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News

05.06.2024
Borsa di dottorato per studiare l’interazione tra SARS-CoV-2 e la cellula infettata
La malattia COVID-19 grave è caratterizzata da una soppressione inefficiente dei primi stadi dell’infezione, seguita da una risposta esacerbata quando ormai il virus ha prolificato nell’organismo, con il risultato di iper-infiammazione, sindrome respiratoria acuta, danno tissutale, insufficienza multiorgano, con effetto a lungo termine, il cosiddetto “Long COVID”. Studi scientifici hanno dimostrato che l’infezione da SARS-CoV-2 compromette l’integrità genomica danneggiando il DNA della cellula i e ne inibisce il processo di riparazione. Con l’intento di capire quali siano i meccanismi che si attivano quando si innesca questo processo e l’interazione tra la malattia e la risposta infiammatoria, in particolare nel contesto delle cellule del sistema nervoso, l’Università di Trieste bandisce la borsa di dottorato “Interaction between SARS-CoV-2 and cellular pathways”, che sarà svolta presso i laboratori di Area Science Park. Il progetto di dottorato ha l’obiettivo di investigare i meccanismi molecolari che si celano dietro il virus-induced DNA damage (VIDD) e il virus-inuced senescence (VIS) nel contesto della neuro-infiammazione e di  caratterizzare l’effetto delle sostituzioni amminoacidiche accumulate con l’evoluzione di SARS-CoV-2. Questo permetterà di comprendere meglio le conseguenze endocrine e paracrine del danno al DNA causato da SARS-CoV-2 e aprirà la strada ai trattamenti farmacologici. Il/la candidato/a ideale ha una laurea in biologia o biotecnologie, esperienza pregressa in un laboratorio di biologia molecolare e buona padronanza dell’inglese. Nel corso del dottorato, il/la candidato/a acquisirà competenze per lavorare in laboratorio di biosicurezza 3, eseguire microscopia confocale e generare proteine ricombinanti. Inoltre, opererà in stretta collaborazione  con il laboratorio di Virologia Molecolare in ICGEB (Trieste), l’IGM-CNR (Pavia) e i laboratori di Genomica ed Epigenomica (LAGE) e di Data Engineering (LADE) di  Area Science Park, nella cornice della Pathogens Readiness Platform (PRP@CERIC). Scadenza per sottoporre la domanda: 13 giugno 2024. Per maggiori informazioni sul programma di ricerca consulta la scheda Supervisore del progetto → Giuditta De Lorenzo Per iscriversi ai dottorati di ricerca dell’Università di Trieste segui il link → Iscriversi a un Dottorato di Ricerca | Università degli Studi di Trieste (units.it)  
Infrastrutture di ricerca Opportunità
05.06.2024
A Trieste dall’1 al 4 ottobre la terza edizione del Big Science Business Forum
L’Italia si appresta a ospitare la terza edizione del Big Science Business Forum (BSBF2024) che si terrà nella città di Trieste dall’1 al 4 ottobre 2024, presso il Generali Convention Center, in Porto Vecchio. Tra le numerose iniziative in calendario, è previsto un fitto programma di incontri, che sarà il coronamento di una intensa attività di promozione, durato quasi due anni tra l’Italia e l’Europa. Sono oltre 150 gli stand dei soggetti istituzionali e delle imprese coinvolti da tutta Europa nello spazio espositivo. Numeri importanti, che si pongono l’ambizioso obiettivo di superare il successo delle precedenti edizioni a Copenaghen e Granada, dove circa 1.000 delegati provenienti da 500 organizzazioni e 30 Paesi si sono riuniti per discutere il futuro del mercato delle Big Science. Il BSBF 2024 è, infatti, promosso dalle dieci principali Big Science Organisations presenti in Europa (BSOs), CERN, ESA, ESO, ESS, ESRF, European XFEL, FAIR, F4E, ILL e SKAO, con il supporto di PERIIA, la rete paneuropea di ILO – Industry Liaison Officers nazionali. La candidatura ITALIANA per ospitare il BSBF 2024 a Trieste in Italia è stata presentata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con ILO Network Italia, composto da rappresentanti di CNR, ENEA, INAF e INFN, di Area Science Park di Trieste e di PromoTurismo FVG. Il Big Science Business Forum 2024 sarà, quindi, un evento focalizzato sul business che riunisce le principali infrastrutture di ricerca presenti in Europa e le aziende internazionali leader dei settori industriali di alta tecnologia e innovazione che collaborano con esse. Obiettivo è quello di ampliare le prospettive future per la creazione di un mercato europeo della Big Science, compresi gli sviluppi tecnologici, gli investimenti economici e facilitare le opportunità imprenditoriali in tutto il continente. Per fare ciò sono stati indetti dal BSBF2024, negli scorsi mesi, una serie di bandi pubblicati sul sito istituzionale, come strumento principale per permettere alle imprese europee di entrare in contatto e partecipare al mercato europeo della Big Science. Ciò ha permesso il coinvolgimento di nuove PMI (selezionate 26 da 14 paesi diversi, tra cui 2 italiane) e la selezione di alcune organizzazioni scientifiche affiliate al BSBF (9 da 5 paesi diversi di cui 3 italiane). A oggi alcuni bandi sono ancora aperti come la Technology Transfer Track Call (TTT Call, scadenza 30 giugno) che servirà a evidenziare le esperienze e proposte di trasferimento tecnologico da un settore all’altro della Big Science. Oppure il