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Comunicati Stampa

26.06.2024
Il Friuli Venezia Giulia punto di riferimento per cooperazione internazionale e diplomazia scientifica Italia/Africa attraverso il Sistema Scientifico e dell’Innovazione
Scienza e formazione possono contribuire efficacemente allo sviluppo del partenariato strategico tra Italia e Africa, anche alla luce del nuovo Piano Mattei per l’Africa promosso dalla Presidenza del Consiglio. Lo dimostra il Friuli Venezia Giulia, che con le numerose esperienze maturate e le storie di successo può rivestire un ruolo centrale per approfondire le già fruttuose collaborazioni. È quanto è emerso dalla Conferenza annuale del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, tenutasi mercoledì 26 giugno a Trieste in Area Science Park, e che ha esplorato le connessioni tra cooperazione internazionale e diplomazia scientifica. “Il Sistema scientifico e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia ha saputo anticipare molti dei temi contenuti nel Piano Mattei. Il tema stesso della diplomazia scientifica ha accompagnato la storia di questo territorio anticipando il dibattito che stiamo affrontando a livello nazionale ed europeo” ha dichiarato Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Il nostro valore aggiunto ha riguardato in particolare i percorsi formativi nell’accompagnamento alla ricerca, nel rapporto tra nuove figure professionali, nella costruzione del sistema dell’alta formazione e degli ITS. In quest’ambito, tra l’altro, abbiamo due eccellenze nazionali: l’esperienza di scambio del Malignani di Udine con l’Egitto e quello dell’ITS Alto Adriatico di Pordenone con il Ghana”. Numerosi gli speaker che sono intervenuti nel corso della conferenza per portare contribuiti e confrontarsi sul tema. Tra questi Vincenzo Lorusso, responsabile della Cooperazione dell’Unione Europea in Ricerca e Innovazione con l’Unione Africana presso la DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea che ha parlato del ruolo chiave che Ricerca & Innovazione hanno nello sviluppo del partenariato tra Unione Europea e Africa. Lorusso ha anche confermato l’investimento (pari a 150 miliardi di euro), annunciato nel summit UE-UA dello scorso febbraio, che punta a sostenere l’Africa per una ripresa e una trasformazione forte, inclusiva, ecologica e digitale. Il ruolo della scienza come uno strumento efficace per consolidare le relazioni transnazionali era già stato cristallizzato nella Dichiarazione di Trieste del 2019, firmata dai ministri di 17 Paesi dell’Iniziativa Centro-Europea INCE che designarono come prioritari temi quali la diplomazia scientifica, la mobilità dei ricercatori, lo scambio del personale e la promozione di reti collaborative transnazionali. Tra le best pratices presentate: il progetto MITS Academy/Egitto e il progetto formazione con il Ghana Confindustria Alto Adriatico. Il primo, nato dalla collaborazione tra l’ITS Academy di Udine e l’Istituto Paritario Don Bosco del Cairo e illustrato da Paola Perabò, Vicepresidente Fondazione MITS Malignani Istituto Tecnico Superiore di Udine, vuole contribuire a ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di personale qualificato nel settore manufatturiero e favorire la cooperazione tra Italia ed Egitto. Il secondo, presentato dal Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti ha come obiettivo quello di formare giovani ghanesi, già inseriti nelle scuole tecniche e professionali in quel Paese, per colmare la mancanza di manodopera del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia. Ad aprire i lavori la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che si è soffermata sull’importanza strategica del tema della Conferenza, condiviso da tutti i rappresentanti del SiS FVG, “un tema fondamentale per Trieste, polo di eccellenza in cui sono nati e operano numerosi organismi attivi nella ricerca e nell’alta formazione a livello internazionale”. La Presidente ha poi ricordato l’appuntamento il 2 ottobre con un evento del G7 Ricerca, organizzato nel contesto del BSBF 2024, dedicato alla costruzione di competenze e trasferimento di conoscenza per rafforzare la collaborazione tra Italia e Africa. È poi intervenuto Alessandro Garbellini – Capo Ufficio Spazio, cooperazione scientifica multilaterale e proprietà intellettuale, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha dichiarato: “Il modello del SiS FVG rappresenta sicuramente una leva per la nostra politica estera ed è una prova di quanto un’infrastruttura funzionante unita a proattività delle istituzioni porti beneficio al sistema Paese. Trieste ha inventato un nuovo modello di cooperazione scientifica: mettere insieme le capacità, consentirne l’accesso e fare in modo che i cervelli producano indipendentemente dalla loro origine. Il Ministero sta promuovendo nel mondo il modello Trieste”. A seguire, l’intervento di Francesco Ciardiello – Segreteria Tecnica Direzione Generale della Ricerca, Ministero dell’Università e della Ricerca – che ha ribadito la centralità di Trieste e del ruolo che il capoluogo giuliano può rivestire nello sviluppo della cooperazione internazionale. La parte finale della conferenza è stata dedicata a una tavola rotonda moderata da Nico Pitrelli, direttore del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA “Franco Prattico”, incentrata su casi di cooperazione e diplomazia scientifica presentate da diverse istituzioni del SiS FVG. A intervenire: Alessandro Lombardo, Senior Executive Officer CEI – Central European Initiative; Marianna Maculan, Responsabile Relazioni Esterne per ICGEB – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology; Atish Dabholkar, Direttore ICTP – International Centre for Theoretical Physics; Tonya Blowers, Coordinatrice del programma OWSD – Organization for Women in Science for the Developing World; Claudia Baracchini, Senior Project Manager TEC4I FVG – Tecnologie per l’innovazione FVG; Peter Mc Grath, Coordinatore Unità Diplomazia Scientifica per TWAS – The World Academy of Sciences; Mounir Ghribi – Direttore Cooperazione Internazionale e Promozione della Ricerca per OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.< A concludere i lavori l’Assessore Rosolen. SiS FVG è un’iniziativa della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Università e della Ricerca, per la valorizzazione del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
