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23.12.2022
Festività di fine anno: giornate di chiusura dell’Ente e indicazioni sulle modifiche ai servizi
In occasione delle festività di fine anno, Vi informiamo che l’Ente resterà chiuso nelle giornate: 29 e 30 dicembre 2022; 2, 3, 4, 5 gennaio 2023.
In queste giornate non sarà attivo il servizio protocollo; sempre attivo il servizio postale per gli Insediati dei Campus.
Da 23 dicembre all’8 gennaio le sale del centro congressi resteranno chiuse e l’attività di prenotazione delle sale riprenderà dopo il 9 gennaio.
Data la minor affluenza nei Campus di Area Science Park, inoltre, i servizi di ristorazione e bar subiranno alcune modifiche:
chiusura bar ore 16:00
un solo self service aperto
corner pizzeria chiuso venerdì 23/12 e 30/12
I nostri migliori auguri di buone feste e per un 2023 ricco di soddisfazioni.
Lo Staff di Area Science Park
Dai nostri campus
20.12.2022
Riciclo delle imbarcazioni da diporto: allo studio un accordo di collaborazione fra il programma REFIBER e il consorzio francese ‘APER’
È sbarcato a Parigi REFIBER, il programma di ricerca di Area Science Park e Innovando srl per la realizzazione di una filiera nazionale del riciclo degli scafi delle imbarcazioni in vetroresina. L’occasione è stata quella della Fiera Nautica tenutasi negli scorsi giorni nella capitale francese, una delle più importanti del settore con i suoi 150.000 visitatori e 650 espositori.
“Abbiamo incontrato i rappresentanti di ‘APER-Eco-organisme bateaux de plaisance’, il consorzio francese per la raccolta e la demolizione dei natanti e delle imbarcazioni da diporto che rappresenta oggi la migliore prassi europea del settore – spiega, Marcello Guaiana, presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo che realizza il programma REFIBER -. Il nostro obiettivo è quello di trovare una convergenza tra la nostra iniziativa di ricerca e l’operatività di APER per una valutazione congiunta di tecnologie innovative per il riciclo dei materiali provenienti dalle demolizioni e le soluzioni per la sostituzione di materiali critici per migliorare la sostenibilità delle imbarcazioni”.
La dismissione e la gestione dello smaltimento delle imbarcazioni da diporto a fine vita è un problema ambientale nonché socioeconomico molto rilevante. A oggi, infatti, in Italia non esiste ancora un modello strutturato di raccolta organizzata per la corretta gestione del fine vita delle imbarcazioni di lunghezza tra i 10 e 24 metri, basti pensare che negli ultimi dieci anni delle circa 10.000 imbarcazioni cancellate dai registri ufficiali solo una minima percentuale è gestita in modo corretto. REFIBER punta a realizzare un hub che possa concentrare e valorizzare i flussi di materiali derivanti dallo smantellamento degli scafi. Tra questi c’è la vetroresina, materiale a più strati composto da plastica e vetro, che con il 60% in peso rappresenta la frazione più abbondante e di più difficile trattamento. Un modello di gestione che il programma sta analizzando è quello, già consolidato in altri ambiti, dell’EPR-Extended Producer Responsibility, la responsabilità estesa del produttore, che prevede il coinvolgimento di produttori e distributori del settore.
“Vogliamo contribuire in modo coordinato ad un’evoluzione armonizzata delle norme di settore a livello Europeo – sottolinea Ivana Lazarevic, vice direttrice generale di APER -. Attraverso la collaborazione sarà più facile condividere e concertare attività di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti degli stakeholders nazionali ed internazionali”.
In questa fase REFIBER si concentra sulle imbarcazioni da diporto, ma non si esclude la possibilità di aprire il sistema alla gestione anche dei natanti di lunghezza inferiore ai 10 metri. “Una migliore reciproca comunicazione potrà accelerare la realizzazione del programma REFIBER – auspicano Francesco Di Pierro e Cveta Majtanovic di Innovando – facendo tesoro dell’esperienza pluriennale acquisita da APER con operatori privati e istituzioni pubbliche, potenziando la condivisione di buone pratiche operative”.
