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28.05.2024
Innovazione nel campo dei trapianti: una ricerca italiana fa luce sui meccanismi alla base del rigetto nell’allotrapianto epatico
Un passo avanti significativo per la medicina dei trapianti arriva da uno studio pubblicato su “Annals of Hepatology” da un team di ricercatori italiani, facendo luce sui meccanismi molecolari che influenzano il successo degli allotrapianti epatici. L’articolo, frutto della collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus, il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, presenta un’analisi dettagliata dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato.
L’allotrapianto – il trapianto di organi o tessuti tra due individui della stessa specie – comporta rischi di rigetto dovuti al riconoscimento del tessuto trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico – quest’ultimo un campo che esamina le modifiche nell’espressione genica che non coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la risposta del ricevente e l’esito del trapianto.
I risultati dello studio offrono una nuova comprensione di come i cambiamenti trascrittomici, ovvero le variazioni nella trascrizione del DNA in RNA messaggero, possano contribuire al danno iniziale del fegato trapiantato, alla ricomparsa della malattia cronica o al rigetto dell’organo. Questa ricerca apre nuove prospettive per la prevenzione di queste complicazioni, migliorando così le probabilità di successo degli allotrapianti epatici e la qualità della vita dei pazienti.
“Il progetto – afferma Pablo Giraudi della Fondazione Italiana Fegato – ha previsto al momento dell’intervento chirurgico la raccolta di biopsie epatiche e campioni di sangue dai pazienti trapiantati a causa di diverse malattie croniche epatiche (tra le quali: cirrosi epatiche dovute a infezione virali tipo l’epatite C e B, cirrosi alcolica, cirrosi associata alla steatoepatite non alcolica, cirrosi criptogeniche) e l’utilizzo del DNA e RNA ottenuto dalle rispettive biopsie. Le analisi con apposite piattaforme bioinformatiche consentono di avere informazione sull’espressione di geni utili in una terapia personalizzata e biomarcatori diagnostici/prognostici”.
“Questo progetto – spiega Danilo Licastro, responsabile Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park – ha consentito di applicare le nostre conoscenze di ricerca in maniera integrata ed organica. Il nostro laboratorio ha prodotto e analizzato le informazioni relative alle sequenze di RNA e allo stato di metilazione del DNA di tutti i campioni forniti dai nostri partner. Il risultato di questo progetto scientifico è stato possibile solo in virtu’ della forte collaborazione tra le due strutture di ricerca e costituisce un passaggio fondamentale per una proiezione dalla ricerca verso un ambito applicativo clinico-diagnostico su vasta scala. Siamo fiduciosi che i risultati di questa sperimentazione costituiscano il punto di partenza di ulteriori studi che coinvolgeranno anche altre istituti internazionali”.
“Si tratta di uno studio sperimentale pionieristico – sottolinea il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli – che, generando big data, consentirà la creazione di banche dati, utili ad avviare collaborazioni nel digital health basate su modelli di intelligenza artificiale verso una medicina più personalizzata come, ad esempio, l’uso di immunosoppressori più adatti al paziente in modo da evitare il rigetto dell’organo trapiantato. È anche la conferma che l’interazione tra realtà scientifiche e cliniche permette il raggiungimento di risultati di grande livello”.
“La scelta di Area Science Park di potenziare l’investimento in laboratori e tecnologie all’avanguardia va ad accrescere le competenze interne nel settore delle Scienze della vita e rafforza le collaborazioni con le istituzioni di ricerca su grandi progettualità di comune interesse ad elevato impatto sociale” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo.
“Il raggiungimento degli obiettivi fissati – afferma il Presidente della FIF Decio Ripandelli – porterà alla continuazione delle importanti relazioni tra i diversi enti coinvolti, per la definizione di nuove linee di ricerca nazionali e internazionali e per la formazione di risorse umane altamente specializzate, con conseguente aumento delle collaborazioni locali ed estere”.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
24.05.2024
Borsa di dottorato: Microscopia Elettronica in modalità in situ/in operando e tecniche correlative su materiali per l’energia
Uno degli elementi cruciali per poter rispondere a molte delle priorità nel settore dell’energia è la possibilità di monitorare l’evoluzione delle proprietà elettroniche, strutturali e chimiche dei materiali, in particolare nel campo della catalisi, della conversione e dello stoccaggio dell’energia. Negli ultimi anni, numerosi sono stati gli sforzi volti ad identificare soluzioni tecnologiche innovative per modificare e/o caratterizzare le proprietà dei materiali d’interesse per l’energia e analizzarne l’evoluzione in condizioni realistiche.
