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27.09.2022
Al via un ciclo di seminari dedicati alla sostenibilità energetica ed ambientale
In partenza il ciclo di incontri digitali e gratuiti dedicati al tema “Sostenibilità energetica ed ambientale per le PMI del Triveneto”
Gli incontri, organizzati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con il supporto dei partner Enterprise Europe Network del Triveneto, prenderanno il via giovedì 29 settembre ed affronteranno temi legati all’efficienza, transizione e sostenibilità energetica nelle PMI, la gestione dei reflui industriali e i finanziamenti per l’efficienza energetica delle imprese.
Sei gli incontri in programma:
29 settembre – Strumenti per l’efficienza energetica delle PMI del Nord-Est
13 ottobre – Energie alternative per le PMI: stato dell’arte e sviluppi futuri
27 ottobre – La gestione energetica delle PMI: la sostenibilità energetica del sito di produzione e del ciclo produttivo
10 novembre – La sostenibilità dei reflui industriali: depurazione e valorizzazione
24 novembre – Transizione energetica: quali prospettive per le PMI?
15 dicembre – Contributi e finanziamenti per l’efficienza energetica delle PMI
L’obiettivo è fornire, attraverso brevi webinar di un’ora, le informazioni d’interesse per le imprese in merito alle politiche e alle prospettive su questi temi di rilevante interesse per la loro attività.
La partecipazione è gratuita previa registrazione ai link indicati nella locandina.
SCARICA LA LOCANDINA
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efficienza energetica
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sostenibilità
21.09.2022
13 PMI italiane e austriache innovano grazie agli studi sui materiali intelligenti
Accorciare la distanza tra imprese e infrastrutture scientifiche all’avanguardia non solo è possibile, ma genera soluzioni che migliorano tangibilmente processi produttivi e prodotti. Ne è un esempio il progetto InCIMa4, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Austria, grazie al quale è nata una rete italo-austriaca per la caratterizzazione multi-tecnica di materiali intelligenti. In una prima fase focalizzata sulla ricerca di base e in seguito messa a disposizione del mondo dell’impresa per progetti di ricerca applicata, la rete è composta da infrastrutture di ricerca e laboratori di eccellenza nella sintesi e nella caratterizzazione dei materiali quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg.
Attraverso il progetto InCIMa4, 13 piccole e medie imprese italiane e austriache hanno avuto accesso in forma gratuita all’infrastruttura di ricerca transfrontaliera, a seguito della valutazione da parte di un panel di esperti esterni del progetto e delle potenzialità innovative del materiale. Grazie a laboratori specializzati in tecniche di imaging a Raggi X e spettroscopia vibrazionale, sono state effettuate misurazioni su diverse tipologie di materiali adottati in molteplici settori, quali l’agroalimentare, la bioedilizia, le lavorazioni marmoree, il packaging alimentare, i rivestimenti polimerici, i nuovi materiali derivati lignei, per applicazioni che vanno dagli arredamenti per esterni a nuovi compositi, con particolare attenzione ai principi di sostenibilità e circolarità. Attraverso la caratterizzazione multi-tecnica e multi-scala dei materiali è infatti possibile comprenderne le proprietà funzionali e dare loro nuova vita, attraverso la realizzazione di prodotti innovativi ed ecologicamente più sostenibili.
È stato possibile, ad esempio, comprendere le possibili applicazioni della grafite come nuovo materiale da costruzione, studiando le sue qualità ignifughe, oppure testare la possibilità di applicazione nella decorazione d’interni del legno carbonizzato o, ancora, studiare la sua resistenza agli agenti atmosferici per salvaguardarne il valore estetico.
“Il mondo della piccola e media impresa – sottolinea Lisa Vaccari di Elettra Sincrotrone Trieste, Principal Investigator di InCIMa – è stato coinvolto e ha avuto accesso all’infrastruttura di ricerca transfrontaliera, grazie alla conoscenza del tessuto imprenditoriale dei territori ammessi dal programma di finanziamento, al lavoro di intermediazione tra il mondo della ricerca e dell’impresa e alle attività di promozione e comunicazione svolto dai partner di progetto Area Science Park, t2i e Innovation Salzsburg”.
L’esperienza delle PMI che hanno aderito al progetto InCIMa4 sono state illustrate durante la 2° Conference for Smart Materials che si è tenuta a Salisburgo dal 12 al 15 settembre 2022 con l’obiettivo di allargare l’accesso alle infrastrutture di ricerca ad altre realtà inhttps://scsm22.com/dustriali anche dopo la conclusione del progetto.
InCIMa4 sarà inoltre presente sabato 24 settembre il pomeriggio con uno stand dedicato all’interno del festival della ricerca scientifica Trieste Next, mentre venerdì 30 settembre nel pomeriggio verrà offerta alle PMI del territorio la possibilità di visitare l’infrastruttura di ricerca italiana di InCIMa4 presso Elettra Sincrotrone Trieste.
Guarda il video di progetto
InCIMa4 è un progetto finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 con una partnership composta da tre grandi infrastrutture di ricerca quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg e tre organismi intermedi ITG-Innovation Salzburg, Area Science Park, t2i – trasferimento tecnologico e innovazione.
