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News

Tutte le notizie da Area Science Park

10.01.2025
Al via il Master in Economia e Scienza del Caffè Ernesto Illy
È arrivata alla sua 14a edizione il Master in Economia e Scienza del Caffè della La Fondazione Ernesto Illy, realizzato in collaborazione con illycaffè, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, la SISSA e Area Science Park. Il Master è rivolto a giovani laureati in economia, ingegneria e scienze agrarie, offrendo una formazione completa sugli aspetti biologici, agronomici, tecnologici ed economici del caffè, dalla pianta al prodotto finale. Sono 25 gli studenti di questa edizione, provenienti da 18 Paesi, tra cui Argentina, Bolivia, Brasile, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Iran, Italia, Messico, Mozambico, Nicaragua e Tanzania. Il programma didattico prevede oltre 430 ore di lezione, supportate da 60 docenti in formato ibrido. Le lezioni inizieranno da remoto e, a partire da maggio 2025, proseguiranno in presenza, concludendosi con un project work su una delle materie trattate durante il corso. Anche quest’anno, la Fondazione Friuli e la Fondazione CRTrieste sosterranno finanziariamente il Master, con 16 studenti che riceveranno borse di studio dalla Fondazione Ernesto Illy: 10 con contributo integrale e 6 con contributo parziale. Dalla sua prima edizione, il Master ha coinvolto oltre 272 alunni provenienti da più di 30 Paesi, con l’obiettivo di formare professionisti specializzati nel settore del caffè, capaci di adottare un approccio etico e sostenibile.
Dai nostri campus
08.01.2025
Una guida per la pianificazione integrata di energia, clima e territorio
Una Linea Guida per supportare le autorità locali e regionali in Europa nella redazione, implementazione e monitoraggio di piani territoriali che integrino gli aspetti energetici, climatici e della mobilità, mirati al raggiungimento della neutralità climatica in un’ottica di governance multilivello. L’ha redatta il team del progetto IN-PLAN, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, per sostenere le autorità locali che spesso incontrano difficoltà nel tradurre gli obiettivi climatici in azioni concrete. La metodologia IN-PLAN suggerisce un approccio integrato e collaborativo che combina piani settoriali (relativi, ad esempio, ad energia rinnovabile, mobilità sostenibile e adattamento climatico) e piani urbanistici in un’unica strategia di pianificazione del territorio. Inoltre, promuove la collaborazione tra livelli di governo locali, regionali e nazionali, favorendo una maggiore coerenza e la destinazione di adeguate risorse per le azioni climatiche. Il tutto in linea con iniziative europee come il Green Deal e la Legge Climatica dell’UE, a supporto degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di neutralità climatica. Diversi gli elementi chiave della Linea Guida IN-PLAN, co-creata, sviluppata e testata con 15 autorità locali in Italia, Croazia, Irlanda, Romania e Svezia, ed ora in fase di implementazione e diffusione in altri 30 Comuni europei: Pianificazione integrata: inserisce gli obiettivi energetici e climatici nei piani di sviluppo territoriale, affrontando temi chiave come la mobilità sostenibile, le energie rinnovabili e l’adattamento climatico; Impegno politico: garantisce la collaborazione tra governi locali, regionali e nazionali per ottenere supporto a lungo termine e risorse dedicate per iniziative sostenibili, in un’ottica di governance multilivello; Sviluppo delle competenze: fornisce un programma di formazione in due fasi dapprima ad agenzie per l’energia ed il clima e consulenti che poi assisteranno governi locali e regionali nello sviluppo dei propri piani territoriali, garantendo così il trasferimento delle conoscenze e la replicabilità del modello IN-PLAN in tutta Europa; Checklist user-friendly: le checklist guidano i comuni nel processo di integrazione degli obiettivi energetici e climatici nei loro piani territoriali, assicurando che vengano pianificate e implementate misure efficaci per il raggiungimento della neutralità climatica. “Mentre il cambiamento climatico continua a presentare sfide senza precedenti, è fondamentale che i governi locali dispongano di strumenti che non solo siano allineati con le politiche nazionali e dell’UE, ma che rispondano anche alle specifiche necessità dei loro territori. – spiega Fabrizia Salvi di Area Science Park -. Nonostante gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica, molte autorità locali e regionali si trovano ad affrontare sfide persistenti nel tradurre questi obiettivi in azioni concrete”. Mentre l’Unione Europea punta alla neutralità climatica entro il 2050, uno strumento come l’IN-PLAN practice fornisce alle città e alle regioni gli strumenti necessari per compiere proattivamente passi in avanti verso un futuro sostenibile, garantendo che gli obiettivi climatici non siano solo fissati, ma anche raggiunti attraverso azioni concrete e integrate. Questo strumento di supporto è già in fase di sperimentazione con 15 autorità locali e regionali, definite “Fari”, e ulteriori 30 comuni saranno coinvolti come “Piloti”, permettendo di adattare e replicare la metodologia in tutta Europa. Il Comune di Prato, che partecipa alla mission europea “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030”, sta