“Nel medio termine – conclude Matilde Cecchi di Area Science Park – si potranno valutare le condizioni ottimali per promuovere e attuare iniziative collaborative e progetti di ricerca finalizzati a sperimentare nuove tecnologie per rendere il settore della nautica più sostenibile”.
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Servizi per l'Innovazione
19.12.2022
All’Università del Salento incontro tra i team di ricerca di BIO Open Lab
Due giorni per consolidare le reti di collaborazione avviate tra i gruppi di ricerca e per presentare le attività dei giovani assegnisti: si è tenuto nei giorni scorsi all’Università del Salento un incontro di “BIO Open Lab”, progetto che potenzia l’infrastruttura di ricerca distribuita CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) realizzando un sistema integrato di attrezzature e strumentazioni di ricerca dedicate a indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica. L’incontro è stato ospitato dal Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” ed è stato introdotto dai professori Lucio Calcagnile e Rosaria Rinaldi, coordinatori di sede del progetto. Accanto a UniSalento, protagonisti i partner Area Science Park e Università degli Studi di Salerno.
Gli interventi dei relatori – dottorandi, assegnisti, ricercatori e professori – hanno riguardato l’utilizzo del microscopio Holo-TEM, strumento di punta situato presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” UniSalento, che ha previsto il singolo più ampio investimento pari a 4,35 milioni di euro; le tecniche innovative di spettrometria di massa applicate nei laboratori del Campus di Baronissi dell’Università di Salerno; i risultati conseguiti dal Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park.
Il prossimo incontro del progetto si svolgerà nel corso del primo semestre del 2023 presso l’Università degli Studi di Salerno.
“BIO Open Lab” sviluppa un sistema a supporto dell’indagine clinica, racchiudendo idealmente il percorso della conoscenza del singolo attore molecolare (proteina o metabolita), partendo dalla sua analisi strutturale tramite esperimenti di biologia strutturale con microscopia olografica elettronica, passando attraverso la sua mappatura istologica con tecniche di imaging mediante spettrometria di massa fino ad arrivare alle metodologie di indagine genomica ed epigenomica che hanno come focus il “sistema di controllo” di tutto il meccanismo di espressione proteica. Il progetto aumenta notevolmente le capacità scientifiche dell’infrastruttura nel settore delle scienze della vita, offrendo agli scienziati la possibilità di accedere a strumentazioni all’avanguardia con la possibilità di sviluppare nuove tecniche e nuovi paradigmi, con un notevole impatto sull’efficienza ed eccellenza della ricerca biologica.
Il progetto è approvato all’interno del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Bioopenlab
CERIC
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Infrastrutture di ricerca
12.12.2022
Mobilità urbana e cambiamenti climatici: il report realizzato da Area Science Park nell’ambito del progetto europeo Urban Transports
La regione mediterranea si riscalda il 20% più velocemente rispetto ad altre regioni del mondo e le autorità locali sono in prima linea nelle azioni per l’adattamento e la mitigazione dei molteplici impatti del cambiamento climatico. Per questo è nata la Urban Transports Community, finanziata dal Programma Interreg MED che promuove la pianificazione della mobilità urbana sostenibile nella regione euromediterranea come strumento efficace per ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la qualità di vita della popolazione e dell’ambiente.
La Urban Transports Community ha pubblicato a supporto delle autorità locali una selezione di strumenti e soluzioni con il più alto potenziale di replicabilità nella piattaforma MedUrbanTools (gestita da MedCities). Questi strumenti sono stati progettati, implementati e testati grazie a quasi 200 organizzazioni partner (autorità pubbliche, associazioni, pianificatori della mobilità, università e organizzazioni internazionali, tra gli altri) attive in 12 Paesi europei. La Urban Transports Community è nata da un progetto guidato da MedCities (Barcellona, Spagna), in collaborazione con UNIMED Mediterranean Universities Union (Roma, Italia), Area Science Park (Trieste, Italia), CODATU (Lione, Francia), CIVINET CY- EL (Cipro-Grecia), POLIS, Cities and Regions for transport innovation (Bruxelles, Belgio) e Comune di Durazzo (Durazzo, Albania).
