Vai direttamente ai contenuti della pagina
Report

Report Osservatorio Metalmeccanica FVG – Novembre 2024

Disponibile il report dell'Osservatorio della Metalmeccanica FVG con dati a novembre 2024

Il report del secondo semestre dell’Osservatorio della Metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia, ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, offre una panoramica approfondita del settore metalmeccanico in Friuli Venezia Giulia, che rappresenta il 46% della manifattura regionale, con una forte specializzazione elettro-meccanica. Include dati aggiornati al novembre 2024, evidenziando resilienza, tendenze di diversificazione geografica e settoriale, e una spiccata vocazione internazionale (41% delle imprese orientate all’export).

Le sfide da affrontare per le aziende della regione sembrano essere quelle di una riduzione della dipendenza da mercati tradizionali, come quello tedesco, per cogliere nuove opportunità in aree a maggiore crescita grazie a competenze tecniche di nicchia e a produzioni di alta qualità e alla presenza in settori regolamentati (aerospaziale, medicale, difesa).

Nel report sono analizzate le performance economiche (+22,5% del fatturato 2023) e le strategie aziendali adottate per affrontare mercati globali complessi e dinamici. La diversificazione dei mercati di sbocco e di approvvigionamento e l’integrazione di tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, sono individuate come leve cruciali per la competitività futura.

Il documento si chiude una ricca sezione dedicata alle esperienze di diversificazione di imprese regionali innovative e di successo, tra cui Airworks, Alfatech, Carniaflex, Eurolls, FCF Fontanafredda Cold Forging, Meccanica Hi-Tech, Pelfa Group, PMP Industries, Premek Hi Tech, SIOM.

Il report è realizzato in collaborazione con Area Science Park (Enrico Longato, Ufficio Valorizzazione della ricerca), Intesa Sanpaolo (Anna Maria Moressa, Research Department – Regional Research Intesa Sanpaolo), Università degli Studi di Trieste (Guido Bortoluzzi e Leyla Vesnic) e Università degli Studi di Udine (Maria Chiarvesio) e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Scarica il report