24.06.2024
Area Science Park e La Cappella Underground lanciano la I edizione del Premio letterario Mondofuturo
L’ente nazionale di ricerca Area Science Park e il Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive, La Cappella Underground, organizzatore del Trieste Science+ Fiction Festival, promuovono la I edizione del Premio letterario Mondofuturo, riconoscimento per il miglior libro di fantascienza originale pubblicato in Italia nel 2023. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica e quello delle produzioni audiovisive, con l’obiettivo di esplorare nuovi modi per favorire la crescita culturale e l’interesse nei confronti della scienza e della letteratura, utilizzando la fantascienza come veicolo per catalizzare l’attenzione, l’interesse. “L’ente che presiedo è da sempre interessato a sperimentare nuove forme di contaminazione tra culture e linguaggi diversi attraverso cui promuovere la scienza e avvicinare il pubblico e, soprattutto i più giovani, al mondo della ricerca e alle discipline STEM” racconta la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che aggiunge “Le grandi scoperte che hanno cambiato la società e le nostre vite e le storie degli scienziati che le hanno realizzate sono da sempre oggetto di racconti che trovano espressione in libri e lungometraggi. Ma sono anche fonte di ispirazione e immaginazione per guardare al futuro e a nuovi possibili mondi, reali o immaginari che siano. Con questo Premio e grazie alla collaborazione con la Cappella Underground vogliamo ancora una volta stimolare un dialogo che coinvolga tutti coloro che sono affascinati dalle potenzialità della conoscenza”. “Con il Trieste Science+Fiction Festival, La Cappella Underground esplora da sempre il presente e i possibili mondi futuri attraverso le immagini e le parole della fantascienza. Quella del 2024 sarà un’edizione del festival particolarmente attenta alla letteratura fantascientifica, con ampio spazio dedicato a panel, ospiti, presentazioni: la I edizione del premio Mondofuturo sarà, quindi, lo spazio privilegiato dove creare momenti di confronto per pubblico e addetti ai lavori sulla letteratura di fantascienza e al contempo rafforzare ancora di più il legame con la scienza che da sempre contraddistingue la manifestazione” racconta Chiara Barbo, Presidente de La Cappella Underground. “In questo senso, la collaborazione con Area Science Park si dimostra ancora una volta essenziale per noi, nella prospettiva della divulgazione scientifica ma anche della meravigliosa esplorazione del rapporto tra scienza e fantascienza”. Il Premio letterario Mondofuturo, che prende il nome dal noto ciclo di incontri Fanta+Scientifici che La Cappella Underground organizza in concomitanza con il Trieste Science+ Fiction Festival, premia il miglior libro di fantascienza originale, scritto in lingua italiana e non tradotto, pubblicato in prima edizione in Italia nel 2023. Al concorso possono partecipare singoli autori e case editrici, candidando massimo tre opere (romanzi/racconti o raccolta di racconti) a tema fantascienza o riconducibili a tale tema, anche se non appartenenti a una specifica collana editoriale. È possibile candidare le opere entro e non oltre il 30 giugno 2024. Al seguente link è disponibile il regolamento: PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO. Il Comitato organizzatore, composto da Area Science Park e da La Cappella Underground, selezionerà tra le candidature ricevute tre opere che meglio rispondano ai seguenti criteri: visione scientifica, tecnologica e sociale del racconto; originalità dell’opera; qualità della scrittura. I tre libri finalisti saranno, poi. sottoposti alla valutazione di una giuria di esperti, composta da giornalisti, scienziati ed esperti di fantascienza, che ne decreterà il vincitore. La cerimonia di consegna del Premio letterario Mondofuturo e l’attribuzione di eventuali menzioni speciali avverranno durante il “Trieste Science+Fiction Festival”, in programma nel capoluogo giuliano dal 29 ottobre al 3 novembre 2024.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
24.06.2024
Il risultato della nuova residenza artistica di Area Science Park presentato al MEET Digital Culture Center
Regenerative Symphony, l’installazione realizzata a seguito della residenza artistica in Area Science Park, è stata presentata durante la quinta edizione del New Atlas of Digital Arts, l’evento internazionale che si è svolto dal 20 al 21 giugno al MEET Digital Culture Center di Milano, e che mira a promuovere e indagare gli scenari della creatività digitale, evidenziando il potenziale degli esperimenti creativi immersivi come possibili motori di innovazione culturale, sociale ed economica. Durante l’evento, parte del progetto S+T+ARTS in the City, oltre alla presentazione dell’opera, si sono susseguite una serie di testimonianze di istituzioni e attori europei, offrendo una panoramica sullo stato dell’arte e sugli sviluppi delle tecnologie legate alle esperienze immersive. Con Regenerative Symphony, Daria Jelonek, tedesca, e Perry-James Sugden, inglese, dello Studio Above&Below hanno realizzato un’installazione audiovisiva interattiva generata da un modello di intelligenza artificiale che utilizza l’autoanalisi, il monitoraggio dei minerali e l’analisi di mercato della regione settentrionale dell’Italia come dati di input, per riconoscere, decidere e prevedere gli output di un’installazione modulare immersiva. L’opera è stata realizzata grazie al coinvolgimento diretto dei ricercatori di Area Science Park che, durante le settimane di residenza, hanno collaborato con gli artisti, fornendo loro ispirazione, materiali e risorse a partire dalle proprie ricerche. In particolare sono stati coinvolti i team del Laboratorio LAME, che hanno illustrato loro i propri risultati di ricerca nell’ambito dei materiali innovativi e delle nanotecnologie, e Francesca Cuturello e Tommaso Rodani del Laboratorio di Data Engineering LADE, con il quale gli artisti hanno di fatto elaborato il modello matematico alla base dell’opera immersiva. Durante le settimane di residenza in Area Science Park, inoltre, gli artisti hanno potuto ispirarsi visitando i laboratori di Elettra Sincrotrone, dove hanno