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News

08.09.2022
Economia circolare e nuovi materiali: 40 grandi installazioni di ricerca europee si mettono al servizio delle imprese
Un nuovo progetto in cui sono coinvolte più di 40 grandi infrastrutture di ricerca europee che ha l’ambizioso obiettivo di sviluppare nuovi materiali ad elevata riciclabilità e con funzionalità competitive. Si chiama ReMade@ARI ed è focalizzato, in particolare, sulla ricerca e l’adozione di materiali innovativi per componenti chiave utilizzati in vari settori come l’elettronica, l’imballaggio o il tessile. Al supermercato, per esempio, frutta e verdura sono spesso confezionate in contenitori di plastica per preservarle da urti o prolungarne la durata di conservazione. In futuro, i materiali a base biologica derivati dal legno potrebbero rappresentare un’alternativa sostenibile. Altro ambito di grande interesse è quello del riciclo delle apparecchiature elettroniche. È qui che entra in gioco ReMade@ARI: la ricerca che porta allo sviluppo di nuovi materiali sofisticati si basa fondamentalmente sull’accesso ad importanti infrastrutture di ricerca europee, all’avanguardia a livello mondiale, tra le quali c’è anche Elettra Sincrotrone Trieste. Elettra è tra i partner di progetto della rete ARIE (Analytical Research Infrastructures for Europe) che riunisce 7 network europei fra i quali quelli delle sorgenti di sincrotrone e FEL, di laser e di neutroni. Fornirà supporto scientifico e di elaborazione dei dati presso alcune delle linee di luce di microscopy-imaging selezionate per progetti di ricerca all’avanguardia e scelti da un gruppo di revisione scientifica. Gli scienziati di Elettra saranno inoltre coinvolti nel programma di istruzione e formazione di Re-Made@ARI per giovani ricercatori, creato e condiviso tra i partecipanti al progetto. Già dal marzo del 2020 la Commissione europea ha adottato il nuovo Piano d’azione per l’economia circolare (CEAP), facendone uno degli elementi principali del Green Deal europeo, l’agenda europea per la crescita sostenibile. La transizione dell’UE verso un’economia circolare, oltre a ridurre la pressione sulle risorse naturali e creare crescita e occupazione sostenibili, è anche un prerequisito per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE nel 2050. Il Piano prevede iniziative lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti: si concentra sulle modalità di progettazione, promuove i processi di economia circolare, incoraggia il consumo sostenibile e mira a garantire che i rifiuti vengano reimpiegati e le risorse utilizzate rimangano il più a lungo possibile nel ciclo economico. Secondo questo Piano, si stima che l’industria possa determinare in fase di progettazione di un prodotto fino all’80% del successivo impatto ambientale. Allo stato attuale il modello di produzione lineare offre tuttavia pochi incentivi per rendere i prodotti più sostenibili. Nell’ambito del progetto ReMade@ARI verranno forniti ai ricercatori che lavorano alla progettazione di nuovi materiali riciclabili, strumenti analitici che consentano di esplorare le proprietà e la struttura dei materiali nei minimi dettagli, fino alla risoluzione atomica. Essendo necessario l’utilizzo di metodi analitici più diversi, che prevedono opportune combinazioni di fotoni, elettroni, neutroni, ioni, positroni e campi magnetici elevatissimi, team provenienti dalla ricerca accademica o industriale che lavorano su nuovi materiali riciclabili potranno accedere in modo facile e coordinato alle migliori e più avanzate infrastrutture di ricerca.