Comunicati Stampa
inCIMa4
materiali intelligenti
Servizi per l'Innovazione
smart materials
14.09.2022
InCIMa4: presentati i risultati finali del progetto alla 2° Conference of Smart Materials a Salisburgo
Comprendere le possibili applicazioni della grafite quale nuovo materiale da costruzione studiando le sue qualità ignifughe; comprendere la possibilità di applicazione nella decorazione d’interni del legno carbonizzato o studiare la sua resistenza agli agenti atmosferici al fine di non influire sul suo valore estetico.
Sono alcune delle sfide affrontate da 13 PMI italiane ed austriache che hanno aderito al progetto inCIMa4, che ha dato loro libero accesso a delle infrastrutture di ricerca di eccellenza nella sintesi e nella caratterizzazione dei materiali quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg.
Grazie a dei laboratori specializzati in tecniche di imaging a Raggi X e spettroscopia vibrazionale, sono state effettuate misurazioni su diverse tipologie di materiali con applicazioni in molteplici settori quali l’agroalimentare, la bioedilizia, le lavorazioni marmoree, il packaging alimentare e rivestimenti polimerici. Attraverso la caratterizzazione multi-tecnica e multi-scala dei materiali è infatti possibile comprenderne le proprietà funzionali e dare nuova vita agli stessi attraverso la realizzazione di prodotti innovativi e sostenibili.
L’esperienza delle PMI che hanno aderito al progetto inCIMa4 sono state illustrate durante la “2° Conference for Smart Materials” che si è tenuta a Salisburgo dal 12 al 16 settembre 2022 con l’obiettivo di allargare la possibilità di accesso alle infrastrutture di ricerca coinvolte ad altre realtà industriali anche dopo la conclusione del progetto inCIMa4.
InCIMa4 è un progetto finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 con una partnership composta da tre grandi infrastrutture di ricerca quali Elettra Sincrotrone Trieste, Salzburg University of Applied Science (FHS) e Paris-Lodron Universitat Salzburg e tre organismi intermedi ITG-Innovation Salzburg, Area Science Park, t2i – trasferimento tecnologico e innovazione.
Guarda il video del progetto inCIMa4
inCIMa4
Infrastrutture di ricerca
infrastrutture di ricerca
materiali
13.09.2022
Trieste Next 2022: “I confini della scienza. Innovazione e ricerca: limiti etici e nuove frontiere”. Presentato oggi il programma della manifestazione
Quali sono oggi i limiti della scienza? Esiste la verità scientifica? Che responsabilità hanno gli scienziati e i ricercatori nello sviluppo e nella programmazione delle tecnologie? Sono alcune delle domande a cui risponde l’edizione 2022 di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica in programma nel capoluogo giuliano dal 22 al 24 settembre 2022.
Come ogni anno sono centinaia gli scienziati e le scienziate, esperti e divulgatori di tutto il mondo che parteciperanno ai numerosi eventi in programma. Novità di quest’anno è la sezione del programma di respiro internazionale con interventi in inglese.
Tra gli ospiti di punta quest’anno il Premio Nobel per la Chimica Aaron Chiechanover che affronterà i problemi etici della medicina di oggi. L’esperto di questioni idriche Ian Olof Lundqvist dello SIWI-Stockholm International Water Institute parlerà delle conseguenze della siccità in agricoltura e in generale sull’alimentazione umana.
Di risorse idriche parlerà anche il glaciologo britannico Peter Wadhams, che proverà ad immaginare un futuro senza ghiacci perenni. L’intervento di Federico Faggin, fisico, inventore fondamentale nella creazione del microchip e del touchscreen, si muoverà invece al confine fra scienza e filosofia, ragionando sulla natura della coscienza.
Fra gli altri ospiti di spicco della manifestazione di quest’anno, troviamo anche Beppe Severgnini, che insieme al Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, ragionerà sull’Ecologia dell’informazione. Chris Smith, virologo dell’Università di Cambridge noto anche come divulgatore con il popolare podcast “The naked scientist”, dialogherà con il direttore dell’ICGEB Lawrence Banks sul tema dei virus: sono tutti nemici o in alcuni casi possono essere benefici per noi esseri umani? Area Science Park propone un evento dedicato a etica e intelligenza artificiale con Stefano Cozzini e Mariarosaria Taddeo, dell’Università di Oxford.
Tra gli eventi di grande rilievo di Trieste Next 2022 ci sarà anche il concerto curato dal Conservatorio G. Tartini della CEMAN Orchestra, con 40 elementi provenienti da 12 diversi Paesi dell’Est Europa, che si terrà al Teatro Verdi.
Le informazioni dettagliate su luoghi orari e il programma completo e aggiornato di Trieste Next 2022 sono disponibili al sito: www.triestenext.it.
Area Science Park a Trieste Next
L’ente nazionale di ricerca partecipa alla manifestazione, in qualità di copromotore, proponendo due incontri, uno dedicato all’Open Science e un altro all’etica dell’Intelligenza Artificiale, e allestendo un grande laboratorio in Piazza Unità assieme a Elettra Sincrotrone Trieste, Istituto Officina dei Materiali CNR-IOM, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), Fondazione Italiana Fegato – FIF, in collaborazione con Picosats, Idrostudi, Dr. Schaer, Gruppo Pragma.