ascoltato dalla voce dei ricercatori, i più sfidanti progetti di ricerca dell’Ente nel settore dei materiali. “Regenerative Symphony è un’opera d’arte che esplora un futuro (2030-2050) in cui i minerali critici, elementi rari essenziali per le tecnologie moderne, sono riciclati invece di essere estratti – spiegano gli autori – Questo scenario sfida le attuali difficoltà nel riciclaggio di tali minerali. L’installazione utilizza un modello di intelligenza artificiale che lavora con dati di materiali sintetici e naturali per visualizzare questo futuro rigenerativo. L’opera d’arte si manifesta come una proiezione generativa, che rivela la bellezza del riutilizzo attraverso la metafora delle sinfonie sonore. I visitatori possono interagire con l’installazione, regolando la visualizzazione attraverso dati predittivi delle risorse materiali su un iPad”. Il pubblico può, infatti, interagire con l’opera creando nuovi oggetti a partire dal riciclo di altri e grazie a fonti di energia sostenibili. Il modello di AI reagisce alle richieste, individuando differenti soluzioni, tra cui il riciclo di materiali critici da rifiuti elettronici inutilizzati o decisioni di design alternative. Durante il calcolo, l’esperienza digitale nello spazio viene riorganizzata, portando a un nuovo e diverso ambiente immersivo. A conferma di come ogni nostro gesto può avere un impatto concreto sulla salute del nostro Pianeta.
Comunicati Stampa Infrastrutture di ricerca
12.06.2024
Startup Marathon quinta edizione: cresce il contest per le imprese innovative, al via un programma per il matching B2B
Una competizione sempre più larga tra le startup più innovative di tutta Italia e un nuovo programma studiato per intercettare i bisogni di innovazione delle grandi corporate e delle pmi del Paese. Prende il via l’edizione 2024 di Startup Marathon, iniziativa che vede protagoniste startup, pmi innovative e spin-off universitari promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. Con un’importante novità: al contest tradizionale si affianca il programma Open innovation B2B, che permetterà alle aziende corporate partner della manifestazione di presentare le proprie challenge di innovazione a cui risponderanno le startup. Per entrambi i programmi a “presentare” le startup sarà la rete italiana delle organizzazioni che lavorano allo sviluppo di impresa – incubatori, acceleratori, università e non solo. Saranno loro, attraverso uno scouting interno, a candidare ai due programmi alcune delle startup, pmi innovative e spin-off che supportano. Nel corso del programma Open innovation B2B le startup saranno valutate in base alla capacità di rispondere alle esigenze espresse dai partner. Alle realtà con le proposte più interessanti sarà poi data la possibilità di accedere, nel corso dell’autunno, a degli incontri one-to-one con le corporate per presentare direttamente il proprio progetto di innovazione. Il contest tradizionale segue un percorso più articolato. Incubatori, acceleratori di impresa, università e altre organizzazioni che supportano imprese innovative hanno tempo fino a settembre per aderire secondo le modalità indicate sul sito startupmarathon.it. Una volta candidate dalle loro organizzazioni di riferimento, una prima selezione di startup presenterà il proprio video pitch a una platea di investitori e imprenditori durante lo Startup Marathon Digital Day, in programma il 24 ottobre nell’ambito della rassegna DIGITALmeet. Durante l’evento verranno selezionate le 10 finaliste che si sfideranno in una pitch competition il 26 novembre nella Tower Hall UniCredit di piazza Gae Aulenti a Milano. A valutare i progetti sarà una giuria di esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network. Le realtà vincitrici saranno accompagnate in un percorso orientato alla ricerca di grant e di finanziamenti, oltre che allo sviluppo di prodotti e servizi in grado di generare fatturato e occupazione. Alla startup vincitrice verrà offerta la partecipazione al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà inserita, così come anche la seconda e la terza classificata, tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie. Verrà assegnato un premio speciale per la migliore startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile, che potrà partecipare al programma di accelerazione internazionale BoostHerUp, organizzato da Area Science Park in collaborazione con Prospera Women. Novità di quest’anno, la classifica delle organizzazioni che supportano e candidano le startup, a cui sarà assegnato un punteggio in base al posizionamento delle loro imprese. Alle prime 3 classificate sarà offerto un accesso privilegiato all’Executive MBA in Business Innovation realizzato dal MIB Trieste School of Management. Lo stesso riconoscimento verrà assegnato comunque a tutte le 10 startup finaliste. «Lo scorso anno la manifestazione è cresciuta sia sotto il profilo quantitativo, con oltre sessanta candidature, che sotto quello qualitativo, visto l’alto livello delle realtà che sono state iscritte», commenta Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «L’introduzione quest’anno del programma Open innovation B2B permette in qualche modo di chiudere un cerchio: non solo proponiamo aziende innovative al mercato, ma intercettiamo direttamente i bisogni di innovazione delle grandi imprese trovando le startup in grado di soddisfarli». Renzo Chervatin, responsabile sviluppo del territorio Nord Est di UniCredit, dichiara: «Grazie a UniCredit Start Lab, la piattaforma di business di UniCredit rivolta alle migliori start up e pmi innovative italiane, UniCredit ha maturato un expertise senza pari nel settore e oggi ci possiamo proporre come partner di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano. Il nostro consolidato supporto a Startup Marathon è l’ennesima dimostrazione concreta del nostro impegno nel sostenere l’innovazione “dal basso” promossa dalle startup, aiutandole a crescere e farsi conoscere, con il grande valore del coinvolgimento a livello nazionale di parchi scientifici, incubatori, università e luoghi dell’innovazione. In particolare, l’introduzione nella partnership dell’Open innovation B2B rende il progetto ancora più concreto offrendo ai nostri partner uno scouting mirato delle migliori realtà innovative». «Fare squadra per innovare e