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Big Science Italia
Il sistema industriale italiano sta emergendo con un ruolo di rilievo nell’ambito della “Big Science”, un settore che comprende grandi progetti scientifici e tecnologici internazionali. Un protagonismo che si esprime in modo evidente attraverso l’aggiudicazione da parte di numerose imprese nazionali di rilevanti commesse con i principali centri di ricerca scientifica europei, impegnati in sperimentazioni d’avanguardia su più fronti. Un esempio significativo è rappresentato dal coinvolgimento delle nostre aziende nello sviluppo dei progetti dedicati alla fusione nucleare, che promettono di rivoluzionare la produzione elettrica puntando su una delle soluzioni più promettenti per ottenere energia pulita e sostenibile. In particolare, diverse realtà stanno contribuendo alla realizzazione di ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) attraverso la fornitura di componenti tecnologiche avanzate. Analogamente, il know-how produttivo italiano contribuisce all’attività condotta in altri campi della Big Science, a partire da quelli legati alla fisica delle particelle e all’astronomia: è il caso, ad esempio, delle collaborazioni in atto con il CERN di Ginevra per la realizzazione di strumentazioni destinate ad esperimenti di fisica delle alte energie. Si tratta di partnership che non solo rafforzano la posizione dell’Italia nel panorama scientifico internazionale, ma che al contempo contribuiscono allo sviluppo tecnologico e industriale del Paese, anche grazie alla significativa presenza, al fianco dei grandi player industriali nazionali, delle nostre PMI. Forti di flessibilità e capacità di innovazione, nonché di specializzazioni di nicchia, queste ultime sono spesso in grado di offrire competenze originali e approcci innovativi al lavoro condotto dai gruppi di ricerca, rivelandosi spesso fondamentali per il successo dei grandi progetti scientifici.
L’incontro del 5 settembre “Big Science Italia – Il sistema industriale italiano protagonista internazionale nella big science”, anticipazione per il Nord-Ovest del Big Science Business Forum – BSBF 2024 in programma a Trieste dall’1 al 4 ottobre, ha messo sotto i riflettori proprio alcune delle eccellenze imprenditoriali impegnate in questa sfida. Una tappa di avvicinamento all’evento del mese prossimo, con cui Confindustria, Unione Industriali Torino, Confindustria Piemonte, Confindustria Friuli Venezia Giulia e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno proposto una sostanziosa anticipazione di BSBF 2024, attraverso le testimonianze di grandi aziende italiane in prima linea negli investimenti scientifici e di PMI del territorio selezionate dai più prestigiosi laboratori di ricerca al mondo per partecipare a rilevanti progetti scientifici.
Due le tavole rotonde, entrambe alla presenza di Paolo Acunzo di ENEA, direttore di BSBF 2024, con un primo confronto sui casi di successo italiani nella Big Science fra Dario Galbiati, Sales Manager progetti Fusione nucleare di Ansaldo Nucleare, Gianni Grasso, Chief Tecnology Office di ASG Superconductor, Diego Ruaro, Sales Manager di De Pretto Industrie, Roberto Defant, Business Development manager di OCEM Power Electronics e Pierpaolo Bianchino, Business Development Manager di SIMIC. A seguire, un approfondimento sulle prospettive del sistema industriale nazionale nella Big Science con Giorgio Biginelli, Amministratore Delegato di Delta-Ti, Filippo Dal Ben, New Business Development Manager di Dal Ben, Piero Grillo, Amministratore Delegato di Fincantieri SI e Cristiano Montrucchio, Head of Design Organization di Leonardo – Aircraft Division. Affidato invece al Delegato Energia Confindustria, Aurelio Regina, un focus intitolato “Il valore di una filiera industriale italiana nello sviluppo dell’energia nucleare”, con la testimonianza di Stefano Buono, CEO e founder di newcleo.
Ad aprire l’incontro, i saluti introduttivi di Marco Gay, presidente di Unione Industriali Torino, Pierluigi Zamò, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, dell’assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, e del presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, qui in veste di presidente di BSBF 2024, oltre a un videomessaggio del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Conclusioni affidate a Francesco De Santis, vicepresidente per la ricerca e lo sviluppo di Confindustria.
Servizi per l'Innovazione
“Gli orizzonti dell’intelligenza”: la XIII edizione di Trieste Next presentata a Milano
Il futuro dell’intelligenza artificiale e le nuove frontiere dell’umanità. Da venerdì 27 a domenica 29 settembre torna a Trieste il Festival della Ricerca Scientifica, con un programma di oltre 100 eventi in italiano e in inglese e un parterre di grandi ospiti internazionali. La XIII edizione di Trieste Next trasformerà ancora una volta Piazza Unità in un grande palcoscenico della scienza: centinaia di scienziati e scienziate incontreranno il pubblico per riflettere sulle sfide del nostro tempo e sull’evoluzione della conoscenza.
Saranno oltre 300 i relatori e le relatrici che per tre giornate consecutive si confronteranno e discuteranno sui traguardi della ricerca scientifica e si confronteranno sulle nuove frontiere dell’innovazione. Talk, dibattiti, spettacoli, concerti, mostre, laboratori: Trieste Next propone linguaggi e format diversi per affrontare temi chiave del dibattito scientifico e culturale attuale, dal rapporto essere umano-macchina alla sostenibilità, dall’alimentazione alla medicina di precisione.
