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Un’Hydrogen Valley per l’Alto Adriatico
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Un’Hydrogen Valley per l’Alto Adriatico

La “North Adriatic Hydrogen Valley” è il primo progetto transnazionale per lo sviluppo di una valle dedicata alla filiera dell’idrogeno.

Nato da un accordo tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Croazia e Slovenia, il progetto punta a stabilire un quadro di cooperazione per lo sviluppo di tecnologie di produzione dell’idrogeno green e per identificare nuove fonti di finanziamento.

La collaborazione non solo contribuirà alla transizione verso un ecosistema integrato che coinvolga i settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti, ma permetterà anche di cooperare su ricerca e innovazione, per lo sviluppo di nuove soluzioni come la costruzione di stazioni per il rifornimento e il trasporto di idrogeno.

Ne abbiamo parlato con Rodolfo Taccani, Delegato per il Trasferimento Tecnologico e i Rapporti con le Imprese dell’Università di Trieste.

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Obiettivo decarbonizzazione
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Obiettivo decarbonizzazione

La dipendenza energetica dell’Italia da altri Paesi ci porta a ripensare il nostro sistema di produzione dell’energia attraverso un approccio che consideri un mix di fonti e che dia maggiore rilevanza alle energie rinnovabili nel percorso verso la decarbonizzazione.

In questo processo giocherà un ruolo importante l’idrogeno, che può essere infatti utilizzato sia come combustibile, sia per accumulare l’energia, sia come vettore per alimentare il trasporto.

Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

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Un mercato comune europeo per l’idrogeno
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Un mercato comune europeo per l’idrogeno

La cooperazione internazionale è fondamentale per il raggiungimento della neutralità carbonica: è necessario creare una narrativa comune, una filiera europea integrata che permetta di accrescere la competitività della nostra industria a livello internazionale.

Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

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Le Hydrogen Valley per la transizione H₂
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Le Hydrogen Valley per la transizione H₂

PNRR, Mission Innovation, IPCEI: sono tanti gli strumenti finanziari a disposizione dell’Italia per sostenere la ricerca sull’idrogeno nell’ambito di una transizione ecologica dalle fonti fossili alle energie rinnovabili.

Una parte fondamentale di questo processo sono le Hydrogen Valley, degli ecosistemi che consentono di correlare in modo virtuoso la produzione con la domanda e di creare un’economia basata sull’idrogeno.

Ne abbiamo parlato con Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

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Conoscere, pianificare, preparare la Transizione Ecologica
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Conoscere, pianificare, preparare la Transizione Ecologica

Pianificazione territoriale, analisi di dati, mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Queste alcune delle tematiche di cui si occupa l’Ufficio Studi di Area Science Park, impegnato nella definizione di metodologie per la valutazione dell’impatto del cambiamento climatico sui territori. Ce ne parlano Stefano Alessandrini, Massimiliano Spadaro e Nikola Holodkov.

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Patent and Business intelligence: informazioni di valore per l’impresa
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Patent and Business intelligence: informazioni di valore per l’impresa

Stato dell’arte tecnica e scientifica, scenari di mercato, informazioni brevettuali riguardanti settori o tecnologie di interesse. È quanto offre alle imprese il “Patent and Business Intelligence”, un servizio fornito dalla rete Enterprise Europe Network in collaborazione con il Centro PatLib di Area Science Park, basato sulla raccolta, l’integrazione, l’analisi e l’interpretazione di informazioni utili alla crescita imprenditoriale. Ce ne parlano Lara Di Pace di Area Science Park e Alessandro Pozzato, CEO di ThunderNIL.

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S+T+ARTS: l’intervista a Stephen Taylor sulla contaminazione tra scienza e arte
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S+T+ARTS: l’intervista a Stephen Taylor sulla contaminazione tra scienza e arte

The Sentinel Immune Self, di Sissel Marie Tonn, è il progetto vincitore della residenza artistica che sarà ospitata nei laboratori di genomica ed epigenomica e nel Data Center Orfeo di Area Science Park.

Organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano, la residenza fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma europeo S+T+ARTS, che promuove la collaborazione tra scienza, tecnologia e arte.

“Collaborare con MEET e con gli artisti che hanno partecipato offre al nostro ente la possibilità di esplorare nuovi orizzonti”. – ha detto Stephen Taylor, Direttore della Struttura Innovazione e Sistemi Complessi di Area Science Park, che ha fatto parte della giuria – “Arte e scienza, infatti, condividono il medesimo processo creativo, per questo è fondamentale farli dialogare: lo scienziato può imparare dall’artista nuovi modi di osservare e analizzare i risultati della ricerca e l’artista può immaginare visioni e scenari futuri ispirati dalla scienza per trasmetterli ai cittadini.”

L’artista avrà sei mesi di tempo per completare la sua ricerca e realizzare l’opera che a partire dal prossimo ottobre verrà messa in mostra al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).

