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RISULTATI DI RICERCA PER:

02.07.2025
ICGEB nello Spazio con la Missione Axiom-4
L’astronauta dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO) e Capitano di Gruppo Shubhanshu Shukla, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell’ambito della Missione Axiom 4 (Ax-4), sta eseguendo una serie di esperimenti scientifici nello spazio.  Sono due gli studi dell’ICGEB Nuova Delhi  in corso di realizzazione dagli astronauti Indiani. Riguardano la crescita e il metabolismo di microalghe commestibili in microgravità e le potenziali applicazioni per la nutrizione dell’equipaggio, il riciclo delle acque reflue e la conversione dell’anidride carbonica in ossigeno. Uno studio è stato co-progettato dal gruppo di ingegneria metabolica dell’ICGEB Nuova Delhi sotto la guida del Dr. Shashi Kumar con l’Istituto Nazionale di Ricerca sul Genoma Vegetale (NIPGR); uno sforzo collaborativo congiunto nell’ambito dell’iniziativa ISRO (Indian Space Research Organisation)-NASA. Questo progetto si concentra sul comportamento di tre specie di microalghe commestibili in condizioni di microgravità. L’obiettivo è esplorare il loro potenziale nella fissazione dell’anidride carbonica, nella generazione di ossigeno, nel riciclo delle acque reflue e, in ultima analisi, nella loro fattibilità come sistema alimentare e di supporto vitale sostenibile per gli astronauti.Simulando le condizioni di volo spaziale a lungo termine, questo esperimento mira a un passo avanti verso soluzioni di supporto vitale autosufficienti per le future missioni nello spazio profondo. Un secondo esperimento, progettato dal gruppo di biologia dei sistemi dell’ICGEB Nuova Delhi guidato dal Dr. Shireesh Srivastava, studia due ceppi di cianobatteri – una divisione di microrganismi imparentati con i batteri ma capaci di fotosintesi. Sono procarioti e rappresentano la prima forma di vita conosciuta sulla Terra. Questo studio, un’iniziativa congiunta nell’ambito della collaborazione ISRO-ESA (Agenzia Spaziale Europea), si concentra sulla crescita dei cianobatteri utilizzando l’urea come fonte di azoto, esaminando così le possibilità di riciclaggio del carbonio e dell’azoto in ambienti spaziali chiusi. La comprensione di questi processi microbici è fondamentale per lo sviluppo di sistemi bio-rigenerativi efficienti, essenziali per il volo umano prolungato e l’abitabilità del pianeta.
Dai nostri campus
27.06.2025
La Presidente Petrillo ospite dell’Ambasciata Italiana in Turchia
In occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha ospitato, nella suggestiva cornice di Palazzo di Venezia a Istanbul, la Prof.ssa Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park. A moderare la serata è stata Dilek Bil, Independent Board Member di Aydem Renewable Energy. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento sui temi della ricerca, dell’innovazione, della cooperazione scientifica tra Italia e Turchia e del ruolo crescente della leadership femminile nel mondo della ricerca. Diversi, infatti, sono stati i temi trattati e connessi al ruolo delle donne nel mondo della scienza, dal contributo che possono dare all’importanza della formazione Stem sin dai primi cicli scolastici. Nel suo intervento, l’Ambasciatore Marrapodi ha sottolineato “l’importanza della ricerca scientifica come ponte naturale di dialogo tra Paesi e culture diverse, nonché come strumento essenziale per affrontare insieme le grandi sfide globali”. Prima del dialogo con Dilek Bil, la Presidente Petrillo ha illustrato le attività e gli obiettivi strategici di Area Science Park, evidenziando l’importanza di promuovere ecosistemi scientifici aperti, capaci di connettere talenti, imprese e istituzionidi ricerca in una rete virtuosa di collaborazione e innovazione.
Istituzionale
