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Premio Mondofuturo: ecco i tre libri finalisti 2025

24.07.2025
Sono opere pubblicate da Edizioni Progetto Cultura, Zona 42 ed effequ. A scegliere il vincitore del concorso sarà una Giuria di scienziati e scienziate.
Istituzionale

Di viaggi nel tempo e futuri distopici, di fughe ed estinzioni, di oggetti banali che immergono gli esseri umani in esperienze disorientanti; sono alcuni degli elementi che caratterizzano i tre libri finalisti della II edizione del Premio Letterario Mondofuturo, concorso che premia il miglior libro di fantascienza, originale e non tradotto, pubblicato in Italia nel 2024.

L’iniziativa, promossa e realizzata dall’ente nazionale di ricerca Area Science Park e da La Cappella Underground, nasce con l’intento di suscitare l’interesse pubblico verso la ricerca, la cultura scientifica e la letteratura, utilizzando la fantascienza come catalizzatore dell’attenzione.

I tre titoli finalisti della II edizione del Premio sono: Anticaja Canaglia di Cobol Pongide ed Emiglino Cicala (Edizioni Progetto Cultura), Cronache dalla deriva di Carlo Roselli (Zona 42) e Nero. Il complotto dei complotti di Luca Giommoni (effequ).

I tre libri finalisti, selezionati tra una rosa di 19 libri in concorso, sono stati scelti da una Giuria di Esperti ed Esperte composta da scrittori e scrittrici, docenti universitari/e, giornalisti/e ed esperti/e di letteratura e fantascienza di fama nazionale. Si tratta di: Nicoletta Vallorani, scrittrice e docente all’Università degli Studi di Milano (Presidente della Giuria); Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice, autrice di Rai Radio3; Alberto Garlini, curatore di Pordenone Legge e scrittore; Giulia Martino, scrittrice e critica videoludica; Andrea Viscusi, scrittore e content creator; Angela Bernardoni, podcaster e co-autrice di “Fantascienza: Storia delle storie del futuro”; Elisabetta Di Minico, Ricercatrice specializzata in distopia e alterità presso l’Università Complutense di Madrid; Dottor Pira, fumettista, grafico e autore televisivo italiano; Collettivo Scrittori FantaTrieste.

“È solo la seconda edizione, ma il salto di qualità e di partecipazione rispetto alla prima è notevolissimo: molti romanzi, grande capacità di visione, immaginari che intrecciano spunti scientifici e doti di scrittura nell’invenzione di narrazioni spesso sorprendenti” ha dichiarato Nicoletta Vallorani, Presidente della Giuria degli Esperti e delle Esperte e poi aggiunto “Come diceva Le Guin, gli scrittori inventano storie che non sono fatti: per questo si chiamano fiction. Poi, però, queste storie svelano molto del mondo reale, e questo le rende preziose. I finalisti sono la campionatura ragionata di un gruppo molto più ampio. Unico piccolo rimpianto, mio e di tutti/e noi: aver avuto poche donne tra i contendenti. Ma rispetto allo scorso anno, si sta migliorando, e speriamo di averne alla prossima edizione anche più d’una nella terna finale”.

Le tre opere finaliste esplorano oggetti e temi connessi al mondo della ricerca scientifica: dai viaggi nel tempo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dal teletrasporto agli alieni, alle pistole laser. Ambiti di ricerca che da sempre suscitano l’interesse e la curiosità del pubblico.

I tre libri finalisti sono ora nelle mani di una Giuria di Scienziati e Scienziate composta da circa 50 ricercatori e ricercatrici, addetti e addette al mondo della ricerca che lavorano in Area Science Park affiancati da una giuria onoraria di cui fanno parte: Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park; Giovanna Fragneto, Direttore Scientifico dell’European Spallation Source – ESS; Fabio Pagan, giornalista scientifico; Fabrizio Brancoli, Vicedirettore del gruppo NEM – Nord Est Multimedia con delega a “Il Piccolo”; Giovanni Covone, Professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e ricercatore INFN e INAF; Stefano Liberati, Professore di Fisica delle Astroparticelle alla Sissa.