“Il tema dell’edizione 2024 di Trieste Next – Gli Orizzonti della Conoscenza – affronta il rapporto tra uomo e tecnologia mediato dalla conoscenza e dalla contaminazione delle intelligenze, umana e artificiale. È un tema centrale per la società e il suo sviluppo futuro” ha commentato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo “La vita delle persone, la quotidianità, il modo di lavorare, di viaggiare, di curarsi, come pure di entrare in relazione con gli altri, sono cambiati in modo radicale e in tempi molto rapidi. C’è un’unicità di contesto storico dovuta alla diffusione rapida e soprattutto simultanea di più tecnologie cosiddette ‘disruptive’, con un effetto amplificato dell’impatto sulle società. In questo contesto, i centri e le istituzioni che si occupano di ricerca e innovazione tecnologica, come l’ente che presiedo, sono chiamati, sempre di più, a rispondere alle domande, ai dubbi, alle curiosità delle persone sui temi che hanno un impatto tangibile nelle loro vite. Manifestazioni come Trieste Next sono quindi l’occasione, attesa e consolidata, per rispondere a questo bisogno di confronto e creare spazi di dialogo, ogni anno su tematiche diverse, sempre connesse ai cambiamenti“.
Accanto ai ricercatori e le ricercatrici che lavorano presso le numerose istituzioni scientifiche presenti nel capoluogo giuliano, sono tantissimi gli ospiti attesi di questa tredicesima edizione della manifestazione. Tra questi anche grandi nomi di caratura internazionale, come il Premio Nobel per la Fisica Andre I Geim, Regius Professor of Physics University of Manchester, il Premio Oscar Nicola Piovani, Wieland Huttner, direttore emerito del Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics e presidente della Max Planck Society, Michael Irwin Jordan, docente di Data Science alla Berkeley University e vincitore del premio World Laureates Association per l’informatica e la matematica, la senatrice Elena Cattaneo, direttrice del Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative all’Università di Milano, Elsa Fornero, docente onoraria di Economia Università di Torino e già ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, William Hasselberger, direttore del Digital Ethics Laboratory della Catholic University of Portugal, Francesco Perrone, presidente dell’Associazione italiana oncologia medica (AIOM), Linda Laura Sabbadini, dirigente ISTAT, Karina Gibert, direttore del Centro di ricerca Intelligent Data Science and Artificial Intelligence UPC-Universidad Publica de Catalunya, Leticia Cugliandolo, docente di Fisica condensata all’Università della Sorbona Parigi, il filosofo della scienza Telmo Pievani, il fisico e scrittore Paolo Giordano, Jan Olof Lundqvist, senior scientist dello Stockholm International Water Institute ed Eric Quint, già senior vicepresident e chief design and brand officer di 3M. E ancora Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica, autrice e voce del podcast del Post Ci vuole una scienza, Lorenzo Biagiarelli, chef e autore di Ho mangiato troppa carne, il dietista Giuliano Ubezio.
Gli incontri divulgativi di Trieste Next, tra premi letterari e focus tematici
Dopo la prima edizione, vinta da Francesca Grazioli con Capitalismo Carnivoro (Il Saggiatore), per il secondo anno a chiusura della manifestazione, domenica 29 alle 11.30, verrà assegnato il “Premio Trieste Next. Science Book of the Year”, dedicato alla divulgazione scientifica.
Anche quest’anno al ricco programma in lingua italiana si affianca un palinsesto di incontri in lingua inglese, per accogliere in città ricercatori e ricercatori provenienti da tutta Europa e dare voce alla comunità scientifica internazionale, che contraddistingue Trieste città della scienza.
Grazie alla collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro e Fondazione Telethon, un focus sarà dedicato alle terapie innovative per tumori e malattie rare.
Tanti gli incontri dedicati all’intelligenza artificiale, tra etica e creatività, impatto sulla salute, sull’apprendimento e sulla ricerca scientifica e un focus sulle biohightech con il contributo di EuroBioHighTech, network dedicato alla ricerca e all’innovazione nel campo del biomedicale, delle biotecnologie e della bioinformatica nell’area dell’Europa Centro-Orientale e Balcanica.
Tra le novità dell’edizione 2024 anche il ciclo di incontri “Imprese e AI”, che nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 settembre offrirà a imprenditori, manager e professionisti di tutta Italia delle occasioni di confronto e incontro su come l’AI andrà a rivoluzionare il lavoro, dalla pianificazione alla comunicazione, dall’amministrazione alle risorse umane.
Trieste Next per le scuole è il percorso di appuntamenti dedicati a studenti e studentesse per avvicinarli alle discipline STEM e far conoscere storie di ricercatori e ricercatrici. E venerdì 27 settembre, in occasione della Notte europea dei ricercatori, quiz oceanici, cacce al tesoro di vita extraterrestre e materia oscura, concerti matematici e spedizioni polari.
Area Science Park a Trieste Next
Anche quest’anno Area Science Park è co-organizzatore della manifestazione che da ormai XIII edizioni anima il centro di Trieste coinvolgendo centinaia di studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, molti dei quali lavorano presso le numerose istituzioni scientifiche presenti nel capoluogo giuliano.
Gli incontri e i laboratori parte del calendario di Trieste Next organizzati da Area per le scuole e la cittadinanza affronteranno tematiche legate ai modelli linguistici dell’Intelligenza Artificiale, alla relazione e contaminazione tra le diverse espressioni dell’intelligenza umana dal teatro alla scienza, dall’innovazione tecnologica alla scultura e si interrogheranno sul futuro della creatività umana in un tempo in cui l’intelligenza artificiale generativa dilaga.
L’elenco completo degli eventi organizzati da area science park è disponibile alla pagina dedicata.
Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Area Science Park, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Gruppo NEM Nord-Est Multimedia / Il Piccolo. Copromotore è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. È un progetto di Trieste Città della Conoscenza curato da Goodnet Territori in Rete. Il festival si avvale inoltre della collaborazione con la Commissione Europea – Rappresentanza di Milano.