progettare il futuro», dice Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Startup Marathon compie cinque anni e sempre di più rende vincente la formula che mette assieme parchi scientifici, incubatori, luoghi dell’innovazione con le startup. Un cocktail formidabile che lascia traccia sul tessuto più innovativo del nostro Paese. Nascono così le fabbriche di domani e le sfide più stimolanti». Antonio Bassi e Maurizio Caradonna, founder di Startup Marathon, aggiungono: «Siamo molto soddisfatti dell’avvio della quinta edizione di Startup Marathon grazie al successo di quelle precedenti. Un’edizione rinnovata che accanto al tradizionale percorso affianca un’iniziativa di Open Innovation rivolta alle organizzazioni che supportano lo sviluppo d’impresa e alle loro startup partendo dalle esigenze delle aziende partner. Questo rafforza ulteriormente la motivazione che ci ha spinto a creare Startup Marathon e a farla diventare l’hub nazionale dell’ innovazione dove “l’innovazione fa rete”». Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono Katakem, spin-off dell’Università di Catanzaro che accelera lo sviluppo di nuove molecole, CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
07.06.2024
Massimiliano Ciarrocchi nuovo Consigliere di amministrazione di Area Science Park
Massimiliano Ciarrocchi, Direttore Generale di Confindustria regionale e di Confindustria Alto Adriatico, l’Associazione degli imprenditori industriali dei territori di Pordenone, Gorizia e Trieste, è il nuovo Consigliere di amministrazione di Area Science Park. La nomina, in rappresentanza della comunità scientifica ed economica del Friuli Venezia Giulia, è stata fatta dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Ciarrocchi assume anche la carica di Vicepresidente di Area Science Park, subentrando all’imprenditrice Sabrina Strolego. Tra i diversi ulteriori incarichi che riveste attualmente si segnalano: Vice Presidente Vicario della CCIAA Venezia Giulia, Vice Presidente con deleghe di CON.FI.DI Venezia Giulia, Amministratore Unico di Alto Adriatico Real Estate, Presidente di Formindustria Scarl, Componente nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione Lirica Teatro Verdi Trieste, Componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cro Aviano Onlus.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
05.06.2024
A Vienna il lancio dell’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI)
Ieri presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, Palazzo Metternich a Vienna, è stata presentata ufficialmente l’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI) che riunisce gli accademici e i ricercatori italiani che vivono e lavorano in Austria. L’Associazione è nata da un intenso lavoro dell’Addetto Scientifico dell’Ambasciata Amedeo Staiano, iniziato a fine 2022 su iniziativa del precedente Capo Missione, Ambasciatore Stefano Beltrame, e proseguito con identica determinazione dall’Ambasciatore Giovanni Pugliese. Secondo lo Statuto dell’Associazione, l’Ambasciatore d’Italia a Vienna ricopre il ruolo di Presidente Onorario. L’Austria, paese con investimenti in ricerca ben oltre il 3% del PIL e in costante crescita, è un ecosistema scientifico di grande attrazione per i ricercatori italiani. Si stima che la comunità dei ricercatori italiani in Austria sia la terza dopo quella austriaca e quella tedesca, quindi prima comunità scientifica non germanofona del Paese. Ci sono pertanto ottimi presupposti, come ha affermato l’Ambasciatore, perché l’associazione ASSAI costituisca un asset ad alto potenziale di impatto nella diplomazia scientifica tra i due Paesi. ASSAI giocherà pertanto un ruolo fondamentale nella promozione della cooperazione interuniversitaria e degli scambi scientifici tra Italia e Austria, operando in particolare come piattoforma/think-tank per favorire le ricadute nei sistemi scientifici italiano ed austriaco delle esperienze e buone pratiche realizzate e promosse dagli associati. All’evento hanno partecipato i rappresentanti di tre enti di ricerca italiani vigilati dal MUR: la Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Prof. Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Prof.ssa Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park. “L’Austria è un partner strategico per l’Italia e, in particolare, per le istituzioni scientifiche e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo durate l’incontro. “L’Associazione ASSAI sarà uno strumento utile per rafforzare le già numerose collaborazioni tra i due Paesi, in particolare nel settore delle grandi infrastrutture di ricerca per lo studio dei materiali. Tra gli esempi più rilavanti ricordiamo i progetti Horizon Europe, Impress e Riana, nel settore della microscopia, oltre alla pluriennale e consolidata collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste e l’infrastruttura Ceric- Eric”. Molto nutrita e rappresentata la comunità dei ricercatori italiani presenti, circa 150, e numerosi anche i rappresentanti del mondo della ricerca e dell’università per l’Austria, tra cui: la Direttrice Generale per la Ricerca Scientifica e per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, della Scienza e della Ricerca, dott.ssa Barbara Weitgruber, il Presidente dell’Austrian Science Fund (FWF), Prof. Christof Gattringer, i Magnifici Rettori della Technische Universität Wien Jens Schneider e della Wien Universität Sebastian Schütze, il Presidente dell’International Institute for Applied System Analysis (IIASA) Prof. Hans Joachim Schellnhuber, la Vicepresidente dell’Accademia delle Scienze d’Austria (ÖAW), Prof.ssa Ulriche Diebold, il Direttore dell’Institute for Subatomic Physics (SMI) Stefan Meyer, Prof. Eberhard Widmann e il Direttore dell’Institute for High Energy Physics (HEPHY), Prof. Jochen Schieck.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
30.05.2024
Sicurezza alimentare: un passo avanti nei test rapidi per la rilevazione di micotossine
