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12.09.2025
Chiusa la prima tappa della Summer School di ScaleUp Lab
Si è conclusa la prima edizione della Summer School di ScaleUp Lab, l’iniziativa di Area Science Park volta a supportare le startup innovative nei loro percorsi di crescita e che si inserisce all’interno del progetto IP4FVG-EDIH. La Summer School, dedicata a startup nei settori digital e deep tech, è costruita con lo scopo di supportare le aziende di recente costituzione nella definizione dei loro percorsi di business in particolare in ottica di crescita, scalabilità e resilienza.
Il percorso, a cui partecipano startup provenienti da tutta Italia, prevede tre fasi. La prima, chiusa oggi a Trieste, è consistita in una Summer School residenziale di una settimana con interventi, oltre che degli esperti di Area Science Park, di speaker di assoluto rilievo internazionale: Alexander Osterwalder, CEO di Strategyzer e creatore insieme a Yves Pigneur del Business Model Canvas, considerato uno dei più influenti pensatori di management al mondo, Alberto Di Minin, prof. ordinario di management presso la Scuola Sant’Anna di Pisa, Alvise Bonivento, direttore del fondo di investimento Indaco Venture Partners.
La seconda fase prevede il supporto di esperti di sviluppo di business di Area Science Park nel ruolo di coach delle startup per una validazione sul campo di ulteriori tre mesi sui processi di test e iterazione dei modelli di business. Questo lavoro è finalizzato a traghettare le startup verso la terza fase: un pitch day alla presenza dei principali fondi di investimento italiani in cui sarà possibile confrontarsi direttamente con gli attori del mercato e testare la bontà della propria idea.
“La Summer School è un’attività ad alto valore aggiunto per Area Science Park – sottolinea la Presidente, Caterina Petrillo – poiché si inserisce in un percorso di continuo aggiornamento su modelli e strategie per l’innovazione a supporto della generazione di impresa, ambiti in cui l’ente ha una lunga e consolidata esperienza. Questo percorso, di fatto una scuola unica nel suo genere, combina la formazione teorica a quella pratica e fornisce alle startup che partecipano la possibilità di avere accesso diretto a strumenti e conoscenze specialistiche grazie all’interazione e al dialogo con esperti internazionali”.
“Senza un modello di business che funzioni, anche la tecnologia migliore non riuscirà ad arrivare sul mercato e sicuramente non potrà scalare – spiega Alexander Osterwalder -. Il primo modello di business a cui pensi probabilmente sarà sbagliato, quindi, hai bisogno di testarlo e metterlo continuamente alla prova e se non hai gli strumenti per farlo, sarà molto difficile. Qui entra in gioco Business Model Canvas, uno strumento visivo molto semplice per mappare e tirare fuori la logica di business della tua azienda, rendendo le idee molto concrete e visibili, in modo da poterle condividere con gli investitori e con i membri del tuo team. Business Model Canvas è uno strumento universale e credo che nell’ambito tecnologico e deep tech in particolare il suo utilizzo sia ancora più importante”.
“Per prepararsi agli investitori ci sono due cose fondamentali – sottolinea Alvise Bonivento -: avere molto chiara la propria idea di business, non solo la propria tecnologia, ma anche come andare a mercato, imparando a conoscere l’investitore, capendo quali sono le sue esigenze e come ti può aiutare. Ogni venture capitalist guarda sempre tre cose: il vantaggio competitivo e tecnologico, la presenza di un team di eccellenza sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista manageriale, l’esistenza di un mercato pronto ad assorbire quella nuova tecnologia o innovazione”.
“Le aziende deep tech devono lavorare con soggetti che credono nell’integrazione delle loro tecnologie con le tecnologie altrui – raccomanda Alberto Di Minin – allo scopo di allineare i modelli di business per sviluppare insieme una strategia di Open innovation. L’Open innovation è fondamentale per una startup deep tech per un motivo molto semplice: serve a completare un percorso di innovazione che è sviluppato anche in altre aziende”.
A fare il punto sul percorso ScaleUp Lab in chiusura di questo primo step, è Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park: “Abbiamo dato vita a ScaleUp Lab nella consapevolezza dell’importanza di lavorare sullo sviluppo delle competenze delle nuove imprese innovative, che hanno necessità di crescere e di costruirsi tutti gli strumenti per poter affrontare il mercato e portare l’innovazione a terra. Dopo la Summer School il percorso continuerà nei prossimi tre mesi, dando alle startup un affiancamento, un coaching, un tutoraggio, nello sviluppo del loro prodotto d’impresa e poterle presentare in conclusione in un evento di pitch day a un gruppo di investitori”.