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LABORATORIO IN PIAZZA UNITA’
ENJOY SCIENCE: DIALOGA, COSTRUISCI E SPERIMENTA!
Qual è il nesso tra genomica e virologia? Cosa si nasconde dentro una cellula? È possibile capire l’infinitamente piccolo? Quali sono i materiali del futuro? Che impatto avrà l’idrogeno nelle nostre vite nei prossimi anni? A queste e altre domande risponderanno ricercatori e ricercatrici nel grande laboratorio allestito in Piazza Unità dove bambini, ragazzi e adulti potranno avvicinarsi al mondo della ricerca in diversi ambiti attraverso percorsi ludo-didattici, dialoghi ed esperimenti. All’interno del grande spazio espositivo sarà allestita anche un’area Dialogare in cui ricercatori e scienziati racconteranno le loro ricerche e dialogheranno con il pubblico.
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EVENTI
Giovedì 22 settembre
ore 17.00-18.30
Gazebo Area Science Park – Spazio Dialogare – Piazza Unità d’Italia, Trieste (TS)
Lingua: italiano (senza traduzione)
TALK WITH US: TI RACCONTO LA MIA IMPRESA, CULTURALE E CREATIVA
Storie di startupper e imprenditori del Friuli Venezia Giulia che hanno fatto di un’idea un’impresa innovativa
Intervengono Daniele Panfilo, founder di AINDO srl, Francesco Stumpo e Maria Kochetkova founders di Expating srls, Federico Mansutti con SimulArte srl e TAG – The Artist Garage srl e Sandrine Nguefack con Abuy srl. Modera Roberto Pillon, Area Science Park – Ufficio Generazione d’impresa.
C’è chi utilizza strumenti e tecniche all’avanguardia dell’Intelligenza Artificiale (AI) e del Machine Learning (ML) per ottimizzare le operazioni aziendali, chi offre servizi e prodotti rivolti agli stranieri in Friuli Venezia Giulia in un’ottica di multiculturalismo, chi sfrutta le potenzialità del digitale per erogare servizi utili alle gestione di tutti i processi della filiera musicale e chi propone sul mercato online una linea di prodotti e giocattoli educativi artigianali. Attraverso le storie di successo di alcune delle imprese culturali e creative supportate da Area Science Park, scopriremo come un’idea può trasformarsi in una impresa innovativa e raggiungere risultati tangibili a livello nazionale e internazionale.
La partecipazione è libera fino a esaurimento posti.
Iniziativa promossa da Area Science Park nell’ambito delle attività rivolte al Cluster Cultura e Creatività FVG.
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Venerdì 23 settembre
ore 21-22.30
Museo Revoltella, via A. Diaz 27
Language: English (without translation)
OPEN SCIENCE, OPEN COMMUNITY, OPEN ACCESS: SCIENCE WITHOUT BORDERS
A dialogue with Yannis Ioannidis, professor at the National and Kapodistrian University of Athens, Giorgio Rossi, professor of University of Milano – Chaired by Caterina Petrillo, president Area Science Park, chair ELI ERIC
The key principles of open science are: accessing major research infrastructures, sharing data and pooling skills and expertise to achieve results that have an impact on society. Within this approach, researchers, although not physically together, work together in a structured network, sharing knowledge, overcoming geographical boundaries, and breaking down barriers in fields of application. The meeting explores how open can be used as a tool to maximise efforts and achieve collective outcomes. This is also in line with the goals of the United Nations’ 2030 Sustainable Development Agenda
A panel in collaboration with SiS FVG
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Sabato 24 settembre
ore 16.30-17.45
Regione Friuli Venezia Giulia, Salone di Rappresentanza – Piazza Unità d’Italia 1
Lingua: italiano (senza traduzione)
DALLO STATISTICAL LEARNING ALL’AI: ANCHE I TECNOLOGI HANNO LE LORO RESPONSABILITÀ
Intervengono Stefano Cozzini, direttore Istituto Ricerca per l’Innovazione Tecnologica Area Science Park Adriano Fabris, docente di Filosofia morale ed Etica Università di Pisa, Mariarosaria Taddeo, docente e ricercatore senior Università di Oxford, Defense Science and Technology Fellow Alan Turing Institute – Modera Massimo Cerofolini, giornalista, conduttore EtaBeta su Radio Rai 1
Dalla salute alla mobilità, dal lavoro alla comunicazione interpersonale, le tecnologie che sfruttano i dati sono sempre più centrali in molti aspetti della nostra quotidianità. In molti casi ci affidiamo a uno o più algoritmi – che macinano un enorme quantità di dati – per velocizzare e ottimizzare processi e per trovare soluzioni a problemi complessi. Ma cosa accade se il dato che raccogliamo non rispecchia la realtà? Come ci si comporta se è il dato a indurre a una distorsione dell’informazione? Fondamentale è il ruolo dei tecnologi, ricercatori e scienziati che sviluppano e in qualche modo “governano” le macchine.