Comunicati Stampa economica circolare nuovi materiali Re-Made@ARI Servizi per l'Innovazione
05.09.2022
Ritorna e si rinnova l’annuale premio Bernardo Nobile: premierà brevetti, open science e metodologie d’indagine innovative
Giunto alla sua XVIII edizione, il premio Bernardo Nobile, ritorna nel 2022 in una veste rinnovata. Tradizionalmente legato alle tesi di laurea e dottorato incentrate sull’utilizzo e valorizzazione dei brevetti e dei dati della ricerca, l’edizione 2022 premierà anche tesi collegate ai temi delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che per l’interpretazione e valutazione dei dati e la riflessione sul rapporto tra open science e proprietà intellettuale. I lavori di tesi premiati nel 2022 saranno in totale quattro, e i premi, del valore di 2.500€ ciascuno, saranno distribuiti in base alle tre categorie tematiche individuate dal nuovo bando. Categorie 1 e 2: due premi destinati a tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione . Categoria 3: un riconoscimento riservato a tesi di laurea o di dottorato che abbia utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche. Categoria 4: un premio indirizzato alla tesi che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza. Il premio Nobile, nato come riconoscimento alla professionalità del dott. Bernardo Nobile, creatore e primo responsabile del Centro PatLib di Area Science Park, rappresenta un incentivo con cui Area Science Park si rivolge ai giovani affinché intuiscano, sfruttino e riconoscano il valore informativo dei brevetti, dei dati della ricerca e delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che ne rendono possibile l’interpretazione e valutazione. Per saperne di più: Premio Nobile – Area Science Park Il Premio Nobile in breve Destinatari: laureati e dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da non oltre tre anni alla scadenza del bando Scadenza del bando: le candidature saranno accolte dal 01 settembre al 30 novembre 2022 Premi: quattro i premi del valore di 2.500 euro da assegnare a: Categorie 1 e 2: tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione; Categoria 3: tesi di laurea o di dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di data science e Big Data analytics per l’estrazione di informazioni di valore da fonti bibliografiche; Categoria 4: tesi di laurea o di dottorato di ricerca che abbia affrontato e documentato il dibattito tra Open Data nel settore pubblico e nella ricerca scientifica e privatizzazione della conoscenza Scarica il bando e la domanda di partecipazione   L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: AIDB – Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali e SIS FVG – Scientific and Innovation System of Friuli Venezia Giulia.  
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02.09.2022
Fisica quantistica: eccezionale misurazione delle “oscillazioni di Rabi” grazie al laser FERMI
L’andamento periodico con cui gli elettroni degli atomi scambiano energia con la radiazione laser è noto da quando la teoria è stata presentata per la prima volta nel 1955 da Autler e Townes. Il fenomeno, denominato “oscillazioni di Rabi”, è stato da allora sperimentalmente osservato nei più diversi ambiti della fisica, tuttavia solo per le radiazioni a lunga lunghezza d’onda e questa è tuttora un’osservazione chiave nella comprensione dell’interazione radiazione-materia. Oggi una nuova ricerca condotta da un pool di ricercatori di varie nazionalità e istituti ha permesso di osservare la manifestazione di tali oscillazioni su una scala dieci volte più piccola rispetto al passato. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. L’articolo uscito il 17 agosto che vede Saikat Nandi dell’Istituto Lumiere Matiere di Lione come primo autore, ha coinvolto 29 ricercatori provenienti da Italia, Francia, Svezia e Germania. Gli impulsi laser ad alta intensità necessari per l’esperimento sono stati generati dal laser a elettroni liberi FERMI a Trieste, presso il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste. L’oscillazione coordinata di elettrone e radiazione laser può essere paragonata a un bambino che salta la corda. Quando il bambino è in aria, l’elettrone si trova in un cosiddetto stato eccitato, mentre quando il bambino è a terra, l’elettrone si trova nello stato fondamentale (in inglese, “ground state”, dove “ground” vale letteralmente “suolo”). L’energia del campo laser oscilla, proprio come una corda da salto, e costringe l’elettrone a “saltare”. “La novità sperimentale è che le oscillazioni di Rabi sono state misurate a lunghezze d’onda dieci volte inferiori rispetto a quanto mai raggiunto prima, e questo è stato possibile grazie alla luce ultra brillante di FERMI, ad oggi l’unica sorgente al mondo a possedere la purezza spettrale richiesta.” dice Carlo Callegari, capo della stazione sperimentale “Low Density Matter” dove si sono svolte le misure. FERMI è il Free-Electron Laser gestito da Elettra Sincrotrone Trieste, un laser estremamente innovativo costituito da una struttura sotterranea di 350 metri e basato su un acceleratore lineare di elettroni, operativo per gli utenti dal 2012: è un’eccellenza unica del territorio in cui opera e per l’Italia, e compete a livello globale con tutti i paesi che oggi investono per essere all’avanguardia nella ricerca scientifica nei più svariati campi della scienza. All’esperimento, che è stato possibile condurre proprio grazie alle caratteristiche uniche di FERMI, il team di ricercatori italiani ha contribuito con la messa a punto della macchina, della stazione sperimentale, e con la raccolta dei dati. I risultati ottenuti aprono la strada a misure simili praticamente su tutti gli atomi e le molecole. Dal 22 al 26 agosto si è tenuto al TCC Trieste Convention Center la Conferenza internazionale FEL2022, la quarantesima edizione della Conferenza internazionale dedicata al laser ad elettroni liberi (FEL è acronimo di Free-Electron laser), ovvero il congresso annuale dei massimi esperti di questi laser che rappresentano una delle espressioni più avanzata della tecnologia delle sorgenti di luce. La conferenza, che l’anno scorso è stata rimandata a causa della pandemia, quest’anno ha festeggiato la quarantesima edizione e l’arrivo di circa 300 partecipanti tra ricercatori e aziende collegate, provenienti da tutto il mondo. Organizzata e promossa da Elettra Sincrotrone Trieste, alla cui guida è stato saldamente in questi importanti anni di sviluppo il prof. Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore Delegato, la conferenza prevede oltre a giornate intense di confronto scientifico, anche che 150 dei migliori scienziati che lavorano in altri istituti analoghi visitino FERMI per coglierne le specificità tecniche e le innovazioni che la rendono unica in termini di purezza della luce prodotta.  