Nell’ambito del progetto Urban Trasnports gli esperti di Area Science Park hanno sviluppato diversi report che costituiscono per i decisori politici e i pianificatori urbani delle guide di riferimento e una base scientifica su cui basare la pianificazione della mobilità e delle infrastrutture ad essa connesse. L’adattamento della mobilità urbana ai cambiamenti climatici è il tema di uno di questi policy brief, che verrà presentato mercoledì 14 dicembre durante l’evento “Mediterranean cities and climate change: making the urban transport sector more resilient and less impactful”. Il report descrive i principali impatti dei cambiamenti climatici sulla mobilità urbana con l’obiettivo di sensibilizzare i decisori politici, suggerendo possibili soluzioni per minimizzarne gli effetti e rendere il sistema della mobilità più resiliente al cambiamento climatico. Nei prossimi decenni le infrastrutture di trasporto saranno infatti esposte a un numero crescente di sfide e di minacce derivanti dagli impatti climatici: la gestione delle infrastrutture esistenti, nonché la progettazione di nuove che dovranno durare nel tempo, richiede la presa in considerazione di parametri e condizioni ambientali, climatiche e socio-economiche nuove rispetto a quelle utilizzate in passato.
“Le linee guida sono state redate dopo aver fatto interagire un gruppo multidisciplinare di esperti internazionali su questa tematica nell’ambito di tre workshop che hanno permesso al team di progetto di comprendere meglio tutti gli aspetti di questa tematica senza trascurare alcun elemento. – afferma Fabio Tomasi, responsabile dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Progetti di Area Science Park – Se infatti ridurre le emissioni clima alteranti dei trasporti resta la priorità bisogna prendere atto che il cambiamento climatico è già una realtà che sta portando ad eventi climatici sempre più estremi e sempre più frequenti. Di conseguenza è necessario comprendere quale sarà l’impatto climatico specifico sul proprio territorio e poi agire di conseguenza per adeguare le infrastrutture e ripianificare i servizi di mobilità per renderli meno vulnerabili ad eventi estremi.”
Nel corso del progetto Area Science Park ha realizzato altri due report verticali su tecnologie, il primo dei quali sull’analisi dei trend tecnologici relativi alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici Le colonnine di ricarica non sono infatti l’unica soluzione tecnologica possibile, soprattutto se prendiamo in considerazione veicoli più pesanti, come bus o camion, o più leggeri, come gli scooter: per ogni soluzione tecnologica è stato quindi analizzato il grado di maturazione, i vantaggi e gli svantaggi e i possibili ambiti di applicazione.
L’altro riguarda la diffusione di veicoli a guida autonoma sulle città. La diffusione di veicoli a guida autonoma e condivisi potrebbe avere un effetto rivoluzionario sulla mobilità offrendo grandi opportunità ambientali, economiche e sociali, ma anche ponendo nuove sfide e problematiche.
Quanto agli altri “Policy brief” prodotti nell’ambito di Urban Transports oltre a quello che sarà presentato il 14 dicembre, questi i temi: Promozione della mobilità dolce nel Mediterraneo, Turismo e mobilità nel Mediterraneo, E-Mobility in the Mediterranean. I report sono consultabili qui.
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Servizi per l'Innovazione
02.12.2022
Avviata la sperimentazione della app “AreaBurlo” realizzata dall’Ircss Burlo Garofolo e Area Science Park
La comunicazione in sanità oggi non può più basarsi solo sui mezzi tradizionali, ma deve trovare il modo di innovarsi e sfruttare le potenzialità dei new media, avvicinandosi il più possibile alle esigenze e modalità comunicative dei suoi utenti per perseguire i migliori risultati di salute. Partendo da questo principio è nato un progetto che vede protagonisti l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”e Area Science Park che hanno portato alla creazione di una App medicale la cui sperimentazione è appena partita.
Il progetto nasce nell’ambito di una convenzione siglata tra Burlo e Area Science Park che lo finanzia su fondi del progetto “Sistema Argo”, oggetto del protocollo di intesa tra Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Fvg. Obiettivo della collaborazione è la creazione di un Ecosistema digitale utile al rafforzamento dell’offerta di servizi a sostegno della collaborazione tra professionisti e dell’interazione tra professionisti e cittadini. Lo strumento è rivolto alla salute della donna, del bambino e dell’adolescente che afferiscono all’Ircss, ma ha già le caratteristiche utili per essere successivamente impiegato in contesti più ampi di riorganizzazione sanitaria regionale.