Dai nostri campus
intelligenza artificiale
open science
12.09.2022
Edilizia 2040: costruiamo il futuro delle costruzioni
A cosa serviranno in futuro gli immobili? Le città saranno emblemi della sostenibilità o solo luoghi in cui cercare di sopravvivere? Come sarà vissuta la sfida dell’innovazione? Ma soprattutto quali saranno le competenze che gli imprenditori edili dovranno avere per gestire modelli di business basati sui dati e sostenibilità? Sono alcune delle domande a cui ha cercato di rispondere LICoF, il Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future, nato su iniziativa Ance Friuli Venezia Giulia e dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park, nell’ambito delle attività del digital innovation hub regionale IP4FVG.
Il progetto ha coinvolto, per un circa dodici mesi, un gruppo di trenta professionisti tra imprenditori edili, architetti, giuristi, scienziati e creativi attivi su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di realizzare uno studio di “esercizio sui futuri” delle costruzioni al 2040; si tratta del primo studio realizzato in Italia applicando i metodi della previsione sociale e dei sistemi anticipanti al settore delle costruzioni per studiare gli impatti della “digital age” sui possibili futuri modelli di business.
I principali risultati dello studio sono stati illustrati oggi, 9 settembre 2022, a Trieste nella prestigiosa Sala del Trono del Castello di Miramare alla presenza del gruppo di lavoro, di esponenti del mondo della ricerca, della cultura e delle principali istituzioni triestine.
“Abbiamo avviato un processo di studio e analisi con lo scopo di ampliare lo sguardo sui futuri dell’edilizia e preparare gli operatori delle costruzioni alle diverse possibili alternative. Abbiamo scelto la casa come simbolo del settore edile e la sua possibile evoluzione per raccontare gli scenari futuri” ha spiegato Fabio Millevoi, Direttore di ANCE FVG e coordinatore di LICoF.
Dalle analisi portate avanti dal gruppo si evince che “non ci sono certezze sul futuro, ma si possono osservare le evidenze e i segnali che aiutano a individuare i 4 scenari possibili, unitamente alle quattro case simbolo”. Al centro degli scenari ci sono due temi fondamentali attorno a cui si gioca la sfida del futuro: sostenibilità e digitalizzazione.
I quattro scenari individuati
La casa bunker. Nel primo scenario individuato la trasformazione dell’economia verso una maggiore sostenibilità non ci sarà; il settore delle costruzioni continuerà a incontrare difficoltà, riconoscendo significativi guadagni di produttività che possono derivare dalle applicazioni della digitalizzazione. La casa Bunker è la casa simbolo: una fortificazione per difendersi da una città disordinata e pericolosa.
La casa nido. Saranno solo alcune le imprese in grado di adoperare le nuove tecnologie a loro vantaggio, ma con scarsa attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale; è questo il secondo scenario ipotizzato e rappresentato dalla casa nido, “vaccino” per contrastare la possibile pandemia sanitaria e sociale del 2040.
La casa bicicletta. Nel terzo scenario, l’attenzione verso il cambiamento climatico e demografico guiderà la pianificazione urbana verso una ripresa green e inclusiva. Vivremo nelle case “bicicletta”, macchine perfette. Lo diceva Enzo Ferrari, perché queste case hanno in sé tutto. Non consumano, non inquinano e mettono in relazione le persone con l’ambiente.
La casa shuttle. I modelli di business disruptive trasformeranno, nel quarto scenario ipotizzato, l’edilizia nel motore dell’economia circolare e la nostra dimora sarà la casa shuttle, una casa con una sua vitalità e intelligenza.
La sfida futura
Una volta analizzati gli scenari, il gruppo del percorso LICoF ha individuato degli assi decisionali per consentire a imprenditori e operatori del settore di tradurre in azioni quanto analizzato e indirizzare, quindi, le scelte verso lo scenario desiderabile, avvalendosi del supporto dell’innovazione tecnologica e della conoscenza scientifica.
“Seguire i lavori di Licof è stato estremamente stimolante, soprattutto, per la capacità dei partecipanti di sviluppare scenari plausibili, partendo dall’analisi del presente” ha sottolineato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che ha poi aggiunto “Questo sguardo sul futuro delle città e delle infrastrutture si è fondato sempre sulla realtà o sull’estrema plausibilità della tecnologia e delle soluzioni offerte dall’innovazione. È un modo nuovo di osservare il presente e costruire il futuro che, auspicabilmente, potrà essere un ulteriore strumento utile allo sviluppo del mondo imprenditoriale”.
digitalizzazione
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sostenibilità
12.09.2022
Cinque startup del FVG si preparano alla prestigiosa fiera North Star di Dubai
Cinque startup del Friuli Venezia Giulia stanno per prendere il volo: destinazione finale Dubai, fiera North Star, al via il prossimo 10 ottobre. Una vetrina unica per startup e PMI innovative capace di assicurare visibilità e occasioni di networking internazionale; un palcoscenico di prestigio per le imprese tech che vogliono mettere in mostra i propri prodotti e servizi e connettersi con investitori e buyers, con una previsione di oltre 100.000 visitatori. Le cinque aziende hanno risposto con successo alla “Call for High Innovative Sustainable Solutions in FVG Region” organizzata da UNIDO ITPO Italy e Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto tecnico di Area Science Park.
