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Un sistema integrato di strumentazioni di ricerca per indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica, unito alla formazione di nuove figure professionali, in grado di valorizzare ed integrare strumenti e protocolli all’avanguardia a livello internazionale: di questo si è discusso il 14 e 15 luglio in Area Science Park, nel corso di un evento dedicato a due progetti di potenziamento infrastrutturale e del capitale umano, BIO Open Lab e Rafforzamento del Capitale Umano delle Infrastrutture di Ricerca.
Durante la due giorni, ricercatori di Area Science Park, delle Università di Salerno e del Salento, della rete CERIC-ERIC – Central European Research Infrastructure Consortium e di Elettra Sincrotrone Trieste si sono incontrati per raccontare la propria esperienza scientifica e intessere relazioni e collaborazioni per far sì che l’infrastruttura del BIO Open Lab possa essere messa a disposizione di tutti i ricercatori del Paese e della comunità di CERIC-ERIC.
Catturare la CO₂ per farla reagire con l’idrogeno e produrre combustibili a bilancio di emissioni zero: questo l’obiettivo di un progetto che vuole sviluppare un materiale bi-funzionale in grado di fungere sia da adsorbente che da catalizzatore per la trasformazione della CO₂ in metano o metanolo.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Trovarelli, a capo del gruppo di ricerca Catalysis for Energy and Environment dell’Università degli Studi di Udine.
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si è proposta alla Commissione Europea come regione pilota per realizzare la neutralità climatica entro il 2045, cinque anni prima del traguardo posto dalla Commissione Europea.
L’aspetto interessante della nostra regione è che presenta tutte le caratteristiche geomorfologiche e climatiche del continente europeo, dalle Alpi alle colline, dall’alta pianura alla bassa pianura, dalle lagune al mare.
Ne abbiamo parlato con Massimo Canali, Direttore Centrale Difesa Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Con il suo “The Immune Sentinel Self” Sissel Marie Tonn ha vinto la residenza artistica del programma europeo S+T+ARTS, ospitata nei laboratori di Area Science Park e da MEET digital culture center di Milano. (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Guarda il video:
L’artista sta portando avanti la sua ricerca da febbraio scorso e avrà tempo fino a ottobre 2022 per completare e realizzare l’opera che verrà esposta al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).
Dal 16 al 20 maggio 2022 l’artista danese ha fatto visita ai nostri laboratori e collaborato con il team di ricerca sul tema della sincronizzazione armonica tra gli elementi che popoleranno il mondo iperreale creato da Sissel e la realtà degli spettatori che visiteranno l’installazione. Tornerà in presenza nella prima settimana di luglio.
Per saperne di più, segui il diario della residenza.
La “North Adriatic Hydrogen Valley” è il primo progetto transnazionale per lo sviluppo di una valle dedicata alla filiera dell’idrogeno.
Nato da un accordo tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Croazia e Slovenia, il progetto punta a stabilire un quadro di cooperazione per lo sviluppo di tecnologie di produzione dell’idrogeno green e per identificare nuove fonti di finanziamento.
La collaborazione non solo contribuirà alla transizione verso un ecosistema integrato che coinvolga i settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti, ma permetterà anche di cooperare su ricerca e innovazione, per lo sviluppo di nuove soluzioni come la costruzione di stazioni per il rifornimento e il trasporto di idrogeno.
Ne abbiamo parlato con Rodolfo Taccani, Delegato per il Trasferimento Tecnologico e i Rapporti con le Imprese dell’Università di Trieste.
La dipendenza energetica dell’Italia da altri Paesi ci porta a ripensare il nostro sistema di produzione dell’energia attraverso un approccio che consideri un mix di fonti e che dia maggiore rilevanza alle energie rinnovabili nel percorso verso la decarbonizzazione.