Main partner della manifestazione è Generali, mentre i partner sono AcegasApsAmga, Estenergy, Insiel, Kioene e i content partner EuroBioHighTech, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Telethon, Centro Protesi Inail. Il programma aggiornato è disponibile sul sito www.triestenext.it, con informazioni dettagliate su luoghi e orari.
Infrastrutture di ricerca
Istituzionale
Aperta la nuova call CERIC per l’accesso a più di 60 strumenti e laboratori di supporto per la ricerca
Il Central European Research Infrastructure Consortium, CERIC-ERIC, invita a presentare proposte per l’accesso coordinato a più di 60 strumenti e laboratori di supporto per la ricerca in tutti i campi dei materiali, biomateriali e nanotecnologie. Il bando è aperto a ricercatori di tutto il mondo. Oltre alla possibilità di accedere a diversi strumenti tramite una singola richiesta, CERIC-ERIC offre supporto per la mobilità.
Per candidarsi, utilizzare il link “Submit a new CERIC proposal” nell’Ufficio Virtuale Unificato – VUO, all’indirizzo https://vuo.elettra.trieste.it/.
Come di consueto, ci saranno due scadenze:
2 settembre 2024, alle 17:00 CEST, per avere una pre-valutazione e la possibilità di migliorare la propria proposta
1 ottobre 2024, alle 17:00 CEST (sottomissione finale), raccomandata solo per utenti esperti in tutte le tecniche richieste.
Cosa c’è di nuovo in questo bando?
Negli ultimi anni, CERIC ha aumentato le sue capacità nel campo dei Materiali per il settore Energia. A tal fine, tre strutture di stoccaggio dell’energia con tecniche all’avanguardia nel campo delle celle a combustibile e della ricerca sulle batterie sono state recentemente incluse nell’offerta di accesso aperto di CERIC:
Joint Research Centre for Battery Energy Storage Testing Laboratory della Commissione Europea e il Fuel Cell and Electrolyser Testing laboratory a Petten, Paesi Bassi
Hydrogen Technology Centre (HTC) presso la Charles University di Praga
Dopo quasi un anno, il laboratorio Inelastic Ultraviolet Scattering with fixed-energy sources (IUVS-Offline) presso Elettra Sincrotrone Trieste è di nuovo disponibile nell’offerta di CERIC. L’attrezzatura del laboratorio è stata arricchita con il nuovo Spettrometro di Risonanza Raman e Fotoluminescenza in UV Profondo (lunghezza d’onda di eccitazione a 248 nm con imaging microscopico).
CERIC continua a offrire accesso a:
AMS-IRMS Accelerator Mass Spectrometry for radiocarbon dating presso il laboratorio CEDAD dell’Università del Salento, Italia
Joint Research Centre Nanobiotechnology Laboratory della Commissione Europea a Ispra, Italia
Next Generation Sequencing presso il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) a Trieste, Italia
Per motivi di manutenzione, l’impianto a fascio ionico presso l’Istituto Ruđer Bošković non offrirà accesso durante questa Call al loro laboratorio, pertanto gli strumenti IRRA, NMicro e ToF-ERDA non saranno disponibili, mentre RBSc e PIXE/RBS saranno disponibili presso il laboratorio CEDAD a Lecce.
Il Thermal Neutron Three-axis Spectometer (TAST) presso il Budapest Neutron Centre è attualmente fuori servizio e non sarà disponibile nella corrente Call.
Ulteriori informazioni disponibili sul sito Internet https://www.ceric-eric.eu/users/call-for-proposals/
Servizi per l'Innovazione
Nuovi catalizzatori per convertire i gas serra in combustibili green: uno studio per trasformare il metano in metanolo
Una delle possibilità per raggiungere la “dream reaction”, ovvero la reazione – a lungo cercata- che permetta di convertire i gas serra in combustili preziosi, è in uno studio italiano che ha riunito ricercatori e ricercatrici dei principali enti di ricerca e atenei del Friuli Venezia Giulia: il Consiglio nazionale delle ricerche con l’Istituto Officina dei materiali di Trieste (Cnr-IOM), l’Università degli studi di Udine, l’Università degli studi di Trieste, Elettra Sincrotrone e Area Science Park. Dalla sinergia tra un gruppo di ricerca vasto e interdisciplinare è stata, infatti, messa a punto una tecnologia per la preparazione di catalizzatori innovativi in grado di promuovere la trasformazione di metano, un potente gas serra che incide negativamente sul bilancio energetico del Pianeta favorendo il riscaldamento globale.
La metodologia individuata, descritta sulla rivista scientifica statunitense “Small” che le ha dedicato anche la copertina, edita da Wiley, ha riguardato, in particolare, la possibilità di convertire direttamente il metano in metanolo, un prezioso alleato nel processo della futura transizione energetica, attraverso un nuovo materiale a basso costo a base di Cerio e Rame, le cui proprietà catalitiche sono state esplorate grazie alle tecniche all’avanguardia disponibili presso i poli universitari e centri di ricerca della regione.
“È stata investigata la possibilità di sintetizzare dei materiali innovativi a basso costo, evitando l’utilizzo di solventi aggiuntivi e passaggi dispendiosi in fase di preparazione: questa tecnologia sfrutta semplicemente la forza meccanica che va a modificare la struttura del materiale di partenza e lo rende più efficiente nel trasformare il metano in altre molecole”, spiegano Silvia Mauri, ricercatrice di Cnr-Istituto Officina dei Materiali e Rudy Calligaro, ricercatore dell’Università di Udine, entrambi autori del lavoro. “Il risultato è stato duplice: da un lato aver identificato un materiale promettente per il processo di catalisi, dall’altro aver implementato le nostre conoscenze sui meccanismi che stanno alla base dell’efficacia di questi materiali. Questo è stato possibile grazie all’utilizzo di tecniche avanzate che utilizzano la luce di sincrotrone, unitamente alla potenza di calcolo oggi disponibile. In questo modo, sarà da ora in poi più semplice e veloce migliorare ulteriormente il design e l’utilizzo di questi catalizzatori”.