Comunicati Stampa FEL fisica quantistica Infrastrutture di ricerca Rabi sincrotrone
26.07.2022
Terza edizione di STARTUP MARATHON®: novità del 2022 l’Academy di preparazione alla competizione organizzata da Area Science Park
Erano 45 tra startup, spin off e imprese innovative, candidati da 23 BSO – Business Support Organization – dislocate in tutta Italia, i partecipanti alla Startup Marathon Academy, prima edizione del percorso formativo, organizzato dagli esperti di generazione di impresa di Area Science Park e dedicato a startupper e giovani imprenditori che si sfideranno “a colpi di videopitch” nella terza edizione della competizione nazionale in programma nel mese di ottobre. STARTUP MARATHON, iniziativa promossa da Area Science Park Unicredit e Fondazione Comunica e in collaborazione con UniCredit Start Lab e DIGITALmeet,  è un’occasione di crescita e visibilità per startup, spin-off e PMI innovative italiane e per le organizzazioni a supporto dello sviluppo d’impresa quali Incubatori, Acceleratori, Parchi Scientifici e Tecnologici e Università. Novità dell’edizione 2022 della manifestazione è l’Academy, un percorso formativo online – svoltosi il 20 e il 21 luglio – strutturato in due mezze giornate in cui i partecipanti hanno avuto modo di capre come realizzare al meglio il video pitch di presentazione dell’idea imprenditoriale e riuscire a promuovere in modo efficace il proprio progetto. A tenere i corsi, supportati dallo staff di Area, Valentina Maltagliati – Elevator Pitch Trainer, e Davide Dall’Acqua – Video & Digital Strategist. La due giorni ha visto grande partecipazione e interesse da parte dei giovani imprenditori e startupper, che si sono detti molti soddisfatti della possibilità di interazione continua e dei consigli ricevuti. Il prossimo step sarà la selezione, da parte della giuria e del comitato scientifico di STARTUP MARATHON, delle 30 realtà finaliste che poi si sfideranno a ottobre. C’è ancora tempo fino al 30 settembre per iscriversi e inviare il proprio video pitch. Per saperne di più sulla Startup Marathon e inviare la candidatura: startupmarathon.it.  