Il focus di ricerca di questo programma dottorale, che si svolgerà presso il LAME- Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, è lo sviluppo di approcci correlativi basati sulla combinazione tra microscopia TEM e tecniche spettroscopiche per esplorare le proprietà di diversi sistemi di materiali, in diversi ambienti e sotto diversi stimoli, in condizioni in situ/in operando.
In particolare, l’attività sperimentale riguarderà lo sviluppo di microreattori per approcci combinati che utilizzano la combinazione della microscopio TEM e la radiazione di sincrotrone e sarà svolta in stretta collaborazione con i gruppi di nanofabbricazione e sincrotrone situati all’interno dei centri di ricerca insediati in Area Science Park.
Il candidato ideale dovrà possedere una laurea magistrale in Chimica, Fisica o Scienza dei Materiali, esperienza pregressa in microscopia elettronica, motivazione a lavorare in modo indipendente in un ambiente di ricerca internazionale e buona padronanza dell’inglese. Competenze in simulazioni COMSOL, scripting e analisi dati mediante linguaggi di programmazione rappresentano un valore aggiunto.
Per maggiori informazioni sul programma di ricerca consulta la scheda
Per iscriversi ai dottorati di ricerca dell’Università di Trieste segui il link → Iscriversi a un Dottorato di Ricerca | Università degli Studi di Trieste (units.it)
Infrastrutture di ricerca
Opportunità
20.05.2024
Al via 15 borse di studio da realizzarsi presso le aziende di Area Science Park
Anche quest’anno Area Science Park promuove un bando dedicato esclusivamente alle aziende residenti nel Parco scientifico e Tecnologico (Grandi Imprese, PMI e Start Up), mettendo a disposizione 15 borse di studio per coinvolgere un/una borsista nello svolgimento di un progetto formativo in attività tecnico-scientifica e di ricerca.
Le domande saranno presentate dalle aziende ospitanti, che dovranno aver già individuato la candidata o il candidato a ricevere la borsa di studio di Area Science Park.
I candidati devono essere in possesso di diploma tecnico (incluso ITS) o di laurea, essere disoccupati o inoccupati, e non superare il trentunesimo anno di età.
Puoi consultare le aziende residenti in Area Science Park QUI.
La domanda deve essere presentata dall’azienda ospitante, esclusivamente in formato digitale via PEC, che dovrà aver già individuato la candidata o il candidato idoneo a ricevere la borsa di studio di Area Science Park.
La domanda deve pervenire via PEC entro le ore 12.00 di venerdì 26 luglio 2024.
L’avvio delle borse è previsto per il 16 ottobre 2024.
GRADUATORIE BORSE 2024
Dai nostri campus
17.05.2024
Corso di perfezionamento in Data Management and Curation: opportunità di formazione in Area Science Park per due laureati STEM
Metodologie dell’Open Science, gestione dei dati FAIR-by-design e FAIRification dei dati, utilizzo di strumenti e software per l’acquisizione e l’arricchimento dei metadati e strumenti e metodi per l’analisi preliminare dei dati e dei metadati. Sono le principali competenze che i partecipanti al Master Data Management and Curation acquisiranno al termine del percorso annuale di perfezionamento in lingua inglese, organizzato da Area Science Park, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA e Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Officina dei Materiali( CNR-IOM), nell’ambito delle attività di NFFA-DI e PRP@CERIC, progetti finanzianti dal PNRR* per il potenziamento di infrastrutture di ricerca.
Si tratta di una prima edizione pilota di un master dedicato a giovani ricercatori interessati a sviluppare competenze sulla gestione FAIR dei dati nell’ambito di infrastrutture di ricerca. Il percorso, della durata di circa un anno, è strutturato in due parti: la prima didattica (sei settimane, settembre – ottobre 2024) e la seconda sperimentale da svolgersi presso i laboratori di Area Science Park (sette mesi – da novembre a maggio 2025).
Area Science Park promuove la partecipazione al Master attraverso una manifestazione di interesse pubblicata sul sito istituzionale per individuare due studenti che riceveranno un rimborso forfettario (pari a 15.000 euro) a copertura dei costi.