sperimentando l’armonizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile secondo le linee d’azione indicate nel Climate City Contract. “Nel 2022 è stata definita una struttura di governance per coordinare urbanistica, mobilità ed energia che ha sviluppato delle linee programmatiche per la redazione del Climate City Contract – spiega l’architetto Riccardo Pallini, dirigente del Settore Mobilità e Infrastrutture -. Queste indicazioni sono state anche la base per la redazione del nuovo Piano Strutturale e di un nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS); in questo modo il tema della mobilità sostenibile era già presente nelle linee programmatiche di indirizzo per la redazione del nuovo Piano Strutturale ed il nuovo PUMS del Comune di Prato si potrà così sviluppare in stretto rapporto con gli indirizzi del Piano Strutturale e del Climate City Contract”. A Narni è stata attivata una collaborazione interdipartimentale per affrontare le sfide della complessità. “È importante per i Comuni medio-piccoli avere la possibilità di apprendere buone pratiche, anche se attuate in Comuni grandi, che poi vanno adattate alla situazione locale, cercando di superare alcune barriere amministrative – afferma Giovanni Rubini, assessore alle Politiche Ambientali -. Sono necessari un cambiamento culturale e una semplificazione normativa; servono competenze, una visione di lungo termine, la possibilità di dialogo con le Regioni ed i Ministeri ed un ruolo centrale di coordinamento da parte delle province. Anche la disponibilità di risorse è un problema e se si vuole incentivare lo sviluppo di piani di monitoraggio andrebbero previste delle premialità che favoriscano i Comuni più virtuosi.” Anche la città di Padova è impegnata nell’implementazione di piani integrati ambiziosi per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030. “Per affrontare le sfide dell’implementazione di piani integrati ambiziosi servono dati ed un approccio intersettoriale – dice il dottor Giovanni Vicentini, funzionario tecnico del Settore Ambiente e Territorio -. Non tutti i dati sono detenuti dai Comuni e solitamente, pure al loro interno, ciascuna area dipartimentale possiede dei dati che potrebbero essere utili anche ad altre. I dati sono essenziali per elaborare un quadro conoscitivo dettagliato e le barriere non sono tecnologiche.” La Linea Guida sarà oggetto di ulteriori approfondimenti anche all’interno del Tavolo Nazionale di Discussione (National Coalition Group) del progetto IN-PLAN, attività avviata a dicembre 2024, offrendo un’opportunità unica per i vari stakeholder di confrontarsi e formulare raccomandazioni sulla pianificazione integrata da condividere successivamente con i decisori politici nazionali. La partecipazione al Tavolo, che non richiede alcuna adesione formale, è concepita come uno spazio aperto di discussione e confronto e prevede ulteriori incontri online nel corso del 2025. La Linea Guida IN-PLAN è disponibile qui. Ulteriori informazioni sul progetto IN-PLAN sono disponibili qui.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
07.01.2025
La ricerca al centro dello sviluppo deep tech
L’ente nazionale di ricerca Area Science Park torna anche nel 2025 al CES di Las Vegas – la fiera dell’industria tecnologica più grande e importante al mondo, in programma dal 7 al 10 gennaio – accompagnando le 46 startup italiane riunite nel padiglione organizzato assieme ad Agenzia ICE. Un’occasione, per l’ente, di anticipare alcune nuove direttrici strategiche nell’attività di supporto alle imprese innovative, in particolare in ambito deep tech. L’obiettivo: valorizzare in modo ancor più significativo le expertise interne e le infrastrutture di ricerca del parco scientifico-tecnologico, offrendo un importante supporto all’attività di ricerca e sviluppo. Anche per questa edizione, come nelle scorse partecipazioni alla missione nazionale al CES, Area Science Park ha organizzato una academy dedicata alle startup del padiglione, che attraverso una serie di incontri formativi con esperti del settore hanno potuto prepararsi al meglio per l’esperienza a Las Vegas: dalle indicazioni su come creare il pitch perfetto, alla formazione su come approcciare partner tecnologici e industriali e i media presenti alla fiera, con l’obiettivo di massimizzare le opportunità di business e visibilità. L’ente sarà inoltre protagonista di uno dei panel tematici che si terranno nell’arena allestita all’interno del padiglione, in cui si alterneranno incontri di approfondimento con stakeholder nazionali e internazionali del mondo dell’innovazione, pitch da parte delle startup italiane e presentazioni di alcune delle aziende innovative più interessanti presenti nei padiglioni degli altri paesi presenti in Eureka Park. Le prossime iniziative sul deep tech Per Area Science Park l’evento sarà l’occasione per approfondire il ruolo della ricerca scientifica nel percorso che porta alla commercializzazione di tecnologie deep tech. Una linea di sviluppo strategica per l’ente, che nel corso del 2025 strutturerà un nuovo percorso di supporto a progetti innovativi ad alto valore scientifico negli ambiti delle scienze dei materiali, del digitale avanzato, delle filiere energetiche verdi, e delle scienze della vita. Con una progettualità radicalmente diversa