Il lavoro è partito con uno studio – pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Medical internet Research e condotto da un team multidisciplinare di professionisti del Burlo, dell’ateneo triestino e di Area Science Park – sulle principali applicazioni disponibili in Italia che ha dimostrato come il delicato periodo della gravidanza e del post partum renda i genitori bisognosi di informazioni chiare, semplici e rassicuranti che spieghino cosa sia meglio fare per tutelare mamma e bambino. Inoltre, è emerso che molto di frequente gli strumenti digitali risultano generalmente incompleti e poco affidabili, rischiando di fuorviare il corretto comportamento su tematiche importanti per la salute di future mamme e neonati.
«Abbiamo analizzato 22 delle numerose applicazioni disponibili in Italia, escludendo quelle a pagamento, commerciali o contenenti esclusivamente giochi, foto e video – spiega Laura Brunelli, primo autore dello studio e studentessa del dottorato di ricerca in Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo dell’Università di Trieste, svolto presso l’Irccs “Burlo Garofolo”, sotto la guida della professoressa Tamara Stampalija – prendendo in considerazione vari aspetti come linguaggio, affidabilità, completezza delle informazioni e dei temi trattati. Nessuna delle applicazioni appare certificata come dispositivo medico, ponendo in dubbio la sicurezza dello strumento stesso; inoltre, spesso sono assenti i riferimenti alle fonti e ai responsabili scientifici, il che non rassicura sull’accuratezza dei contenuti».
«La scelta di monitorare le applicazioni disponibili sul mercato digitale è nata dall’esigenza di comprendere le necessità e le migliori modalità alla base dello sviluppo di strumenti digitali completi ed efficaci; in questo modo è stato possibile costruire un modello di strumento digitale per veicolare informazioni certificate e rivolto verso l’interattività: questo il valore aggiunto dell’innovazione tecnologica che ha un ruolo di facilitatore e abilitatore di tecnologie» dichiarano Sara Zanchiello e Anja Starec, tecnologi di Area Science Park, che aggiungono «La forza del progetto sta nella multidisciplinarietà del gruppo di lavoro messo in campo dai due enti: conoscenze organizzative, di processo, clinico-assistenziali, abilità ingegneristiche e rigore metodologico e scientifico si sono fuse per dare vita a un vero e proprio laboratorio digitale».
Numerosi professionisti dei due Enti hanno lavorato assieme per realizzare l’app denominata “AreaBurlo” la cui sperimentazione è cominciata negli scorsi giorni e sta coinvolgendo 270 soggetti che ne valuteranno le funzionalità e l’efficacia. Il progetto infatti vedrà coinvolte nella sperimentazione 360 persone per il percorso nascita e 180 persone a supporto della presa in carico della famiglia nel percorso peri-operatorio pediatrico (bambini e ragazzi sottoposti a intervento di tonsillectomia o adenotonsillectomia con o senza applicazione di drenaggio timpanico).
La soluzione in fase di sperimentazione insiste su una piattaforma informatica accessibile online e certificata medicale secondo le normative europee.
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Dai nostri campus
01.12.2022
Area Science Park protagonista alla quarta edizione del New Space Economy European ExpoForum
Prende il via alla Fiera di Roma la quarta edizione del New Space Economy European ExpoForum (NSE 2022), che si terrà nelle giornate 1, 2 e 3 dicembre. L’evento, organizzato da Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma con il patrocinio dell’ASI, del CNEL, dell’INGV, di ICE/ITA, dell’International Astronautical Federation ed il supporto dell’ESA, offre una panoramica sulle tendenze più interessanti nel settore spaziale e riunisce visitatori, partecipanti, stakeholder pubblici e privati e organizzazioni internazionali.
Area Science Park è stata invitata a partecipare alla manifestazione che quest’anno ha come tema la sostenibilità come nuovo parametro per lo sviluppo della New Space Economy e come fattore chiave nell’evoluzione del settore spaziale nazionale e globale. Area è presente con un proprio spazio espositivo all’interno del quale ci sono anche alcune realtà del Parco Scientifico e Tecnologico: Elettra Sincrotrone Trieste, Cluster Reply e Aindo. PicosaTs, azienda nata in Area e attiva nello sviluppo di nanosatelliti, partecipa a sua volta con un proprio stand.