In questo processo giocherà un ruolo importante l’idrogeno, che può essere infatti utilizzato sia come combustibile, sia per accumulare l’energia, sia come vettore per alimentare il trasporto.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
La cooperazione internazionale è fondamentale per il raggiungimento della neutralità carbonica: è necessario creare una narrativa comune, una filiera europea integrata che permetta di accrescere la competitività della nostra industria a livello internazionale.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
PNRR, Mission Innovation, IPCEI: sono tanti gli strumenti finanziari a disposizione dell’Italia per sostenere la ricerca sull’idrogeno nell’ambito di una transizione ecologica dalle fonti fossili alle energie rinnovabili.
Una parte fondamentale di questo processo sono le Hydrogen Valley, degli ecosistemi che consentono di correlare in modo virtuoso la produzione con la domanda e di creare un’economia basata sull’idrogeno.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.
Pianificazione territoriale, analisi di dati, mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Queste alcune delle tematiche di cui si occupa l’Ufficio Studi di Area Science Park, impegnato nella definizione di metodologie per la valutazione dell’impatto del cambiamento climatico sui territori. Ce ne parlano Stefano Alessandrini, Massimiliano Spadaro e Nikola Holodkov.
Stato dell’arte tecnica e scientifica, scenari di mercato, informazioni brevettuali riguardanti settori o tecnologie di interesse. È quanto offre alle imprese il “Patent and Business Intelligence”, un servizio fornito dalla rete Enterprise Europe Network in collaborazione con il Centro PatLib di Area Science Park, basato sulla raccolta, l’integrazione, l’analisi e l’interpretazione di informazioni utili alla crescita imprenditoriale. Ce ne parlano Lara Di Pace di Area Science Park e Alessandro Pozzato, CEO di ThunderNIL.
The Sentinel Immune Self, di Sissel Marie Tonn, è il progetto vincitore della residenza artistica che sarà ospitata nei laboratori di genomica ed epigenomica e nel Data Center Orfeo di Area Science Park.
Organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano, la residenza fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma europeo S+T+ARTS, che promuove la collaborazione tra scienza, tecnologia e arte.
“Collaborare con MEET e con gli artisti che hanno partecipato offre al nostro ente la possibilità di esplorare nuovi orizzonti”. – ha detto Stephen Taylor, Direttore della Struttura Innovazione e Sistemi Complessi di Area Science Park, che ha fatto parte della giuria – “Arte e scienza, infatti, condividono il medesimo processo creativo, per questo è fondamentale farli dialogare: lo scienziato può imparare dall’artista nuovi modi di osservare e analizzare i risultati della ricerca e l’artista può immaginare visioni e scenari futuri ispirati dalla scienza per trasmetterli ai cittadini.”
L’artista avrà sei mesi di tempo per completare la sua ricerca e realizzare l’opera che a partire dal prossimo ottobre verrà messa in mostra al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).
Nel video l’intervista a Stephen Taylor sul tema della contaminazione tra scienza e arte
Si chiama Sissel Marie Tonn ed è un’artista danese che vive a L’Aia. Il suo The Sentinel Immune Self è il progetto vincitore della residenza artistica che sarà ospitata nei laboratori di genomica ed epigenomica e nel Data Center Orfeo di Area Science Park.
Organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano, la residenza fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma europeo S+T+ARTS, che promuove la collaborazione tra scienza, tecnologia e arte.
Grazie al confronto con immunologi e tossicologi, Sissel Marie Tonn esplora da alcuni anni i modi in cui gli esseri umani percepiscono, agiscono e sono interconnessi con i propri ecosistemi, spingendo la sua ricerca artistica lì dove i confini tra i nostri corpi e l’ambiente circostante iniziano a confondersi. Con The Sentinel Immune Self, Sissel ci porterà a riconfigurare le nostre nozioni di “sé” per riaccendere questa interconnessione.
Attraverso un’animazione immersiva e interattiva, l’artista ricostruirà un universo fantascientifico in cui gli esseri umani condividono le risposte immunitarie con tutte le altre specie colpite dall’inquinamento da microplastiche. Un’allegoria dei processi di evoluzione, che intende mettere in guardia rispetto alle conseguenze profonde degli inquinanti sul nostro organismo e sul nostro ecosistema.
L’artista avrà sei mesi di tempo per completare la sua ricerca e realizzare l’opera che a partire dal prossimo ottobre verrà messa in mostra al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).