rispetto alle tradizionali attività di ricerca da un lato e di supporto al sistema imprenditoriale dall’altro. Per la prima volta infatti le infrastrutture, i laboratori e le relative expertise scientifiche dei ricercatori e ricercatrici del campus di Trieste saranno messe a disposizione delle startup supportate da Area. «L’obiettivo è quello di offrire risorse concrete per l’R&D nell’ambito di progetti imprenditoriali ad alto tasso tecnologico, accelerandone l’ingresso sul mercato», spiega Fabrizio Rovatti, dirigente tecnologo di Area Science Park. «Come ente stiamo evolvendo da un supporto focalizzato principalmente sullo sviluppo manageriale e imprenditoriale a un modello che integra anche competenze tecnologiche e scientifiche di alto livello. Questo ci consente di affiancare le startup nei loro processi di innovazione con questo valore aggiunto: l’accesso a infrastrutture avanzate e al know-how dei nostri ricercatori». Le attività di supporto alle imprese Il prosieguo del supporto dell’ente di ricerca alla missione nazionale al CES di Las Vegas e ancor di più le prossime iniziative dedicate all’innovazione deep tech rappresentano l’evoluzione di una strategia di supporto alle imprese innovative che fa leva da un lato sul consolidamento di un ecosistema nazionale di open innovation, e dall’altro sulla generazione di opportunità di ricerca e di business a livello internazionale, in particolare oltreoceano. Nel 2024 è giunta alla sua quinta edizione Startup Marathon, iniziativa di Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica che con la formula della competizione tra giovani realtà innovative stimola la creazione di sinergie tra le organizzazioni che le supportano, il mondo della ricerca, dell’industria e quello del venture capital. Un’iniziativa in costante crescita che nell’ultima edizione ha raccolto adesione da più di 30 tra incubatori, acceleratori, università e altri enti di ricerca che aiutano le startup a nascere e crescere. Enti che hanno a loro volta candidato al contest più di 60 tra le loro realtà più interessanti, che hanno avuto modo, attraverso le varie fasi della manifestazione, di entrare in contatto con grandi aziende e investitori. Un’iniziativa arricchita quest’anno anche da un programma dedicato di open innovation, che ha fatto incontrare direttamente alcune corporate e pmi partner di Startup Marathon con le startup che meglio si sono prestate a rispondere a specifiche esigenze tecnologiche espresse dai partner stessi. Tra le iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle imprese innovative italiane, in particolare quelle a guida femminile, Area Science Park ha dato vita al programma BoostHerUp, svoltosi nel 2024 in partnership con Prospera Women, realtà della Silicon Valley che riunisce programmi per supportare startup a guida femminile in tutto il mondo. Due startup che si sono distinte proprio nelle scorse edizioni di Startup Marathon hanno partecipato a un percorso di accelerazione negli Stati Uniti.   Le startup italiane al CES 2025 Il padiglione italiano sorgerà in Eureka Park, l’area espositiva del CES dedicata alle startup e alle delegazioni nazionali organizzate da diversi Paesi del mondo, con le rispettive organizzazioni di supporto allo sviluppo di imprese innovative. Per questa edizione l’Italia è rappresentata da 46 startup, provenienti da 14 regioni. Tra le innovazioni made in Italy a Las Vegas sono numerose le tecnologie di sensoristica avanzata per la computer vision, la manutenzione predittiva nelle fabbriche, la gestione intelligente dei rifiuti, ma è rappresentato anche lo space tech. E poi la mobilità intelligente: dai supercondensatori solidi per veicoli elettrici ad alte prestazioni a un robotaxi a guida autonoma che può essere utilizzato in una flotta pilotabile da remoto. Anche quest’anno all’interno del padiglione italiano grande attenzione al clean-tech, ovvero tecnologie per la sostenibilità ambientale: dalla produzione di energia in mobilità, con pannelli solari leggeri, portatili e pieghevoli, a un sistema di sensori che monitorano la presenza di gas inquinanti in ampie aree, dando anche la possibilità di prevenire l’espansione degli incendi; ma anche una soluzione IoT per abbattere i costi energetici di funzionamento dei macchinari industriali senza sostituirli, e una nuova tecnologia per la manifattura additiva che rende obsoleta la produzione massiva di componentistica. E ancora la salute, con tecnologie principalmente basate sull’AI che supportano i medici in fase di anamnesi e diagnostica, o intervengono nella valutazione clinica nelle visite veterinarie, o ancora supportano i pazienti post-operatori a seguire una corretta riabilitazione. Presenti anche numerose tecnologie rivolte al pubblico di massa, come il “concierge virtuale” per l’hospitality e il robot che accompagna le visite al museo. Le startup 221e, 3dnextech, AI4IV, Apogeo Space, Certy, Coderblock, Èlevit, EMC Gems, Enphos, Eye2Drive, Friendz, Ganiga, GeniAi, Icarus, In Quattro, Innova, Kintana, Laika, Levante, Lieu.city, Mathclick, MIA, Novac, Pinpoint, Planybuild, PopulaRise, Proke, Radoff, Rem Montenapoleone, SeismicGuard, Sensor ID, SLY, SnapAll, SpaceVerse, The Thinking Clouds, TokNox, ToMove, Travel Verse, Truesense, TUC, Viber Alert, Viralba, Volumio, WiData, WhoTeach, Zephorum.