Lo studio ha, quindi, implicazioni importanti nel supportare il processo della transizione energetica imposta dalle conseguenze del riscaldamento globale: “Il metano è una risorsa preziosa e la sua valorizzazione rappresenta una sfida importante nella catalisi eterogenea: per questo la comunità scientifica di tutto il mondo sta concentrando i suoi sforzi nella ricerca di nuovi materiali che ne facilitino i processi di trasformazione in prodotti che possano essere utilizzati in modo più sostenibile”, aggiunge Luca Braglia di Area Science Park: “questo studio, di natura prettamente fondamentale, identifica una nuova classe di catalizzatori preparati in modo economicamente e ambientalmente più sostenibile, e conferma come l’utilizzo simultaneo di più tecniche avanzate e competenze interdisciplinari sia necessario per identificare e sviluppare nuovi materiali e tecnologie a supporto della transizione ecologica”.
La ricerca conferma, inoltre, il ruolo di primo piano assunto dall’Italia nell’affrontare la sfida cruciale della transizione verde e dei nuovi materiali, dimostrando come la cooperazione tra le eccellenze scientifiche regionali porti risultati di grande impatto.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
Al via SCI-FI, il progetto che unisce agricoltura sostenibile e inclusione sociale
Creare una comunità di pratica sostenibile che promuova la conservazione ambientale e l’inclusione sociale, utilizzando l’agricoltura come strumento di cambiamento positivo. Questo è l’obiettivo di SCI-FI (SCIence For Inclusion), un progetto di Citizen Science nato dalla collaborazione di Primo Principio, impresa insediata nell’Area Science Park di Trieste, con Duemilauno Agenzia Sociale, finanziato dai fondi Europei del progetto IMPETUS.
Sviluppato in Friuli Venezia Giulia, il progetto, che durerà fino a gennaio 2025, promuove l’utilizzo della tecnologia 4.0 in agricoltura, tramite un sistema digitale di supporto decisionale, con un forte focus sull’inclusività di tutta la comunità, cercando di avvicinare il mondo della ricerca all’agricoltura. SCI-FI, che è stato presentato nell’Azienda Agricola Giuseppe Maggiori a Colloredo di Monte Albano, mira a integrare pratiche agricole sostenibili con l’uso di tecnologie avanzate per ridurre l’impatto ambientale. Implementando pratiche agricole che minimizzano il consumo di acqua e l’uso di prodotti chimici, il progetto si focalizza sull’adozione di tecnologie di agricoltura di precisione, capaci di ottimizzare le risorse e migliorare la resa dei campi.
Il progetto vedrà la partecipazione di cittadini, agricoltori e studenti che verranno formati per raccogliere dati sul campo, contribuendo a perfezionare modelli agronomici avanzati ed integrando la trasformazione digitale nell’agricoltura. Il fulcro delle attività sarà l’Azienda Agricola Giuseppe Maggiori che collabora con la cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale e il Centro di Salute Mentale (CSM) di Udine, portando avanti pratiche di inclusione sociale, lavorativa e di formazione tramite il lavoro agricolo. Sarà previsto, infatti, anche il coinvolgimento di ragazzi seguiti dal CSM e di minori stranieri non accompagnati.
Proprio attraverso queste pratiche di cooperazione e inclusione, la cooperativa Primo Principio ha supportato l’installazione di una stazione meteo per monitorare le condizioni climatiche in tempo reale. Grazie alla formazione tecnica sull’interpretazione dei dati e sull’agronomia sostenibile, i partecipanti potranno utilizzare la tecnologia per raccogliere dati di campo e prendere decisioni informate.
Il progetto prevede anche la realizzazione di workshop sull’agricoltura sostenibile e lo sviluppo, con i citizen scientists coinvolti, di una piattaforma digitale user friendly che faciliterà la diffusione dei dati raccolti. Attraverso una rete di comunità rurali attivamente coinvolte, il progetto mira ad accrescere la fiducia verso le iniziative europee, chiarendo le ragioni scientifiche dietro l’adozione di queste tecnologie.
Tutti i partecipanti attivi avranno accesso gratuito al sistema di supporto decisionale WiForAgri, che fornisce informazioni sulle condizioni microclimatiche e, tramite modelli previsionali, permette una gestione ottimale del terreno.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
Metalmeccanica FVG in flessione nel primo semestre 2024: questa l’analisi del Report Flash dell’’Osservatorio del Comet
Il settore della metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia sta attraversando un periodo di incertezza e riposizionamento sui mercati, con un rallentamento dell’export, principalmente verso la Germania e il Nord Europa. Il 70% delle imprese prevede un fatturato per il 2024 non superiore a quello del 2023, a causa di una frenata dopo la crescita post-Covid. Questa situazione non è compensata dalla crescita in Est Europa, Turchia o Nord America.
A dirlo è l’ultimo Report Flash dell’’Osservatorio della Metalmeccanica FVG, progetto nato e coordinato dal Comet FVG che, in collaborazione delle Università di Trieste e Udine, Intesa Sanpaolo e Area Science Park, unisce differenti banche dati per monitorare il settore metalmeccanico in FVG.
Secondo il presidente del Comet, Sergio Barel, le PMI metalmeccaniche del FVG stanno cercando di reinventarsi per cogliere le opportunità offerte dalla ridefinizione delle filiere mondiali e tedesche.
Nonostante un calo generale, il settore della metalmeccanica del FVG ha reagito meglio rispetto alla manifattura. L’export ha retto bene fino al primo trimestre 2024, con una frenata legata a Germania, USA, Francia e UK, parzialmente compensata da Cile, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa e Australia.