Servizi per l'Innovazione
21.07.2022
BIO Open Lab: una due giorni per fare team
BIO Open Lab è un sistema integrato di strumentazioni di ricerca nel settore delle Life Sciences che mette insieme diversi attori scientifici a livello nazionale, dal Nord al Sud del Paese: Area Science Park e il Consorzio CERIC-ERIC a Trieste, l’Università del Salento e l’Università di Salerno. Il progetto del Rafforzamento del Capitale Umano delle infrastrutture di ricerca che ospitano le strumentazioni prevede anche attività di formazione di figure professionali, giovani ricercatori che in questo settore possono cogliere nuove opportunità. Sono una trentina in tutta Italia gli assegnisti dedicati al progetto e quasi tutti hanno preso parte a una due giorni di lavori a Trieste proprio per scambiarsi esperienze, presentare il proprio lavoro e fare attività di autoformazione. “La due giorni è stata un successo – dice con soddisfazione Stefano Cozzini, Coordinatore Scientifico del progetto BIO Open Lab –, i ragazzi finalmente si sono incontrati di persona, scambiandosi le esperienze scientifiche sviluppate all’interno del progetto, le problematiche incontrate e identificando possibili interazioni e collaborazioni per far sì che l’infrastruttura del BIO Open Lab possa essere messa a disposizione di tutti i ricercatori del Paese e della comunità di CERIC-ERIC. C’è entusiasmo e voglia di collaborare”. Uno dei partner di BIO Open Lab è l’Università del Salento, presso la quale sono quasi ultimate le fasi di installazione e collaudo dell’Holo-TEM, un microscopio olografico a risoluzione atomica che sarà utilizzato per lo studio dei materiali con basso danno da radiazione e il cui impiego porterà un forte avanzamento delle conoscenze in biologia, medicina, farmacologia e altri settori. Altro partner fondamentale di BIO Open Lab è l’Università di Salerno, presso la quale è stata installata strumentazione di spettroscopia di massa all’avanguardia. La spettrometria di massa è al giorno d’oggi la tecnica d’elezione per qualsiasi campo delle scienze biomediche, biofarmaceutiche e con grande impatto clinico, che consente, per esempio, di spiegare il meccanismo d’azione di un nuovo farmaco. Molto soddisfatti della due giorni triestina le assegniste e gli assegnisti presenti. “Sicuramente è stato un evento molto interessante – dice Fabrizio Merciai, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno – che ha fatto interagire gruppi che si trovano dislocati in Italia, un’ottima opportunità di scambio”. “Spero che dopo quest’occasione di conoscerci per la prima volta, il futuro ci riservi una maggiore collaborazione”, aggiunge Lucrezia Valeriani, borsista di ricerca presso il gruppo Ricerca e Innovazione Tecnologica in Area Science Park. “Finalmente abbiamo avuto l’occasione di conoscerci – sottolinea Simona Martano, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento -, di fare rete e soprattutto di poter condividere i nostri progetti e le ambizioni future”. “È stato un evento assolutamente interessante, che ci ha offerto la possibilità di instaurare numerose collaborazioni scientifiche nell’ambito sia di questo progetto che di altri che speriamo verranno in futuro” è la considerazione finale di Emanuela Salviati, assegnista di ricerca del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno.
BIO Open Lab Rafforzamento del Capitale Umano Servizi per l'Innovazione
15.07.2022
Comunicazione quantistica: Area firma una convenzione quadro con Porto di Trieste, Università, Sissa e Consiglio Nazionale delle Ricerche
Utilizzare le proprietà quantistiche per codificare e proteggere dati e comunicazioni in modo assolutamente inviolabile, tramite la cosiddetta crittografia quantistica, è una delle sfide in campo scientifico e tecnologico che avrà maggiore impatto politico e sociale nel nostro futuro. Tutti i Paesi avanzati studiano, infatti, come rendere sicure le proprie comunicazioni, sia terrestri che satellitari, perché saranno sempre più pervasive ed esposte a cyber attacchi. La città di Trieste con alcuni dei suoi centri di formazione e ricerca e il porto compie un passo avanti in questo ambito grazie a un accordo innovativo, unico in Italia, focalizzato proprio sulla comunicazione quantistica. A siglarlo il Porto di Trieste con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’Università degli Studi di Trieste, l’Area Science Park e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR. L’accordo nasce su spinta dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che guarda con particolare interesse a possibili processi di sperimentazione delle nuove tecnologie quantistiche nei settori dei trasporti e della logistica. Partendo dalla convinzione che il Friuli Venezia Giulia è una Regione in