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Tutte le notizie da Area Science Park
11.02.2025
Passione, curiosità, amore per la scoperta: #Scegli STEM
Una scelta per passione, per realizzare un sogno. Una scelta che è una sfida, per poter capire come funziona il mondo e l’universo, per comprendere misteri non risolti.
Sono le testimonianze di alcune giovani ricercatrici italiane in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza che conclude la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM). Le esperienze sono state raccolte e lanciate oggi in un video del Ministero dell’Università e della Ricerca con la collaborazione degli Enti di Ricerca italiani: Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Einstein Telescope (ET); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS).
Le testimonianze delle ricercatrici vogliono essere anche un appello a tutte le studentesse perché valutino di scegliere le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM). Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni, inclinazioni e abilità con coraggio e determinazione: #ScegliSTEM.
#ScegliSTEM è l’hashtag della campagna social promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca insieme agli Enti di Ricerca e alle Università con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse e la scelta delle studentesse e degli studenti per queste discipline.
Guarda il video
Istituzionale
06.02.2025
STEM e parità di genere: Area Science Park valorizza il talento femminile
In occasione della II Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), in programma dal 4 all’11 febbraio 2025, il ruolo fondamentale delle donne nella ricerca e nell’innovazione è un tema cruciale, al quale da sempre Area Science Park presta particolare attenzione.
Nel nostro Ente di Ricerca, il 57% dei dipendenti sono donne, con una presenza femminile del 54,8% tra i profili di ricercatori e tecnologi. Nelle posizioni apicali e di responsabilità dell’Ente le donne giocano un ruolo di primo piano: la Presidenza e la Direzione Generale sono ricoperte da figure femminili, mentre il 62,5% dei Responsabili di Ufficio sono donne.
Il Parco Scientifico di Area Science Park conta 2.800 addetti, di cui il 37% donne. Tre quarti del personale del parco scientifico possiede una laurea o un titolo di dottorato.
Tutti quelli menzionati sono dati significativi in un settore scientifico che è ancora a prevalenza maschile e testimoniano l’impegno di Area Science Park nel favorire la parità di genere e promuovere percorsi di crescita e leadership al femminile nelle discipline STEM.
Attraverso collaborazioni con istituzioni universitarie, aziende e centri di ricerca, Area sostiene l’accesso delle giovani donne alle carriere scientifiche, contribuendo a costruire un futuro più equo e innovativo. La Settimana STEM 2025 rappresenta un’ulteriore occasione per rafforzare questo impegno e ispirare nuove generazioni di scienziate, ingegnere e tecnologhe.
Come già nelle edizioni precedenti, Area aderisce insieme a molti Enti di ricerca nazionali alla campagna di Comunicazione del MUR sulla Settimana STEM e la ‘Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza’.
Istituzionale
05.02.2025
Premio letterario Mondofuturo: aperto il bando della II edizione
Sulla scia dell’interesse e del successo suscitato dalla I edizione, l’ente nazionale di ricerca Area Science Park e il Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive La Cappella Underground, organizzatore del Trieste Science+ Fiction Festival, lanciano la II edizione del Premio letterario Mondofuturo, riconoscimento per il miglior libro di fantascienza originale e non tradotto, pubblicato in Italia nel corso del 2024.
Il concorso vuole esplorare nuovi percorsi e modi per favorire la crescita culturale e l’interesse nei confronti della scienza e della letteratura, utilizzando la fantascienza come veicolo per catalizzare l’attenzione. In fondo, scienza e fantascienza hanno numerosi punti di convergenza; come ci ricorda anche il celebre scrittore Philip K. Dick quando dice che “La fantascienza è un genere […] adatto a chi vuole porre domande scomode”; lo stesso si potrebbe dire per la scienza che in molti casi prende spunto da domande, non sempre ovvie o scontate.
Al Premio letterario Mondofuturo possono partecipare singoli autori e/o case editrici, candidando massimo due opere (romanzi/racconti o raccolta di racconti) a tema fantascienza o riconducibili al tema, anche se non appartenenti a una specifica collana. È possibile candidare le opere entro e non oltre il 1° aprile 2025. A scegliere i tre finalisti tra quelli candidati sarà una Giuria di Esperti/e composta da giornalisti, scrittori e docenti universitari; a decretare il vincitore, invece, una Giuria di Scienziati/e che premierà l’opera che meglio esprime una visione scientifica, tecnologica e sociale. La cerimonia di assegnazione del Premio e la presentazione dei tre libri finalisti sarà ospitata nel corso del Trieste Science Plus Fiction Festival, in programma nel capoluogo giuliano dal 28 ottobre al 2 novembre 2025. Al seguente link è disponibile il regolamento e i moduli per partecipare: PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO – II EDIZIONE.