Servizi per l'Innovazione
Life Science City: online il portale dedicato alla diffusione della cultura scientifica
Promuovere la cultura scientifica e favorire l’orientamento dei giovani verso le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Questo l’obiettivo di Science for Life, progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinato da Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) in collaborazione con Area Science Park, con la finalità di promuovere la divulgazione scientifica nel settore delle scienze della vita, avendo un’attenzione particolare alle nuove generazioni e al mondo della scuola.
Life Science City introduce i giovani alle professioni nel settore delle scienze della vita e ai lavori del futuro ad esso connessi. L’intento è ispirare e motivare ragazze e ragazzi, promuovendo la cultura scientifica, conducendoli alla scoperta, in modo divertente e dinamico, di alcune delle aree principali di questo settore legate alla salute dell’uomo e del pianeta. Oggi, infatti, appare sempre più evidente come la salute dell’uomo sia legata a quella dell’intero pianeta e come le figure professionali che si occupano dell’uno o dell’altro settore tendano sempre più a condividere applicazioni scientifiche e tecnologie. Nel portale, ampio spazio è dedicato ai corsi Science For Life, dove biologi, fisici, chimici, medici e ingegneri ci guidano dentro e fuori i laboratori, connettendo le innovazioni nel campo delle scienze della vita all’impatto che esse possono avere sulla società e sul nostro futuro.
Percorsi formativi tematici. All’interno dello spazio web Area Science Park ha progettato 4 corsi della durata di 4 ore ciascuno, durante i quali ricercatori e scienziati raccontano il proprio lavoro e le sfide che ci aspettano. I corsi, sviluppati in diversi moduli e con un test finale di autovalutazione, affrontano tematiche diverse, dalla salute dell’uomo, a quella della terra, a quella dei mari, per arrivare a raccontare i luoghi dove vengono formati i tecnici che un domani lavoreranno in questo campo. I temi trattati sono: Scienze della vita, corso che esplora il mondo degli Istituti Tecnici Superiori, i corsi, le strumentazioni e le materie che supportano la formazione, inoltre, approfondisce il funzionamento e l’uso dei macchinari utilizzati dai professionisti delle Scienze della Vita. Salute dei mari, corso che racconta l’Area Marina e aiuta a comprendere le problematiche della salvaguardia marina e a capire come si lavora sul campo e in laboratorio in questo settore. Salute della terra, percorso che porta alla scoperta del mondo vegetale naturale ed artificiale, con focus su l’ERSA FVG, per approfondire le problematiche della salvaguardia vegetale e scoprire come un agronomo lavora sul campo e in laboratorio. Salute dell’uomo, il corso che approfondisce la composizione del nostro DNA e l’ambito della genomica, esplorando le tecniche, le strumentazioni principali e le applicazioni di biologia molecolare per conoscere sempre più a fondo l’essere umano ai fini dello studio e della cura. Protagonisti della serie dei corsi sono ricercatrici e ricercatori attivi in aziende ed enti di ricerca insediati nel parco scientifico e non solo: Simona Iannucci (OGS), Marco Francese (Shoreline), Gian Luca Bianchi (ERSA), Selena Tomada (ERSA), Cristina Kokmann (Astra Snc), Serena Zacchigna (ICGEB), Margherita Degasperi (LAGE, Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park), Alberto Steindler (Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta), Stefano Chiellini (Fondazione Vita – ITS Nuove Tecnologie per la Vita).
Ti racconto le Scienze della Vita. Il portale raccoglie contributi scientifici, sotto forma di news, video e podcast dedicati al racconto delle principali attività di ricerca scientifica portate avanti dalla Fondazione Toscana Life Sciences e da Area Science Park. Un ambiente virtuale che ospita anche “contenuti speciali” come Pop Science, il podcast di TLS che racconta l’attività di ricerca della Fondazione attraverso le voci dei suoi ricercatori e degli studenti delle scuole superiori di Siena. La serie in 5 episodi è disponibile gratuitamente su Spotify, Google Podcast e Amazon Music per l’ascolto on-demand e in streaming. Un progetto di comunicazione e divulgazione scientifica dedicato all’approfondimento della ricerca di TLS su alcune delle principali sfide di salute del nostro tempo. Al centro di ogni episodio ci sono i principali temi oggetto di studio nei laboratori di Toscana Life Sciences: dal progetto sulle leucemie delle cellule B condotto dalla Tumour Immunology Unit; al gruppo VacciBiome che studia il ruolo del microbioma intestinale del paziente sull’efficacia degli approcci immunoterapici contro il cancro; passando per l’esperienza della Mass Spectrometry Unit, da anni, impegnata anche nello studio delle malattie rare, in particolare la Sindrome di Rett, con approccio proteomico. Un viaggio nella scienza che tocca anche le nuove frontiere della bioinformatica, guardando da vicino il DaScH (Data Science for Health) Lab che applica le tecnologie computazionali e di intelligenza artificiale alla biologia, fino alla grande sfida dell’antibiotico-resistenza spiegata attraverso l’attività del MAD (Monoclonal Antibody Discovery) Lab, il gruppo di ricercatori che si occupa di identificare anticorpi monoclonali umani contro virus e batteri.