La presenza di micotossine in alimenti e mangimi è un problema per la salute pubblica e la sicurezza alimentare, con effetti nocivi sulle persone e gli animali. Composti tossici prodotti da funghi come Aspergillus, Fusarium e Penicillium, possono contaminare i prodotti durante la coltivazione, il trasporto e lo stoccaggio e, per questo, la messa a punto di test di analisi sempre più rapidi e affidabili è un fattore importante e critico. Gold Standard Diagnostics Trieste, azienda leader nel settore della diagnostica insediata nel parco scientifico di Area Science Park dal 1994, ha sviluppato due nuovi test, SENSIStrip AFLA e SENSIStrip DON, che offrono una soluzione rapida e precisa per la rilevazione delle aflatossine totali e del deossinivalenolo. Il deossinivalenolo, comunemente noto come vomitossina, può avere effetti deleteri sulla salute animale, mentre aflatossine come l’aflatossina B1 sono tra le micotossine più pericolose, conosciute per la loro genotossicità e cancerogenicità. La gestione del rischio associato alle micotossine richiede misure preventive e piani di controllo accurati, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico e resistenza dei funghi ai trattamenti. La regolamentazione italiana e internazionale stabilisce limiti severi per le principali micotossine, rendendo essenziali strumenti diagnostici efficienti. I nuovi di test Gold Standard Diagnostics sono il risultato di un’innovativa applicazione della tecnologia dei lateral flow e consentono di ottenere risultati in soli 7 minuti. Questa velocità è stata raggiunta preservando parametri fondamentali come l’accuratezza e la robustezza, indici di qualità per prodotti basati su questa tecnologia, e rimuovendo l’uso di solventi e plastica non necessaria, in modo da ridurne l’impatto ambientale. “Il nostro team di ricerca ha lavorato instancabilmente per sviluppare questi prodotti, che rappresentano un passo in avanti in termini di performance rispetto alle soluzioni disponibili attualmente,” sottolinea Giulia Rosar, Technical Competence Center Manager. I test SENSIStrip rispondono alle esigenze di aziende agricole, magazzini di stoccaggio, allevatori, aziende del settore alimentare e mangimistico di avere a disposizione kit analitici rapidi, affidabili, sostenibili in termini economici, per poter verificare la qualità dei prodotti e degli ingredienti. “Il lavoro dei nostri ricercatori non è sconnesso da ciò che succede fuori dal nostro laboratorio, ma è legato alla filiera e alle necessità di chi fa le analisi. Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, che non solo migliora l’efficacia dei controlli, ma fornisce una nuova soluzione per gli addetti ai lavori impegnati quotidianamente”, spiega Lorena Tarusha, Product Specialist. La facilità d’uso e rapidità di esecuzione rendono i nuovi test particolarmente adatti per applicazioni in situazioni dove il tempo è un fattore critico e dove è richiesta una risposta immediata per prendere decisioni informate.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
28.05.2024
Innovazione nel campo dei trapianti: una ricerca italiana fa luce sui meccanismi alla base del rigetto nell’allotrapianto epatico
Un passo avanti significativo per la medicina dei trapianti arriva da uno studio pubblicato su “Annals of Hepatology” da un team di ricercatori italiani, facendo luce sui meccanismi molecolari che influenzano il successo degli allotrapianti epatici. L’articolo, frutto della collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus, il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, presenta un’analisi dettagliata dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato. L’allotrapianto – il trapianto di organi o tessuti tra due individui della stessa specie – comporta rischi di rigetto dovuti al riconoscimento del tessuto trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico – quest’ultimo un campo che esamina le modifiche nell’espressione genica che non coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la risposta del ricevente e l’esito del trapianto. I risultati dello studio offrono una nuova comprensione di come i cambiamenti trascrittomici, ovvero le variazioni nella trascrizione del DNA in RNA messaggero, possano contribuire al danno iniziale del fegato trapiantato, alla ricomparsa della malattia cronica o al rigetto dell’organo. Questa ricerca apre nuove prospettive per la prevenzione di queste complicazioni, migliorando così le probabilità di successo degli allotrapianti epatici e la qualità della vita dei pazienti. “Il progetto – afferma Pablo Giraudi della Fondazione Italiana Fegato – ha previsto al momento dell’intervento chirurgico la raccolta di biopsie epatiche e campioni di sangue dai pazienti trapiantati a causa di diverse malattie croniche epatiche (tra le quali: cirrosi epatiche dovute a infezione virali tipo l’epatite C e B, cirrosi alcolica, cirrosi associata alla steatoepatite non alcolica, cirrosi criptogeniche) e l’utilizzo del DNA e RNA ottenuto dalle rispettive biopsie. Le analisi con apposite piattaforme bioinformatiche consentono di avere informazione sull’espressione di geni utili in una terapia personalizzata e biomarcatori diagnostici/prognostici”. “Questo progetto – spiega Danilo Licastro, responsabile Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park – ha consentito di applicare le nostre conoscenze di ricerca in maniera integrata ed organica. Il nostro laboratorio ha prodotto e analizzato le informazioni relative alle sequenze di RNA e allo stato di metilazione del DNA di tutti i campioni forniti dai nostri partner. Il risultato di questo progetto scientifico è stato possibile solo in virtu’ della forte collaborazione tra le due strutture di ricerca e costituisce un passaggio fondamentale per una proiezione dalla ricerca verso un ambito applicativo clinico-diagnostico su vasta scala. Siamo fiduciosi che i risultati di questa sperimentazione costituiscano il punto di partenza di ulteriori studi che coinvolgeranno anche altre istituti internazionali”. “Si tratta di uno studio sperimentale pionieristico – sottolinea il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli – che, generando big data, consentirà la creazione di banche dati, utili ad avviare collaborazioni nel digital health basate su modelli di intelligenza artificiale verso una medicina più personalizzata come, ad esempio, l’uso di immunosoppressori più adatti al paziente in modo da evitare il rigetto dell’organo trapiantato. È anche la conferma che l’interazione tra realtà scientifiche e cliniche permette il raggiungimento di risultati di grande livello”. “La scelta di Area Science Park di potenziare l’investimento in laboratori e tecnologie all’avanguardia va ad accrescere le competenze interne nel settore delle Scienze della vita e rafforza le collaborazioni con le istituzioni di ricerca su grandi progettualità di comune interesse ad elevato impatto sociale” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo. “Il raggiungimento degli obiettivi fissati – afferma il Presidente della FIF Decio Ripandelli – porterà alla continuazione delle importanti relazioni tra i diversi enti coinvolti, per la definizione di nuove linee di ricerca nazionali e internazionali e per la formazione di risorse umane altamente specializzate, con conseguente aumento delle collaborazioni locali ed estere”.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
