Test4Digitalization – 2a call

La seconda edizione dell’iniziativa Test4Digitalization promossa da Area Science Park nell’ambito delle attività di IP4FVG, il DIH del Friuli Venezia Giulia, è finanziata nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 

La call promuove, con contributi a fondo perduto, progetti di sperimentazione e convalida di tecnologie digitali innovative e sostenibili realizzati da PMI regionali dei settori manifatturiero, costruzioni e dell’industria culturale e creativa, attraverso il coinvolgimento, in qualità di fornitori, di aziende ICT qualificate, start-up innovative e spin-off della ricerca nazionali e internazionali 

Scopo della call è sostenere le aziende nella fase iniziale della trasformazione digitale, momento in cui è necessario individuare e testare la migliore soluzione tecnologica, prima di passare alla trasformazione su larga scala. 

I progetti potranno prevedere, ad esempio, la costruzione di un prototipo, lo sviluppo di un proof of concept o la realizzazione di un progetto pilota. Le attività progettuali potranno così contribuire alla trasformazione digitale delle imprese, con un’attenzione particolare al loro sviluppo sostenibile in chiave di economia circolare.

— Il bando è scaduto il 21 novembre 2022 —

Scopri la graduatoria

 


CHI PUÒ PARTECIPARE

Micro, piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia attive nel settore manifatturiero, delle costruzioni e delle industrie culturali e creative (l’elenco codici ATECO è disponibile nel testo del bando). 

Le imprese, già in fase di proposta, dovranno indicare e coinvolgere uno o più fornitori ICT nazionali o internazionali. È previsto un punteggio premiale in fase di valutazione del progetto se tra questi fornitori sono presenti start-up innovative o spin-off accademici. 


COSA FINANZIA

La call finanzia progetti di demo, test e convalida di sistemi e tecnologie digitali in condizioni operative reali applicate a qualsiasi ambito e funzione aziendale. I progetti dovranno avere una durata compresa tra 3 e 9 mesi e prevedere il test e la sperimentazione di soluzioni che prevedono l’applicazione di almeno una delle seguenti tecnologie digitali:

  • Internet of Things (IoT) e sensorizzazione di macchine, prodotti, edifici o porzioni di essi;
  • Simulazione e ottimizzazione;
  • Realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mixata;
  • Olografia, rendering e grafica 3D;
  • Gaming;
  • Automazione e meccatronica avanzata;
  • Data mining, big data, data analytics;
  • Intelligenza Artificiale e sistemi cognitivi;
  • Advanced or High-Performance Computing (HPC);
  • Cloud e Fog computing;
  • Banda larga o altre reti di comunicazione (5G);
  • Cybersecurity, business continuity e blockchain;
  • Piattaforme sw per l’integrazione (verticale/orizzontale) dei processi industriali;
  • Building Information Modeling (BIM);
  • Piattaforme sw per la gestione intelligente di edifici;
  • Piattaforme sw per la gestione intelligente della mobilità delle persone e delle merci;
  • Piattaforme sw integrate per l’efficienza energetica, lo scambio di materia/energia, la  valorizzazione dei rifiuti e l’utilizzo di materia prima seconda.

SCADENZA

21 novembre 2022 (ore 23:59)


SCARICA IL BANDO E GLI ALLEGATI

ATTENZIONE: Si comunica che il 13/10/2022 è stata rettificata parte della documentazione dell’Avviso. Comunicazione rettifica 13 ottobre 2022
In particolare, sono stati modificati i seguenti 3 documenti:
1. Avviso pubblico, art. 4, comma 4;
2. Modello D – Dichiarazioni indipendenza e possesso requisiti consulenti ICT;
3. Allegato 1 – Elenco dei codici ISTAT ATECO ammissibili.
I documenti sopracitati privi della dicitura “Rettificato in data 13/10/2022”, non risultano più validi.
I link riportati sotto con l’Avviso, gli Allegati e i Modelli da compilare, sono stati aggiornati e vanno riscaricati.