Istituzionale
30.01.2025
Picosats premiata come “PMI Innovativa dell’Anno” da InnovUp
Picosats, azienda specializzata in telecomunicazioni satellitari, ha vinto la prima edizione del Premio PMI Innovativa InnovUp, riconoscimento nazionale organizzato da InnovUp in collaborazione con InValue per dare visibilità alle imprese innovative italiane e alle attività dei parchi scientifici e tecnologici nei territori.
Picosats ha battuto le altre finaliste (Aortic Lab, Sigma Ingegneria, Optoelettronica Italia e Faba) grazie alle sue tecnologie avanzate, tra cui i transponder e le antenne RADIOSAT e BEAMSAT, per applicazioni spaziali dedicate ai piccoli satelliti. L’azienda collabora con ESA e ASI e ha recentemente validato con successo la sua tecnologia nello spazio con SpaceX.
“Dopo il riconoscimento a livello regionale del Friuli Venezia Giulia, il premio di InnovUp a livello nazionale arriva come una bellissima sorpresa che ci onora, soprattutto per la levatura delle altre finaliste, PMI innovative che operano in maniera eccezionale – commenta Anna Gregorio, Founder e Presidente di Picosats -. Quando mi chiedono qual è il valore di PICOSATS, sembra ovvio ma la risposta è il team! Lavorare con ragazzi e ragazze, giovanissimi, è ogni giorno più bello. Gestire persone così intelligenti può essere molto complesso, e allora sono orgogliosa che questo sia il risultato più importante di Mario Fragiacomo, co-fondatore di PICOSATS, e mio che abbiamo costruito e dato un solido lavoro a tutti loro. A questo ovviamente si aggiunga la tecnologia, che per lavorare sempre all’avanguardia nel settore Spazio, è estremamente costosa. E per raggiungere tutto questo, ringrazio i fondi di investimento, Liftt, Progress Tech Transfer e Galaxia, e tutti i nostri soci, che hanno creduto e credono in noi. Voglio aggiungere i miei ringraziamenti all’Università degli Studi di Trieste, che 10 anni fa mi ha convinto a iniziare PICOSATS, Area Science Park e il Polo Tecnologico Alto Adriatico, perché i parchi scientifici e tecnologici possono dare tantissimo e dobbiamo anche noi esserne parte attiva”.
Dai nostri campus
29.01.2025
Inaugurata la nuova reception del Campus di Basovizza di Area
È stata inaugurata oggi la nuova reception condivisa di Area Science Park ed Elettra Sincrotrone Trieste, presso l’Edificio T1 del Campus di Basovizza. Questo nuovo spazio, che copre una superficie di circa 250 mq, rappresenta un punto di accesso unico al Campus, operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ed è progettato per offrire servizi di accoglienza moderni e funzionali.
La nuova struttura offre diverse aree pensate per le esigenze di chi vive e lavora nel Campus: una sala multifunzione, un accogliente salottino d’attesa per i visitatori e (prossimamente) uno sportello bancomat. La nuova reception risponde ad esigenze multiple: centralizzare il servizio di sorveglianza per il campus, gestire i varchi di accesso grazie a tornelli automatici, offrire spazi funzionali come sala multiuso, zona d’attesa, servizi igienici.
Tra gli interventi principali figurano la realizzazione di un nuovo ponte di collegamento in struttura mista acciaio e vetro, una passerella pedonale metallica, il miglioramento della viabilità, nuovi posti auto dedicati.
Il progetto non si è limitato alla realizzazione di questa accogliente reception, ma ha anche comportato una ristrutturazione significativa del piano terra dell’edificio T1 per offrire un ambiente moderno, funzionale e accogliente.
Istituzionale
10.01.2025
Al via il Master in Economia e Scienza del Caffè Ernesto Illy
È arrivata alla sua 14a edizione il Master in Economia e Scienza del Caffè della La Fondazione Ernesto Illy, realizzato in collaborazione con illycaffè, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, la SISSA e Area Science Park. Il Master è rivolto a giovani laureati in economia, ingegneria e scienze agrarie, offrendo una formazione completa sugli aspetti biologici, agronomici, tecnologici ed economici del caffè, dalla pianta al prodotto finale. Sono 25 gli studenti di questa edizione, provenienti da 18 Paesi, tra cui Argentina, Bolivia, Brasile, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Iran, Italia, Messico, Mozambico, Nicaragua e Tanzania.
