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News

Tutte le notizie da Area Science Park

14.07.2025
CGM Fablab apre la nuova sede operativa in Area Science Park
CGM Fablab, divisione italiana del gruppo tedesco CompuGroup Medical, leader nelle soluzioni digitali per la sanità, ha inaugurato la sua sede operativa all’interno del nostro parco scientifico e tecnologico. Un passo importante per rafforzare l’impegno di CGM Fablab nell’innovazione del sistema sanitario, attraverso lo sviluppo di software avanzati che semplificano l’attività quotidiana dei professionisti della salute e migliorano la gestione del paziente lungo l’intero percorso di cura. Per saperne di più: https://fab-lab.it
Dai nostri campus
14.07.2025
Protezioni solari ecologiche con l’IA
Ali Hassanali, ricercatore presso il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (ICTP), ha ottenuto una sovvenzione di 150.000 euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) per sviluppare filtri UV ecologici e sicuri per la pelle. Il progetto si propone di utilizzare l’intelligenza artificiale (IA) per progettare nuove molecole da utilizzare nelle creme solari. Denominato CUSHOP (Capturing UV Sunlight Using Hydrogen-Bond Networks: Organic Sun Screens for Skin Protection), il progetto combinerà algoritmi di IA generativa ed esperimenti in laboratorio per creare molecole organiche in grado di assorbire i raggi UVA e UVB, principali responsabili dei danni alla pelle. Queste molecole potranno essere integrate in nuovi prodotti per la protezione solare, offrendo una risposta all’aumento dei casi di melanoma e alle crescenti preoccupazioni sull’impatto nocivo delle attuali creme solari sugli ecosistemi marini. Le ricerche si baseranno sulle conoscenze sviluppate da Hassanali e dal suo team nell’ambito del progetto quinquennale HyBOP (Hydrogen-Bond Networks as Optical Probes), anch’esso finanziato dall’ERC. Avviato nel 2022, HyBOP studia l’interazione di molecole organiche – in particolare dei sistemi con legami a idrogeno – con la luce. Comprendere quali sono le caratteristiche molecolari coinvolte nell’assorbimento dei raggi UVA e UVB contribuirà alla ricerca di nuove molecole da usare per la protezione solare. Il finanziamento consentirà la creazione di due posizioni di post-dottorato all’ICTP e permetterà al Centro di dotarsi di nuovi computer. La progettazione, condotta con simulazione matematica al computer (in-silico), di macromolecole mediante modelli generativi, sarà svolta in stretta collaborazione con gli esperti di AI del Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, coordinato da Alberto Cazzaniga. Il gruppo lavorerà non solo in collaborazione con Silvia Marchesan e il suo team dell’Università di Trieste per sintetizzare le molecole progettate con l’IA e testarne le prestazioni quando integrate in prodotti solari, ma anche con un’azienda cosmetica per esplorare le possibilità di commercializzazione dei risultati. Altre istituzioni del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, tra cui la SISSA, saranno coinvolte in diverse fasi del progetto. CUSHOP è uno dei 150 progetti selezionati nel 2025 dall’ERC nell’ambito del programma Proof of Concept Grants, che sostiene ricercatrici e ricercatori già vincitori di una borsa ERC nelle prime fasi del processo di applicazione o commercializzazione della loro ricerca.