26.06.2025
Inaugurata l’innovativa piattaforma di calcolo AI per le malattie rare
Si è tenuta giovedì 26 giugno la conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma di intelligenza artificiale per le malattie rare. La piattaforma è stata realizzata nell’ambito del progetto MIRA – Medical Innovation for Rare using Artificial Intelligence che prevede l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare le tempistiche legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare. Il progetto MIRA, con due linee progettuali supportate da due finanziamenti per un totale di circa 5 milioni di euro, vede coinvolti ASUFC come lead partner, l’Università di Udine, Area Science Park e la SISSA, e con la collaborazione di CAFC e beanTech per l’installazione della piattaforma di calcolo. Le malattie rare sono patologie che hanno una prevalenza di 1 caso ogni 2000 persone e spesso mancano di sufficienti ricerche e risorse per la loro diagnosi e cura. L’intelligenza artificiale può aiutare a colmare queste lacune attraverso l’analisi di dati sanitari tramite l’identificazione di pattern e la creazione di modelli predittivi per accelerare la diagnosi e migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da queste malattie. Attualmente, infatti, il gap diagnostico delle malattie rare è in media tra i 7 e i 10 anni: obiettivo principale del progetto è proprio ridurre questo gap. Gli obiettivi principali del progetto sono: Accelerare il processo diagnostico: utilizzare algoritmi di machine learning per analizzare sintomi e dati genetici, aiutando i medici a diagnosticare malattie rare più rapidamente e con maggiore precisione. Personalizzare il trattamento: sfruttare l’intelligenza artificiale per creare piani di trattamento personalizzati basati sulle caratteristiche specifiche del paziente e della patologia. Velocizzare la ricerca: analizzare dataset clinici e di ricerca per individuare nuove terapie potenziali o scoprire correlazioni tra diverse malattie rare. Supportare i pazienti: fornire strumenti basati su intelligenza artificiale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire la malattia, attraverso app di monitoraggio, chat-bot per il supporto e piattaforme di informazione. L’infrastruttura di calcolo, cuore tecnologico del progetto, è stata realizzata con il contributo tecnologico di beanTech e si basa sull’architettura NVIDIA DGX BasePOD. Ospitata all’interno della centrale idroelettrica Ancona di Udine e alimentata da energia rinnovabile, consente l’elaborazione di carichi computazionali ad alte prestazioni applicati alla diagnostica biomedica. Dopo la conferenza stampa, si è svolta la visita alla centrale idroelettrica ANCONA, sede dell’infrastruttura HPC, risultato del progetto e ora a tutti gli effetti operativa. Nel pomeriggio si è tenuta inoltre una sessione scientifica alla presenza dei partner del progetto MIRA, del Dott. De Monte del Cluster Scienze della Vita FVG e con le conclusioni del Dott. Stefano Vettorazzi di DG SANTE – B3 Unit. Queste le parole della nostra Presidente, prof.ssa Caterina Petrillo “Un progetto strategico sia per gli obiettivi scientifici che persegue sia per la virtuosa collaborazione tra i partner, capaci di integrare competenze multidisciplinari e tecnologie all’avanguardia” che ha poi aggiunto “Il progetto Mira ci permette di rafforzare la collaborazione con gli operatori del settore della salute e di contribuire  in modo all’analisi e alla diagnosi di malattie rare, grazie alle nostre competenze nella gestione e analisi del dato e nello sviluppo di tecnologie di Intelligenza artificiale”.   PROGRAMMA  
Infrastrutture di ricerca intelligenza artificiale malattie rare
La filiera alimentare sostenibile
Area_GreenTech
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La filiera alimentare sostenibile

