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Le Arance della Salute di Fondazione AIRC per sostenere la ricerca sul cancro

26.01.2022
Sabato 29 gennaio nelle piazze per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione attraverso la sana alimentazione. Diversi i progetti di ricerca AIRC sviluppati in Area Science Park
Dai nostri campus

Tornano nelle piazze italiane le Arance della Salute con il primo appuntamento dell’anno di raccolta fondi di Fondazione AIRCSabato 29 gennaio, ventimila volontari distribuiranno 2,5 kg di arance rosse coltivate in Italia a fronte di una donazione.

Il cibo che consumiamo può influire sulla nostra salute ed esserne anche un prezioso alleato: una dieta ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi, contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro. Come raccomanda il World Cancer Research Fund è importante limitare i grassi di origine animale (a eccezione del pesce) e gli zuccheri semplici, da cui sappiamo che i tumori sono fortemente dipendenti. Sulla base di questa conoscenza è nato il progetto “Breakfast”, sostenuto da AIRC e coordinato dal professor Claudio Vernieri presso IFOM e Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I ricercatori, in associazione alla chemioterapia per il trattamento del tumore al seno triplo negativo, utilizzano una terapia adiuvante innovativa: una dieta ipoglicemizzante ciclica per ridurre la quantità di glucosio nell’organismo. Limitare il consumo di zuccheri contribuisce anche alla prevenzione primaria: circa un terzo dei tumori potrebbe infatti essere evitato grazie a un’alimentazione varia ed equilibrata. “Sono in corso altri studi clinici come ‘Breakfast’ – sottolinea Vernieri – da cui in futuro ci aspettiamo preziose informazioni sull’efficacia della riduzione dei livelli ematici di glucosio, non solo in ottica di prevenzione dei tumori, aspetto già riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, ma anche come terapia in aggiunta alle cure tradizionali, come la chemioterapia e l’immunoterapia”.

La Fondazione AIRC finanzia numerosi progetti di ricerca anche in Friuli Venezia Giulia, in particolare a Trieste, diversi dei quali vedono protagonisti in Area Science Park ricercatrici e ricercatori di CNR, Elettra Sincrotrone Trieste e ICGEB. Altri progetti sono condotti da Università di Trieste, SISSA e I.R.C.C.S. Burlo Garofolo.