Servizi per l'Innovazione
20.12.2024
Pubblicato il report “Mobilità della Conoscenza 2024”
Il Friuli Venezia Giulia conferma il trend positivo di ripresa post-pandemia per quanto riguarda il flusso di ricercatori e docenti stranieri degli enti e gli incoming: è quanto emerge dall’indagine annuale “Mobilità della Conoscenza” realizzata da Area Science Park, che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle istituzioni di ricerca partner del SiS FVG. L’indagine rivela che gli studenti iscritti all’anno accademico 2022/2023 sono stati 36.925 in totale, il 7% dei quali di nazionalità straniera (nell’anno accademico 2021/2022, gli studenti iscritti erano 36.459, dei quali il 6% di stranieri). Le studentesse rappresentano il 56% degli iscritti (con un aumento dell’1% rispetto alla scorsa indagine) e frequentano soprattutto i corsi di laurea in ambito Umanistico o inerenti alle Scienze Sociali. Il numero degli studenti incoming, 707 in totale, si sta finalmente avvicinando ai dati pre-pandemia. Il 75% di questo target ha una cittadinanza europea, il 53% è donna mentre il 47%, appartiene all’area della Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo. Gli studenti iscritti in mobilità outgoing sono invece 1.104: i Paesi dell’Europa UE sono la destinazione del 93% di questo target, che per il 53% è composto da studenti iscritti ai corsi in Scienze Umane e Sociali. “Il Friuli Venezia Giulia si conferma un territorio attrattivo per gli studenti dall’estero – sottolinea l’assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen -. Il merito è della combinazione tra la buona reputazione del sistema regionale universitario e della ricerca che porta migliaia di talenti a scommettere sul sistema scientifico e dell’innovazione della Regione e un sistema di misure e incentivi per il diritto allo studio, oltre che opportunità per dottoranti e ricercatori. Va ricordato che, come Regione, ci siamo già dotati nel 2022 di una legge per attrarre e trattenere competenze offrendo agevolazioni, contributi e soluzioni per conciliare tempi di vita e lavoro per i giovani e le loro famiglie che scelgono il Friuli Venezia Giulia per costruire i loro progetti di vita. Con un nuovo disegno di legge sull’innovazione sociale intendiamo rafforzare questo pacchetto di misure e offrire condizioni migliori a chi sceglie il nostro territorio per lavorare e studiare. Attrarre talenti – ha concluso Rosolen – significa richiamare investimenti, sostenere sviluppo ad alto contenuto di innovazione, creare occupazione di qualità”. Per quanto riguarda i ricercatori e docenti che lavorano negli enti scientifici che fanno parte del Sistema Scientifico e dell’innovazione – SiS FVG, nel 2023 la loro presenza ha raggiunto le 3.641 unità. Sebbene in aumento di circa 280 unità rispetto al 2022, il numero complessivo rimane tuttavia lontano dalle presenze registrate prima della pandemia (erano 6.960 nel 2019). Rimane invece invariato il rapporto tra maschi e femmine, queste ultime rappresentano poco più di un terzo del campione (il 35%). Incrociando i dati di genere e le aree scientifiche di questo target, si nota come l’area che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo rimanga ancora fortemente dominata dalla presenza maschile. Infine, per quanto riguarda la componente straniera in forza presso gli enti del SiS FVG, il 2023 ha visto il maggior aumento degli ultimi 4 anni, passando da 636 a 804 unità, sebbene i numeri rimangano ancora lontani da quelli pre-pandemia. Al contrario la mobilità incoming di ricercatori e docenti è aumentata di quasi 4.000 unità, raggiungendo le 7.854 presenze. L’89% di loro appartiene all’area scientifica che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo mentre il 27% ha una cittadinanza europea. Anche la mobilità outgoing vede un aumento nel 2023, con 75 viaggi all’estero, principalmente verso i Paesi dell’Europa UE (43%) ma anche verso i Paesi Asiatici (20%, India e Cina escluse). Sommando tutti gli stranieri presenti negli enti del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del FVG, si nota un ulteriore forte incremento rispetto all’anno precedente, da 7.597 a 11.934 presenze, dato che si avvicina a quello rilevato prima della pandemia (circa 14.000). Consulta l’indagine completa, disponibile in italiano e inglese.
Servizi per l'Innovazione
19.12.2024
Auguri e Felice Anno Nuovo da Area Science Park
In occasione delle festività di fine anno, Vi informiamo che l’Ente resterà chiuso nelle giornate: 27, 30 e 31 dicembre 2024; 2 e 3 gennaio 2025. Data la minor affluenza nei Campus di Area Science Park, inoltre, i servizi di ristorazione e bar subiranno alcune modifiche: Giornate di chiusura della mensa e del bar: dal 25 al 27 dicembre 2024 nei giorni festivi 1 e 6 gennaio 2025 Giornate di chiusura della pizzeria: dal 23 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025 Servizio bar nei giorni 24 e 31 dicembre 2024 effettuerà un orario ridotto: dalle ore 8:00 alle ore 15:00.   I nostri migliori auguri di buone feste e per un 2025 ricco di soddisfazioni! Lo Staff di Area Science Park
Istituzionale
19.12.2024
Presentato il primo Report sull’industria marittima della regione FVG
