Prevenzione e welfare nel mondo della Ricerca
La recente pandemia ci ha insegnato quanto la disponibilità di modelli organizzativi, strutture e strategie gestionali, protocolli e procedure trasferibili, capaci di garantire in modo efficace la prevenzione, siano dei fattori determinanti nella velocità di reazione a sostegno della Salute Pubblica. Contemporaneamente, alla luce dell’emergenza sanitaria ed economica che interessa il Paese, il welfare aziendale, inteso come l’insieme di tutte le iniziative, benefit e piani messi in atto dal datore di lavoro per migliorare la qualità lavorativa e di vita del dipendente, può rappresentare una componente integrativa e di sostegno sociale significativa, capace di aiutare imprese e famiglie.
Con queste premesse nasce il progetto “Welfare nella Ricerca” promosso dal CODIGER – Conferenza permanente dei direttori generali degli Enti pubblici di ricerca italiani, su iniziativa di Anna Sirica (Direttore di Area Science Park), sotto la direzione scientifica di Giuseppe Dermo (Università La Sapienza) e con il coordinamento di Vincenzo Romano Spica (Università del Foro Italico).
Obiettivo è lo sviluppo e attuazione di un progetto pilota, basato su un campione significativo del personale degli enti di ricerca italiani, per la gestione di un programma di welfare aziendale che, valorizzando le strutture di prevenzione e controllo sanitario esistenti, sia diretto alla prevenzione di alcune patologie legate all’esposizione a rischi specifici, tenendo conto delle esigenze della medicina di genere.
Le aree di rischio target individuate sono:
– Rischio biologico
– Rischio chimico-fisico e prevenzione oncologica
– Rischio cardiovascolare e prevenzione patologie
L’iniziativa punta a ideare un modello di sorveglianza ambientale e prevenzione sperimentabile negli enti, suscettibile di applicazione anche ad altre realtà.
Una serie di workshop tematici di approfondimento sta accompagnando lo sviluppo del progetto: dopo la Medicina di Genere, spazio il 18 ottobre alla Prevenzione Oncologica di Precisione, con il patrocinio e la partecipazione della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
Aderiscono alla sperimentazione gli Enti:
Area Science Park, CNR, OGS, INAF, INAPP, INFN, ISPRA e ISS.