Elettra Sincrotrone Trieste è un Centro di ricerca internazionale multidisciplinare specializzato nella generazione di luce di sincrotrone e di laser ad elettroni liberi di alta qualità. Le sue due sorgenti di luce, Elettra e FERMI sono utilizzate da una vasta comunità di ricercatori provenienti dall’accademia e dall’industria per fabbricare nanostrutture e dispositivi, nonché sviluppare nuovi processi tecnologici.
Cluster Reply è la società del gruppo Reply specializzata in servizi di consulenza e di integrazione di sistemi su tecnologie Microsoft. Attraverso lo sviluppo di piattaforme Cloud Microsoft Azure permette il monitoraggio della produzione e delle macchine in fabbrica al fine di identificare possibili difetti o failure e di monitorare e ottimizzare i consumi energetici grazie a specifiche funzionalità di Artificial Intelligence e Smart Maintenance.
Aindo, nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e attiva in Area, grazie all’Intelligenza ha sviluppato la Synthetic DataOps Platform, una potente piattaforma che permette di trasformare i dati grezzi in valore, in modo rapido, sicuro ed intuitivo. Basata su una tecnologia unica per la generazione di dati sintetici, non solo garantisce un nuovo paradigma in termini di data protection, ma consente anche di affrontare, in un’unica soluzione, tutti gli aspetti legati alla gestione del dato.
PicosaTs, spin-off dell’Università di Trieste cresciuto in Area, è specializzata nello sviluppo e progettazione di satelliti miniaturizzati ad altissime prestazioni in grado di trasmettere dati a velocità molto elevate con applicazioni nel settore delle telecomunicazioni e nel monitoraggio dell’ambiente.
Da segnalare infine che Fabio Morea, Mobility Manager e responsabile dell’Ufficio Sostenibilità di Area Science Park sarà relatore alla tavola rotonda “Multidisciplinary approach to shape our future”, mentre Aindo e Cluster Reply prenderanno parte al “New Space Economy 2022 Brokerage Event”.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
16.11.2022
Consiglio tecnico-scientifico di Area Science Park: nominati i nuovi componenti
Formula proposte ed esprime pareri sugli atti di pianificazione e visione strategica dell’Ente: è questo l’importante ruolo consultivo che il Consiglio tecnico-scientifico (CTS) è chiamato a svolgere in Area Science Park.
Nominati nella seduta del CDA di ottobre, i nuovi componenti del Consiglio si sono riuniti oggi per la prima volta, approfondendo strategie e progettualità dell’Ente, illustrate dalla Presidente Petrillo.
Scelti tra imprenditori, manager, professionisti, scienziati e studiosi italiani e stranieri di chiara fama e affiancati da due tecnologi in forza all’Ente, i 7 componenti del CTS in carica per il quadriennio 2022-2024 saranno dunque:
Paolo Branchini
Giovanni Comelli
Roberto Della Marina
Lorenzo Fedrizzi
Roberta Ramponi
Maddalena Furlan (componente interno)
Massimiliano Spadaro (componente interno)
Nella seduta odierna definita anche la presidenza del CTS, affidata a Roberta Ramponi.
A tutti va l’augurio dell’Ente per l’importante incarico assunto.
Istituzionale
14.11.2022
Modellizzazione e simulazione: da IP4FVG un progetto formativo per docenti dell’Istituto Tecnico Statale Jožef Stefan di Trieste
Simulare il comportamento di un prodotto prima della sua effettiva realizzazione, con evidenti vantaggi in termini di costi, tempi e sicurezza. È quello che fa l’analisi secondo il metodo degli elementi finiti (FEM), ampiamente utilizzata in ambito ingegneristico e in particolare nel settore meccanico. Esistono dei software che consentono questo tipo di modellizzazione, partendo dalla modellazione 3D per poi passare alla discretizzazione del modello (Mesh), la definizione dei materiali, dei vincoli e delle forze e infine all’analisi dei risultati (sforzi, torsioni, sollecitazioni, ecc.).