bando per selezionare imprese che abbiano già avuto più contratti con diverse BSO per delineare proposte atte a costruire un mercato europeo comune della Big Science, la cosiddetta Big Science Common Market call (BSCM call, con scadenza 18 giugno). Il BSBF2024 che si svolgerà a Trieste il prossimo ottobre rappresenta, quindi, un’opportunità unica di confronto dal vivo, per le imprese e le organizzazioni europee, per partecipare ad un mercato del valore di quasi 10 miliardi di euro all’anno. Fondi gestiti tramite bandi pubblici internazionali direttamente dalle BSOs secondo regole e procedure specifiche che, proprio durante la quattro giorni, i partecipanti avranno modo di approfondire. Dopo il passaggio del testimone alla Regione Friuli Venezia Giulia avvenuto a Granada, sede della precedente edizione, BSBF TRIESTE 2024 è stato presentato ufficialmente a Roma il primo febbraio 2023, dal governatore Massimiliano Fedriga, alla presenza degli assessori Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini. Al suo fianco, in qualità di relatori, i ministri all’Università e alla Ricerca Anna Maria Bernini, alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso e all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il sottosegretario agli Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi e i presidenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche Maria Chiara Carrozza, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Antonio Zoccoli, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Marco Tavani e di Area Science Park Caterina Petrillo. Direttore delle iniziative del BSBF 2024 è Paolo Acunzo (ILO Network Italia, ENEA), in collaborazione con Ketty Segatti, Direttore Delegato del Dipartimento di Formazione e Ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia. Il Big Science Business Forum ha percorso in questi mesi un vero e proprio roadshow in tutta Europa, in collaborazione con InCE (Iniziativa Centro Europea), con incontri istituzionali a Belgrado (27 febbraio 2024), Bratislava (20 marzo 2024), Praga (21 marzo 2024), Varsavia (16 aprile 2024) e Budapest (7 maggio 2024), Zagabria (13 giugno 2024) e Lubiana (14 giugno 2024), alla presenza degli ambasciatori d’Italia e di numerosi stakeholder. Diverse anche le presentazioni del BSBF in ambito scientifico, istituzionale ed imprenditoriale in tutta Italia e in Friuli Venezia Giulia: dagli IOD’23 – Industrial Opportunity Days, promosso da ILO Network Italia a Napoli nel giugno 2023; a Trieste Next nel settembre 2023, fino al Barcolana Sea Summit in ottobre 2023. Senza dimenticare gli incontri con Confindustria Alto Adriatico sempre a Trieste, nel novembre 2023, e l’incontro in Confindustria Udine a gennaio 2024. Così come all’Università della Tuscia a gennaio 2024, allo IUPAP Industry & Education Projects a Trieste sempre a marzo 2024, fino alla presentazione del Big Science Business Forum a Bruxelles l’11 aprile 2024, presso la Camera di Commercio italo-belga. Oltre la partecipazione alle conferenze internazionali come all’EPS Forum a Berlino, il 26 marzo scorso o al Deep Tech Atelier a Riga, il 17 maggio 2024. Sempre nel corso del 2023 e del primo semestre del 2024 la macchina organizzativa del BSBF2024 ha offerto l’opportunità a centinaia di imprenditori provenienti da tutta Europa, di visitare le infrastrutture delle principali Big Science Organisations europee a partire da Fusion for Energy (F4E) presso ITER Organisation a ottobre 2023 (Saint-Paul-lez-Durance, Francia), European XFEL il a gennaio 2024 (Schenefeld, Germania), CERN a febbraio 2024 (Ginevra, Svizzera) e l’ESA il 15 marzo 2024, (Noordwijk, Paesi Bassi). Sono disponibili online alcuni webinar come Women in Big Science Projects, dedicato alla presenza femminile nel mondo della Big Science. Le iscrizioni per partecipare all’evento sono aperte, previa registrazione sulla pagina del sito dedicata. Per ulteriori informazioni è sempre consultabile il sito ufficiale del BSBF Trieste 2024 www.bsbf2024.org
Servizi per l'Innovazione
05.06.2024
A Vienna il lancio dell’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI)
Ieri presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, Palazzo Metternich a Vienna, è stata presentata ufficialmente l’Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (ASSAI) che riunisce gli accademici e i ricercatori italiani che vivono e lavorano in Austria. L’Associazione è nata da un intenso lavoro dell’Addetto Scientifico dell’Ambasciata Amedeo Staiano, iniziato a fine 2022 su iniziativa del precedente Capo Missione, Ambasciatore Stefano Beltrame, e proseguito con identica determinazione dall’Ambasciatore Giovanni Pugliese. Secondo lo Statuto dell’Associazione, l’Ambasciatore d’Italia a Vienna ricopre il ruolo di Presidente Onorario. L’Austria, paese con investimenti in ricerca ben oltre il 3% del PIL e in costante crescita, è un ecosistema scientifico di grande attrazione per i ricercatori italiani. Si stima che la comunità dei ricercatori italiani in Austria sia la terza dopo quella austriaca e quella tedesca, quindi prima comunità scientifica non germanofona del Paese. Ci sono pertanto ottimi presupposti, come ha affermato l’Ambasciatore, perché l’associazione ASSAI costituisca un asset ad alto potenziale di impatto nella diplomazia scientifica tra i due Paesi. ASSAI giocherà pertanto un ruolo fondamentale nella promozione della cooperazione interuniversitaria e degli scambi scientifici tra Italia e Austria, operando in particolare come piattoforma/think-tank per favorire le ricadute nei sistemi scientifici italiano ed austriaco delle esperienze e buone pratiche realizzate e promosse dagli associati. All’evento hanno partecipato i rappresentanti di tre enti di ricerca italiani vigilati dal MUR: la Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Prof. Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Prof.ssa Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park. “L’Austria è un partner strategico per l’Italia e, in particolare, per le istituzioni scientifiche e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo durate l’incontro. “L’Associazione ASSAI sarà uno strumento utile per rafforzare le già numerose collaborazioni tra i due Paesi, in particolare nel settore delle grandi infrastrutture di ricerca per lo studio dei materiali. Tra gli esempi più rilavanti ricordiamo i progetti Horizon Europe, Impress e Riana, nel settore della microscopia, oltre alla pluriennale e consolidata collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste e l’infrastruttura Ceric- Eric”. Molto nutrita e rappresentata la comunità dei ricercatori italiani presenti, circa 150, e numerosi anche i rappresentanti del mondo della ricerca e dell’università per l’Austria, tra cui: la Direttrice Generale per la Ricerca Scientifica e per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, della Scienza e della Ricerca, dott.ssa Barbara Weitgruber, il Presidente dell’Austrian Science Fund (FWF), Prof. Christof Gattringer, i Magnifici Rettori della Technische Universität Wien Jens Schneider e della Wien Universität Sebastian Schütze, il Presidente dell’International Institute for Applied System Analysis (IIASA) Prof. Hans Joachim Schellnhuber, la Vicepresidente dell’Accademia delle Scienze d’Austria (ÖAW), Prof.ssa Ulriche Diebold, il Direttore dell’Institute for Subatomic Physics (SMI) Stefan Meyer, Prof. Eberhard Widmann e il Direttore dell’Institute for High Energy Physics (HEPHY), Prof. Jochen Schieck.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
03.06.2024
Ingegneri da tutto il mondo a Trieste per lo Users’ Meeting di ESTECO, nel 25° anniversario dell’azienda
Sono oltre 150 gli ospiti attesi domani (4 giugno) al Savoia Excelsior Palace di Trieste per l’ESTECO International Users’ Meeting, evento biennale dedicato agli utenti della tecnologia software sviluppata dall’azienda triestina. E quest’anno l’occasione è doppia, perché gli ingegneri in arrivo da tutto il mondo potranno unirsi ai festeggiamenti per i 25 anni di ESTECO. Nata nel 1999 come spin-off accademico dell’università di Trieste, ESTECO fonda il suo successo sul software di ottimizzazione ingegneristico modeFRONTIER, che da un quarto di secolo aiuta aziende leader in tutto il mondo a progettare prodotti migliori più velocemente, grazie ad algoritmi avanzati e all’automazione del processo di simulazione. Allora, a dare vita alla startup, furono tre ingegneri – Carlo Poloni, Enrico Nobile e Luka Onesti – sulla scia di un progetto di ricerca europeo. Oggi ESTECO è una realtà consolidata con oltre 160 dipendenti tra Italia, Stati Uniti, India e Germania. Il solo quartier generale di Trieste, insediato nel campus di Area Science Park a Padriciano, ne ospita oltre un centinaio. “Abbiamo alle spalle 25 anni di crescita ininterrotta, – spiega il presidente Carlo Poloni – un orgoglio che abbiamo la fortuna di poter festeggiare quest’anno insieme a tanti dei nostri clienti. Si tratta di un’occasione importante, perché proprio la vicinanza al mercato e agli utenti è uno degli ingredienti che ci ha portati a perseguire sempre e comunque l’eccellenza, in un mercato di nicchia come quello del software per la progettazione ingegneristica”. Negli anni l’offerta si è evoluta attraverso VOLTA, una piattaforma collaborativa web-based per la gestione dei dati e dei processi di simulazione. E sul palco del Savoia Excelsior Palace di Trieste nei prossimi due giorni si alterneranno proprio gli ingegneri che utilizzano modeFRONTIER e VOLTA, provenienti da settori industriali diversi e aziende di altissimo profilo, come Toyota Motor Company (Giappone), Jaguar Land Rover (GB), Eaton Corporation (USA), CT Ingénierie (Francia). Senza dimenticare il team italianissimo di Luna Rossa, in lizza quest’anno per la 37esima America’s Cup. Completano l’agenda della due giorni le presentazioni di esperti di Leonardo, Fincantieri, IVECO, MBDA Italia, Volvo Autonomous Solutions, Mazda Motor Company, Pipistrel, Daiwa House, LIST, BTU Cottbus-Senftenberg, Politecnico di Torino e le università di Trieste, Ghent e Genova. Per i partecipanti, il meeting rappresenta dunque un momento per osservare le applicazioni più interessanti in materia di ottimizzazione e progettazione ingegneristica, attraverso lo scambio di esperienze e risultati. Senza contare la possibilità di interagire con gli esperti di ESTECO e scoprire le ultime novità all’interno dei software e le direzioni future.