14.05.2024
L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus
Esigenze e sfide di un mondo, quello delle costruzioni, che negli ultimi anni ha vissuto una grandissima accelerazione non solo grazie alle opportunità emerse attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche per l’introduzione nella filiera produttiva di innovazioni tecnologiche che possono rendere il lavoro, dentro e fuori il cantiere, più sicuro e sostenibile, anche dal punto di vista ambientale. Dal monitoraggio dei dati al gemello digitale, il cosiddetto digital twin, dal BIM all’Internet delle cose, dai materiali smart all’Intelligenza artificiale sono numerosi gli apporti che la scienza e l’innovazione tecnologica possono fornire al comparto dell’edilizia per affrontare le sfide di un futuro in cui la compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico, e la fusione dei saperi, così come annuncia la IV Rivoluzione Industriale, sono sempre più necessarie. Sono questi i temi di cui si è discusso oggi a Trieste, in Area Science Park, nel corso dell’incontro “L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus” organizzato dall’ente nazionale di ricerca e dall’Associazione nazionale costruttori edili del Friuli Venezia Giulia, in cui imprenditori edili, accademici e tecnologi si sono confrontati, partendo da esempi concreti e buone prassi che permettono di guardare al futuro in un modo diverso. L’incontro di oggi, organizzato in occasione del 45° anniversario del rapporto NO LIMITS TO LEARNING del Club di Roma, è stato inserito da ASVIS nel calendario degli eventi dell’VIII edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande mobilitazione della società civile in Italia dedicata ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni. “C’è un’enorme distanza tra la crescente complessità della IV Rivoluzione industriale e la nostra capacità di affrontarla. Un conto è guardare al futuro, un altro è costruirlo, non mancano di certo le difficoltà” ha dichiarato Marco Bertuzzo, Presidente di ANCE FVG “È fondamentale, quindi, su questi temi importanti quanto complessi, fare rete tra istituzioni, associazioni di categoria e aziende, per affrontare insieme il cambiamento”. La collaborazione tra Area Science Park e Ance FVG, avviata nell’ambito delle attività del digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia IP4FVG per la trasformazione digitale delle imprese edili, è proseguita con la realizzazione del primo Laboratorio dell’immaginazione sulle Costruzioni Future (Licof), un esperimento partecipativo che ha coinvolto professionisti e costruttori, esperti di settori diversi per indagare gli scenari futuri del settore dell’edilizia. “I processi di trasformazione digitale e il foresight tecnologico sono da sempre temi di grande interesse per Area poiché si tratta di strumenti trasversali da applicare in diversi settori e utili anche per indirizzare la ricerca e individuare i progetti di innovazione su cui puntare” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo. “Un altro aspetto che ci vede impegnati è la sperimentazione di tecnologie innovative che nascono dalla nostra ricerca nel settore dei materiali per l’energia. All’interno del parco scientifico e tecnologico, un patrimonio di circa 90.000 metri quadrati con 23 edifici, avremo la possibilità di sperimentare l’applicazione di queste tecnologie per una gestione più efficiente e sostenibile degli edifici che ospitano i laboratori”. Dopo i saluti istituzionali a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Alessia Rosolen, si è parlato di scienza e innovazione e del contributo che possono portare al mondo delle costruzioni. Ad aprire il panel Gianluigi Rozza, Delegato al trasferimento tecnologico dell’area matematica della SISSA, che ha presentato le enormi potenzialità che le tecnologie digitali. A seguire il racconto di sfide e progetti in corso di Area Science Park con la presentazione del progetto INFIRE, che prevede la realizzazione di un “progetto pilota” per la decarbonizzazione del sistema di teleriscaldamento del Parco. È stato, inoltre, illustrato il progetto del nuovo edificio X che ospiterà il Laboratorio di Microscopia Elettronica, una facility per le scienze dei materiali e le nanoscienze e sarà costruito con tecniche di bioedilizia presso il campus di Basovizza. A seguire una tavola rotonda a cui hanno partecipato Roberto Gasparetto, CEO AcegasApsAmga, Andrea Cavallari, Vice Presidente ANCE Giovani con delega alla transizione ecologica e Marina Ruggieri, Professore Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma “Tor Vergata” (da remoto). La conclusione dei lavori è stata a cura di Angelica Krystle Donati, Presidente ANCE Giovani. A conclusione dell’incontro, presso la mensa del campus di Padriciano si è tentuto un flashmob a cura degli studenti del dipartimento jazz del Conservatorio Tartini. Sotto la direzione artistica del prof. Mirco Rubegni, i giovani musicisti hanno intrattenuto i presenti, ricercatori e ricercatrici, addetti e addette al mondo della ricerca che operano in Area Science Park, con i seguenti brani musicali: Overture dal nutcracker suite di Duke Ellington, Morning Mood dal Peer Gynt di Duke Ellington, Whisper not di Benny Golson tratto dal disco Whisper Not di Ella Fitzgerald, It’s Only a paper Moon di Harold Arlen tratto dal cd Ella Fitzgerald Sings The Harold Arlen Song Book. “Ospitare una performance musicale a chiusura dell’incontro odierno è stato un ulteriore modo per sottolineare l’importanza della contaminazione dei saperi” ha raccontato Fabio Millevoi direttore di Ance FVG.
