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Infrastrutture tecnologiche

Tutte le notizie da Area Science Park

30.05.2025
Contratti di ricerca: in arrivo cinque nuovi ricercatori post-doc
Sono cinque i nuovi ricercatori post-doc che, a partire dal 1° giugno, inizieranno la loro attività presso Area Science Park. Selezionati attraverso un bando pubblico, saranno assunti con i nuovi Contratti di ricerca, che sostituiscono i precedenti Assegni di ricerca. Le posizioni sono state attivate grazie alle risorse del PNRR previste dal Decreto MUR n. 47 del 20 febbraio 2025. I ricercatori selezionati contribuiranno al rafforzamento delle linee di ricerca strategiche dell’Ente e allo sviluppo di progetti ad alto contenuto scientifico e tecnologico, in particolare nei settori delle Life Sciences e della Data Science. Inoltre, supporteranno il consolidamento delle attività dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park. Si tratta di giovani, in maggioranza under 30, con un percorso di dottorato alle spalle ed esperienze formative all’estero. Due di loro inizieranno la propria attività presso il LAAS – Laboratorio di multi-omica Area Sud di Salerno – recentemente destinatario di un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del MUR – occupandosi di lipidomica e metabolomica per lo studio dei meccanismi alla base di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali, e di biologia molecolare applicata alla somministrazione di farmaci in vitro. Un altro ricercatore entrerà nel team del LADE – Laboratorio di Data Engineering di Trieste, portando con sé competenze nell’analisi di modelli di reti neurali profonde e nello studio delle loro rappresentazioni interne tramite metodi geometrici e tecniche di interpretabilità. Infine, due ricercatori rafforzeranno l’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park, contribuendo al coordinamento di team multidisciplinari e alle collaborazioni con utenti industriali in due ambiti strategici per l’Ente: il digitale avanzato e le filiere energetiche verdi, tra cui l’idrogeno e i sistemi energetici complessi. I neo assunti avranno la possibilità di contribuire attivamente a progetti in settori cruciali per l’innovazione scientifica e tecnologica e per lo sviluppo di competenze di frontiera. Per conoscere i laboratori e le attività di ricerca di Area Science Park, visita la sezione dedicata.
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29.05.2025
NAHV: interesse crescente e nuovi progetti industriali
Si è tenuto a presso l’Urban Center di Trieste l’Annual Briefing di NAHV l’iniziativa transnazionale finanziata dalla Clean Hydrogen Partnership attraverso il programma Horizon Europe. La Regione FVG è uno dei partner istituzionali dell’iniziativa insieme al Ministero croato per l’Economia e lo Sviluppo Sostenibile (MINGO) e al Ministero sloveno per l’Ambiente e l’Energia. Il secondo Annual Meeting del Consorzio NAHV ha ospitato quasi 100 delegati in rappresentanza di 37 partner di progetto provenienti Croazia, Slovenia e Italia. Jerneja Sedlar, Coordinatore NAHV, Capo del Dipartimento Sviluppo e Investimenti di HSE, ha descritto i progressi compiuti in particolare a livello di banchi di prova industriali. Complessivamente, 17 progetti industriali “Testbed” sono in fase di sviluppo in diverse località in tutti e tre i paesi partner, sostenuti da una serie di azioni trasversali. Nell’ultimo anno del progetto NAHV Horizon Europe, 2029, i principali operatori del settore di tutti e tre i paesi mirano a produrre fino a 5.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile all’anno da fonti di energia rinnovabili, destinate allo stoccaggio, alla distribuzione e all’uso dell’energia. Si prevede che circa il 20% dell’idrogeno rinnovabile prodotto sarà scambiato tra i paesi partecipanti, creando così un mercato regionale primario per l’idrogeno. L’attuazione di questa ambiziosa iniziativa mira a facilitare l’adozione di soluzioni correlate all’idrogeno e a consentire agli attori dell’ecosistema emergente dell’idrogeno dell’Adriatico settentrionale di produrre, trasmettere, immagazzinare e utilizzare autonomamente l’idrogeno rinnovabile, oltre a promuovere un’ulteriore adozione in futuro. Il consorzio ha preparato una panoramica completa di 17 progetti pilota industriali nella seconda edizione del catalogo dei Testbed NAHV, disponibile sul sito web NAHV.   