Dai nostri campus
30.05.2024
Sicurezza alimentare: un passo avanti nei test rapidi per la rilevazione di micotossine
La presenza di micotossine in alimenti e mangimi è un problema per la salute pubblica e la sicurezza alimentare, con effetti nocivi sulle persone e gli animali. Composti tossici prodotti da funghi come Aspergillus, Fusarium e Penicillium, possono contaminare i prodotti durante la coltivazione, il trasporto e lo stoccaggio e, per questo, la messa a punto di test di analisi sempre più rapidi e affidabili è un fattore importante e critico. Gold Standard Diagnostics Trieste, azienda leader nel settore della diagnostica insediata nel parco scientifico di Area Science Park dal 1994, ha sviluppato due nuovi test, SENSIStrip AFLA e SENSIStrip DON, che offrono una soluzione rapida e precisa per la rilevazione delle aflatossine totali e del deossinivalenolo. Il deossinivalenolo, comunemente noto come vomitossina, può avere effetti deleteri sulla salute animale, mentre aflatossine come l’aflatossina B1 sono tra le micotossine più pericolose, conosciute per la loro genotossicità e cancerogenicità. La gestione del rischio associato alle micotossine richiede misure preventive e piani di controllo accurati, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico e resistenza dei funghi ai trattamenti. La regolamentazione italiana e internazionale stabilisce limiti severi per le principali micotossine, rendendo essenziali strumenti diagnostici efficienti. I nuovi di test Gold Standard Diagnostics sono il risultato di un’innovativa applicazione della tecnologia dei lateral flow e consentono di ottenere risultati in soli 7 minuti. Questa velocità è stata raggiunta preservando parametri fondamentali come l’accuratezza e la robustezza, indici di qualità per prodotti basati su questa tecnologia, e rimuovendo l’uso di solventi e plastica non necessaria, in modo da ridurne l’impatto ambientale. “Il nostro team di ricerca ha lavorato instancabilmente per sviluppare questi prodotti, che rappresentano un passo in avanti in termini di performance rispetto alle soluzioni disponibili attualmente,” sottolinea Giulia Rosar, Technical Competence Center Manager. I test SENSIStrip rispondono alle esigenze di aziende agricole, magazzini di stoccaggio, allevatori, aziende del settore alimentare e mangimistico di avere a disposizione kit analitici rapidi, affidabili, sostenibili in termini economici, per poter verificare la qualità dei prodotti e degli ingredienti. “Il lavoro dei nostri ricercatori non è sconnesso da ciò che succede fuori dal nostro laboratorio, ma è legato alla filiera e alle necessità di chi fa le analisi. Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, che non solo migliora l’efficacia dei controlli, ma fornisce una nuova soluzione per gli addetti ai lavori impegnati quotidianamente”, spiega Lorena Tarusha, Product Specialist. La facilità d’uso e rapidità di esecuzione rendono i nuovi test particolarmente adatti per applicazioni in situazioni dove il tempo è un fattore critico e dove è richiesta una risposta immediata per prendere decisioni informate.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
28.05.2024
Innovazione nel campo dei trapianti: una ricerca italiana fa luce sui meccanismi alla base del rigetto nell’allotrapianto epatico
Un passo avanti significativo per la medicina dei trapianti arriva da uno studio pubblicato su “Annals of Hepatology” da un team di ricercatori italiani, facendo luce sui meccanismi molecolari che influenzano il successo degli allotrapianti epatici. L’articolo, frutto della collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato Onlus, il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, presenta un’analisi dettagliata dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato. L’allotrapianto – il trapianto di organi o tessuti tra due individui della stessa specie – comporta rischi di rigetto dovuti al riconoscimento del tessuto trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico – quest’ultimo un campo che esamina le modifiche nell’espressione genica che non coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la risposta del ricevente e l’esito del trapianto. I risultati dello studio offrono una nuova comprensione di come i cambiamenti trascrittomici, ovvero le variazioni nella trascrizione del DNA in RNA messaggero, possano contribuire al danno iniziale del fegato trapiantato, alla ricomparsa della malattia cronica o al rigetto dell’organo. Questa ricerca apre nuove