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14.05.2024
“La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”
Diffondere la cultura della Cardioprotezione: questo uno degli obiettivi del seminario “La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”, organizzato dalla Fondazione ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta per martedì 21 maggio 2024, alle ore 16:00 presso il Campus di Area Science Park a Basovizza – Edificio Q. Il seminario vuole informare le aziende sulla possibilità di attivare corsi di Cardioprotezione nella propria realtà. La morte Cardiaca Improvvisa colpisce in tutto il mondo solo soggetti sani: un decesso ogni 1.000 abitanti ogni anno, 60.000 in Italia; nella sola città di Trieste avvengono 2 decessi ogni 3 giorni, dagli zero anni in su, a causa della scarsa presenza di punti di Cardioprotezione. Diffondere tale cultura ha quindi l’obiettivo di migliorare le statistiche relative alla morte cardiaca improvvisa. Durante il seminario della durata massima di due ore, che sarà tenuto dal Dott. Walter Rojc, verranno date tutte le informazioni riguardanti i corsi di rianimazione, BLSD e primo soccorso da concordare con aziende o privati cittadini interessati. Sarà possibile partecipare al seminario, fino a esaurimento posti, previa registrazione tramite l’apposito modulo d’iscrizione. Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria all’indirizzo e-mail info@itsvolta.it o al numero 040 3755301.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
10.05.2024
I massimi esperti di p53, la proteina nota per essere il guardiano del genoma, si riuniscono a Trieste per il 19° International Workshop sul tema
Il cancro continua a essere una delle sfide più complesse per la ricerca scientifica, per i sistemi sanitari e per l’intera società. Nel 2022 a livello mondiale i nuovi casi di cancro sono stati circa 20 milioni, e i decessi sono stati 9.7 milioni. Piu del 40% di tutti i casi di cancro presenta mutazioni nel gene TP53 nei tessuti malati. Il gene è infatti responsabile della produzione di uno dei più potenti soppressori tumorali. Sono quindi circa una decina di milioni i pazienti che si stima possono sviluppare, ogni anno, un tumore con mutazioni a carico di questo gene. La proteina p53 è dunque tra le molecole più studiate, anche perché è uno dei bersagli terapeutici più complessi da colpire. Quando il gene TP53 funziona correttamente, la proteina p53 controlla a sua volta una vasta gamma di geni che regolano processi biologici cruciali per mantenere l’integrità del DNA e prevenire lo sviluppo del cancro. per questo ruolo di protettore del materiale genetico, la proteina è stata soprannominata il “guardiamo del genoma”. Tuttavia, quando subisce una mutazione, p53 nelle sue molteplici forme alterate aumenta la probabilità di una crescita incontrollata delle cellule, favorendo lo sviluppo di diversi tipi di tumore. Per esplorare le ultime scoperte e innovazioni legate a TP53 e indagare il suo intricato ruolo nel cancro, nonché il suo potenziale impatto terapeutico, il 19° International p53 Workshop si terrà a Trieste dal 13 maggio al 16 Maggio presso il Trieste Convention Center. Il Workshop riunirà 300 partecipanti provenienti da 49 paesi, sotto la guida del Comitato Scientifico composto da Giannino Del Sal (Università degli Studi di Trieste, ICGEB-Trieste, IFOM-ETS Milano), Lawrence Banks (ICGEB, Trieste), Giovanni Blandino (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Gerry Melino (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”). Tra i 50 relatori saranno presenti gli scienziati che hanno scoperto p53 nel lontano 1979 e coloro che hanno scoperto il ruolo di p53 nella sindrome di Li-Fraumeni (LFS), una malattia genetica ereditaria che predispone a un elevato rischio di sviluppare neoplasie durante tutto il corso della vita. Da oltre quarant’anni p53 è al centro della ricerca oncologica mondiale, e ora ci stiamo avvicinando a sfruttare queste conoscenze per sviluppare nuove terapie antitumorali basate su questo fondamentale oncosoppressore. Il Workshop rappresenta un’opportunità unica per l’aggiornamento e il confronto sui progressi della ricerca sulle diverse forme di p53, nonché sugli approcci più promettenti della medicina di precisione. Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che domenica 12 maggio ha concretamente sostenuto la ricerca sui tumori che colpiscono le donne con l’Azalea della ricerca in occasione della Festa della Mamma, è sponsor di questo importante evento scientifico internazionale.