Per presentarsi al meglio, dunque, sarà importante capitalizzare il percorso di coaching esclusivo, organizzato per loro dal gruppo Generazione d’Impresa di Area Science Park, il 12 e 13 settembre presso il campus di Padriciano. Molte le sessioni di formazione e allenamento sul campo con gli esperti di Area che li vedranno impegnati: dalla definizione della value proposition alla gestione dei rapporti legali, dal pitch e video pitch training alle interazioni con i giornalisti, passando per le pubbliche relazioni. Con consigli e suggerimenti per attirare l’attenzione di media e investitori, generando occasioni di crescita e business.
Conosciamo meglio le cinque realtà che rappresenteranno la regione negli Emirati Arabi.
AINDO startup della SISSA fondata nel 2018 a Trieste, incubata da Innovation Factory, è attualmente insediata in Area Science Park. La sua missione: aiutare il mondo ad abbracciare il potere dell’Intelligenza Artificiale. Nel 2019 ha avviato lo sviluppo di una Synthetic Data Platform attraverso la quale ottimizza le operazioni delle imprese grazie a strumenti e tecniche di intelligenza artificiale e Machine Learning.
Scopri di più: Aindo AI – Your AI partner
NORTHERN LIGHT è una startup innovativa che si occupa di ricerca e sviluppo di compositi riciclabili per risolvere i problemi legati al fine vita dei compositi in fibra di vetro. L’azienda è stata fondata nel dicembre 2019 e ha avviato il progetto che ha portato al lancio di ecoracer, la prima imbarcazione riciclabile e in fibra di lino al mondo.
Scopri di più: Northern Light Composites – Sustainable Composites
NUWA TECHNOLOGIES è una start up innovativa insediata presso il Polo Tecnologico di Pordenone, incubata da Innovation Factory. Sviluppa soluzioni innovative e servizi cloud per l’industria musicale. La missione è quella di mettere in contatto artisti e professionisti del settore musicale fornendo loro tutti gli strumenti necessari per gestire le proprie attività online, creando un unico luogo virtuale al fine per soddisfare tutte le loro esigenze.
Scopri di più: Nuwa Technologies | Digital solutions for the Music Industry
PICOSATS è un’impresa innovativa fondata nel 2014, nata come spin-off dell’Università di Trieste, insediata presso Area Science Park, incubata da Innovation Factory. PICOSATS mira a rendere più rapido ed economico l’accesso allo Spazio, aspira a un mondo interconnesso nel quale le persone utilizzeranno le risorse spaziali per migliorare la vita della comunità in modo sostenibile.
Scopri di più: CubeSats and small satellites: Space Technologies Solutions Picosats
VISIONQUB.IT è un’impresa costituita da un team multidisciplinare di ricercatori e imprenditori con la missione di sviluppare sistemi e servizi all’avanguardia per il settore dentale e medicale personalizzati in base alle esigenze dei clienti, ricorrendo alla Robotica e l’Intelligenza Artificiale.
Servizi per l'Innovazione
08.09.2022
Vetrina nazionale per Trieste e per il Sistema Area Science Park su Rai Uno
La contaminazione tra il mondo della scienza e quello dell’arte; l’utilizzo di linguaggi diversi, ma in qualche modo complementari; le attività principali dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park e del laboratorio di luce Elettra Sincrotrone Trieste. Di tutto questo si è occupata la trasmissione di Rai1 “A Sua Immagine” che ha dedicato un’intera puntata a Trieste e al racconto delle sue peculiarità. La puntata, andata in onda sabato 3 settembre, ha esplorato diversi aspetti e luoghi del territorio giuliano: dalla regata velica “Barcolana” ai luoghi storici e di culto, come la cattedrale di San Giusto e il Castello di Miramare, passando per l’Antico Caffè San Marco.
La conduttrice Lorena Bianchetti e la sua troupe hanno dedicato ampio spazio anche al racconto della ricerca e dei suoi protagonisti e, in particolare, all’incontro tra Arte e Scienza. Area Science Park sta, infatti, portando avanti, nel contesto del programma europeo S+T+ARTS, una sfida lanciata agli artisti europei per esplorare nuovi scenari in cui l’arte e la cultura si fanno interpreti delle trasformazioni che la scienza introduce nella vita di tutti i giorni .
Dall’interazione tra gli artisti selezionati e i ricercatori di Area Science Park, impegnati in particolare nei campi della genomica e della data science, settori di punta in cui l’ente sta continuando a investire, sta nascendo infatti un’animazione immersiva e interattiva che tratta il tema sempre più attuale dell’inquinamento da microplastiche e della sua influenza sulle specie viventi. Un’opera che a breve sarà svelata a Milano, presso il Meet Digital Culture Center.
Su questo tema Lorena Bianchetti ha intervistato Valentina De Grazia, responsabile del progetto e Francesca Cuturello, data scientist. Delle attività di ricerca di Area e dell’attenzione al personale hanno invece raccontato la Presidente di Area, Caterina Petrillo, e il Direttore Generale, Anna Sirica.