prospettive per la prevenzione di queste complicazioni, migliorando così le probabilità di successo degli allotrapianti epatici e la qualità della vita dei pazienti. “Il progetto – afferma Pablo Giraudi della Fondazione Italiana Fegato – ha previsto al momento dell’intervento chirurgico la raccolta di biopsie epatiche e campioni di sangue dai pazienti trapiantati a causa di diverse malattie croniche epatiche (tra le quali: cirrosi epatiche dovute a infezione virali tipo l’epatite C e B, cirrosi alcolica, cirrosi associata alla steatoepatite non alcolica, cirrosi criptogeniche) e l’utilizzo del DNA e RNA ottenuto dalle rispettive biopsie. Le analisi con apposite piattaforme bioinformatiche consentono di avere informazione sull’espressione di geni utili in una terapia personalizzata e biomarcatori diagnostici/prognostici”. “Questo progetto – spiega Danilo Licastro, responsabile Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park – ha consentito di applicare le nostre conoscenze di ricerca in maniera integrata ed organica. Il nostro laboratorio ha prodotto e analizzato le informazioni relative alle sequenze di RNA e allo stato di metilazione del DNA di tutti i campioni forniti dai nostri partner. Il risultato di questo progetto scientifico è stato possibile solo in virtu’ della forte collaborazione tra le due strutture di ricerca e costituisce un passaggio fondamentale per una proiezione dalla ricerca verso un ambito applicativo clinico-diagnostico su vasta scala. Siamo fiduciosi che i risultati di questa sperimentazione costituiscano il punto di partenza di ulteriori studi che coinvolgeranno anche altre istituti internazionali”. “Si tratta di uno studio sperimentale pionieristico – sottolinea il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli – che, generando big data, consentirà la creazione di banche dati, utili ad avviare collaborazioni nel digital health basate su modelli di intelligenza artificiale verso una medicina più personalizzata come, ad esempio, l’uso di immunosoppressori più adatti al paziente in modo da evitare il rigetto dell’organo trapiantato. È anche la conferma che l’interazione tra realtà scientifiche e cliniche permette il raggiungimento di risultati di grande livello”. “La scelta di Area Science Park di potenziare l’investimento in laboratori e tecnologie all’avanguardia va ad accrescere le competenze interne nel settore delle Scienze della vita e rafforza le collaborazioni con le istituzioni di ricerca su grandi progettualità di comune interesse ad elevato impatto sociale” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo. “Il raggiungimento degli obiettivi fissati – afferma il Presidente della FIF Decio Ripandelli – porterà alla continuazione delle importanti relazioni tra i diversi enti coinvolti, per la definizione di nuove linee di ricerca nazionali e internazionali e per la formazione di risorse umane altamente specializzate, con conseguente aumento delle collaborazioni locali ed estere”.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
24.05.2024
Borsa di dottorato: Microscopia Elettronica in modalità in situ/in operando e tecniche correlative su materiali per l’energia
Uno degli elementi cruciali per poter rispondere a molte delle priorità nel settore dell’energia è la possibilità di monitorare l’evoluzione delle proprietà elettroniche, strutturali e chimiche dei materiali, in particolare nel campo della catalisi, della conversione e dello stoccaggio dell’energia. Negli ultimi anni, numerosi sono stati gli sforzi volti ad identificare soluzioni tecnologiche innovative per modificare e/o caratterizzare le proprietà dei materiali d’interesse per l’energia e analizzarne l’evoluzione in condizioni realistiche. Il focus di ricerca di questo programma dottorale, che si svolgerà presso il LAME- Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, è lo sviluppo di approcci correlativi basati sulla combinazione tra microscopia TEM e tecniche spettroscopiche per esplorare le proprietà di diversi sistemi di materiali, in diversi ambienti e sotto diversi stimoli, in condizioni in situ/in operando. In particolare, l’attività sperimentale riguarderà lo sviluppo di microreattori per approcci combinati che utilizzano la combinazione della microscopio TEM e la radiazione di sincrotrone e sarà svolta in stretta collaborazione con i gruppi di nanofabbricazione e sincrotrone situati all’interno dei centri di ricerca insediati in Area Science Park. Il candidato ideale dovrà possedere una laurea magistrale in Chimica, Fisica o Scienza dei Materiali, esperienza pregressa in microscopia elettronica, motivazione a lavorare in modo indipendente in un ambiente di ricerca internazionale e buona padronanza dell’inglese. Competenze in simulazioni COMSOL, scripting e analisi dati mediante linguaggi di programmazione rappresentano un valore aggiunto.   Per maggiori informazioni sul programma di ricerca consulta la scheda Per iscriversi ai dottorati di ricerca dell’Università di Trieste segui il link → Iscriversi a un Dottorato di Ricerca | Università degli Studi di Trieste (units.it)