>>Avviso Test4Digitalization 2a call<<

Allegati al bando (zip)


COME INVIARE LA PROPOSTA

  1. Scarica, compila e firma i moduli:
    Modelli da compilare (zip)
  2. Invia la documentazione entro le ore 23:59 del 21 novembre 2022 via pecprotocollo@pec.areasciencepark.it indicando nell’oggetto: Domanda di partecipazione all’avviso TEST4DIGITALIZATION – 2a Call.

Per maggiori dettagli verifica le istruzioni contenute nell’avviso e negli allegati.


PER INFORMAZIONI

Monica Govetti: 
email: monica.govetti@areasciencepark.it
telefono: 040 375 5077

Andreea Sava: 
email: andreea.sava@areasciencepark.it
telefono: 040 375 5163


DOMANDE FREQUENTI

DSiamo un’impresa che si occupa di sviluppo di tecnologia blockchain – IoT per l’industria. Il codice ATECO della nostra impresa non rientra tra quelli indicati nel bando seppure la tecnologia di cui ci occupiamo rientra nelle tecnologie indicate come abilitanti e ammissibili per la sperimentazione d’uso prevista dal bando. Possiamo comunque partecipare al bando?

 

R – Come indicato nell’art.1, FINALITÀ E RISORSE – Oggetto, finalità e regime di aiuto dell’Avviso, la finalità dello stesso è quella di sostenere la realizzazione di progetti di “Demo, Test e Convalida” di sistemi e tecnologie digitali innovative in condizioni operative reali, realizzati da Piccole, Medie e Micro Imprese con il supporto di fornitori di consulenza ICT qualificata e, in particolare, con start-up innovative o spin-off accademici. Al successivo art.3, Imprese beneficiarie e requisiti soggettivi di ammissibilità, si specifica che l’attività svolta dalle imprese beneficiarie deve rientrare nei settori produttivi manifatturiero, costruzioni e delle industrie culturali e creative, individuati dai codici ISTAT ATECO 2007 – aggiornamento 2022 specificati nell’Allegato 1 (Elenco codici ISTAT ATECO ammissibili), e come indicati nella visura camerale ed eventualmente riferiti all’attività secondaria svolta dall’impresa. Infine, l’art.4 – Progetti ammissibili, definisce come tali unicamente quei progetti che prevedono il test e la sperimentazione, di tecnologie digitali realizzati avvalendosi della consulenza ICT qualificata di uno o più soggetti esterni indipendenti, aventi sede legale e operativa attiva sul territorio nazionale, di cui almeno uno in possesso di competenze ed esperienze professionali, pertinenti alle consulenze commissionate, adeguatamente documentate e attestate dal consulente stesso. Al fine della realizzazione dei progetti di cui al precedente Art. 4 e all’erogazione del contributo, sono ritenute ammissibili le spese sostenute per servizi di consulenza ICT qualificata ovvero per attività tecnico scientifiche di sviluppo sperimentale, studi, integrazioni di sistemi, progettazione e similari, alle normali condizioni di mercato, affidati attraverso contratto dalle imprese beneficiarie ai soggetti di cui all’art. 4, comma 3, del presente avviso. 

Ai fini del presente Avviso si fa riferimento al beneficiario, ovvero al soggetto ammissibile a presentare la domanda di contributo, unicamente con riguardo ai soggetti indicati all’art.3. Si specifica che l’indicazione dei codici ATECO per la categoria delle Imprese Culturali e Creative deriva dalla classificazione operata dalla Fondazione Symbola. 

Sempre ai fini del presente Avviso il beneficiario deve necessariamente avvalersi della collaborazione di almeno un soggetto esterno indipendente qualificato ovvero di almeno un fornitore delle tecnologie di cui all’art.4. per la realizzazione del progetto di “Demo, Test e Convalida” di sistemi e tecnologie digitali innovative in condizioni operative reali.  

Infine, la collaborazione tra il soggetto beneficiario e il fornitore di soluzioni ICT classificato come start-up (ai sensi dell’art. 25, comma 2, del decreto-legge 179/2012) o spin-off accademico riconosciuto dall’Ateneo d’origine e iscritti al registro delle imprese da meno di 5 anni1, costituisce criterio premiale ai sensi dell’Allegato 3 al presente Avviso. 