La puntata si è chiusa all’interno del grande laboratorio Elettra Sincrotrone Trieste, dove i ricercatori e le ricercatrici che si occupano di beni culturali hanno mostrato in che modo la scienza può essere di supporto all’arte, nell’analisi e la protezione delle opere.
dati
genomica
Infrastrutture di ricerca
scienza e arte
08.09.2022
Economia circolare e nuovi materiali: 40 grandi installazioni di ricerca europee si mettono al servizio delle imprese
Un nuovo progetto in cui sono coinvolte più di 40 grandi infrastrutture di ricerca europee che ha l’ambizioso obiettivo di sviluppare nuovi materiali ad elevata riciclabilità e con funzionalità competitive. Si chiama ReMade@ARI ed è focalizzato, in particolare, sulla ricerca e l’adozione di materiali innovativi per componenti chiave utilizzati in vari settori come l’elettronica, l’imballaggio o il tessile.
Al supermercato, per esempio, frutta e verdura sono spesso confezionate in contenitori di plastica per preservarle da urti o prolungarne la durata di conservazione. In futuro, i materiali a base biologica derivati dal legno potrebbero rappresentare un’alternativa sostenibile. Altro ambito di grande interesse è quello del riciclo delle apparecchiature elettroniche. È qui che entra in gioco ReMade@ARI: la ricerca che porta allo sviluppo di nuovi materiali sofisticati si basa fondamentalmente sull’accesso ad importanti infrastrutture di ricerca europee, all’avanguardia a livello mondiale, tra le quali c’è anche Elettra Sincrotrone Trieste.
Elettra è tra i partner di progetto della rete ARIE (Analytical Research Infrastructures for Europe) che riunisce 7 network europei fra i quali quelli delle sorgenti di sincrotrone e FEL, di laser e di neutroni. Fornirà supporto scientifico e di elaborazione dei dati presso alcune delle linee di luce di microscopy-imaging selezionate per progetti di ricerca all’avanguardia e scelti da un gruppo di revisione scientifica. Gli scienziati di Elettra saranno inoltre coinvolti nel programma di istruzione e formazione di Re-Made@ARI per giovani ricercatori, creato e condiviso tra i partecipanti al progetto.
Già dal marzo del 2020 la Commissione europea ha adottato il nuovo Piano d’azione per l’economia circolare (CEAP), facendone uno degli elementi principali del Green Deal europeo, l’agenda europea per la crescita sostenibile. La transizione dell’UE verso un’economia circolare, oltre a ridurre la pressione sulle risorse naturali e creare crescita e occupazione sostenibili, è anche un prerequisito per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE nel 2050. Il Piano prevede iniziative lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti: si concentra sulle modalità di progettazione, promuove i processi di economia circolare, incoraggia il consumo sostenibile e mira a garantire che i rifiuti vengano reimpiegati e le risorse utilizzate rimangano il più a lungo possibile nel ciclo economico.
Secondo questo Piano, si stima che l’industria possa determinare in fase di progettazione di un prodotto fino all’80% del successivo impatto ambientale. Allo stato attuale il modello di produzione lineare offre tuttavia pochi incentivi per rendere i prodotti più sostenibili.
Nell’ambito del progetto ReMade@ARI verranno forniti ai ricercatori che lavorano alla progettazione di nuovi materiali riciclabili, strumenti analitici che consentano di esplorare le proprietà e la struttura dei materiali nei minimi dettagli, fino alla risoluzione atomica. Essendo necessario l’utilizzo di metodi analitici più diversi, che prevedono opportune combinazioni di fotoni, elettroni, neutroni, ioni, positroni e campi magnetici elevatissimi, team provenienti dalla ricerca accademica o industriale che lavorano su nuovi materiali riciclabili potranno accedere in modo facile e coordinato alle migliori e più avanzate infrastrutture di ricerca.
Comunicati Stampa
economica circolare
nuovi materiali
Re-Made@ARI
Servizi per l'Innovazione
05.09.2022
Ritorna e si rinnova l’annuale premio Bernardo Nobile: premierà brevetti, open science e metodologie d’indagine innovative
Giunto alla sua XVIII edizione, il premio Bernardo Nobile, ritorna nel 2022 in una veste rinnovata.
Tradizionalmente legato alle tesi di laurea e dottorato incentrate sull’utilizzo e valorizzazione dei brevetti e dei dati della ricerca, l’edizione 2022 premierà anche tesi collegate ai temi delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che per l’interpretazione e valutazione dei dati e la riflessione sul rapporto tra open science e proprietà intellettuale.
I lavori di tesi premiati nel 2022 saranno in totale quattro, e i premi, del valore di 2.500€ ciascuno, saranno distribuiti in base alle tre categorie tematiche individuate dal nuovo bando.
Categorie 1 e 2: due premi destinati a tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione .
Categoria 3: un riconoscimento riservato a tesi di laurea o di dottorato che abbia utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche.
Categoria 4: un premio indirizzato alla tesi che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza.