Comunicati Stampa Infrastrutture di ricerca
07.07.2025
Si apre una nuova era per il Sincrotrone: inizia l’installazione di Elettra 2.0
Dopo 32 anni di operatività, 160.000 ore di luce fornite e quasi 12.000 esperimenti eseguiti, che hanno portato a circa 10.000 articoli scientifici peer-reviewed, la macchina di luce Elettra è stata spenta il 2 luglio 2025 per l’ultima volta. Un momento simbolico che segna la chiusura di una fase storica e che ne inaugura un’altra con l’inizio dell’installazione dei componenti della nuova macchina di luce Elettra 2.0 al posto di quelli di Elettra. La nuova infrastruttura, realizzata con un investimento pubblico di quasi 200 milioni di euro, è basata su un anello di accumulazione di quarta generazione, che garantirà prestazioni significativamente superiori in termini di stabilità, brillanza, coerenza e precisione dei fasci di fotoni. L’avvio della nuova macchina di luce è previsto nel 2026 e i primi utenti esterni sono attesi a partire dall’inizio del 2027. Elettra 2.0 fornirà fasci di luce fino a 1.000 volte più brillanti, con una coerenza 60 volte superiore, resa possibile da una riduzione dell’emittanza del fascio di 50 volte rispetto all’attuale macchina. La nuova sorgente fornirà fotoni più stabili, focalizzati e coerenti, con energie fino a 120 keV ad un massimo di 32 stazioni sperimentali, di cui 20 riconfigurate a partire dalle 28 beamline ch’erano operative su Elettra e 12 completamente nuove, progettate per rispondere alle esigenze emergenti nei settori dei materiali funzionali, dei dispositivi quantistici, della catalisi, della biologia strutturale, dell’imaging biomedico e della fisica della materia condensata. La nuova macchina sfrutterà un layout con multi-bend achromat, che garantirà eccellente stabilità e prestazioni ottiche, e sarà dotata di ondulatori in vuoto, magneti curvanti superconduttivi ad alto campo, nuovi sistemi di manipolazione campioni e rivelatori ad alte prestazioni. A supporto della ricerca, saranno attivi anche 12 laboratori specialistici, che continueranno a servire la ricerca internazionale anche durante il “dark period” dedicato all’installazione di tutti i componenti della nuova macchina di luce, insieme al laser ad elettroni liberi FERMI che continuerà a operare regolarmente durante l’intero periodo. Elettra 2.0 continuerà a valorizzare le importanti collaborazioni attive con partner nazionali e internazionali. Elettra Sincrotrone Trieste, collocata all’interno del parco scientifico e tecnologico Area Science Park, ha presentato ufficialmente il progetto martedì 8 luglio 2025, alla presenza di rappresentanti istituzionali e scientifici, fra cui la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo. Un commento del Presidente e Ad Prof. Alfonso Franciosi: “Con Elettra 2.0 costruiamo una nuova infrastruttura pensata per supportare la ricerca del futuro. Grazie a una luce molto più brillante e coerente, potremo osservare i materiali nella loro struttura più intima, sviluppare tecniche avanzate come la ptychography, la spettroscopia risolta in spin e l’imaging ad alta risoluzione. Misure che prima richiedevano ore potranno ora essere completate in pochi minuti, con un livello di dettaglio e di precisione molto maggiori. La nuova macchina sarà al servizio di una comunità scientifica ampia e interdisciplinare: dai materiali per l’energia alle tecnologie quantistiche, dalla catalisi alle biotecnologie. Ad esempio con SYRMEP Life Science, offriremo strumenti d’avanguardia per la medicina traslazionale, inclusa la possibilità di analisi ad alta risoluzione su pazienti per la diagnostica delle patologie polmonari. Elettra 2.0 sarà uno strumento competitivo a massimo livello internazionale, accessibile, aperto e progettato per affrontare le grandi sfide della scienza e dell’innovazione.”
Dai nostri campus
04.07.2025
Dal MUR incremento di 10 mln del fondo ordinario enti di ricerca
È di circa un miliardo e mezzo di euro il Fondo ordinario destinato agli Enti e alle Istituzioni di ricerca (FOE) per il 2025, con un incremento di 10 milioni rispetto allo scorso anno. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che assegna 1.485.883.600 euro per il funzionamento ordinario degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR. “Gli Enti nazionali di ricerca sono avamposti strategici di conoscenza e sperimentazione – spiega il Ministro Bernini –, sono presidi di sapere e di analisi fondamentali per il nostro Paese e i ricercatori di tutto il mondo. Anche quest’anno abbiamo aumentato le risorse non solo per il loro funzionamento ordinario, ma soprattutto perché possano incrementare le iniziative progettuali straordinarie che sono la leva dell’innovazione”. Nell’ambito del FOE 2025 è stato riattivato il contributo italiano al bilancio della Commissione Inter-governativa per la Ricerca nel Mar Mediterraneo (CIESM). Il finanziamento ammonta