D – Siamo un’azienda che ha un codice ATECO primario che non rientra tra quelli ammissibili. Tra i secondari però possediamo uno ritenuto ammissibile. Il progetto che vorrei realizzare riguarda maggiormente l’attività che ricade nel codice primario. Possiamo presentare domanda ugualmente?

R – Sì, sempre che il progetto rispetti quanto stabilito nell’art. 4 dell’avviso e quindi deve trattarsi di un progetto di “Demo, Test e Convalida” di sistemi e tecnologie digitali in condizioni operative realiLa fase di test potrà essere basata, ad esempio, sulla costruzione di un prototipo, sullo sviluppo di un proof of concept (POC) o sulla realizzazione di un progetto pilota. Il progetto deve prevedere il test e la sperimentazione di almeno una delle tecnologie digitali elencate all’art. 4, comma 2 e deve essere realizzato avvalendosi della consulenza ICT qualificata di uno o più soggetti esterni indipendenti, di cui almeno uno in possesso di competenze ed esperienze professionali, pertinenti alle consulenze commissionate, adeguatamente documentate e attestate dal consulente stesso. Il valore dell’investimento riferito alle spese ammissibili del progetto deve essere superiore o uguale a euro 15.000,00. 

D – Siamo un’impresa del settore ICT con il codice ATECO “J6201 – Produzione di software non connesso all’edizione”, quindi uno dei codici ammissibili per le imprese beneficiarie. Possiamo fare da fornitori di servizi di consulenza ICT qualificata per un progetto e essere contemporaneamente anche impresa beneficiaria per un altro progetto?

R – No, l’art.4, comma 4 dell’avviso stabilisce che: “non è ritenuto ammissibile il caso in cui un fornitore di consulenza ICT qualificata di un progetto, risulti essere contemporaneamente un’impresa beneficiaria di un altro progetto, di cui all’art. 3 del presente avviso. Qualora questa situazione venga riscontrata in sede di istruttoria di ammissibilità, di cui all’art. 12 del presente avviso, il soggetto viene escluso dal progetto in cui assume il ruolo di fornitore di consulenza ICT qualificata e conseguentemente, la relativa spesa è ritenuta non ammissibile.”

D – Una stessa impresa può fare domanda per un progetto di “Demo, Test e Convalida” e quindi essere un soggetto beneficiario e allo stesso tempo il fornitore di beni immateriali o di strumenti/attrezzature per un altro progetto?

R – Sì, questa casistica è ammissibile. L’art. 4, comma 4 infatti fa esplicito riferimento solo al caso di un fornitore di servizi di consulenza ICT qualificata che è allo stesso tempo assume anche il ruolo di impresa beneficiaria e non quello di fornitore di beni immateriali o di strumenti/attrezzature. Solo in quel caso non è ammissibile il doppio ruolo, beneficiario e fornitore, assunto da un’impresa.

D – Siamo un’impresa che ha le competenze per fare da fornitore di servizi di consulenza ICT qualificata per un progetto per il test e la sperimentazione di tecnologie di “Machine Vision” e per un progetto che prevede il test e la sperimentazione di tecnologie di “Intelligenza Artificiale e sistemi cognitivi”. Posso fare quindi da fornitore ICT qualificato in 2 domande diverse?

R – No, se l’impresa rientra nella voce di spesa “Servizi di consulenza ICT qualificata” per entrambe le domande. In base all’art. 4 comma 4 dell’avviso, infatti, viene definito che “Ciascun soggetto, in qualità di fornitore di servizi di consulenza ICT qualificata, può partecipare alla realizzazione di un solo progetto. Qualora questo limite venga superato e il medesimo soggetto, in sede di istruttoria di ammissibilità, di cui all’art. 12 del presente avviso, risulti essere fornitore di più progetti, il ruolo da esso assunto in quanto tale e la relativa spesa, sono considerati ammissibili per il solo progetto riferito alla prima domanda validamente presentata in ordine cronologico”. La situazione in cui invece, l’impresa rappresenti il fornitore di “servizi di consulenza ICT qualificata” per un progetto e il fornitore di “beni immateriali” o “strumenti e attrezzature” per un altro, diventa ammissibile.

D  – La mia impresa ha partecipato al precedente avviso “Test4Digitalization”. Il progetto è risultato ammissibile ma non è stato finanziato. Posso partecipare anche a questo bando?