Il progetto IP4FVG-EDIH è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 (M4C2) – Investimento 2.3 – Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, con l’obiettivo di stimolare l’adozione di tecnologie digitali e verdi da parte di imprese e pubbliche amministrazioni.
Servizi per l'Innovazione
09.09.2025
Dall’Intelligenza Artificiale un’accelerazione per nuovi vaccini
Immaginate un traduttore universale che, invece di convertire l’inglese in italiano, sia in grado di decifrare il linguaggio delle proteine che compongono i virus. Questo “traduttore” esiste già, si chiama Intelligenza Artificiale e sta rivoluzionando la lotta contro le malattie virali, dalla preparazione alle future pandemie alla ricerca di cure. È quanto emerso da una serie di interventi di esperti internazionali che hanno illustrato le ultime frontiere della virologia computazionale oggi a Trieste, nel workshop “AI in Virology: Leveraging AI to Advance Our Understanding of Viruses”, organizzato dall’Unità di Virologia di Area Science Park.
Per decenni, per capire un virus, gli scienziati dovevano coltivarlo in laboratorio e studiarne il comportamento, un processo lungo e oneroso. Poi è arrivata la genetica, che ha permesso di leggerne il “libro di istruzioni”, il genoma. Oggi, l’AI fa un passo in più: impara la “grammatica” e la “sintassi” con cui sono scritte le proteine, le macchine molecolari che permettono al virus di entrare nelle cellule e replicarsi.
“I nuovi modelli linguistici per proteine sono come dei cervelli artificiali addestrati su milioni di sequenze biologiche – spiega Giuditta De Lorenzo, virologa di Area Science Park – e sono in grado di capire, partendo da una singola sequenza di amminoacidi, quali mutazioni sono possibili e quali invece ‘romperebbero’ la proteina. Questo ci aiuta a prevedere come potrebbe evolversi un virus appena scoperto, un’abilità cruciale per stare un passo avanti alle pandemie. Ad esempio, le attività di ricerca che conduciamo in Area si focalizzeranno a breve sull’effetto dell’infezione virale sulla cellula, come i virus riescono a sconvolgere il suo contenuto. Inoltre, in collaborazione con il nostro Laboratorio di Data Engineering lavoreremo sullo sviluppo di nuovi vaccini, più efficaci, più stabili, che tengano in considerazione il comportamento dinamico delle particelle virali”.
Vaccini super-rapidi grazie alla “Reverse Vaccinology 3.0”
In effetti, uno degli impatti più tangibili dell’AI sarà sullo sviluppo di vaccini e anticorpi terapeutici. La cosiddetta “Reverse Vaccinology 3.0” utilizza l’AI per analizzare istantaneamente la struttura delle proteine di un virus e identificare il suo “tallone d’Achille”, cioè il punto preciso su cui dirigere gli anticorpi. “Il grossissimo vantaggio della Reverse Vaccinology 3.0 – spiega Emanuele Andreano, della Fondazione Biotecnopolo di Siena – è quello di riuscire a scoprire antigeni per candidati vaccinali ad una velocità mai vista prima. Grazie all’AI, ma anche all’avanzamento delle tecniche di immunologia umana, è possibile velocemente identificare degli anticorpi in grado di uccidere il patogeno e poi dalla sequenza dell’anticorpo riuscire a vedere qual è il target, l’antigene sulla superficie del virus del batterio, saltando anni di sperimentazioni in vivo, capendo prima cosa funziona e cosa no. La missione più importante che abbiamo alla Fondazione Biotecnopolo di Siena è sviluppare vaccini e anticorpi monoclonali contro virus o batteri con potenziale pandemico, come è il caso del virus ad del vaiolo delle scimmie”.
Ma tutta questa capacità di calcolo – è stato detto -ha costi molto elevati, dietro questi avanzamenti ci sono supercomputer che consumano enormi quantità di energia. È importante che l’opinione pubblica sia consapevole che l’IA, oltre che molto potente, è anche molto costosa e richiede investimenti in infrastrutture.
