02/07/2020
ESOF2020 riparte: presentati il nuovo formato e il programma aggiornato
Grande spazio alle sessioni on line e ai temi legati al Covid-19. Più di 150 sessioni e più di 700 speaker
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ESOF2020 riparte: presentati il nuovo formato e il programma aggiornato

L’EuroScience Open Forum – ESOF2020 Trieste si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde.

Il Covid-19 entra in scena a ESOF2020 con una serie di incontri tra comunità scientifica e decisori politici sulle implicazioni sanitarie, economiche e comunicative del Coronavirus. In particolare, in una tavola rotonda con Thomas Hartung, tossicologo di fama mondiale dell’Università Johns Hopkins di Baltimora si parlerà dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 sul nostro cervello. L’intreccio tra produzione di conoscenza e informazione pubblica, messo così duramente alla prova dalla pandemia, sarà discusso in un panel composto da esperti di comunicazione ed editoria specialistica, tra cui Sudip Parikh, amministratore delegato dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS). Si punteranno poi i riflettori sulle conseguenze per l’economia generate dalla diffusione della malattia su scala globale.

Il programma generale resta diviso in tre filoni principali: il Science Programme, dedicato alla scienza di frontiera e alle sue implicazioni nella società; gli appuntamenti Science to Business, incentrati sui rapporti tra scienza e impresa; le opportunità lavorative del futuro negli eventi del Science to Careers.

Al centro dell’agenda del Forum alcuni tra i temi più urgenti della contemporaneità. Tra questi i cambiamenti climatici e la transizione a un’economia green, anche grazie al passaggio dalle fonti di energia fossili a quelle rinnovabili. Attesa la partecipazione del climatologo Filippo Giorgi, tra gli estensori dei primi cinque rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC che determinarono l’assegnazione al Comitato delle Nazioni Unite del Premio Nobel per la Pace 2007. Altri panel saranno incentrati sull’impatto dei supercomputer e dell’intelligenza artificiale, sulla ricerca farmacologica di frontiera che utilizza principi attivi di origine naturale, sull’importanza di creare un hub europeo dedicato alle scienze della vita. Ma si parlerà anche di inquinamento, di trasferimento tecnologico, di diplomazia scientifica e del ruolo cruciale giocato nel promuovere la pace e la convivenza tra i popoli dalle grandi infrastrutture di ricerca, come il CERN di Ginevra, l’acceleratore di particelle SESAME in Giordania o il SEEIIST – The South East European Institute for Sustainable Technologies, focalizzatosi recentemente nel supporto alle terapie per il trattamento dei tumori basate su particelle subatomiche. Brain drain, brain circulation è invece il titolo di un incontro sulla mobilità dei ricercatori e della conoscenza organizzato da alcune delle più prestigiose società scientifiche internazionali, tra cui la tedesca Accademia Cesarea Leopoldina, la più antica accademia permanente di scienze naturali al mondo, e la nostra Accademia dei Lincei. Ci sarà anche spazio per discutere come il fattore umano incida nello sviluppo dell’industria 4.0 e come valorizzare l’imprenditoria femminile. Una parte rilevante sarà dedicata alle startup, al trasferimento tecnologico e al prossimo grande programma di finanziamento della ricerca europea, Horizon Europe.

Diverse le sessioni, in collaborazione con partner come Fincantieri, dedicate all’economia blu, alla salvaguardia della risorsa mare e al trasporto marittimo sostenibile, anche grazie a tecnologie legate all’uso dell’idrogeno.

Numerosi gli inviti a speaker di rilievo: il matematico Alessio Figalli, vincitore della Medaglia Fields 2018; la senatrice a vita Elena Cattaneo, nota per le sue ricerche sulla malattia di Huntington e sulle cellule staminali; la direttrice generale del CERN di Ginevra Fabiola Gianotti; il direttore dello Human Technopole di Milano Iain Mattaj; l’immunologo e ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale Alberto Mantovani; il climatologo tedesco Gerald Haug; il fisico e padre dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova Roberto Cingolani; la docente di Harvard tra le massime autorità mondiali negli studi sul rapporto tra scienza e democrazia Sheila Jasanoff; il giornalista scientifico del Financial Times Clive Cookson; il matematico francese e già presidente dello European Research Council Jean-Pierre Bourguignon. Non hanno invece sciolto ancora la riserva: l’economista americano esperto di sviluppo sostenibile e di politica e gestione della salute Jeffrey Sachs; il premio Nobel dell’economia 2001 Joseph Stiglitz; la virologa Ilaria Capua; l’architetto e urbanista olandese Rem Koolhass.

Saranno inoltre presenti i tre testimonial di ESOF2020: l’astrofisica Marica Branchesi, lo scrittore Paolo Giordano, l’architetto Massimiliano Fuksas.

Alla cerimonia di apertura ha assicurato la sua partecipazione in presenza il Commissario Europeo alla Ricerca Mariya Gabriel, il Ministro dell’università e ricerca italiano Gaetano Manfredi e i suoi omologhi del Montenegro, Sanja Damjanovic, e del Sud Africa, Emmanuel Nzimand. Tra gli altri interventi istituzionali in programma quello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Prenderà infine parte alla cerimonia di chiusura del 6 settembre il Primo Ministro Italiano, Giuseppe Conte.

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