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Inaugurata oggi l’innovativa piattaforma di calcolo AI per le malattie rare

26.06.2025
Pienamente operativa una piattaforma di calcolo tra le più avanzate in Italia per affrontare le sfide della medicina del futuro.
Infrastrutture di ricerca

Si è tenuta oggi, giovedì 26 giugno la conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma di intelligenza artificiale per le malattie rare. La piattaforma è stata realizzata nell’ambito del progetto MIRA – Medical Innovation for Rare using Artificial Intelligence che prevede l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare le tempistiche legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare.

Il progetto MIRA, con due linee progettuali supportate da due finanziamenti per un totale di circa 5 milioni di euro, vede coinvolti ASUFC come lead partner, l’Università di Udine, Area Science Park e la SISSA, e con la collaborazione di CAFC e beanTech per l’installazione della piattaforma di calcolo.

Le malattie rare sono patologie che hanno una prevalenza di 1 caso ogni 2000 persone e spesso mancano di sufficienti ricerche e risorse per la loro diagnosi e cura. L’intelligenza artificiale può aiutare a colmare queste lacune attraverso l’analisi di dati sanitari tramite l’identificazione di pattern e la creazione di modelli predittivi per accelerare la diagnosi e migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da queste malattie.

Attualmente, infatti, il gap diagnostico delle malattie rare è in media tra i 7 e i 10 anni: obiettivo principale del progetto è proprio ridurre questo gap.

Gli obiettivi principali del progetto sono:

  • Accelerare il processo diagnostico: utilizzare algoritmi di machine learning per analizzare sintomi e dati genetici, aiutando i medici a diagnosticare malattie rare più rapidamente e con maggiore precisione.
  • Personalizzare il trattamento: sfruttare l’intelligenza artificiale per creare piani di trattamento personalizzati basati sulle caratteristiche specifiche del paziente e della patologia.
  • Velocizzare la ricerca: analizzare dataset clinici e di ricerca per individuare nuove terapie potenziali o scoprire correlazioni tra diverse malattie rare.
  • Supportare i pazienti: fornire strumenti basati su intelligenza artificiale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire la malattia, attraverso app di monitoraggio, chat-bot per il supporto e piattaforme di informazione.

L’infrastruttura di calcolo, cuore tecnologico del progetto, è stata realizzata con il contributo tecnologico di beanTech e si basa sull’architettura NVIDIA DGX BasePOD. Ospitata all’interno della centrale idroelettrica Ancona di Udine e alimentata da energia rinnovabile, consente l’elaborazione di carichi computazionali ad alte prestazioni applicati alla diagnostica biomedica.

Dopo la conferenza stampa, si è svolta la visita alla centrale idroelettrica ANCONA, sede dell’infrastruttura HPC, risultato del progetto e ora a tutti gli effetti operativa.

Nel pomeriggio si è tenuta inoltre una sessione scientifica alla presenza dei partner del progetto MIRA, del Dott. De Monte del Cluster Scienze della Vita FVG e con le conclusioni del Dott. Stefano Vettorazzi di DG SANTE – B3 Unit.

Queste le parole della nostra Presidente, prof.ssa Caterina Petrillo “Un progetto strategico sia per gli obiettivi scientifici che persegue sia per la virtuosa collaborazione tra i partner, capaci di integrare competenze multidisciplinari e tecnologie all’avanguardia” che ha poi aggiunto “Il progetto Mira ci permette di rafforzare la collaborazione con gli operatori del settore della salute e di contribuire  in modo all’analisi e alla diagnosi di malattie rare, grazie alle nostre competenze nella gestione e analisi del dato e nello sviluppo di tecnologie di Intelligenza artificiale”.  

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