cui coesistono centri di eccellenza nel settore della ricerca scientifica con solide collaborazioni internazionali, unitamente a uno dei maggiori hub logistici su scala europea come il porto di Trieste, è stato naturale per l’Autorità di Sistema Portuale attivare un dialogo con le principali Istituzioni di settore. Finalità quella di promuovere nuove iniziative congiunte di studio e di applicazione della comunicazione quantistica nel settore dei trasporti e della logistica portuali. La convenzione costituisce il nucleo di un “cluster” dedicato a tali attività di disseminazione informativa, ricerca, sviluppo tecnologico e test applicativi il cui obiettivo è aprirsi quanto più possibile alla partecipazione di ulteriori soggetti interessati, pubblici e privati, nei settori della R&S&I e del trasporto e della logistica internazionali, con potenziali ricadute anche sul piano delle attività produttive. L’accordo prevede, in particolare, la possibilità di creare partenariati ad hoc per lo sviluppo e l’implementazione di progetti pilota su catene logistiche selezionate di interesse per il sistema portuale dell’Adriatico Orientale. La comunicazione quantistica rappresenta una modalità avanzata per favorire la trasmissione di informazioni e dati in maniera intrinsecamente sicura. Due copie della stessa chiave vengono generate a distanza, mediante lo scambio di singoli fotoni tra i due punti terminali della comunicazione. Se un hacker, ad esempio, tenta di intromettersi nel processo di creazione della chiave per copiarla, inevitabilmente modifica il processo stesso. Questa modifica viene rivelata in tempo reale e il protocollo di distribuzione delle chiavi viene immediatamente interrotto, fino al ripristino della sicurezza nel canale di comunicazione. Si tratta dunque di una tecnologia estremamente promettente grazie ad altissimi livelli di sicurezza che può trovare applicazione sia attraverso la fibra ottica, che lo spazio. Ed è proprio l’estrema rilevanza di soluzioni in grado di permettere lo scambio di dati in modo intrinsecamente protetto a diventare di importanza primaria anche per il funzionamento delle catene logistiche. Tra i firmatari della convenzione la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che nel corso dell’incontro ha dichiarato: “La presenza nei nostri campus di infrastrutture di ricerca e tecnologiche, quali un laboratorio di sequenziamento associato a un data center per l’analisi dei dati di genomica e laboratori per l’analisi della materia alla scala atomica, uniti alle comprovate competenze in scienze della vita e data science, ci permette di avere un approccio multidisciplinare alla ricerca” ha raccontato la prof. Petrillo, che ha poi aggiunto: “Questo approccio lo applicheremo anche nello studio della Quantum Information. Abbiamo, infatti, un programma di studio sulla natura quantistica di processi biologici, come le mutazioni nei virus. Le nostre competenze e infrastrutture saranno al servizio di questa iniziativa”.  
comunicazione quantistica Infrastrutture di ricerca piattaforme tecnologiche
12.07.2022
Infrastrutture di ricerca e per l’innovazione: la programmazione europea
Apostolia Karamali, Head of Unit, R&I Actors and Research Careers, ERA & Innovation, Directorate-General for Research and Innovation della Commissione Europea ha visitato oggi Area Science Park per conoscere le principali attività dell’ente e recarsi presso alcune delle infrastrutture di ricerca presenti nei campus. Accolta dalla Presidente di Area, Caterina Petrillo, e dal direttore della Struttura Ricerca e Innovazione, Stephen Taylor, Karamali ha incontrato anche Lawrence Banks, Direttore Generale dell’ICGEB-International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, Alfonso Franciosi, Presidente e CEO di Elettra Sincrotrone Trieste, Giorgio Paolucci, delegato italiano della General Assembly di CERIC-ERIC, Giorgio Rossi, coordinatore dell’infrastruttura di ricerca per le nanoscienze NFFA-Trieste e NFFA-Europe e Salvatore La Rosa, capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Università e Ricerca (MUR). L’incontro non è stato solo un’occasione per conoscere l’ecosistema di infrastrutture, laboratori e aziende presenti in Area, ma anche per discutere di opportunità e strategie da sviluppare in ambito europeo. Karamali ha, infatti, presentato le priorità e le prossime azioni che la Commissione Europea intende intraprendere per rafforzare il ruolo delle infrastrutture di ricerca e dell’innovazione e svilupparne l’integrazione con le piattaforme tecnologiche. A conclusione dell’incontro, la delegazione ha visitato presso il campus di Basovizza laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, il Sincrotrone “Elettra” e il Free Electron Laser Fermi.