Infrastrutture di ricerca Opportunità
20.05.2024
Al via 15 borse di studio da realizzarsi presso le aziende di Area Science Park
Anche quest’anno Area Science Park promuove un bando dedicato esclusivamente alle aziende residenti nel Parco scientifico e Tecnologico (Grandi Imprese, PMI e Start Up), mettendo a disposizione 15 borse di studio per coinvolgere un/una borsista nello svolgimento di un progetto formativo in attività tecnico-scientifica e di ricerca. Le domande saranno presentate dalle aziende ospitanti, che dovranno aver già individuato la candidata o il candidato a ricevere la borsa di studio di Area Science Park. I candidati devono essere in possesso di diploma tecnico (incluso ITS) o di laurea, essere disoccupati o inoccupati, e non superare il trentunesimo anno di età. Puoi consultare le aziende residenti in Area Science Park QUI. La domanda deve essere presentata dall’azienda ospitante, esclusivamente in formato digitale via PEC, che dovrà aver già individuato la candidata o il candidato idoneo a ricevere la borsa di studio di Area Science Park. La domanda deve pervenire via PEC entro le ore 12.00 di venerdì 26 luglio 2024. L’avvio delle borse è previsto per il 16 ottobre 2024.   GRADUATORIE BORSE 2024
Dai nostri campus
17.05.2024
Corso di perfezionamento in Data Management and Curation: opportunità di formazione in Area Science Park per due laureati STEM
Metodologie dell’Open Science, gestione dei dati FAIR-by-design e FAIRification dei dati, utilizzo di strumenti e software per l’acquisizione e l’arricchimento dei metadati e strumenti e metodi per l’analisi preliminare dei dati e dei metadati. Sono le principali competenze che i partecipanti al Master Data Management and Curation acquisiranno al termine del percorso annuale di perfezionamento in lingua inglese, organizzato da Area Science Park, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA e Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Officina dei Materiali( CNR-IOM), nell’ambito delle attività di NFFA-DI e PRP@CERIC, progetti finanzianti dal PNRR* per il potenziamento di infrastrutture di ricerca. Si tratta di una prima edizione pilota di un master dedicato a giovani ricercatori interessati a sviluppare competenze sulla gestione FAIR dei dati nell’ambito di infrastrutture di ricerca. Il percorso, della durata di circa un anno, è strutturato in due parti: la prima didattica (sei settimane, settembre – ottobre 2024) e la seconda sperimentale da svolgersi presso i laboratori di Area Science Park (sette mesi – da novembre a maggio 2025). Area Science Park promuove la partecipazione al Master attraverso una manifestazione di interesse pubblicata  sul sito istituzionale per individuare due studenti che riceveranno un rimborso forfettario (pari a 15.000 euro) a copertura dei costi. I requisiti per partecipare sono: 1) essere in possesso di una laurea triennale o magistrale o specialistica o diploma di laurea vecchio ordinamento, in materie scientifiche, ingegneristiche o informatiche o in materie affini o equivalenti; 2)  essere in stato di disoccupazione o non occupazione; 3) conoscere la lingua inglese. Scadenza: 31 maggio 2024. Informazione in dettaglio sulle due opportunità formative Area Science Park  sono disponibile di seguito. Scarica la presentazione: Master Data Management and Curation Guarda la registrazione del webinar di presentazione del Master e delle due opportunità offerte da Area Science Park (per problemi di visualizzazione clicca QUI).   — * Missione 4 “Istruzione E Ricerca” – Componente 2 “Dalla Ricerca All’impresa”, Linea Di Investimento 3.1, “Fondo Per La Realizzazione Di Un Sistema Integrato Di Infrastrutture Di Ricerca E Innovazione”, Finanziato Dalla Unione Europea – Nextgenerationeeu, Azione Di Riferimento La 3.1.1 “Creazione Di Nuove Ir O Potenziamento Di Quelle Esistenti Che Concorrono Agli Obiettivi Di Eccellenza Scientifica Di Horizon Europe E Costituzione Di Reti”.