Alla Giuria scientifica il compito di scegliere tra le tre opere in concorso quella da premiare. Tra i criteri che guideranno la scelta: l’originalità e la visione scientifica, tecnologica e sociale del racconto. Il Premio sarà assegnato a Trieste il 2 novembre nella giornata conclusiva della XXV edizione del Trieste Science+Fiction Festival.

Il progetto Premio Letterario Mondofuturo è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il sostegno di “Io sono Friuli Venezia Giulia”.

 

I TRE LIBRI FINALISTI DEL PREMIO LETTERARIO MONDOFUTURO – EDIZIONE 2025

Nero. Il complotto dei complotti di Luca Giommoni – effequ
E se tutte le teorie del complotto servissero solo per nascondere l’esistenza di un unico, grande complotto? E se il viaggio nel tempo fosse possibile, e i centri per l’impiego trovassero il modo di rimandare nel passato i disoccupati per trovare loro lavoro? Nero, giovane disoccupato e grande esperto di complotti, nel tentativo di rimediare alle storture del presente dovrà affrontare le kafkiane difficoltà degli organi di controllo burocratici, oscure potenze al lavoro per preservare la sperequazione sociale e insabbiare gli orrori. E così tutto precipita in un epico multiverso in cui ogni tentativo di riscatto viene revisionato e ogni azione positiva distorta. Ma qual è il fine? E riuscirà Nero, emblema di più di una generazione crocifissa a lavori inutili e ambizioni performative, a comprendere l’ironica ineluttabilità del proprio destino?


Anticaja Canaglia
di Cobol Pongide ed Emiglino Cicala – Edizioni Progetto Cultura
Un essere umano e un robot giocattolo antropomorfo s’incontrano in un mercato delle pulci di Roma: uno di quelli in cui abili nomadi rovistatori di cassonetti dell’immondizia mettono in scena tutta l’obsolescenza programmata occidentale. I due scoprono di essere accomunati da inesplicabili esperienze legati perlopiù a vecchi oggetti desueti o anacronistici: anticaje. Decidono, quindi, di trasformare le proprie vicende in un libro di racconti nel tentativo, forse “proustiano”, di comprendere come quelle vecchie cianfrusaglie siano riuscite a deformare la realtà. Scopriremo allora che entrambi vivono in un universo con regole fisiche un po’ diverse da quelle a noi tanto familiari in un continuum in cui futuro, passato e presente si agitano in modo scomposto finendo, a volte, per divenire indistinguibili. Scopriremo, inoltre, che alcune delle anomalie sono state volontariamente innescate dal robot giocattolo, utilizzando a loro insaputa la comunità nomade Rom, gli addetti alla nettezza urbana e l’amico umano. Tattica un po’ ingannevole, certo, ma volta a salvare, se non l’intero pianeta, almeno una parte dell’umanità.

 

Cronache dalla deriva di Carlo Roselli – Zona 42
Noi tutti ci apparteniamo così forte, da trovarci nel presente, nel qui, da ogni tempo possibile.
Cosa succederà domani, spostando lo sguardo un po’ più in là, nella provincia desolata, sulle coste bruciate dal sole, tra i monti selvaggi e inospitali dell’appennino meridionale? Cosa sarà dell’eredità che ci sforziamo di preservare per le generazioni future? Si perderà completamente o ne rimarranno tracce comprensibili al di là dell’oceano del tempo? È una riflessione in forma di romanzo polifonico, emozionata ed emozionante, sul destino che ci attende, sulla nostra permanenza attraverso una mutazione epocale, sulla solitudine e l’amore, sulla morte, la memoria, il sapere, e sulla capacità dell’immaginazione di costruire un mondo possibile, finalmente liberato dalla gabbia di una contemporaneità perpetua, eternamente uguale a sé stessa.