Rendere i processi produttivi della filiera alimentare più sostenibili, accrescere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e ridurre l’impatto degli imballaggi sono sfide concrete per chi guarda al futuro con responsabilità.

In questo percorso si inserisce l’impegno di Dr. Schär, che ha avviato progetti virtuosi su più fronti: dall’uso di biostimolanti naturali al posto dei fertilizzanti chimici, al monitoraggio delle api, fino alla significativa riduzione di plastica nel confezionamento dei prodotti da forno.

Ne abbiamo parlato con Marina Braida, Head of Raw materials & Agro team di Dr. Schär.

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23.06.2025
FAO e ICGEB insieme per i sistemi agroalimentari
Dr. Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO e Dr. Lawrence Banks, ICGEB Director-General firmano un Protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding MoU) per rafforzare la cooperazione sull’ingegneria genetica e sulle soluzioni biotecnologiche a sostegno della trasformazione dei sistemi agroalimentari. L’accordo sottolinea l’impegno di entrambe le organizzazioni a promuovere l’innovazione, ad affrontare sfide globali urgenti come la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale e a sostenere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La collaborazione tra la FAO e l’ICGEB si basa sulla missione condivisa di far progredire lo sviluppo e l’applicazione dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie in agricoltura, con un’attenzione particolare ad aree innovative come, ma non solo, i bioinoculanti, i microbiomi, i biofertilizzanti, i biopesticidi e la biosicurezza. Combinando la portata globale e i quadri strategici della FAO con l’eccellenza scientifica e le capacità di ricerca avanzate dell’ICGEB nel settore, la partnership mira ad accelerare l’adozione di tecnologie all’avanguardia e a promuovere pratiche sostenibili nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo. Il protocollo d’intesa pone l’accento sulla collaborazione tecnica e sullo sviluppo delle capacità in settori biotecnologici chiave. Le attività comprenderanno l’organizzazione di workshop congiunti e missioni di supporto tecnico. Particolare attenzione sarà data alla capacità dei Paesi di applicare la genomica, la bioinformatica e l’editing del genoma per migliorare le prestazioni delle colture e del bestiame, aumentare l’efficienza nell’uso dei nutrienti e rafforzare la resilienza agli stress biotici e abiotici. La collaborazione esplorerà anche gli aspetti politici e normativi delle biotecnologie e contribuirà al dialogo tra scienza e politica attraverso la partecipazione congiunta a forum globali ed eventi di advocacy. Attraverso questa partnership, FAO e ICGEB supporteranno congiuntamente almeno due Paesi nell’applicazione delle biotecnologie per migliorare i sistemi agroalimentari. Produrranno inoltre documenti politici su temi prioritari e organizzeranno eventi per promuovere le biotecnologie rilevanti per l’agricoltura su piccola scala. Le attività di sviluppo delle capacità saranno progettate per rafforzare le competenze tecniche dei Paesi membri della FAO e promuovere l’uso responsabile della biotecnologia in linea con la bioeconomia. Il Direttore Generale dell’ICGEB, Dr. Lawrence Banks, commenta: “Il cambiamento climatico e i suoi inevitabili impatti sulla sicurezza alimentare rappresentano una delle principali sfide per l’umanità, con le popolazioni del Sud globale particolarmente vulnerabili. La partnership con la FAO offre quindi un’opportunità unica per affrontare queste sfide e garantire la creazione di risorse nutrizionali sostenibili e resilienti per alcune delle aree più povere del mondo. La biotecnologia offre straordinarie capacità per migliorare la nutrizione globale, a un ritmo che supera di gran lunga le pratiche agricole tradizionali. Affrontare la siccità, le malattie, migliorare la nutrizione e la resa delle colture sono tutti obiettivi raggiungibili grazie all’uso della biotecnologia agricola moderna. Combinare l’expertise della FAO e dell’ICGEB garantirà che tali sviluppi possano essere raggiunti e adottati dalle popolazioni di tutto il mondo, assicurando che nessuno venga lasciato indietro.” “Questa partnership con l’ICGEB riflette il nostro impegno condiviso a promuovere la scienza e l’innovazione a supporto di sistemi agroalimentari sostenibili. Combinando il mandato globale della FAO con la ricerca all’avanguardia e l’expertise tecnica dell’ICGEB, possiamo aiutare i Paesi a sfruttare il potenziale delle biotecnologie per affrontare sfide cruciali come la sicurezza alimentare, la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile. Questa collaborazione sostiene l’attuazione del Quadro Strategico FAO 2022–31, promuovendo l’innovazione per una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno”, dichiara Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO. Questa partnership esemplifica come le alleanze basate sulla scienza possano contribuire a superare le complesse sfide dell’agricoltura, della sicurezza alimentare e della salute ambientale, per esempio il progetto B-INOC Africa dell’ICGEB promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internationale che sta già portando risultati concreti sul Continente.
Dai nostri campus
Idrogeno: trasporti a zero emissioni
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Idrogeno: trasporti a zero emissioni

