sono tra le molecole biologiche più complesse e variegate che si conoscono. Comprendere i meccanismi che ne regolano la funzione è fondamentale in ogni settore delle scienze della vita, anche in quelli emergenti come la medicina personalizzata. Le proteine vengono inoltre utilizzate in processi biotecnologici industriali, un settore che riveste sempre maggiore interesse.
Le tecnologie più all’avanguardia per la produzione di proteine sono il tema dell’evento del network Protein Production and Purification Partnership in Europe (P4EU), organizzato fra oggi e domani a Trieste in Area Science Park da Elettra Sincrotrone Trieste – primo membro italiano ad entrare nella rete – in collaborazione con ICGEB e con il patrocinio di Area Science Park e in collaborazione con la rete Enterprise Europe Network.
P4EU è una rete professionale internazionale che unisce più di 150 esperti nelle biotecnologie relative ai vari aspetti della produzione e caratterizzazione di proteine, il cui scopo è favorire lo scambio di informazioni, tecnologie e processi all’avanguardia. La maggior parte dei membri sono ricercatrici e ricercatori internazionali che operano in laboratori e piattaforme tecnologiche attive in ambienti accademici come università o istituti di ricerca, ma la rete conta anche un buon numero di aziende.
“Poter produrre proteine in laboratorio è un’esigenza trasversale che interessa un ampio settore di studi e applicazioni – spiega Paola Storici, ricercatrice di Elettra Sincrotrone che gestisce il laboratorio di produzione di proteine – Per ottenere proteine in provetta ci si avvale di tecniche biotecnologiche che permettono di produrre proteine altamente pure e funzionali, utili ad essere utilizzate come mezzo o strumento di ricerca, ma anche come farmaci biologici. La rete è sorta spontaneamente nel 2011 ed è gestita su base volontaria dai membri che si ritrovano almeno una volta all’anno per visitare le rispettive sedi e confrontarsi sulle nuove scoperte della ricerca del settore, discutere di tecnologie emergenti e affrontare quesiti irrisolti”.
All’evento, che ha raggiunto la sua 19ma edizione, parteciperanno più di 80 ricercatori provenienti da importanti laboratori europei e non solo (ospiti anche da Israele e USA) e si discuterà dei metodi di avanguardia per produrre sistemi multi-proteici molto complessi e difficili da ottenere, essenziali per studiare, grazie alla crio-microscopia elettronica, i meccanismi molecolari della cellula. Inoltre, si parlerà di proteine prodotte in piante o in lattobacilli probiotici che sono di crescente interesse in un’ottica di sostenibilità e benessere.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
19.05.2023
Strumenti, modelli, applicazioni di sostenibilità per le imprese – Un ciclo di webinar dedicati ai temi della circolarità e sostenibilità
Sei un’impresa interessata a migliorare l’impatto della tua attività sull’ecosistema e sulla società e a implementare una strategia orientata alla sostenibilità?
ENEA, partner assieme ad Area Science Park della rete Enterprise Europe Network, organizza una serie di webinar per approfondire strumenti, modelli e strategie di sostenibilità e circolarità per le piccole e medie imprese.
ISCRIVITI QUI
Il ciclo di webinar che ha lo scopo di supportare le imprese interessate a migliorare l’impatto dell’attività sull’ecosistema e sulla società e a implementare una strategia orientata alla sostenibilità, si compone di quattro appuntamenti:
Parte I : Life Cycle Assessment a supporto della competitività delle imprese e della produzione22 maggio 2023, ore 11:00 – 12:30
Parte II: Strumenti di comunicazione di prodotti e servizi: certificazioni ed etichette ambientali per la competitività delle imprese
31 maggio 2023, ore 11:00 – 12:30
Parte III: Attività di standardizzazione e misurazione dell’economia circolare e della simbiosi industriale7 giugno 2023, ore 11:00 – 12:30
Parte IV: Le piattaforme ICESP, ECESP e i percorsi di circolarità: esperienze a confronto nel settore della filiera delle materie plastiche14 giugno 2023, ore 11:00 – 12:45
La partecipazione ai webinar è gratuita, ma causa della limitazioni di posti, si raccomanda di registrarsi il prima possibile per assicurarsi la partecipazione.
economia circolare
Servizi per l'Innovazione
simbiosi industriale
sostenibilità
19.05.2023
Dr. Schär R&D Centre: 20 anni di continua ricerca e innovazione nutrizionale
Sono 20 le candeline che, con orgoglio, spegne il Dr. Schär R&D Centre di Trieste, fiore all’occhiello di Dr. Schär, multinazionale leader nell’alimentazione senza glutine e per specifiche esigenze nutrizionali. Un traguardo importante festeggiato all’insegna dell’innovazione con una conferenza internazionale dedicata alla dieta chetogenica come soluzione terapeutica di successo per condizioni quali ad esempio l’epilessia farmaco-resistente, che si terrà oggi presso l’Area Science Park di Padriciano (Trieste) dalle 13.45 e domani dalle 08.25.