Un futuro promettente, ma da governare con cautela
La capacità di leggere, interpretare e persino “immaginare” nuove proteine non è solo un’opportunità, ma anche una grande responsabilità, gli esperti lanciano un monito chiaro. “Dobbiamo creare regole internazionali condivise e framework di controllo robusti per garantire che questa straordinaria rivoluzione scientifica sia usata solo per il bene dell’umanità – sottolinea Alessandro Marcello, virologo dell’ICGEB. Va considerato il potenziale duplice uso dell’AI, che può essere molto utile dal punto di vista medico sanitario, ma potrebbe comportare anche rischi se finisse nelle mani sbagliate, data la relativa facilità con cui si potrebbero ottenere dei protocolli per produrre virus altamente patogeni. Dobbiamo agire sinergicamente a diversi livelli: quello degli sviluppatori di AI, quello scientifico e quello legislativo per definire leggi e regolamenti che, senza inibire ricerca e innovazione, preservino la società da questi potenziali pericoli”.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
05.09.2025
Al via la Summer School di ScaleUp Lab: modelli di business per startup deep tech
Prende il via ScaleUp Lab, il programma di capacity building per startup deep tech promosso da Area Science Park che ha l’obiettivo di supportare le nuove imprese tecnologiche nello sviluppo di modelli di business solidi, sostenibili e pronti a dialogare con investitori internazionali.
Dal 9 al 12 settembre 2025, la Summer School, promossa nell’ambito del progetto IP4FVG-EDIH, rappresenterà la prima tappa del percorso: quattro giornate di formazione intensiva che combineranno lezioni frontali, attività di assessment e laboratori pratici. I temi centrali spazieranno dall’open innovation ai modelli di collaborazione in ricerca e sviluppo, dalla valutazione del rischio finanziario alle strategie di crescita, fino all’analisi e reinvenzione dei business model in mercati ad alta dinamicità.
Un momento di particolare rilievo sarà la partecipazione l’11 e 12 settembre di Alexander Osterwalder, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più influenti esperti di innovazione strategica e ideatore insieme a Yves Pigneur di Business Model Canvas, uno strumento di gestione strategica visiva che ha cambiato il modo in cui gli imprenditori e le organizzazioni possono progettare e mappare il loro modello di business in un’unica pagina, utilizzando nove elementi costitutivi. La sua presenza offrirà ai partecipanti strumenti pratici e metodologie collaudate per affrontare le sfide dell’imprenditorialità high-tech e incrementare le probabilità di successo sul mercato globale.
Lo ScaleUp Lab è rivolto a startup attive in settori ad alta intensità tecnologica (high- o deep tech) e si inserisce nel programma di attività e servizi che Area Science Park promuove con lo scopo di sostenere la creazione e la crescita di startup deep tech su scala nazionale e internazionale, e contribuire così allo sviluppo sociale ed economico del territorio.
I partecipanti avranno l’opportunità non solo di perfezionare le proprie competenze, ma anche di avviare un percorso di crescita che proseguirà da settembre a dicembre 2025 e che culminerà a Trieste con il Pitch Day, dove le startup coinvolte si presenteranno a investitori ed esperti di settore.
Il progetto IP4FVG-EDIH è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 (M4C2) – Investimento 2.3 – Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, con l’obiettivo di stimolare l’adozione di tecnologie digitali e verdi da parte di imprese e pubbliche amministrazioni.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
05.09.2025
“La vita dentro”: è il tema della XIV ed. di Trieste Next
Quali sono le nuove opportunità che nascono dalle innovazioni tecnologiche? E come vanno declinate? Quali le implicazioni etiche, economiche e sociali dei progressi scientifici? Da queste domande prende spunto Trieste Next, il Festival della ricerca scientifica, XIV edizione in programma dal 26 al 28 settembre 2025 a Trieste.
Per tre giorni centinaia di scienziati e scienziate provenienti da tutto il mondo dialogheranno con il pubblico in oltre 100 eventi per riflettere, insieme, sulle sfide del nostro tempo e confrontarsi sulle frontiere dell’innovazione tecnologica.
Il tema della manifestazione del 2025 è La vita dentro. Dialoghi tra scienze e tecnologie. Talk, spettacoli, concerti, mostre e laboratori per affrontare temi chiave del dibattito scientifico e culturale attuale: dalla medicina di precisione alla sostenibilità ambientale, dalla robotica alle tecnologie quantistiche.
Anche per quest’edizione Area Science Park è promotore della manifestazione assieme al Comune di Trieste, all’Università degli Studi di Trieste, al Gruppo NEM Nord-Est Multimedia/Il NordEst/Il Piccolo, all’OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e alla SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.
“Portare all’attenzione del grande pubblico temi di attualità scientifica e spunti di riflessione collettiva è la sfida di ogni edizione di Trieste Next, che attraverso incontri e dialoghi racconta di scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche che sono parte, spesso accettata inconsapevolmente, della vita quotidiana” ha commentato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo “In questa edizione i nostri ricercatori assieme ad esperti di rilevanza internazionale si interrogano su cosa significhi vivere in un mondo totalmente digitalizzato e in che modo l’AI stia cambiando l’intera impostazione nelle scienze della vita, dalla diagnostica alla progettazione e design di nuovi farmaci”.