R – Si, tenendo però sempre presente che “le spese a pena di inammissibilità devono essere riferite all’arco temporale di realizzazione del progetto (data di avvio e data di conclusione) e documentate da giustificativi di spesa di data ricompresa in tale periodo”. Si ricorda che in base all’art. 7, comma 3 dell’avviso la data di avvio del progetto deve essere compresa tra il giorno successivo a quello di presentazione della domanda di contributo e il sessantesimo giorno successivo alla data della comunicazione dell’assegnazione del contributo a seguito dell’approvazione della graduatoria. Quindi qualora siano già state avviate delle attività sul progetto già presentato al precedente avviso queste non possono far parte del progetto che si intende presentate in risposta a questo secondo avviso “Test4Digitalization – 2° Call”.

D – È un avviso a sportello? Le domande vengono valutate in base all’ordine di presentazione?

R – No, in base all’art. 13 dell’avviso è prevista una valutazione tecnica dei progetti effettuata da una commissione formata da un minimo di tre componenti esperti nelle materie attinenti ai progetti pervenuti, in base ai criteri indicati nell’allegato 3 (Criteri di valutazione tecnica). La commissione sulla base dei punteggi complessivi ottenuti dai progetti ammessi alla fase di valutazione, stila una graduatoria dei progetti approvati e ritenuti ammissibili al finanziamento. Per essere ritenuto ammissibile al finanziamento il progetto deve raggiungere il punteggio minimo di 45 punti su 90. Solo a parità di punteggio, si considera l’ordine cronologico di presentazione delle domande attestato da data e ora di ricezione della documentazione complessiva finale attestata dal sistema informatico di posta certificata, come indicato all’art. 14, comma 2.

D – Quando è possibile avviare il progetto?

R – L’art. 7 dell’avviso stabilisce che il progetto deve essere avviato in una data compresa tra il giorno successivo a quello di presentazione della domanda di contributo e il sessantesimo giorno successivo alla data della comunicazione dell’assegnazione del contributo a seguito dell’approvazione della graduatoria le tempistiche indicate nell’avviso, che in base all’art. 15, comma 1 avverrà entro 60 (sessanta) giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo, che è stata fissata per il 21 novembre 2022. Indicativamente, quindi, il progetto può essere avviato dalla data di presentazione della domanda ed entro aprile 2023.

D – Con riferimento a “imprese regolarmente registrate presso la CCIAA, da liberi professionisti o da lavoratori autonomi che abbiano realizzato, negli ultimi cinque anni, almeno tre attività̀ pertinenti”. Per “adeguatamente documentate” cosa si intende esattamente? Devono essere solo lavori fatturati o possono essere anche progetti realizzati internamente ovvero non fatturati?

R – L’art. 4 dell’avviso stabilisce che “sono ammissibili unicamente i progetti realizzati avvalendosi della consulenza ICT qualificata di uno o più soggetti esterni indipendenti, di cui almeno uno in possesso di competenze ed esperienze professionali, pertinenti alle consulenze commissionate, adeguatamente documentate e attestate dal consulente stesso. Il fornitore è tenuto, al riguardo, a produrre una dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto notorio attestante il possesso dei suddetti requisiti, redatta utilizzando il modello D (Dichiarazioni indipendenza e possesso requisiti consulenti ICT) disponibile alla pagina dedicata del sito istituzionale di Area Science Park (www.areasciencepark.it/servizi-per-linnovazione/test4digitalization-2a-call)”. Il “Modello D” ovvero le dichiarazioni sostitutive di certificazione e/o di atto di notorietà, con riguardo alle tre attività pertinenti già menzionate richiede l’indicazione di riferimenti contrattuali sia per l’avvio che per la chiusura delle attività progettuali. Le attività realizzate internamente, seppure sperimentali ma non registrate dall’impresa come “commessa” non ricadono in tale categoria.

D – È prevista la rendicontazione del lavoro svolto dal personale dipendente dell’azienda che presenta il progetto? 