Divulgazione e Formazione 4.0: video e sfogliabili per vivere l’avventura della conoscenza. Nella sezione ‘Divulgazione e Formazione 4.0’ la Fondazione TLS ha raccontato, in pillole, anche con l’aiuto di brevi video, le principali attività di un laboratorio, per conoscere da vicino i ricercatori di TLS e avvicinare i più giovani al mondo della ricerca scientifica nelle life sciences. Nella sezione, inoltre, sono raccolti i contributi scientifici dei ricercatori di TLS dedicati ai temi di attualità: dalla lotta all’antibiotico resistenza al racconto delle nuove frontiere della ricerca scientifica, come la bioinformatica e le applicazioni dell’AI nella ricerca scientifica; fino alla scoperta dei botanicals e ai moderni studi legati alle proprietà biologiche delle piante. Un viaggio che si arricchisce anche attraverso i contributi video, realizzati dalla giovane Martina Cesarini, della Fondazione Vita – ITS Nuove Tecnologie per la Vita, che ha contribuito al progetto realizzando i contributi video con tecnologie di realtà aumentata e virtuale, per scoprire insieme ai ricercatori di TLS alcuni dei principali strumenti e attività di ricerca presenti in un laboratorio. La grande avventura della conoscenza, infine, si completa con i contributi della sezione ‘La città delle Scienze della Vita’ dove è possibile leggere, distinti tra le categorie: Uomo, Piante e Microbiologia, i contributi sotto forma di news a cura di Paola Nezi, PhD student presso MSU di Fondazione Toscana Life Sciences; Marco Martinelli, Divulgatore Scientifico e PhD, student presso Scuola Superiore Sant’Anna; Mattia Cicogni, PhD student presso MSU di Fondazione Toscana Life Sciences ed Elena Caproni, ricercatrice della Unit Vaccibiome di TLS. Hanno, inoltre, contribuito alla realizzazione degli approfondimenti scientifici e dei video i ricercatori di TLS Claudia Sala, Vittoria Cicaloni, Federico Cappelli, Ida Paciello, Dario Cardamone, Sara Joubbi, Alberto Grandi, Gabriele Di Lascio, Assunta Gagliardi, Mattia Benedet e Ilaria Maffei.
Comunicati Stampa
Dai nostri campus
Analisi di immagini mediche, sicurezza informatica e visione artificiale al centro della 7^ Summer School AI-DLDA di Udine
Quattro giorni di full-immersion con studiosi ed esperti di AI, per fare il punto sulla ricerca legata all’intelligenza artificiale applicata alla analisi di immagini mediche, alla cyber security e alla computer vision.
Sono stati questi i temi al centro della 7a edizione di AI-DLDA: International Summer School on Artificial Intelligence, la scuola estiva sull’IA che si è svolta dal 1° al 4 luglio a Udine, organizzata da Area Science Park, Università di Udine, DITEDI e Digital Innovation Hub di Udine, nel contesto dell’iniziativa IP4FVG-EDIH, il Digital Innovation Hub regionale finanziato dall’Unione europea con Next Generation EU e dal PNRR.
Tra gli speaker di rilievo internazionale erano presenti, quest’anno, Lamberto Ballan (Università di Padova), Sebastiano Battiato (Università di Catania), Gustavo Carneiro (University of Surrey), Emanuele Rodolà (Università Sapienza di Roma), Andreas Windish (Joanneum research) e Stefano Zanero (Politecnico di Milano).
La Summer School di Udine si conferma un’importante opportunità di networking tra ricercatori e altri professionisti del settore. Tra i partecipanti di questa edizione, ben 19 i professionisti provenienti da importanti aziende regionali e nazionali e 16 i ricercatori e dottorandi di realtà universitarie italiane ed europee (Francia, Regno Unito e Lituania le principali).
Oltre che per le sessioni di studio e approfondimento, la Summer School AI-DLDA si è caratterizzata sin dalla sua nascita anche per il fitto programma di workshop pomeridiani, condotti da esperti di applicazioni industriali, quest’anno a cura di aziende ed enti quali Joanneum research, Lenovo, SISSA, Università di Udine, Datamantix, R-Tree Technologies, Università di Modena e Reggio Emilia, beanTech.
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Phenotypic Fingerprinting School: opportunità di formazione in Area Science Park per due laureati STEM
Un’opportunità di formazione teorico-pratica che, grazie all’utilizzo di approcci e tecniche complementari e integrabili, permette di scoprire le impronte digitali delle vie metaboliche cellulari perturbate dalle infezioni e dalla risposta ai farmaci.
È quella offerta dalla scuola di formazione in “Phenotypic Fingerprinting”, promossa da Area Science Park in collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste, l’International Center for Genetic Engineering and Biotechnology – ICGEB e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, nell’ambito delle attività di “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC*.
La scuola si terrà in lingua inglese e sarà ospitata a Trieste presso i laboratori di Area Science Park, Elettra Sincrotrone Trieste, ICGEB e Istituto Officina dei Materiali-CNR; è strutturata in due sessioni per un totale di circa 150 ore. Diversi i temi trattati: dai modelli cellulari di interazione ospite-patogeno al sequenziamento di RNA, dalle micro e nano-lavorazioni per la biologia alla citologia chimica, all’analisi, l’integrazione e la gestione dei dati.
Il percorso formativo “Phenotypic Fingerprinting School” nasce per rafforzare le competenze di ricercatori e tecnologi che lavorano nell’ambito del progetto PRP@CERIC, ma prevede anche la partecipazione di una quota esterna di laurati STEM interessati a sviluppare le proprie competenze nello studio delle impronte digitali fenotipiche. Si tratta di due posizioni per le quali Area Science Park promuove una manifestazione di interesse pubblicata sul sito istituzionale e aperta fino al 26 luglio 2024.
I requisiti per presentare la propria candidatura sono:
essere in possesso di diploma di laurea magistrale o specialistica o diploma di laurea vecchio ordinamento in materie STEM;
conoscere la lingua inglese;
godere dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza o provenienza.
Per ciascun partecipante al percorso formativo è previsto il rimborso dei pranzi durante le giornate di lezione (fruibili presso le mense di Area Science Park), mentre, esclusivamente per gli studenti provenienti da fuori Trieste, è previsto il rimborso anche del pernottamento e degli altri pasti.