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Il programma presentato a Milano
Accanto ai ricercatori e alle ricercatrici che lavorano presso le numerose istituzioni scientifiche di Trieste, ci saranno nomi di spicco, come David Quammen, autore del bestseller internazionale “Spillover”, che già nel 2012 aveva descritto l’origine e l’evoluzione delle pandemie, e che presenterà a Trieste Next il suo nuovo libro “L’evoluzionista riluttante”. Brian Kobilka, premio Nobel per la chimica 2012, sarà invece protagonista di un incontro speciale sul “linguaggio” delle cellule.
Tra gli altri nomi di rilevo: Luigi Naldini, Direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica e fondatore di Genenta Science; Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS; Giorgio Vallortigara, docente di Neuroscienze del Centre for Mind-Brain Sciences dell’Università di Trento; il neuroscienziato Sergio Della Sala dell’Università di Edimburgo; Giuliana Mazzoni, docente al dipartimento di Psicologia dinamica e chimica della Sapienza di Roma, Adriana Cavarero, filosofa, figura di spicco del pensiero femminista contemporaneo e il filosofo e psicanalista argentino Miguel Benasayag. Infine il fisico e imprenditore Federico Faggin sarà protagonista della serata di anteprima di Trieste Next.
Trieste Next 2025 celebra l’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica, istituito dalle Nazioni Unite, con diversi appuntamenti dedicati alla computazione quantistica e alle sue implicazioni rivoluzionarie per ricerca e società.
Una delle novità più significative dell’edizione 2025 sono i Dialoghi sulla Conoscenza: un ciclo interdisciplinare di incontri che vedrà confrontarsi alcuni dei massimi esperti sui temi cruciali del nostro tempo. Dalle neuroscienze alle terapie avanzate, dalla filosofia all’intelligenza artificiale.
Ricco anche il Trieste Next per le scuole, il percorso dedicato a studenti e studentesse per avvicinarli alle discipline STEM attraverso il dialogo con giovani scienziati e scienziate. E venerdì 26 settembre, torna la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici con attività ed eventi sull’intelligenza artificiale, lo studio dei materiali, l’energia e altro ancora.
A chiusura della manifestazione, ci sarà l’appuntamento con la cerimonia di consegna del Premio Trieste-Science Book of the Year, dedicato alla divulgazione scientifica.
Il programma completo e aggiornato di Trieste Next è disponibile sul sito: www.triestenext.it
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Trieste Next 2025 è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Gruppo NEM Nord-Est Multimedia/Il NordEst/Il Piccolo, Area Science Park, OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.
Copromotore è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Curato da Post Eventi, il festival è un progetto di Trieste Città della Conoscenza e si avvale della collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano. Main partner della manifestazione è Generali.
Partner sono AcegasApsAmga, Estenergy, Insiel, Smact Competence Center.
Content partner sono EuroBioHighTech, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Telethon e Centro Protesi Inail.
Istituzionale
04.09.2025
L’AI rivoluziona lo studio dei virus: a Trieste un workshop internazionale
In che modo l’Intelligenza Artificiale può aiutarci a prevedere la possibile evoluzione di un virus? Grazie all’AI sarà possibile accelerare il processo di sviluppo di nuovi vaccini? Quali sono i principali rischi etici e di sicurezza associati all’uso dell’AI in virologia e come possiamo mitigarli?
Sono queste le domande intorno alle quali si confronteranno alcuni tra i massimi esperti internazionali nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla virologia molecolare, che daranno vita al workshop “AI in Virology: Leveraging AI to Advance Our Understanding of Viruses”, organizzato dall’Unità di Virologia di Area Science Park, coordinata dalla virologa Giuditta de Lorenzo, il 9 settembre dalle 9:30 alle 17 presso il Centro Congressi del Campus di Padriciano del Parco Scientifico di Trieste.
Il workshop approfondirà i più recenti progressi nell’applicazione dei Protein Language Models, strumenti informatici che leggono il codice delle proteine, contribuendo ad una comprensione più profonda dei meccanismi virali e aiutando a prevedere l’evoluzione dei virus, accelerare la creazione di vaccini e scoprire nuove terapie.
Tra i principali relatori figurano David Robertson e Joe Grove, Group Leaders presso il Centre for Virus Research dell’Università di Glasgow, Francesca Cuturello e Alberto Cazzaniga del Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park, ed Emanuele Andreano della Fondazione Biotecnopolo di Siena.