Infrastrutture di ricerca infrastrutture di ricerca innovazione
11.07.2022
L’arte incontra la scienza in Area Science Park
Un’animazione immersiva e interattiva, un universo fantascientifico in cui gli esseri umani condividono le risposte immunitarie con tutte le altre specie colpite dall’inquinamento da microplastiche. È questo il progetto “The Sentinel Immune Self” dell’artista danese Sissel Marie Tonn vincitrice della residenza ospitata in Area Science Park e presentata venerdì 8 luglio in anteprima nel campus di Basovizza. La residenza artistica è organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano e fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma S+T+ARTS (Science + Technology + Arts), un’iniziativa della Commissione Europea nata nell’ambito di Horizon 2020 che promuove spazi di collaborazione ibrida tra scienza, tecnologia e arte. Una sperimentazione per Area Science Park che, grazie alla contaminazione tra arte e scienza, intende esplorare nuovi paradigmi per generare innovazione e, al contempo, promuovere nuovi scenari in cui l’arte e la cultura si fanno interpreti delle trasformazioni che la scienza introduce nella vita di tutti i giorni. L’artista sta ricreando un’allegoria dei processi di evoluzione, che intende mettere in guardia rispetto alle conseguenze profonde degli inquinanti sul nostro organismo e sul nostro ecosistema. L’idea è nata grazie anche al confronto con i ricercatori dei laboratori di genomica ed epigenomica e del Data Center Orfeo di Area Science Park, a partire dalla domanda: “come possiamo preservare l’evoluzione delle specie migliorando la capacità delle comunità di essere resilienti quando sfidate dalla diversità?”. La collaborazione con gli scienziati di Area Science Park è iniziata a partire da febbraio 2022 e ha poi coinvolto anche altri studiosi del sistema della ricerca triestino che, grazie all’ispirazione e all’entusiasmo di Sissel, sono stati coinvolti in una riflessione e riscoperta della complessità e dell’interconnessione intrinseca con il mondo che ci circonda. Uno dei temi centrali dello studio di Sissel Marie Tonn è il limite che separa la nostra percezione del “Sé” da ciò che è “Non-Sé”, ovvero il nostro corpo dagli agenti esterni, siano essi virus, microplastiche o altre forme di vita. Nel lavoro visionario dell’artista, questa barriera è sempre più sfumata e perde la sua forza nel momento cruciale in cui le microplastiche entrano nel corpo umano e nelle cellule che lo costituiscono. Un punto di svolta che sposta il limite di separazione tra le specie, normalmente garantito dal nostro sistema immunitario. Da qui, il tema centrale dell’installazione The Immune Sentinel Self. Un aspetto fondamentale dell’opera sarà la relazione e la sincronizzazione con il visitatore. Attraverso un “biosensore” lo spettatore entrerà in contatto con il mondo sottomarino delle Sentinelle, sincronizzando il proprio battito cardiaco con il loro “sensore immunitario” interno. Questo concetto di sincronizzazione utilizza il modello di Kuramoto, un algoritmo che trova applicazione in moltissimi ambiti della biologia, della fisica e delle neuroscienze computazionali. Il suo impiego nell’opera è uno dei risultati del confronto con i ricercatori di Area Science Park. L’opera dell’artista verrà esposta al pubblico a partire dal prossimo ottobre al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).
Comunicati Stampa Dai nostri campus S+T+ARTS Sissel Marie Tonn The Sentinel Immune Self
11.07.2022
Impresa accademia e politica, il dialogo a più voci per lo sviluppo del territorio: l’evento conclusivo del progetto Interreg Ita-Slo, NANO-REGION
Con un una tavola rotonda all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste organizzata dal Cnr-Iom insieme a tutti i partner progettuali, in collaborazione con Area Science Park, si è chiuso il progetto Interreg Ita-Slo NANO-REGION dedicato all’applicazione delle nanotecnologie in ambito industriale. L’evento ha coinvolto ospiti internazionali in due panel dedicati al tema delle interazioni virtuose tra impresa e accademia, tra presente e futuro. Nel primo si è parlato delle pratiche che sono state e continuano a essere messe in atto, anche nell’ambito del progetto NANO-REGION, per favorire il trasferimento tecnologico; nel secondo panel ci si è soffermati sulle prospettive future e su quale sia il ruolo della deep tech nel produrre una trasformazione del tessuto imprenditoriale e dei suoi modelli di business. E’ stata un’occasione di approfondire le modalità e le possibilità messe in campo da un più efficace dialogo tra scienziati e imprenditori. Nel pubblico, tra gli altri, la Struttura Ricerca e Innovazione di Area Science Park, il dipartimento dell’innovazione di Area Science Park, Friulia – Finanziaria regionale Fvg, Bio4dreams, Urbancenter, l’ILO – Industrial Liaison Office