I requisiti per partecipare sono:
1) essere in possesso di una laurea triennale o magistrale o specialistica o diploma di laurea vecchio ordinamento, in materie scientifiche, ingegneristiche o informatiche o in materie affini o equivalenti;
2) essere in stato di disoccupazione o non occupazione;
3) conoscere la lingua inglese.
Scadenza: 31 maggio 2024.
Informazione in dettaglio sulle due opportunità formative Area Science Park sono disponibile di seguito.
Scarica la presentazione: Master Data Management and Curation
Guarda la registrazione del webinar di presentazione del Master e delle due opportunità offerte da Area Science Park (per problemi di visualizzazione clicca QUI).
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* Missione 4 “Istruzione E Ricerca” – Componente 2 “Dalla Ricerca All’impresa”, Linea Di Investimento 3.1, “Fondo Per La Realizzazione Di Un Sistema Integrato Di Infrastrutture Di Ricerca E Innovazione”, Finanziato Dalla Unione Europea – Nextgenerationeeu, Azione Di Riferimento La 3.1.1 “Creazione Di Nuove Ir O Potenziamento Di Quelle Esistenti Che Concorrono Agli Obiettivi Di Eccellenza Scientifica Di Horizon Europe E Costituzione Di Reti”.
Infrastrutture di ricerca
Opportunità
14.05.2024
L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus
Esigenze e sfide di un mondo, quello delle costruzioni, che negli ultimi anni ha vissuto una grandissima accelerazione non solo grazie alle opportunità emerse attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche per l’introduzione nella filiera produttiva di innovazioni tecnologiche che possono rendere il lavoro, dentro e fuori il cantiere, più sicuro e sostenibile, anche dal punto di vista ambientale.
Dal monitoraggio dei dati al gemello digitale, il cosiddetto digital twin, dal BIM all’Internet delle cose, dai materiali smart all’Intelligenza artificiale sono numerosi gli apporti che la scienza e l’innovazione tecnologica possono fornire al comparto dell’edilizia per affrontare le sfide di un futuro in cui la compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico, e la fusione dei saperi, così come annuncia la IV Rivoluzione Industriale, sono sempre più necessarie.
Sono questi i temi di cui si è discusso oggi a Trieste, in Area Science Park, nel corso dell’incontro “L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus” organizzato dall’ente nazionale di ricerca e dall’Associazione nazionale costruttori edili del Friuli Venezia Giulia, in cui imprenditori edili, accademici e tecnologi si sono confrontati, partendo da esempi concreti e buone prassi che permettono di guardare al futuro in un modo diverso.
L’incontro di oggi, organizzato in occasione del 45° anniversario del rapporto NO LIMITS TO LEARNING del Club di Roma, è stato inserito da ASVIS nel calendario degli eventi dell’VIII edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande mobilitazione della società civile in Italia dedicata ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni.
“C’è un’enorme distanza tra la crescente complessità della IV Rivoluzione industriale e la nostra capacità di affrontarla. Un conto è guardare al futuro, un altro è costruirlo, non mancano di certo le difficoltà” ha dichiarato Marco Bertuzzo, Presidente di ANCE FVG “È fondamentale, quindi, su questi temi importanti quanto complessi, fare rete tra istituzioni, associazioni di categoria e aziende, per affrontare insieme il cambiamento”.
La collaborazione tra Area Science Park e Ance FVG, avviata nell’ambito delle attività del digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia IP4FVG per la trasformazione digitale delle imprese edili, è proseguita con la realizzazione del primo Laboratorio dell’immaginazione sulle Costruzioni Future (Licof), un esperimento partecipativo che ha coinvolto professionisti e costruttori, esperti di settori diversi per indagare gli scenari futuri del settore dell’edilizia.
“I processi di trasformazione digitale e il foresight tecnologico sono da sempre temi di grande interesse per Area poiché si tratta di strumenti trasversali da applicare in diversi settori e utili anche per indirizzare la ricerca e individuare i progetti di innovazione su cui puntare” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo. “Un altro aspetto che ci vede impegnati è la sperimentazione di tecnologie innovative che nascono dalla nostra ricerca nel settore dei materiali per l’energia. All’interno del parco scientifico e tecnologico, un patrimonio di circa 90.000 metri quadrati con 23 edifici, avremo la possibilità di sperimentare l’applicazione di queste tecnologie per una gestione più efficiente e sostenibile degli edifici che ospitano i laboratori”.