La giornata si concluderà con una tavola rotonda dedicata alle implicazioni in tema di biosicurezza nell’uso dell’AI in virologia, con un’introduzione di Alessandro Marcello dell’ICGEB, per riflettere sul delicato equilibrio tra rischio biologico e progresso scientifico.
L’evento è organizzato da Area Science Park nell’ambito del progetto PRP@CERIC (Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade).
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
26.08.2025
Friuli Venezia Giulia: 4,7 milioni per la ricerca sull’idrogeno rinnovabile
La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 4,7 milioni di euro per sostenere nuovi progetti di ricerca sull’idrogeno rinnovabile. Il bando, che sarà attivo dall’1 al 26 settembre 2025, si inserisce in una strategia di consolidamento degli investimenti già avviati con l’Avviso infrastrutture del 2024, che aveva messo a disposizione oltre 11 milioni di euro per la creazione di poli scientifici dedicati alla transizione energetica.
Le risorse saranno destinate a finanziare attività di ricerca che potranno svilupparsi all’interno delle infrastrutture in fase di realizzazione sul territorio regionale. I cinque poli già avviati comprendono il progetto FUSE – Open Infrastructure on Future Underground Hydrogen Storage, coordinato dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS) con la collaborazione delle Università di Udine e Trieste; I-CAMPUS-H2 – Infrastruttura di ricerca per la caratterizzazione analitica di materiali e processi ad uso strategico H2, guidata dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) con Area Science Park ed Elettra – Sincrotrone Trieste; H2SmartLab – Infrastruttura di ricerca per l’idrogeno rinnovabile e tecnologie intelligenti e resilienti, capofila Area Science Park insieme a SISSA e Università di Trieste; E4H2 – Efficiency for Hydrogen, coordinato dall’Università di Trieste in collaborazione con quella di Udine; infine, l’Infrastruttura per lo sviluppo di materiali e processi avanzati per la transizione energetica nella filiera Idrogeno, sotto la guida dell’Università di Udine con il supporto dell’Università di Trieste.
Potranno partecipare i soggetti già coinvolti nelle infrastrutture regionali citate, tra cui OGS, Università di Udine, Università di Trieste, CNR-IOM, Area Science Park, Elettra Sincrotrone Trieste e SISSA. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di oltre 20 ricercatori altamente qualificati che opereranno in sinergia con università e centri di ricerca anche nell’ambito del progetto internazionale NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley.
I progetti selezionati, della durata massima di 48 mesi, dovranno essere presentati esclusivamente tramite la piattaforma “Istanze Online”. Le spese ammissibili includono il personale di ricerca, il personale di supporto fino al 10% e altre spese a forfait fino al 40%.
Infrastrutture tecnologiche
25.08.2025
IN-PLAN Train-the-Trainer Live a Vienna!
Partecipa alla prima edizione in presenza del programma IN-PLAN Train-the-Trainer, nell’ambito della Conferenza YES-Europe che si terrà a Vienna il 2 e 3 ottobre 2025!Due giorni di formazione interattiva sulla pianificazione territoriale integrata, con casi studio reali, attività pratiche e visite sul campo.
Perché partecipare?
Sulla scia del successo delle precedenti sessioni di capacity-building, questa edizione del Train-the-Trainer fornirà ai partecipanti conoscenze e strumenti per supportare le autorità locali e regionali nell’integrazione della pianificazione energetica e climatica nei processi di pianificazione territoriale.
Acquisirai competenze e strumenti per supportare le autorità locali e regionali nella pianificazione territoriale integrata
Scoprirai le migliori pratiche da tutta Europa
Diventerai un IN-PLAN Multiplier certificato con Digital Badge
L’obiettivo generale di IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning), di cui Area Science Park è partner, è infatti quello di sviluppare, testare e implementare la metodologia IN-PLAN – una struttura di supporto di lunga durata che consenta agli enti locali e regionali di attuare efficacemente i loro piani energetici, climatici e territoriali grazie a un’integrazione della pianificazione energetica e climatica con la pianificazione territoriale
Previsto anche per alcuni partecipanti selezionati il diritto al rimborso delle spese di viaggio e alloggio fino a un massimo di 500 EUR a persona (l’eventuale procedura di rimborso sarà comunicata nel dettaglio ai partecipanti selezionati).
Le registrazioni sono aperte fino al 16 settembre 2025 (17:00 CET).
Non perdere l’occasione: unisciti al cambiamento per città più sostenibili e resilienti!
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://fedarene.org/event/in-plan-train-the-trainer-live-in-vienna/
Servizi per l'Innovazione
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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