La spinta verso la ricerca è da sempre la cifra distintiva di Dr. Schär e la leva che ha portato l’azienda a diventare, da pioniere del senza glutine, leader nelle soluzioni nutrizionali specifiche. Un’evoluzione in cui il Centro Ricerche, sito nell’Area Science Park di Trieste e guidato dalla dottoressa Virna Cerne, ha avuto un ruolo da protagonista.
20 anni fa è stata fatta la scelta di insediare la Ricerca & Sviluppo in questo Parco Scientifico e di investire maggiormente in essa. Immergendo la Ricerca & Sviluppo in un contesto di ricerca scientifica, l’azienda ha avuto la possibilità di crescere in ambito dell’Innovazione e diventare leader nel settore.
Dai laboratori ai siti produttivi, dal campo alla filiera cerealicola, il team si impegna con passione e dedizione allo studio di nuove soluzioni alimentari nel campo del gluten-free, dell’alimentazione aproteica e dei prodotti chetogenici, ponendo grande attenzione ai temi della sostenibilità, della biodiversità e alla promozione dei cereali minori.
“Il momento del pasto non deve essere di privazione ma di condivisione e gioia. In questi 20 anni abbiamo quindi lavorato per migliorare la vita delle persone che, per esigenze di salute, devono seguire un regime dietetico specifico – commenta Virna Cerne, Senior Director of Global Research & Development del R&D Centre di Dr. Schär – Il ventesimo anniversario del Dr. Schär R&D Centre rappresenta per noi un momento importante per celebrare quanto abbiamo raggiunto finora, ma anche per porci obiettivi futuri. Siamo pronti ad affrontare le sfide e le opportunità che verranno”.
Sono infatti tanti i progetti di ricerca in corso che spaziano dalla chimica alimentare alle biotecnologie, dall’agronomia alla selezione di materie prime, al packaging fino all’individuazione di nuove tecnologie per gli impianti di produzione. Un approccio a 360 gradi che ha permesso al Dr. Schär R&D Centre di diventare un punto di riferimento e un modello di eccellenza.
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18.05.2023
Al via 15 borse di studio da realizzarsi presso le aziende di Area Science Park
Anche quest’anno Area Science Park promuove un bando dedicato esclusivamente alle aziende residenti nel Parco scientifico e Tecnologico (Grandi Imprese, PMI e Start Up), mettendo a disposizione 15 borse di studio per coinvolgere un/una borsista nello svolgimento di un progetto formativo in attività tecnico-scientifica e di ricerca.
Le domande saranno presentate dalle aziende ospitanti, che dovranno aver già individuato la candidata o il candidato a ricevere la borsa di studio di Area Science Park.
I candidati devono essere disoccupati, diplomati o diplomati ITS o laureati, e non superare il trentesimo anno di età. Puoi consultare le aziende residenti in Area Science Park QUI.
Il periodo di permanenza in azienda è di 12 mesi. I borsisti riceveranno un finanziamento mensile da Area Science Park a seconda dal titolo di studio posseduto al momento della presentazione della domanda.
Le domande devono essere presentate esclusivamente in formato digitale via PEC entro le ore 12.00 di venerdì 28 luglio 2023.
L’avvio delle borse è previsto per il 16 ottobre 2023.
SCARICA IL BANDO 2023
FAC SIMILE DOMANDA BANDO BORSE 2023
GRADUATORIA 2023
Ufficio Sviluppo Parco
Istituto Gestione e Sviluppo Parco
e-mail: borse.parco@areasciencepark.it
t. 040 375 5206 e 040 375 5218.