Nel video l’intervista a Stephen Taylor sul tema della contaminazione tra scienza e arte

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S+T+ARTS: Sissel Marie Tonn vince la residenza artistica nei laboratori di Area
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S+T+ARTS: Sissel Marie Tonn vince la residenza artistica nei laboratori di Area

Si chiama Sissel Marie Tonn ed è un’artista danese che vive a L’Aia. Il suo The Sentinel Immune Self è il progetto vincitore della residenza artistica che sarà ospitata nei laboratori di genomica ed epigenomica e nel Data Center Orfeo di Area Science Park.

Organizzata in collaborazione con MEET Digital Cultural Center di Milano, la residenza fa parte delle 21 fellowship finanziate in tutta Europa dal programma europeo S+T+ARTS, che promuove la collaborazione tra scienza, tecnologia e arte.

Grazie al confronto con immunologi e tossicologi, Sissel Marie Tonn esplora da alcuni anni i modi in cui gli esseri umani percepiscono, agiscono e sono interconnessi con i propri ecosistemi, spingendo la sua ricerca artistica lì dove i confini tra i nostri corpi e l’ambiente circostante iniziano a confondersi. Con The Sentinel Immune Self, Sissel ci porterà a riconfigurare le nostre nozioni di “sé” per riaccendere questa interconnessione.

Attraverso un’animazione immersiva e interattiva, l’artista ricostruirà un universo fantascientifico in cui gli esseri umani condividono le risposte immunitarie con tutte le altre specie colpite dall’inquinamento da microplastiche. Un’allegoria dei processi di evoluzione, che intende mettere in guardia rispetto alle conseguenze profonde degli inquinanti sul nostro organismo e sul nostro ecosistema.

L’artista avrà sei mesi di tempo per completare la sua ricerca e realizzare l’opera che a partire dal prossimo ottobre verrà messa in mostra al Museo Maxxi di Roma, presso MEET Digital Culture Center a Milano, da Ars Electronica a Linz (Austria) e al ZKM, Center for Art and Media di Karlsruhe (Germania).

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Smart Health: dal progetto CASSIA un supporto nell’assistenza domiciliare a soggetti fragili
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Smart Health: dal progetto CASSIA un supporto nell’assistenza domiciliare a soggetti fragili
Una nuova piattaforma di supporto nell’assistenza domiciliare per la rilevazione, misurazione e trasmissione dei dati necessari al monitoraggio a distanza di persone anziane con sindromi geriatriche a rischio caduta e di persone affette da patologie neurologiche, come Parkinson, attacchi ischemici transitori (TIA) o Ictus, integrata a un prototipo di dispositivo indossabile. È il risultato raggiunto dal progetto CASSIA (Cloud Assisted per la Salute e la SIcurezzA), cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del Programma Operativo Regionale del Friuli Venezia Giulia.
La piattaforma è in grado di rilevare parametri vitali come pressione, temperatura, ossigenazione e dati relativi al movimento, forniti dai sensori domiciliari di passaggio, o dall’innovativo dispositivo indossabile sviluppato da Feature Jam e, grazie al machine learning, può monitorare il livello di attività mantenuta nel tempo dall’assistito, rilevare le cadute e le anomalie nei modelli (pattern) di movimento, limitando così i falsi rilievi di caduta.
Nel video la parola ai protagonisti di Cassia.
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Mycotoxins and food safety
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Mycotoxins and food safety

The contamination of food and feed with mycotoxins is a global threat to food safety and has great public health and economic significance.

Mycotoxin contamination risk is very weather-dependent and the EU food and feed chain knows when to increase controls and when to use technologies to decontaminate grains or other crops produced in the EU.

When commodities like grains, cocoa, coffee, spices, dried fruits, or nuts are imported, however, the risk is unpredictable, and the analytical control system must be vigilant at all times.

We talked about it with Maurizio Paleologo, CEO of Affidia.

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Primi casi di variante Omicron in Friuli Venezia Giulia
AREA vs COVID-19
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Primi casi di variante Omicron in Friuli Venezia Giulia

Nel weekend, tra sabato e domenica, sono stati registrati i primi due casi di variante Omicron in Friuli Venezia Giulia in un uomo residente a Cormons proveniente da Milano e una donna di Ronchi dei Legionari in arrivo dal Ghana.

I due contagiati sono in isolamento e le loro condizioni attualmente sono buone.

I sequenziamenti del virus sono stati effettuati nel Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park.

Ne parliamo con Danilo Licastro, responsabile del laboratorio.

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La Litografia Elettronica: un nuovo impulso alla nanofabbricazione
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La Litografia Elettronica: un nuovo impulso alla nanofabbricazione

La Litografia Elettronica (EBL) è oggi una delle tecniche di fabbricazione chiave per la realizzazione di strutture di dimensione nanometrica, anche su substrati di grandi superfici.

Al CNR-IOM di Trieste in Area Science Park è stato installato un EBL per la produzione di strutture, sensori e dispositivi di dimensioni nanometriche.

Lo strumento è stato acquisito nell’ambito di “NANO-REGION, una rete aperta per l’innovazione”, progetto transfrontaliero Italia-Slovenia che vanta già un’ampia gamma di strumentazioni per le nanotecnologie a disposizione della comunità scientifica e delle imprese.

Ce ne parla Simone Dal Zilio, ricercatore del CNR-IOM.

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