Dopo i saluti istituzionali a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Alessia Rosolen, si è parlato di scienza e innovazione e del contributo che possono portare al mondo delle costruzioni. Ad aprire il panel Gianluigi Rozza, Delegato al trasferimento tecnologico dell’area matematica della SISSA, che ha presentato le enormi potenzialità che le tecnologie digitali. A seguire il racconto di sfide e progetti in corso di Area Science Park con la presentazione del progetto INFIRE, che prevede la realizzazione di un “progetto pilota” per la decarbonizzazione del sistema di teleriscaldamento del Parco. È stato, inoltre, illustrato il progetto del nuovo edificio X che ospiterà il Laboratorio di Microscopia Elettronica, una facility per le scienze dei materiali e le nanoscienze e sarà costruito con tecniche di bioedilizia presso il campus di Basovizza.
A seguire una tavola rotonda a cui hanno partecipato Roberto Gasparetto, CEO AcegasApsAmga, Andrea Cavallari, Vice Presidente ANCE Giovani con delega alla transizione ecologica e Marina Ruggieri, Professore Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma “Tor Vergata” (da remoto). La conclusione dei lavori è stata a cura di Angelica Krystle Donati, Presidente ANCE Giovani.
A conclusione dell’incontro, presso la mensa del campus di Padriciano si è tentuto un flashmob a cura degli studenti del dipartimento jazz del Conservatorio Tartini. Sotto la direzione artistica del prof. Mirco Rubegni, i giovani musicisti hanno intrattenuto i presenti, ricercatori e ricercatrici, addetti e addette al mondo della ricerca che operano in Area Science Park, con i seguenti brani musicali: Overture dal nutcracker suite di Duke Ellington, Morning Mood dal Peer Gynt di Duke Ellington, Whisper not di Benny Golson tratto dal disco Whisper Not di Ella Fitzgerald, It’s Only a paper Moon di Harold Arlen tratto dal cd Ella Fitzgerald Sings The Harold Arlen Song Book.
“Ospitare una performance musicale a chiusura dell’incontro odierno è stato un ulteriore modo per sottolineare l’importanza della contaminazione dei saperi” ha raccontato Fabio Millevoi direttore di Ance FVG.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
14.05.2024
“La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”
Diffondere la cultura della Cardioprotezione: questo uno degli obiettivi del seminario “La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”, organizzato dalla Fondazione ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta per martedì 21 maggio 2024, alle ore 16:00 presso il Campus di Area Science Park a Basovizza – Edificio Q.
Il seminario vuole informare le aziende sulla possibilità di attivare corsi di Cardioprotezione nella propria realtà. La morte Cardiaca Improvvisa colpisce in tutto il mondo solo soggetti sani: un decesso ogni 1.000 abitanti ogni anno, 60.000 in Italia; nella sola città di Trieste avvengono 2 decessi ogni 3 giorni, dagli zero anni in su, a causa della scarsa presenza di punti di Cardioprotezione. Diffondere tale cultura ha quindi l’obiettivo di migliorare le statistiche relative alla morte cardiaca improvvisa.
Durante il seminario della durata massima di due ore, che sarà tenuto dal Dott. Walter Rojc, verranno date tutte le informazioni riguardanti i corsi di rianimazione, BLSD e primo soccorso da concordare con aziende o privati cittadini interessati.
Sarà possibile partecipare al seminario, fino a esaurimento posti, previa registrazione tramite l’apposito modulo d’iscrizione.
Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria all’indirizzo e-mail info@itsvolta.it o al numero 040 3755301.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
10.05.2024
I massimi esperti di p53, la proteina nota per essere il guardiano del genoma, si riuniscono a Trieste per il 19° International Workshop sul tema
Il cancro continua a essere una delle sfide più complesse per la ricerca scientifica, per i sistemi sanitari e per l’intera società. Nel 2022 a livello mondiale i nuovi casi di cancro sono stati circa 20 milioni, e i decessi sono stati 9.7 milioni. Piu del 40% di tutti i casi di cancro presenta mutazioni nel gene TP53 nei tessuti malati. Il gene è infatti responsabile della produzione di uno dei più potenti soppressori tumorali. Sono quindi circa una decina di milioni i pazienti che si stima possono sviluppare, ogni anno, un tumore con mutazioni a carico di questo gene. La proteina p53 è dunque tra le molecole più studiate, anche perché è uno dei bersagli terapeutici più complessi da colpire.