Il programma didattico prevede oltre 430 ore di lezione, supportate da 60 docenti in formato ibrido. Le lezioni inizieranno da remoto e, a partire da maggio 2025, proseguiranno in presenza, concludendosi con un project work su una delle materie trattate durante il corso. Anche quest’anno, la Fondazione Friuli e la Fondazione CRTrieste sosterranno finanziariamente il Master, con 16 studenti che riceveranno borse di studio dalla Fondazione Ernesto Illy: 10 con contributo integrale e 6 con contributo parziale.
Dalla sua prima edizione, il Master ha coinvolto oltre 272 alunni provenienti da più di 30 Paesi, con l’obiettivo di formare professionisti specializzati nel settore del caffè, capaci di adottare un approccio etico e sostenibile.
Dai nostri campus
08.01.2025
Una guida per la pianificazione integrata di energia, clima e territorio
Una Linea Guida per supportare le autorità locali e regionali in Europa nella redazione, implementazione e monitoraggio di piani territoriali che integrino gli aspetti energetici, climatici e della mobilità, mirati al raggiungimento della neutralità climatica in un’ottica di governance multilivello.
L’ha redatta il team del progetto IN-PLAN, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, per sostenere le autorità locali che spesso incontrano difficoltà nel tradurre gli obiettivi climatici in azioni concrete.
La metodologia IN-PLAN suggerisce un approccio integrato e collaborativo che combina piani settoriali (relativi, ad esempio, ad energia rinnovabile, mobilità sostenibile e adattamento climatico) e piani urbanistici in un’unica strategia di pianificazione del territorio. Inoltre, promuove la collaborazione tra livelli di governo locali, regionali e nazionali, favorendo una maggiore coerenza e la destinazione di adeguate risorse per le azioni climatiche. Il tutto in linea con iniziative europee come il Green Deal e la Legge Climatica dell’UE, a supporto degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di neutralità climatica.
Diversi gli elementi chiave della Linea Guida IN-PLAN, co-creata, sviluppata e testata con 15 autorità locali in Italia, Croazia, Irlanda, Romania e Svezia, ed ora in fase di implementazione e diffusione in altri 30 Comuni europei:
Pianificazione integrata: inserisce gli obiettivi energetici e climatici nei piani di sviluppo territoriale, affrontando temi chiave come la mobilità sostenibile, le energie rinnovabili e l’adattamento climatico;
Impegno politico: garantisce la collaborazione tra governi locali, regionali e nazionali per ottenere supporto a lungo termine e risorse dedicate per iniziative sostenibili, in un’ottica di governance multilivello;
Sviluppo delle competenze: fornisce un programma di formazione in due fasi dapprima ad agenzie per l’energia ed il clima e consulenti che poi assisteranno governi locali e regionali nello sviluppo dei propri piani territoriali, garantendo così il trasferimento delle conoscenze e la replicabilità del modello IN-PLAN in tutta Europa;
Checklist user-friendly: le checklist guidano i comuni nel processo di integrazione degli obiettivi energetici e climatici nei loro piani territoriali, assicurando che vengano pianificate e implementate misure efficaci per il raggiungimento della neutralità climatica.
“Mentre il cambiamento climatico continua a presentare sfide senza precedenti, è fondamentale che i governi locali dispongano di strumenti che non solo siano allineati con le politiche nazionali e dell’UE, ma che rispondano anche alle specifiche necessità dei loro territori. – spiega Fabrizia Salvi di Area Science Park -. Nonostante gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica, molte autorità locali e regionali si trovano ad affrontare sfide persistenti nel tradurre questi obiettivi in azioni concrete”.
Mentre l’Unione Europea punta alla neutralità climatica entro il 2050, uno strumento come l’IN-PLAN practice fornisce alle città e alle regioni gli strumenti necessari per compiere proattivamente passi in avanti verso un futuro sostenibile, garantendo che gli obiettivi climatici non siano solo fissati, ma anche raggiunti attraverso azioni concrete e integrate. Questo strumento di supporto è già in fase di sperimentazione con 15 autorità locali e regionali, definite “Fari”, e ulteriori 30 comuni saranno coinvolti come “Piloti”, permettendo di adattare e replicare la metodologia in tutta Europa.
Il Comune di Prato, che partecipa alla mission europea “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030”, sta sperimentando l’armonizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile secondo le linee d’azione indicate nel Climate City Contract. “Nel 2022 è stata definita una struttura di governance per coordinare urbanistica, mobilità ed energia che ha sviluppato delle linee programmatiche per la redazione del Climate City Contract – spiega l’architetto Riccardo Pallini, dirigente del Settore Mobilità e Infrastrutture -. Queste indicazioni sono state anche la base per la redazione del nuovo Piano Strutturale e di un nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS); in questo modo il tema della mobilità sostenibile era già presente nelle linee programmatiche di indirizzo per la redazione del nuovo Piano Strutturale ed il nuovo PUMS del Comune di Prato si potrà così sviluppare in stretto rapporto con gli indirizzi del Piano Strutturale e del Climate City Contract”.