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08.05.2024
Nuovo Sportello antiviolenza del GOAP in Area Science Park
Quella della violenza sulle donne è un fenomeno strutturale nel nostro Paese (e non solo), che investe anche la città di Trieste. A dirlo sono i numeri del Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti, noto in città come GOAP, attivo con la propria sede principale in via San Silvestro: 5.599 donne che hanno contattato il Centro dal 1999 al 2022; 133 donne e 123 minori ospitati in Case rifugio dal 2002 al 2022; 242 donne e 241 bambini in Case di emergenza dal 2004 al 2022; 367 ospitalità in albergo dal 2010 al 2022. Nel 2023 sono state 352 le donne che si sono rivolte al GOAP, praticamente la media di una al giorno. Con l’obiettivo di realizzare azioni concrete per il riconoscimento e il contrasto di ogni forma di violenza, Area Science Park attiverà, in via sperimentale, presso i Campus di Padriciano e di Basovizza, uno sportello antiviolenza, in collaborazione con le operatrici del GOAP – Centro Antiviolenza di Trieste, aperto al personale del Parco scientifico e tecnologico. Si tratta del primo sportello di questo tipo aperto in Italia da un Ente di ricerca. Le forme di violenza di genere sono di diversa natura e, spesso, di non immediata identificazione e accettazione perché avvengono all’interno di relazioni che dovrebbero basarsi sul rispetto e la fiducia. Riconoscere le dinamiche violente è il primo passo per non diventarne vittima. Un passo significativo verso la costruzione di una società più equa, inclusiva e sicura include anche la riduzione del rischio di violenza sul posto di lavoro, garantendo un luogo sicuro per ricevere le prime informazioni. “La violenza di genere, come risulta dai dati, è un fenomeno diffuso e trasversale che può coinvolgere tutte le donne nella loro vita – sottolinea Maria Ferrara, Vicepresidente del GOAP. Dalla nostra esperienza ultraventennale abbiamo osservato che azioni di sensibilizzazione e di conoscenza del fenomeno fanno sì che un numero sempre maggiore di donne si rivolgano ai centri antiviolenza. Altro fattore che può facilitare lo svelamento è la prossimità di luoghi dove trovare operatrici formate sul tema che possono fornire il supporto e le informazioni necessarie per intraprendere un eventuale percorso di rafforzamento di sé e di allontanamento dalla violenza. La volontà della direttrice Anna Sirica di aprire due sportelli di ascolto nelle sedi di Area, oltre a favorire la richiesta di aiuto delle donne, in particolare le dipendenti, rappresenta un riconoscimento istituzionale del fenomeno della violenza di genere che va combattuta e affrontata nell’ottica di rimuovere quegli ostacoli che le donne quotidianamente incontrano nella loro vita privata e sociale e che impediscono loro una piena realizzazione personale”. “Abbiamo iniziato a lavorare con il centro antiviolenza GOAP nel novembre scorso – spiega il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica – organizzando l’evento intitolato ‘Violenza di genere: conoscere il fenomeno per prevenire le discriminazioni’ e, vista l’importanza del tema, ci è sembrato naturale rendere stabile questa collaborazione stipulando una convenzione triennale, che ci permette di aprire due punti di ascolto del GOAP. La violenza di genere è spesso radicata dove non ce lo aspettiamo e le iniziative che abbiamo individuato rappresentano un impegno concreto nel contrastare soprusi e promuovere relazioni equilibrate e rispettose. Con questa apertura vogliamo contribuire a cambiare atteggiamenti e comportamenti, promuovendo la consapevolezza del rispetto”. Lo sportello, gestito da operatrici professioniste, garantisce l’anonimato e rappresenta un luogo di ascolto per donne che stanno vivendo la violenza o per quante necessitano di un confronto o di un parere. Più in generale, le operatrici condurranno un’attività di prevenzione, informazione, supporto e contrasto alle forme di violenza contro le donne. L’attività si inserisce nel contesto del Piano delle Azioni Positive e per la Parità di Genere 2024-2026 di Area Science Park, nello specifico: Area Tematica 4 “Violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità” – Obiettivo 4.02: Favorire la conoscenza degli strumenti utili al contrasto della violenza di genere e fornire adeguato sostegno per affrontare le situazioni critiche. Lo sportello è aperto ogni secondo e quarto martedì del mese, a partire da maggio 2024. Questo al momento il calendario delle aperture nei campus di Padriciano e Basovizza di Area, dalle ore 9.00 alle 11.00: MAGGIO: 14 (Padriciano) e 28 (Basovizza) GIUGNO: 11 (Padriciano) e 25 (Basovizza) LUGLIO: 9 (Padriciano) e 23 (Basovizza) AGOSTO: 27 (Basovizza) SETTEMBRE: 10 (Padriciano) e 24 (Basovizza) OTTOBRE: 8 (Padriciano) e 22 (Basovizza) L’apertura dello sportello presso uno o l’altro campus segue le date indicate in calendario. È preferibile, ma non obbligatorio, prenotare → via e-mail: info@goap.it (nell’oggetto inserire “Sportello Area” specificando se Basovizza o Padriciano) → al telefono: 040 3478778 Telefono attivo con orari: Lunedì, giovedì e venerdì: 09:00-15:00 Martedì e mercoledì: 12:00-18:00 Sabato e domenica: 9:00-15:00 SCARICA LA LOCANDINA
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