Sono sei le sfide prioritarie per la genomica in Italia su cui è necessario porre attenzione: competenze e professionalità specializzate, ricerca traslazionale, Health Literacy nella genomica, farmacogenomica, regolamentazione e bilanciamento di rete.
È quanto emerge da una prima analisi condotta dall’Osservatorio Genomica di The European House – Ambrosetti con la collaborazione scientifica di Area Science Park, in cui sono raccolti i macro-trend e lo stato della ricerca nel settore genomico, nonché le sfide prioritarie per l’Italia e una proposta di azione.
I PRIMI RISULTATI DELL’OSSERVATORIO GENOMICA
Si stima che il mercato della genomica possa arrivare a valere 82,6 miliardi di dollari nel 2027, da distribuirsi su cinque aree principali di applicazione: diagnostica, scoperta e sviluppo di farmaci, medicina personalizzata, agricoltura e zoologia e altre (come ricerca marina e sui biocarburanti).
I principali trend su cui sta focalizzando la ricerca genomica a livello internazionale sono legati alla realizzazione di test clinici su: malattie genetiche, oncologia, disturbi oculari, malattie rare e malattie cardiovascolari, che in totale rappresentano il 70% delle sperimentazioni cliniche in atto a livello mondiale.
La ricerca scientifica italiana risulta particolarmente competitiva: l’Italia è il terzo Paese in Europa per numero di pubblicazioni nell’area “Biochimica, genomica e biologia molecolare” e il primo per tasso di crescita delle pubblicazioni negli ultimi 10 anni (+44%).
Da una prima mappatura delle infrastrutture di ricerca presenti in Italia, condotta attraverso un’indagine sui laboratori e le strumentazioni per il Next Generation Sequencing (NGS) presenti in Italia, è emersa una concentrazione maggiore in ospedali, IRCCS e università, principalmente in Lombardia, seguita da Veneto, Campania e Lazio.
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