a 365.024 euro e consentirà all’Italia di riacquistare il diritto di partecipazione e voto alle decisioni dell’organismo. Era dal 2016 che il nostro Paese non aveva più un rappresentante ufficiale presso il board della CIESM. Tra gli enti di ricerca che ricevono le risorse del MUR due sono quelli con sede principale a Trieste e sono: Area Science Park e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. Nel dettaglio l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (Area Science Park) riceve 34.669.141 euro, rispetto ai 34.433.040 euro del 2024, con un aumento di 236.101 euro. “L’incremento del fondo ordinario destinato ad Area sarà dedicato all’avvio del progetto di Technology Foresight  FUTURA che si concentrerà sull’analisi e sullo sviluppo di possibili scenari legati all’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore life science per rispondere alle grandi sfide del futuro” ha dichiarato la Presidente Caterina Petrillo che ha poi aggiunto “Il progetto è integrato nella strategia di rafforzamento delle nostre infrastrutture di ricerca, in particolare, quelle dedicate alle scienze omiche e alle biotecnologie di frontiera. È un primo pilota che potrà poi avere applicazione anche nel settore delle tecnologie per l’energia sostenibile e nella ricerca nei nuovi materiali, dove l’impiego dell’AI per lo sviluppo scientifico e delle infrastrutture di laboratorio può essere ottimizzato dalla predittività degli scenari”. Il progetto FUTURA ha l’obiettivo di sviluppare processi e metodi di costruzione e analisi di futuri possibili al fine di anticipare cambiamenti, sfide e impatti della tecnologia ed elaborare una visione a lungo termine che consenta di promuovere nel presente azioni indirizzate agli scenari più desiderabili. La disponibilità residua, pari a 40.314.760 euro — in aumento di 472.082 euro rispetto ai 39.842.678 euro del 2024 — è destinata a tre principali voci di finanziamento. Tra cui quella destinata a Elettra-Sincrotrone Trieste S.C.p.A che riceve in continuità con l’anno precedente un finanziamento pari a 14 milioni di euro. Il riparto delle risorse del FOE viene effettuato sulla base dei piani pluriennali di attività predisposti dagli enti destinatari delle assegnazioni, in coerenza con le indicazioni del Programma nazionale della ricerca (PNR). Questi finanziamenti sono finalizzati anche a sostenere la partecipazione degli Enti pubblici di ricerca afferenti al MUR agli European Research Infrastructure Consortium (ERIC) o ai progetti da questi realizzati.
Istituzionale
02.07.2025
ICGEB nello Spazio con la Missione Axiom-4
L’astronauta dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO) e Capitano di Gruppo Shubhanshu Shukla, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell’ambito della Missione Axiom 4 (Ax-4), sta eseguendo una serie di esperimenti scientifici nello spazio.  Sono due gli studi dell’ICGEB Nuova Delhi  in corso di realizzazione dagli astronauti Indiani. Riguardano la crescita e il metabolismo di microalghe commestibili in microgravità e le potenziali applicazioni per la nutrizione dell’equipaggio, il riciclo delle acque reflue e la conversione dell’anidride carbonica in ossigeno. Uno studio è stato co-progettato dal gruppo di ingegneria metabolica dell’ICGEB Nuova Delhi sotto la guida del Dr. Shashi Kumar con l’Istituto Nazionale di Ricerca sul Genoma Vegetale (NIPGR); uno sforzo collaborativo congiunto nell’ambito dell’iniziativa ISRO (Indian Space Research Organisation)-NASA. Questo progetto si concentra sul comportamento di tre specie di microalghe commestibili in condizioni di microgravità. L’obiettivo è esplorare il loro potenziale nella fissazione dell’anidride carbonica, nella generazione di ossigeno, nel riciclo delle acque reflue e, in ultima analisi, nella loro fattibilità come sistema alimentare e di supporto vitale sostenibile per gli astronauti.Simulando le condizioni di volo spaziale a lungo termine, questo esperimento mira a un passo avanti verso soluzioni di supporto vitale autosufficienti per le future missioni nello spazio profondo. Un secondo esperimento, progettato dal gruppo di biologia dei sistemi dell’ICGEB Nuova Delhi guidato dal Dr. Shireesh Srivastava, studia due ceppi di cianobatteri – una divisione di microrganismi imparentati con i batteri ma capaci di fotosintesi. Sono procarioti e rappresentano la prima forma di vita conosciuta sulla Terra. Questo studio, un’iniziativa congiunta nell’ambito della collaborazione ISRO-ESA (Agenzia Spaziale Europea), si concentra sulla crescita dei cianobatteri utilizzando l’urea come fonte di azoto, esaminando così le possibilità di riciclaggio del carbonio e dell’azoto in ambienti spaziali chiusi. La comprensione di questi processi microbici è fondamentale per lo sviluppo di sistemi bio-rigenerativi efficienti, essenziali per il volo umano prolungato e l’abitabilità del pianeta.