Dai nostri campus
11.05.2023
NOI TechPark, una delegazione in visita ad Area Science Park
Una delegazione del NOI TechPark è stata accolta il 10 maggio in Area Science Park da un team guidato da Anna Sirica, Direttore Generale dell’ente, nell’ambito delle ottime relazioni istituzionali di collaborazione tra i due Parchi. Obiettivi della visita istituzionale, lo scambio di best practice nella gestione dell’innovazione e lo sviluppo di opportunità di collaborazione.
Durante la visita, ai rappresentanti del NOI TechPark sono stati esposti alcuni dei progetti e delle attività in cui Area Science Park è attualmente coinvolta, come i progetti finanziati grazie al PNRR, la North Adriatic Hydrogen Valley, le collaborazioni in ambito EDIH e nell’ambito della generazione d’impresa, e la gestione e la valorizzazione della proprietà intellettuale portata avanti grazie al centro PatLib.
Nel corso della giornata la delegazione, composta da Hubert Hofer, Deputy CEO, Vincent Mauroit, Director of Innovation & Tech Transfer, Giuseppe Franco, Head of Unit EU-Opportunities, e Luisa Marangon, Customer Manager, ha potuto visitare due dei laboratori di Area Science Park, LADE e LAGE, dedicati al data engineering e a genomica ed epigenomica.
“Sono tornato dopo dieci anni e ho trovato in Area Science Park tutto diverso, ingrandito, con nuove competenze” ha dichiarato Hubert Hofer, Deputy CEO di NOI TechPark, “un polo che invita alla collaborazione su progetti come EDIH o PNRR, ma non solo. Per esempio, possiamo fare sistema nel mondo delle startup, portare all’attenzione nazionale e sui mercati internazionali i casi migliori per attrarre investimenti. Potremmo accelerare tutti i nostri processi, evitando duplicazioni: qui avete una competenza forte sulla proprietà intellettuale e sulla contrattualistica, in cui noi abbiamo poca esperienza e dove si potrebbe lavorare insieme. Un altro ambito in cui abbiamo già una connessione che può essere ulteriormente rafforzata è quello dei progetti Enterprise Europe Network, insomma c’è tanto su cui sviluppare i nostri rapporti.”
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10.05.2023
Eco-innovazione: da Area Science Park uno studio che confronta le metodologie per individuare i brevetti verdi
I brevetti verdi sono validi strumenti per misurare l’eco-innovazione, l’innovazione tecnologica che mira alla riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente e a un uso efficiente delle risorse. L’ eco-innovazione, detta anche innovazione verde, riduce al minimo gli sprechi, il riscaldamento globale, l’uso dell’acqua, l’inquinamento dell’aria, l’uso di carbone e petrolio, e promuove il risparmio energetico.
Uno degli indicatori per misurare l’eco-innovazione è costituito dal numero di brevetti verdi depositati (per azienda o per nazione, a seconda dell’obiettivo dello studio). Alcuni ricercatori di Area Science Park, guidati da Marinella Favot, in uno studio pubblicato su Resources, Conservation & Recycling Advances, hanno individuato le tre metodologie disponibili per identificare i brevetti verdi e le hanno applicate a due grandi set di brevetti depositati presso l’autorità italiana (UIBM) e presso l’autorità europea (EPO) e ne hanno confrontato i risultati.
Le tre metodologie disponibili per identificare brevetti verdi basati sulla classificazione del codice sono ENV-TECH (sviluppato da OCSE), IPC Green Inventory (WIPO) e Y02/Y04S Schema di etichettatura (EPO). Oltre ad individuarle, i ricercatori hanno sistematizzato i codici verdi per ciascuna di esse e hanno sviluppato gli algoritmi per il loro aggiornamento periodico. Inoltre, grazie al confronto effettuato sui set di brevetti depositati da titolari italiani nel periodo 2011-2020 presso l’autorità europea (EPO), i ricercatori hanno osservato come le tre metodologie si sovrappongano solo parzialmente (nel 22,47% dei casi) e sono giunti alla conclusione che al fine di identificare i brevetti verdi di un dataset sia consigliabile l’utilizzo di tutte le metodologie applicabili, procedendo poi con il confronto dei risultati.
Lo studio è stato sviluppato nell’ambito di Innovation Intelligence, il progetto di Area Science Park che sperimenta un nuovo approccio di raccolta, filtro, elaborazione e interrogazione dei dati sulle imprese di capitale del Friuli Venezia Giulia, con focus particolare sull’innovazione.
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