28/11/2023 - 29/11/2023
Settimana della scienza, della tecnologia e dell’innovazione a Pechino: tra i relatori anche la Presidente Petrillo
L'iniziativa, giunta alla XII edizione, è un momento di confronto e condivisione tra gli interlocutori del panorama scientifico e tecnologico cinese e italiano. Presente anche il Ministro Mur Bernini

Pechino

Immagine: Settimana della scienza, della tecnologia e dell’innovazione a Pechino: tra i relatori anche la Presidente Petrillo

Un’iniziativa per valorizzare i sistemi nazionali di ricerca e innovazione favorendo gli scambi accademici, scientifici e tecnologici tra Italia e Cina. È con questo obiettivo che dodici anni fa è nato il programma bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica promosso dai governi dei due Paesi attraverso il Ministero dell’Università e della Ricerca italiano e il Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese.

Il programma coordinato, per l’Italia, da Città della Scienza in collaborazione con il CNR e, per la Cina, dallo Zhongguancun Overseas Science Park si concretizza, ogni anno, nell’organizzazione e lo svolgimento della Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione in programma quest’anno a Pechino il 28 e il 29 novembre presso lo Shougang Park. Alla cerimonia di apertura, che si è tenuta il 28 novembre, sono intervenuti, oltre a diversi rappresentanti governativi delle Autorità cinesi tra cui il Vice Ministro Zhang Guangjun, anche il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

La Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione è dedicata alle trasformazioni della società e dell’economia, particolarmente rilevanti in questo periodo storico in cui le sfide legate alle transizioni verde e digitale sono sempre più pressanti a livello globale. Con l’iniziativa si vuole, inoltre, promuovere la nascita di nuove collaborazioni e partenariati nei settori di reciproco interesse per lo sviluppo e il benessere della società.

Cinque le sessioni tematiche organizzate con l’intento di favorire il confronto e la condivisione tra gli interlocutori del panorama scientifico e tecnologico cinese e italiano. Diversi i temi trattati: dallo Smart Manufacturing alle innovazioni tecnologiche e sostenibili applicate ai giochi olimpici invernali, dall’Urban Design ai parchi scientifici e tecnologici globali.

Nella sessione dedicata ai parchi scientifici e tecnologici globali dal titolo “High Level Dialogue for World Leading Science Parks”, strumento fondamentale per incanalare l’innovazione e la ricerca scientifica verso il progresso globale, è intervenuta anche la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, che, dopo aver raccontato brevemente come sono nati e si sono strutturati negli anni i parchi scientifici italiani, si è focalizzata sul modello Area Science Park, unico ente pubblico di ricerca MUR che gestisce e sviluppa a Trieste il parco scientifico e tecnologico, due campus di 80.000 mq in cui trovano spazio 64 tra centri di ricerca internazionali, tra cui il laboratorio di luce Elettra Sincrotrone Trieste e l’ICGB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, e aziende innovative fortemente orientate alla ricerca e allo sviluppo.  

“L’incontro di oggi è stata un’interessante occasione di dialogo e confronto tra le politiche di investimenti europee a supporto dello sviluppo degli ecosistemi dell’innovazione e i modelli sviluppati nel contesto tecnologico cinese” ha dichiarato la Presidente Petrillo a margine del panel “In questo contesto il modello Area Science Park rappresenta un unicum del sistema di sviluppo tecnologico italiano. Per rafforzare queste linee di sviluppo, Area Science Park punta sulle infrastrutture di ricerca ad alto contenuto tecnologico e fruibili in modalità aperta”.

Sono stati, inoltre, organizzati incontri one-to-one in cui le università, i centri di ricerca, gli hub e le start up italiani e cinesi impegnati in ricerca e innovazione hanno avuto l’opportunità di dialogare per costruire nuovi partenariati accademici, scientifici e industriali. Diverse le opzioni in campo: scambi accademici, progetti di ricerca, partnership ricerca-impresa e tra imprese innovative.

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