R – Stanti le disposizioni dell’art. 5 in merito alle spese ammissibili, i costi del personale dell’impresa beneficiaria del contributo non rientrano tra le categorie previste. Tuttavia, il medesimo articolo qualifica come ammissibili le spese generali quali “spese supplementari di gestione, derivanti direttamente dalla realizzazione del progetto, da calcolarsi con modalità semplificata a tasso forfettario del 15% della somma complessiva delle spese per servizi di consulenza ICT qualificata, beni immateriali e strumenti e attrezzature”.  Nell’Allegato 3 all’avviso, inoltre, con riferimento alle spese generali non si prevede la rendicontazione delle stesse poiché la loro erogazione, a tasso forfettario è assoggettata al livello di spesa ammissibile e rendicontata raggiunto da ciascun progetto. 

D – Il progetto che vorremmo sottoporre al bando riguarda l’acquisizione di una serie di strumenti tipici delle neuroscienze e relativi software di gestione delle macchine e dei dati raccolti. Per l’attuazione del progetto è necessaria una consulenza qualificata che verrà fornita da una ditta di consulenza che è una start up innovativa ma non si occuperà di digitalizzazione in senso stretto, se non per strutturare le tecnologie e guidare alla lettura dei dati. Il consulente che avremmo scelto non è un’azienda ICT, quindi la sua descrizione non fitta né nel modello D né nel modello E (Quadro di spesa).  

R – Così come specificato all’Art. 1, la finalità dell’avviso consiste nel “sostenere la realizzazione di progetti di “Demo, Test e Convalida” di sistemi e tecnologie digitali innovative in condizioni operative reali, realizzati da Piccole, Medie e Micro Imprese con il supporto di fornitori di consulenza ICT qualificata”. L’art. 4, inoltre, qualifica come ammissibili i progetti che prevedono “il test e la sperimentazione di almeno una delle tecnologie digitali” elencate al comma 2, “esclusivamente realizzati avvalendosi della consulenza ICT qualificata di uno o più soggetti esterni indipendenti, di cui almeno uno in possesso di competenze ed esperienze professionali, pertinenti alle consulenze commissionate, adeguatamente documentate e attestate dal consulente stesso”. Ne risulta che il progetto, stante la configurazione presentata, manchi di alcuni dei requisiti previsti e qualificanti i progetti come ammissibili a finanziamento per questo bando. 

D – In merito alle spese finanziabili dal progetto, ed in particolare ai beni immateriali e ai beni materiali quali strumenti ed attrezzature, è corretto questo calcolo?
Durata in mesi del progetto = n 4

A. Licenza sw acquisita e adibita ad uso esclusivo del progetto
Valore ipotetico = euro 6.000,00
Ammortamento in 3 anni = quota annuale imputabile euro 2.000,00
Spesa ammessa a rendiconto = euro 2.000,00 / 12 *4 = euro 666,67 

B. Macchina ufficio acquistata e adibita a uso esclusivo del progetto
Valore ipotetico = euro 6.000,00
Ammortamento in 5 anni = quota annuale imputabile euro 1.200,00
Spesa ammessa a rendiconto = euro 1.200,00 / 12 *4 = euro 400,00 

 R – I calcoli effettuati per entrambe le tipologie di acquisto sono corretti. Tuttavia, ai fini del presente avviso, vorremmo segnalarvi che l’introduzione delle tecnologie digitali, sia per la componente software (es. licenze) che per le attrezzature, è prevista in un’ottica di “demo, test e convalida” delle medesime nelle condizioni operative reali da parte dell’impresa (art.1), avvalendosi necessariamente di servizi di consulenza ICT qualificata (art.4). Pertanto, ai fini della realizzazione di un progetto dimostrativo e/o di prototipazione sono i servizi connessi all’introduzione delle tecnologie digitali nell’impresa ad essere elemento qualificante ai sensi del presente avviso, garantendo al contempo l’economicità e l’efficiente impiego delle risorse. In forma esemplificativa e non esaustiva, i contratti di noleggio per le attrezzature (con eventuale riscatto a fine progetto e contestuale registrazione tra i cespiti) o l’acquisizione di software “as-a-service” (valutandone la durata del servizio in relazione al progetto), etc. potrebbero rappresentare delle valide alternative all’acquisto e al conseguente inserimento di quel bene nel registro cespiti dell’azienda.