A Narni è stata attivata una collaborazione interdipartimentale per affrontare le sfide della complessità. “È importante per i Comuni medio-piccoli avere la possibilità di apprendere buone pratiche, anche se attuate in Comuni grandi, che poi vanno adattate alla situazione locale, cercando di superare alcune barriere amministrative – afferma Giovanni Rubini, assessore alle Politiche Ambientali -. Sono necessari un cambiamento culturale e una semplificazione normativa; servono competenze, una visione di lungo termine, la possibilità di dialogo con le Regioni ed i Ministeri ed un ruolo centrale di coordinamento da parte delle province. Anche la disponibilità di risorse è un problema e se si vuole incentivare lo sviluppo di piani di monitoraggio andrebbero previste delle premialità che favoriscano i Comuni più virtuosi.”
Anche la città di Padova è impegnata nell’implementazione di piani integrati ambiziosi per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030. “Per affrontare le sfide dell’implementazione di piani integrati ambiziosi servono dati ed un approccio intersettoriale – dice il dottor Giovanni Vicentini, funzionario tecnico del Settore Ambiente e Territorio -. Non tutti i dati sono detenuti dai Comuni e solitamente, pure al loro interno, ciascuna area dipartimentale possiede dei dati che potrebbero essere utili anche ad altre. I dati sono essenziali per elaborare un quadro conoscitivo dettagliato e le barriere non sono tecnologiche.”
La Linea Guida sarà oggetto di ulteriori approfondimenti anche all’interno del Tavolo Nazionale di Discussione (National Coalition Group) del progetto IN-PLAN, attività avviata a dicembre 2024, offrendo un’opportunità unica per i vari stakeholder di confrontarsi e formulare raccomandazioni sulla pianificazione integrata da condividere successivamente con i decisori politici nazionali. La partecipazione al Tavolo, che non richiede alcuna adesione formale, è concepita come uno spazio aperto di discussione e confronto e prevede ulteriori incontri online nel corso del 2025.
La Linea Guida IN-PLAN è disponibile qui.
Ulteriori informazioni sul progetto IN-PLAN sono disponibili qui.
Comunicati Stampa
Servizi per l'Innovazione
07.01.2025
La ricerca al centro dello sviluppo deep tech
L’ente nazionale di ricerca Area Science Park torna anche nel 2025 al CES di Las Vegas – la fiera dell’industria tecnologica più grande e importante al mondo, in programma dal 7 al 10 gennaio – accompagnando le 46 startup italiane riunite nel padiglione organizzato assieme ad Agenzia ICE. Un’occasione, per l’ente, di anticipare alcune nuove direttrici strategiche nell’attività di supporto alle imprese innovative, in particolare in ambito deep tech. L’obiettivo: valorizzare in modo ancor più significativo le expertise interne e le infrastrutture di ricerca del parco scientifico-tecnologico, offrendo un importante supporto all’attività di ricerca e sviluppo.
Anche per questa edizione, come nelle scorse partecipazioni alla missione nazionale al CES, Area Science Park ha organizzato una academy dedicata alle startup del padiglione, che attraverso una serie di incontri formativi con esperti del settore hanno potuto prepararsi al meglio per l’esperienza a Las Vegas: dalle indicazioni su come creare il pitch perfetto, alla formazione su come approcciare partner tecnologici e industriali e i media presenti alla fiera, con l’obiettivo di massimizzare le opportunità di business e visibilità.
L’ente sarà inoltre protagonista di uno dei panel tematici che si terranno nell’arena allestita all’interno del padiglione, in cui si alterneranno incontri di approfondimento con stakeholder nazionali e internazionali del mondo dell’innovazione, pitch da parte delle startup italiane e presentazioni di alcune delle aziende innovative più interessanti presenti nei padiglioni degli altri paesi presenti in Eureka Park.
Le prossime iniziative sul deep tech
Per Area Science Park l’evento sarà l’occasione per approfondire il ruolo della ricerca scientifica nel percorso che porta alla commercializzazione di tecnologie deep tech. Una linea di sviluppo strategica per l’ente, che nel corso del 2025 strutturerà un nuovo percorso di supporto a progetti innovativi ad alto valore scientifico negli ambiti delle scienze dei materiali, del digitale avanzato, delle filiere energetiche verdi, e delle scienze della vita.
Con una progettualità radicalmente diversa rispetto alle tradizionali attività di ricerca da un lato e di supporto al sistema imprenditoriale dall’altro. Per la prima volta infatti le infrastrutture, i laboratori e le relative expertise scientifiche dei ricercatori e ricercatrici del campus di Trieste saranno messe a disposizione delle startup supportate da Area.