Dai nostri campus
27.06.2025
La Presidente Petrillo ospite dell’Ambasciata Italiana in Turchia
In occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato, nella suggestiva cornice di Palazzo di Venezia a Istanbul, la Prof.ssa Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park. A moderare la serata è stata Dilek Bil, Independent Board Member di Aydem Renewable Energy. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento sui temi della ricerca, dell’innovazione, della cooperazione scientifica tra Italia e Turchia e del ruolo crescente della leadership femminile nel mondo della ricerca. Diversi, infatti, sono stati i temi trattati e connessi al ruolo delle donne nel mondo della scienza, dal contributo che possono dare all’importanza della formazione Stem sin dai primi cicli scolastici. Nel suo intervento, l’Ambasciatore Marrapodi ha sottolineato “l’importanza della ricerca scientifica come ponte naturale di dialogo tra Paesi e culture diverse, nonché come strumento essenziale per affrontare insieme le grandi sfide globali”. Prima del dialogo con Dilek Bil, la Presidente Petrillo ha illustrato le attività e gli obiettivi strategici di Area Science Park, evidenziando l’importanza di promuovere ecosistemi scientifici aperti, capaci di connettere talenti, imprese e istituzionidi ricerca in una rete virtuosa di collaborazione e innovazione.
Istituzionale
26.06.2025
Inaugurata l’innovativa piattaforma di calcolo AI per le malattie rare
Si è tenuta giovedì 26 giugno la conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma di intelligenza artificiale per le malattie rare. La piattaforma è stata realizzata nell’ambito del progetto MIRA – Medical Innovation for Rare using Artificial Intelligence che prevede l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare le tempistiche legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare. Il progetto MIRA, con due linee progettuali supportate da due finanziamenti per un totale di circa 5 milioni di euro, vede coinvolti ASUFC come lead partner, l’Università di Udine, Area Science Park e la SISSA, e con la collaborazione di CAFC e beanTech per l’installazione della piattaforma di calcolo. Le malattie rare sono patologie che hanno una prevalenza di 1 caso ogni 2000 persone e spesso mancano di sufficienti ricerche e risorse per la loro diagnosi e cura. L’intelligenza artificiale può aiutare a colmare queste lacune attraverso l’analisi di dati sanitari tramite l’identificazione di pattern e la creazione di modelli predittivi per accelerare la diagnosi e migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da queste malattie. Attualmente, infatti, il gap diagnostico delle malattie rare è in media tra i 7 e i 10 anni: obiettivo principale del progetto è proprio ridurre questo gap. Gli obiettivi principali del progetto sono: Accelerare il processo diagnostico: utilizzare algoritmi di machine learning per analizzare sintomi e dati genetici, aiutando i medici a diagnosticare malattie rare più rapidamente e con maggiore precisione. Personalizzare il trattamento: sfruttare l’intelligenza artificiale per creare piani di trattamento personalizzati basati sulle caratteristiche specifiche del paziente e della patologia. Velocizzare la ricerca: analizzare dataset clinici e di ricerca per individuare nuove terapie potenziali o scoprire correlazioni tra diverse malattie rare. Supportare i pazienti: fornire strumenti basati su intelligenza artificiale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire la malattia, attraverso app di monitoraggio, chat-bot per il supporto e piattaforme di informazione. L’infrastruttura di calcolo, cuore tecnologico del progetto, è stata realizzata con il contributo tecnologico di beanTech e si basa sull’architettura NVIDIA DGX BasePOD. Ospitata all’interno della centrale idroelettrica Ancona di Udine e alimentata da energia rinnovabile, consente l’elaborazione di carichi computazionali ad alte prestazioni applicati alla diagnostica biomedica. Dopo la conferenza stampa, si è svolta la visita alla centrale idroelettrica ANCONA, sede dell’infrastruttura HPC, risultato del progetto e ora a tutti gli effetti operativa. Nel pomeriggio si è tenuta inoltre una sessione scientifica alla presenza dei partner del progetto MIRA, del Dott. De Monte del Cluster Scienze della Vita FVG e con le conclusioni del Dott. Stefano Vettorazzi di DG SANTE – B3 Unit. Queste le parole della nostra Presidente, prof.ssa Caterina Petrillo “Un progetto strategico sia per gli obiettivi scientifici che persegue sia per la virtuosa collaborazione tra i partner, capaci di integrare competenze multidisciplinari e tecnologie all’avanguardia” che ha poi aggiunto “Il progetto Mira ci permette di rafforzare la collaborazione con gli operatori del settore della salute e di contribuire  in modo all’analisi e alla diagnosi di malattie rare, grazie alle nostre competenze nella gestione e analisi del dato e nello sviluppo di tecnologie di Intelligenza artificiale”.   PROGRAMMA  