Quando il gene TP53 funziona correttamente, la proteina p53 controlla a sua volta una vasta gamma di geni che regolano processi biologici cruciali per mantenere l’integrità del DNA e prevenire lo sviluppo del cancro. per questo ruolo di protettore del materiale genetico, la proteina è stata soprannominata il “guardiamo del genoma”. Tuttavia, quando subisce una mutazione, p53 nelle sue molteplici forme alterate aumenta la probabilità di una crescita incontrollata delle cellule, favorendo lo sviluppo di diversi tipi di tumore.
Per esplorare le ultime scoperte e innovazioni legate a TP53 e indagare il suo intricato ruolo nel cancro, nonché il suo potenziale impatto terapeutico, il 19° International p53 Workshop si terrà a Trieste dal 13 maggio al 16 Maggio presso il Trieste Convention Center.
Il Workshop riunirà 300 partecipanti provenienti da 49 paesi, sotto la guida del Comitato Scientifico composto da Giannino Del Sal (Università degli Studi di Trieste, ICGEB-Trieste, IFOM-ETS Milano), Lawrence Banks (ICGEB, Trieste), Giovanni Blandino (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Gerry Melino (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
Tra i 50 relatori saranno presenti gli scienziati che hanno scoperto p53 nel lontano 1979 e coloro che hanno scoperto il ruolo di p53 nella sindrome di Li-Fraumeni (LFS), una malattia genetica ereditaria che predispone a un elevato rischio di sviluppare neoplasie durante tutto il corso della vita.
Da oltre quarant’anni p53 è al centro della ricerca oncologica mondiale, e ora ci stiamo avvicinando a sfruttare queste conoscenze per sviluppare nuove terapie antitumorali basate su questo fondamentale oncosoppressore. Il Workshop rappresenta un’opportunità unica per l’aggiornamento e il confronto sui progressi della ricerca sulle diverse forme di p53, nonché sugli approcci più promettenti della medicina di precisione.
Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che domenica 12 maggio ha concretamente sostenuto la ricerca sui tumori che colpiscono le donne con l’Azalea della ricerca in occasione della Festa della Mamma, è sponsor di questo importante evento scientifico internazionale.
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Dai nostri campus
08.05.2024
Nuovo Sportello antiviolenza del GOAP in Area Science Park
Quella della violenza sulle donne è un fenomeno strutturale nel nostro Paese (e non solo), che investe anche la città di Trieste. A dirlo sono i numeri del Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti, noto in città come GOAP, attivo con la propria sede principale in via San Silvestro: 5.599 donne che hanno contattato il Centro dal 1999 al 2022; 133 donne e 123 minori ospitati in Case rifugio dal 2002 al 2022; 242 donne e 241 bambini in Case di emergenza dal 2004 al 2022; 367 ospitalità in albergo dal 2010 al 2022. Nel 2023 sono state 352 le donne che si sono rivolte al GOAP, praticamente la media di una al giorno.
Con l’obiettivo di realizzare azioni concrete per il riconoscimento e il contrasto di ogni forma di violenza, Area Science Park attiverà, in via sperimentale, presso i Campus di Padriciano e di Basovizza, uno sportello antiviolenza, in collaborazione con le operatrici del GOAP – Centro Antiviolenza di Trieste, aperto al personale del Parco scientifico e tecnologico. Si tratta del primo sportello di questo tipo aperto in Italia da un Ente di ricerca. Le forme di violenza di genere sono di diversa natura e, spesso, di non immediata identificazione e accettazione perché avvengono all’interno di relazioni che dovrebbero basarsi sul rispetto e la fiducia. Riconoscere le dinamiche violente è il primo passo per non diventarne vittima. Un passo significativo verso la costruzione di una società più equa, inclusiva e sicura include anche la riduzione del rischio di violenza sul posto di lavoro, garantendo un luogo sicuro per ricevere le prime informazioni.