Per imparare a familiarizzare con uno di questi software, MSC APEX, sei docenti dell’indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto Tecnico Statale Jožef Stefan di Trieste hanno frequentato un corso accelerato all’interno del dimostratore del progetto IP4FVG in Area Science Park, specializzato in soluzioni tecnologiche dedicate alla simulazione e all’ottimizzazione, e in collaborazione con l’azienda AlmaTec Srl. Il corso della durata di otto ore si è svolto con lo scopo di apprendere le basi di questo software di progettazione e trasferirle poi agli studenti.
“Offrire ai propri alunni una formazione scientifica e tecnologica è l’obiettivo del nostro Istituto – spiega il dirigente scolastico dello Jožef Stefan, Strani Primož – per questo siamo sempre alla ricerca di stimoli nuovi per approfondire competenze specifiche e trasversali. Abbiamo per questo avviato una collaborazione con Area Science Park e AlmaTec Srl, che ha provveduto a fornire i software necessari, ma soprattutto il personale tecnico per un corso accelerato dell’uso del software”.
Le conoscenze acquisite dai docenti saranno materia di insegnamento per gli studenti delle classi del triennio, prima con un corso di 12 ore diviso in quattro pomeriggi, poi con l’uso pratico del software per i progetti e gli esperimenti inclusi nel progetto formativo.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
11.11.2022
STARTUP MARATHON: sul podio CAEmate, 221e srl e GemaTEG Italia
L’ecosistema dell’innovazione italiano sta vivendo un momento di grande dinamismo. Gli ultimi dati raccolti, infatti, parlano di 15 mila startup e pmi innovative nel 2021, con una crescita del 17% rispetto al 2020, e di oltre 1,4 i miliardi di euro investiti, il doppio dell’anno precedente e il più alto dato mai raggiunto in Italia.
È in questo contesto che si è sviluppata la terza edizione della STARTUP MARATHON, un percorso promosso da Area Science Park, DIGITALmeet, Fondazione Comunica e UniCredit e dedicato alle migliori realtà innovative italiane e alla rete nazionale delle organizzazioni a supporto dello sviluppo d’impresa.
Più di una semplice competizione tra realtà innovative, STARTUP MARATHON è un’iniziativa di carattere nazionale che coinvolge tutte quelle organizzazioni che supportano, a vario titolo, giovani imprese e startup nel loro percorso di sviluppo.
La terza edizione ha visto l’adesione di 26 Business Support Organization che hanno candidato complessivamente 52 startup provenienti da 11 regioni italiane. Di queste 35 hanno avuto l’opportunità di partecipare all’evento finale, lo STARTUP MARATHON Day, e di presentare attraverso video pitch prototipi, piattaforme, strumenti e servizi in grado di rispondere alle esigenze di innovazione che hanno sviluppato.
Lo Startup Marathon day è solo l’ultimo tassello di un percorso più strutturato che ha visto le realtà selezionate partecipare alla STARTUP MARATHON Academy, due giornate di formazione, organizzate da Area Science Park, per acquisire conoscenze e strumenti utili a realizzare presentazioni efficaci e gestire al meglio i rapporti con investitori, potenziali partner e media.
Le 35 finaliste sono state valutate da una giuria composta da rappresentanti di grandi imprese, investitori istituzionali, venture capitalist e business angels.
A conquistare il primo gradino del podio è stata CAEmate, startup seguita dal Parco Scientifico e Tecnologico di Bolzano NOI Techpark Südtirol/Alto Adige, che sviluppa un software rivoluzionario e unico nel suo genere per il monitoraggio e la manutenzione predittiva delle infrastrutture (ponti, tunnel, pendii, torri eoliche, edifici, etc.).
Seconda posto per 221e srl, startup incubata da Bergamo Sviluppo, attiva nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di sistemi “embedded” per applicazioni indossabili e IoT e più in generale nella microelettronica e sensoristica applicata.
Terza classificata GemaTEG Italia, un’azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni integrate per migliorare l’efficienza energetica dei datacenter ed è supportata dal MICH (Maestrale Innovation Creative Hub) di Terni.
Infine, il premio speciale per la migliore startup/PMI innovativa la cui composizione sociale è a maggioranza femminile è andato a SHER, un marchio innovativo di abbigliamento da ciclismo per donne, seguito dal Parco Scientifico e Tecnologico di Bolzano NOI Techpark Südtirol/Alto Adige.
