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Per abbattere il consumo di fonti fossili nell’ambito della transizione ecologica abbiamo bisogno di sistemi più avanzati per produrre, immagazzinare e utilizzare energia.
Idrogeno e celle a combustibile (fuel cell) sono da tempo al centro di studi scientifici e sviluppi tecnologici. In particolare, per quanto riguarda le fuel cell, una delle sfide che gli scienziati si trovano ad affrontare oggi è la ricerca di una nuova lega che possa ridurre drasticamente e in futuro sostituire il platino nei catalizzatori, senza diminuirne la durabilità e l’efficienza.
Per studiare il comportamento di queste nuove leghe vengono utilizzate tecnologie all’avanguardia come le beamline XAFS e SAXS di Elettra Sincrotrone Trieste.
Ce ne parlano Simone Pollastri, ricercatore post-doc di Elettra Sincrotrone Trieste e Benedetta Marmiroli, senior scientist alla Graz Technical University.
Immergersi nella realtà virtuale, fare esperimenti con l’elettrobisturi, conoscere il funzionamento di diversi sensori: questo e molto altro nello stand dell’ITS per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta a Trieste Next!
Docenti e studenti hanno mostrato le apparecchiature utilizzate per formare i Tecnici del futuro, come ad esempio neuronavigatori, robot, visori per la realtà virtuale, saturimetri, elettrobisturi e altri sensori per il rilevamento dei dati!
Scienza e tecnologia in piazza: imparare e divertirsi!
Dalla biodiversità ai superconduttori, dalle malattie del fegato alla produzione di energia idroelettrica, dai nanosatelliti ai microscopi portatili, scopri che cosa hanno raccontato ad adulti e bambini le ricercatrici e i ricercatori di Area Science Park durante l’ultima edizione di Trieste Next!
Lo sviluppo e la caratterizzazione di materiali funzionali intelligenti sono l’obiettivo del progetto InCIMa4 di cui Area Science Park è partner.
I laboratori specializzati in tecniche di imaging a Raggi X e spettroscopia vibrazionale dei partner Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg hanno contribuito a comprendere le proprietà funzionali e dare nuova vita a prodotti innovativi e sostenibili di 13 PMI italiane e austriache che hanno aderito al progetto InCIMa4.
In questo video le loro testimonianze.
Anche quest’anno a Trieste Next – Festival della Ricerca Scientifica abbiamo dialogato, costruito e sperimentato insieme a tutti voi!
Nanosatelliti, macchinine a idrogeno, superconduttori, nutrizione, microscopi portatili e molto altro! Ricercatori e scienziati di Area Science Park hanno dialogato e giocato con grandi e piccini con l’entusiasmo di sempre.
Grazie per essere stati con noi, ci vediamo il prossimo anno a Trieste Next!
Un sistema integrato di strumentazioni di ricerca per indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica, unito alla formazione di nuove figure professionali, in grado di valorizzare ed integrare strumenti e protocolli all’avanguardia a livello internazionale: di questo si è discusso il 14 e 15 luglio in Area Science Park, nel corso di un evento dedicato a due progetti di potenziamento infrastrutturale e del capitale umano, BIO Open Lab e Rafforzamento del Capitale Umano delle Infrastrutture di Ricerca.
Durante la due giorni, ricercatori di Area Science Park, delle Università di Salerno e del Salento, della rete CERIC-ERIC – Central European Research Infrastructure Consortium e di Elettra Sincrotrone Trieste si sono incontrati per raccontare la propria esperienza scientifica e intessere relazioni e collaborazioni per far sì che l’infrastruttura del BIO Open Lab possa essere messa a disposizione di tutti i ricercatori del Paese e della comunità di CERIC-ERIC.
Catturare la CO₂ per farla reagire con l’idrogeno e produrre combustibili a bilancio di emissioni zero: questo l’obiettivo di un progetto che vuole sviluppare un materiale bi-funzionale in grado di fungere sia da adsorbente che da catalizzatore per la trasformazione della CO₂ in metano o metanolo.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Trovarelli, a capo del gruppo di ricerca Catalysis for Energy and Environment dell’Università degli Studi di Udine.
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si è proposta alla Commissione Europea come regione pilota per realizzare la neutralità climatica entro il 2045, cinque anni prima del traguardo posto dalla Commissione Europea.
L’aspetto interessante della nostra regione è che presenta tutte le caratteristiche geomorfologiche e climatiche del continente europeo, dalle Alpi alle colline, dall’alta pianura alla bassa pianura, dalle lagune al mare.
Ne abbiamo parlato con Massimo Canali, Direttore Centrale Difesa Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Con il suo “The Immune Sentinel Self” Sissel Marie Tonn ha vinto la residenza artistica del programma europeo S+T+ARTS, ospitata nei laboratori di Area Science Park e da MEET digital culture center di Milano. (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Guarda il video:
L’artista sta portando avanti la sua ricerca da febbraio scorso e avrà tempo fino a ottobre 2022 per completare e realizzare l’opera che verrà esposta al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).
Dal 16 al 20 maggio 2022 l’artista danese ha fatto visita ai nostri laboratori e collaborato con il team di ricerca sul tema della sincronizzazione armonica tra gli elementi che popoleranno il mondo iperreale creato da Sissel e la realtà degli spettatori che visiteranno l’installazione. Tornerà in presenza nella prima settimana di luglio.
Per saperne di più, segui il diario della residenza.
La “North Adriatic Hydrogen Valley” è il primo progetto transnazionale per lo sviluppo di una valle dedicata alla filiera dell’idrogeno.
Nato da un accordo tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Croazia e Slovenia, il progetto punta a stabilire un quadro di cooperazione per lo sviluppo di tecnologie di produzione dell’idrogeno green e per identificare nuove fonti di finanziamento.
La collaborazione non solo contribuirà alla transizione verso un ecosistema integrato che coinvolga i settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti, ma permetterà anche di cooperare su ricerca e innovazione, per lo sviluppo di nuove soluzioni come la costruzione di stazioni per il rifornimento e il trasporto di idrogeno.
Ne abbiamo parlato con Rodolfo Taccani, Delegato per il Trasferimento Tecnologico e i Rapporti con le Imprese dell’Università di Trieste.
La dipendenza energetica dell’Italia da altri Paesi ci porta a ripensare il nostro sistema di produzione dell’energia attraverso un approccio che consideri un mix di fonti e che dia maggiore rilevanza alle energie rinnovabili nel percorso verso la decarbonizzazione.
In questo processo giocherà un ruolo importante l’idrogeno, che può essere infatti utilizzato sia come combustibile, sia per accumulare l’energia, sia come vettore per alimentare il trasporto.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
La cooperazione internazionale è fondamentale per il raggiungimento della neutralità carbonica: è necessario creare una narrativa comune, una filiera europea integrata che permetta di accrescere la competitività della nostra industria a livello internazionale.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.