Infrastrutture di ricerca Opportunità
14.05.2024
L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus
Esigenze e sfide di un mondo, quello delle costruzioni, che negli ultimi anni ha vissuto una grandissima accelerazione non solo grazie alle opportunità emerse attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche per l’introduzione nella filiera produttiva di innovazioni tecnologiche che possono rendere il lavoro, dentro e fuori il cantiere, più sicuro e sostenibile, anche dal punto di vista ambientale. Dal monitoraggio dei dati al gemello digitale, il cosiddetto digital twin, dal BIM all’Internet delle cose, dai materiali smart all’Intelligenza artificiale sono numerosi gli apporti che la scienza e l’innovazione tecnologica possono fornire al comparto dell’edilizia per affrontare le sfide di un futuro in cui la compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico, e la fusione dei saperi, così come annuncia la IV Rivoluzione Industriale, sono sempre più necessarie. Sono questi i temi di cui si è discusso oggi a Trieste, in Area Science Park, nel corso dell’incontro “L’edilizia e la IV rivoluzione industriale: un problema, un’opportunità, un rebus” organizzato dall’ente nazionale di ricerca e dall’Associazione nazionale costruttori edili del Friuli Venezia Giulia, in cui imprenditori edili, accademici e tecnologi si sono confrontati, partendo da esempi concreti e buone prassi che permettono di guardare al futuro in un modo diverso. L’incontro di oggi, organizzato in occasione del 45° anniversario del rapporto NO LIMITS TO LEARNING del Club di Roma, è stato inserito da ASVIS nel calendario degli eventi dell’VIII edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande mobilitazione della società civile in Italia dedicata ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni. “C’è un’enorme distanza tra la crescente complessità della IV Rivoluzione industriale e la nostra capacità di affrontarla. Un conto è guardare al futuro, un altro è costruirlo, non mancano di certo le difficoltà” ha dichiarato Marco Bertuzzo, Presidente di ANCE FVG “È fondamentale, quindi, su questi temi importanti quanto complessi, fare rete tra istituzioni, associazioni di categoria e aziende, per affrontare insieme il cambiamento”. La collaborazione tra Area Science Park e Ance FVG, avviata nell’ambito delle attività del digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia IP4FVG per la trasformazione digitale delle imprese edili, è proseguita con la realizzazione del primo Laboratorio dell’immaginazione sulle Costruzioni Future (Licof), un esperimento partecipativo che ha coinvolto professionisti e costruttori, esperti di settori diversi per indagare gli scenari futuri del settore dell’edilizia. “I processi di trasformazione digitale e il foresight tecnologico sono da sempre temi di grande interesse per Area poiché si tratta di strumenti trasversali da applicare in diversi settori e utili anche per indirizzare la ricerca e individuare i progetti di innovazione su cui puntare” ha dichiarato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo. “Un altro aspetto che ci vede impegnati è la sperimentazione di tecnologie innovative che nascono dalla nostra ricerca nel settore dei materiali per l’energia. All’interno del parco scientifico e tecnologico, un patrimonio di circa 90.000 metri quadrati con 23 edifici, avremo la possibilità di sperimentare l’applicazione di queste tecnologie per una gestione più efficiente e sostenibile degli edifici che ospitano i laboratori”. Dopo i saluti istituzionali a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Alessia Rosolen, si è parlato di scienza e innovazione e del contributo che possono portare al mondo delle costruzioni. Ad aprire il panel Gianluigi Rozza, Delegato al trasferimento tecnologico dell’area matematica della SISSA, che ha presentato le enormi potenzialità che le tecnologie digitali. A seguire il racconto di sfide e progetti in corso di Area Science Park con la presentazione del progetto INFIRE, che prevede la realizzazione di un “progetto pilota” per la decarbonizzazione del sistema di teleriscaldamento del Parco. È stato, inoltre, illustrato il progetto del nuovo edificio X che ospiterà il Laboratorio di Microscopia Elettronica, una facility per le scienze dei materiali e le nanoscienze e sarà costruito con tecniche di bioedilizia presso il campus di Basovizza. A seguire una tavola rotonda a cui hanno partecipato Roberto Gasparetto, CEO AcegasApsAmga, Andrea Cavallari, Vice Presidente ANCE Giovani con delega alla transizione ecologica e Marina Ruggieri, Professore Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma “Tor Vergata” (da remoto). La conclusione dei lavori è stata a cura di Angelica Krystle Donati, Presidente ANCE Giovani. A conclusione dell’incontro, presso la mensa del campus di Padriciano si è tentuto un flashmob a cura degli studenti del dipartimento jazz del Conservatorio Tartini. Sotto la direzione artistica del prof. Mirco Rubegni, i giovani musicisti hanno intrattenuto i presenti, ricercatori e ricercatrici, addetti e addette al mondo della ricerca che operano in Area Science Park, con i seguenti brani musicali: Overture dal nutcracker suite di Duke Ellington, Morning Mood dal Peer Gynt di Duke Ellington, Whisper not di Benny Golson tratto dal disco Whisper Not di Ella Fitzgerald, It’s Only a paper Moon di Harold Arlen tratto dal cd Ella Fitzgerald Sings The Harold Arlen Song Book. “Ospitare una performance musicale a chiusura dell’incontro odierno è stato un ulteriore modo per sottolineare l’importanza della contaminazione dei saperi” ha raccontato Fabio Millevoi direttore di Ance FVG.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