«L’obiettivo è quello di offrire risorse concrete per l’R&D nell’ambito di progetti imprenditoriali ad alto tasso tecnologico, accelerandone l’ingresso sul mercato», spiega Fabrizio Rovatti, dirigente tecnologo di Area Science Park. «Come ente stiamo evolvendo da un supporto focalizzato principalmente sullo sviluppo manageriale e imprenditoriale a un modello che integra anche competenze tecnologiche e scientifiche di alto livello. Questo ci consente di affiancare le startup nei loro processi di innovazione con questo valore aggiunto: l’accesso a infrastrutture avanzate e al know-how dei nostri ricercatori».
Le attività di supporto alle imprese
Il prosieguo del supporto dell’ente di ricerca alla missione nazionale al CES di Las Vegas e ancor di più le prossime iniziative dedicate all’innovazione deep tech rappresentano l’evoluzione di una strategia di supporto alle imprese innovative che fa leva da un lato sul consolidamento di un ecosistema nazionale di open innovation, e dall’altro sulla generazione di opportunità di ricerca e di business a livello internazionale, in particolare oltreoceano.
Nel 2024 è giunta alla sua quinta edizione Startup Marathon, iniziativa di Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica che con la formula della competizione tra giovani realtà innovative stimola la creazione di sinergie tra le organizzazioni che le supportano, il mondo della ricerca, dell’industria e quello del venture capital. Un’iniziativa in costante crescita che nell’ultima edizione ha raccolto adesione da più di 30 tra incubatori, acceleratori, università e altri enti di ricerca che aiutano le startup a nascere e crescere. Enti che hanno a loro volta candidato al contest più di 60 tra le loro realtà più interessanti, che hanno avuto modo, attraverso le varie fasi della manifestazione, di entrare in contatto con grandi aziende e investitori. Un’iniziativa arricchita quest’anno anche da un programma dedicato di open innovation, che ha fatto incontrare direttamente alcune corporate e pmi partner di Startup Marathon con le startup che meglio si sono prestate a rispondere a specifiche esigenze tecnologiche espresse dai partner stessi.
Tra le iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle imprese innovative italiane, in particolare quelle a guida femminile, Area Science Park ha dato vita al programma BoostHerUp, svoltosi nel 2024 in partnership con Prospera Women, realtà della Silicon Valley che riunisce programmi per supportare startup a guida femminile in tutto il mondo. Due startup che si sono distinte proprio nelle scorse edizioni di Startup Marathon hanno partecipato a un percorso di accelerazione negli Stati Uniti.
Le startup italiane al CES 2025
Il padiglione italiano sorgerà in Eureka Park, l’area espositiva del CES dedicata alle startup e alle delegazioni nazionali organizzate da diversi Paesi del mondo, con le rispettive organizzazioni di supporto allo sviluppo di imprese innovative. Per questa edizione l’Italia è rappresentata da 46 startup, provenienti da 14 regioni.
Tra le innovazioni made in Italy a Las Vegas sono numerose le tecnologie di sensoristica avanzata per la computer vision, la manutenzione predittiva nelle fabbriche, la gestione intelligente dei rifiuti, ma è rappresentato anche lo space tech. E poi la mobilità intelligente: dai supercondensatori solidi per veicoli elettrici ad alte prestazioni a un robotaxi a guida autonoma che può essere utilizzato in una flotta pilotabile da remoto. Anche quest’anno all’interno del padiglione italiano grande attenzione al clean-tech, ovvero tecnologie per la sostenibilità ambientale: dalla produzione di energia in mobilità, con pannelli solari leggeri, portatili e pieghevoli, a un sistema di sensori che monitorano la presenza di gas inquinanti in ampie aree, dando anche la possibilità di prevenire l’espansione degli incendi; ma anche una soluzione IoT per abbattere i costi energetici di funzionamento dei macchinari industriali senza sostituirli, e una nuova tecnologia per la manifattura additiva che rende obsoleta la produzione massiva di componentistica. E ancora la salute, con tecnologie principalmente basate sull’AI che supportano i medici in fase di anamnesi e diagnostica, o intervengono nella valutazione clinica nelle visite veterinarie, o ancora supportano i pazienti post-operatori a seguire una corretta riabilitazione. Presenti anche numerose tecnologie rivolte al pubblico di massa, come il “concierge virtuale” per l’hospitality e il robot che accompagna le visite al museo.