Infrastrutture di ricerca intelligenza artificiale malattie rare
23.06.2025
FAO e ICGEB insieme per i sistemi agroalimentari
Dr. Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO e Dr. Lawrence Banks, ICGEB Director-General firmano un Protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding MoU) per rafforzare la cooperazione sull’ingegneria genetica e sulle soluzioni biotecnologiche a sostegno della trasformazione dei sistemi agroalimentari. L’accordo sottolinea l’impegno di entrambe le organizzazioni a promuovere l’innovazione, ad affrontare sfide globali urgenti come la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale e a sostenere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La collaborazione tra la FAO e l’ICGEB si basa sulla missione condivisa di far progredire lo sviluppo e l’applicazione dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie in agricoltura, con un’attenzione particolare ad aree innovative come, ma non solo, i bioinoculanti, i microbiomi, i biofertilizzanti, i biopesticidi e la biosicurezza. Combinando la portata globale e i quadri strategici della FAO con l’eccellenza scientifica e le capacità di ricerca avanzate dell’ICGEB nel settore, la partnership mira ad accelerare l’adozione di tecnologie all’avanguardia e a promuovere pratiche sostenibili nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo. Il protocollo d’intesa pone l’accento sulla collaborazione tecnica e sullo sviluppo delle capacità in settori biotecnologici chiave. Le attività comprenderanno l’organizzazione di workshop congiunti e missioni di supporto tecnico. Particolare attenzione sarà data alla capacità dei Paesi di applicare la genomica, la bioinformatica e l’editing del genoma per migliorare le prestazioni delle colture e del bestiame, aumentare l’efficienza nell’uso dei nutrienti e rafforzare la resilienza agli stress biotici e abiotici. La collaborazione esplorerà anche gli aspetti politici e normativi delle biotecnologie e contribuirà al dialogo tra scienza e politica attraverso la partecipazione congiunta a forum globali ed eventi di advocacy. Attraverso questa partnership, FAO e ICGEB supporteranno congiuntamente almeno due Paesi nell’applicazione delle biotecnologie per migliorare i sistemi agroalimentari. Produrranno inoltre documenti politici su temi prioritari e organizzeranno eventi per promuovere le biotecnologie rilevanti per l’agricoltura su piccola scala. Le attività di sviluppo delle capacità saranno progettate per rafforzare le competenze tecniche dei Paesi membri della FAO e promuovere l’uso responsabile della biotecnologia in linea con la bioeconomia. Il Direttore Generale dell’ICGEB, Dr. Lawrence Banks, commenta: “Il cambiamento climatico e i suoi inevitabili impatti sulla sicurezza alimentare rappresentano una delle principali sfide per l’umanità, con le popolazioni del Sud globale particolarmente vulnerabili. La partnership con la FAO offre quindi un’opportunità unica per affrontare queste sfide e garantire la creazione di risorse nutrizionali sostenibili e resilienti per alcune delle aree più povere del mondo. La biotecnologia offre straordinarie capacità per migliorare la nutrizione globale, a un ritmo che supera di gran lunga le pratiche agricole tradizionali. Affrontare la siccità, le malattie, migliorare la nutrizione e la resa delle colture sono tutti obiettivi raggiungibili grazie all’uso della biotecnologia agricola moderna. Combinare l’expertise della FAO e dell’ICGEB garantirà che tali sviluppi possano essere raggiunti e adottati dalle popolazioni di tutto il mondo, assicurando che nessuno venga lasciato indietro.” “Questa partnership con l’ICGEB riflette il nostro impegno condiviso a promuovere la scienza e l’innovazione a supporto di sistemi agroalimentari sostenibili. Combinando il mandato globale della FAO con la ricerca all’avanguardia e l’expertise tecnica dell’ICGEB, possiamo aiutare i Paesi a sfruttare il potenziale delle biotecnologie per affrontare sfide cruciali come la sicurezza alimentare, la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile. Questa collaborazione sostiene l’attuazione del Quadro Strategico FAO 2022–31, promuovendo l’innovazione per una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno”, dichiara Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO. Questa partnership esemplifica come le alleanze basate sulla scienza possano contribuire a superare le complesse sfide dell’agricoltura, della sicurezza alimentare e della salute ambientale, per esempio il progetto B-INOC Africa dell’ICGEB promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internationale che sta già portando risultati concreti sul Continente.