“La violenza di genere, come risulta dai dati, è un fenomeno diffuso e trasversale che può coinvolgere tutte le donne nella loro vita – sottolinea Maria Ferrara, Vicepresidente del GOAP. Dalla nostra esperienza ultraventennale abbiamo osservato che azioni di sensibilizzazione e di conoscenza del fenomeno fanno sì che un numero sempre maggiore di donne si rivolgano ai centri antiviolenza. Altro fattore che può facilitare lo svelamento è la prossimità di luoghi dove trovare operatrici formate sul tema che possono fornire il supporto e le informazioni necessarie per intraprendere un eventuale percorso di rafforzamento di sé e di allontanamento dalla violenza. La volontà della direttrice Anna Sirica di aprire due sportelli di ascolto nelle sedi di Area, oltre a favorire la richiesta di aiuto delle donne, in particolare le dipendenti, rappresenta un riconoscimento istituzionale del fenomeno della violenza di genere che va combattuta e affrontata nell’ottica di rimuovere quegli ostacoli che le donne quotidianamente incontrano nella loro vita privata e sociale e che impediscono loro una piena realizzazione personale”.
“Abbiamo iniziato a lavorare con il centro antiviolenza GOAP nel novembre scorso – spiega il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica – organizzando l’evento intitolato ‘Violenza di genere: conoscere il fenomeno per prevenire le discriminazioni’ e, vista l’importanza del tema, ci è sembrato naturale rendere stabile questa collaborazione stipulando una convenzione triennale, che ci permette di aprire due punti di ascolto del GOAP. La violenza di genere è spesso radicata dove non ce lo aspettiamo e le iniziative che abbiamo individuato rappresentano un impegno concreto nel contrastare soprusi e promuovere relazioni equilibrate e rispettose. Con questa apertura vogliamo contribuire a cambiare atteggiamenti e comportamenti, promuovendo la consapevolezza del rispetto”.
Lo sportello, gestito da operatrici professioniste, garantisce l’anonimato e rappresenta un luogo di ascolto per donne che stanno vivendo la violenza o per quante necessitano di un confronto o di un parere. Più in generale, le operatrici condurranno un’attività di prevenzione, informazione, supporto e contrasto alle forme di violenza contro le donne.
L’attività si inserisce nel contesto del Piano delle Azioni Positive e per la Parità di Genere 2024-2026 di Area Science Park, nello specifico: Area Tematica 4 “Violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità” – Obiettivo 4.02: Favorire la conoscenza degli strumenti utili al contrasto della violenza di genere e fornire adeguato sostegno per affrontare le situazioni critiche.
Lo sportello è aperto ogni secondo e quarto martedì del mese, a partire da maggio 2024.
Questo al momento il calendario delle aperture nei campus di Padriciano e Basovizza di Area, dalle ore 9.00 alle 11.00:
MAGGIO: 14 (Padriciano) e 28 (Basovizza)
GIUGNO: 11 (Padriciano) e 25 (Basovizza)
LUGLIO: 9 (Padriciano) e 23 (Basovizza)
AGOSTO: 27 (Basovizza)
SETTEMBRE: 10 (Padriciano) e 24 (Basovizza)
OTTOBRE: 8 (Padriciano) e 22 (Basovizza)
L’apertura dello sportello presso uno o l’altro campus segue le date indicate in calendario.
È preferibile, ma non obbligatorio, prenotare
→ via e-mail: info@goap.it (nell’oggetto inserire “Sportello Area” specificando se Basovizza o Padriciano)
→ al telefono: 040 3478778
Telefono attivo con orari:
Lunedì, giovedì e venerdì: 09:00-15:00
Martedì e mercoledì: 12:00-18:00
Sabato e domenica: 9:00-15:00
SCARICA LA LOCANDINA
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
07.05.2024
Strumentazioni di ultima generazione e nuove assunzioni per la sede di Salerno di Area Science Park
Con l’intento di rafforzare le proprie capacità di ricerca nei settori della genomica, epigenomica, transcrittomica e metabolomica, Area Science Park ha assunto personale dedicato e acquisito nuove strumentazioni destinate ai laboratori ospitati presso l’Università di Salerno, sede sud dell’ente nazionale di ricerca.