Formazione dei futuri professionisti ed esperti   Una serie di attività legate all’istruzione sono state indirizzate a promuovere la formazione di futuri professionisti ed esperti nel campo delle tecnologie dell’idrogeno con l’obiettivo di garantire un’istruzione interdisciplinare che copra la scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica, nonché gli aspetti finanziari e sociali delle tecnologie dell’idrogeno. Queste attività sono coordinate dall’Università di Fiume con la partecipazione delle Università di Lubiana e Trieste e dei partner GITONE, ECUBES e META Circularity. Il Consorzio ha avviato la preparazione di programmi di formazione professionale con il sostegno dell’Amministrazione Regionale FVG e dei ministeri sloveno e croato e di altri partner, da finanziare attraverso il Fondo sociale europeo. Lo sviluppo di micro-credenziali per i professionisti del settore della riqualificazione e dell’aggiornamento sarà avviato nell’anno scolastico 2025-26 in collaborazione tra le università coinvolte.   Le attività dello Stakeholder Advisory Forum (SAF)   Alberto Soraci di Area Science Park, che è il Coordinatore dello Stakeholder Advisory Forum (SAF), ha brevemente presentato lo scopo e il funzionamento di questo organismo, che mira a coinvolgere i partner esterni nell’iniziativa per la consultazione, il supporto all’implementazione e a cogliere le potenziali opportunità aggiuntive che emergono attraverso la vita del progetto. “Le attività preparatorie condotte da Area Science Park per il lancio del NAHV AISBL, un’associazione senza scopo di lucro che sarà fondata secondo la legge belga, sono ora avanzate e stanno volgendo al termine”, ha riferito Stephen Taylor, coordinatore strategico del NAHV Joint Working Group, un organo di governance dell’iniziativa NAHV. L’obiettivo del NAHV AISBL è quello di garantire la sostenibilità a lungo termine dei risultati dell’iniziativa e del loro impatto oltre la durata del progetto NAHV Horizon Europe. Questa struttura, aperta ai partner NAHV e ad altri stakeholder interessati, può integrare anche altre iniziative. Dopo la Piattaforma di investimento per l’idrogeno pulito dell’Adriatico settentrionale (NACHIP), lanciata nell’autunno 2024, altre due iniziative di questo tipo hanno ricevuto finanziamenti dall’UE, H2Ready e NASCHA. Tutti questi progetti hanno ricevuto il sostegno del gruppo di lavoro congiunto NAHV nella fase di candidatura e prevedono un’integrazione con la SPV NAHV alla fine del loro ciclo di vita. H2Ready è un’iniziativa bilaterale Interreg Italia-Slovenia a cui sono stati assegnati 700 mila euro di finanziamenti per affrontare la sfida chiave della transizione energetica coinvolgendo i comuni nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni a idrogeno. Il progetto mira a rafforzare il coinvolgimento dei comuni nella transizione energetica, facendo leva sul loro potenziale chiave come intermediari tra le esigenze energetiche, lo sviluppo delle infrastrutture e l’innovazione sociale. In consorzio H2READY di 6 partner guidato da GOLEA, un’agenzia di sviluppo regionale con sede a Nova Gorica, integra il settore pubblico come attore chiave nel garantire una domanda di massa critica di idrogeno. Il North Adriatic Smart Communities Hydrogen Accelerator (NASCHA), guidato da Area Science Park , mira ad accelerare l’innovazione transnazionale nell’ecosistema dell’idrogeno dell’Adriatico settentrionale, convalidando e dimostrando le tecnologie dell’idrogeno rinnovabile in Croazia, Slovenia e Friuli-Venezia Giulia attraverso soluzioni pilota, migliorando la preparazione degli investitori attraverso tre Smart Communities of Practice, due progetti pilota trasversali sullo stoccaggio e la vendita al dettaglio dell’idrogeno, scalabile in tutte le comunità. NASCHA si basa sulle iniziative North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV) e NACHIP, rivolte alle catene del valore dei trasporti e della mobilità, delle aree urbane e agricole. Analogamente a NACHIP, NASCHA ha ricevuto 7,9 milioni di euro di finanziamenti dallo strumento Interregional Innovation Investments (I3) nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), gestito dall’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo per l’innovazione e delle PMI (EISMEA). Photo credit: Mariia Bortiakova