Dai nostri campus
10.06.2025
Delegazione slovena visita Area, Elettra e altre realtà del parco
Una quarantina di rappresentanti di istituzioni e organizzazioni pubbliche slovene hanno visitato Area Science Park con l’obiettivo di conoscere le principali attività dell’ente e di alcuni degli insediati nel suo parco scientifico e tecnologico di Trieste nonché di creare occasioni di networking per sviluppare possibili collaborazioni future. La visita s’inserisce nel contesto delle attività di formazione congiunta previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (RRP), promosse dalla Slovenian Research and Innovation Agency – ARIS in collaborazione con SPIRIT Slovenia, Business Development Agency. La visita si è sviluppata nell’arco dell’intera giornata del 10 giugno presso il Campus di Basovizza; la mattinata è stata dedicata a Elettra Sincrotrone e FERMI (Free Electron Laser), infrastrutture scientifiche di rilevanza internazionale. Nel pomeriggio i partecipanti, suddivisi in tre gruppi tematici in base agli interessi scientifici e tecnologici, hanno avuto l’occasione di conoscere e visitare i laboratori di Area Science Park e di alcuni centri di ricerca e aziende insediate. Tre i percorsi tematici proposti: uno dedicato alle Scienze della vita con la visita ai laboratori di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR) e della Fondazione Italiana Fegato; un secondo dedicato ai Materiali innovativi con focus su filiere energetiche e materiali avanzati con la partecipazione dell’azienda AEP Polymers, l’esperienza dei laboratori di Microscopia Elettronica di Area Science Park e dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR); un terzo percorso è stato dedicato al tema Digitale e innovazione con la presentazione delle infrastrutture tecnologiche e di progetti per l’innovazione di Area Science Park, tra cui EDIH e il Data Center ORFEO, e il coinvolgimento di aziende innovative Dronus, PLUS e Primo Principio. La visita si inserisce nell’ampio quadro di collaborazioni internazionali che Area Science Park porta avanti per promuovere l’integrazione tra sistemi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione a livello europeo.
