15/05/2017 - 18/05/2017 19.30
Pint of Science Trieste
Il festival che unisce la divulgazione scientifica alla buona birra approda nel capoluogo giuliano

Taverna ai Maestri D’Arme
Via di Tor Bandena 3/a, Trieste

Immagine: Pint of Science Trieste

Per la prima volta Pint of Science, il festival approda a Trieste che porta alcuni dei più brillanti ricercatori nei bar e/o nei pub delle città per raccontare le ultime ricerche e scoperte scientifiche frutto del loro lavoro, il tutto sorseggiando una buona birra.

Il festival è in programma  il 15-16-17 Maggio 2017 in 18 diverse città. L’edizione triestina è realizzata con il supporto di diversi enti, tra cui anche noi. Cinque i ricercatori attivi nei nostri campus che prenderanno parte alla manifestazione sul tema “Our Body”.

Di seguito gli appuntamenti in programma:

Lunedì 15 maggio 

RICERCA E OTTIMIZZAZIONE DELLA CURA DELLE MALATTIE: UN BINOMIO VINCENTE
MD PhD Claudio Tiribelli (Direttore scientifico Fondazione Italiana Fegato – AREA Science Park)

L’UNESCO riporta che nel mondo ci sono 7.8 milioni di ricercatori (il 0.1% della popolazione mondiale), numero che tende a crescere ancora anno dopo anno. Tuttavia, spesso si sente dire che la ricerca ha un passo lento, e che i risultati ottenuti non hanno un impatto immediato nel trattamento delle malattie. Ma è veramente così? La ricerca scientifica e la vita quotidiana sono due mondi con ritmi inconciliabili? Claudio Tiribelli ci racconta come e in quanto tempo i risultati ottenuti sul bancone impattano nell’avanzare delle terapie.

 

Martedì 16 maggio 

DISCOVER THE INVISIBLE: LE DIFFERENZE VANNO OLTRE L’APPARENZA
PhD Francesco Menegoni (CEO  g&life  – AREA Science Park)

Quando nasce un bambino, cerchiamo di riconoscere i tratti somatici dei parenti: “ha gli occhi di zio Luigi”, “ha il naso del papà”; ma noi ereditiamo anche caratteristiche che non si vedono ad occhio nudo: il modo in cui metabolizziamo alcuni nutrienti, la nostra predisposizione all’attività fisica oppure il modo in cui invecchiamo.  “Discover the invisible: le differenze vanno oltre l’apparenza” spiega come oggi sia possibile conoscere il nostro codice della vita (il DNA) e come questo rappresenti un prezioso strumento per migliorare la nostra salute ed il nostro benessere.

 

L’ANALISI SCIENTIFICA DEL COMPORTAMENTO NON VERBALE
Dr.ssa Jasna Legisa (Fondatore e Amministratore di NeuroComscience – AREA Science Park)

Non aspettare la verità, scoprila dal volto e dal corpo. Come funzionano le tecniche di analisi del comportamento non verbale. La metodologia NeuroComScience permette di leggere i significati delle espressioni del volto e del corso attraverso l’utilizzo di schemi comportamentali che descrivono in maniera oggettiva il comportamento e attribuiscono ad esso un significato attendibile.

 

Mercoledì 17 maggio 

NANOMEDICINA: SIAMO GIÀ NELLA FANTASCIENZA?
PhD Sara Fortuna (ricercatrice di nanotecnologie presso la SISSA per il progetto TALENTS3 – AREA Science Park)

Un sottomarino miniaturizzato alle dimensioni di una cellula permette a un gruppo di scienziati di rimuovere con successo e precisione un’embolo che ostruisce il corretto afflusso di sangue al cervello di un paziente. Così, già dal 1966, il film “Viaggio allucinante” ci introduce al concetto di nanomedicina. Nel futuro descritto da Star Trek, e persino in quello parodico di Futurama, gli oggetti estremamente microscopici della nanomedicina sono parte integrante di terapia e diagnosi. Ma ciò sarà possibile? Quanto è ora realizzabile? Siamo forse già nella fantascienza senza essercene accorti?

 VIAGGIO ALLUCINANTE: STIPATI IN UNA NANO-VALIGIA ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELLA COMUNICAZIONE CELLULARE
Dr.ssa Loredana Casalis (Head, NanoInnovation Laboratory Elettra-Sincrotrone Trieste S.C.p.A. – AREA Science Park)

Le nano-vescicole extra-cellulari costituiscono un canale importante di comunicazione cellulare. Sono dei “contenitori” con involucro lipidico rilasciati da una cellula e che trasportano proteine, lipidi, RNA a distanza attraverso liquidi corporei come il sangue. Nel caso del cancro, sono queste vescicole a preparare il microambiente cellulare per la proliferazione della metastasi, trasportando per esempio in membrana proteine che facilitano l’adesione cellulare, o dando istruzioni tramite l’RNA che trasportano. Reingegnerizzando queste vescicole sarà quindi possibile combattere le malattie

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