Le tre realtà vincitrici saranno accompagnate in un percorso virtuoso di sviluppo orientato alla ricerca di grant e allo sviluppo di prodotti e servizi e, in particolare, avranno la possibilità di accedere a: percorsi di internazionalizzazione promossi dall’ente nazionale di ricerca Area Science Park; network di investitori nazionali e percorsi di accelerazione e open innovation.
Servizi per l'Innovazione
10.11.2022
COP27: il Primo Ministro croato ha presentato la Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico
Il Primo Ministro della Croazia Andrej Plenković, nel suo intervento alla riunione COP27 sul clima in corso in Egitto, ha parlato delle misure che la Croazia sta adottando nella lotta ai cambiamenti climatici, facendo riferimento, in particolare, al progetto della Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico che la Croazia vuole realizzare con Italia e Slovenia per “utilizzare questa risorsa energetica al massimo in futuro”. Con 34 soggetti coinvolti, tra i quali Area Science Park come partner tecnico-scientifico, il progetto mira a creare prerequisiti tecnologici e successivamente energetici per il futuro utilizzo dell’idrogeno. L’obiettivo, ha detto il primo ministro croato, è produrre 5.000 tonnellate di idrogeno all’anno. Martedì Plenković ha presentato questo progetto a un panel dedicato al tema dell’idrogeno verde, presieduto dal presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. È “un esempio di cooperazione transfrontaliera a livello di Unione Europea, che è una sorta di impresa pionieristica – ha sottolineato – da cui tutti trarranno vantaggio”.
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Servizi per l'Innovazione
09.11.2022
L’Osservatorio della Metalmeccanica FVG traccia le condizioni di un comparto in continua evoluzione
La metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia è un comparto solido, propenso all’innovazione, con buone doti di resilienza e caratterizzato da una filiera interna mirata a sorreggere anche le piccole imprese. Le aziende del settore performano meglio del resto dell’Italia e godono di una buona liquidità che permetterà loro di affrontare con moderata serenità la crisi energetica. È quanto è emerso oggi, alla presentazione del primo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG negli spazi di Friuli Innovazione.
Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere. Esso infatti per la prima volta riunisce le banche dati di Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park che unisce in un’unica piattaforma le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente, mettendo in campo know-how e competenze, e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama produttivo regionale, per tracciare un percorso ragionato sul futuro del comparto, uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente.
Area Science Park ha mappato le più di 5000 aziende del comparto, fotografando un’immagine precisa del settore elettro-meccanico e delle filiere collegate. Tale attività è stata svolta grazie a Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park con i suoi partner, che ha consentito di sperimentare un nuovo approccio di raccolta, filtro, elaborazione e interrogazione dei dati sulle imprese del Friuli-Venezia Giulia, con focus particolare sulla propensione all’innovazione. Sono state quindi analizzate 5.162 imprese attive delle quali 2.416 rappresentate da società di capitale (47,8%) e per queste ultime si è studiata la capacità brevettuale e la propensione all’innovazione, un indicatore proprietario che identifica aziende che presentano oggettivi segnali di innovazione.
Ne risulta che per la metalmeccanica friulana, l’innovazione gioca un ruolo di rilievo, infatti sono 217 le imprese che dal 2011 al 2021 hanno depositato almeno un brevetto. Inoltre, emerge che il 23,1% delle imprese è oggettivamente propenso all’innovazione perché ha depositato almeno un brevetto nazionale o europeo, ha ottenuto almeno un finanziamento europeo nell’ambito dei Programmi Quadro FP7 e Horizon 2020, oppure un finanziamento dalla Regione FVG per ricerca, sviluppo, innovazione, brevettazione, industrializzazione o, ancora, è una start-up o una PMI innovativa.
A illustrare i dati, è intervenuto, per Area Science Park, Enrico Longato: “Studiare i dati relativi alle imprese del settore della metalmeccanica FVG assieme ad attori protagonisti del territorio, come il COMET, le Università e Intesa Sanpaolo è una grande opportunità che abbiamo avuto collaborando a questo studio, dal quale emerge una fotografia molto interessante del comparto della metalmeccanica FVG, famiglia di imprese importante da monitorare in quanto rappresentano il 54,4% della manifattura della nostra regione”.