Le startup
221e, 3dnextech, AI4IV, Apogeo Space, Certy, Coderblock, Èlevit, EMC Gems, Enphos, Eye2Drive, Friendz, Ganiga, GeniAi, Icarus, In Quattro, Innova, Kintana, Laika, Levante, Lieu.city, Mathclick, MIA, Novac, Pinpoint, Planybuild, PopulaRise, Proke, Radoff, Rem Montenapoleone, SeismicGuard, Sensor ID, SLY, SnapAll, SpaceVerse, The Thinking Clouds, TokNox, ToMove, Travel Verse, Truesense, TUC, Viber Alert, Viralba, Volumio, WiData, WhoTeach, Zephorum.
Servizi per l'Innovazione
20.12.2024
Pubblicato il report “Mobilità della Conoscenza 2024”
Il Friuli Venezia Giulia conferma il trend positivo di ripresa post-pandemia per quanto riguarda il flusso di ricercatori e docenti stranieri degli enti e gli incoming: è quanto emerge dall’indagine annuale “Mobilità della Conoscenza” realizzata da Area Science Park, che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle istituzioni di ricerca partner del SiS FVG.
L’indagine rivela che gli studenti iscritti all’anno accademico 2022/2023 sono stati 36.925 in totale, il 7% dei quali di nazionalità straniera (nell’anno accademico 2021/2022, gli studenti iscritti erano 36.459, dei quali il 6% di stranieri). Le studentesse rappresentano il 56% degli iscritti (con un aumento dell’1% rispetto alla scorsa indagine) e frequentano soprattutto i corsi di laurea in ambito Umanistico o inerenti alle Scienze Sociali.
Il numero degli studenti incoming, 707 in totale, si sta finalmente avvicinando ai dati pre-pandemia. Il 75% di questo target ha una cittadinanza europea, il 53% è donna mentre il 47%, appartiene all’area della Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo. Gli studenti iscritti in mobilità outgoing sono invece 1.104: i Paesi dell’Europa UE sono la destinazione del 93% di questo target, che per il 53% è composto da studenti iscritti ai corsi in Scienze Umane e Sociali.
“Il Friuli Venezia Giulia si conferma un territorio attrattivo per gli studenti dall’estero – sottolinea l’assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen -. Il merito è della combinazione tra la buona reputazione del sistema regionale universitario e della ricerca che porta migliaia di talenti a scommettere sul sistema scientifico e dell’innovazione della Regione e un sistema di misure e incentivi per il diritto allo studio, oltre che opportunità per dottoranti e ricercatori. Va ricordato che, come Regione, ci siamo già dotati nel 2022 di una legge per attrarre e trattenere competenze offrendo agevolazioni, contributi e soluzioni per conciliare tempi di vita e lavoro per i giovani e le loro famiglie che scelgono il Friuli Venezia Giulia per costruire i loro progetti di vita. Con un nuovo disegno di legge sull’innovazione sociale intendiamo rafforzare questo pacchetto di misure e offrire condizioni migliori a chi sceglie il nostro territorio per lavorare e studiare. Attrarre talenti – ha concluso Rosolen – significa richiamare investimenti, sostenere sviluppo ad alto contenuto di innovazione, creare occupazione di qualità”.
Per quanto riguarda i ricercatori e docenti che lavorano negli enti scientifici che fanno parte del Sistema Scientifico e dell’innovazione – SiS FVG, nel 2023 la loro presenza ha raggiunto le 3.641 unità. Sebbene in aumento di circa 280 unità rispetto al 2022, il numero complessivo rimane tuttavia lontano dalle presenze registrate prima della pandemia (erano 6.960 nel 2019). Rimane invece invariato il rapporto tra maschi e femmine, queste ultime rappresentano poco più di un terzo del campione (il 35%). Incrociando i dati di genere e le aree scientifiche di questo target, si nota come l’area che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo rimanga ancora fortemente dominata dalla presenza maschile.
Infine, per quanto riguarda la componente straniera in forza presso gli enti del SiS FVG, il 2023 ha visto il maggior aumento degli ultimi 4 anni, passando da 636 a 804 unità, sebbene i numeri rimangano ancora lontani da quelli pre-pandemia.
Al contrario la mobilità incoming di ricercatori e docenti è aumentata di quasi 4.000 unità, raggiungendo le 7.854 presenze. L’89% di loro appartiene all’area scientifica che include Matematica, Fisica, Ingegneria, ICT, Scienze della Terra e dell’Universo mentre il 27% ha una cittadinanza europea.
Anche la mobilità outgoing vede un aumento nel 2023, con 75 viaggi all’estero, principalmente verso i Paesi dell’Europa UE (43%) ma anche verso i Paesi Asiatici (20%, India e Cina escluse).
