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Basic research is the foundation on which every scientific advance is built. It takes time, effort, and resources — but without it, innovation simply cannot happen.
For young scientists and research teams, securing funds and opportunities is key to attracting new talent and driving progress from the lab to real-world applications.
We talked about it with Tomislav Roncevic from the University of Split.
L’antibiotico-resistenza è un fenomeno globale che assume sfumature diverse nei vari contesti del mondo: nei Paesi ad alto reddito, come l’Italia, si traduce in elevata mortalità da infezioni ospedaliere; in altri, come l’India o l’Africa, il problema è l’accesso alle cure.
Affrontarla significa adottare una prospettiva One Health, che integri salute umana, animale e ambientale per comprendere dove e come nascono e si diffondono i meccanismi di resistenza.
Ne abbiamo parlato con Stefania Stefani dell’Università di Catania.
Gli anticorpi monoclonali rappresentano una delle frontiere più promettenti nella lotta alle infezioni batteriche antibiotico-resistenti. A differenza degli antibiotici tradizionali, agiscono in modo mirato contro i patogeni, preservando il microbiota e riducendo gli effetti collaterali.
Un approccio innovativo che richiede ancora tempo e ricerca, ma che potrebbe rivoluzionare la medicina antibatterica grazie all’esperienza maturata in oncologia e nelle malattie autoimmuni.
Ne abbiamo parlato con Claudia Sala della Fondazione Biotecnopolo di Siena.
La resistenza antimicrobica continua a rappresentare una delle più gravi minacce per la salute pubblica a livello mondiale, con un impatto crescente anche in Europa e in Italia. Per affrontarla servono strategie condivise, ricerca innovativa e una collaborazione reale tra discipline e istituzioni.
In questa direzione si inserisce il workshop “Tackling Antimicrobial Resistance: Prevention, Monitoring and Counteraction” organizzato da Area Science Park e dall’Università di Trieste, che ha riunito esperti italiani e internazionali per discutere nuove soluzioni terapeutiche, rafforzare la cooperazione scientifica e valorizzare le infrastrutture di ricerca del territorio.
Ne abbiamo parlato con Federica Mantovani di Area Science Park e Mario Mardirossian dell’Università di Trieste.
Con l’ampliamento di ORFEO, il cuore digitale delle infrastrutture di ricerca di Area Science Park, raddoppia la potenza di calcolo e lo spazio per l’archiviazione di dati scientifici.
Un investimento da 3 milioni di euro che rafforza la capacità di supportare la ricerca e apre nuove opportunità di collaborazione con le imprese.
Ne abbiamo parlato con Stefano Cozzini, Direttore dell’Istituto Ricerca per l’Innovazione Tecnologica (RIT) di Area Science Park.
L’intelligenza artificiale apre prospettive importanti per la ricerca virologica, ma porta con sé anche rischi legati al “dual use”: la stessa tecnologia può infatti contribuire al progresso medico e scientifico oppure, se impiegata male, diventare una minaccia.
Affrontare queste sfide significa lavorare su più livelli: dallo sviluppo di filtri tecnici e sistemi di sorveglianza fino a nuove regole di governance, capaci di proteggere la società senza rallentare innovazione e ricerca.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Marcello dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology.
Le tecnologie ad alto tasso di innovazione stanno avanzando in modo prorompente nel panorama mondiale, assumendo i connotati di una vera e propria tecnocrazia, che influenza le sfere socioeconomica ed etico-culturale della società. Nel nostro Paese è necessario dare linfa ad attività di ricerca fondamentale, ricerca applicata e creazione d’impresa, che devono avere tutte la stessa dignità per i nostri giovani talenti.
Ne abbiamo parlato con Anna Gregorio, Presidente di PicosaTS.
Alcuni farmaci funzionano perfettamente. Altri, quasi identici, no. A volte basta un minuscolo dettaglio – invisibile a occhio nudo – a fare la differenza tra una cura efficace e un effetto indesiderato. Quel dettaglio si chiama chiralità, e oggi la scienza lo studia con strumenti sempre più avanzati per progettare farmaci più sicuri e mirati.
Ne abbiamo parlato con Paola Storici, Responsabile del Laboratorio di Biologia Strutturale di Elettra Sincrotrone Trieste.
Guarda l’evento: DENTRO AL FARMACO: QUANDO LA FORMA DI UNA MOLECOLA FA LA DIFFERENZA
Dall’analisi delle proteine alla diagnostica, dallo studio di nuovi farmaci alle terapie personalizzate: le tecnologie dell’intelligenza artificiale stanno cambiando lo studio delle scienze della vita. In che modo? E con quali risultati? E inoltre, quali sono le applicazioni più promettenti?
Ne abbiamo parlato con Alberto Cazzaniga, Coordinatore Scientifico del Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park.
Viviamo in ambienti iperconnessi, reali e digitali. Siamo allo stesso tempo produttori e fruitori di dati che diventano informazioni e mezzi attraverso cui gli esseri umani (e anche le macchine) conoscono ed esplorano il mondo che ci circonda.
Ne abbiamo parlato con Stefano Cozzini, Direttore dell’Istituto Ricerca per l’Innovazione Tecnologica (RIT) di Area Science Park.
Guarda l’evento: LA (NOSTRA) VITA DIGITALE IN UN MONDO REALE
Large Language Models, usually applied to human language, are now helping researchers analyze viral protein sequences. This makes it possible to study how small changes affect a virus’s behavior.
Such insights are crucial for predicting new variants and guiding vaccine development to stay ahead of emerging threats.
We discussed this with David Robertson from the MRC-University of Glasgow Centre for Virus Research.