Innovazione, sostenibilità e competenze. Sono queste le parole chiave del primo Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia, realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, è frutto della collaborazione tra mareFVG, Area Science Park e DEAMS – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste. A supporto di questo studio, sono stati utilizzati i dati della piattaforma M.IND (Maritime Industry, di mareFVG), raccolti anche grazie al contributo iniziale del sistema camerale e dell’associazionismo datoriale regionale, della piattaforma Innovation intelligence FVG di Area Science Park, e dalle banche dati di ModeFinance. Il DEAMS e mareFVG hanno svolto anche 9 interviste ad aziende del settore approfondendo i temi quali le sfide tecnologiche e di mercato, l’evoluzione delle competenze e i percorsi di sostenibilità avviati dalle imprese. Il documento, esito di un lavoro di cinque anni, ma in costante aggiornamento, consente di analizzare il posizionamento del settore marittimo regionale – composto da 1350 aziende – nel contesto italiano, europeo e internazionale, evidenziando la distribuzione delle imprese nelle filiere marittime del valore dei singoli prodotti e servizi, e l’orientamento nell’innovazione e verso la sostenibilità. Utilizzando indicatori costruiti ad hoc, oltre a definire lo stato dell’arte sulla propensione all’innovazione e alla sostenibilità, il documento mette in evidenza l’evoluzione delle tecnologie e delle competenze necessarie ad affrontare la transizione tecnologica in atto nel settore. Il Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia diviene dunque uno strumento di grande importanza e utilità nella progettazione di iniziative e servizi che rispondano alle esigenze del tessuto imprenditoriale. Lucio Sabbadini sottolinea che “dal Rapporto emerge un’economia marittima che in FVG rappresenta il 15% del totale e occupa direttamente oltre 10.000 lavoratori, oltre ad avere un peso primario in termini di export – quasi il 40% dell’export dell’Italia nel settore cantieristico (3.496 M€), con un’incidenza di quasi il 16% sull’export regionale. Un settore che ha dimostrato una eccezionale resilienza durante la crisi pandemica e continua oggi a registrare una crescita importante (76% delle imprese con fatturato in crescita, 68% in forte crescita), mentre la maggior parte degli altri settori economici mostra segni importanti di crisi. Una industria sta investendo in innovazione, registrando il 43% di aziende con segnali di propensione all’innovazione, e cresce nell’attenzione alla sostenibilità, grazie all’importante sinergia attivata con il sistema scientifico regionale e nonostante il supporto dell’Amministrazione regionale sia diminuito del 70% rispetto a quello dato negli anni 2014-2020”. “Dalla nostra indagine emerge che un quarto delle imprese è già attivo sui temi della sostenibilità, distinguendosi per certificazioni, investimenti finanziari, sviluppo di competenze professionali e monitoraggio della propria catena del valore – afferma il prof. Guido Bortoluzzi del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, matematiche e Statistiche dell’università di Trieste -. Oltre il 40% ha avviato un percorso di sviluppo sostenibile, mentre circa il 30% non è ancora attrezzato in ambito ESG. Un aspetto cruciale riguarda le competenze interne: tre quarti delle imprese non hanno ancora formalizzato una figura dedicata alla sostenibilità, un elemento che sarà strategico nei prossimi anni per affrontare la crescente attenzione su questi temi. Infine, quasi il 70% delle imprese ha adottato pratiche di sostenibilità rivolte ai dipendenti, sottolineando il ruolo cruciale delle risorse umane nei processi aziendali e confermando attrazione e retention come priorità strategiche per il futuro. La centralità dei temi legati alla sostenibilità ambientale e alle persone è stata inoltre confermata dalle interviste svolte, sia con le PMI che con le grandi aziende con cui ci siamo confrontati.” “È stato particolarmente significativo il lavoro congiunto realizzato insieme al DEAMS dell’Università degli Studi di Trieste, per sviluppare un indicatore complesso della sostenibilità dedicato alle imprese del mare in FVG – spiega Enrico Longato di Area Science Park -. Abbiamo tenuto conto non solo della sostenibilità finanziaria delle imprese, ma anche di elementi quali certificazioni e attività di innovazione considerabili green, come progetti e brevetti in cui la compatibilità ambientale risulta essere un elemento qualificante, o pratiche di sostenibilità sociale adottate dalle aziende. Queste analisi sono state possibili valorizzando il lavoro sviluppato da Area Science Park su dati di Innovation Intelligence FVG, oltre che grazie alle attività condotte sul campo dal DEAMS. Dall’integrazione di questi vari elementi emerge come un nutrito gruppo di imprese del campione considerato presenti una solida situazione economico-finanziaria e abbia già avviato investimenti significativi in innovazione green. Tuttavia, resta ancora ampio margine per pianificare e implementare ulteriori azioni mirate a rafforzare la sostenibilità complessiva nei processi aziendali”. L’Osservatorio delle filiere marittime del Friuli Venezia Giulia nasce per intuizione di mareFVG che ha analizzato in modo dettagliato il tessuto imprenditoriale e sviluppato una metodologia innovativa per rappresentare le realtà locali nel settore marittimo. Questo studio è stato successivamente capitalizzato in una piattaforma d’innovazione M.IND che consente di scoprire le aziende regionali in base alla filiera in cui operano e relativi dettagli. Dalle sinergie intercorse in questi ultimi anni con Area Science Park, l’Università degli Studi di Trieste e ModeFinance, M.IND si è arricchita di nuovi indicatori, quello sulla propensione all’innovazione (costruito direttamente da Area Science Park) proveniente dalla piattaforma di Innovation Intelligence FVG e ulteriori indicatori di tipo economico finanziario provenienti da ModeFinance, mentre in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste è stato costruito uno strumento per la misurazione della sostenibilità aziendale.   Il report è scaricabile qui.