di Elettra, Carnia Industrial Park, Friuli Innovazione, VaniSia, il Polo Tecnologico Alto Adriatico, e altre realtà dal mondo dell’impresa e della ricerca. Tra i panelist sedeva anche Anton Harej, in rappresentanza del governo sloveno, presente nell’ottica di indagare anche quale possa essere il ruolo delle istituzioni nel favorire questa interazione. “La ricerca scientifica ha assunto un ruolo sempre più propulsivo nei processi di innovazione, per questo un progetto del genere ha senso, e lo ha in particolare in quest’area, dove risiedono delle eccellenze scientifiche di tutto rispetto. Proprio qui, sforzarsi di comprendere in che modo mettere a disposizione delle imprese il know-how prodotto nei laboratori di ricerca è uno sforzo fondamentale. Una chiave, ci sembra di avere capito, è proprio nella comunicazione: trovare un lessico comune, riuscire a trovare luoghi, fisici o virtuali, dove incontrarsi e conoscersi. Tutto questo lo abbiamo voluto fare e vogliamo continuarlo a fare, nella profonda convinzione che il tessuto imprenditoriale dinamico presente in questa regione, possa crescere molto e diventare competitivo a livello internazionale” spiega Marco Lazzarino, coordinatore del progetto NANO-REGION e moderatore del primo panel. “Stiamo approcciando una quarta ondata di innovazione, che si presenta come la più trasformativa. Questa rivoluzione si chiama Deep Tech. Il Deep Tech non è semplicemente una tecnologia, bensì un vero e proprio approccio all’innovazione; nonostante sia ancora in una fase iniziale, è chiaro come sia in grado di portare nuove soluzioni. Il suo potere risiede nella capacità di ampliare massicciamente lo spazio delle opzioni a una velocità senza precedenti e di risolvere problemi fondamentali. Questo spazio noi vogliamo attivamente costruirlo, impegnandoci giornalmente nella costruzione di ponti tra i due mondi della ricerca e dell’impresa. Il lavoro da fare è ancora molto, per questo ci auguriamo che NANO-REGION non finisca qui e ci impegniamo a far sopravvivere la rete che abbiamo creato anche nel futuro” aggiunge Carlo Bagnoli, partner di progetto e moderatore del secondo panel. Il progetto rimane attivo, anche dopo la fine dei finanziamenti del programma Interreg, e continua a essere aperto nei confronti delle imprese del territorio. Per maggiori informazioni: https://www.nanoregion.eu/  
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06.07.2022
Opportunità per 5 Startup/PMI del FVG di partecipare al North Star di Dubai 2022
Partecipare a un percorso di preparazione e coaching organizzato da Area Science Park e finalizzato alla partecipazione alla prossima edizione di North Star, la fiera che si svolge a Dubai dal 10 al 13 ottobre 2022 e che offre possibilità uniche di networking internazionale. È questo l’obiettivo della “Call for High Innovative Sustainable Solutions in FVG Region” promossa da UNIDO ITPO Italy e Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto tecnico di Area Science Park, che selezionerà 5 startup o PMI della regione FVG che hanno sviluppato soluzioni tecnologiche innovative e sostenibili. North Star è uno dei più importanti tech shows per le startup e PMI innovative. Un palcoscenico rilevante per le imprese tech che vogliono mettere in mostra i propri prodotti e servizi, con una previsione di oltre 100.000 visitatori. L’evento offre opportunità di networking per connettere investitori e buyers, scoprire punti di vista di esperti industriali, ed accedere a sessioni di contenuti e programmi di mentoring quali YouthX Stage, 10X Stage, ed altro ancora. Il bando è rivolto a giovani imprenditori di PMI, startup e spin-off universitari della regione FVG che si occupano di: tecnologia e innovazione nella trasformazione digitale; fabbrica intelligente e sviluppo sostenibile (tra cui intelligenza artificiale, robotica e tecnologia immersiva); transizione energetica, economia circolare e sostenibilità ambientale; salute intelligente, scienze biologiche; e città intelligenti e mobilità. È possibile candidare soluzioni che si trovano in qualsiasi stadio di sviluppo: dalle idee in fase iniziale ai progetti di ampliamento, nonché alle tecnologie innovative in fase di test e alla raccolta di prove. La call, inoltre, intende dare forma ad un circolo virtuoso tra il settore privato, accademico, finanziario ed istituzionale della regione FVG e gli Emirati Arabi Uniti per supportare i giovani imprenditori e gli ecosistemi di startup. L’iniziativa, infatti, si inserisce nella cornice più ampia del progetto “Innovation Bridge Trieste – Dubai 2020“, realizzato da UNIDO ITPO Italy con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Per partecipare è necessario candidare la propria soluzione entro il 15 luglio 2022 a questo link. La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni si può contattare itpo.rome@unido.org.  
