23/03/2021
Online la piattaforma partecipativa per la redazione del Piano d’Azione per l’Energia sostenibile e il Clima
Aperta a cittadini e portatori di interesse che vogliano contribuire con idee o commenti sostenibili
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Online la piattaforma partecipativa per la redazione del Piano d’Azione per l’Energia sostenibile e il Clima

A partire dal 19 marzo cittadini, imprenditori e portatori di interesse possono contribuire al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) realizzato dal Comune di Trieste-Assessorato all’Ambiente grazie a una piattaforma partecipativa disponibile online qui.

La piattaforma nasce per raccoglie idee e contributi sostenibili e allo stesso tempo spiegare cos’è un PAESC, qual è il percorso per la sua redazione, raccontare il contesto territoriale di riferimento dal punto di vista demografico, economico, energetico e climatico e offrire, infine, un quadro di azioni realizzate e risultati ottenuti in termini di riduzione delle emissioni nel territorio comunale.

Dal 2019 il Comune di Trieste ha aderito al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia impegnandosi che prevede la del PAESC entro due anni dall’adesione. A inizio 2020, poi, si è aggiunto un altro tassello nella strada verso la sostenibilità: l’amministrazione comunale triestina è stata poi selezionata, insieme a quella di Duino-Aurisina, nell’ambito del Progetto Interreg SECAP (Programma Interreg VA Italia–Slovenia) per usufruire del supporto tecnico-scientifico di  Area Science Park per la redazione del Piano.

Il PAESC sarà dunque il risultato di un lavoro coordinato con il Comune di Duino-Aurisina e andrà a incidere su alcuni elementi caratteristici funzionali delle due aree che assumono un certo rilievo in merito alle politiche energetiche e di adattamento climatico del territorio (quali ad esempio: la frazione territoriale di Santa Croce, il golfo di Trieste e il carso, la biosfera marina, le infrastrutture e i servizi rientranti nei due territori comunali, ferroviarie, il servizio di trasporto pubblico locale, la sentieristica, le vie ciclabili).

“È fondamentale sottolineare il fatto – ha sottolineato l’assessore comunale a città, territorio, urbanistica e ambiente Luisa Polli – che nessuno deve sentirsi escluso dall’impegno necessario a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e adattamento ai cambiamenti climatici stabiliti a livello europeo, nazionale e locale”.

In particolare, nell’intento di rafforzare il processo di implementazione concreta delle azioni di mitigazione e adattamento il Comune ha formalmente chiesto la collaborazione di numerosi enti, imprese e associazioni del territorio, ricevendo, a oggi, la piena adesione al progetto da parte di numerosi soggetti: Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, AcegasApsAmga S.p.A., Area Science Park, Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Trieste, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari sede Regionale Friuli Venezia Giulia, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, Confcommercio, CoSELAG, Elettra Sincrotrone Trieste S.C.p.A., Hest Ambiente S.r.l., Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Trieste Trasporti S.p.A., Unicredit Banca, Università degli Studi di Trieste, Area Marina Protetta di Miramare.

Cos’è il PAESC 

Il PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima è un documento programmatico con il quale gli enti locali pianificano le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia

  • ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030 e giungere alla neutralità carbonica entro il 2050;
  • aumentare l’efficienza energetica e il ricorso alle fonti rinnovabili;
  • preparare il territorio alle mutazioni del clima.

Per questo motivo il PAESC presenta al suo interno sia azioni di mitigazione delle emissioni di CO2 (ossia cosa fare per ridurre le emissioni di gas serra), che di adattamento ai cambiamenti climatici (vale a dire come prepararsi agli inevitabili impatti sulla natura, sulla società e sull’economia di un clima in continuo cambiamento).

 

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