L’acquisto delle nuove strumentazioni e l’assunzione del personale sono stati possibili grazie ai fondi PNRR del Ministero dell’Università e della Ricerca e, in particolare, al finanziamento del progetto PRP@CERIC – Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade, di cui Area Science Park è coordinatore nazionale, che destinava il 40% degli investimenti al Sud. Obiettivo di PRP@CERIC è realizzare un’infrastruttura di ricerca altamente specializzata, unica in Europa, che integri strumentazione e competenze in biologia, biochimica, fisica, bio-elettronica, virologia, genomica, bio-informatica e scienza dei dati per studiare agenti patogeni di origine umana, animale o vegetale e intervenire rapidamente nel contrasto alla diffusione di nuovi possibili focolai.
L’investimento complessivo per l’upgrade di strumentazione già installata e per l’acquisizione e installazione di nuovi macchinari presso la sede sud di Area è pari a circa 1,5M€. Si tratta di attrezzature di ultima generazione per la preparazione, il trattamento e la conservazione di campioni e librerie funzionali a indagini multiomiche, fondamentali sia per la ricerca che per la diagnostica e la clinica.
Per quanto riguarda il personale, a oggi i ricercatori assunti a tempo determinato sono 2, il dott. Livio Muccillo e la dott.ssa Francesca De Falco; altre due figure professionali, un ricercatore e un data engineer/bioinformatico, saranno selezionate entro l’anno. È stato, inoltre, assunto come primo ricercatore a tempo indeterminato per coordinare le attività del laboratorio, il dott. Danilo Licastro.
In una recente visita a Salerno il Direttore Generale di Area Science Park, la dott.ssa Anna Sirica ha avuto modo di recarsi presso i laboratori del sud e incontrare i neoassunti. “È importante che ci sia una stretta sinergia tra i ricercatori che operano a Salerno e quelli che lavorano a Trieste presso il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, affinché si sentano parte di un’unica squadra che persegue obiettivi condivisi” ha commentato il Direttore Sirica a margine della visita “Per questa ragione promuoviamo, ogni volta che è possibile, incontri in presenza in entrambe le sedi; la mobilità e lo scambio sono da sempre valori che caratterizzano il mondo della ricerca e questo vale anche per gruppi che lavorano per lo stesso centro di ricerca, ma in sedi diverse”.
Infrastrutture di ricerca
06.05.2024
Una delegazione di parlamentari della Stiria in visita ad Area Science Park
Visita in Area Science Park di una delegazione di parlamentari e rappresentanti governativi della regione austriaca della Stiria, guidata dai presidenti del Parlamento regionale Manuela Khom e Gerald Deutschmann. Ad accoglierli, la Vicepresidente di Area e Console Onorario dell’Austria a Trieste, Sabrina Strolego, e il Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione, Salvatore La Rosa.
Con una quota di PIL dedicata a ricerca e sviluppo superiore al 5%, la Stiria si è affermata come regione leader per la ricerca e l’innovazione in Europa, attrattiva per imprenditori, investitori e talenti. Questo successo è dovuto alla stretta collaborazione tra imprese, università e istituzioni di ricerca non universitarie.
Dopo una presentazione generale di Area Science Park, sono state illustrate diverse iniziative e attività particolarmente attuali e rilevanti dell’Ente, a partire dal progetto PRP@CERIC che mira a fornire al mondo scientifico, sanitario e industriale competenze e strumenti per lo studio di patogeni umani, animali e vegetali. Altro tema del momento l’Intelligenza Artificiale, con il Laboratorio di Data Engineering (LADE) che svolge ricerca e sviluppo in questo campo e in quello del Data Management, per estrarre conoscenza dai dati prodotti nei laboratori di genomica e di microscopia di Area.
È stato presentato il progetto transnazionale “NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley” che mira a sviluppare un ecosistema economico e industriale basato sull’applicazione e diffusione di tecnologie dell’idrogeno, mentre sul fronte della digitalizzazione si è parlato delle potenzialità della Piattaforma Industriale per la Regione FVG – IP4FVG e dell’IP4FVG-EDIH European Digital Innovation Hub, iniziative che hanno l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio.
Infine, sul versante della creazione di impresa, sono stati illustrati i programmi per lo sviluppo di startup innovative nei settori deep tech come l’Intelligenza Artificiale e l’Aerospazio.