Servizi per l'Innovazione
13.12.2024
A cinque imprese del Parco i fondi di Booster for Life Science FVG
Ci sono cinque progetti di imprese insediate in Area Science Park tra i 22 selezionati dal primo sportello dell’avviso “Booster for Life Science-TRL Advancement”, l’iniziativa promossa dal Cluster Scienze della vita Friuli Venezia Giulia su incarico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per finanziare “progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle Scienze della Vita con un budget complessivo iniziale di 10.040.000 Euro”. I 22 progetti ammessi al finanziamento otterranno ciascuno da 200.000 a 500.000 euro, per “elevare il livello di maturità tecnologica (TRL) di prodotti e servizi innovativi in fase di sviluppo, supportando sia la validazione di idee sia la realizzazione di tecnologie, consentendo l’avvicinamento al mercato di soluzioni all’avanguardia”. Fra le aziende che hanno presentato i progetti ammessi figurano AB Analitica srl, Alifax Research & Development srl, Clonit srl, Dr. Schaer SpA, Prodigys Technology srl. La tipologia dei progetti finanziati comprende startup, startup innovative, spin-off (27%); piccole imprese (23%); pmi innovative (18%); grandi imprese (9%), università (9%); microimprese (9%); medie Imprese (5%). AB Analitica è un’azienda all’avanguardia nel campo della diagnostica molecolare e si occupa di dispositivi medico-diagnostici da laboratorio per virologia, batteriologia, parassitologia, micologia, genetica molecolare e oncologia. Alifax è una delle più importanti società italiane specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di strumentazione diagnostica clinica per l’automazione di laboratorio. Dal 1987, Clonit si concentra sullo sviluppo, la produzione e la distribuzione di attrezzature diagnostiche in vitro e reagenti innovativi e affidabili per la diagnostica molecolare. Prodigys applica le tecnologie e i sistemi di intelligenza artificiale e business intelligence più recenti ed innovativi per la sicurezza informatica del software, sia web che mobile, inoltre fornisce servizi di progettazione, realizzazione e supporto di sistemi informativi complessi. Dr. Schär è un’azienda specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di alimenti dietetici per soggetti con esigenze nutrizionali specifiche, tra cui la dieta chetogenica focus del progetto finanziato.
Dai nostri campus
12.12.2024
FERMI apre nuove strade al controllo quantistico: nuovi orizzonti per la scienza atomica e molecolare
Un esperimento pionieristico condotto presso FERMI, il laser a elettroni liberi (Free Electron Laser, FEL) di Elettra Sincrotrone Trieste, attivo in Area Science Park, ha permesso per la prima volta di controllare direttamente gli stati quantistici ibridi elettrone-fotone negli atomi di elio, dimostrando il controllo quantistico delle dinamiche elettroniche non lineari. Questo importante risultato, frutto della collaborazione internazionale tra gruppi teorici e sperimentali guidati dal dott. Lukas Bruder dell’Università di Friburgo – che in Italia ha coinvolto: il Politecnico di Milano, l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr-Ifn), l’Istituto Officina dei Materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Laboratori Nazionali di Frascati (Roma) ed Elettra Sincrotrone di Trieste – stabilisce un importante traguardo nella fisica quantistica e apre nuove prospettive per lo studio e il controllo di reazioni chimiche su scala atomica, grazie anche alle straordinarie capacità tecnologiche di FERMI. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dimostra come una manipolazione precisa degli impulsi luminosi generati dal FEL FERMI consenta di favorire processi quantistici specifici, sfruttando un approccio noto come “controllo coerente”. Questo metodo, già consolidato per la luce visibile e in regime di bassa intensità, è stato ora applicato con successo alle lunghezze d’onda ultraviolette estreme, aprendo un nuovo campo di ricerca per l’analisi di fenomeni atomici e molecolari che avvengono su scale temporali dell’ordine degli attosecondi (un miliardesimo di miliardesimo di secondo). Il laser FERMI si distingue nel panorama internazionale per essere l’unica sorgente di questo tipo in grado di garantire un controllo così preciso della generazione di radiazione ultravioletta e di raggi X, grazie all’uso di un “seme esterno”. Questo innovativo approccio consente di imprimere ulteriore coerenza alla luce durante il processo di amplificazione, rendendo finalmente realizzabili esperimenti di controllo coerente. In assenza di questo processo infatti la radiazione amplificata risulterebbe caotica e incoerente, con una sequenza casuale di impulsi molto ravvicinati tra loro. Questo esperimento ha sfruttato impulsi di radiazione ultravioletta con intensità dell’ordine di 10-100 trilioni di watt per centimetro quadrato, generando stati quantistici definiti “dressed states”, in cui gli elettroni interagiscono fortemente con il campo luminoso modificando i loro livelli di energia. Grazie a questa manipolazione precisa della fase e dell’ampiezza degli impulsi luminosi i ricercatori hanno ottenuto un controllo senza precedenti di queste dinamiche. I risultati ottenuti dimostrano anzitutto l’efficienza e la maturità tecnica raggiunte da FERMI, giacché la capacità di riprodurre nei raggi x effetti ben noti alle frequenze ottiche era e rimane un traguardo ambito ma per nulla scontato. Nell’immediato disponiamo ora di nuove metodologie per indagare sistemi quantistici fondamentali. Lunghezze d’onda molto corte e durate degli impulsi corrispondentemente più brevi consentono in generale di gestire gli elettroni alle loro scale naturali di lunghezza e tempo, vale a dire quelle atomiche; ciò apre inoltre nuove prospettive nello sviluppo di tecniche per il controllo delle proprietà dei materiali, e delle reazioni chimiche, con potenziali ricadute in settori come il fotovoltaico, la catalisi, e la scienza dei materiali in genere. Scendendo nei dettagli infinitesimi diventa progressivamente sempre più difficile