Istituzionale
09.06.2025
Rapporto 2025 della Banca d’Italia sull’economia del FVG
La Banca d’Italia presenta il Rapporto annuale sull’economia del Friuli Venezia Giulia, un documento che analizza le principali dinamiche economiche regionali, a beneficio delle istituzioni, del mondo accademico e degli operatori economici. L’evento di presentazione è previsto martedì 10 giugno 2025, alle 16, nella sede di via Cavour 13: un’importante occasione di confronto e approfondimento sulle prospettive di sviluppo del territorio. A introdurre i lavori e moderare la discussione sarà Massimo Gallo, Direttore della sede di Trieste della Banca d’Italia. Tra i partecipanti alla tavola rotonda che seguirà la presentazione del rapporto, anche il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica, che interverrà con un focus dedicato all’interconnessione tra scienza, innovazione e sviluppo economico, evidenziando come i modelli di trasferimento tecnologico siano un elemento chiave nel favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttivi, e portando alcuni esempi di best practice nazionali e internazionali. Infine, racconterà l’esperienza ultradecennale di Area Science Park nel supportare la creazione di imprese innovative con elevato potenziale tecnologico e di mercato, tra cui il nuovo programma Deep Tech Revolution, a supporto dello sviluppo di startup, spinoff e progetti di ricerca basati su tecnologie di frontiera.   PROGRAMMA 15.30: Registrazione dei partecipanti 16.00: Introduzione dei lavori Massimo Gallo – Direttore della Sede di Trieste, Banca d’Italia 16.10: Presentazione del Rapporto Patrick Zoi e Daniel Mele – Divisione analisi e ricerca economica territoriale – Sede di Trieste, Banca d’Italia 16.50: Tavola rotonda: l’economia della regione nel contesto nazionale e internazionale Riccardo Cristadoro – Capo del Servizio economia e relazioni internazionali, Banca d’Italia Anna Sirica – Direttore Generale, Area Science Park Andrea Tracogna – Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese, Università degli studi di Trieste Pierluigi Zamò – Presidente, Confindustria Friuli Venezia Giulia Moderatore: Massimo Gallo – Direttore della Sede di Trieste, Banca d’Italia 18:00: Chiusura dei lavori   (foto: CORSOCAVOURTS – Opera propria; CC BY-SA 4.0)
Istituzionale
05.06.2025
La fusione nucleare al centro della Conferenza annuale del SiS FVG
Area Science Park ha ospitato la conferenza annuale del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia (SiS FVG), appuntamento che ha riunito esperti, istituzioni, ricercatori e imprese per discutere di un tema sempre più attuale: il ruolo dell’energia nucleare nella transizione verso un futuro sostenibile. Una nuova strategia per l’Italia: la legge delega sul nucleare A fare da sfondo alla discussione, la recente legge delega sul nuovo nucleare approvata dal Governo italiano a febbraio 2025, su proposta del Ministro Gilberto Pichetto. Giorgio Graditi, Direttore di ENEA ha presentato un quadro approfondito dei contenuti del disegno di legge delega e del quadro delle tecnologie oggi allo studio sulla fusione nucleare. Gli obiettivi che si pone il provvedimento sono quelli di raggiungere la neutralità carbonica, ma anche garantire al Paese la sicurezza e l’indipendenza energetica, prevenire i rischi di interruzione della fornitura di energia e contenere i costi della stessa. La delega prevede che il Governo adotti una serie di decreti legislativi entro un anno dall’entrata in vigore per la stesura di un Programma nazionale che disciplini in maniera organica l’intero ciclo di vita della nuova energia sostenibile. I temi oggetto della delega sono molto ampi: spaziano dagli ambiti formativi e informativi; agli aspetti normativi e regolamentari; alla disciplina della disattivazione e dello smantellamento delle installazioni nucleari esistenti sul territorio nazionale; alla disciplina della sperimentazione, della localizzazione, della costruzione e dell’esercizio di nuovi impianti di produzione di energia da fonte nucleare sostenibile sul territorio nazionale; alle attività di ricerca e sviluppo, fino alla diffusione e promozione. Fusione nucleare: ITER e l’eccellenza italiana nella ricerca Uno dei temi forti al centro della Conferenza è stato quello trattato dall’intervento di Rossella Rotella, che ha portato la testimonianza diretta di uno dei progetti scientifici più ambiziosi al mondo: ITER, la cui costruzione è in corso a Cadarache, nel Sud della Francia, ad opera di un consorzio internazionale composto da Unione europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America, India, Corea del Sud. Si tratta di uno dei più grandi progetti internazionali di realizzazione di un reattore a fusione nucleare di tipo sperimentale, in grado di produrre un plasma di fusione con più potenza rispetto alla potenza elettrica richiesta