30/10/2021 - 07/11/2021
Area al Salone Internazionale Nautico di Bologna con il progetto Refiber
Un'occasione per incontrare il team di esperti e conoscere il progetto per la dismissione e lo smaltimento delle imbarcazioni a fine vita

Fiera di Bologna

Immagine: Area al Salone Internazionale Nautico di Bologna con il progetto Refiber

Area Science Park assieme a Innovando srl, azienda veneta che sviluppa soluzioni per la gestione post-produzione e post-consumo dei rifiuti, partecipa alla seconda edizione del Salone Internazionale Nautico di Bologna, esposizione in programma dal 30 ottobre al 7 novembre presso la fiera della città metropolitana, con uno stand dedicato al progetto Refiber.

Refiber, grazie al finanziamento del Sistema Argo, sta studiando la fattibilità tecnica, economica e legale per realizzare un nuovo sistema collettivo nazionale per la dismissione e la gestione dello smaltimento delle imbarcazioni da diporto (range tra 12 e 24 metri).

Ospitato nel padiglione 22, stand 11 della Fiera, il team del progetto Refiber è presente tutta la settimana a Bologna per fare rete, trovare nuovi partner attivi nel settore nautico e far conoscere il sistema collettivo nazionale a cui Area e Innovando stanno lavorando.

La dismissione e la gestione dello smaltimento delle imbarcazioni a fine vita è, infatti, un problema ambientale nonché socioeconomico rilevante e necessita, per questo, di un impegno collettivo oltre che di investimenti in ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie verdi. I materiali derivanti dallo smantellamento degli scafi, in particolare la vetroresina che con il 60% rappresenta la frazione più abbondante e più difficile da trattare, possono essere una risorsa da cui partire per sviluppare nuovi modelli di business per l’intera filiera.

Refiber sta prendendo in esame schemi già consolidati come l’EPR-Extended Producer Responsability, la responsabilità estesa del produttore, partendo proprio dal coinvolgimento di produttori e distributori di imbarcazioni da diporto, per dare una risposta concreta al problema ambientale e socioeconomico connesso alla dismissione illegale di scafi per i quali non esiste ancora un modello strutturato.

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