L’analisi dei dati di bilancio è stata svolta da Intesa Sanpaolo che si è avvalsa di ISID, il database interno alla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che associa ad ogni impresa variabili economico-finanziarie tratte dai bilanci di esercizio e informazioni sulle strategie aziendali. Dall’analisi dei 62.751 bilanci di imprese manifatturiere italiane è emersa una dinamica dell’elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia migliore rispetto al resto del manifatturiero della regione (+9,8% vs +7,9% la variazione del fatturato tra il 2019 e il 2021).
Si tratta di una crescita diffusa, con punte del +23,3% per le imprese costituite dopo il 2016. La situazione è positiva anche sul fronte reddituale, dove spiccano le performance delle imprese di minori dimensioni (con meno di 10 milioni di euro di fatturato). Inoltre, si è verificato un aumento della liquidità e del grado di patrimonializzazione, una condizione che consentirà alle imprese del territorio di affrontare la crisi energetica in corso con una solidità finanziaria e patrimoniale migliore. Nel primo semestre del 2022 le esportazioni regionali sono cresciute del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2021: in evidenza i prodotti in metallo (+26,6%) e la meccanica (+12,2%), che hanno mostrato un andamento migliore rispetto al dato nazionale, spinte dal traino di Qatar, Germania, Messico e Francia.
I dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno invece sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese e analizzare la condizione del comparto. Il team dei due atenei regionali ha chiesto agli intervistati di comparare le aspettative sull’andamento del fatturato 2022 ad inizio anno con quelle attuali, quando solo dopo pochi mesi lo scenario politico ed economico è decisamente cambiato. Mentre un’impresa su quattro ha confermato le aspettative di crescita di inizio anno, emerge una sostanziale compensazione tra chi sostiene che le cose stanno andando meglio del previsto e chi invece dice che stanno andando peggio.
Se si guarda alle previsioni di andamento del fatturato fatte dalle imprese a gennaio 2022, esse erano sostanzialmente positive e, in media, si attestavano su un +14% complessivo. La situazione ad oggi è sostanzialmente simile in termini percentuali, ma, come detto, con forti differenze da azienda ad azienda. Dobbiamo poi considerare che l’aumento dei costi di produzione previsto per il 2022 sarà ben più elevato (+25% il dato medio) e si tradurrà su una più che probabile compressione dei margini aziendali.
Scarica il report
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Servizi per l'Innovazione
07.11.2022
Consultazione pubblica: aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza di Area Science Park per il triennio 2023-2025
ll Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) emanato dall’ANAC prevede che le amministrazioni, in occasione dell’aggiornamento annuale del proprio Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT) contenuto nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), realizzino forme di consultazione pubblica finalizzate alla definizione di un’efficace strategia di contrasto alla corruzione.
Nell’intento di favorire il più ampio coinvolgimento di qualunque soggetto interessato e nella consapevolezza che qualsivoglia contributo possa aiutare a migliorare e rendere più efficace l’azione di prevenzione dei fenomeni corruttivi, Area Science Park invita tutti i portatori di interesse (cittadini, professionisti, collaboratori, operatori pubblici e privati, associazioni e organizzazioni, ecc.) a presentare proposte di modifica e/o integrazione e/o osservazioni al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza di Area Science Park attualmente in vigore entro lunedì 28 novembre 2022, utilizzando il modulo pubblicato e disponibile in questa sezione del sito.
SCARICA E INVIA IL MODULO
Il modulo, compilato in tutte le sue parti, potrà essere inviato al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) alla casella di posta elettronica urp@areasciencepark.it oppure alla PEC: protocollo@pec.areasciencepark.it.
SCARICA IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA CONTENUTO NEL PIAO ATTUALMENTE IN VIGORE
Non saranno presi in considerazione contributi il cui contenuto sia:
a carattere generale o indeterminato, dal quale non si evinca chiaramente il contenuto della proposta e/o osservazione;
in contrasto con la normativa nazionale ed europea;
non riferito alle specifiche disposizioni in materia di anticorruzione e trasparenza.
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