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INCIRCLE: nuovi strumenti di pianificazione per ridurre gli impatti ambientali del turismo

08.04.2022
Il progetto Interreg MED coordinato da Area Science Park, punta a buone pratiche di turismo sostenibile e basato sull’economia circolare. Coinvolti sei Paesi europei
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Quanto impatta il turismo sulle destinazioni vulnerabili? Quali politiche possono essere adottate per ridurre l’impronta ambientale dei flussi turistici? Queste alcune delle domande sulle quali ha lavorato INCIRCLE, progetto triennale Interreg MED cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Il progetto, coordinato da Area Science Park, riunisce quattordici partner provenienti da sei diversi Paesi dell’area mediterranea (Italia, Grecia, Spagna, Albania, Malta, Cipro) e punta a ridurre l’inquinamento causato dal turismo, preservare la qualità e la disponibilità delle risorse naturali e migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti, applicando i principi dell’economia circolare al settore turistico.

INCIRCLE, il cui budget supera i 3 milioni di euro, punta a migliorare la sostenibilità e l’attrattiva delle isole mediterranee a bassa densità di popolazione e delle destinazioni turistiche costiere che sono influenzate negativamente dai flussi stagionali di turisti.

L’impronta ambientale delle attività turistiche evidenzia un aumento delle emissioni, lo spreco di acqua, l’eccessiva produzione di rifiuti, l’aumento dei livelli di spreco di energia ed elevati livelli di rumore. In questi territori è quindi necessaria una pianificazione del turismo sostenibile migliore e integrata, per preservare e valorizzare le risorse non rinnovabili.

Il progetto ha l’obiettivo di fornire ai decisori strumenti concreti e opportunità di test per migliorare la loro capacità in termini di valutazione e pianificazione della sostenibilità, per fare leva su nuovi finanziamenti e fornire opportunità concrete di replica dei risultati ottenuti. A questo scopo è stata sviluppata la INCIRCLE Knowledge Platform. La Piattaforma, liberamente accessibile ai decisori politici e agli stakeholder turistici, fornisce un insieme di soluzioni raccolte e testate nell’area mediterranea e condivide modelli di riferimento che in altri contesti si sono rivelati vincenti. La piattaforma mira anche a classificare e confrontare politiche e pratiche in materia di turismo circolare attraverso uno strumento di autovalutazione, il Circular Tourism Self Assessment. Questo tool online, costituito da un questionario di una cinquantina di domande e sviluppato dal partner di progetto Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è uno strumento di gestione e monitoraggio per valutare l’impatto del turismo dal punto di vista dell’economia circolare, sia a livello di destinazione (Circular Tourism Destination Tool) sia a livello di industria del turismo (Circular Tourism Industry Tool).

Il Circular Tourism Self Assessment si basa su quattro capitali (capitale naturale, capitale sociale, capitale costruito, capitale umano) e su tre livelli (livello di destinazione turistica, livello di industria del turismo e livello di networking composto dalle interazioni che alimentano la sostenibilità e la circolarità tra una destinazione turistica e un’industria del turismo), e comprende i cinque principi dell’economia circolare (Ridurre, Rigenerare, Ripensare, Innovare, Rivalutare).

La fase di test ha già coinvolto cinque città pilota (Palma, Gozo, Himara, Rethymno, Larnaca) e cinque territori (Isole Baleari, Malta, Albania, Creta, Cipro) con l’obiettivo di sviluppare strategie e piani di azione locale contenenti misure concrete per la transizione verso un turismo regionale sostenibile e circolare con il coinvolgimento attivo dei portatori di interesse.