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25.02.2025
Sei borse di studio per la diagnosi delle malattie rare grazie all’IA
Area Science Park apre un bando per l’assegnazione di sei borse di studio rivolte a studenti universitari impegnati nella tesi magistrale nell’ambito del progetto “Supporto alla diagnosi di malattie rare tramite l’intelligenza artificiale”. Il progetto mira a sviluppare strumenti innovativi per l’identificazione precoce delle patologie rare attraverso l’analisi automatizzata dei dati clinici. Le borse di studio, della durata di sei mesi e rinnovabili per un ulteriore semestre, verranno erogate a sostegno della formazione di studenti universitari durante lo svolgimento della tesi magistrale, in uno dei seguenti ambiti tematici: Modellizzazione multimodale con IA, per distinguere le condizioni normali da quelle patologiche attraverso algoritmi avanzati. Gestione e anonimizzazione di database clinici (Electronic Health Records – EHR), con focus sull’interoperabilità e la sicurezza dei dati. Sviluppo di un ecosistema digitale per la ricerca sui dati clinici, integrato con il datacenter ORFEO. I vincitori svolgeranno l’attività di ricerca presso il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park e avranno la possibilità di accedere a un ecosistema tecnologico avanzato, tra cui la piattaforma di calcolo Orfeo. Per partecipare, gli studenti devono essere iscritti a un corso di laurea magistrale in ambiti affini e inviare la candidatura via PEC entro le ore 23:59 del 16 marzo 2025. La selezione avverrà tramite la valutazione dei titoli e un colloquio. Maggiori dettagli e il bando completo sono disponibili qui.
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04.12.2024
Idrogeno: le infrastrutture di ricerca finanziate dal FVG
Con 10 milioni di euro saranno finanziate tutte le proposte progettuali pervenute per il bando idrogeno promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia per creare o ammodernare infrastrutture di ricerca nel settore dell’idrogeno rinnovabile. Le prime quattro in graduatoria verranno interamente finanziate, mentre la restante parte godrà di un contributo parziale e verrà collocata in graduatoria nel caso di futuri stanziamenti di risorse. I progetti presentati hanno come capofila e partner gli enti del Sistema scientifico e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia che da anni operano nell’ecosistema della Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico. Per la gestione delle singole infrastrutture il bando ha previsto costituzione di un advisory board con la presenza di imprese o di rappresentanze delle imprese quali le associazioni di categoria. Primo in graduatoria è l’innovativo progetto Fuse-Open Infrastructure on Future Underground Hydrogen Storage, che creerà un’infrastruttura sperimentale integrata per identificare e modellizzare i potenziali siti di stoccaggio di idrogeno nel sottosuolo (Uhs) e i giacimenti naturali di idrogeno bianco, l’Ogs nel ruolo di capofila lavorerà insieme agli atenei di Trieste e di Udine. I-CAMPUS-H2-Infrastruttura di Ricerca Caratterizzazione Analitica di Materiali-Processi ad uso strategico H2 è il progetto collocatosi al secondo posto in graduatoria e punta a realizzare una piattaforma organica in sinergia con realtà e infrastrutture già operative nel Campus di Basovizza: il Sincrotrone Elettra, i laboratori di Area Science Park e i laboratori del Cnr, che è capofila del progetto. H2SmartLab: infrastruttura di ricerca per idrogeno rinnovabile e tecnologie intelligenti e resilienti è il progetto H2SmartLab presentato da Area Science Park come lead partner insieme a Sissa e Università di Trieste, che prevede la creazione di un’infrastruttura di ricerca avanzata sulla produzione, stoccaggio e utilizzo di idrogeno verde, supportata da un sistema di gestione intelligente basato su un digital twin; E4H2-Efficiency for hydrogen, nato dalla sinergia tra Università di Trieste quale capofila e Università di Udine come partner, riguarda lo sviluppo e potenziamento di un’infrastruttura di ricerca distribuita sul territorio regionale articolata su 4 laboratori volti all’evoluzione di tecniche e soluzioni per il miglioramento dell’efficienza energetica nella filiera dell’idrogeno verde. Infine, IMPACT-H2-Infrastruttura per lo sviluppo di Materiali e Processi Avanzati per Contribuire alla Transizione Energetica nella filiera Idrogeno con capofila l’Università di Udine in collaborazione con quella Trieste. (fonte ARC)