Dai nostri campus
02.05.2024
Al via il progetto Riana per R&S nelle nanoscienze e nelle nanotecnologie
Il progetto europeo RIANA, acronimo di “Research Infrastructure Access in Nanoscience & Nanotechnology”, offre accesso transnazionale a 69 infrastrutture di ricerca europee per la realizzazione di progetti di ricerca competitivi nel campo delle nanoscienze e nanotecnologie. Lanciato ufficialmente il 1° marzo scorso, RIANA mette a disposizione della comunità di utenti una piattaforma variegata di strumentazione all’avanguardia all’interno di 69 infrastrutture di ricerca di 22 Paesi europei, tra cui laboratori con luce di sincrotrone, di microscopia elettronica, laser, con fasci di ioni, di neutroni e clean room nonché risorse di calcolo ad alte prestazioni.
Durante l’evento di lancio, sono stati definiti i passi futuri e il programma per i prossimi quattro anni. L’obiettivo del progetto è fornire accesso interdisciplinare al vasto e diversificato insieme di strumenti disponibili in RIANA per la ricerca e lo sviluppo nelle nanoscienze e nelle nanotecnologie, attraverso un unico portale di accesso. Un team di scienziati fornirà agli utenti un supporto costante, dall’assistenza nella stesura delle proposte al supporto pratico sperimentale e all’analisi dei dati.
RIANA è aperto alla collaborazione con utenti accademici e industriali, tramite un sistema di call aperte, e consentirà la realizzazione di esperimenti multidisciplinari che combinano diverse infrastrutture e tecniche. Questa combinazione di strumenti scientifici aprirà nuove prospettive e consentirà l’espansione della comunità utenti, aprendo la strada a innovazioni nel campo delle nanoscienze e delle nanotecnologie.
Infrastrutture di ricerca
29.04.2024
I ricercatori del Laboratorio di Data Engineering a fianco di nuovi laureati in Matematica, Data Science e Scientific Computing
Congratulazioni a Giada Panerai, Francesco Ortu e Alessandro Pietro Serra per aver portato a termine il loro percorso di laurea magistrale all’Università di Trieste.
Nelle loro tesi, svolte presso il Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, hanno affrontato in modo originale diversi temi all’avanguardia nel campo dell’Intelligenza Artificiale, che spaziano dallo studio della geometria dei modelli di deep learning a ricerche sull’interpretabilità dei modelli generativi di linguaggio.
Nel dettaglio le tesi elaborate, grazie alle quali tutti e tre i candidati hanno raggiunto il massimo dei voti.
→ “Zig Zag Persistence in Neural Network Representations” – di Giada Panerai
Laurea Magistrale in Matematica – Relatori: Matteo Biagetti, Alberto Cazzaniga
Con il suo lavoro di tesi Giada ha applicato alcune innovative tecniche matematiche per studiare il funzionamento delle reti neurali sui cui si fondano celebri modelli di apprendimento odierni, alla base anche di chatGPT. Lo studio individua promettenti relazioni tra gli spazi geometrici su cui operano le reti, che permetteranno di comprendere più a fondo il funzionamento delle reti neurali.
→ “Interpreting How Large Language Models Handle Facts and Counterfactuals through Mechanistic Interpretability” – di Francesco Ortu
Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing – Relatori: Alberto Cazzaniga, Diego Doimo
La tesi di Francesco studia come i modelli generativi di linguaggio, alla base di ChatGPT, reagiscono quando viene loro proposto un testo contente delle informazioni che contraddicono la conoscenza contenuta nel modello. Francesco analizza come l’informazione si propaga all’interno della rete neurale, inidividuando i “neuroni” che scelgono se promuovere o sopprimere le informazioni contraddittorie proposte dall’utente.
→ “A Geometric Interpretation of Few Shot Learning and Finetuning in Language Model Representations” – di Alessandro Pietro Serra
Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing – Relatori: Alberto Cazzaniga, Diego Doimo
I modelli di linguaggio possono imparare sia direttamente dalle istruzioni scritte dall’utente, sia a seguito di uno specifico allenamento (“fine-tuning”) eseguito su analoghe fonti testuali. La tesi di Alessandro studia come questi due metodi modificano il funzionamento interno delle reti neurali, soffermandosi su analogie e differenze nella geometria delle rappresentazioni neurali. I risultati della tesi facilitano la nostra comprensione di come i modelli di Intelligenza Artificiale per linguaggio organizzano al loro interno le informazioni contenute nei dati.
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