cogliere e comprendere gli eventi sotto osservazione, e questi impulsi così precisi ci permettono di isolare con altrettanta precisione dettagli minuscoli in tempi brevissimi (come con una fotocamera ad altissima risoluzione). Grazie a queste tecnologie, non solo è possibile esplorare passivamente tutti questi fenomeni, ma anche guidarli e manipolarli verso nuove scoperte e ancora nuove ipotesi. Gli enti coinvolti: Institute of Physics, University of Freiburg, Friburgo, Germania Max-Planck-Institut für Physik komplexer Systeme, Dresda, Germania Elettra-Sincrotrone Trieste S.C.p.A., Trieste, Italia Institute of Physics, University of Oldenburg, Oldenburg, Germania Dipartimento di Fisica, IFN-CNR, Milano, Italia Institut für Ionenphysik und Angewandte Physik, Universität Innsbruck, Innsbruck, Austria Department of Physics, University of Gothenburg, Gothenburg, Svezia Istituto Officina dei Materiali, CNR (CNR-IOM), Trieste, Italia Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Laboratori Nazionali di Frascati, Frascati, Italia Deutsches Elektronen-Synchrotron DESY, Amburgo, Germania The Hamburg Centre for Ultrafast Imaging CUI, Amburgo, Germania IFN-CNR, Milano, Italia Department of Physics and Astronomy, Aarhus University, Aarhus, Danimarca Institute for Experimental Physics, University of Hamburg, Amburgo, Germania
Dai nostri campus
12.12.2024
Le città protagoniste per il raggiungimento della neutralità climatica
Esperti di politiche ambientali e di pianificazione territoriale e rappresentanti istituzionali si sono ritrovati ieri a Roma per approfondire temi chiave quali il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), il rapporto tra i vari livelli dei piani per la transizione energetica, il percorso verso la neutralità climatica intrapreso dalle città italiane delle mission cities. L’occasione è stata l’evento “Il ruolo della governance multilivello e della pianificazione territoriale integrata a supporto della transizione energetica”, organizzato congiuntamente dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Area Science Park, partner italiani dei progetti NECPlatform e IN-PLAN, entrambi finanziati dal programma LIFE, per discutere il ruolo cruciale della pianificazione integrata e della collaborazione tra diversi livelli di governance nella realizzazione degli obiettivi climatici ed energetici nazionali ed europei. La giornata ha segnato anche l’avvio dei lavori del Tavolo Nazionale di Discussione (National Coalition Group) del progetto IN-PLAN, offrendo un’opportunità unica per i vari stakeholder di confrontarsi e formulare raccomandazioni sulla pianificazione integrata, da condividere successivamente con i decisori politici nazionali. Testimonianze di diverse città italiane hanno raccontato esempi concreti di approcci partecipativi e iniziative innovative, come i Climate City Contracts, evidenziando l’importanza della governance multilivello per la pianificazione energetica e climatica, focus del progetto NECPlatform. Tra i diversi interventi ci sono stati anche quelli delle città faro italiane coinvolte nel progetto IN-PLAN: il Comune di Prato ha riportato l’esperienza dell’armonizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile secondo le linee d’azione indicate nel Climate City Contract, il Comune di Narni ha parlato dell’importanza della collaborazione interdipartimentale nei comuni medio-piccoli per affrontare le sfide della complessità e il Comune di Padova delle sfide dell’implementazione di piani integrati ambiziosi per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030. È stata anche presentata la Linea Guida per supportare i comuni nella redazione, implementazione e monitoraggio di piani territoriali che integrino gli aspetti energetici, climatici e della mobilità, mirati al raggiungimento della neutralità climatica in un’ottica di governance multilivello. “La ‘Linea Guida’ IN-PLAN suggerisce un approccio integrato e collaborativo che combina piani settoriali (relativi, ad esempio, ad energia rinnovabile, mobilità sostenibile e adattamento climatico) e piani urbanistici in un’unica strategia di pianificazione del territorio– spiega Fabrizia Salvi di Area Science Park -. Inoltre, promuove la collaborazione tra livelli di governo locali, regionali e nazionali, garantendo una maggiore coerenza e risorse per le azioni climatiche. Essa è in linea con iniziative europee come il Green Deal e la Legge Climatica dell’UE, e supporta gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di neutralità climatica”. La giornata ha visto inoltre la realizzazione del 6° incontro della Piattaforma di dialogo italiana del progetto NECPlatform che con la rappresentante del MASE, Annalidia Pansini, ha avuto l’opportunità di confrontarsi sulla governance multilivello, orizzontale e verticale, e le relazioni tra i diversi piani: dal nazionale al locale per una piena attuazione delle politiche per l’energia ed il clima. Sono emersi importanti spunti che saranno riportati nel Policy Brief che il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane proporrà ai partecipanti alla Piattaforma di Dialogo italiana e che sarà presentato al MASE e condiviso con gli altri progetti con i quali si sta collaborando per una piena promozione delle politiche climatiche in Italia e che possa contribuire a diffondere metodologie, buone pratiche e lezioni apprese.
Servizi per l'Innovazione
09.12.2024
Sulla ISS il primo micro-satellite realizzato da Picosats e UniTS
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ospita da alcuni giorni un prototipo di micro-satellite messo a punto all’interno del progetto RISE (Resilient Integrated Structural Elements) dell’Università degli Studi di Trieste e dell’azienda PICOSATS, con il contributo dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, il cui obiettivo è porre le basi per una nuova generazione di micro satelliti modulari e assemblabili, più economici e più facili da produrre. Il prototipo è di plastica, stampato in 3D e ospita tutti i collegamenti elettrici necessari al suo funzionamento.
