Nave Laboratorio “Yacht Elettra”

Dal 2006 la prua di Elettra trova una collocazione simbolica nel Campus di Padriciano di Area Science Park, quale luogo ideale dove ricerca e innovazione si incontrano per lo sviluppo di nuove conoscenze.

BREVE STORIA

Lo yacht fu varato il 27 marzo 1904 col nome di ROVENSKA, battendo bandiera della Marina da guerra austriaca fino al 1909. Con lo scoppio della Grande Guerra fu militarizzato e trasformato in nave da pattuglia e scorta. Nel 1919 venne acquistato da Guglielmo Marconi.
Sottoposto a notevoli lavori di risistemazione venne quindi riclassificato e, ancora sotto bandiera inglese, salpò da Londra nel luglio 1919. Successivamente a La Spezia fu trasformato in nave-laboratorio: a bordo vennero sistemate trasmittenti e riceventi, nonchè alzati gli alberi per le antenne. Marconi voleva disporre di un mezzo che gli consentisse di effettuare ricerche e relativi esperimenti: in pratica una stazione mobile e così nacque ELETTRA. Il passaggio sotto bandiera italiana avvenne il 21 dicembre 1921. Alla morte di Marconi nel 1937 la nave-laboratorio fu acquistata dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la nave fu trasferita a Trieste e dopo l’8 settembre 1943 venne requisita dai tedeschi e trasformata in unità bellica. Il 28 dicembre l’ELETTRA partì da Trieste in missione di pattugliamento lungo le coste della Dalmazia.
La sera del 21 gennaio 1944 la nave giunse vicino a Zara dove, la mattina successiva, i cacciabombardieri alleati la centrarono con le bombe e la mitragliarono: l’ELETTRA si adagiò sul basso fondale, restando in parte emersa.

26 MARZO 1930: MARCONI ACCENDE DA GENOVA LE LAMPADE DEL MUNICIPIO DI SIDNEY

Guglielmo Marconi, per conto del Governo inglese, nel 1924 iniziò sull’ELETTRA gli esperimenti con onde corte di 36-60 metri, con una potenza di 12 Kw, coprendo la distanza di 4130 chilometri. Vennero, quindi, realizzati i collegamenti radio normali a uso pubblico tra Inghilterra e Canada, Australia, Sud Africa, India. Grazie a nuovi apparecchi con soluzioni d’avanguardia nella radiofonia a grandi distanze, il 26 marzo 1930, alle ore 11.03, dall’ELETTRA ancorata a Genova, per mezzo di un piccolo tasto, Marconi inviava nell’etere gli impulsi che, dopo 14.000 miglia, giungevano in Australia per accendere le lampade del Municipio di Sidney.

GLI ULTIMI ESPERIMENTI

Lo scienziato nel 1931 iniziò gli studi sulle microonde della gamma inferiore al metro. Nel 1932 fu realizzato il collegamento tra S. Margherita Ligure e l’ELETTRA e successivamente quello col radiofaro di Sestri Levante, mediante onde di 63 centimetri. Si stabiliva così la possibilità per una nave di accedere a un porto in qualsiasi condizione atmosferica, avvalendosi della rotta segnata dal radiofaro. Uno degli ultimi esperimenti a bordo dell’ELETTRA avveniva nel luglio del 1937 con la messa a punto del radiofaro a microonde.

LA PRUA DI ELETTRA

Il 6 settembre 2000 la prua dell’ELETTRA parte per il suo ultimo viaggio. Con un trasporto eccezionale ed alcune vie della città di Trieste completamente chiuse al traffico, viene portata dal Cantiere San Marco via mare alla Stazione Marittima e poi fino ad Area Science Park sul Carso triestino (280 metri s.l.m). Una collocazione simbolica all’interno di un parco scientifico e tecnologico dove ricerca e innovazione sono finalizzate al progresso e allo sviluppo di nuove conoscenze e applicazioni.

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