Il premio Nobile, nato come riconoscimento alla professionalità del dott. Bernardo Nobile, creatore e primo responsabile del Centro PatLib di Area Science Park, rappresenta un incentivo con cui Area Science Park si rivolge ai giovani affinché intuiscano, sfruttino e riconoscano il valore informativo dei brevetti, dei dati della ricerca e delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che ne rendono possibile l’interpretazione e valutazione.
Per saperne di più: Premio Nobile – Area Science Park
Il Premio Nobile in breve
Destinatari: laureati e dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da non oltre tre anni alla scadenza del bando
Scadenza del bando: le candidature saranno accolte dal 01 settembre al 30 novembre 2022
Premi: quattro i premi del valore di 2.500 euro da assegnare a:
Categorie 1 e 2: tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione;
Categoria 3: tesi di laurea o di dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche;
Categoria 4: tesi di laurea o di dottorato di ricerca che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza
Scarica il bando e la domanda di partecipazione
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: AIDB – Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali e SIS FVG – Scientific and Innovation System of Friuli Venezia Giulia.
Servizi per l'Innovazione
02.09.2022
Fisica quantistica: eccezionale misurazione delle “oscillazioni di Rabi” grazie al laser FERMI
L’andamento periodico con cui gli elettroni degli atomi scambiano energia con la radiazione laser è noto da quando la teoria è stata presentata per la prima volta nel 1955 da Autler e Townes. Il fenomeno, denominato “oscillazioni di Rabi”, è stato da allora sperimentalmente osservato nei più diversi ambiti della fisica, tuttavia solo per le radiazioni a lunga lunghezza d’onda e questa è tuttora un’osservazione chiave nella comprensione dell’interazione radiazione-materia.
Oggi una nuova ricerca condotta da un pool di ricercatori di varie nazionalità e istituti ha permesso di osservare la manifestazione di tali oscillazioni su una scala dieci volte più piccola rispetto al passato. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
L’articolo uscito il 17 agosto che vede Saikat Nandi dell’Istituto Lumiere Matiere di Lione come primo autore, ha coinvolto 29 ricercatori provenienti da Italia, Francia, Svezia e Germania. Gli impulsi laser ad alta intensità necessari per l’esperimento sono stati generati dal laser a elettroni liberi FERMI a Trieste, presso il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste.
L’oscillazione coordinata di elettrone e radiazione laser può essere paragonata a un bambino che salta la corda. Quando il bambino è in aria, l’elettrone si trova in un cosiddetto stato eccitato, mentre quando il bambino è a terra, l’elettrone si trova nello stato fondamentale (in inglese, “ground state”, dove “ground” vale letteralmente “suolo”). L’energia del campo laser oscilla, proprio come una corda da salto, e costringe l’elettrone a “saltare”.
“La novità sperimentale è che le oscillazioni di Rabi sono state misurate a lunghezze d’onda dieci volte inferiori rispetto a quanto mai raggiunto prima, e questo è stato possibile grazie alla luce ultra brillante di FERMI, ad oggi l’unica sorgente al mondo a possedere la purezza spettrale richiesta.” dice Carlo Callegari, capo della stazione sperimentale “Low Density Matter” dove si sono svolte le misure.
FERMI è il Free-Electron Laser gestito da Elettra Sincrotrone Trieste, un laser estremamente innovativo costituito da una struttura sotterranea di 350 metri e basato su un acceleratore lineare di elettroni, operativo per gli utenti dal 2012: è un’eccellenza unica del territorio in cui opera e per l’Italia, e compete a livello globale con tutti i paesi che oggi investono per essere all’avanguardia nella ricerca scientifica nei più svariati campi della scienza.
All’esperimento, che è stato possibile condurre proprio grazie alle caratteristiche uniche di FERMI, il team di ricercatori italiani ha contribuito con la messa a punto della macchina, della stazione sperimentale, e con la raccolta dei dati. I risultati ottenuti aprono la strada a misure simili praticamente su tutti gli atomi e le molecole.
Dal 22 al 26 agosto si è tenuto al TCC Trieste Convention Center la Conferenza internazionale FEL2022, la quarantesima edizione della Conferenza internazionale dedicata al laser ad elettroni liberi (FEL è acronimo di Free-Electron laser), ovvero il congresso annuale dei massimi esperti di questi laser che rappresentano una delle espressioni più avanzata della tecnologia delle sorgenti di luce.
La conferenza, che l’anno scorso è stata rimandata a causa della pandemia, quest’anno ha festeggiato la quarantesima edizione e l’arrivo di circa 300 partecipanti tra ricercatori e aziende collegate, provenienti da tutto il mondo. Organizzata e promossa da Elettra Sincrotrone Trieste, alla cui guida è stato saldamente in questi importanti anni di sviluppo il prof. Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore Delegato, la conferenza prevede oltre a giornate intense di confronto scientifico, anche che 150 dei migliori scienziati che lavorano in altri istituti analoghi visitino FERMI per coglierne le specificità tecniche e le innovazioni che la rendono unica in termini di purezza della luce prodotta.