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*Il progetto “Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC Upgrade” – PRP@CERIC è finanziato dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, Linea di Investimento 3.1 “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
genomica
infrastrutture
Opportunità
Visita in Area Science Park del Console Generale di Francia a Milano
Monsieur François Bonet, Console Generale di Francia a Milano, ha visitato Area Science Park accompagnato dal Console Onorario di Francia a Trieste, Riccardo Illy. A Trieste per partecipare al G7 Istruzione, in programma in questi giorni nel capoluogo giuliano, il Console francese è stato accolto dalla Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, e dal Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione, Salvatore La Rosa.
La Presidente Petrillo ha illustrato le principali attività dell’ente nazionale di ricerca e i progetti strategici in corso: dal progetto “North Adriatic Hydrogen Valley” a IP4FVG-EDIH l’European Digital Innovation Hub a IMPRESS, che vede anche la partecipazione di realtà scientifiche francesi. Un piccolo focus è stato dedicato alle infrastrutture di ricerca e tecnologiche sul cui sviluppo Area Science Park sta investendo negli ultimi anni.
Grande l’interesse espresso dal Console durante l’incontro, in particolare nei confronti della vocazione scientifica di Trieste e delle numerose istituzioni che vi operano.
François Bonet, in precedenza ambasciatore in El Salvador, è stato nominato Console generale di Francia a Milano nell’agosto 2023.
A seguire, Monsieur Francois Bonet e Riccardo Illy hanno visitato il laboratorio di luce Elettra Sincrotrone Trieste accompagnati da Andrea Locatelli, coordinatore gruppo linee, e Claudio Masciovecchio, dirigente.
Dai nostri campus
Il Friuli Venezia Giulia punto di riferimento per cooperazione internazionale e diplomazia scientifica Italia/Africa attraverso il Sistema Scientifico e dell’Innovazione
Scienza e formazione possono contribuire efficacemente allo sviluppo del partenariato strategico tra Italia e Africa, anche alla luce del nuovo Piano Mattei per l’Africa promosso dalla Presidenza del Consiglio. Lo dimostra il Friuli Venezia Giulia, che con le numerose esperienze maturate e le storie di successo può rivestire un ruolo centrale per approfondire le già fruttuose collaborazioni. È quanto è emerso dalla Conferenza annuale del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, tenutasi mercoledì 26 giugno a Trieste in Area Science Park, e che ha esplorato le connessioni tra cooperazione internazionale e diplomazia scientifica.
“Il Sistema scientifico e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia ha saputo anticipare molti dei temi contenuti nel Piano Mattei. Il tema stesso della diplomazia scientifica ha accompagnato la storia di questo territorio anticipando il dibattito che stiamo affrontando a livello nazionale ed europeo” ha dichiarato Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Il nostro valore aggiunto ha riguardato in particolare i percorsi formativi nell’accompagnamento alla ricerca, nel rapporto tra nuove figure professionali, nella costruzione del sistema dell’alta formazione e degli ITS. In quest’ambito, tra l’altro, abbiamo due eccellenze nazionali: l’esperienza di scambio del Malignani di Udine con l’Egitto e quello dell’ITS Alto Adriatico di Pordenone con il Ghana”.
Numerosi gli speaker che sono intervenuti nel corso della conferenza per portare contribuiti e confrontarsi sul tema. Tra questi Vincenzo Lorusso, responsabile della Cooperazione dell’Unione Europea in Ricerca e Innovazione con l’Unione Africana presso la DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea che ha parlato del ruolo chiave che Ricerca & Innovazione hanno nello sviluppo del partenariato tra Unione Europea e Africa. Lorusso ha anche confermato l’investimento (pari a 150 miliardi di euro), annunciato nel summit UE-UA dello scorso febbraio, che punta a sostenere l’Africa per una ripresa e una trasformazione forte, inclusiva, ecologica e digitale.
Il ruolo della scienza come uno strumento efficace per consolidare le relazioni transnazionali era già stato cristallizzato nella Dichiarazione di Trieste del 2019, firmata dai ministri di 17 Paesi dell’Iniziativa Centro-Europea INCE che designarono come prioritari temi quali la diplomazia scientifica, la mobilità dei ricercatori, lo scambio del personale e la promozione di reti collaborative transnazionali.
Tra le best pratices presentate: il progetto MITS Academy/Egitto e il progetto formazione con il Ghana Confindustria Alto Adriatico. Il primo, nato dalla collaborazione tra l’ITS Academy di Udine e l’Istituto Paritario Don Bosco del Cairo e illustrato da Paola Perabò, Vicepresidente Fondazione MITS Malignani Istituto Tecnico Superiore di Udine, vuole contribuire a ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di personale qualificato nel settore manufatturiero e favorire la cooperazione tra Italia ed Egitto. Il secondo, presentato dal Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti ha come obiettivo quello di formare giovani ghanesi, già inseriti nelle scuole tecniche e professionali in quel Paese, per colmare la mancanza di manodopera del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia.
Ad aprire i lavori la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che si è soffermata sull’importanza strategica del tema della Conferenza, condiviso da tutti i rappresentanti del SiS FVG, “un tema fondamentale per Trieste, polo di eccellenza in cui sono nati e operano numerosi organismi attivi nella ricerca e nell’alta formazione a livello internazionale”. La Presidente ha poi ricordato l’appuntamento il 2 ottobre con un evento del G7 Ricerca, organizzato nel contesto del BSBF 2024, dedicato alla costruzione di competenze e trasferimento di conoscenza per rafforzare la collaborazione tra Italia e Africa.