La transizione energetica passa anche da sistemi di propulsione che riducano drasticamente l’utilizzo di carburanti fossili nei trasporti.

CENERGY è protagonista di questa sfida, contribuendo con le sue attività di ricerca a sviluppare sistemi di generazione elettrica a basso impatto ambientale basati su idrogeno e celle a combustibile.

Un esempio significativo è il progetto europeo sHYpS che punta a rivoluzionare il trasporto marittimo con una tecnologia all’avanguardia: un sistema containerizzato di stoccaggio e utilizzo di idrogeno liquido per alimentare navi da crociera a emissioni zero. La rotta è tracciata: innovare per navigare verso un futuro più pulito.

Ne abbiamo parlato con l’ing. Tancredi Chinese di CENERGY.

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ITER, la fusione nucleare che verrà
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ITER, la fusione nucleare che verrà

Uno dei temi forti al centro della Conferenza annuale del SiS FVG è stato quello trattato dall’intervento di Rossella Rotella, che ha portato la testimonianza diretta di uno dei progetti scientifici più ambiziosi al mondo: ITER, la cui costruzione è in corso a Cadarache, nel Sud della Francia, ad opera di un consorzio internazionale composto da Unione europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America, India, Corea del Sud.

Si tratta di uno dei più grandi progetti internazionali di realizzazione di un reattore a fusione nucleare di tipo sperimentale, in grado di produrre un plasma di fusione con più potenza rispetto alla potenza elettrica richiesta a tutto l’impianto per riscaldare il plasma stesso. ITER è un reattore deuterio-trizio in cui il confinamento del plasma è ottenuto in un campo magnetico all’interno di una macchina denominata tokamak.

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Economia circolare: il valore dello scarto
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Economia circolare: il valore dello scarto

Grazie alle nuove tecnologie, oggi è possibile valorizzare residui agricoli, ad esempio del legno e della cellulosa, reintegrandoli in processi industriali innovativi, come la produzione di polimeri da biomassa.

In questo contesto si inserisce AEP Polymers, azienda impegnata nella sintesi di polimeri sostenibili da biomasse di scarto. Dalla realizzazione di polioli per schiume, adesivi e coating poliuretanici fino all’adozione di buone pratiche per il risparmio idrico in laboratorio, AEP dimostra come si possa innovare con impatto, concretezza e visione.

Ne abbiamo parlato con Andrea Minigher, Co-Founder di AEP Polymers.