14.05.2024
“La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”
Diffondere la cultura della Cardioprotezione: questo uno degli obiettivi del seminario “La Cardioprotezione: cosa, come, quando e perché attivarla”, organizzato dalla Fondazione ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta per martedì 21 maggio 2024, alle ore 16:00 presso il Campus di Area Science Park a Basovizza – Edificio Q. Il seminario vuole informare le aziende sulla possibilità di attivare corsi di Cardioprotezione nella propria realtà. La morte Cardiaca Improvvisa colpisce in tutto il mondo solo soggetti sani: un decesso ogni 1.000 abitanti ogni anno, 60.000 in Italia; nella sola città di Trieste avvengono 2 decessi ogni 3 giorni, dagli zero anni in su, a causa della scarsa presenza di punti di Cardioprotezione. Diffondere tale cultura ha quindi l’obiettivo di migliorare le statistiche relative alla morte cardiaca improvvisa. Durante il seminario della durata massima di due ore, che sarà tenuto dal Dott. Walter Rojc, verranno date tutte le informazioni riguardanti i corsi di rianimazione, BLSD e primo soccorso da concordare con aziende o privati cittadini interessati. Sarà possibile partecipare al seminario, fino a esaurimento posti, previa registrazione tramite l’apposito modulo d’iscrizione. Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria all’indirizzo e-mail info@itsvolta.it o al numero 040 3755301.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
10.05.2024
I massimi esperti di p53, la proteina nota per essere il guardiano del genoma, si riuniscono a Trieste per il 19° International Workshop sul tema
Il cancro continua a essere una delle sfide più complesse per la ricerca scientifica, per i sistemi sanitari e per l’intera società. Nel 2022 a livello mondiale i nuovi casi di cancro sono stati circa 20 milioni, e i decessi sono stati 9.7 milioni. Piu del 40% di tutti i casi di cancro presenta mutazioni nel gene TP53 nei tessuti malati. Il gene è infatti responsabile della produzione di uno dei più potenti soppressori tumorali. Sono quindi circa una decina di milioni i pazienti che si stima possono sviluppare, ogni anno, un tumore con mutazioni a carico di questo gene. La proteina p53 è dunque tra le molecole più studiate, anche perché è uno dei bersagli terapeutici più complessi da colpire. Quando il gene TP53 funziona correttamente, la proteina p53 controlla a sua volta una vasta gamma di geni che regolano processi biologici cruciali per mantenere l’integrità del DNA e prevenire lo sviluppo del cancro. per questo ruolo di protettore del materiale genetico, la proteina è stata soprannominata il “guardiamo del genoma”. Tuttavia, quando subisce una mutazione, p53 nelle sue molteplici forme alterate aumenta la probabilità di una crescita incontrollata delle cellule, favorendo lo sviluppo di diversi tipi di tumore. Per esplorare le ultime scoperte e innovazioni legate a TP53 e indagare il suo intricato ruolo nel cancro, nonché il suo potenziale impatto terapeutico, il 19° International p53 Workshop si terrà a Trieste dal 13 maggio al 16 Maggio presso il Trieste Convention Center. Il Workshop riunirà 300 partecipanti provenienti da 49 paesi, sotto la guida del Comitato Scientifico composto da Giannino Del Sal (Università degli Studi di Trieste, ICGEB-Trieste, IFOM-ETS Milano), Lawrence Banks (ICGEB, Trieste), Giovanni Blandino (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Gerry Melino (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”). Tra i 50 relatori saranno presenti gli scienziati che hanno scoperto p53 nel lontano 1979 e coloro che hanno scoperto il ruolo di p53 nella sindrome di Li-Fraumeni (LFS), una malattia genetica ereditaria che predispone a un elevato rischio di sviluppare neoplasie durante tutto il corso della vita. Da oltre quarant’anni p53 è al centro della ricerca oncologica mondiale, e ora ci stiamo avvicinando a sfruttare queste conoscenze per sviluppare nuove terapie antitumorali basate su questo fondamentale oncosoppressore. Il Workshop rappresenta un’opportunità unica per l’aggiornamento e il confronto sui progressi della ricerca sulle diverse forme di p53, nonché sugli approcci più promettenti della medicina di precisione. Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che domenica 12 maggio ha concretamente sostenuto la ricerca sui tumori che colpiscono le donne con l’Azalea della ricerca in occasione della Festa della Mamma, è sponsor di questo importante evento scientifico internazionale.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park