Dai nostri campus
06.12.2024
Area Science Park a CES Las Vegas 2025
Area Science Park parteciperà anche quest’anno all’organizzazione della missione nazionale che porterà le migliori startup tecnologiche italiane al CES di Las Vegas, la più importante fiera della tecnologia al mondo, in programma dal 7 al 10 gennaio 2025. L’ente nazionale di ricerca sarà al fianco di ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per accompagnare le 48 startup del Padiglione Italia, che sarà allestito all’interno dell’Eureka Park, l’area del CES dedicata alle innovazioni emergenti. La missione, che Area Science Park supporta fin dal 2018, rappresenta un’opportunità concreta per le startup di entrare in contatto con il mercato globale, con potenziali partner di ricerca e industriali. Un palcoscenico che permette alle imprese di validare le proprie soluzioni direttamente sul campo, confrontandosi con operatori e investitori di primo piano. Anche quest’anno Area Science Park ha organizzato la Startup Academy, un ciclo di incontri di formazione e capacity building con esperti del mondo dell’innovazione per preparare le startup a trarre il massimo beneficio dall’esperienza al CES: dall’organizzazione della manifestazione e ai modi migliori di interagire con potenziali partner di ricerca e industriali, investitori e stampa; dagli aspetti contrattuali e legali alla gestione delle relazioni con i media, fino alle tecniche di pitching. L’attività rientra nelle iniziative di sviluppo della deep tech innovation, privilegiando i settori strategici delle scienze della vita, delle scienze dei materiali, delle tecnologie digitali avanzate e delle filiere energetiche verdi, a sostegno della generazione di impresa e funzionali a promuovere lo sviluppo socioeconomico del territorio nazionale, connettendo ricerca e impresa. Durante il CES, Area Science Park sarà protagonista anche del palinsesto di eventi, workshop e conferenze che animeranno l’Arena del Padiglione Italia, dove interverranno numerosi stakeholder internazionali del settore tecnologico. La partecipazione al CES si inserisce nella strategia di Area Science Park a supporto della crescita delle imprese tecnologiche italiane. Tra le iniziative più recenti la quinta edizione di Startup Marathon, in collaborazione con UniCredit e Fondazione Comunica, che si è chiusa con la finale del 26 novembre a Milano, a testimoniare l’impegno dell’ente nel creare connessioni tra startup, ricerca, industria e investitori, stimolando l’open innovation all’interno del tessuto economico e lo sviluppo delle piccole imprese innovative.
Servizi per l'Innovazione
05.12.2024
Presentato il Report Fvg Digitale 2024
Nel nuovo teatro immersivo P. Maurensig di Tavagnacco è stata presentata la quarta edizione del report annuale realizzato da DITEDI, in collaborazione con i partner scientifici Area Science Park (Enrico Longato, referente Innovation Intelligence FVG), Università degli Studi di Trieste (Guido Bortoluzzi e Lorenzo Porta) e Università degli Studi di Udine (Maria Chiarvesio e Martina Tomasetig) e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il Report Fvg Digitale 2024 “Strategie di Business nell’era dell’AI: come le imprese IT affrontano e cambiano il mercato” analizza e descrive come le tante piccole e medie realtà del mondo digitale del FVG stanno generando nuove offerte di prodotti e di servizi legate all’Intelligenza Artificiale e come la utilizzino per customizzare soluzioni in grado di impattare sui prodotti e sui processi produttivi dei loro clienti. Da sole o attraverso forme collaborative, incluse le reti d’impresa, per far entrare questa tecnologia all’interno del tessuto produttivo regionale. I dati del 2024 evidenziano come gli insediamenti di imprese ICT sul territorio regionale (2908) siano in costante e regolare aumento, +2,4% rispetto al 2022, per un totale di 2214 aziende del Friuli Venezia Giulia operanti nel settore ICT, in aumento dello 0,9% sempre rispetto al 2022, con la provincia di Udine che rappresenta il bacino di riferimento delle aziende del settore della regione, in quanto ospita quasi la metà di quelle individuate. Le società di capitali (1056 unità) rappresentano la struttura societaria prevalente, pari al 47,7% del totale, in aumento (+1,7%) dal 2022; seguono le imprese individuali (812 unità, 36,7%), che registrano un aumento nominale più significativo, con 31 unità in più rispetto al 2022. Il settore digitale regionale rappresenta un forte spinta innovativa per l’economia e il sistema delle imprese regionali. Infatti, il settore ICT conta attualmente 102 startup innovative, che operano principalmente nello sviluppo di software e rappresentano il 52% di tutte le startup regionali, a testimonianza dell’importanza del settore in termini di spinta innovativa. Altri segnali di questo tipo sono rilevabili anche dall’indicatore di propensione all’innovazione, il quale evidenzia come il 13% delle aziende del settore ICT regionale presenti almeno un segnale di innovazione. Tali aziende rappresentano il 9% di tutte le aziende regionali con una oggettiva propensione all’innovazione. Accanto a un’analisi dei dati economici e delle dinamiche di crescita del settore, con approfondimenti anche sul merito creditizio (rating), il report presenta 12 casi aziendali significativi che illustrano come le imprese regionali stiano integrando l’AI per sviluppare prodotti, ottimizzare processi e ampliare i propri mercati (aziende rappresentate: AI4IV, Aindo, Datamantix, Datamind, evoseed, eXact lab, Eye-Tech, Infostar, Motion Analytica, NT Nuove Tecnologie, Visiofy e Visup). L’ecosistema digitale del FVG appare così in crescita e pronto alla sfida dell’AI, e la spinta innovativa non tocca solo prodotti e servizi, ma anche modelli di business e relazioni. Il report integrale è disponibile qui.
Servizi per l'Innovazione
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