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28.10.2024
Un nuovo dataset per la ricerca sul proteoma gastrointestinale umano
Il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park ha recentemente pubblicato su Nature – Scientific Data un importante articolo riguardante l’annotazione delle sequenze proteiche. Grazie ai progressi tecnologici nel sequenziamento genomico, il numero di sequenze proteiche conosciute è cresciuto esponenzialmente. Molte di queste sequenze provengono da progetti metagenomici che analizzano campioni ambientali e clinici. Tra i dataset più rilevanti in questo ambito, si distingue il catalogo del Proteoma Gastrointestinale Umano Unificato (UHGP), con svariate applicazioni in medicina e biologia. Tuttavia, la limitata annotazione di queste sequenze ne riduce l’efficacia. Per ovviare a questo problema, è stato sviluppato il dataset DPCfam-UHGP, che classifica le sequenze UHGP in famiglie proteiche, che tipicamente raggruppano proteine che condividono la stessa funzione biologica. Il dataset contiene 10.778 famiglie, generate attraverso il clustering DPCfam, un metodo non supervisionato che organizza le sequenze in architetture a singolo o multi-dominio. Questo lavoro, che costituisce parte del lavoro di dottorato di Federico Barone supervisionato da Alessio Ansuini e Alberto Cazzaniga, è un esempio emblematico di interazione proficua tra data management e data science. In questo contesto, la costruzione di un database curato di proteine dell’apparato gastrointestinale ha portato ad una catalogazione più raffinata tramite algoritmi avanzati di machine learning, permettendo di aggiornare nuovamente il database, in un ciclo continuo di feedback interdisciplinare. Il dataset DPCfam-UHGP50, navigabile attraverso un web server, è stato costruito seguendo le migliori pratiche FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) e ha l’obiettivo di favorire nuove scoperte nel campo della metagenomica del tratto gastrointestinale umano. In precedenza, il LADE aveva già prodotto il database DPCfam-UR50 accompagnato da una pubblicazione su PLOS – Computational Biology.
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21.10.2024
Al via il questionario della NAHV per il settore dell’idrogeno
Nell’ambito del percorso di costruzione della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), accrescere il quadro di conoscenza e consapevolezza di tutti gli attori economici e sociali che possono contribuire al suo successo è un passaggio fondamentale. Un contributo importante in questa direzione potrà arrivare dagli esiti del questionario rivolto a un ampio spettro di stakeholder coinvolti nel settore dell’idrogeno e dell’energia, lanciato in questi giorni e utile anche a raccogliere informazioni sulla cooperazione esistente tra aziende, enti di ricerca, associazioni, amministrazioni pubbliche e altre organizzazioni chiave. Il progetto è parte dell’ambizioso piano promosso dalla Clean Hydrogen Partnership per favorire l’evoluzione di un ecosistema di innovazione transregionale che includa Italia, Slovenia e Croazia. “È fondamentale raccogliere feedback diretti dagli attori del settore per costruire una strategia solida per il Joint Action Plan (JAP) – sottolinea Alberto Soraci, referente di Area Science Park per NAHV. Il nostro obiettivo è capire come gli stakeholder collaborano oggi e quali sono le barriere o le motivazioni che influenzano questa cooperazione. Questo ci permetterà di individuare soluzioni concrete per migliorare la collaborazione futura, non solo tra aziende, ma anche tra università, centri di ricerca e amministrazioni pubbliche.” Il questionario sarà distribuito tramite reti di contatti e istituzioni come camere di commercio, incubatori e parchi scientifici. I risultati costituiranno una base per sviluppare nuove iniziative volte a facilitare l’adozione dell’idrogeno nei diversi settori, promuovendo l’integrazione tra ricerca e innovazione, soprattutto negli ambiti difficili da decarbonizzare. La NAHV, con una durata di 72 mesi, prevede 17 progetti pilota che coprono l’intera catena del valore dell’idrogeno rinnovabile. Per saperne di più sul progetto NAHV clicca qui.