Sommando tutti gli stranieri presenti negli enti del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del FVG, si nota un ulteriore forte incremento rispetto all’anno precedente, da 7.597 a 11.934 presenze, dato che si avvicina a quello rilevato prima della pandemia (circa 14.000).
Consulta l’indagine completa, disponibile in italiano e inglese.
Servizi per l'Innovazione
19.12.2024
Auguri e Felice Anno Nuovo da Area Science Park
In occasione delle festività di fine anno, Vi informiamo che l’Ente resterà chiuso nelle giornate: 27, 30 e 31 dicembre 2024; 2 e 3 gennaio 2025.
Data la minor affluenza nei Campus di Area Science Park, inoltre, i servizi di ristorazione e bar subiranno alcune modifiche:
Giornate di chiusura della mensa e del bar:
dal 25 al 27 dicembre 2024
nei giorni festivi 1 e 6 gennaio 2025
Giornate di chiusura della pizzeria:
dal 23 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025
Servizio bar
nei giorni 24 e 31 dicembre 2024 effettuerà un orario ridotto: dalle ore 8:00 alle ore 15:00.
I nostri migliori auguri di buone feste e per un 2025 ricco di soddisfazioni!
Lo Staff di Area Science Park
Istituzionale
19.12.2024
Presentato il primo Report sull’industria marittima della regione FVG
Innovazione, sostenibilità e competenze. Sono queste le parole chiave del primo Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia, realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, è frutto della collaborazione tra mareFVG, Area Science Park e DEAMS – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste. A supporto di questo studio, sono stati utilizzati i dati della piattaforma M.IND (Maritime Industry, di mareFVG), raccolti anche grazie al contributo iniziale del sistema camerale e dell’associazionismo datoriale regionale, della piattaforma Innovation intelligence FVG di Area Science Park, e dalle banche dati di ModeFinance. Il DEAMS e mareFVG hanno svolto anche 9 interviste ad aziende del settore approfondendo i temi quali le sfide tecnologiche e di mercato, l’evoluzione delle competenze e i percorsi di sostenibilità avviati dalle imprese.
Il documento, esito di un lavoro di cinque anni, ma in costante aggiornamento, consente di analizzare il posizionamento del settore marittimo regionale – composto da 1350 aziende – nel contesto italiano, europeo e internazionale, evidenziando la distribuzione delle imprese nelle filiere marittime del valore dei singoli prodotti e servizi, e l’orientamento nell’innovazione e verso la sostenibilità.
Utilizzando indicatori costruiti ad hoc, oltre a definire lo stato dell’arte sulla propensione all’innovazione e alla sostenibilità, il documento mette in evidenza l’evoluzione delle tecnologie e delle competenze necessarie ad affrontare la transizione tecnologica in atto nel settore. Il Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia diviene dunque uno strumento di grande importanza e utilità nella progettazione di iniziative e servizi che rispondano alle esigenze del tessuto imprenditoriale.
Lucio Sabbadini sottolinea che “dal Rapporto emerge un’economia marittima che in FVG rappresenta il 15% del totale e occupa direttamente oltre 10.000 lavoratori, oltre ad avere un peso primario in termini di export – quasi il 40% dell’export dell’Italia nel settore cantieristico (3.496 M€), con un’incidenza di quasi il 16% sull’export regionale. Un settore che ha dimostrato una eccezionale resilienza durante la crisi pandemica e continua oggi a registrare una crescita importante (76% delle imprese con fatturato in crescita, 68% in forte crescita), mentre la maggior parte degli altri settori economici mostra segni importanti di crisi. Una industria sta investendo in innovazione, registrando il 43% di aziende con segnali di propensione all’innovazione, e cresce nell’attenzione alla sostenibilità, grazie all’importante sinergia attivata con il sistema scientifico regionale e nonostante il supporto dell’Amministrazione regionale sia diminuito del 70% rispetto a quello dato negli anni 2014-2020”.
“Dalla nostra indagine emerge che un quarto delle imprese è già attivo sui temi della sostenibilità, distinguendosi per certificazioni, investimenti finanziari, sviluppo di competenze professionali e monitoraggio della propria catena del valore – afferma il prof. Guido Bortoluzzi del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, matematiche e Statistiche dell’università di Trieste -. Oltre il 40% ha avviato un percorso di sviluppo sostenibile, mentre circa il 30% non è ancora attrezzato in ambito ESG. Un aspetto cruciale riguarda le competenze interne: tre quarti delle imprese non hanno ancora formalizzato una figura dedicata alla sostenibilità, un elemento che sarà strategico nei prossimi anni per affrontare la crescente attenzione su questi temi. Infine, quasi il 70% delle imprese ha adottato pratiche di sostenibilità rivolte ai dipendenti, sottolineando il ruolo cruciale delle risorse umane nei processi aziendali e confermando attrazione e retention come priorità strategiche per il futuro. La centralità dei temi legati alla sostenibilità ambientale e alle persone è stata inoltre confermata dalle interviste svolte, sia con le PMI che con le grandi aziende con cui ci siamo confrontati.”