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26.07.2022
Terza edizione di STARTUP MARATHON®: novità del 2022 l’Academy di preparazione alla competizione organizzata da Area Science Park
Erano 45 tra startup, spin off e imprese innovative, candidati da 23 BSO – Business Support Organization – dislocate in tutta Italia, i partecipanti alla Startup Marathon Academy, prima edizione del percorso formativo, organizzato dagli esperti di generazione di impresa di Area Science Park e dedicato a startupper e giovani imprenditori che si sfideranno “a colpi di videopitch” nella terza edizione della competizione nazionale in programma nel mese di ottobre.
STARTUP MARATHON, iniziativa promossa da Area Science Park Unicredit e Fondazione Comunica e in collaborazione con UniCredit Start Lab e DIGITALmeet, è un’occasione di crescita e visibilità per startup, spin-off e PMI innovative italiane e per le organizzazioni a supporto dello sviluppo d’impresa quali Incubatori, Acceleratori, Parchi Scientifici e Tecnologici e Università.
Novità dell’edizione 2022 della manifestazione è l’Academy, un percorso formativo online – svoltosi il 20 e il 21 luglio – strutturato in due mezze giornate in cui i partecipanti hanno avuto modo di capre come realizzare al meglio il video pitch di presentazione dell’idea imprenditoriale e riuscire a promuovere in modo efficace il proprio progetto.
A tenere i corsi, supportati dallo staff di Area, Valentina Maltagliati – Elevator Pitch Trainer, e Davide Dall’Acqua – Video & Digital Strategist.
La due giorni ha visto grande partecipazione e interesse da parte dei giovani imprenditori e startupper, che si sono detti molti soddisfatti della possibilità di interazione continua e dei consigli ricevuti.
Il prossimo step sarà la selezione, da parte della giuria e del comitato scientifico di STARTUP MARATHON, delle 30 realtà finaliste che poi si sfideranno a ottobre.
C’è ancora tempo fino al 30 settembre per iscriversi e inviare il proprio video pitch.
Per saperne di più sulla Startup Marathon e inviare la candidatura: startupmarathon.it.
Servizi per l'Innovazione
21.07.2022
BIO Open Lab: una due giorni per fare team
BIO Open Lab è un sistema integrato di strumentazioni di ricerca nel settore delle Life Sciences che mette insieme diversi attori scientifici a livello nazionale, dal Nord al Sud del Paese: Area Science Park e il Consorzio CERIC-ERIC a Trieste, l’Università del Salento e l’Università di Salerno.
Il progetto del Rafforzamento del Capitale Umano delle infrastrutture di ricerca che ospitano le strumentazioni prevede anche attività di formazione di figure professionali, giovani ricercatori che in questo settore possono cogliere nuove opportunità. Sono una trentina in tutta Italia gli assegnisti dedicati al progetto e quasi tutti hanno preso parte a una due giorni di lavori a Trieste proprio per scambiarsi esperienze, presentare il proprio lavoro e fare attività di autoformazione.
“La due giorni è stata un successo – dice con soddisfazione Stefano Cozzini, Coordinatore Scientifico del progetto BIO Open Lab –, i ragazzi finalmente si sono incontrati di persona, scambiandosi le esperienze scientifiche sviluppate all’interno del progetto, le problematiche incontrate e identificando possibili interazioni e collaborazioni per far sì che l’infrastruttura del BIO Open Lab possa essere messa a disposizione di tutti i ricercatori del Paese e della comunità di CERIC-ERIC. C’è entusiasmo e voglia di collaborare”.
Uno dei partner di BIO Open Lab è l’Università del Salento, presso la quale sono quasi ultimate le fasi di installazione e collaudo dell’Holo-TEM, un microscopio olografico a risoluzione atomica che sarà utilizzato per lo studio dei materiali con basso danno da radiazione e il cui impiego porterà un forte avanzamento delle conoscenze in biologia, medicina, farmacologia e altri settori.
Altro partner fondamentale di BIO Open Lab è l’Università di Salerno, presso la quale è stata installata strumentazione di spettroscopia di massa all’avanguardia. La spettrometria di massa è al giorno d’oggi la tecnica d’elezione per qualsiasi campo delle scienze biomediche, biofarmaceutiche e con grande impatto clinico, che consente, per esempio, di spiegare il meccanismo d’azione di un nuovo farmaco.
Molto soddisfatti della due giorni triestina le assegniste e gli assegnisti presenti. “Sicuramente è stato un evento molto interessante – dice Fabrizio Merciai, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno – che ha fatto interagire gruppi che si trovano dislocati in Italia, un’ottima opportunità di scambio”.
“Spero che dopo quest’occasione di conoscerci per la prima volta, il futuro ci riservi una maggiore collaborazione”, aggiunge Lucrezia Valeriani, borsista di ricerca presso il gruppo Ricerca e Innovazione Tecnologica in Area Science Park.
“Finalmente abbiamo avuto l’occasione di conoscerci – sottolinea Simona Martano, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento -, di fare rete e soprattutto di poter condividere i nostri progetti e le ambizioni future”.
“È stato un evento assolutamente interessante, che ci ha offerto la possibilità di instaurare numerose collaborazioni scientifiche nell’ambito sia di questo progetto che di altri che speriamo verranno in futuro” è la considerazione finale di Emanuela Salviati, assegnista di ricerca del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno.
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