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Deep Tech Revolution, 80 progetti innovativi candidati al bando di Area

11.12.2025
Si contendono finanziamenti per un totale di 1 milione di euro, la selezione entro il 15 gennaio
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione

Sono 80 i progetti innovativi ammessi alla selezione finale di Deep Tech Revolution, programma dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park del valore di 1 milione di euro dedicato a progetti d’impresa innovativi ad alta tecnologia. Provenienti da 14 regioni italiane, i progetti candidati sono ora al vaglio di un comitato internazionale di esperti ed esperte che selezionerà, entro il 15 gennaio, i cinque vincitori destinatari di un contributo di 200mila euro ciascuno, di cui una metà erogata in denaro e una metà erogata in forma di servizi di ricerca e di accompagnamento alla crescita.

Deep Tech Revolution. Il programma nasce per promuovere e sostenere ricerca di frontiera e innovazione deep tech con focus su quattro settori identificati come aree chiave per lo sviluppo di tecnologie di grande impatto, ovvero scienze dei materiali, digitale avanzato, filiere energetiche verdi e scienze della vita. Il programma finanzia a fondo perduto cinque progetti innovativi ciascuno per un massimo di 200mila euro. Il contributo in denaro è destinato alla copertura di spese connesse all’attività di R&S (ricerca e sviluppo); il restante 50% è erogato in forma di servizi ad alta tecnologia che includono l’accesso a infrastrutture di ricerca e laboratori avanzati di Area Science Park e servizi di accelerazione di impresa e accompagnamento alla crescita.

Le candidature. Nel periodo di apertura della call sono state 187 le manifestazioni di interesse da parte di startup, spin-off universitari o gruppi di ricercatori; mentre a completare tutti gli step necessari sono stati 80 progetti provenienti da quasi tre quarti delle regioni italiane (14 su 20). Spiccano Lazio e Friuli Venezia Giulia, entrambi con 15 progetti: Roma ne ha candidati 13, Trieste 8 e Udine 6. Nel Nord emergono Emilia-Romagna (10) e Veneto (8) – trainate rispettivamente dagli hub universitari di Bologna (6) e Padova (5) – oltre a Lombardia (6, Milano 5) e Piemonte (4). Il Centro, oltre al baricentro romano, mostra una buona consistenza con la Toscana (8, Pisa 6) e le Marche (1). Dal Sud Italia provengono 11 progetti, guidati da Puglia (5, Bari 4) e Abruzzo (3), a cui si aggiungono Campania (2) e Sicilia (1).

Le aree tematiche più rappresentate nelle proposte sono le tecnologie digitali avanzate (39) e le life science (30), seguite da scienza dei materiali (24) e filiere energetiche verdi (13). Alcuni progetti dichiarano un inquadramento multisettoriale, per questo il totale per area supera il numero complessivo delle proposte.

I progetti candidati sono in corso di valutazione da parte di un comitato tecnico scientifico internazionale secondo criteri che includono l’innovatività della soluzione, l’impatto potenziale, la scalabilità e la replicabilità, nonché l’utilizzo efficace dei servizi ad alta tecnologia offerti. I 5 progetti vincitori saranno annunciati entro il 15 gennaio 2026: il programma prenderà il via ufficialmente subito dopo.

Il programma. L’accompagnamento avrà una durata di dodici mesi e prevederà due study visit internazionali che metteranno i partecipanti in contatto diretto con i principali ecosistemi di innovazione e ricerca a livello globale; oltre a bootcamp formativi e di capacity building e attività di networking e incontri per favorire collaborazioni, investimenti e crescita strategica tramite connessioni con attori chiave.

Il valore aggiunto dell’iniziativa è che ricercatori e/o startupper promotori dei progetti finanziati avranno per la prima volta accesso privilegiato a infrastrutture di ricerca e laboratori di Area Science Park. Fanno parte dell’offerta i laboratori per indagini strumentali, biologia strutturale, cellulare e molecolare e il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica; la strumentazione per l’analisi dei nanomateriali e dei materiali innovativi per l’energia con il Laboratorio di Microscopia Elettronica; l’infrastruttura di calcolo High Performance Computing (HPC) con il laboratorio di Data Engineering, e i servizi di advanced technology and business analysis.