coaching pmi tech Servizi per l'Innovazione spinoff startup
04.07.2022
Area promotore del Master interateneo di I livello in Economia e Scienza del Caffè “Ernesto Illy”
Approccio scientifico e manageriale, forte orientamento alla collaborazione pubblico-privato, specifica formazione accademica sugli aspetti biologici, agronomici, tecnologici ed economici che dalla pianta del caffè conducono al prodotto finale: queste alcune delle caratteristiche distintive del Master Interateneo di I livello in Economia e Scienza del Caffè “Ernesto Illy”, che hanno motivato Area Science Park ad entrare nella partnership che lo sostiene. Tra i compiti istituzionali dell’ente vi è anche quello di promuovere attività di formazione in campo industriale, con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale. Università ed enti di ricerca rappresentano secondo Area Science Park il motore della ricerca scientifica nazionale e il loro compito è elaborare e trasmettere le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione pubblico-privato. Assieme ad Area, le Università di Trieste e Udine, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), illycaffè S.p.A e la Fondazione Ernesto Illy. Il Master si ispira ai valori etici e all’approccio che fu di Ernesto Illy, recependone l’eredità culturale per approfondire e trasmettere il patrimonio di idee, attività e la straordinaria carica innovativa che l’imprenditore ha lasciato quale eredità morale. Il percorso è dedicato a laureati provenienti da tutto il mondo, in una delle classi comprese nell’Area scientifico-tecnologica e nell’Area Umanistico-sociale. Fino al 15 luglio 2022 è possibile richiedere l’aiuto economico destinato a giovani laureati provenienti dai paesi produttori di caffè per la partecipazione alla 12° edizione del Master. Per maggiori informazioni: master@fondazioneilly.org Per saperne di più sul Master: Master in Economia e Scienze del Caffè – Fondazione Ernesto Illy (fondazionernestoilly.org) Per approfondire il programma didattico: MCES-Ernesto Illy – 2021 didactic program (ENG-ITA) (fondazionernestoilly.org)  
Servizi per l'Innovazione
28.06.2022
Open Day della Fondazione ITS A. Volta, il percorso post-diploma che forma i futuri tecnici del settore biomedicale
La Fondazione ITS A. Volta per le Nuove Tecnologie della Vita, dopo il successo dell’Open Day organizzato ad aprile, ha deciso di riaprire le porte dei propri laboratori ai potenziali nuovi studenti per far conoscere le attività formative al passo con l’innovazione nel settore life science. Durante l’Open Day, che si terrà presso l’Edificio Q del campus di Basovizza di Area Science Park nel pomeriggio di giovedì 7 luglio 2022 dalle ore 16:00 alle ore 18:00, sarà possibile approfondire le tematiche delle apparecchiature e dei software biomedicali, delle telecomunicazioni e dell’IoT e visitare LAB3 e LAB3D, i due laboratori che ricreano un ambiente ospedaliero in cui apprendere in modo pratico grazie a tecnologie all’avanguardia come la stampa 3D e le realtà virtuale, aumentata e mista. Oltre alla guida attraverso le varie aule didattiche, i visitatori potranno scoprire numerosi strumenti adoperati dagli studenti durante le lezioni e frutto dei loro progetti, come i robottini (TEMI e JOBOT) o, ad esempio, i visori per la realtà aumentata. Saranno inoltre presenti docenti e studenti (attuali e diplomati) pronti a rispondere a qualsiasi curiosità riguardanti le materie trattate durante ciascun percorso biennale. La Fondazione ITS A. Volta per le Nuove Tecnologie della Vita offre infatti tre percorsi formativi biennali post-diploma, le cui preiscrizioni sono già aperte: corso per Tecnico Superiore per la gestione e la manutenzione di Apparecchiature Biomediche (TAB) corso per Tecnico Superiore per lo sviluppo e la gestione di soluzioni di Informatica Biomedica (TIB) corso per Tecnico Superiore per lo sviluppo e la gestione di soluzioni di telecomunicazioni e IoT in ambito One Health (TOHT) Per partecipare all’Open Day è necessario iscriversi qui. Maggiori informazioni sono reperibili al sito o tramite mail all’indirizzo info@itsvolta.it.
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