a tutto l’impianto per riscaldare il plasma stesso. ITER è un reattore deuterio-trizio in cui il confinamento del plasma è ottenuto in un campo magnetico all’interno di una macchina denominata tokamak. L’Italia gioca un ruolo di primo piano nella ricerca sulla fusione nucleare, grazie al contributo, tra gli altri, di ENEA e del Consorzio RFX di Padova. In particolare, la Divertor Tokamak Test facility (DTT) è un concentrato di alta tecnologia concepito nei laboratori ENEA di Frascati e progettato da ricercatori, oltre che dell’ENEA, di Università ed Enti di ricerca italiani e dei consorzi Create e RFX. Il cuore del dispositivo è una ciambella di acciaio di circa sei metri di diametro esterno, al cui interno generare condizioni di vuoto spinto per produrre, ingabbiato da un campo magnetico, un plasma che alle massime prestazioni raggiungerà una temperatura di circa settanta milioni di gradi. Questi sviluppi non sarebbero possibili senza una stretta connessione tra ricerca di base, sviluppo tecnologico e innovazione, attraverso il coinvolgimento e il dialogo sia di realtà scientifiche che industriali, come è emerso dalla Tavola rotonda con le imprese, moderata dalla giornalista Simona Regina. Alla Tavola rotonda hanno preso parte rappresentanti di importanti realtà quali GAUSS FUSION GmbH, SIMIC, ANSALDO NUCLEARE, WESTINGHOUSE-MANGIAROTTI. La discussione ha evidenziato come un progetto scientifico che traguarda al lungo periodo sia in grado di produrre ricadute anche nel breve termine grazie allo sviluppo, integrazione e collaudo di soluzioni tecnologiche per la realizzazione dei prototipi degli impianti in vari ambiti industriali come ad esempio quello della superconduttività. Cosa pensano gli italiani del nucleare? I dati SWG Perché un piano energetico abbia successo, però, non basta la tecnologia: serve anche il consenso dei cittadini. L’istituto di ricerca SWG ha presentato un’analisi sul rapporto tra gli italiani e l’energia nucleare, che mostra un atteggiamento più aperto che in passato verso la tecnologia da fissione. In particolare, alla domanda “Se lei avesse la responsabilità di decidere sul futuro delle politiche energetiche in Italia e dovesse esprimersi sull’opportunità o meno di costruire nuove centrali nucleari in Italia pensa che…?”, il 48% si è detto favorevole, il 24% contrario, mentre il 28 % non si esprime.
Servizi per l'Innovazione
30.05.2025
Contratti di ricerca: in arrivo cinque nuovi ricercatori post-doc
Sono cinque i nuovi ricercatori post-doc che, a partire dal 1° giugno, inizieranno la loro attività presso Area Science Park. Selezionati attraverso un bando pubblico, saranno assunti con i nuovi Contratti di ricerca, che sostituiscono i precedenti Assegni di ricerca. Le posizioni sono state attivate grazie alle risorse del PNRR previste dal Decreto MUR n. 47 del 20 febbraio 2025. I ricercatori selezionati contribuiranno al rafforzamento delle linee di ricerca strategiche dell’Ente e allo sviluppo di progetti ad alto contenuto scientifico e tecnologico, in particolare nei settori delle Life Sciences e della Data Science. Inoltre, supporteranno il consolidamento delle attività dell’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park. Si tratta di giovani, in maggioranza under 30, con un percorso di dottorato alle spalle ed esperienze formative all’estero. Due di loro inizieranno la propria attività presso il LAAS – Laboratorio di multi-omica Area Sud di Salerno – recentemente destinatario di un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del MUR – occupandosi di lipidomica e metabolomica per lo studio dei meccanismi alla base di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali, e di biologia molecolare applicata alla somministrazione di farmaci in vitro. Un altro ricercatore entrerà nel team del LADE – Laboratorio di Data Engineering di Trieste, portando con sé competenze nell’analisi di modelli di reti neurali profonde e nello studio delle loro rappresentazioni interne tramite metodi geometrici e tecniche di interpretabilità. Infine, due ricercatori rafforzeranno l’Ufficio Supporto al Sistema Imprenditoriale di Area Science Park, contribuendo al coordinamento di team multidisciplinari e alle collaborazioni con utenti industriali in due ambiti strategici per l’Ente: il digitale avanzato e le filiere energetiche verdi, tra cui l’idrogeno e i sistemi energetici complessi. I neo assunti avranno la possibilità di contribuire attivamente a progetti in settori cruciali per l’innovazione scientifica e tecnologica e per lo sviluppo di competenze di frontiera. Per conoscere i laboratori e le attività di ricerca di Area Science Park, visita la sezione dedicata.
Dai nostri campus Infrastrutture di ricerca Infrastrutture tecnologiche
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
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