Il progetto BLUEAIR consolida il dialogo sulla crescita blu in Friuli Venezia Giulia
Un ricco e articolato confronto su progetti in fase di implementazione finanziati da fondi Europei nell’ambito della Blue Growth: questo il risultato che il workshop di cross-fertilization del Progetto BLUEAIR ha fornito agli attori del sistema della “crescita blu” del Friuli Venezia Giulia. L’incontro è stato promosso da BLUEAIR, progetto finanziato dal Programma Interreg ADRION 2021-2027 che vede Area Science Park capofila e coinvolge 31 partner, a rappresentanza degli 8 Paesi dell’area Adriatico-Ionica, con la finalità di promuovere nella regione Adriatico–Ionica una strategia comune di specializzazione intelligente incentrata sulla Blue Growth. Il workshop è stato il primo a calendario di una serie di incontri rivolti agli stakeholder con l’intento di porre le fondamenta per la costituzione di una Comunità transnazionale nell’ambito della Blue Growth.
Durante l’incontro, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, InCE – Iniziativa Centro Europea, Maritime Technology Cluster FVG e OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale hanno presentato 18 progetti attivi nelle tematiche della crescita blu: dall’adesione ai Sustainable Development Goals definiti dalle Nazioni Unite al monitoraggio delle pressioni ambientali sulle aree marine, dall’innovazione transnazionale per le PMI agli obiettivi della green e digital transition in ambito portuale. La Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia della Regione FVG ha concluso l’evento con una presentazione incentrata sulla Strategia di Specializzazione Intelligente e Sostenibile (S4) del Friuli Venezia Giulia con un particolare focus sulla Blue Growth.
Il workshop di cross-fertilization ha permesso di individuare le sfide più importanti allo sviluppo di una crescita blu sostenibile, identificate negli elevati costi collegati allo sviluppo tecnologico necessario e nella resistenza al cambiamento nelle pratiche/procedure del settore, e delle opportunità di maggiore rilievo in esso presenti. Gli esperti hanno inoltre evidenziato la crescente domanda di tecnologie pulite che riducano l’impatto ambientale prodotto dalle attività economiche esistenti e la possibilità di ampliamento/estensione delle iniziative “blu” legate all’economia circolare.