“È stato particolarmente significativo il lavoro congiunto realizzato insieme al DEAMS dell’Università degli Studi di Trieste, per sviluppare un indicatore complesso della sostenibilità dedicato alle imprese del mare in FVG – spiega Enrico Longato di Area Science Park -. Abbiamo tenuto conto non solo della sostenibilità finanziaria delle imprese, ma anche di elementi quali certificazioni e attività di innovazione considerabili green, come progetti e brevetti in cui la compatibilità ambientale risulta essere un elemento qualificante, o pratiche di sostenibilità sociale adottate dalle aziende. Queste analisi sono state possibili valorizzando il lavoro sviluppato da Area Science Park su dati di Innovation Intelligence FVG, oltre che grazie alle attività condotte sul campo dal DEAMS. Dall’integrazione di questi vari elementi emerge come un nutrito gruppo di imprese del campione considerato presenti una solida situazione economico-finanziaria e abbia già avviato investimenti significativi in innovazione green. Tuttavia, resta ancora ampio margine per pianificare e implementare ulteriori azioni mirate a rafforzare la sostenibilità complessiva nei processi aziendali”.
L’Osservatorio delle filiere marittime del Friuli Venezia Giulia nasce per intuizione di mareFVG che ha analizzato in modo dettagliato il tessuto imprenditoriale e sviluppato una metodologia innovativa per rappresentare le realtà locali nel settore marittimo. Questo studio è stato successivamente capitalizzato in una piattaforma d’innovazione M.IND che consente di scoprire le aziende regionali in base alla filiera in cui operano e relativi dettagli. Dalle sinergie intercorse in questi ultimi anni con Area Science Park, l’Università degli Studi di Trieste e ModeFinance, M.IND si è arricchita di nuovi indicatori, quello sulla propensione all’innovazione (costruito direttamente da Area Science Park) proveniente dalla piattaforma di Innovation Intelligence FVG e ulteriori indicatori di tipo economico finanziario provenienti da ModeFinance, mentre in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste è stato costruito uno strumento per la misurazione della sostenibilità aziendale.
Il report è scaricabile qui.
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13.12.2024
A cinque imprese del Parco i fondi di Booster for Life Science FVG
Ci sono cinque progetti di imprese insediate in Area Science Park tra i 22 selezionati dal primo sportello dell’avviso “Booster for Life Science-TRL Advancement”, l’iniziativa promossa dal Cluster Scienze della vita Friuli Venezia Giulia su incarico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per finanziare “progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle Scienze della Vita con un budget complessivo iniziale di 10.040.000 Euro”.
I 22 progetti ammessi al finanziamento otterranno ciascuno da 200.000 a 500.000 euro, per “elevare il livello di maturità tecnologica (TRL) di prodotti e servizi innovativi in fase di sviluppo, supportando sia la validazione di idee sia la realizzazione di tecnologie, consentendo l’avvicinamento al mercato di soluzioni all’avanguardia”. Fra le aziende che hanno presentato i progetti ammessi figurano AB Analitica srl, Alifax Research & Development srl, Clonit srl, Dr. Schaer SpA, Prodigys Technology srl. La tipologia dei progetti finanziati comprende startup, startup innovative, spin-off (27%); piccole imprese (23%); pmi innovative (18%); grandi imprese (9%), università (9%); microimprese (9%); medie Imprese (5%).
AB Analitica è un’azienda all’avanguardia nel campo della diagnostica molecolare e si occupa di dispositivi medico-diagnostici da laboratorio per virologia, batteriologia, parassitologia, micologia, genetica molecolare e oncologia. Alifax è una delle più importanti società italiane specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di strumentazione diagnostica clinica per l’automazione di laboratorio. Dal 1987, Clonit si concentra sullo sviluppo, la produzione e la distribuzione di attrezzature diagnostiche in vitro e reagenti innovativi e affidabili per la diagnostica molecolare. Prodigys applica le tecnologie e i sistemi di intelligenza artificiale e business intelligence più recenti ed innovativi per la sicurezza informatica del software, sia web che mobile, inoltre fornisce servizi di progettazione, realizzazione e supporto di sistemi informativi complessi. Dr. Schär è un’azienda specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di alimenti dietetici per soggetti con esigenze nutrizionali specifiche, tra cui la dieta chetogenica focus del progetto finanziato.
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