È poi intervenuto Alessandro Garbellini – Capo Ufficio Spazio, cooperazione scientifica multilaterale e proprietà intellettuale, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha dichiarato: “Il modello del SiS FVG rappresenta sicuramente una leva per la nostra politica estera ed è una prova di quanto un’infrastruttura funzionante unita a proattività delle istituzioni porti beneficio al sistema Paese. Trieste ha inventato un nuovo modello di cooperazione scientifica: mettere insieme le capacità, consentirne l’accesso e fare in modo che i cervelli producano indipendentemente dalla loro origine. Il Ministero sta promuovendo nel mondo il modello Trieste”.
A seguire, l’intervento di Francesco Ciardiello – Segreteria Tecnica Direzione Generale della Ricerca, Ministero dell’Università e della Ricerca – che ha ribadito la centralità di Trieste e del ruolo che il capoluogo giuliano può rivestire nello sviluppo della cooperazione internazionale.
La parte finale della conferenza è stata dedicata a una tavola rotonda moderata da Nico Pitrelli, direttore del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA “Franco Prattico”, incentrata su casi di cooperazione e diplomazia scientifica presentate da diverse istituzioni del SiS FVG.
A intervenire: Alessandro Lombardo, Senior Executive Officer CEI – Central European Initiative; Marianna Maculan, Responsabile Relazioni Esterne per ICGEB – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology; Atish Dabholkar, Direttore ICTP – International Centre for Theoretical Physics; Tonya Blowers, Coordinatrice del programma OWSD – Organization for Women in Science for the Developing World; Claudia Baracchini, Senior Project Manager TEC4I FVG – Tecnologie per l’innovazione FVG; Peter Mc Grath, Coordinatore Unità Diplomazia Scientifica per TWAS – The World Academy of Sciences; Mounir Ghribi – Direttore Cooperazione Internazionale e Promozione della Ricerca per OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.<
A concludere i lavori l’Assessore Rosolen.
SiS FVG è un’iniziativa della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Università e della Ricerca, per la valorizzazione del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Comunicati Stampa
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Area Science Park e La Cappella Underground lanciano la I edizione del Premio letterario Mondofuturo
L’ente nazionale di ricerca Area Science Park e il Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive, La Cappella Underground, organizzatore del Trieste Science+ Fiction Festival, promuovono la I edizione del Premio letterario Mondofuturo, riconoscimento per il miglior libro di fantascienza originale pubblicato in Italia nel 2023.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica e quello delle produzioni audiovisive, con l’obiettivo di esplorare nuovi modi per favorire la crescita culturale e l’interesse nei confronti della scienza e della letteratura, utilizzando la fantascienza come veicolo per catalizzare l’attenzione, l’interesse.
“L’ente che presiedo è da sempre interessato a sperimentare nuove forme di contaminazione tra culture e linguaggi diversi attraverso cui promuovere la scienza e avvicinare il pubblico e, soprattutto i più giovani, al mondo della ricerca e alle discipline STEM” racconta la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che aggiunge “Le grandi scoperte che hanno cambiato la società e le nostre vite e le storie degli scienziati che le hanno realizzate sono da sempre oggetto di racconti che trovano espressione in libri e lungometraggi. Ma sono anche fonte di ispirazione e immaginazione per guardare al futuro e a nuovi possibili mondi, reali o immaginari che siano. Con questo Premio e grazie alla collaborazione con la Cappella Underground vogliamo ancora una volta stimolare un dialogo che coinvolga tutti coloro che sono affascinati dalle potenzialità della conoscenza”.
“Con il Trieste Science+Fiction Festival, La Cappella Underground esplora da sempre il presente e i possibili mondi futuri attraverso le immagini e le parole della fantascienza. Quella del 2024 sarà un’edizione del festival particolarmente attenta alla letteratura fantascientifica, con ampio spazio dedicato a panel, ospiti, presentazioni: la I edizione del premio Mondofuturo sarà, quindi, lo spazio privilegiato dove creare momenti di confronto per pubblico e addetti ai lavori sulla letteratura di fantascienza e al contempo rafforzare ancora di più il legame con la scienza che da sempre contraddistingue la manifestazione” racconta Chiara Barbo, Presidente de La Cappella Underground. “In questo senso, la collaborazione con Area Science Park si dimostra ancora una volta essenziale per noi, nella prospettiva della divulgazione scientifica ma anche della meravigliosa esplorazione del rapporto tra scienza e fantascienza”.
Il Premio letterario Mondofuturo, che prende il nome dal noto ciclo di incontri Fanta+Scientifici che La Cappella Underground organizza in concomitanza con il Trieste Science+ Fiction Festival, premia il miglior libro di fantascienza originale, scritto in lingua italiana e non tradotto, pubblicato in prima edizione in Italia nel 2023.
Al concorso possono partecipare singoli autori e case editrici, candidando massimo tre opere (romanzi/racconti o raccolta di racconti) a tema fantascienza o riconducibili a tale tema, anche se non appartenenti a una specifica collana editoriale. È possibile candidare le opere entro e non oltre il 30 giugno 2024. Al seguente link è disponibile il regolamento: PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO.
Il Comitato organizzatore, composto da Area Science Park e da La Cappella Underground, selezionerà tra le candidature ricevute tre opere che meglio rispondano ai seguenti criteri: visione scientifica, tecnologica e sociale del racconto; originalità dell’opera; qualità della scrittura. I tre libri finalisti saranno, poi. sottoposti alla valutazione di una giuria di esperti, composta da giornalisti, scienziati ed esperti di fantascienza, che ne decreterà il vincitore.
La cerimonia di consegna del Premio letterario Mondofuturo e l’attribuzione di eventuali menzioni speciali avverranno durante il “Trieste Science+Fiction Festival”, in programma nel capoluogo giuliano dal 29 ottobre al 3 novembre 2024.
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Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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