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Area alla V edizione del Simposio GeoAdriatico
CONCLUSO - 15 Giugno 2025
10.06.2025
Delegazione slovena visita Area, Elettra e altre realtà del parco
Una quarantina di rappresentanti di istituzioni e organizzazioni pubbliche slovene hanno visitato Area Science Park con l’obiettivo di conoscere le principali attività dell’ente e di alcuni degli insediati nel suo parco scientifico e tecnologico di Trieste nonché di creare occasioni di networking per sviluppare possibili collaborazioni future. La visita s’inserisce nel contesto delle attività di formazione congiunta previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (RRP), promosse dalla Slovenian Research and Innovation Agency – ARIS in collaborazione con SPIRIT Slovenia, Business Development Agency. La visita si è sviluppata nell’arco dell’intera giornata del 10 giugno presso il Campus di Basovizza; la mattinata è stata dedicata a Elettra Sincrotrone e FERMI (Free Electron Laser), infrastrutture scientifiche di rilevanza internazionale. Nel pomeriggio i partecipanti, suddivisi in tre gruppi tematici in base agli interessi scientifici e tecnologici, hanno avuto l’occasione di conoscere e visitare i laboratori di Area Science Park e di alcuni centri di ricerca e aziende insediate. Tre i percorsi tematici proposti: uno dedicato alle Scienze della vita con la visita ai laboratori di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR) e della Fondazione Italiana Fegato; un secondo dedicato ai Materiali innovativi con focus su filiere energetiche e materiali avanzati con la partecipazione dell’azienda AEP Polymers, l’esperienza dei laboratori di Microscopia Elettronica di Area Science Park e dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR); un terzo percorso è stato dedicato al tema Digitale e innovazione con la presentazione delle infrastrutture tecnologiche e di progetti per l’innovazione di Area Science Park, tra cui EDIH e il Data Center ORFEO, e il coinvolgimento di aziende innovative Dronus, PLUS e Primo Principio. La visita si inserisce nell’ampio quadro di collaborazioni internazionali che Area Science Park porta avanti per promuovere l’integrazione tra sistemi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione a livello europeo.
Istituzionale
Next Maritime Technology Road 2025
09 Luglio - 14:00 • 18:45

Museo del Mare – Magazzino 26, Porto Vecchio (Trieste)

09.06.2025
Rapporto 2025 della Banca d’Italia sull’economia del FVG
La Banca d’Italia presenta il Rapporto annuale sull’economia del Friuli Venezia Giulia, un documento che analizza le principali dinamiche economiche regionali, a beneficio delle istituzioni, del mondo accademico e degli operatori economici. L’evento di presentazione è previsto martedì 10 giugno 2025, alle 16, nella sede di via Cavour 13: un’importante occasione di confronto e approfondimento sulle prospettive di sviluppo del territorio. A introdurre i lavori e moderare la discussione sarà Massimo Gallo, Direttore della sede di Trieste della Banca d’Italia. Tra i partecipanti alla tavola rotonda che seguirà la presentazione del rapporto, anche il Direttore Generale di Area Science Park, Anna Sirica, che interverrà con un focus dedicato all’interconnessione tra scienza, innovazione e sviluppo economico, evidenziando come i modelli di trasferimento tecnologico siano un elemento chiave nel favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttivi, e portando alcuni esempi di best practice nazionali e internazionali. Infine, racconterà l’esperienza ultradecennale di Area Science Park nel supportare la creazione di imprese innovative con elevato potenziale tecnologico e di mercato, tra cui il nuovo programma Deep Tech Revolution, a supporto dello sviluppo di startup, spinoff e progetti di ricerca basati su tecnologie di frontiera.   PROGRAMMA 15.30: Registrazione dei partecipanti 16.00: Introduzione dei lavori Massimo Gallo – Direttore della Sede di Trieste, Banca d’Italia 16.10: Presentazione del Rapporto Patrick Zoi e Daniel Mele – Divisione analisi e ricerca economica territoriale – Sede di Trieste, Banca d’Italia 16.50: Tavola rotonda: l’economia della regione nel contesto nazionale e internazionale Riccardo Cristadoro – Capo del Servizio economia e relazioni internazionali, Banca d’Italia Anna Sirica – Direttore Generale, Area Science Park Andrea Tracogna – Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese, Università degli studi di Trieste Pierluigi Zamò – Presidente, Confindustria Friuli Venezia Giulia Moderatore: Massimo Gallo – Direttore della Sede di Trieste, Banca d’Italia 18:00: Chiusura dei lavori   (foto: CORSOCAVOURTS – Opera propria; CC BY-SA 4.0)
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