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15.10.2024
Nuove frontiere dell’IA per la ricerca sulle proteine
Il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park ha recentemente pubblicato una ricerca innovativa su Bioinformatics che apre nuove prospettive nello studio delle proteine, i mattoni fondamentali della vita. Francesca Cuturello, Marco Celoria, Alessio Ansuini e Alberto Cazzaniga, autori della ricerca, hanno infatti dimostrato come l’intelligenza artificiale possa predire l’impatto delle mutazioni genetiche sulla stabilità delle proteine, contribuendo a comprendere meglio i meccanismi alla base di molte malattie e potenzialmente sviluppare nuovi trattamenti. Il genoma degli esseri viventi muta, infatti, costantemente a causa di agenti esterni o del caso, e questo ci porta ad osservare cambiamenti nelle sequenze delle proteine che essi sintetizzano. Condotto all’interno delle attività del progetto Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC (PRP@CERIC), lo studio utilizza modelli di AI simili a GPT, applicati alla proteomica. Questi modelli si fondano sull’analogia tra una sequenza proteica e una frase, con gli amminoacidi che fungono da “parole”, consentendo di applicare algoritmi addestrati su centinaia di milioni di sequenze proteiche. Grazie a questa tecnica, i ricercatori del LADE sono riusciti a prevedere come piccole variazioni nella sequenza di amminoacidi, come quelle indotte da mutazioni, possano influenzare la stabilità delle proteine. Un aspetto particolarmente innovativo è l’uso del modello MSA Transformer, che sfrutta informazioni sulle relazioni ancestrali tra sequenze proteiche per migliorare la precisione delle previsioni. L’algoritmo sviluppato dal LADE offre prestazioni all’avanguardia e sarà reso disponibile alla comunità scientifica per favorire ulteriori progressi in questo campo. “Prevedere l’effetto delle mutazioni proteiche attraverso l’intelligenza artificiale ci permette di esplorare con grande precisione fenomeni biologici complessi che, fino a poco tempo fa, erano difficili da osservare direttamente – spiega Francesca Cuturello, primo autore della ricerca. –  Questa tecnologia è un passo avanti verso soluzioni terapeutiche innovative per una vasta gamma di malattie.” Il lavoro del team ha già ottenuto ampi riconoscimenti, inclusa l’invito di Francesca Cuturello al prestigioso Research Retreat “Physics of Biological Data Analysis” presso l’Aspen Center for Physics, e sarà presentato in altri centri di ricerca internazionali, come l’ICTP e il Leibniz Center for Informatics. Per saperne di più sulle attività di LADE clicca qui.
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01.10.2024
A Francesco Ortu il Premio per l’Intelligenza Artificiale dell’UniTS
Francesco Ortu è stato insignito del Premio per l’Intelligenza Artificiale dell’Università di Trieste con la Tesi “Interpreting How Large Language Models Handle Facts and Counterfactuals through Mechanistic Interpretability” del Master “Data Science and Scientific Computing”, sviluppata all’interno dell’Istituto Ricerca e Innovazione Tecnologica (RIT) di Area Science Park. Lo studio verte su come i modelli generativi di linguaggio, alla base di ChatGPT, reagiscono quando viene loro proposto un testo contenente delle informazioni false. Il lavoro è stato pubblicato negli Atti del 62° incontro annuale dell’Associazione per la linguistica computazionale e presentato lo scorso agosto a Bangkok durante una delle più importanti conferenze sui temi di Linguistica Computazionale e Intelligenza Artificiale per Linguaggio Naturale. “La ricerca sull’interpretabilità – spiega Francesco Ortu – mira a colmare il divario tra l’approccio empirico e la nostra comprensione scientifica del funzionamento interno dei modelli generativi di linguaggio (LLM). Finora, la maggior parte delle ricerche esistenti in quest’area si è concentrata su come i modelli copiano o richiamano la conoscenza fattuale. Con il nostro studio abbiamo analizzato come l’informazione si propaga all’interno della rete neurale, individuando i “neuroni” che scelgono se promuovere o sopprimere le informazioni false proposte dall’utente”. Congratulazioni a Francesco, con l’augurio di perseguire scoperte entusiasmanti durante il dottorato di ricerca che inizierà a breve presso il Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park.
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